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3. MATERIALI E METODI
3.1 SOGGETTI
Sono stati inseriti nel nostro studio 25 pazienti (tutti di sesso maschile, età media±DS: 46,23±11,6 anni) affetti da GAP, diagnosticato secondo i criteri del DSM IV-TR (APA, 2000). La diagnosi è stata effettuata mediante l’Intervista Clinica Strutturata per il DSM IV (SCID-I P, First et al., 1997), somministrata durante la prima visita presso l’Ambulatorio della Clinica Psichiatrica, Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia e Biotecnologie. Nessuno dei pazienti reclutati assumeva terapia psicofarmacologica, ad eccezione di 6 che occasionalmente ricorrevano all’uso di benzodiazepine per disturbi del sonno (2) e per la comparsa di episodi critici d’ansia (4).
La gravità della sintomatologia è stata valutata mediante il South Oaks Gambling Screen (SOGS Lesieur and Blume, 1987): il punteggio totale (media±SD) era 10,9± 2,7. L’età di esordio del disturbo (media±
SD) era 30,8±13,2 anni. La maggioranza dei pazienti presentava condotte di gioco patologico per più tipi di gioco d’azzardo
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contemporaneamente: slot-machine (20), lotterie online o casinò (15) e bingo (11).
Alcuni pazienti presentavano altri disturbi psichiatrici in comorbidità:
4 erano affetti da fobia semplice, 3 da disturbo di panico, 2 da disturbo bipolare di tipo II e 2 da disturbo d'ansia generalizzato.
Sedici pazienti erano single o divorziati, 7 erano sposati e 2 vedovi.
Diciotto pazienti avevano un diploma di licenza media, 4 di scuola media superiore e 3 di quinta elementare.
Inoltre sono stati inseriti nel nostro studio 25 soggetti sani di controllo (25 maschi, età media±SD: 47,19±13,4 anni; dipendenti medici e paramedici del Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia e Biotecnologie) che non assumevano farmaci psicotropi, con anamnesi personale e familiare negativa per disturbi psichiatrici maggiori.
Entrambi i gruppi di soggetti non presentavano nessun tipo di patologia fisica, come dimostrato dagli esami clinici e di laboratorio.
Tutti i soggetti hanno dato il consenso informato scritto a partecipare allo studio che è stato approvato dal comitato etico dell’Università di Pisa
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3.2 METODI
L’impulsività è stata valutata mediante il questionario BIS-11, nella forma validata in italiano (Fossati et al., 2001). La BIS-11 è uno strumento in auto somministrazione composto da 30 item, con risposte del tipo “raramente/mai”, occasionalmente”, “spesso” e “quasi sempre/sempre”; ogni item ha un punteggio da 1 a 4: il più alto punteggio totale corrisponde al più alto grado di impulsività. Il punteggio totale è compreso tra 30 e 120, non esiste un cut-off ed è il risultato della somma di 3 sottoscale: l’impulsività attentiva (prendere decisioni improvvise), l’impulsività motoria (agire senza pensare), e l’impulsività senza pianificazione (assenza assoluta di pensieri sul futuro o “orientamento al presente”). Inoltre, i 30 item esplorano 6 fattori: attenzione, impulsività motoria, complessità cognitiva, autocontrollo, perseveranza, e instabilità cognitiva.
La gravità del GAP è stata valutata mediante la SOGS costituita da 20 item che fornisce informazioni relative al gioco preferito, alla frequenza, alle difficoltà di controllo sul gioco, alle menzogne sulle attività di gioco, all’impegno economico, al tempo dedicato, ecc.
Fornisce inoltre elementi sulle relazione del giocatore con l’ambiente
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familiare, sulle possibili conseguenze che il gioco ha sulla famiglia e la presenza di familiarità.
3.3 ANALISI STATISTICA
Le analisi statistiche sono state effettuate mediante il t-test di Student per valutare le variabili parametriche, come ad esempio l’età. Dal momento che le scale e le sottoscale della BIS-11 non hanno una distribuzione normale, i confronti tra i due campioni indipendenti sono stati effettuati mediante il test non-parametrico di Mann-Whitney, mentre la correlazione tra le variabili con il coefficiente di Spearman’s. Tutte le analisi sono state effettuate col programma SPSS, versione 14.0.