• Non ci sono risultati.

UN SURREALISMO TUTTO PER SÉ Il giorno della civetta 50 Figlia d’imperatore 58 «Io voglio vivere a Parigi!» 74 Un Surrealismo tutto per Sé 86 III

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "UN SURREALISMO TUTTO PER SÉ Il giorno della civetta 50 Figlia d’imperatore 58 «Io voglio vivere a Parigi!» 74 Un Surrealismo tutto per Sé 86 III"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

INDICE

NOTA INTRODUTTIVA p. 1

I. ICONVEGNI DELLA DEA MNEMOSINE

La Grecia è «tragica» 9

«Poetica della memoria» 26

Nostalgia 31

Trololò 39

II. UN SURREALISMO TUTTO PER SÉ

Il giorno della civetta 50

Figlia d’imperatore 58

«Io voglio vivere a Parigi!» 74

Un Surrealismo tutto per Sé 86

III. NIVASIO DOLCEMARE:

UN «MASKARÀ» AL SERVIZIO DELLA RIVOLUZIONE

Un nome rilevante 110

Il «pericolo rosa» 118

Sterilizzare per «consorziare»: due oggetti. 122

La «tremenda zanzariera bianca» 134

L’incubo del calomelano 143

Un maus in casa Dolcemare ovvero i mostri marini 156

La scoperta dei piaceri del corpo: due figure 170

Il «sacro delta» di Apolla 172

«Le voci dell’Imo» 180

EPITAFFIO 193

BIBLIOGRAFIA 198

Riferimenti

Documenti correlati

René Magritte, L’uomo con la bombetta, 1964 Salvator Dalí, Apparizione di un volto e di una fruttiera sulla spiaggia,1938...

Notoriamente, è nel primo Manifesto (1924) che Breton mette apertamente sotto accusa la validità del genere romanzo e mescola la questione del valore con quella

© The Author(s). European University Institute. Available Open Access on Cadmus, European University Institute Research Repository... telecommunications, nuclear power

«con gli usi e costumi giornalieri del cibo, decidiamo quanto il cibo sia importante per noi, che tipo di importanza pratica noi assegniamo all'aspetto culinario ogni giorno,

Il saggio di Breton si conclude in modo pirotecnico con una riflessione sulla natura stessa della surrealtà: «Tutto ciò che amo, tutto ciò che penso e sento, mi porta a

DADA; presa di coscienza di tutti i mezzi repressi fin’ora dal senso pudibondo del comodo compromesso e della buona educazione: DADA ; abolizione della logica; belletto degli

Egli ne era acutamente consapevole, ma probabilmente non ha avuto quella « forza morale » che secondo Jung è necessaria per accogliere in se stessi anche gli aspetti più oscuri

ma se la consideriamo come qualcosa che riguarda invece Goljadkin, la comparsa del sosia di Krestian Ivanovic rappresenta il fallimento del tentato distacco dalla madre ed il