• Non ci sono risultati.

j biologico. DEL'DISAGIO"

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "j biologico. DEL'DISAGIO""

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

L'AREA

DEL'DISAGIO"

FAMILIARE

NELLA

SCHIZOFRENIA

ll

Servizio psichiatrico tra consapevolezza e intervento

di

Anna

FÙ,r,Massimo

Clerici*

"

rilnìr--! r't

"-operatori a semPre Più frequenti rillessìoni su tematiche un temPo

appannaggio esclusivo

di

un

nu-mero ristretto

di

ricercatori

(Cot-trell l9B9;

C.A,P.C.F. 1989). La

notorietà acquisita dalla nozione

di

"emotìvità espressa" nei

diffe-renti

ambiti

clinìci e la

conse-guente èlaborazione

dei

modelli

cli

intervento cosiddetti

"psìcoe-ducativi"

-

soprattutto

in

relazio-ne al trattamento della

schizofre-nia (Hertz et

al,

1990; Liberman

1987; McFarlane 1983), ma

an-clre dei disturbi dell'umore o, Più

recentemente,

di

altre

malattie (Keitner 1990)

-

ha Prodotto un

generale incremento

di

attenzio-ne su

tutto

quanto, nell'ambito

della

psicopatologia, Può essere

correlato alla famiglia (Clarkin et

al. 19BB; Jacob 1987). Da ciò un

progressivo coi

nvolgimento

di qLrest'ultima nella più amPia

Pro-gettazione terapeutica

dei

Servi-zi,

un

afIinamento costante dei modelli di trattamento familiare e

una particolare

attenzione agli strumenti

di

misurazione e

di

va-lutazione in quest'area (Fredman,

Slrerman 1987; L'Abate,

Bagaroz-zi

1993; Wynne 19BB). Si deve

aggiu ngere,

perché non

meno

impo(ante

di

quanto fìnora

cita-to,

il

generalizzato

consolida-mento, dal punto vista sociale, di

"lobbies"

o di

"sindacati" fami-glie sempre più attenti al

control-lo

di

qualità delle

prestazioni

erogate,

alla

moclificazione

o

al

miglioramento delle leggi di

assi-cli una ricerca così a lurrgo

iottoi'

.'-t--Y, ^'^'-^^'i,'

valutata per le "cronìche" carenrl..

zo

in

tprmini

di

misttrazione'c dì ,

ze

in

termini

di

misurazioné'e

,dii

specificità diagnostica

-

gli:studi r:

attivati

con

semPre maggìorè;iì;;,i

io,..ìa

i

u. n, io

n.,

ir r' Jri rirt;l o;,;;1

ne

di

efficacia sembrano garant[;'2i

re una migliore integrazione cciiì,t

gli

orientamenti oggi privilegiatif'

in

ambito psichiatrico,

soprattut-to que llo

biologico.

:

Parallelamente le conferme

speri-mentali sulla rilevanza dei fattori

genetici

e

microambientali nella trasmissione della "vulnerabilità"

ad ammalare (o forse della

pato-logia stessa),

sui

meccanismi di

mantenimento nel tempo del

di-sturbo

e,

non

di

meno,

sull'in-fluenza reciproca delle

interazio-ni

tra

questi due aspetti, hanno addirittura rafforzato - e

continua-no a farlo

- il

bìsogno

di

affinare

gli

strumenti

diagnostico-terapeu-tici

che

guardano

alla

famiglia

(Dunner et

al.

19BB; Halweg,

Coldstein 1987; Kendler 19BB). Il

contesto familiare si è infatti

rive-lato particolarmente

problemati-co in

funzione

del

controllo dei

fattori

"di

rischio" che sembrano

incidere, potenzialmente, su

ll'in-29

-uffi\t'

ùiew

(CFl; Leff,

Viìughn

1985),'1;

$er

la

già

citata::'lemotir ità

l1

èspiessa-",

la

Social;'Behai rour 1

{,ssgss1le^1 Sclredu l,q (S an) ;,el1f

t

;i

ét

al.

i 980), per

il

I{carico"

iani

Iiare,

la

Paretrtal Bonclirrg lnstru

I .,

'ìt :

ii

l,tPgt'e

IBM;

Parkeriet

al,

1979;

L'ì.,.r.. _r__

.-_r.^-

rn.ooi'

pef

i

le-PCI I lc

'

transge

ità,

il

Fa

ing

(FSF

rìièntie la lntirnate Bohd MeasLrre

iDòarre et

al.

19BB), per

le

di'e

renti "dìmensìoni" dell'ambienle intrafamilìare. Dall'altro,

le

inier'

viste

cliniche

strutturate

e

serii-strutturate miranti alla raccolta d

dati inerenti la psicopatologia fa'

miliare (dal

FH-RDC

al

SCF\S

od alla CARF del DSM lV; A.PA 1994; Endicot et al. 1978), la mi.

surazìone dei livelli

di

conoscen

za sulla

malattia

del

congiunic (Knowledge lntervierv; Berkorr it;

et

al.

1981), Ia

qualità

di

r lt;

complessiva cli paziente

e fani

glia

o

le varialtili di follorv-trc rn

teBrato (Q.L.S.; F.S.H.; LIFE, cic.

Heinrichs

et

al.

1984; Kelle: e

al.

1987; Kinston, Loader 1 :,r38)

Entrambi

i

versanti rappresen:.ìr(

un concreto tentativo

di

cosl

:li

re un

ponte

fra

la

ricerca

i::.li

zionale sugli

aspetti relazic^...1

del

disturbo (Epstein 1988) e

j

i

(2)

sostenuto

in

questi

anni

il

DS,\1

lll

e le sue revisioni, nonchè

Pro-spe[ticamente l'elaborazione del

DSM tV (A,P.A. 1994).

Non si può dire che questa

oPe-razione, pur avviata con un

rico-noscimento

istituzionale

(C.A.P.C.C.

1989) che

non

ha

pari nel

passato,

abbia

ancora dato

i

frutti attesi, ma

il

Processo

aiiivato è senza dubbio decisivo, almeno per quanto riguarda

l'in-iiuenza che

ciò

Può determinare sulla psichiatria

in

generale: ne

vengono in prinro luogo limitati i

rischì

di

marginalizzazione

dell'area fanrìliare

da

qualcuno

o al'e n ta li

iAnr.l.tton 1991;

HardY 1994;

Shìelds et

al.

1 994)

e

si fornlsce

una chiave

di

lettura,

il

Più

Pos-l

I

sle

di

attenzìone

al

raPPorto co-stìr'benefici irr funzione

dell'alle-so

conteninrento

delle

sPese

a

Ò

l,

:

i\ i-;1

i

funzionamento emotivo e

sui meccanismi

di

adattamento ai di-sturbi psichiatrici, possono essere

tenuti

ormai

corre[tamente

Pre-senti anche

nella

diagnoslica e

nella pratica clinica

di tutti

iSer-vizi.

Materiali e metodi

Scopo prìnciPale

di

questo

lavo-ro, che vuole offrlre aPPunto un

contributo prelinrinare

inerente

alla

riflessione su questi

temi,

è

l'indagine su alcuni aspetti

ca-rat-teristiòi che condizionano

il

fun-zronamento della famiglia con un

correlazioni.

Dall'espdrienza comPìuta in

que-sti anni ari'evanro rìscontrato

co-to delia ricerca.

Un

ei'entuale rrsconlro Positivo neì

rislltaii

avrebbe inclicaio con

*l_r1-a'-'1'!;N

30

chiarezza, almenr,r rtt'lle Ilostre

at-tese, la presenza

tli

:llecif

ici

def

i-cit

nella struttura c,'rr trcl

Iunzio-namenIo conrlllcssir

o

cli cluesta famlglie, la Ioro (lil.lt't.'nlc

espres-sivìtà

facendo luce rnc'lre sulle

cliverse consegucrrzt' clirrìche che

si riscontrano ncll.l pi.ìtir-a

quoti-diana del l' intervetrttr. L' itrteresse

di

questa

ricerc.l

rì'

n u

irrfatti

quello dì trarre ìntl t .i':'orri per utl

approfondimento

tltl

l' indagine ezropatogeneltc.ì >tt'

t 't

lrizofre-nil,

nta "Piuttostu ..li

;olt'iderrre

l'importanza clirrìL -l .r.,' "['rttori di

rischio" correlrtl J tlt r'orso e pro-snosi del disturlro,

I

J sl)cranza

ii

poterne

clerìr.rr

ltlrcazioni

utiii

al

"dìsegt.ro"

rllllessìvo

cJelle stralegie terallc''l clre'

.

ll

campione

Di

52 famiglte cerr: :L' rrel corso

seguenIt:

-

Dresenza dr

ciri:

"schizofretlia"

c'.-'

anni ("cronica'i,

c

dalla

clocunrcrìll-zienie;

-

coinvolgirleiri-ì

peulrca

d.i

Pror;:'

nrertie lliele(ie\::

ferenii

(iei'a1lt.l : progE;o

di

urro.'

:.r

clirrica di

.lrlcno

due .. -re cvidente

--:e del

(3)

<.aeÈ-a;i-,.i:r41--renti

della copltia genitoriale acl

interventi psìcotcrapici

o

psicoe-:lucativì);

-

rrcisun trattanrcnto familiare in

:orso al monrcnto dcll'intervista.

ll

campionc intcrvistato è

conrpo-;to cla 20 fanriliari (10 padri

e

10

madri) cli età conrprcsa tra

i

47 e

Z'l anni.

ll

livcllo cli istruzione

sLr-reriore (> B anni) è rappresentato

rcl

45nk dei casi, mentre quello

:ccupazionalc attivo coinvolge il

35"/, clei iamili.rri. I pazienti

schi-zofrenici,

in

nLrmero

di

dieci

(2

'emnline

e

B maschi)

hanno

-rn'eià compresa tra

i

1B anni

e

i

{7

anni,

Il

loro livcllo

di

istruzio-re è per

il

90'/o "sLl1le iiore",

men-re

il

profilo

lai'orativo indica un

)0"/, d.i dìsoccultati.

r1

,

Metodi

-'intervista

clinica

strutturata

'SClD" è uno strrrntento

conccpi-o

per formularc clragnosi

sccon-lo

i

criteri

dcl

DS,\,1 lll-R (Spitzer

:t al, I987). Lo slrunrcnto è com-rosto da tre versioni standard per

iiagnosticare

iclisturbi

da Asse I

:

Il,

La SCID-N P

("non

patient

,ersion") è stata aclattata per

sog-letti

(pazienti potenziali)

non

dentiiicati conre ltsichiatrici (per

ndagini cliagnostiche

in

comu-ìità, stLrdi sLrlla fanriglia, ricerche

rella medicina cli base).

a

Cambern,ell Fanrill, lntervierv

C.F.l.)

-

"intervista standardizzata

foi'mulario flessiltile"

-

prencle

r

considerazione, attraverso

cin-ue scale, l'cr.notività espressa EE)

clel

ianrrlìarc

csclLrclenclo

Lr,rlsrasi inicrcnz;t sLrl rcalc stato

'animo clcll'inlcrr

istato

(Lefi, 'aughn I985)

'i\1N1 Pl (N,1 in ncsora

NlLr I tiplrasic

ersonalily lrrr cntor),)

ò

uno

stru-renio che vienc classificato tra i

:st

obiettirr cli

I)crsonalità

-lathar,,'ar,,,\lcKinler,

I 943;

Nen-ini 1983).

Dei quattro familiari che

c:esen-tano

specifici

distLrrbi ci:

:crso-nalità

o "tratti" di carail::e

alla

valutazione

SCID nessu-3

pre-senta,

all'indagine

i\1\'?i

per

punte,

"tratti"

di

persor.: là

ca-ratteristici. Dei

familiar

c'-e alla

va lutaz

ione

r!1M PI mcsl -...\,an o

"tratti" di personalità ncss..ro

se-gnala "tratti"

di

carattcre ::-;:ndo inten,istato con Ia

SCID

\,.pf)Lt-re riccrcando le possibil: ,.

_,-i-cla-zioni

tra parametri

a''

^

r

-

in

quanto

presenti

in enl-,:^':c

le

interviste (ad es, parar.-

-

r.r

cle-Hy

rispetto

al d, osses.

_--onl-pLrlsivo della SCID)

-

s

-)jono

osservare

dati

statistic.:--

-:r

si-gnificatir

i,

1.

.ù:

'I ! \r 11 -) I !-a:I1.'-r Risu Itati

,

Profili psicopatologrci_e_di

per-sonalità

Nel

campione considerato

me-diante intervista

SCID

(n'

10

coppie)

il

90"/,

(n"

1B casi) dei

familiari

osservati non

presenta-va disturbi da

Asse

l.

Solo clue

genitori

(un paclre

e

uni

madre cla coppie diverse) lranno àrani-festato uno

o

più

episoclì cli clel

pressione maggiorc (DS,\4 IllR:

296.23; 296.32) nel corso dellà loro vita. L'analisi dei risultati btl

cevano interamente

i

criteri .ne-,

cessari

per

il

disturbo o'ssedsivci-l.

stionario

À4,\1Pl

permeiiono

di stabilire

il

profilo nredio dei

sog-getti inclagati. L'inclice

di

attendi-bilità delle prime tre scale del

te-st

si

attesta su

valori

prossimi a

50

(cioè

indicativi

cli nornralità:

L 50.7

;

F 4B.B

;

K 53.01). La di-stribuzione dei soggeiti con

pLln-teggi superiori al valore soglia di

70 per le

singole scale

indica che nel campione sono presenti

6 familiari con tratti ipocondriaci (30o/o),5 con tratti isiei"ici (25o/"),

4

con tratti depressivi (20%) e 3

ipomaniacali

(159,1,);

solo

nel

10% (n"

2

casi)

si

rilevano tratti

schizofrenici

(in

Lrn certo

nume-ro cli pazienti

in

co-diagnosi per

alcLrni tratti).

"

Profili emotiy,i

I dati

del

profilo

emotivo

inc{ivi-duale

inclicano che

5

soggetti

(25o,/o) risultano acl

"a!ta"

emoti-vità espressa,

l3

(659i,) a ,'bassa",

mentre

2

(10'/ù sono stati csclusi

perché non

valutabili.

Conside-ranclo

l'indice

di

snrotività

-espressa familiare (è sufiicicntc

la

:'

presenza

di

un

solo fanriliarc-ad-..

.-.

"alta"

EE per

definirc

la f,rmiglia

acl

"alla"

EE

ei

conscgrrcrtcmen-te,

il

paziente comc

(4)

"-tll

.tr..

{I

il

i,

r

Correlazioni tra

profili

pstcopa-psi .,1 : .,,

tologtct

'i

"

tologici e

di

personalità (,tlMPl e

:

SCiD-NP) ed emotivi (EE)

::1

lndagando Ie correlazioni tra

pro-fiii

emotivi e psicopatologicì, non

si sono rilevate differenze

statisti-canrente signiIicative lra ianriliari con "alta" o "bassa" EE in funzio-ne

della

presenza

di

disturbi cia

Asse

l/ll

o di "tratti" dt personalità

(SCID),

Suddividendo

ulterior-men[e

il

campione

in

base al

pa-rametro sesso, si è potuto rilevare

una certa frequenza nel tratto di

,;:::. carattere "frustrato"

a

carico del

..:,

sesso femminile (75ok nei soggetti

.t,,':.,:, ad "alta EE;.

'',..,Anche

mettendo

in

relazione

i

:

dati sulle caratteristiche

perso-, :

clima emotivo familiare non se ne

^

la selettività

dei

criteri d'inclu-sione

("cronicità

del

paziente e

ìadesione

di

entranrbl

i

coniugi

:all'rndagrne);

"-

I singoli Ia

duratr e la

tesr (che prevede la conrplcssìtà dispo-dei

nibilità

di

diverse ore []er

il

com-pletamento del l' intera batteria).

ll

Cato rilevante

e

clinicanrente

,**-J*.:-.,- __ it.?':: f.

operativo

della

ricerca, ottenuto attraverso

le

diverse valutazioni

compiute,

è

riferibile invece alla prioritaria attenzione da porre nei

riguardi delle

problematiche di adattamento familiare

al

disturbo

del congiunto (50%

di

'alta'

EE)

che si stabilisce ail'interno di

que-sto microambiente, rispetto

al

li-vello

di

psicopatologia manifesta.

Pur

non

essendosi segnalata la

presenza

di

psicopatologia

corre-Iabile in maniera certa e determi-nata con un'alterazione del

"fun-zionamento" familiare nel senso

dell"'alta"

EE,

la

rilevanza (65ok)

dei disturbi

di

Asse

l/ll o

dei tratti

di

personalità può rappresentare

comunque

un fatlore

di

rischio

per

il

decorso della malattia del

congiunto

o

per

l'inrpostazione del programma terapeutico,

Que-sto discorso si riferisce specificata-nrente al soltogruppo dei familiari

ad

"al[a"

Emotività Espressa che

sono già maggiormente esposti ai

ri

ati e sui quali

il

ca-ri

ella variabile

psico-p

ve essere valutato

c

tenzione,

pnttL,:to,

di un'rtient,l

indagine

d irgno; tica s u

i

" fr tio

ri

d

i

risch io" correlati. sia all'eventuale

psico-patologia

di

uno

o più

dei

suoi membri che al clima enrotivo

fa-miliare.

lrisultati di

un

siffatto

screening, clualora

allargati

e

confermati da casistiche

più

rap-presentative, potrebbero migl

iora-re Ia nostra capacità

di

discrinri-nazione

dei

"bisogni" emergenti

nelle famiglie

che

giungono

ai

Servizi (Lefley,, Johnson 1990),

fa-ciiitare la

selezione

all'interno

delle

diverse

opzioni

di

tratta-nrento

per la

schizofrenia

(Bel-lack, Mueser

I99

ì) e, rìon da

ulti-nro,

valorizzur,,

l' irrr;;ortanza

dell'approccio

psicocducativo sull'area

di

disagirr limitro[a alla

patologia

sollrattLrlto

nella

fase

preliminare de

l

"1r.'rcr,,rso"

tera-peutico del pazicnle (l lcrtz et al.

1990).

B IB LIOC RAFIA

ANlERlCAN PSYCH] \iRIC

ASSOCIA-TION: "DSM /V", \\.rsirlngton, Amerì-can Psychiatric Press 1:r9-{,

ANDERSON H.: "/ic,i/riir,(irry fantily lhe-rapy: a delicale ba/rnce", Journal oI

Ma-rital and Fanrily lhcnpr 10, 2, 145-149,

I 994.

BELLACK A.S., ,\1UES:R K.:

"Psychoso-cial treatment oi sch;:tpltrenia",

Scf'i-zophrenia Bullelin I :1, 2, 317-336,

1991.

BERKO\,VITZ R., KU]i':R 1., EBEIìLEIN.

FRIES R., LEFF l.P.: "Lc,',ering expressed

entotion in relalives o' ::itizopltrenics",

in N'1.,j. Coldstein

(cd

\erv dircctions

for menlal healih si'r (n" l2), San

Francisco, Jossey-Brss i

CLARKIN J.F., H,\AS C l.D. (a

the

fa-,

Nerv

ntìly. Assessnle/ll arì. York, Cuiliord Press li.

COTTRELL: "Fantil', : i nil uc nces

on 6eneral ndL-,il 1-,-r,

;'

I 9t9.

", 13ritlsh

+/J-4//) DOA\E ,J.A., HILL \,.,

-,

KASLO\,\/ N.,

QUI\LAN D.'.

"Fa;::

-'islent Functio-ning: behavior rn i.i',1 :.Jr;tlory and the

[arttly trealmenl se'i],'---- Fanrily Proccss 1r l1t 11- 1c]01

L/ I : I J'-:/ t I )ll

DUNNER D

L,

C;,'r

--l\

t

S., BAR

RETT I E, (ecls,): ",ì.

-.

! t5

rl

risk l.or ntenlel dtsorcler", t.--,', \'ork, Raven

Press, l 9EB.

ENDlCOTT

L A\f

:nSEN N.,

SPIT-ZER R.L.: "Famii',

i

,-

-',

Research Dia-gnosiic crii.ena",

\r',,

; oi-k Psychialric lnslituLe, Bionrelr:c-: j .,:-rrclr 1978.

EPSTEIN N B.:

'D

;-

-'.,'.( rnd choices

in

thE 51s-srgr

-'

.:ril1,

tltcr,tpv

(5)

research", in Wynne L.C. (ed ); "The sta-te o( the art in famii't iheraay' research:

controrersies ancl reconr'nendaltons",

Neu, York, Famil',' P:ccess Press I9BB,

pp.119-124,

FREDVAN

À-

S.ER\'1AN R.'.

"Hand-book of mersi-r,'e,ìicnls for marriage and

famiIv t!',e:ap','", \cri' York, Brunner/rV1a-zel 1987 .

CROUP FOR THI ADVANCEMENT OF PSYCHIATRY CO\,1MITTEE ON THE FA.

r\'1lLYr "Ihe ch;,ilcnge o[ relational c]ia-gnases: applying the Biopsychosocial

model in DSM-l\/", r\merìcan Journal of

Psychiatry 146, I I ,1492-1494,1989.

HAL\\/EC K., COLDSTEIN M.J. (EDS.):

"Understanding ntajor menlal disorder.

Thc conlribulion oi ftmil/ inleraction

re-scarch", Nerv York, Family Process Press

1987 ,

HARDY K.Y,: "Marg,inalization or deve-lop.nicnt?: a rcspansc to Shields, Wynne,

Mc'Daniel aad Cat inski ", Jou rna I of

Marital and Famìll,Therapy 20,2,

139-1 43, 1 991.

HATHAWAY S., NlCKINLEY

).:

"The Minnesota Multiphasic Personality ln-venlory", Unìr,crsit), ol r\,linnesota Press,

S.Paul 1 943.

HEINRICHS D.\\/, HANLON T.E., CAR.

PENTER \{r,T,: "fhe quality of life scale:

an inslrume nt ior raling lhe

schizophre-nic deficit synCrome", Schizophrenia Bulleiin 10, 368-398, 1984.

HERTZ N1.r., KETTH S J., DOCHERTy I p.

kds.): "Psychosocial trealment of

schi-zophrenia", in H.A, Nasrallah (ed.). Handbook ol schizophrenia, vol. 4,

Else-vier, Anrsterdam El-.er ier 1990.

KEIINER C.l. (ecl.): "Depression and

fa-milies. lmpact ancl lreatnenl",

\\'3-shington, Anrerrcan Psl,chiatric Press I 990

KETLER N1,8,, LA\/ORI P \,\/.,

FRIED-,\1,\\

B,

N]ELSt\

t,

ENDICOTT ].,

MCDONALD-SCOIT I), ANDREASEN

N C.: "Ihe longituclinal interval

folloyv-up

evalutalion.

A

comprehensive

method /or assessing outcome in

pro-specli,,,e longiludinal studies", Archives

oi Cenera I Psych iatry 4.{, 540-548,

I 987.

KE\DLER K,5,, "Inclirtct verticaI cuIiuraI

T --7^4-:

transmission: a modol lor nongenetic pa-rental inlluences on the liability to

psy-chialric illness", American lourn!] ql Psychiatry 1 45, 6, 657 -665, 1 988.

KINSTON W., LOADER P.: "The family

task interview: a tool for clinical

resear-ch in fanily interaction", Journal oI

Ma-rital and Family Therapy 14, 67-87, 1 9BB.

JACOB T. (ed.): "Family interaction and

p sychop athol ogy : th e o ri e s,, m c,Lh od s a n d

NENCINI R; "Contributo alla validazio-ne fattoriale di interpretazioni pstcodia-gnostiche", Firenze, O.S. 1 983.

PARKER C., TUPLINC H., BRO\,VN L.B.: "A parental bonding instrument",

British Journal of Medical Psychology

52,1-10,1979.

PLATT S., !VEYN4I\N A., HIRSH S.,

HE\,VITT S.'. "The social behaviour

asses-sment schedule (5Br\S): rationale,

con-tents, scoring and reliability of a neyv in-tervietv schedule", Social Psychiatry 15,

43-55, 1 980.

SHIELDS C.C., WYNNE 1.C.,

N,ICDA-NIEI S.H., CAWINSKI B,r\.: "The

margi-nalization of lamily therapy: a historical

and continuing problem", Journal of Ma-rital and Family Therapy 20,1,117-138,

1994.

SPITZER R.L, ET AL.: "lnstruction

Ma-nual for the Structured Clinical lnter-viet+,for DSM lll-R. SCID 4/l/1987

revi--,--.!?a- i - ^.'-.r ;:r 1rl --.'

-,1

sion"., Biometrics Resoarclr

Depart-ment, Nerv York State Psychi.rlric

lnsti-lute 1987.

WILHELM K., PARKER C.'. "lhe

r,leve-lopment

of a

measure ol. inlimate

bonds", Psychological rllcrlicine I B,

225-234, 198E.

WryNNE LC.: "Tl'te state of tlta art in

fa-mily therapy research canlro\ crsies and

recommendations", New York, Family

Process Press 1 988, , :i 1ì )) (l ir. È I

* Osi2eclale S. Cailo - lv4ilantt, U.O.P.

tctrl i:.

/J/Y.\ lrii

*lstit'Ltto ct; Scie/,ie Bion'tc1 c'c

Riferimenti

Documenti correlati

In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del green pass rafforzato.. Dal 6 dicembre

Dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza, si amplia l’uso del green pass rafforzato alle seguenti attività:.. • alberghi e

B. Pregiudizio subito direttamente dalla vittima secondaria. In tal caso appare più corretto parlare di “danno biologico conseguente alla morte del congiunto”. La situazione sub A)

` e una conseguenza della formula di derivazione delle

La banda di conduzione è quella che prende origine dall’interazione degli orbitali atomici caratterizzati da energia più elevata di quella degli orbitali atomici

Nella relazione sarà presa in considerazione la diagnosi batteriologica delle forme diarroiche più importanti nella nostra realtà epidemio- logica come quelle più frequenti sostenute

and the residual Ca-Al-Mg silicate melts from which the Carmel Sapphire crystallized (Griffin et al., 525. 2016, 2018,

[5.A] La dimensione massima di un file ottenibile con file system ext2fs dipende dalla contiguità con cui sono scritti i blocchi del file su disco. Sì