Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE
COREA DEL NORD
Superficie (in migliaia di km2) 123 Popolazione (in milioni di abitanti) 24
Densità (abitanti/km2) 196
Forma di governo Repubblica socialista
Capitale Pyongyang
Lingua (ufficiale) Coreano
Religione ateismo e credenze tradizionali
Speranza di vita (maschi/femmine) 69/75
PIL/abitante (in $ USA) 618
La Corea del Nord occupa la parte settentrionale della penisola coreana. Ha un territorio prevalentemente montuoso e clima continentale, con inverni rigidi sulle montagne ed estati calde e piovose nelle pianure.
Nonostante l’intenso disboscamento, la sua superficie è ancora ricoperta per il 75% da foreste di conifere e latifoglie.
L’intera penisola fu controllata da cinesi e mongoli fino al 1910, quando iniziò l’occupazione nipponica. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il Giappone dovette abbandonare le sua colonia che venne divisa tra Stati Uniti e Unione Sovietica: ai primi spettò la parte a sud del 38° parallelo, mentre la regione settentrionale entrò nell’orbita di Mosca. Nel 1948 nacquero due Stati distinti: la Repubblica di Corea (a sud), con capitale Seoul, e la Repubblica Democratica Popolare di Corea (a nord), con capitale Pyongyang. Le tensioni tra i due Paesi esplosero durante la Guerra Fredda, fino a che nel 1950 si trasformarono in uno scontro armato, quando l’esercito del nord invase la parte meridionale. L’intervento degli USA a supporto del sud e di Cina e URSS in appoggio alle truppe nordcoreane diedero risonanza mondiale al conflitto che terminò nel 1953 senza alterare la divisione preesistente. Mezzo secolo più tardi i due Paesi sono ancora separati.
La Corea del Nord su 123 mila km² di superficie ha 23 milioni di abitanti, un terzo dei quali ancora impiegato nel settore primario. L’economia del Paese è totalmente controllata dallo Stato, dove governa il partito
comunista dal 1948. La pianificazione ha permesso uno sviluppo costante delle produzioni agricole (in particolar modo di riso e mais) e industriali fino agli anni Ottanta, facendo raggiungere al Paese l’autosufficienza
alimentare. Un sottosuolo ricco di minerali (soprattutto ferro e carbone) e numerose centrali idroelettriche hanno fornito le basi per la crescita economica. La situazione, però, è drasticamente peggiorata negli anni successivi per due motivi fondamentali: il crollo dell’Unione Sovietica (che aiutava economicamente i
nordcoreani) e una serie di disastrose inondazioni nel biennio 1995-96, che hanno dimezzato il PIL e i raccolti di riso e mais. Benché le carestie abbiano ridotto il popolo alla fame, lo Stato continua a investire notevolmente negli armamenti e ha anche sviluppato un’industria bellica nucleare. Il risultato è una situazione sanitaria e alimentare allarmante, con il 40% dei bambini sotto i cinque anni che è malnutrito e una mortalità infantile del 24,8‰ (contro il 5‰ della Corea del Sud e il 4,1‰ dell’Italia). L’economia, inoltre, non dà segni di ripresa e un terzo della popolazione sopravvive ancora grazie agli aiuti internazionali e alle migliaia di tonnellate di cereali inviate nel Paese dal Programma Alimentare Mondiale. La scolarità, in compenso è a un buon livello e solo il 2%
dei coreani è analfabeta.
La popolazione è interamente composta da coreani e il 60% vive in città. La sola capitale, Pyongyang, raggiunge i 3,5 milioni di abitanti.
Bibliografia
• Collotti Pischel Enrica, Puggioni Tonino e Tescari Antonio, La Corea di ieri e di oggi, Franco Angeli, Milano, 1998
• Riotto Maurizio, Storia della Corea dalle origini ai giorni nostri, Bompiani, Milano, 2005 Filmografia
Siti interessanti
• www.corea.it/corea_del_nord.htm
• it.wikipedia.org/wiki/Corea_del_Nord