PREMESSA
La presente tesi ha come oggetto la progettazione di un nuovo Cento Termale a San Giuliano Terme (PI), in località Caldaccoli. L’area, nota sin dall’antichità per le proprietà benefiche delle sue acque termali, è un importante sito archeologico e monumentale in quanto proprio al suo interno sono presenti i resti di un antico acquedotto romano, risalente al I sec. d.C.
Obiettivo della tesi è quello di rispondere all’esigenza, espressa dal Comune, di promozione dell’attività turistica ed economica del territorio attraverso la valorizzazione della risorsa termale. Infatti, il Regolamento Urbanistico prevede per questa zona la destinazione a Parco Termale e Parco Pubblico, oltre che a Parco Archeologico, e la realizzazione di spazi ed attrezzature di uso collettivo collegati alla risorsa termale (realizzazione di un nuovo polo termale provvisto di piscine, strutture di ristoro e di svago).
La tesi affronta due tipi di analisi:
- il progetto architettonico: il problema compositivo dei volumi;
- l’analisi energetica dell’edificio per abbatterne i consumi.
Per quanto riguarda il primo aspetto, l’obiettivo principale del progetto architettonico, seguendo le prescrizioni del Regolamento Urbanistico, consiste nella completa integrazione delle strutture nel contesto ambientale. Pertanto, la progettazione dei volumi è avvenuta di pari passo con quella degli spazi aperti. In particolare si è cercato di valorizzare (attraverso l’opportuna disposizione dei percorsi, delle masse alberate, degli elementi d’acqua, ecc.) le relazioni con il paesaggio (Monti Pisani) ed i beni culturali (le emergenze archeologiche di Caldaccoli, il centro storico di San Giuliano).
In un edificio termale, inoltre, il problema del benessere e del comfort ambientale interno risulta fondamentale. L’analisi energetica si pone dunque l’obiettivo di garantire tali requisiti, con il minimo consumo di energia. In particolare l’analisi si è concentrata sulla concezione dell’involucro e sul sistema edificio-impianto.
La tesi si propone quindi di valutare come nella progettazione dell’involucro, l’adozione di una copertura a verde intensivo leggero risulti una scelta efficace sia dal punto di vista architettonico che energetico. Il verde pensile, che ha precedenti storici antichissimi, assolve ad un compito urbanistico fondamentale poiché può restituire aree di ritrovo collettivo e trasformare il volto di un’area esteticamente e qualitativamente. Inoltre, la destinazione a verde della copertura degli edifici è una delle principali strategie impiegate
in Bioarchitettura per limitare l’impatto ambientale della costruzione: è raccomandato per l’edilizia sostenibile sia perché contribuisce alla riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio sia perché apporta altri numerosi vantaggi economici ed ecologici.