• Non ci sono risultati.

Aneurismi dell'arco aortico

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Aneurismi dell'arco aortico"

Copied!
85
0
0

Testo completo

(1)

Gli Aneurismi

Gli Aneurismi

dell’Arco Aortico

(2)

DEFINIZIONE e TERMINOLOGIA

DEFINIZIONE e TERMINOLOGIA

Malattia dilatativa dell’aorta

Malattia dilatativa dell’aorta: processo patologico : processo patologico caratterizzato dall’aumento del diametro del

caratterizzato dall’aumento del diametro del

lume aortico, che può avere localizzazioni e

lume aortico, che può avere localizzazioni e

forme diverse

forme diverse

Dilatazione (o ectasia)

Dilatazione (o ectasia): aumento del diametro : aumento del diametro aortico rispetto ai valori normali per età e

aortico rispetto ai valori normali per età e

superficie corporea

superficie corporea

Aneurisma

Aneurisma: dilatazione che raggiunge un : dilatazione che raggiunge un diametro di almeno una volta e mezzo il

diametro di almeno una volta e mezzo il

diametro normale

(3)

SEDI

SEDI

in cui può esprimersi la Malattia Dilatativa

in cui può esprimersi la Malattia Dilatativa

Aorta Ascendente

Aorta Ascendente

Arco Aortico

Arco Aortico

Aorta Discendente Toracica

Aorta Discendente Toracica

Aorta Discendente Addominale

Aorta Discendente Addominale

Aorta Toraco-addominale

Aorta Toraco-addominale

Le diverse localizzazioni riconoscono eziologia, storia naturale, Le diverse localizzazioni riconoscono eziologia, storia naturale,

(4)

ascendente ascendente arco arco discendente discendente toracica toracica discendente discendente addominale addominale diaframma diaframma diaframma diaframma

(5)

CLASSIFICAZIONI (1)

CLASSIFICAZIONI (1)

Aneurisma fusiforme

Aneurisma fusiforme: dilatazione simmetrica che : dilatazione simmetrica che coinvolge l’intera circonferenza della parete

coinvolge l’intera circonferenza della parete

aortica

aortica

MORFOLOGIA MORFOLOGIA

Aneurisma sacciforme

Aneurisma sacciforme: dilatazione localizzata ad : dilatazione localizzata ad una porzione della circonferenza aortica,

una porzione della circonferenza aortica,

protrudente a mo’ di sacca (raro in aorta

protrudente a mo’ di sacca (raro in aorta

ascendente, più spesso a livello dell’arco o

ascendente, più spesso a livello dell’arco o

dell’aorta discendente)

(6)

sacciforme

sacciforme fusiformefusiforme

Colletto

Colletto Colletto Colletto

(7)

CLASSIFICAZIONI (2)

CLASSIFICAZIONI (2)

Aneurisma vero

Aneurisma vero: la parete del tratto dilatato è : la parete del tratto dilatato è composta da tutti e tre i foglietti che

composta da tutti e tre i foglietti che

costituiscono la parete arteriosa (intima,

costituiscono la parete arteriosa (intima,

media, avventizia)

media, avventizia)

COMPOSIZIONE della PARETE COMPOSIZIONE della PARETE

Aneurisma falso (

Aneurisma falso (pseudoaneurismapseudoaneurisma)): non : non costituito da tutti gli strati, ma solo da

costituito da tutti gli strati, ma solo da

avventizia e tessuto reattivo circostante

avventizia e tessuto reattivo circostante

(conseguenza di rottura coperta o

(conseguenza di rottura coperta o

“fissurazione”, a volte in seguito ad intervento

“fissurazione”, a volte in seguito ad intervento

chirurgico)

(8)

Pseudoaneurisma Pseudoaneurisma (parzialmente (parzialmente trombizzato) da trombizzato) da rottura coperta rottura coperta

(9)

L’Arco Aortico

L’Arco Aortico

Istmo Istmo Aortico Aortico Istmo Istmo Aortico Aortico Art. Succlavia dx Art. Succlavia dx Art. Succlavia dx Art. Succlavia dx

Art. carotide com. dx.

Art. carotide com. dx. Art. carotide com. dx. Art. carotide com. dx.

Arteria Arteria succlavia succlavia sn. sn. Arteria Arteria succlavia succlavia sn. sn. Arteria Arteria carotide carotide com. sn. com. sn. Arteria Arteria carotide carotide com. sn. com. sn. CENNI di ANATOMIA CENNI di ANATOMIA Tronco art. Tronco art. Brachiocefalico Brachiocefalico (o anonimo) (o anonimo) Tronco art. Tronco art. Brachiocefalico Brachiocefalico (o anonimo) (o anonimo)

(10)

CENNI di ISTOLOGIA

CENNI di ISTOLOGIA

• L’aorta è il vaso più ricco in L’aorta è il vaso più ricco in elastinaelastina, proteina , proteina organizzata in strutture

organizzata in strutture lamellarilamellari nella tunica nella tunica media, che conferisce la peculiare elasticità al

media, che conferisce la peculiare elasticità al

vaso

vaso

• Il contenuto in elastina diminuisce e quello in Il contenuto in elastina diminuisce e quello in

cellule muscolari lisce

cellule muscolari lisce aumenta aumenta

progressivamente dall’aorta ascendente

progressivamente dall’aorta ascendente

all’arco, alla discendente toracica ed

all’arco, alla discendente toracica ed

all’addominale

(11)

intima

(12)

La tunica media: organizzazione strutturale lamellare

(13)

CENNI STORICI

CENNI STORICI

• La prima descrizione autoptica di un (falso) La prima descrizione autoptica di un (falso)

aneurisma aortico risale a Galeno (

aneurisma aortico risale a Galeno (2° sec. AC2° sec. AC))

La prima diagnosi di aneurisma aortico viene La prima diagnosi di aneurisma aortico viene

attribuita a Vesalio (

attribuita a Vesalio (15571557))

• Il primo intervento chirurgico per aneurisma Il primo intervento chirurgico per aneurisma

dell’arco aortico fu eseguito nel

dell’arco aortico fu eseguito nel 19571957 da Cooley da Cooley e DeBakey (omoinnesto)

e DeBakey (omoinnesto)

• Nel Nel 19751975 Griepp riportò il primo caso di Griepp riportò il primo caso di

sostituzione dell’arco aortico con una protesi,

sostituzione dell’arco aortico con una protesi,

mediante l’impiego di arresto circolatorio in

mediante l’impiego di arresto circolatorio in

Aneurismi dell’Arco Aortico

(14)

EPIDEMIOLOGIA

EPIDEMIOLOGIA

• Incidenza aneurismi aorta toracica nella popolaz. Incidenza aneurismi aorta toracica nella popolaz.

generale:

generale: 5.9 per 100,0005.9 per 100,000

• Di questi, l’Di questi, l’11%11% coinvolge anche l’arco coinvolge anche l’arco

• Età media alla diagnosi: Età media alla diagnosi: 60-70 anni60-70 anni

• Fattori di rischio:Fattori di rischio: - ipertensione arteriosa- ipertensione arteriosa

- aterosclerosi- aterosclerosi

- S. di Marfan e collagenopatie- S. di Marfan e collagenopatie

- malformazione valvola aortica- malformazione valvola aortica

- coartazione aortica- coartazione aortica

(15)

CLASSIFICAZIONE

CLASSIFICAZIONE • Aneurismi Aneurismi fusiformifusiformi dell’arco: dell’arco:

- aorta ascendente + arco

- aorta ascendente + arco

- arco + aorta discendente

- arco + aorta discendente

- arco isolato (più raro)

- arco isolato (più raro)

Aneurismi Aneurismi sacciformisacciformi dell’arco (arco isolato): dell’arco (arco isolato):

- veri

- veri (es. post-coartazione)(es. post-coartazione)

- falsi (pseudoaneurisma, o rottura coperta)

(16)

• La forma più frequente è causata dalla La forma più frequente è causata dalla

degenerazione cistica della media

degenerazione cistica della media (una (una volta definita erroneamente “medionecrosi

volta definita erroneamente “medionecrosi

cistica”)

cistica”) idiopaticaidiopatica, le cui cause tuttora sono , le cui cause tuttora sono poco chiare

poco chiare

• Le forme sindromiche di degenerazione della Le forme sindromiche di degenerazione della

media sono sottese da difetti genetici di

media sono sottese da difetti genetici di

proteine della matrice extracellulare del

proteine della matrice extracellulare del

connettivo elastico (es. S. di

connettivo elastico (es. S. di MarfanMarfan – difetto – difetto

fibrillina

fibrillina – diverse possibili mutazioni del gene – diverse possibili mutazioni del gene FBN1, cromosoma 15)

FBN1, cromosoma 15)

EZIOLOGIA

(17)

• Più rare sono le forme associate ad altre Più rare sono le forme associate ad altre

“collagenopatiecollagenopatie” congenite, come la S. di ” congenite, come la S. di Ehlers-Danlos, lo pseudoxantoma

Ehlers-Danlos, lo pseudoxantoma

elastico, l’osteogenesis imperfecta, la S.

elastico, l’osteogenesis imperfecta, la S.

di Menke etc.

di Menke etc.

• Non si può escludere che le forme Non si può escludere che le forme

cosiddette idiopatiche siano causate da

cosiddette idiopatiche siano causate da

difetti genetici diversi, ancora ignoti

(18)

• L’L’aterosclerosiaterosclerosi è un’altra frequente causa di è un’altra frequente causa di aneurisma dell’aorta coinvolgente l’arco

aneurisma dell’aorta coinvolgente l’arco

• Fra le Fra le aortitiaortiti, la localizzazione aortica della , la localizzazione aortica della Lue terziaria

Lue terziaria è oggi osservata sempre più è oggi osservata sempre più raramente, e di non frequente osservazione

raramente, e di non frequente osservazione

sono anche le

sono anche le aortiti non infettiveaortiti non infettive, su base , su base autoimmunitaria:

autoimmunitaria:

- arterite a cellule giganti di Horton;

- arterite a cellule giganti di Horton;

- aortite reumatoide; - aortite reumatoide;

- spondilite anchilosante;

- spondilite anchilosante;

- Malattia di Behçet;

- Malattia di Behçet;

- polimialgia reumatica; etc.

(19)

• Lo Lo pseudoaneurismapseudoaneurisma ha eziologia ha eziologia diversa:

diversa:

-

- post-traumaticopost-traumatico (rottura coperta, (rottura coperta, spesso all’istmo per “lesione da

spesso all’istmo per “lesione da

contracolpo”)

contracolpo”)

-

- post-chirurgicopost-chirurgico (per deiscenza (per deiscenza coperta di suture chirurgiche, ad es.

coperta di suture chirurgiche, ad es.

dopo sostituzione dell’aorta

dopo sostituzione dell’aorta

ascendente o dell’arco aortico)

(20)

Fissità Fissità per i rapporti per i rapporti con il cuore con il cuore Fissità per Fissità per i rapporti con i i rapporti con i fasci fasci nervo-vascolari del vascolari del collo collo Fissità per Fissità per il rapporto con il il rapporto con il diaframma diaframma Zona Zona di Rottura di Rottura

(21)

ISTOPATOLOGIA

ISTOPATOLOGIA

• Degeneraz. della Media Frammentazione fibre elastiche, perdita cellule muscolari lisce,

accumuli di materiale mucoide, fibrosi

• Aterosclerosi Sviluppo di ateromi invasivi con estesa

distruzione delle fibre elastiche e degenerazione cellule muscolari lisce. Il tessuto elastico viene rimpiazzato da nuova matrice extracellulare (con fibrosi) e lipidi.

• Aortite Coinvolgimento dei vasa vasorum con infiltrato

linfocitario che causa distruzione delle lamelle elastiche.

• Degeneraz. della Media Frammentazione fibre elastiche, perdita cellule muscolari lisce,

accumuli di materiale mucoide, fibrosi

• Aterosclerosi Sviluppo di ateromi invasivi con estesa

distruzione delle fibre elastiche e degenerazione cellule muscolari lisce. Il tessuto elastico viene rimpiazzato da nuova matrice extracellulare (con fibrosi) e lipidi.

• Aortite Coinvolgimento dei vasa vasorum con infiltrato

(22)

Malattia degenerativa della media (“medionecrosi cistica”)

frammentazione fibre elastiche

Malattia degenerativa della media (“medionecrosi cistica”)

(23)

Malattia degenerativa della media (“medionecrosi cistica”)

perdita di cellule muscolari lisce - fibrosi

Malattia degenerativa della media (“medionecrosi cistica”)

(24)

Malattia degenerativa della media (“medionecrosi cistica”)

accumuli cistici di materiale mucoide

Malattia degenerativa della media (“medionecrosi cistica”)

(25)

Aterosclerosi

accumulo cristalli colesterina - fibrosi

Aterosclerosi

(26)

Aortite

infiltrati linfocitari

Aortite

(27)

FISIOPATOLOGIA FISIOPATOLOGIA Perdita di Perdita di elasticità della elasticità della parete parete Aumento del Aumento del diametro e diametro e riduzione dello riduzione dello spessore spessore Aumento dello Aumento dello stress parietale stress parietale aortico aortico Legge di Legge di Laplace Laplace T = P · r T = P · r T = P · r T = P · r h h h h

(28)

STORIA NATURALE

STORIA NATURALE

• Se un aneurisma dell’aorta non viene trattato, Se un aneurisma dell’aorta non viene trattato,

la dilatazione tende a progredire, fino alla

la dilatazione tende a progredire, fino alla

rottura spontanea

rottura spontanea o alla o alla dissezione aorticadissezione aortica

• La progressione della dilatazione è influenzata La progressione della dilatazione è influenzata

dal diametro di partenza, dalla presenza di

dal diametro di partenza, dalla presenza di

fattori di rischio (ipertensione, bicuspidia) e

fattori di rischio (ipertensione, bicuspidia) e

dall’eziologia: essa è in media di

dall’eziologia: essa è in media di 0.4-0.5 0.4-0.5 cm/anno

cm/anno nelle forme non sindromiche, mentre nelle forme non sindromiche, mentre è più rapida nella sindrome di Marfan

(29)

• Il Il rischiorischio di rotturadi rottura, per la Legge di Laplace , per la Legge di Laplace è proporzionale al diametro

è proporzionale al diametro

dell’aneurisma, ma nella S. di Marfan si

dell’aneurisma, ma nella S. di Marfan si

osservano rotture o dissezioni a diametri

osservano rotture o dissezioni a diametri

inferiori rispetto ai casi non sindromici

inferiori rispetto ai casi non sindromici

La rottura è un evento catastrofico con La rottura è un evento catastrofico con

mortalità a 24 ore del 76%; la dissezione

mortalità a 24 ore del 76%; la dissezione

acuta comporta una mortalità del 50% a

acuta comporta una mortalità del 50% a

48 ore dall’esordio

(30)

CLINICA

CLINICA

• Gli aneurismi dell’arco aortico sono spesso Gli aneurismi dell’arco aortico sono spesso asintomaticiasintomatici e e la diagnosi viene posta accidentalmente nella maggior

la diagnosi viene posta accidentalmente nella maggior

parte dei casi

parte dei casi

• I sintomi possono essere quelli legati ad un’eventuale I sintomi possono essere quelli legati ad un’eventuale

insufficienza aortica

insufficienza aortica associata se si tratta di aneurismi associata se si tratta di aneurismi dell’aorta ascendente estesi all’arco (

dell’aorta ascendente estesi all’arco (dispneadispnea, ,

palpitazioni

palpitazioni, , lipotimielipotimie, , scompenso cardiaco congestizioscompenso cardiaco congestizio))

• I sintomi legati all’espansione dell’aneurisma sono I sintomi legati all’espansione dell’aneurisma sono

tardivi, dovuti a compressione delle strutture circostanti:

tardivi, dovuti a compressione delle strutture circostanti:

-

- disfoniadisfonia (nervo laringeo ricorrente) (nervo laringeo ricorrente) - -

disfagia

disfagia (esofago) (esofago) - - tosse tosse secca

(31)

• La fase di La fase di rotturarottura dell’aneurisma è dell’aneurisma è caratterizzata da

caratterizzata da dolore toracico acutodolore toracico acuto, dal , dal carattere drammatico

carattere drammatico

• Segue alla rottura lo Segue alla rottura lo shock emorragicoshock emorragico, con , con

improvvisa perdita di coscienza, ipotensione e,

improvvisa perdita di coscienza, ipotensione e,

in breve tempo, arresto cardiocircolatorio

in breve tempo, arresto cardiocircolatorio • Una rottura a livello dell’arco può dare Una rottura a livello dell’arco può dare

emoftoe

emoftoe o o ematemesiematemesi massive per massive per

fistolizzazione con un bronco o con l’esofago

(32)

• L’L’esame obiettivoesame obiettivo è in genere è in genere negativonegativo

• Non vi sono segni Non vi sono segni ECGECG specifici specifici

• All’All’Rx del toraceRx del torace: allargamento dell’ombra mediastinica: allargamento dell’ombra mediastinica

- accentuazione I° arco di sx in PA;

- accentuazione I° arco di sx in PA;

- possibile accentuazione del I° arco di dx in PA;

- possibile accentuazione del I° arco di dx in PA;

- ombra cardiaca orizzontalizzata;

- ombra cardiaca orizzontalizzata;

- spostamento della trachea dalla linea mediana

- spostamento della trachea dalla linea mediana

DIAGNOSI

(33)
(34)

• L’L’esame ecocardiograficoesame ecocardiografico permette di: permette di:

- misurare i

- misurare i diametridiametri dell’aorta a diversi dell’aorta a diversi livelli (radice aortica, aorta ascendente

livelli (radice aortica, aorta ascendente

prossimale, arco distale)

prossimale, arco distale)

- differenziare aneurismi da dissezioni

- differenziare aneurismi da dissezioni

croniche (presenza di “flap” e doppio

croniche (presenza di “flap” e doppio

lume);

(35)

• La metodica La metodica trans-toracicatrans-toracica è limitata dalla è limitata dalla presenza di aria nelle prime vie aeree, che

presenza di aria nelle prime vie aeree, che

impedisce la visualizzazione del 40% dell’aorta

impedisce la visualizzazione del 40% dell’aorta

ascendente distale e di circa 1/3 prossimale

ascendente distale e di circa 1/3 prossimale

dell’arco aortico

dell’arco aortico

• Questo limite è solo in parte superato Questo limite è solo in parte superato

dall’ecocardiografia

dall’ecocardiografia trans-esofageatrans-esofagea, che , che

comunque offre la possibilità di una migliore

comunque offre la possibilità di una migliore

visualizzazione e risoluzione d’immagine

(36)

Ecocardiografia trans-toracica B-mode

(37)

Ecocardiografia trans-toracica B-mode

(38)

Tratto tubulare

Tratto tubulare

ascendente

ascendente

Bulbo aortico (seni di Valsalva)

Bulbo aortico (seni di Valsalva)

Valvola aortica Valvola aortica Ventricolo Ventricolo sinistro sinistro Atrio dx Atrio dx

Ecocardiografia trans-toracica B-mode

(39)

Ecocardiografia trans-esofagea

(40)

Ecocardiografia trans-esofagea

Ecocardiografia trans-esofagea

Arco aortico

(41)

Esame angiografico (aortografia)

Esame angiografico (aortografia)

:

:

-

-

possibile studio di tutta l’aorta

possibile studio di tutta l’aorta

-

-

visualizzazione lume (no parete);

visualizzazione lume (no parete);

- forma ed estensione dell’aneurisma;

- forma ed estensione dell’aneurisma;

-

-

no misurazione diametri;

no misurazione diametri;

-

(42)

Esempio di aneurisma fusiforme dell’aorta

Esempio di aneurisma fusiforme dell’aorta

ascendente esteso all’arco (emi-arco inferiore)

(43)

Esempio di aneurisma sacciforme dell’arco

(44)

Esempio di pseudoaneurisma post-traumatico

Esempio di pseudoaneurisma post-traumatico

dell’arco aortico

(45)

• TC torace TC torace con m.d.c:con m.d.c: -

- informazioni su parete e lume; informazioni su parete e lume; - - estensione dell’aneurisma (no tratti “ciechi”);

estensione dell’aneurisma (no tratti “ciechi”); - -

stima diametri relativamente attendibile;

stima diametri relativamente attendibile; - - possibile ricostruzione 3D.

possibile ricostruzione 3D.

Esempio di aneurisma

Esempio di aneurisma Esempio di aneurisma Esempio di aneurisma Stratificazione trombotica

(46)

• Risonanza MagneticaRisonanza Magnetica:: -

- informazioni su parete e lume; informazioni su parete e lume; - - estensione dell’aneurisma;

estensione dell’aneurisma; - -

possibili “tagli” non assiali (es. sagittali);

possibili “tagli” non assiali (es. sagittali); - - possibile ricostruzione 3D possibile ricostruzione 3D - - no m.d.c. no m.d.c. Aneurisma sacciforme Aneurisma sacciforme all’istmo aortico all’istmo aortico

(47)

TERAPIA

TERAPIA • Esclusivamente Esclusivamente chirurgicachirurgica

• Chirurgia Chirurgia elettivaelettiva: in condizioni di : in condizioni di

asintomaticità

asintomaticità, a scopo , a scopo preventivopreventivo delle delle complicanze acute

complicanze acute

• In emergenza (per rottura o dissezione): In emergenza (per rottura o dissezione):

elevata mortalità e morbidità

elevata mortalità e morbidità

(48)

Indicazioni chirurgiche

Indicazioni chirurgiche

• diametrodiametro: :

- Rischio rottura proporzionale al diametro - Rischio rottura proporzionale al diametro

- Indicazione “preventiva”:quando? (raro - Indicazione “preventiva”:quando? (raro

l’intervento se diam. < 5 cm) l’intervento se diam. < 5 cm)

• morfologiamorfologia::

- indicazioni anticipate, sec. alcuni, per gli - indicazioni anticipate, sec. alcuni, per gli aneurismi sacculari

aneurismi sacculari

• progressioneprogressione::

- 0.5 - 1 cm/anno

- 0.5 - 1 cm/anno  intervento intervento

clinicaclinica::

- sec. alcuni, se compaiono sintomi (dolore, - sec. alcuni, se compaiono sintomi (dolore,

tosse, disfonia), a prescindere dalle dimensioni tosse, disfonia), a prescindere dalle dimensioni

(49)

Tecniche chirurgiche

Tecniche chirurgiche

• Sostituzione aorta ascendente Sostituzione aorta ascendente

+

+ emiarco inferioreemiarco inferiore

• Sostituzione Sostituzione arco totalearco totale +/- +/- aorta ascendente/discendente

aorta ascendente/discendente

• Con reimpianto “in Con reimpianto “in blocco” dei tronchi blocco” dei tronchi sopra-aortici (TSA) sopra-aortici (TSA)

• Con reimpianto Con reimpianto

separato dei singoli separato dei singoli

TSA TSA

(50)

Scelta della condotta operatoria

Scelta della condotta operatoria

• In base all’In base all’estensioneestensione dell’aneurisma: dell’aneurisma: - solo arco prossimale (37% dei casi) - solo arco prossimale (37% dei casi) - anche arco distale

- anche arco distale (34% dei casi)(34% dei casi) - arco - arco + aorta discendente (14% dei casi)

+ aorta discendente (14% dei casi) - - ascendente + arco+ discendente (15% dei casi)

ascendente + arco+ discendente (15% dei casi)

emiarco

emiarco arco “totale”arco “totale” arco “totale” con arco “totale” con reimpianto TSA reimpianto TSA TSA dilatati TSA dilatati TSA normali TSA normali

(51)

• protesi tubulari in protesi tubulari in Dacron, polimero sintetico biocompatibile Dacron, polimero sintetico biocompatibile intessuto a maglie e impregnato di collagene o gelatina

intessuto a maglie e impregnato di collagene o gelatina

• Nel caso di necessità reimpianto TSA: protesi con branche lat.Nel caso di necessità reimpianto TSA: protesi con branche lat.

Protesi utilizzate in arco aortico Protesi utilizzate in arco aortico

(52)

• In caso di aneurismi sacciformi o pseudoaneurismi: In caso di aneurismi sacciformi o pseudoaneurismi: - aneurismectomia

(53)

- riparazione con patch di Dacron - riparazione con patch di Dacron

(54)

Procedura chirurgica Procedura chirurgica

• Accesso arterioso e venoso per istituzione C.E.C.Accesso arterioso e venoso per istituzione C.E.C. • IpotermiaIpotermia

• Protezione miocardicaProtezione miocardica • Protezione cerebraleProtezione cerebrale • Escissione aneurismaEscissione aneurisma

• Anastomosi distale della protesiAnastomosi distale della protesi • Eventuale reimpianto TSAEventuale reimpianto TSA

• Riscaldamento durante Anastomosi prossimale ± Riscaldamento durante Anastomosi prossimale ± procedure prossimali associate

procedure prossimali associate • Svezzamento C.E.C.Svezzamento C.E.C.

(55)

• La C.E.C. viene istituita mediante incannulazione La C.E.C. viene istituita mediante incannulazione

atriale destra

atriale destra o o bicavalebicavale (drenaggio venoso) e di (drenaggio venoso) e di un’

un’arteria femoralearteria femorale o o succlavia/ascellare dxsucclavia/ascellare dx (ritorno (ritorno arterioso)

arterioso)

• L’incannulazione aortica viene scelta raramente, L’incannulazione aortica viene scelta raramente,

per il rischio embolico legato all’incannulazione di

per il rischio embolico legato all’incannulazione di

un’aorta spesso aterosclerotica

un’aorta spesso aterosclerotica

• Inoltre, gli accessi arteriosi “alternativi” consentono Inoltre, gli accessi arteriosi “alternativi” consentono

di istituire la C.E.C. in emergenza in caso di rottura

di istituire la C.E.C. in emergenza in caso di rottura

dell’aneurisma durante l’apertura del torace

dell’aneurisma durante l’apertura del torace

Accesso arterioso per C.E.C. Accesso arterioso per C.E.C.

(56)

• FemoraleFemorale::

- vantaggio: accesso rapido e semplice

- vantaggio: accesso rapido e semplice

- svantaggio: flusso retrogrado (rischio

- svantaggio: flusso retrogrado (rischio

teorico embolie cerebrali in caso di

teorico embolie cerebrali in caso di

ateromi o trombi in aorta discendente)

ateromi o trombi in aorta discendente) • AscellareAscellare::

- vantaggi: flusso anterogrado, possibilità

- vantaggi: flusso anterogrado, possibilità

di utilizzo per perfusione cerebrale

di utilizzo per perfusione cerebrale

- svantaggi: accesso più indaginoso,

- svantaggi: accesso più indaginoso,

calibro inferiore rispetto alla femorale

(57)

Incannulazione art. femorale

Incannulazione art. femorale Incannulazione art. femorale

(58)

Fascia clavi-pettorale Fascia clavi-pettorale Plesso brachiale Plesso brachiale Arteria ascellare Arteria ascellare Vena ascellare Vena ascellare Grande pettorale Grande pettorale • L’arteria L’arteria ascellare dx può ascellare dx può essere essere impiegata per impiegata per incannulazione incannulazione diretta o diretta o attraverso attraverso l’interposizione l’interposizione di una protesi di una protesi

Incannulazione art. ascellare

Incannulazione art. ascellare Incannulazione art. ascellare

(59)
(60)

Arresto di Circolo Arresto di Circolo

• E’ sempre necessario negli interventi sull’arco E’ sempre necessario negli interventi sull’arco

aortico: una volta raggiunta la temperatura

aortico: una volta raggiunta la temperatura

desiderata (20-25°C) si arresta la C.E.C.

desiderata (20-25°C) si arresta la C.E.C. • Permette un campo operatorio esanguePermette un campo operatorio esangue • Comporta ischemia sistemicaComporta ischemia sistemica

• Necessita di essere implementato con metodi di Necessita di essere implementato con metodi di

protezione d’organo (in particolare: protezione

protezione d’organo (in particolare: protezione

cerebrale)

cerebrale)

Il cervello è particolarmente suscettibile al danno da

Il cervello è particolarmente suscettibile al danno da

arresto di circolo (elevata attività metabolica, riserve

arresto di circolo (elevata attività metabolica, riserve

limitate): dopo 4-5 min danno irreversibile

(61)

Ipotermia profonda Ipotermia profonda

• E’ il principale metodo di protezione d’organoE’ il principale metodo di protezione d’organo • Temperatura centrale del paziente <20°CTemperatura centrale del paziente <20°C

• Tale temperatura viene raggiunta Tale temperatura viene raggiunta

gradualmente, raffreddando in C.E.C. il sangue

gradualmente, raffreddando in C.E.C. il sangue

(gradiente CEC-paz: max 10°C)

(gradiente CEC-paz: max 10°C)

• L’ipotermia profonda consente l’arresto L’ipotermia profonda consente l’arresto

circolatorio senza danni d’organo per un

circolatorio senza danni d’organo per un

tempo limitato

(62)

L’attività metabolica del cervello si riduce al 50% a

L’attività metabolica del cervello si riduce al 50% a

28°C, al 19% a 18°C 28°C, al 19% a 18°C A <20°C il A <20°C il consumo di O consumo di O22 si si riduce ad 1/5 del riduce ad 1/5 del livello base livello base

(63)

• Ne deriva che il tempo di ischemia “concesso” Ne deriva che il tempo di ischemia “concesso”

a

a 18°C18°C prima che si verifichi danno cerebrale prima che si verifichi danno cerebrale irreversibile è di

irreversibile è di 20-25 min20-25 min, ovvero 5 volte , ovvero 5 volte quello in normotermia.

quello in normotermia.

• Tale periodo Tale periodo non semprenon sempre è sufficiente ad è sufficiente ad effettuare il tempo chirurgico distale.

effettuare il tempo chirurgico distale.

Inoltre l’ipotermia Inoltre l’ipotermia profondaprofonda comporta comporta svantaggisvantaggi

come:

come: - coagulopatia- coagulopatia

(64)

Tecniche di protezione cerebrale per Tecniche di protezione cerebrale per implementare e moderare l’ipotermia implementare e moderare l’ipotermia

• Raffreddamento topico, farmaciRaffreddamento topico, farmaci • CerebroplegiaCerebroplegia

• Perfusione cerebrale retrogradaPerfusione cerebrale retrograda

• Perfusione cerebrale anterograda monolateralePerfusione cerebrale anterograda monolaterale • Perfusione cerebrale anterograda bilateralePerfusione cerebrale anterograda bilaterale

(65)

• Almeno a livello teorico, le tecniche di Almeno a livello teorico, le tecniche di

perfusione

perfusione hanno il vantaggio, rispetto hanno il vantaggio, rispetto all’arresto ipotermico, di evitare il danno

all’arresto ipotermico, di evitare il danno

(principalmente endoteliale) da

(principalmente endoteliale) da ischemia- ischemia-riperfusione

riperfusione

• Il danno endoteliale (con riduzione della Il danno endoteliale (con riduzione della

normale produzione di fattori vasoattivi, come

normale produzione di fattori vasoattivi, come

l’NO) ha un ruolo centrale nello sviluppo di

l’NO) ha un ruolo centrale nello sviluppo di

lesioni secondarie (di tipo

(66)

Perfusione della cava

Perfusione della cava

superiore:

superiore: perfusione cerebrale perfusione cerebrale retrograda (sec. Ueda)

(67)

• È stato calcolato che solo il È stato calcolato che solo il 5%5% del flusso retrogrado del flusso retrogrado fornisce realmente “nutrizione” cerebrale

fornisce realmente “nutrizione” cerebrale

• Il flusso immesso in vena cava superiore si dirige Il flusso immesso in vena cava superiore si dirige

preferenzialmente (minore resistenza) nel sistema della preferenzialmente (minore resistenza) nel sistema della

vena cava inferiore (“

vena cava inferiore (“furtofurto” attraverso la vena azygos)” attraverso la vena azygos)

• Le vene giugulari possono in alcuni casi contenere Le vene giugulari possono in alcuni casi contenere valvolevalvole • Bisogna mantenere pressioni di perfusione non superiori a Bisogna mantenere pressioni di perfusione non superiori a

25 mmHg

25 mmHg per evitare l’edema cerebrale e l’ipertensione per evitare l’edema cerebrale e l’ipertensione endocranica

(68)
(69)

Perfusione dei TSA (tronco

Perfusione dei TSA (tronco

brachiocefalico + carotide dx):

brachiocefalico + carotide dx):

perfusione cerebrale selettiva

perfusione cerebrale selettiva

anterograda bilaterale (sec. Kazui)

(70)

• La forma più La forma più fisiologicafisiologica di perfusione cerebrale di perfusione cerebrale

• Flussi raccomandati: Flussi raccomandati: 10ml/kg/min10ml/kg/min (mantenere una (mantenere una pressione di perfusione di 40-60 mmHg)

pressione di perfusione di 40-60 mmHg)

• Clampare all’emergenza l’arteria Clampare all’emergenza l’arteria succlavia snsucclavia sn, per evitare , per evitare fenomeni di furto attraverso i circoli anastomotici

fenomeni di furto attraverso i circoli anastomotici carotideo-succlavi

carotideo-succlavi

• Le Le cannulecannule utilizzate per i TSA, munite di cuffie per utilizzate per i TSA, munite di cuffie per assicurare che non si dislochino, possono, sec. alcuni assicurare che non si dislochino, possono, sec. alcuni

autori, danneggiare la parete arteriosa o provocare autori, danneggiare la parete arteriosa o provocare

embolia di eventuale materiale ateromatoso embolia di eventuale materiale ateromatoso

(71)

L’efficace perfusione cerebrale permette di ridurre la

L’efficace perfusione cerebrale permette di ridurre la

profondità dell’ipotermia (ipotermia moderata: 22-25°C)

(72)

Perfusione dell’art.

Perfusione dell’art.

ascellare:

ascellare: perfusione cerebrale perfusione cerebrale selettiva anterograda monolaterale

(73)

• Ideata per rendere più rapida la procedura e meno Ideata per rendere più rapida la procedura e meno “ingombrato” il campo operatorio

“ingombrato” il campo operatorio

• In circa l’8-15% dei soggetti sani il In circa l’8-15% dei soggetti sani il circolo anastomotico circolo anastomotico del Willis

del Willis è discontinuo: in tal caso non è assicurata una è discontinuo: in tal caso non è assicurata una perfusione bilaterale

perfusione bilaterale

• Esistono dubbi sul potenziale dannoso di una perfusione Esistono dubbi sul potenziale dannoso di una perfusione di una sola arteria ai

di una sola arteria ai flussiflussi richiesti per un’efficace richiesti per un’efficace protezione cerebrale

protezione cerebrale

(74)

Il “poligono” del Willis

(75)

Metodiche per il monitoraggio intra-operatorio Metodiche per il monitoraggio intra-operatorio

dell’efficacia della protezione cerebrale dell’efficacia della protezione cerebrale

• EEGEEG

• Saturazione venosa giugulareSaturazione venosa giugulare

• Temperatura sangue venoso giugulareTemperatura sangue venoso giugulare • Doppler trans-cranicoDoppler trans-cranico

(76)
(77)

Tecniche per anastomosi distale Tecniche per anastomosi distale

(78)
(79)

• Tecnica dell’ Tecnica dell’ “Elephant Trunk” “Elephant Trunk” per aneurismi per aneurismi estesi all’aorta estesi all’aorta discendente discendente

(80)

Fase di Riscaldamento Fase di Riscaldamento

(81)

Anastomosi prossimale Anastomosi prossimale

(82)

Risultati chirurgici

Risultati chirurgici

• MortalitàMortalità post-operatoria: per le forme non rotte e post-operatoria: per le forme non rotte e non dissecate oggi si riportano incidenze del 4-7%

non dissecate oggi si riportano incidenze del 4-7% • Il rischio cambia nelle diverse forme: Il rischio cambia nelle diverse forme:

- minore per ascendente + emiarco

- minore per ascendente + emiarco

- maggiore per arco totale

- maggiore per arco totale

• In casistiche miste (forme acute e forme croniche): In casistiche miste (forme acute e forme croniche):

mortalità media 10% (dal 5-8% per emiarco al

mortalità media 10% (dal 5-8% per emiarco al

14-17% per arco totale)

(83)

• MorbiditàMorbidità post-operatoria: post-operatoria: - stroke (3-12%)

- stroke (3-12%) - disfunzione neurologica temporanea (5-16%)

- disfunzione neurologica temporanea (5-16%)

- insufficienza respiratoria (3-14%) - insufficienza respiratoria (3-14%) - insufficienza renale (3-6%) - insufficienza renale (3-6%) - sanguinamento (3-4%) - sanguinamento (3-4%)

(84)

• Oggi si tende a ritenere che le complicanze Oggi si tende a ritenere che le complicanze

neurologiche

neurologiche permanentipermanenti (stroke) derivino da eventi (stroke) derivino da eventi embolici intra-operatori, mentre le complicanze

embolici intra-operatori, mentre le complicanze

neurologice

neurologice transientitransienti (delirio, obnubilazione, deficit (delirio, obnubilazione, deficit cognitivo, coma, convulsioni) derivino da

cognitivo, coma, convulsioni) derivino da

inadeguata protezione cerebrale

(85)

Follow-up post-operatorio

Follow-up post-operatorio

Importante dopo qualsiasi tipo di intervento Importante dopo qualsiasi tipo di intervento

per aneurisma aortico

per aneurisma aortico

• TAC seriate (gold standard)TAC seriate (gold standard)

• Eventuali approfondimenti ecocardiograficiEventuali approfondimenti ecocardiografici • Terapia medica e controllo assiduo Terapia medica e controllo assiduo

dell’ipertensione quando presente

Riferimenti

Documenti correlati

In addition, despite the fact that the RA Constitution and the Law ‘On the Legal Status of Refugees and Displaced Persons’ contain an article on political asylum, within

Cluster distribution of human AVL cases for the 1994-2004 period in the municipalities of the study area in Bahia (Brazil) based on purely spatial analysis.... Cluster distribution

Per questo motivo il riscaldamento aumenta il movimento delle particelle in misura maggiore che non nei solidi e quindi la dilatazione termica risulta generalmente

 Si tratta di un numero che non può essere espresso Si tratta di un numero che non può essere espresso come rapporto di numeri interi perciò appartiene alla come rapporto di

Def.XV Cerchio `e una figura piana compresa da un’unica linea (che si chiama circonferenza) tale che tutte le rette, le quali cadano sulla (stessa) linea (cio`e sulla circonferenza

Un segnale stradale ha la circonferenza di

Il calore specifico di una sostanza indica quanta energia è necessaria per aumentare di 1 K la temperatura di 1 kg di quella sostanza... Il calore

Essendo le molecole d’acqua legate tra loro da legame a idrogeno, esse si aggregano in agglomerati di più molecole ed è più diffi cile strapparle via dalle altre riscaldandole