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Scuola Primaria Parificata e Paritaria Scuola Secondaria di 1 grado Paritaria

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Anno Scolastico 2017/2018

Scuola Primaria Parificata e Paritaria Scuola Secondaria di 1° grado Paritaria

I Salesiani di Don Bosco (SDB) e le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), in Italia, nella scuola e nella formazione professionale educano secondo il progetto di Don Bosco, riattualizzato con significatività e attenzione sulla base dei processi che connotano la società complessa e multiculturale. In realtà vivono con pienezza di diritti e doveri, come comunità religiose che possiedono una configurazione definita da una specifica missione educativa; sono portatori di una propria proposta, riconosciuta socialmente e giuridicamente, e le realizzano con libertà. Condividono con i loro collaboratori il Sistema Preventivo di Don Bosco e danno vita a comunità educative pastorali, veri soggetti ecclesiali e civili, nelle quali ogni persona, a diverso titolo, diviene corresponsabile di un medesimo progetto e partecipe di uno stesso stile di vita.

L’Istituto Maria Ausiliatrice, nell’attuale fase di trasformazione della scuola italiana, si propone nell’ambiente socio culturale di Giaveno caratterizzandosi come scuola cattolica salesiana, ed offrendo il corso completo della Scuola Primaria parificata (Nota Min. 02/08/1999) e paritaria (L.62 - 2000), e della Scuola Secondaria di 1° grado paritaria (L.62 - 2000).

Nell’anno scolastico 2014/2015 si è ottenuta la Ricertificazione del sistema di gestione per la Qualità secondo le norme ISO 9001:2008 e nell’anno scolastico 2015/2016 si è attivata la formazione per l’acquisizione dei contenuti della nuova Norma ISO 9001:2015

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1 PREMESSA:

ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Visto il comma n:14 dell’art.1 della legge 107\2015 recante la “Riforma del sistema nazionale d’istruzione OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la legge n. 107 del 13/07/2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il Piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi:

Piano);

2) il Piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;

3) il Piano è approvato dal Consiglio d’Istituto;

4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico

assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti;

EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13/07/2015, n.107, le seguenti

Linee d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione

Al Collegio dei Docenti, al fine di orientare la pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale (2016-2019) e dei processi educativi e didattici della nostra Istituzione scolastica

PIANIFICAZIONE COLLEGIALE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE (POFT) Il POFT deve essere snello, chiaro e facilmente fruibile. Deve contenere le seguenti sezioni/ voci

- L’analisi del contesto in cui opera il nostro Istituto

- Gli indirizzi generali e caratterizzanti, individuati dagli organi collegiali dell’Istituto;

- La carta dei servizi (organigramma, funzionigramma, organizzazione e orari uffici, ecc)

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- Il fabbisogno dei posti docenti e ATA, ovvero dell’organico: posti comuni, posti sostegno, posti per il potenziamento dell’offerta formativa

- Il fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiale

- L’indicazione dell’offerta formativa progettuale suddivisa tra curriculare ed extracurriculare o arricchimento (tutti i progetti per gli alunni).

- Il Piano di Miglioramento di cui al RAV

- La formazione per il personale scolastico ed eventuali azioni di formazio- ne\informazione per le famiglie e per l’utenza più ampia del territorio (ente locale, servizio sanitario, associazioni)

- La valutazione: degli allievi (tempi, criteri comuni, voti); Valutazione Nazionale Invalsi autovalutazione d’Istituto (come da RAV)

- Previsione di un modello di rendicontazione sociale.

COERENZA DEL POFT

Il POFT deve essere coerente con:

- Gli indirizzi generali individuati dagli organi collegiali dell’Istituto (Inclusione, lingue straniere, competenze informatiche, educazione musicale e interculturalità);

- I traguardi di apprendimento di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012

- Le priorità strategiche e i relativi obiettivi di processo, individuati dal RAV che saranno sviluppati nel Piano di Miglioramento (PDM)

SCELTE EDUCATIVE, CURRICULARI, EXTRACURRICULARI E ORGANIZZATIVE Il POFT deve finalizzare le scelte educative, curriculari, extracurriculari e organizzative e obiettivi prioritari (RAV) quali:

- Raggiungimento del successo formativo per la totalità degli allievi e miglioramento dei livelli nelle prove Invalsi

- Migliorare i livelli di rendimento in ambito linguistico e logico-matematico e rientrare nei livelli nazionale rispetto alle prove standardizzate nazionali attraverso:

potenziamento competenze linguistiche di Italiano

potenziamento competenze scientifiche, logico-matematiche e digitali potenziamento competenze nelle lingue straniere, anche tramite CLIL

- Sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva attraverso il raggiungimento di competenze quali capacità di orientamento, metodo di lavoro, relazione, progettualità, rispetto regole.

- Continuità e orientamento: l’obiettivo è quello di diminuire l’attuazione di scelte non in linea con il proprio percorso di maturazione personale e didattico; aumentare la consapevolezza della responsabilità e dell’impegno civile; raggiungere maggiore autonomia e organiz-zazione nel lavoro scolastico; assunzione di impegni di valenza sociale.

- Ambiente di apprendimento: creazione di spazi laboratoriali e occasioni di confronto tra docenti e di potenziamento dell’offerta formativa per gli stessi

- Inclusione e apprendimento: Migliorare l’operatività con gli specialisti di riferimento delle famiglie oltre che con quelli interni alla scuola; corsi interni con gli specialisti dell’Istituto al fine di porre correttivi sulle modalità di gestione dei bes.

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- Orientamento strategico e organizzazione della scuola: individuare migliori strategie volte all’innovazione. Potenziamento attività docenti per aree. Miglioramento comunicazione interna \ esterna

- Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: migliorare mappature competenze trasversali docenti. Migliorare competenze gestionali personale ATA. Interventi formativi volti al potenziamento delle competenze didattiche volte all’innovazione - Integrazione con il territorio e rapporti con il territorio maggiore coinvolgimento

delle famiglie nel processo educativo \ formativo. Creazione di reti con il territorio che si occupano di dare supporto alle famiglie in difficoltà.

Il POFT deve prevedere anche progetti, iniziative e attività relative a:

- Potenziamento competenze musicali, artistiche;

- Educazione motoria e stile di vita sano (educazione alimentare) - Sostenibilità ambientale e territorio

- Competenze digitali, uso consapevole dei social network e azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale

- Contrasto alla dispersione scolastica, lotta al bullismo e cyberbullismo - Sviluppo di sistemi di premio e valorizzazione del merito per gli studenti;

- Prevedere azioni di ricerca e sperimentazione di modalità, metodologie e strategie efficaci finalizzate alla realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni. Attraverso la formazione/ aggiornamento dei docenti, diffusione e condivisione buone pratiche ecc: Implementare forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe in atto da singoli o gruppi di docenti e prodotti \ risultati degli studenti, anche attraverso la metodologia informatica e gli strumenti multimediali;

- Curare la realizzazione di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e situazioni dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei ragazzi, che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scopetta e il piacere di apprendere insieme.

- Prevedere iniziative mirate all’innovazione delle pratiche didattiche attraverso la valorizzazione di:

metodologie laboratoriali

modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta ecc...

situazioni di apprendimento collaborativo Embodied Cognitive Science

- Prevedere iniziative mirate all’attuazione del Profilo educativo dell’allievo di Scuola Salesiana attraverso l’attuazione del coinvolgimento nelle attività espressione della Comunità Salesiana oltre all’attivazione di momenti formativi dei docenti al fine dell’integrazione del processo di apprendimento in una cornice valoriale più ampia, e condivisa, cioè quella dei capisaldi dell’edu- cazione salesiana che devono essere condivisi, accettati e perseguiti

Il presente atto d’indirizzo, nato dal confronto con il Collegio Docenti, con i membri del Consiglio d’Istituto e con le reti territoriali della scuola, viene inviato a tutti i docenti per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa

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4 PREMESSA

Il “Piano dell'Offerta Formativa Territoriale” costituisce il documento programmatico capace di dare risposte coerenti sulla base di una lettura condivisa dei bisogni formativi presenti sul territorio, con l'impegno di tutti gli attori della rete locale a costruire un sistema educativo – formativo integrato.

Pertanto, attraverso la sottoscrizione dell'intesa per la promozione del “Piano dell'Offerta Formativa Territoriale” si avvia un processo educativo - formativo che si basa su un sistema capace di permettere la costruzione di percorsi unitari (basati sulla coerenza di sviluppo e la condivisione di obiettivi) ed integrati (mediante il potenzia- mento dell'offerta e la diversificazione delle scelte) perseguendo una governante complessiva della rete educativo- formativo.

L’istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali.

Le istituzioni scolastiche sono titolari dell'Offerta Formativa che realizzano tenendo conto delle attese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio.

POFT – PIANO OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE

Il POF (Piano dell’Offerta Formativa) è la carta d’identità, il documento di una istituzione scolastica che intende presentare i suoi elementi caratterizzanti

E’ lo strumento che rende trasparente, leggibile ciò che fa, come lo fa e perché lo fa, sia dal punto di vista didattico e pedagogico che da quello delle scelte gestionali ed organizzative. Come ogni progetto comporta la formulazione di un programma di base di lavoro che sia una risposta alla rilevazione di un bisogno e, nello stesso tempo, sia controllabile,ma soprattutto flessibile, cioè suscettibile di modifiche. Non si tratta perciò di un testo rigido e prescrittivo, ma è una proposta di un percorso dalle ampie prospettive.

Il Poft dell’Istituto Maria Ausiliatrice è in linea e in continuità coerente con le Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 ed intende esprimere i principi e le finalità educative di questa comunità educante.

Si tratta di una vera e propria progettualità educativo didattica che presenta, in ambito curriculare ed extracurriculare, la sua struttura organizzativa fatta di soggetti diversi che interagiscono con ruoli, finalità e molteplici obiettivi.

Per essere efficace il POFT non può che partire quindi dall’analisi delle esigenze concrete dell’utenza e delle risorse disponibili. Deve pertanto valorizzare le professionalità disponibili all’avvio di quel processo educativo che fornisce l’integrazione e l’inclusione e fornisce alla sua popolazione studentesca gli strumenti più idonei all’attivo inserimento nella società.

Da tempo ormai, l’idea di apprendimento ha cambiato connotazione per meglio adattarsi alle nuove esigenze e richieste delle società odierna. Non più e non solo un pacchetto di conoscenze e abilità ma l’acquisizione di competenze legate ai principi di Cittadinanza, nella prospettiva di una formazione permanente capace di facilitare l’inserimento in una società sempre più mutevole, complessa, caratterizzata da multiculturalità e pluralismo.

Si ritiene pertanto fondamentale la funzione della nostra proposta educativa di “ accompagnamento” dell’alunno verso l’acquisizione di valori e principi quali la consapevolezza di sé, il senso di responsabilità personale, il rispetto per gli altri finalizzato alla convivenza pacifica.

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In questa prospettiva risulta fondamentale il Profilo dell’Allievo di Scuola Salesiana e lo sviluppo dello stesso attraverso i seguenti assi tematici:

EDUCAZIONE INTELLETTUALE EDUCAZIONE DELLA COSCIENZA EDUCAZIONE ALL’AMORE

EDUCAZIONE SOCIOPOLITICA

Il POFT dell’Istituto Maria Ausiliatrice ha come fonte d’ispirazione 1. La Costituzione, in particolare gli articoli 2,3,4 e 117

2. Il D. P. R 8 marzo 1999 n. 275 “Regolamento ministeriale del 16 novembre 2012 3. Art 1,comma 4 del DPR n 89 del 20 marzo 2009 – Regolamento ministeriale del

16 novembre 2012

4. Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012

1 – CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO PER L'INDIVIDUAZIONE DEI PRINCIPALI BISOGNI FORMATIVI

1.1 Contesto e risorse

Il contesto è qui inteso come struttura sociale in cui si colloca un intervento educativo.

L’analisi del contesto, pur non essendo oggetto diretto di valutazione, aiuta a collocare le valutazioni espresse alla luce delle specificità locali.

Di seguito si presenta la definizione dell'area, quindi la descrizione del contesto fatta dai valutatori, sulla base delle fonti informative consultate (Rapporto di autovalutazione, POF, dati presenti nel Fascicolo Scuola in Chiaro MIUR e nel Questionario scuola).

1.2 Territorio e capitale sociale

L’Istituto è collocato a Giaveno ( circa 16.747 abitanti), dove la popolazione complessiva è in leggero ma costante aumento: ciò è dovuto sia al trasferimento di cittadini provenienti dai grandi centri urbani e prima cintura di Torino, sia all’immigrazione di stranieri proveniente in particolare dai paesi dell’Est Europa e dal Nord Africa.

Si tratta di un territorio in prevalenza montano e collinare, con una piccola percentuale di pianura.

Giaveno mostra una struttura economica sostanzialmente in linea con le aree montane della Provincia di Torino, con un ruolo rilevante delle imprese di costruzioni e ridotte dimensioni medie delle unità locali. Rispetto alle attività produttive si segnala la prevalenza dell’artigianato (crescita nel settore costruzioni edili e manutenzione), seguito dal settore dei servizi e dalle attività industriali. Il settore industriale e quello agricolo risultano in fase di contrazione, mentre il settore dei servizi è in fase di sviluppo, dato anche l’incremento della popolazione e l’aumento progressivo della domanda.

Sul territorio non sono presenti ipermercati ma piccoli/medi esercizi commerciali. Per quanto riguarda l’industria manifatturiera, negli ultimi 25 anni la maggior parte delle imprese ha operato nel settore del metallo e prodotti in metallo, seguito da macchine e

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apparecchi meccanici. Se il settore agricolo presenta una tendenza regressiva, comune alle altre realtà agricole montane o limitrofe alle zone di espansione urbana viene comunque mantenuta la produzione di cereali e foraggi e l’allevamento di bovini sui numerosi terreni adibiti a pascolo, in prevalenza per la produzione di latte e prodotti caseari. L’elevata percentuale di superficie boschiva caratterizza il territorio montano per la disponibilità abbondante di funghi, rendendolo un’attrazione per gli abitanti delle vicine aree urbanizzate nella stagione estiva e autunnale. L’offerta ricettiva locale è in fase di costante sviluppo: attività turistica, di ristorazione, alberghiera e agrituristica. E' presente un flusso significativo di turismo per vacanza o villeggiatura, con pernottamenti in strutture alberghiere o affitto di camere e seconde case.

Ospita il mercato giornaliero dei prodotti locali e il mercato settimanale del sabato nonché numerose manifestazioni culturali, commerciali, aggregative a cadenza mensile e annuale.

Giaveno dispone di un bel centro storico e di diversi percorsi alla scoperta e conoscenza del suo territorio e del suo tessuto culturale, turistico e paesaggistico.

L’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Giaveno ha più di un secolo di vita; opera infatti nel territorio dal 1893. Fin dai primi anni della loro permanenza, le Figlie di Maria Ausiliatrice, inserite nel tessuto vivo della cittadina, hanno saputo adeguare le loro opere alle esigenze del territorio, dando vivo impulso ad attività della tradizione educativa scolastica e professionale salesiana.

Attente alle sollecitazioni della Chiesa e alla domanda delle famiglie, hanno riconosciuto dignità culturale ed educativa ad ogni percorso formativo, coinvolgendo nell’opera laici preparati e sensibili al carisma di Don Bosco, che vede i giovani al centro dell’attenzione e del rapporto che si instaura con tutta la Comunità Educante.

Risalgono all'anno di fondazione (1893): l’Oratorio Festivo, la Scuola Festiva, la Scuola Elementare Privata.

Si hanno poi le seguenti successive modifiche, sino ad arrivare negli anni 2000 con la chiusura dell’attività dei Corsi di Formazione Professionale del CIOFS/FP per permettere la ristrutturazione della Casa e l'accoglienza, in una parte dell'edificio, delle Suore anziane e inoltre la Scuola Elementare riceve il riconoscimento come Scuola Parificata. Nel 2001 la Scuola dell'Infanzia - Scuola Elementare - Scuola Media diventano "Scuola Paritaria" e nel 2005 l’Istituto raggiunge la Certificazione di Qualità ISO 9001:2000. Nell’anno scolastico 2011/2012 si è ottenuta la Ricertificazione del sistema di gestione per la Qualità secondo le norme ISO 9001:2008 e nell’anno scolastico 2014/2015 si è sottoposta a visita di mantenimento. Attualmente si sta implementando la nuova Norma Annex SL ISO 9001:2015

Le Suore F. M. A., Collaboratori laici, Docenti, Genitori anche associati nell'A. Ge. SC (Associazione Genitori di Scuola Cattolica), formano una Comunità Educante che vive in

"spirito di famiglia" secondo la pedagogia dei loro Fondatori: Don Bosco e Madre Mazzarello.

Inoltre l’Istituto si pone nell’ambiente socioculturale di Giaveno come presenza di animazione all’interno di varie realtà associative ed educative cristiane: Associazione delle Ex - allieve ed Ex - allievi, Associazione dei Cooperatori Salesiani e dei Devoti di Maria Ausiliatrice, AGESC, varie attività di animazione religiosa e del tempo libero, Oratorio Centro Giovanile parrocchiale, Estate Ragazzi, Catechesi, Animazione liturgica e Corale parrocchiale.

Giaveno è una realtà nella quale sono presenti innumerevoli servizi al cittadino:

- è sede del distretto sanitario A.S.L.TO3. Il punto di primo intervento , la Croce Rossa Italiana e la Croce Verde. A Giaveno ha inoltre sede la stazione dei Carabinieri, il Nucleo Volontariato e Protezione Civile, il distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari, l'Ufficio Postale e l'Ufficio Uniriscossioni. La città di Giaveno gestisce direttamente un asilo nido, una residenza per anziani e una comunità alloggio per persone con difficoltà;

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- dispone di uno sportello di ascolto per adolescenti e giovani, di impianti sportivi. Esce con una pubblicazione “L'Informatore di Giaveno” oltre ad una piccola guida alle offerte del territorio;

- promuove e conduce servizi integrativi per le offerte estive con Estate Ragazzi e Punto Compiti, attività di pre scuola sui plessi del territorio e Playschool, organizzato con l'Istituto Maria Ausiliatrice, per l'esecuzione dei compiti nella fascia oraria 16.00 – 18.00 per i ragazzi del territorio che normalmente non frequentano l'Istituto;

- possiede una Consulta Comunale Pace e Solidarietà per la sensibilizzazione sul tema della cooperazione e solidarietà e di una Consulta Giovani, Consulta pari opportunità;

- è aperta al pubblico e promuove iniziative per la scuola la Biblioteca Comunale. Sono presenti inoltre innumerevoli circoli ricreativi e associazioni sportive;

- innumerevoli le scuole presenti sul territorio:

Scuola dell'infanzia "Can. Pio Rolla"

Scuola dell'infanzia "Collodi"

Scuola dell'infanzia "M. Ventre"

Scuola dell'infanzia parificata "Beata Vergine Consolata"

Scuola dell'infanzia parificata "G. Pacchiotti"

Scuola dell'infanzia e primaria "F. Crolle"

Scuola dell'infanzia e primaria "A. Monti" (frazione Ponte Pietra) Scuola primaria "A. Frank"

Scuola primaria "Mons. Ugo Saroglia" (frazione Selvaggio) Scuola primaria "S. Pertini" (frazione Sala)

Scuola primaria e secondaria “Maria Ausiliatrice”

Scuola secondaria di primo grado "F. Gonin"

I. T. C. "B. Pascal"

Centro di Formazione Professionale “Casa di Carità Arti e Mestieri”

Mappa dell’Istituto

Link per la visualizzazione in Internet www.mariaausiliatricegiaveno.it

Finalità delle azioni integrate Scuola- territorio

• Promuovere la cittadinanza attiva, consapevole e responsabile

• Favorire la costruzione del senso di legalità

• Promuovere legami cooperativi tra scuola e territorio per costruire un tessuto sociale integrato

• Progettare azioni che promuovono l’apprendimento permanente

• Promuovere la cultura della sicurezza

Obiettivi delle azioni integrate Scuola- Territorio

• Creare una connessione efficace tra scuola, famiglia e territorio

• Operare un confronto continuo tra la progettualità e i valori sociali

• Rispondere ai bisogni formativi per il miglioramento delle competenze chiave di cittadinanza previste dalla Comunità Europea

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• Attuare interventi per promuovere il successo scolastico di tutti gli allievi con particolare attenzione agli allievi in situazione di svantaggio o diversamente abili.

• Creare percorsi di orientamento per valorizzare potenzialità e aspirazioni personali

• Sostenere una mobilità gradualmente autonoma nei bambini/e e dei ragazzi/e e offrire opportunità per praticare attività sportive

• Realizzare azione volte al migliorare le abilità linguistiche (Lingua straniera) e logico-scientifiche

• Realizzare azioni volte a migliorare le abitudini alimentari e la sostenibilità ambientale

• Particolare e specifica attenzione a chi fa più fatica (BES)

Avvicinamento alla musica attraverso il laboratorio musicale (la Band)

Accordi di rete, protocolli d’intesa e collaborazioni

Università degli Studi di Torino - Facoltà di scienze dell’educazione primaria (Tirocinio) Ufficio scolastico Regionale

Università degli Studi di Salerno

Istituti secondari di I e II grado della città e della provincia Accordo di programma con CTS- Norberto Rosa (Susa) Accordo di rete con CTS Arduino (Torino)

Neuropsichiatria Asl To 3

Specialisti interni alla scuola e scelti dalle famiglie Servizi Minori – Comune Giaveno

Comune di Giaveno Associazione Arcobaleno Associazione Agesc

Associazione Ex Allievi Salesiani Associazioni Salesiani Cooperatori PGS Ma. Gia

MD Comunicazioni Artana- Mensa

Parrocchie presenti nei territori di appartenenza allievi Associazione Basket Giaveno

Associazione ArteinMovimento – Giaveno Associazione AviglianaBaseball - Avigliana MLA – Soggiorno studio all’estero

Ditta Martoglio – trasporti

CRI – Susa e Piossasco per trasporti

CRI – protocollo intesa con Miur – educazione ambientale Istituto Confucio (TO) – Cinese

Collaborazioni con specialisti per – Attività teatrali e artistico ricreative Attività progettuali

PROGETTI FINANZIAMENTI EVENTUALE

REFERENTE Progetto tirocinio formativo e di

orientamento Liceo Scienze Umane

Vito Scafidi- Sangano (TO) FIS Alesso Marzia

Magnetto Chiara

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9 Progetto ticocinio Università degli studi di Torino

Alesso Marzia Magnetto Chiara Progetto Terzo Valore- Banca

Prossima – Banca Intesa San Paolo Banca Prossima Daniela Mesiti Progetto Miur Legalità e Cittadinanza

Attiva MIUR Daniela Mesiti

Progetto laboratori occupabilità MIUR Daniela Mesiti

Progetto orientamento Silvia Bessone, Bertora

Andrea

Progetto Piano miglioramento MIUR Daniela Mesiti

Progetto altreArti JAM Famiglie Associazione altreArti Progetto cucina creativa- Durighello Famiglie Katia Montabone Progetto formazione docenti ECS –

Dott. Damiani, prof Paloma Gomez

Terzo Valore-

Banca Prossima Daniela Mesiti Progetto formazione docenti – dott.

Martinasso FIS Daniela Giai Arcota

Progetto Certificazione lingue europee

(Inglese Francese) Famiglie Daniela Giai Arcota

Progetti POF comune di Giaveno Comune

Giaveno Docenti singole classi Sportello psicologico- Dott.ssa Totaro e

Dott.ssa Bucca FIS Daniela Giai Arcota

Progetto Teacher Assistant – WEP WEP Katia Montabone Progetto attività sportive pomeridiane Famiglie Enzo Gangarossa Progetto Playschool/ Sportschool Famiglie Enzo Gangarossa

Progetto Comunicazione FIS Katia Montabone

Progetto doposcuola secondaria Famiglie Simone Bessone

Progetto Autostima Famiglie Daniela Giai Arcota

Progetto continuità scolastica Docente interessato

annualmente

Progetto affettività FIS/ Famiglie Coordinatore della classe interessata

Progetti formazione genitori AGESC / FIS Gruppo AGESC / Daniela Mesiti

I venerdì del MAG Katia Montabone

Io leggo perché Katia Montabone

Raccolta punti Coop, Esselunga, Auchan

Katia Montabone Progetti di attività motorie e sportive

Gruppo sportivo scolastico Famiglie Daniela Guglielmino

Progetto Life Skills Famiglie Dott. sse Bucca e Totaro

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TIPOLOGIA DEGLI ALLIEVI DEL TESSUTO SOCIO – ECONOMICO E NEL CONTESTO SCOLASTICO

La scuola, attenta ai mutamenti sociali del proprio territorio e alle esigenze formative delle famiglie, si trova a rispondere a nuove situazioni.

Gli alunni provengono dalla Città di Giaveno e da varie zone limitrofe della Val di Susa e Valsangone.

L'Istituto presenta alunni con bisogni educativi particolari: bambini con bisogni educativi speciali o in situazioni di svantaggio di tipo relazionale e socio – culturale.

Le classi rispettano la caratteristica dell'eterogeneità: attualmente esistono situazioni di alunni con bisogni educativi speciali, alunni con DSA o in difficoltà, più di uno per classe.

Vi è una forte attenzione alla realizzazione di un'integrazione effettiva ed efficace.

La maggior parte degli alunni proviene da famiglie nelle quali entrambi i genitori lavorano e vi è perciò la necessità di affidare i figli ai nonni o ad altri. Un'altra necessità emersa da parte dell'utenza è quella di avere più tempo per lo svolgimento dei compiti a casa.

Per rispondere a tali necessità, la nostra scuola, per l'anno scolastico 2013/'14 ha rivisto l'orario scolastico sia della primaria che della secondaria di primo grado, per cui ci sarà la possibilità di orari di uscita diversificati.

1. A SCUOLA CATTOLICA SALESIANA

La tradizione salesiana testimonia l’esercizio di una creatività e di una professionalità progettuale e organizzativa delle azioni didattiche ed educative dell’ottica del miglioramento continuo, che è divenuta una ricchezza anche per la comunità civile e per la Chiesa, in un contesto di pluralismo dei modelli scolatici e formativi.

La progettazione dell’offerta delle nostre comunità educative è mediata da modelli educativi e didattici che rispondono ad una visione antropologica ispirata all’umanesimo cristiano della tradizione salesiana: la visione della persona umana quale relazione, sorgente dei valori e del diritto, che sono il fondamento della convivenza civile.

Mediante l’incontro vivo e vitale con il patrimonio culturale e professionale in dialogo fecondo con la Rivelazione cristiana, le nostre scuole e i nostri centri di formazione professionale divengono luogo di formazione integrale delle persone e di educazione alla fede.

Il nostro Istituto è:

Scuola: luogo di formazione integrale della persona attraverso l’assimilazione critica e sistematica dei fondamenti della cultura, intesa non solo come sapere, ma anche come potenziamento dei valori della civiltà e dalla convivenza.

Scuola cattolica: si specifica come cattolica perché fa riferimento alla concezione cristiana della realtà e tende alla formazione integrale della personalità degli alunni (che essa tuttavia non intende unicamente come credenti), è aperta, invece al pluralismo culturale e religioso, è disponibile al confronto e alla collaborazione.

Scuola cattolica salesiana: è salesiana perché propone ed attua lo stile educativo di San Giovanni Bosco e Santa Maria Domenica Mazzarello.

2 – IDENTITÀ DELL'ISTITUTO 2. A ORGANICO

n° 1 Direttrice religiosa n° 1 Economa religiosa

n° 8 Religiose Figlie di Maria Ausiliatrice con i seguenti compiti: Docente, Tecnico di laboratorio PC, Ausiliario (Portineria, Mensa, Infermeria, Assistenze)

n° 1 Segretaria laica per amministrazione

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11 n° 1 Segretaria laica per segreteria didattica

n° 27 Docenti laici (9 per la scuola primaria, 12 per la scuola secondaria di primo grado e 6 di sostegno); 1 animatore digitale

n° 1 Coordinatrice delle attività educative e didattiche (Preside) laica n° 2 Vicepreside primaria e secondaria

n° 7 Collaboratori scolastici 2. B RISORSE ESTERNE

n° 5 Assistenti educativi “ad personam” per alunni con bisogni educativi speciali (messe a disposizione dal Comune di appartenenza degli alunni)

n° 5 Esperti di educazione motoria, attività sportive n° 1 Esperti di educazione musicale

n° 2 Esperti di psicologia (per sportello psicologico) n° 1 Esperti di psicomotricità (per sportello)

n° 1 Esperti di logopedia (per sportello) n° 4 Volontari Servizio Civile

RISORSE FINANZIARIE

Finanziamento rette scolastiche

Finanziamento convenzione MIUR – scuola primaria Finanziamenti progetti Miur

Finanziamenti Regionali o Provinciali per Progetti attinenti a diverse aree Finanziamenti privati e di associazioni

2. C GRUPPI DI LAVORO, COMMISSIONI

GRUPPO DIRIGENTE

! Direttrice dell'Istituto

! Coordinatrice delle attività educative e didattiche

! Economa

! Segretaria Amministrativa

! Segretaria Didattica

COMMISSIONI

! Commissione POFT

! Commissione Inclusione (BES; GLI)

! Commissione Feste

! Commissione Progetti

! Commissione Orientamento e Affettività

! Commissione Comunicazione

! Commissione Libri

Esistono poi referenti per progetti particolari: questi incarichi risultano nell'elenco aggiornato e deliberato all'inizio di ogni anno scolastico dal Collegio Docenti.

2. D IMMOBILI, STRUTTURE E ATTREZZATURE

Ai sensi della lettera b), comma 4, articolo unico, legge n. 62/2000, la scuola “Maria Ausiliatrice” è dotata di locali, arredi e attrezzature didattiche proprie del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti.

Immobili, strutture e attrezzature sono descritti nell'INVENTARIO depositato nella Segreteria Amministrativa.

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12 La struttura dispone di:

• 12 aule ampie e luminose, 1 laboratorio di informatica, 1 aula per audiovisivi, 1 sala professori con annessa biblioteca, 1 saletta per docenti della scuola primaria, 1 saletta per infermeria, 1 palestra, 1 laboratorio musicale, 1 laboratorio di educazione artistica e tecnologia;

• cappella, due spaziosi saloni multiuso;

• presidenza, segreteria, ufficio economato;

• cucina, un salone per la mensa e un salone per riunioni;

• tre estesi cortili, due campi sportivi regolamentari: uno per pallavolo, basket e tennis, l'altro per pallamano e calcetto, una pista di pattinaggio;

• spazio verde alberato, un parcheggio privato.

Tra le attrezzature, oltre agli arredi tradizionali delle aule, segnaliamo:

n° 1 segreteria telefonica, n° 1 apparecchio TV, n° 1 video registratore, n° 1 lettore DVD fisso e tre portatili, n° 1 impianto diffusione sonora, n° 1 amplificatore portatile, n° 2 amplificatore Trust U Fiesta-GO con microfono, n° 12 ASUS VIVOPC MINI N3000- FANLESS/2G/32SSD/HD/BLUE/W10HOME, n° 15 proiettori digitali, n° 1 server, n° 1 firewall internet, n° 3 iMac per uso amministrativo connessi in internet e in rete interna, n° 30 iPad4 connessi in internet e in rete interna, n°. 25 IPad Mini 2 RETINA WIFI 16GB connessi in internet e in rete interna, n° 3 PC in rete interna e connessi in internet, n°. 2 Notebook Toshiba SPL300 connessi in internet, n° 12 MacBook PRO connessi in internet, n° 12 lavagne interattive con bracci Mimio, n° 3 apple TV HD, n° 12 Casse acustiche 60W Ppreamplificate, n° 6 Ubiquiti UNIFI AC PRO 802.11AC DUAL-radio pro access Point, n° 1 stampante a colori, n° 1 scanner, n° 5 stampanti, n° 2 fotocopiatrici, n° 1 duplicatore a stampa, n° 1 distruggi documenti, n° 3 schemi per proiezioni,

3 – FINALITÀ EDUCATIVE

COSTRUIRE L'IDENTITÀ

- Educare alla conoscenza di sé - Educare all’autocontrollo - Educare all’autostima

- Educare alla Responsabilità delle scelte umane e di fede COSTRUIRE

LA RELAZIONE

- Relazionarsi in modo positivo - Comunicare in modo efficace - Collaborare in modo costruttivo - Condividere e rispettare le regole COSTRUIRE

IL SAPERE

- Valorizzare la propria esperienza personale - Acquisire conoscenze, Abilità, Competenze - Conoscere ed utilizzare diversi tipi di linguaggio - Sviluppare il senso critico, creativo, estetico

COSTRUIRE LA CITTADINANZA

DEMOCRATICA

- costruire il senso di appartenenza alla comunità civile ed ecclesiale

- educare alla cittadinanza responsabile e solidale - rispettare le differenze tra persone, culture e religioni

- valorizzare la differenza come occasione di confronto e opportunità di crescita umana e spirituale

Nell'ambito delle finalità educative sopra esplicitate, la Scuola Primaria e la Scuola

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Secondaria di Primo Grado collocano la propria specifica identità culturale e pedagogica, in una prospettiva di continuità e in sintonia con quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali.

A tale scopo, da anni, nell'Istituto, si attua un progetto di continuità tra i vari ordini di scuola (scuola dell'infanzia/scuola primaria; scuola primaria/scuola secondaria di primo grado

4 – STRATEGIE EDUCATIVE

COSTRUIRE L’IDENTITÀ

La nostra scuola si impegna a creare proposte educative per favorire il pieno sviluppo della persona umana, attraverso la valorizzazione delle esperienza e della abilità individuali, la manifestazione di sentimenti ed emozioni, l’acquisizione di responsabilità e senso critico. L'acquisizione di competenze spendibili nel proprio percorso di vita futura.

COSTRUIRE IL SAPERE

La nostra scuola costruisce percorsi didattici per garantire a ciascun alunno l’acquisizione delle strumentalità di base e dei saperi fondamentali, attraverso la progettazione delle esperienze, la riflessione e la ricostruzione delle stesse con linguaggi e tecnologie diverse.

La nostra progettazione didattica si articola su UA (unità di apprendimento).

COSTRUIRE LA RELAZIONE

La nostra scuola si impegna a favorire un clima relazionale positivo e propositivo, attraverso l’acquisizione delle abilità sociali e percorsi di apprendimento cooperativo come sostegno all’autonomia e all’interdipendenza tra pari.

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14 COSTRUIRE LA CITTADINANZA DEMOCRATICA

La nostra scuola accompagna gli alunni nel promuovere la pratica consapevole della cittadinanza, valorizzando le differenze culturali e linguistiche come possibilità di reciproco arricchimento e guida a riconoscere e a rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, memore di quanto Don Bosco, il fondatore, mirasse a educare i giovani come “onesti cittadini”.

5 – FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI

Ferme restando le finalità e gli obiettivi previsti dalle Indicazioni Nazionali e i traguardi da raggiungere nei vari ambiti disciplinari, la scuola attiva le risorse disponibili per integrare, valorizzare ed armonizzare le diverse provenienze culturali presenti al suo interno.

A tal fine, in una prospettiva di continuità educativa e in un'ottica di prevenzione delle forme di disagio, l’Istituto si propone di:

! valorizzare l'alunno in quanto persona, in tutte le sue componenti, corporee, cognitive, affettive e relazionali, oltre che culturali e sociali;

! favorire il pluralismo culturale e la libertà di insegnamento;

! promuovere e sviluppare le potenzialità di ogni alunno, nell'ottica del successo formativo;

! creare le condizioni dello “star bene” a scuola, sviluppando un clima di iniziativa e di collaborazione, dove ognuno possa svolgere attività significative e gratificanti, utili alla maturazione di una positiva immagine di sé e di una valida motivazione nei confronti dell'attività scolastica;

! promuovere percorsi educativi personalizzati, che valorizzino la capacità di ottenere risultati con impegni coerenti e quotidiani, all'interno di una relazione educativa significativa e autorevole;

! favorire una cultura della “diversità”, legata all'integrazione di alunni con bisogni educativi speciali (BES);

! garantire continuità nella formazione attraverso la realizzazione di curricoli comuni, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado.

! accrescere la sensibilità verso le tematiche ambientali al fine di acquisire le basi dell’agire per un futuro sostenibile.

A tal fine la Scuola si impegna a:

! prevenire e/o eliminare difficoltà che possano tradursi in problemi di apprendimento o di comportamento;

! garantire ad ogni alunno una prestazione didattica qualificata ed ispirata a metodologie e tecniche didattiche aggiornate;

! creare un ampio ventaglio di opportunità formative attraverso iniziative che coinvolgano tutta la comunità educativa: famiglia, Enti Locali, associazioni, altre agenzie educative presenti sul territorio

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15 6 - PROGETTI

PLAYSCHOOL e SPORTSCHOOL

! Aiuto alle famiglie: superare le difficoltà dei genitori nel seguire i propri figli nello svolgimento dei compiti.

! Socialità positiva: la capacità di stare insieme, attraverso relazioni costruttive, di aiuto e fiducia reciproci nei diversi momenti che caratterizzano il servizio.

! Interiorizzazione delle regole: la capacità di convivere civilmente condividendo spazi e tempi; quindi vivere le regole non come limite alla propria libertà ma come possibilità di movimento, espressione, gioco e pari opportunità.

! Supporto scolastico: tale attività avviene in termini di responsabilità personale, autonomia, acquisizione delle diverse competenze e cooperazione, vivendo tale impegno post scolastico normalmente nella quotidianità e con

impegno costante affiancati da un personale qualificato e di provata esperienza.

! Integrazione: accoglienza delle diversità individuali

derivanti dalla provenienza, promuovendo lo sviluppo della personalità e facendo in modo che non diventino

disuguaglianze.

! Sviluppare le dimensioni educative, culturali e sociali dell’attività sportiva all’interno di un articolato progetto di uomo e di società, ispirato alla visione cristiana, al Sistema Preventivo di don Bosco e agli apporti della tradizione salesiana.

! Promuove e conduce servizi integrativi durante i periodi festivi (nelle vacanze natalizie, pasquali ed estive).

! Promuove la pratica dell’attività ludico-sportiva

CONSULENZA LOGOPEDISTE

! Consulenza.

! Supporto alle genitorialità.

! Supporto didattico alle docenti.

! Ascolto allievi in difficoltà.

SPORTELLO ASCOLTO

! Progettazione di un ascolto psicologico verso il disagio giovanile, insuccesso scolastico, comportamenti e relazioni sociali, non soddisfacenti.

PSICOMOTRICITÀ

! Favorire la coesione del gruppo classe e la socializzazione dei bambini.

! Favorire l'utilizzo di linguaggi espressivi e di canali di comunicazione alternativi.

! Facilitare nei bambini la capacità di esprimere i propri vissuti ed emozioni attraverso il corpo e la voce, creando il contesto magico all’interno del quale siano in grado di

“narrare” loro stessi ed incontrarsi nell’accoglienza reciproca e nell’ascolto empatico uno dell’altro.

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16 PROGETTO

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

! Informazione e formazione specifici in materia di Costituzione.

! Partecipazione ad attività territoriali che vadano nella direzione di sviluppare la coscienza della cittadinanza responsabile e attiva.

PROGETTI LABORATORI PROPOSTI DAL COMUNE DI GIAVENO

! Potenziamento dell'Offerta Formativa.

! Partecipazione alle attività del territorio.

! Contenimento costi attività potenziamento didattica.

! Partecipazione a manifestazioni territoriali.

PROGETTO TRASPORTI

! Il progetto monitorerà i percorsi dei mezzi pubblici e/o privati di trasporto per suggerire eventuali modifiche sulle linee più utilizzate dai ragazzi per i vari spostamenti. Tale osservazione migliorerà il trasporto per i ragazzi per raggiungere la scuola da ogni comune limitrofo.

! L'Istituto collabora con la Ditta Martoglio e l'Associazione Albedo per coordinare la risposta alla necessità del trasporto delle famiglie.

PROGETTO AFFETTIVITÀ E ORIENTAMENTO

! Pone l’obiettivo di far conoscere l’offerta formativa della scuola secondaria di secondo grado, nelle sue varie specificità.

! Propone percorsi di orientamento all’interno dell’Istituto con l’obiettivo di far coincidere l’offerta didattica con le aspirazioni degli alunni al fine di un miglior successo scolastico e formativo.

! Le aree fondamentali su cui l’orientamento si imposta sono essenzialmente tre:

! La conoscenza di sé, come riconoscimento dell’autostima per individuare e valutare realisticamente abilità, competenze e attitudini

! Lo sviluppo di abilità decisionali, come acquisizione di un corretto metodo di scelta impostato come soluzione problematica

! La conoscenza degli itinerari formativi per formulare scelte consapevoli, ragionate, autonome e personali

PROGETTO MENSA DIETE SPECIALI

! Educazione alimentare.

! Igiene personale.

! Socializzazione positiva.

! Rispetto del cibo e dei luoghi.

! Uso consapevole di una struttura collettiva.

! Dovere sociale nei confronti dei bambini con patologie croniche che richiedono un trattamento dietetico.

! Integrazione delle diete speciali nell'ambito della classe.

! Promuovere nella famiglia una maggiore fiducia nei confronti della mensa.

! Distribuzione frutta come spuntino nella scuola secondaria di primo grado.

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17 SCUOLA DI MUSICA

! Offrire attraverso il linguaggio musicale uno strumento socializzante.

! Sviluppare attitudini musicali, apprendendo gli elementi fondamentali per l'interpretazione ritmica e melodica.

! Valorizzare la creatività e la partecipazione.

CERTIFICAZIONE DELLE LINGUE STRANIERE

! Possibilità di conseguire la certificazione delle lingue Europee.

! Spendibilità della certificazione nel proprio curriculum scolastico e di vita.

SPORT

CON LA PGS MAGIA

! Sviluppare le dimensioni educative, culturali e sociali dell’attività sportiva all’interno di un articolato progetto di uomo e di società ispirato alla visione cristiana, al Sistema Preventivo di don Bosco e agli apporti della tradizione salesiana.

! Partecipare alle attività di gioco e di sport rispettando le regole.

! Collaborare con gli altri per un fine comune.

! Partecipare all'attività sportiva limitando l'eccesso di competizione.

! Accettare limiti e superiorità dei compagni.

! Sviluppare sensibilità alle situazioni di disuguaglianza.

! Attività: basket (affiliato con A. DIL Giaveno Basket), calcetto, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, sci e snowboard, tennis con il Circolo Tennis Giaveno, Educadendo (arti marziali), tennis, pallavolo, yoga, nuoto.

PROGETTI PER SINGOLE CLASSI

! In Vino Veritas e Orto Didattico

! Progetto Cyberbullismo

! Progetto Yoga

! Prerequisiti classi 1Primaria e prime secondaria di primo grado

! Progetto Vela

! Progetto Sleddog

! Progetto Aggressività e miglior utilizzo dell’energia attraverso le arti marziali

! Progetto Educadendo

! Tennis

ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI LABORATORIO

INFORMATICA CON iPAD

! Acquisizione di competenze nell’ambito di specifiche applicazioni, finalizzate ad attività di carattere didattico.

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18 SPAGNOLO

! Introduzione nel mondo della lingua e cultura spagnola.

! Acquisizione di una capacità adeguata di pronuncia e di una corretta fonetica.

! Acquisizione delle strutture grammaticali di base e della capacità di sostenere dialoghi semplici.

! Curiosità sulla Spagna e il mondo latino-americano.

! Attività propedeutiche all’accesso esami internazionali di spagnolo DELE.

LETTORATO DI INGLESE

! Sviluppare le abilità necessarie per comunicare in situazioni semplici e di acquisire una buona base nell’apprendimento della lingua inglese.

! Le nozioni grammaticali integrano in modo più approfondito il piano di studio scolastico, oltre a vedere delle nozioni non affrontate nel programma scolastico.

STUDIO ASSISTITO

! Acquisizione di alcune strategie di apprendimento (organizzazione del lavoro personale, uso dei sussidi, elaborazione attiva del materiale, consapevolezza della lettura e della memoria).

! Sviluppo di una conoscenza metacognitiva (considerazione delle proprie abilità e risorse, definizione degli obiettivi, riflessione sulle strategie utilizzabili, mantenimento della concentrazione, selezione degli aspetti principali, strategie di preparazione ad una prova).

! Svolgimento dei compiti e dello studio delle lezioni alla presenza degli insegnanti di classe, che si alternano nei vari pomeriggi della settimana.

! sportello di matematica condotto dai docenti della disciplina

! attività di recupero a cura di tutti i docenti, fortemente caldeggiata ma non obbligatoria

! studio autonomo, con disponibilità di eventuali delucidazioni da parte dei docenti

DOPOSCUOLA SECONDARIA

! Socialità positiva: la capacità di stare insieme, attraverso relazioni costruttive, di aiuto e fiducia reciproci.

! Supporto scolastico: tale attività avviene in termini di responsabilità personale, autonomia, acquisizione delle diverse competenze e cooperazione, vivendo tale impegno post scolastico normalmente nella quotidianità e con impegno costante affiancati da un personale qualificato e di provata esperienza.

! Aiuto alle famiglie: superare le difficoltà dei genitori per seguire i propri figli nello svolgimento dei compiti.

ASSOCIAZIO- NISMO AGESC

! “Conquista” del BUONO SCUOLA (contributo regionale per le famiglie per il diritto alla libera scelta educativa).

! Incontri a tema per i genitori e i ragazzi.

! Raccolta fondi per sostenere “chi ha meno di noi”.

! Possibilità di acquistare direttamente a scuola i libri di testo con la possibilità di averli foderati.

! Preparazione e vendita Uova di Pasqua per raccolta fondi da destinare a progetti dell’Istituto.

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19 EX ALLIEVI

Ogni Exallieva /o

è impegnato a crescere come persona, secondo il trinomio del Sistema Preventivo di Don Bosco: RAGIONE - RELIGIONE - AMOREVOLEZZA, che si può tradurre nei valori umani di: DIGNITA', FEDE e SOLIDARIETÀ’. Contribuisce responsabilmente all'afferma- zione dei valori su cui si fonda la dignità della persona umana, operando nei più differenti ambiti di azione: famiglia, lavoro, studio, mondo politico e sociale, scuola, tempo libero, comunicazione sociale.

COOPERATORI

I salesiani cooperatori

! collaborano attivamente alla missione salesiana in nome della Chiesa, sotto l’autorità del Rettor Maggiore quale successore di don Bosco;

! aiutano in modo concreto le realtà salesiane e parrocchiali:

segreteria, catechesi, banco di beneficenza, progetti di aiuto economico a favore di alcuni alunni con il “Progetto suor Eugenia Versino”.

ECS- English Curriculum School – Embodied Cognitive Science

A partire dall’a.s 2016/2017 l’Istituto ha scelto di attuare l’indirizzo Internazionale nella forma dell’ English Curriculum School.

Per servirsi di un framework teorico consono a questo progetto educativo, la scuola Maria Ausiliatrice ha stabilito di adottare il modello ECS (English/Embodied Curriculum/Cognitive School/Science) promosso, consolidato e brevettato dall’Associazione G. Cipolletti di Montoro (AV), con la quale siglerà un accordo di collaborazione.

Giustificazioni scientifiche

Le ultime ricerche hanno sempre più dimostrato che il cervello delle persone che conoscono due o più lingue è diverso da quello delle persone che ne conoscono solo una e queste differenze manifestano, con evidenze scientifiche, le migliori condizioni delle persone multilingue (Kluger J., Times Magazine 2013).

Gli studi dimostrano, infatti, che le persone multilingue sono più pronte a ragionare, ad effettuare più compiti contemporaneamente (multitasking), a cogliere e far conciliare idee contrastanti. È sempre più plausibile credere che un cervello bilingue è più flessibile e più intraprendente.

Gregg Roberts, uno specialista di Full Immersion della lingua presso l’Ufficio della Pubblica Istruzione nello Stato dello Utah, asserisce che "il mono-linguismo è l'analfabetismo del 21 ° secolo" (Kluger J., Times Magazine 2013).

A tal proposito, molte sono le ricerche condotte a livello neurobiologico che evidenziano, grazie al fenomeno della plasticità neurale (Kandel, 2007), quanto sia necessario intervenire per l’apprendimento della seconda lingua in età precoce, superando l’idea di affiancare all’insegnamento classico semplicemente un percorso integrato per l’apprendimento della lingua inglese.

Questo progetto di classe sperimentale della Scuola Maria Ausiliatrice, vuole orientarsi partendo dalla convinzione che l'acquisizione di una seconda lingua per i bambini è possibile attraverso una proposta didattica alternativa che integra il corpo nel processo di acquisizione del linguaggio naturale grazie ad un nuovo metodo didattico divertente ed eccitante che stimola i bambini a considerare la seconda lingua

più cordiale e meno ostile.

Partendo da questa asserzione preliminare, si è dimostrato che un gruppo di bambini della

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scuola dell’infanzia sarà in grado di ricordare meglio vocaboli e frasi, in quanto la didattica verrà condotta direttamente in relazione a movimenti di routine: sorridendo, voltandosi, cambiando posizione, raggiungendo un oggetto, sedendosi vicino, correndo e così via.

Alla base di questa metodologia sono presenti tante scuole di pensiero (Rivoltella P.C., Rossi P.G., 2012) che alimentano sempre più la tesi legata al principio dell’Embodied Cognitive Science (Gallese V., 2006).

Il Dr. Asher chiama questo approccio "conversazione attraverso il linguaggio del corpo", in quanto l’insegnante ottiene un feedback immediato e riesce a capire quando i bambini danno un'adeguata risposta fisica e verbale (Kovács J., 2010).

Dobbiamo considerare che i bambini sono felici quando possono giocare, muoversi e cantare, ancor meglio se queste attività sono combinate. C'è un detto che un bambino non fa quello che ha imparato, ma piuttosto il contrario, cioè impara ciò che ha già fatto (Kovács J., 2010). Ecco perché nell’acquisizione precoce delle lingue le attività connesse con i movimenti, danza e giochi di gruppo sono molto importanti. C’è bisogno di tempo, infatti, per sviluppare le capacità ricettive (comprensione basata sull'ascolto) prima che appaia l’uso produttivo della lingua (Kovács J., 2010).

Giustificazioni pedagogiche

La nuova classe sperimentale di lingua Inglese assume il principio pedagogico della formatività e si fonda su principi e valori fondamentali quali quelli dell’inclusione, della solidarietà e dello sviluppo globale della persona (ICF, 2001).

Inoltre, essa risulta supportata culturalmente da tre direttive psicopedagogiche a carattere scientifico.

1. Life Skills

2. NEURODIDATTICA/ENATTIVISMO 3. EMBODIED COGNITIVE SCIENCE 1. Life Skills

Nell’ambito dello sviluppo delle scienze educative e didattiche si rileva sempre di più l’esigenza di sostituire il tradizionale modello di insegnamento, di tipo trasmissivo, con metodologie educative innovative, che abbiano come obiettivo principale il successo formativo sia del singolo sia del gruppo.

In questa nuova ottica viene riconsiderato il ruolo del docente. Egli non è più colui che deve impartire agli allievi solo i “saperi”, finalizzati all’apprendimento passivo, ma deve riconsiderare la relazione di insegnamento-apprendimento come circolare e reciproca, e fornire agli studenti gli strumenti necessari per fronteggiare in modo efficace le problematiche quotidiane. Accanto ai processi di trasmissione delle abilità scolastiche tradizionali è sempre più necessario, infatti, che trovi spazio anche l’insegnamento delle competenze psicosociali, con interventi che non siano diretti esclusivamente a bambini e adolescenti che presentano problemi e disagi, ma rivolti a tutti i ragazzi, in modo da fornire loro competenze adeguate per far fronte anche ai bisogni futuri.

I compiti educativi possono essere di due tipi:

ü formali: destinati a consolidare apprendimenti espliciti sui fondamenti dei percorsi intellettuali che si articolano sull’alfabetizzazione (matematica, linguistica, informatica). Le abilità che ci si propone di sviluppare sono dette Learning Skills;

ü informali: fanno riferimento ad abilità non strutturate che si impegnano nella vita quotidiana, dette Life Skills.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di avviare un collegamento tra gli apparati che si occupano di educazione formale e quelli che si occupano di educazione informale. La Life Skills Education rappresenta proprio il tentativo di costruire questa alleanza.

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Le Life Skills possono tradurre i fattori cognitivi (le conoscenze) e le attitudini e i valori (ciò che pensiamo, sentiamo e crediamo) in capacità e azioni concrete.

L’acquisizione di Life Skills non rappresenta, però, certamente una panacea; infatti, oltre alle abilità e alle competenze personali, numerosi e complessi sono i fattori che influenzano la motivazione e l’abilità a comportarsi in modo sano e positivo, ad esempio i fattori ambientali, culturali e familiari.

Per un’educazione orientata allo sviluppo personale e sociale, infatti, c’è bisogno che studenti, insegnanti, famiglia, comunità e organizzazione scolastica si pongano come agenti di cambiamento.

È in questo scenario che il curricolo con prevalenza full immersione in lingua inglese offre la condizione ideale affinché questo processo possa mettersi in moto. Il grimaldello motivazionale, infatti, è offerto dalle Capacità della Vita che vengono acquisite attraverso la connessione del verbale con l’agire. La lingua, infatti non richiede un processo apprenditivo che parta dalle teorie (grammatica, sintassi, ecc.) per giungere alla prassi. Al contrario, servendosi delle Life Skills come strumento di azione e risoluzione, pone lo studente di fronte alla necessità di utilizzare la pratica per giustificare la necessità del comprendere le regole della teoria.

1. Enattivismo/Neurodidattica

Nell’approccio enattivo è fondamentale, innanzitutto, cercare di capire come colui che percepisce possa guidare le sue stesse azioni. Ne consegue che il punto di riferimento per la comprensione della percezione è variabile, in quanto subordinato alle situazioni

delle azioni che sono mutevoli e dipendenti dal percettore e dall’ambiente in cui egli è inserito. È la struttura sensomotoria del percettore a determinare la sua stessa azione.

Introducendo nel processo di conoscenza l’incertezza, la probabilità, il caso ci si allontana dal determinismo, giungendo allo sviluppo di un pensiero creativo, divergente, capace di dare risposte diverse rispetto ad uno stesso problema. Berthoz definisce il nostro cervello come “una macchina che anticipa creando una serie di probabilità, che simula la realtà prima di agire nell’intervallo di tempo brevissimo che precede l’azione” (Berthoz A., 2012, p. 173). Contribuisce allo sviluppo del pensiero divergente anche il principio dell’inibizione e del rifiuto, ovvero pensare percorrendo nuove strade, allontanandosi dalle certezze,

“creando quei distanziamenti che sono alla base del processo di professionalizzazione e di riflessione” (Rivoltella P.C., Rossi P.G., 2012, p. 411)

Didattica enattiva e Neurodidattica, pertanto, compiono un’azione determinante per il processo didattico. Per dirla nei termini della didattica empirica, abbandonare la scuola dei saperi preformati e ripetitivi per scelte di didattica enattiva, cioè per saperi localmente specificati secondo bisogni formativi a cui rispondono metodologie adeguate: un sapere dalle risposte aperte, non predefinibili linearmente, ma che ricercano esiti cavalcando l’onda.

In questo quadro scientifico culturale, la non conoscenza della nuova lingua, la difficoltà nel giungere subito ad una soluzione semantica e/o grammaticale, l’anticipazione delle probabilità simulate per rispondere quanto prima alla risposta, consente al soggetto di mettere in moto un sistema di problem solving cognitivo che gli permette di motivarsi ad apprendere il nuovo. Più i saperi ed i concetti sono “insignificanti” e predefiniti, più è facile che il cervello respinga queste forme di immagazzinamento; più le consegne didattiche attraverso la nuova lingua rispondono alle necessità del momento, più il cervello si adopera affinché acquisiscano senso e significato per il soggetto.

Corporeità ed enattivismo, quindi, viaggiano di pari passo, offrendo al docente l’opportunità di operare attraverso il corpo per l’apprendimento della lingua situata.

1. Embodied Cognitive Science

I rapporti profondi e indissolubili che legano la corporeità alla formazione della propria identità individuale, sociale e all’apprendimento, supportano una nuova visione olistica della motricità che non può essere ridotta esclusivamente a una semplice risultante di

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processi strettamente biologici, ma deve essere considerata espressione d’intelligenza, affettività e autodecisione cosciente. I processi cognitivi legati all’apprendimento, in uno scambio dinamico con i comportamenti sociali e i sistemi comunicativi, possono essere considerati tutti meccanismi conoscitivi che poggiano sulla motricità.

Se fino ad oggi, quindi, Piaget, Wallon, Aucouturier ed altri esperti di psicomotricità avevano dettato legge in tal senso, oggi la psicologia cognitiva è costretta a servirsi anche del contributo delle neuroscienze cognitive e, quindi, delle nuove teorie sull’Embodied Cognitive Science.

Con il subentrare dell’Embodied Cognitive Science, si amplifica la possibilità di valorizzare nel processo di insegnamento/apprendimento sia la percezione che l’azione, elementi che caratterizzano la maggior parte dei processi cognitivi “siano essi rivolti verso il mondo esterno, come la rappresentazione degli oggetti e dello spazio, l’immaginazione, la comprensione del linguaggio e delle intenzioni degli altri, o verso ilmondo interno, come l’esperienza emozionale, i processi decisionali, la rappresentazione del proprio corpo, la coscienza” (Caruana F., Borghi A.M., 2013).

Consideriamo, ad esempio, il concetto di “alunno”: esso non è semplicemente la rappresentazione del soggetto che apprende, ma comprende anche l’insieme variegato delle conoscenze e delle esperienze ad esso legate, compresi i modi di interagire e relazionarsi.

Difatti, l’insegnante che vuole rapportarsi con l’alunno, prima di attuare un’azione diretta, organizza una serie di atti potenziali che le consentono di muoversi nel miglior modo possibile senza creare disagio. L’alunno, inoltre, non è un soggetto dotato solo di un corpo fisico: quest’ultimo, infatti, è corredato di una componente psichica che lo rende attivo e partecipe, lo relaziona agli altri, si gestisce e si autoregola in funzione di un ambiente in continua evoluzione.

È necessario, quindi, pensare a tutti i singoli atti associati con gli altri processi grazie ai quali ci si relaziona al soggetto/oggetto; in altre parole, non ha importanza l’atto in sé, ma la nostra disposizione nella sua esecuzione.

In questo modo, è evidente notare come l’approccio pragmatista sia ben lontano da una rappresentazione a base percettiva assolutistica, proprio perché l’attenzione è posta tutta sull’atto motorio; in altre parole l’impressione sensoriale iniziale e il processo di riflessione centrale acquistano valore solo in virtù dell’atto finale e quindi del comporta- mento/apprendimento. Soffermandoci, infatti, sulla posizione ecologica di Gibson riguardo alla rivalutazione dell’atto motorio, è risaputo che la sua psicologia si basa principalmente sul concetto di “affordance”, secondo cui l’individuo non percepisce una copia di ciò che il mondo esterno gli rimanda, ma capta una serie di informazioni di alto ordine utili alla sua azione. Questo concetto è la conseguenza di tre punti fondamentali dell’approccio ecologico gibsoniano che possono essere così riassunti:

- la percezione è diretta, ovvero non richiede rappresentazioni mentali;

- la percezione serve per guidare l’azione e non per raccogliere informazioni;

- se la percezione è diretta e funzionale all’azione, allora l’ambiente deve offrire sufficienti e adeguate informazioni per guidare l’azione.

Ma cosa implica questa specifica scuola di pensiero nel processo di apprendimento della nuova lingua?

Raccogliere, memorizzare ed utilizzare un nuovo linguaggio non può avvenire precon- fezionando parole, concetti e regole grammaticali, quasi come se la mente fosse un registratore che percepisce un suono assoluto ed uguale per tutti. Se è vero che la mente filtra l’informazione in relazione alla futura “azione” che il soggetto vuole ipoteticamente compiere, è anche vero che la costruzione della conoscenza va personalizzata e resa situata, grounded direbbe la Borghi.

Se non c’è spazio per un’azione non c’è motivo di dar peso e significato alla percezione:

ecco che il modello trasmissivo della lingua inglese perde il suo motivo di esistere e la sua valenza pedagogica a scuola.

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23 Giustificazioni socio-economiche

Un percorso di crescita culturale personale non può escludere la conoscenza della lingua inglese come strumento necessario per allargare i propri orizzonti, intraprendere nuovi rapporti ed entrare in contatto con popolazioni nuove e tradizionalmente lontani dal proprio tessuto sociale. Conoscere l’inglese significa, quindi, abbattere la barriera comunicativa che ostacola la crescita personale che – inevitabilmente – si ripercuote in maniera decisiva anche nella vita professionale dell’individuo, fatta anch’essa di relazioni interpersonali, di termini tecnici, di documentazione, di didattica e quanto altro.

Conoscere la lingua Inglese è ormai fondamentale in qualsiasi ambito professionale:

dalle banche alle aziende turistiche, dalla redazione editoriale alle attività educative ed assistenziali in contesti multietnici; le aree di occupazione sono molteplici, dai rapporti commerciali al marketing internazionale.

Imparare una lingua straniera è sicuramente un arricchimento personale che può rivelarsi utile per chi ama viaggiare, conoscere persone nuove e scoprire nuove realtàculturali.

Saper padroneggiare le lingue, e soprattutto l’inglese, è tuttavia anche un’indispensabile carta di presentazione nel mondo del lavoro, ora più che mai. Se fino a qualche decina di anni fa parlare la lingua era un requisito fondamentale solamente per diplomatici e grandi manager, oggi l’inglese è diventato indispensabile in ogni ambito professionale.

Ecco solo qualche esempio.

Il mondo informatico con i due colossi Microsoft ed Apple è dominato dagli americani; nel campo dell’informazione e dei media l’inglese è certamente la lingua più diffusa, specialmente nell’era di Internet e delle comunicazione via e-mail; la lingua inglese è anche la lingua ufficiale nel campo della medicina, delle scoperte scientifiche e della finanza. Hollywood ancora oggi non ha rivali con un peso di più del 60 per cento dell’intera industria cinematografica globale; se pensiamo ai migliori sistemi educativi e alle scuole più prestigiose Oxford, Cambridge e Harvard sono sicuramente i primi nomi che vengono alla mente; infine, la lingua inglese è uno dei caposaldi del settore turistico in quanto permette di fornire informazioni utili e soddisfare la curiosità di chiunque sia interessato a viaggiare e conoscere nuovi luoghi indipendentemente dalla sua nazionalità.

Non vi è dubbio, infatti, che quando si è appresa precocemente la lingua inglese e si scopre la possibilità di essere "cittadini del mondo", infinite altre porte si apriranno per aspirare a gratificazioni personali e professionali

Tempi progettuali di madrelingua per l’ECS

1P 2P 3P 4P 5P 1A 1B 2A 2B 3A 3B

7 7 7 8 8 8 8 8 8 8 8

TEMPO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA ANCHE IN PRESENZA ECS

SCUOLA PRIMARIA

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