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19-05-2020

enire 1+14 OGGI MOBILITAZIONE

Scuole paritarie senza sostegni Cei preoccupata

Ferrarlo, Gaetani e Lenzi nel primopiano a pagina 14

Paritarie senza aiuti per la ripartenza:

la «forte preoccupazione» della Cei

ENRICO LENZI PAOLO FERRARIO

I j

na «forte preoccupazione» e un pres- sante invito «al governo e al Parlamen- to» affinché si impegnino «ulterior- mente per assicurare a tutte le famiglie la possi- bilità di una libera scelta educativa». Dopo le per- plessità e il senso di delusione espresso dal mon- do della scuola cattolica paritaria all'indomani della diffusione della bozza del decreto Rilancio la scorsa settimana, a far sentire la propria voce è questa volta la presidenza della Conferenza epi- scopale italiana con una nota ufficiale, che arriva dopo un confronto avvenuto sabato scorso tra tutte le associazioni della scuola cattolica parita- ria. Una presa di posizione che nasce dalla forte preoccupazione per il futuro «delle scuole pari- tarie, a fronte di una situazione economica che ne sta ponendo a rischio la stessa sopravvivenza».

Per la presidenza della Cei «le forme di sostegno poste in essere dal decreto Rilancio — in relazio- ne alla riduzione o al mancato versamento delle rette, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza — ammontano a 65 milioni per le i- stituzioni scolastiche dell'infanzia e a 40 milioni per le scuole primarie e secondarie, a fronte di un miliardo e mezzo destinato alla scuola tutta». Un divario sotto gli occhi di tutti e che penalizza la scuola paritaria, che è parte integrante dell'uni- co sistema scolastico nazionale. Ma non appa- re così guardando l'intervento messo in cam- po dal governo per sostenere la scuola in que- sto passaggio storico inedito. Eppure, sottolinea ancora la nota della Conferenza episcopale, «le scuole paritarie permettono al bilancio dello Stato un risparmio annuale di circa 7mila euro ad alunno: indebolirle significherebbe dover affrontare come collettività un aggravio di di- versi miliardi di euro».

E a dare maggior peso alla nota, la presidenza della Cei annuncia che «stiamo verificando la possibilità di contribuire a sostenere alcune mi- gliaia di studenti della scuola paritaria seconda- ria di I e II grado: un aiuto straordinario alle fa- miglie più in difficoltà, da imputarsi al bilancio Cei del 2020». Si tratterebbe di circa 20mila borse di

studio, «che agevolino l'iscrizione al prossimo an- no scolastico, a tutela — per quanto possibile — di un patrimonio educativo e culturale unico».

Critiche al governo e al decreto "Rilancio" arriva- no anche dall'Agidae, l'Associazione gestori isti- tuti dipendenti dall'Autorità ecclesiastica. «Que- sto tipo di "ripartenza" ha tutto il sapore di un'i- naccettabile quanto inqualificabile ipocrisia — tuona il presidente, padre Fran-

cesco Ciccimarra —. L'attuale go- verno sembra aver deciso di in- terrompere un percorso di inte- grazione, creando condizioni tali da favorirne il soffocamento».

«L'esperienza del lockdown — ri- corda padre Ciccimarra— ha crea- to situazioni di grande difficoltà per le famiglie, i datori di lavoro e gli stessi lavoratori. Se a tutto que-

sto si aggiungono i tradizionali ritardi nella ero- gazione dei contributi ministeriali spettanti alle scuole paritarie, il quadro si fa drammatico», sot- tolinea il presidente nazionale Agidae.

«Preoccupato» si dice anche il segretario genera- le della Fism, la Federazione italiana scuole ma- terne (Fism), Luigi Morgano, che definisce la no- ta della Cei «chiara, puntuale, inequivoca e so- lidale». La somma proposta per aiutare questo tipo di scuole — che hanno subito un danno di

bilancio «molto significativo» — è

«semplicemente inidonea», ag- giunge Morgano, rimarcando che, se si vuole riproporre e offri- re, come hanno sempre fatto le scuole aderenti alle Fism, un ser- vizio di qualità «occorre un so- stegno idoneo».

Direttamente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si appellano le suore Figlie di Nostra

Signora di Misericordia di Savona, che gestisco- no sette scuole cattoliche, di cui 5 in Liguria, una a Milano e una a Roma, ricordando che l'Italia, con la Grecia, «è l'unico Stato, in Europa, che e- margina la scuola paritaria».

Proprio per far sentire il grido d'allarme di alun-

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ni e famiglie, in questi giorni sono in programma numerose iniziative. Promosso da Cism e Usmi, le organizzazioni dei Superiori e delle Superiore delle Congregazioni, per oggi e domani è previ- sto lo "sciopero" delle lezioni online. Al loro po- sto, le scuole che aderiscono all'iniziativa, pub- blicheranno sui social appelli alla politica con lo slogan #No isiamoinvisibiliperquestogoverno. Pro- mossa da Agesc Lombardia, prosegue anche la

La Presidenza della Conferenza episcopale studia un

aiuto straordinario per chi è in difficoltà:

si tratterebbe di 20mila borse di studio

L CASO

La Fase 2 si annuncia tutta in salita, peri 12mila istituti non statali, i loro 900mila alunni e 180mila dipendenti. Sul territorio si susseguono le iniziative di sensibili. 7azione.

Raccolte più di 20mila firme

Alunni e famiglie della scuola paritaria sono stati dimenticati dal decreto

"Rilancio", che riserva agli istituti non statali contributi non sufficienti per uscire dalla crisi.

«Preoccupazio—

ne» della Conferenza episcopale italiana / Ansa

raccolta firme (che ha superato quota 20mila a- desioni) a sostegno di una petizione che chiede

«la detraibilità integrale delle rette per il 2020», la costituzione di un «fondo straordinario adegua- tamente finanziato per la erogazione di contributi aggiuntivi alle scuole paritarie» e «l'azzeramen- to delle imposte (Ires, Irae) e i tributi locali nel 2020, per tutte le realtà educative e scolastiche no—profit».

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L'Italia s'è ridesta

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