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L’evoluzione del Marketing

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Academic year: 2021

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(1)

Laurea Magistrale in Consulenza e management aziendale Corso di Marketing dei servizi e della distribuzione

A.A. 2013-2014

Marketing dei servizi e della distribuzione

La gestione della relazione

msaviano@unisa.it

Prof.ssa Marialuisa Saviano

(2)

L’evoluzione del Marketing

Dal

Marketing passivo

Al

Marketing

attivo

(3)

L’evoluzione del Marketing

dal Marketing

come

Vendita

al

Marketing

Relazionale

(4)

Dal

Marketing Tradizionale

al

Marketing Relazionale

O D

O D

(5)

Il marketing relazionale

Il marketing relazionale implica un

mutamento nell ’ approccio di gestione dei rapporti con i clienti e gli altri operatori del

settore e della filiera

...alle relazioni strategiche Dai rapporti

scambio... di

(6)

Dai rapporti di scambio alle relazioni strategiche

Il passaggio comporta l ’ adozione di una logica di sistema collaborativo e

nel governo e nella gestione dei

rapporti con gli operatori del settore e

della filiera

(7)

L‘orientamento allo scambio

L ’ approccio allo scambio implica che le imprese coinvolte nella transazione

sono orientate esclusivamente alla massimizzazione del valore

soggettivo

(8)

operatore

A”

operatore

B”

Transazione Ricerca della

massimizzazione soggettiva del valore prodotto dalla transazione

L’orientamento allo scambio

(9)

L‘orientamento relazionale

L‘approccio relazionale

implica che le imprese coinvolte nelle relazioni strategiche siano orientate alla

creazione e alla condivisione di nuovo

valore

(10)

Lorientamento relazionale

operatore

A”

operatore

B”

Relazione contributo alla

massimizzazione del valore totale

della relazione

(11)

L’orientamento relazionale

Nelle relazioni collaborative

la ricerca della massimizzazione del valore complessivo non pregiudica l ’ obiettivo di ciascun operatore di massimizzare il valore

soggettivo della transazione

(12)

I presupposti delle relazioni

Lo sviluppo di relazioni implica:

ü  la condivisione di un linguaggio comune

ü  lo sviluppo di una cultura omogenea

(13)

Condivisione

di un linguaggio comune

Un linguaggio condiviso dai partner della relazione facilita la trasmissione delle

conoscenze e delle informazioni funzionali

all ’ efficacia della collaborazione di marketing

(14)

Lo sviluppo

di una cultura omogenea

Una cultura omogenea, fondata sulla fiducia reciproca e sulla condivisione degli obiettivi,

consente di ridurre l ’ incertezza e i

comportamenti “ speculativi ” dei partner

coinvolti nella relazione

(15)

L ’ adozione della filosofia di Marketing Relazionale agevola:

L’obiettivo del Marketing Relazionale

ü  lo sviluppo sinergico della catena del valore

ü  partnership di lungo periodo funzionali alla

crescita generale del macro - sistema

(16)

ü  Il ROR è il risultato finanziario netto a lungo termine prodotto dall’avvio e dal mantenimento di un network di relazioni.

ü  E’ un nuovo concetto per misurare l’impatto del RM sulla gestione aziendale, calcolando il profitto derivante dalle relazioni, dai network e dall’interazione.

ü  Buona qualità interna – dipendenti soddisfatti - permanenza/durata dei dipendenti - buona qualità esterna – clienti soddisfatti - permanenza/durata dei clienti - alta redditività

ü  La sequenza di questi approcci è la presa di coscienza della necessità di interrompere i circoli viziosi e le catene di insuccessi.

Il Return on Relationship (ROR)

(17)

17

Gli stadi della dinamica relazione

Getz e Thomas (2011) hanno individuato cinque fondamentali stadi della dinamica relazionale. A cui corrispondono altrettanti cluster di clienti:

ü  I prospects, ovvero i clienti potenziali che devono essere ancora “attivati”;

ü  I first-time buyers, coloro che hanno acquistato il prodotto o il servizio per la prima volta e che possono o meno trasformarsi in potenziali futuri clienti;

ü  Gli early-repeat buyers, ovvero acquirenti che hanno acquistato più di una volta ma che sono ancora alla ricerca di conferme in merito al valore dell’offerta;

ü  I core customers, clienti ormai fedeli in quanto convinti della validità dell’offerta;

ü  I core defectors, ovvero coloro che hanno deciso –o stanno decidendo- di rivolgersi ad altre alternative di offerta.

(18)

18

Gli stadi della dinamica relazione

In termini relazionali è possibile ricondurre le cinque tipologie di clienti appena individuate a quattro fondamentali fasi della relazione (Castaldo, 2002):

ü  Attivazione, in cui lo store crea ex novo relazioni con i clienti potenziali cercando di generare nella clientela che si avvicina per la prima volta al punto di vendita aspettative coerenti con le capacità dell’impresa;

ü  Consolidamento, in cui l’interdipendenza tra le parti diventa più stabile e ricorsiva, pur non assumendo ancora le caratteristiche di una relazione fondata completamente sulla fiducia e sulla piena soddisfazione da parte del cliente.;

ü  Espansione, in cui l’innalzamento del livello di fiducia derivante da una piena soddisfazione del cliente determina la possibilità, da parte dello store, di svincolare la relazione dai contenuti più tipicamente legati allo scambio di beni e servizi;

ü  Riattivazione, in cui diventa fondamentale per lo store implementare azioni di recupero della relazione, minata da un calo della fiducia derivante, a sua volta, da una diminuita soddisfazione della clientela.

(19)

Il circolo virtuoso della customer satisfaction

Soddisfazione del cliente

Fedeltà clienti

Attenzione ai

clienti Profitti

Soddisfazione

del personale Soddisfazione

aziendale

Accrescimento risorse umane

Rinnovamento clima aziendale Qualità

dell'offerta

Fonte: Valdani E., Busacca B., Micro & Macro Marketing, 3/95.

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