4 MAGGIO 2020_TECNOLOGIA DEI MATERIALI IL VETRO
Il vetro ha origini molto antiche e ancora oggi è difficile stabilire con certezza quale popolo possa vantarne la scoperta. Anticamente furono i popoli della Mesopotamia, ad utilizzare il vetro nel III millennio, forgiandone delle perline.
Successivamente anche gli Egizi appresero questa arte che utilizzarono nella produzione di oggetti artistici.
I Romani, seppur in maniera rudimentale, crearono le prime finestre con i vetri ma ciò aveva un prezzo esorbitante tale che solo i patrizi (quelli più ricchi) potevano permettersele. Il vetro naturale, o ossidiana, è in uso fin dall’antichità.
La prima manifattura documentata del vetro si ha in Egitto, nel II millennio a.C., quando fu impiegato nella produzione di stoviglie, altri utensili e monili. Nel I secolo a.C. fu sviluppata la tecnica del soffiaggio, che ha permesso che oggetti prima rari e costosi divenissero molto più comuni. Durante l’Impero Romano il vetro fu plasmato in molte forme, principalmente vasi e bottiglie.
I primi vetri erano di colore verde a causa della presenza di impurità di ferro nella sabbia utilizzata.
Alcuni vetrai veneziani si spostarono in altre aree d’Europa diffondendo così l’industria del vetro. Fino al XII secolo il vetro drogato cioè con impurità coloranti come metalli non fu impiegato. Ma intorno al 1688 un nuovo processo di fusione fu sviluppato, ed il vetro divenne un materiale molto più comune. L’invenzione della pressa per vetro nel 1827 diede inizio alla produzione di massa di questo materiale. Nel 1920 fu sviluppato un nuovo metodo consistente nello stampaggio diretto delle decorazioni sul vetro fuso.
MATERIE PRIME
La silice è il più comune formatore del reticolo vetroso ed è quindi la più importante materia prima per la produzione del vetro. Circa metà della crosta terrestre è formata da minerali di silice, il maggior costituente di rocce e sabbie.
Solo silice che contiene meno dello 0,1% di ossido di ferro può essere usata per la produzione di lastre;
ma, per produrre vetro da tavola e artistico, tale percentuale scende al 0,01% e solo pochi giacimenti di quarzo garantiscono questi limiti. Per il vetro usato nell’ottica la quantità accettabile è ancora più bassa, meno dello 0,001%. E’ una quantità piccolissima, equivalente a 10 milligrammi per chilo di sabbia. Ancora minore deve essere il contenuto di altri minerali, come gli ossidi di cromo, cobalto, rame, ecc.. che hanno un potere colorante maggiore di quello del ferro. Nessuna sabbia naturale è in grado di rispondere ai requisiti del vetro per l’ottica; per questo, anche le sabbie dei migliori giacimenti devono essere ulteriormente purificate con speciali trattamenti.
LAVORAZIONI
• Foratura
ll vetro può essere forato dal trapano con apposite punte diamantate, adeguatamente refrigerate con getto continuo d’acqua. I fori non devono essere troppo vicini al bordo per evitare rotture.
• Taglio
Il taglio di piccoli pezzi può essere eseguito a mano con strumenti appositi, ma in generale viene eseguito da un banco di taglio che è un macchinario apposito.
• Curvatura
Il vetro curvo è un vetro sottoposto ad un procedimento di riscaldamento graduale ad alte temperature (tra i 500 e i 750 °C circa), fino a diventare abbastanza plastico da aderire (per gravità o costretto in una qualche maniera) ad uno stampo concavo o convesso, disposto orizzontalmente o verticalmente all’interno del forno di curvatura.
• Smerigliatura
Esistono tre modi per smerigliare il vetro:
1. sabbiatura, che viene eseguita con uno strumento molto particolare che “spara” la sabbia ad alta velocità, scalfendo il vetro.
2. acidatura, una speciale pasta, molto acida, che va spennellata nel vetro e lasciata asciugare almeno 24 ore.
3. smerigliatura, usando un piccolo smerigliatore per unghie, si usa come una penna. lo smerigliatore.
Molatura
Il vetro viene sottoposto a una operazione di molatura quando si deve eliminare il bordo che dopo il taglio diventa tagliente e dalla forma irregolare.
Tempra
La tempra è il raffreddamento termico che avviene per indurire il vetro. Il vetro viene tagliato in modo adeguato, viene riscaldato su un tavolo a rulli a 640° e subito dopo viene raffreddato da un getto d’aria fredda in modo da raffreddarne solo l’esterno e lasciare l’interno caldo e malleabile.
LA VETRERIA – TRA INDUSTRIA e ARTIGIANATO
Lavorazione industriale
La fabbricazione e la lavorazione del vetro si articolano in quattro fasi: fusione, formatura, ricottura, finitura. La Fusione del vetro avviene ad una temperatura che si avvicina ai 1000 gradi.
Lavorazione artigianale
• Il vetro di Murano è uno dei più preziosi vetri che vengono realizzati in Italia. Lo si realizza, secondo tradizioni antiche di secoli, sulla famosa isola di Murano, vicino Venezia.. Esistono diverse tecniche con le quali i mastri vetrai, oggi, producono i loro preziosissimi oggetti, a seconda del tipo di vetro devono realizzare: vetro di Murrina, vetro in piastra, vetro a lume, vetro soffiato.
• vetro di Murrina utilizza le canne di Murrina di vetro colorato e con le quale si possono creare oggetti di tutti i tipi dai più piccoli, come orecchini, ai più grandi come lampadari e quant’altro.
• vetro in piastra è la tecnica più recente che utilizza una lastra di vetro vengono sparsi diversi oggetti, come foglie di oro e argento e pezzi di Murrina, che vengono composti, con fantasia, per realizzare un grande disegno, sempre diverso ogni volta e con il quale verranno realizzati degli ornamenti;
• vetro a lume è la più antica fra tutte. Il mastro vetraio, con una fiamma a gas che raggiunge temperature molto alte, fonde e mescola insieme diversi tipi di vetro e foglie di oro e argento, per creare delle forme e dei colori sempre differenti. I vetri ottenuti da questa tecnica vengono usati per abbellire lampade, lampadari, collane, pendenti e bijoux.
• vetro soffiato è una tecnica di alto livello, con la quale il vetro viene modellato a caldo e, tramite delle filigrane, creano il famoso e tanto apprezzato effetto merletto
I TIPI DI VETRO
Esistono diverse composizioni di vetro. Quelle che elencheremo ora sono le più usate.
Il vetro solubile
La maggior quantità viene utilizzata come detersivo per lavastoviglie ma trova impiego anche nella produzione di pietre d’arte artificiali; serve per indurimento di cementi, marmi e come mezzo sbiancante nelle lavanderie di lana, nella fabbricazione di adesivi, smalti, fiammiferi ecc.
Il vetro comune
Appartiene alla più vasta produzione vetraria.
Commercialmente viene distinto in base al colore:
bianco, mezzo bianco, colorato. Viene utilizzato per le bottiglie di vino, di acqua, di latte, birra,…
I vetri borosilicati
Vengono usati per la fabbricazione di contenitori per medicinali (flaconi e fiale), per apparecchiature da laboratorio chimico, ecc. Per le loro proprietà sono resistenti al calore e trovano numerosi impieghi per manufatti da forno (vetro Pyrex) o per particolari applicazioni.
Il vetro piano
Questi tipi di vetro sono largamente diffusi in edilizia e vengono classificati in base allo spessore della lastra, che può variare da 1,6 mm a 10-14 o anche 17 mm.
Il vetro artistico
La produzione di vetri artistici lavorati a mano necessita di un tempo di lavorazione più lungo. Per questo alla silice si aggiunge una percentuale di sostanze che facilitano le lavorazioni, ma rendono il vetro più fragile.
Il vetro per ottica
Questo tipo di vetro è destinato alle lenti di occhiali, microscopi e cannocchiali, agli obbiettivi delle macchine fotografiche e delle telecamere: deve essere quindi particolarmente raffinato.
I vetri di sicurezza
Sono stati quindi studiati vari sistemi per aumentare il grado di sicurezza del vetro. Si fabbricano infatti vetri temperati, oppure vetri retinati (per la presenza di una rete metallica all’interno della lastra) per fare in modo che se il vetro si rompe non si disintegri in milioni di pezzetti. Questo è molto utile per porte e vetrate.
Il vetro per fibre
Queste fibre possono, lana di vetro, lana di roccia, possono esser utilizzate per l’isolamento di pareti di edifici, di pareti barche, di frigoriferi, forni, stufe ecc.
Il vetro camera
E’ composto da due o più lastre; all’interno della vetrata è presente aria disidratata oppure gas isolante. Il vetrocamera garantisce un alto isolamento termico e acustico.
IL RICICLAGGIO
Il vetro è l’unico materiale a possedere una dote preziosa: la riciclabilità totale.
Il riciclaggio del vetro consente di risparmiare le materie prime (minerali, sabbia) necessarie per la sua produzione. Il vetro è il materiale “ecologico” per eccellenza. Non è inquinante ed è riutilizzabile per un numero illimitato di volte.
Se abbandonata, una bottiglia di questo materiale si decompone solo dopo 4.000 anni. Per questo, è fondamentale separare accuratamente il vetro.
Ovviamente, il cosiddetto “rottame di vetro” non può essere riciclato così com’è, deve essere sottoposto a numerose verifiche per eliminare le numerose
“impurità” che contiene.
GUARDA IL VIDEO!!!! È un po’ lungo ma molto bello, parla della lavorazione artistica del vetro.
ULISSE, IL PIACERE DELLA SCOPERTA.
https://www.youtube.com/watch?v=DR1wIgXdEjE