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A T T I D E L C A P IT O L O S U P E R IO R E Il Rettor Maggiore.

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Il Rettor Maggiore.

Torino, 24 agosto 1950.

F igliuoli carissim i in G. C.,

1. M entre m i accingeva a stendere questo num ero degli A tti del Capitolo, giunse, tanto più gradita quanto meno p re­

veduta, la lieta novella che la proclam azione del D om in a della Assunzione della B eata Vergine avverrà nella solennità di Ognissanti di qu est’A nno Santo.

D alla vostra gioia potete misurare quella che inondò il m io cuore. M i com m ossi profondam ente pensando alla esultanza che avrebbe p rov a to per così fausto avvenim ento il nostro Padre san G iovanni B osco.

M i affrettai a inviare un telegram m a di devozion e ed ade­

sione filiale al Santo P adre Pio X I I in nom e di tutta la F a ­ miglia Salesiana.

Spero p o te rv i parlare presto e più am piam ente di questa P roclam azione tan to consolante; nel frattem po v i esorto a m oltiplicare le vostre preghiere perchè il n u ovo dom ina, che tanto glorifica la. nostra Madre e R egina, p orti pure al m ondo sconvolto quelle benedizioni di am ore e di pace tanto auspicate dal Som m o Pontefice. Stringiam oci più fortem ente al Papa, in quest’ora solenne, per ripetergli con il nostro grande Padre che i Salesiani si im pegnano di conoscere sempre m eglio le prerogative e benem erenze del V icario di Gesù Cristo, di ere-

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scere sempre più nell’amore verso di lui e di difenderlo con tutte le loro forze e con la vita stessa, quando fosse necessario.

A suo tem po v i dirò che cosa si dovrà fare nelle nostre Case per solennizzare la provvidenziale P roclam azione.

2. La situazione sempre più grave in cui si trovano tanti e tanti nostri Confratelli, m i m uove a esortarvi ancora una volta a m oltiplicare le vostre preghiere, perchè il Signore as­

sista con grazie anche straordinarie quei figliuoli carissimi, che sono vittim e della persecuzione. L e p och e notizie che di essi possiamo avere, ci fanno capire quanto gravi siano le loro sof­

ferenze, innum erevoli i disagi e assoluta la privazione di umano conforto. E p oichè gli avvenim enti precipitano, di m odo che potrebbero accrescersi ancora i mali e le sciagure, chiedo a v oi tutti con cuore di padre nuove suppliche affinchè, uniti ai piedi di Gesù, possiam o, per intercessione di Maria Ausiliatrice e di S. G iovanni B osco, veder attenuate almeno in parte le terribili conseguenze di una situazione tanto disastrosa.

3. Quasi a conforto del dolore che ci opprim e, la D ivina Provvidenza ha disposto che le festività che si svolgono in tutto il m ondo, dentro e fuori delle Case salesiane, in onore del novello Beato D om enico Savio, abbiano tali m anifestazioni di pietà e suscitino propositi così fruttuosi, da m ettere in sempre maggior luce e valore la pedagogia cattolica e il sistema educa­

tivo di S. G iovanni B osco e da costituire un m otivo di speranza pel bene della gioventù. N on dim entichiam o che il fatto della Beatificazione dell’ angelico Alunno di D o n B osco d e v ’essere da noi considerato com e un invito, anzi com e un espresso c o ­ mando che D io ci fa di lavorare con tutte le nostre forze per praticare sempre meglio il Sistema P reven tivo, nel m odo e m e­

diante le risorse e gli accorgim enti con cui lo rese pratico e fruttuoso il nostro Santo Fondatore.

4. N on v ’ha dubbio che uno dei m ezzi di cui possiam o di­

sporre per rendere sempre più efficace l ’educazione salesiana è la lettura di quelle fonti, che parlano dello s p i rito e delle di­

rettive del grande nostro Padre. D ette fon ti v o i le conoscete:

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sono costituite dalla Vita e dagli Scritti di D o n B osco, dalle M em orie Biografiche, dagli A n n ali della nostra Società, dalle Biografie dei Confratelli defunti, e particolarm ente dalle Co­

stituzioni e Regolamenti, dalle Circolari dei Superiori e dagli A tti del Capitolo Superiore.

P u rtroppo non a tu tti è facile ricorrere, per lettura o co n ­ sultazione, alle M em orie Biografiche, agli A nnali, agli A tti del Capitolo. I n generale, della m aggior parte di questi im portanti docum enti v i è in ogni Casa una o al massim o due copie, le quali non devono uscire dalla B iblioteca o D all'A rchivio. D ’ al­

tronde, fuori d ’Italia, non tu tti con oscon o sufficientemente la lingua italiana per poter ricavare da tale lettura i frutti dovuti.

Precisam ente in vista di queste considerazioni, rese sempre più evidenti e urgenti dalle Visite straordinarie com piute alle Ispettorie, Case e M issioni della nostra Società, m i persuasi della necessità di raccogliere m an mano ciò che si riferisce allo spirito di D o n B osco e alle tradizioni salesiane, in scritti o libri, la cui lettura possa costituire un vero alim ento q u oti­

diano del nostro spirito. È questa l’ origine dei Commenti alle Strenne, riveduti p o i e raccolti nella ben n ota Collana dal titolo

“ Formazione Salesiana ” , edita dalla Libreria della D ottrin a Cristiana. Mi sono pervenute, a v o ce e per iscritto, attestazioni di v iv o ringraziam ento per questo la voro, grazie al quale è fa ­ cile ricordare a tu tti nel corso dell’anno, attraverso la nostra L ettura spirituale, quelle cose che m aggiorm ente ci interessano e aiutano all’adem pim ento della nostra missione.

A n zi n on p och i desidererebbero conoscere a che punto ci troviam o con questi libri di form azione salesiana. Sono lieto di soddisfare questo filiale e legittim o desiderio.

F urono già pu b b lica ti i prim i due volu m i, che trattano della Vita religiosa in genere e dei v o ti di Povertà, Castità e Ubbidienza: furono pure editi il quarto e quinto volum e, sulla Speranza e sulla Carità rispettivam ente.

Presto uscirà, con l ’aiuto di D io, il terzo volum e, riguar­

dante la Virtù in genere e la Fede. V i m anifesto, con paterna confidenza, che il n otevole ritardo con cui esso giunge a voi è d ov u to, fra l ’altro, allo sforzo di sviscerare e chiarire il più possibile argom enti di non com une, difficoltà ma, al tem po

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stesso, di capitale im portanza per lo spirito Salesiano e per l’apostolato che dobbiam o com piere nell’angustiosa ora che volge.

A nche i m anoscritti delle quattro Virtù cardinali, e di qual­

che altra principale virtù quale la P ietà e l ’ Umiltà, già prepa­

rati da tem po e specialmente durante il forzato isolamento della seconda guerra m ondiale, aspettano solo l ’ultim o ritocco prim a della stam pa definitiva.

T utta questa m ateria dei V o ti e delle V irtù form a la Serie Prim a della Collana di form azione salesiana.

Nella Serie Seconda v i sono già, oltre la Circolare sull'Ora- torio Festivo e l'Istruzione e Formazione religiosa della gioventù, due volum i del nostro carissimo D o n Ceria: D on Bosco con Dio e La Vita Religiosa secondo g l’insegnamenti di San Fran­

cesco di Sales. A ltri volum i saranno costituiti dai Commenti alle Strenne, della Divozione a M aria Ausiliatrice, dell'Am ore al Papa, e di D on Bosco Educatore.

Come vedete la Collana offre un materiale abbondante per la nostra lettura spirituale: materiale che in seguito potrà v e­

nir arricchito dalle Circolari sul R en dicon to, sulla Form azione del Personale e sulla V isita Canonica, da Circolari di D on B osco e dei suoi Successori, nonché da altri scritti particolarm ente utili alla nostra Fam iglia Religiosa.

In vista appunto della pratica utilità di queste pu bb lica­

zioni, nell’ultimo Capitolo Generale fu stabilito che la Lettura Spirituale si faccia di preferenza coi libri della Collana « F o r­

mazione Salesiana ». U ltim am ente p o i i Superiori del Capitolo, con unanime deliberazione, hanno stabilito che tu tti i Sale­

siani si servano per la Lettura Spirituale dei libri suindicati.

Si sono già presi accordi con gli Isp ettori interessati, affinchè quanto prima detti libri siano tradotti e pubblicati, fosse an­

che solo litograficam ente pro manuscripto, nelle varie lingue parlate dai Salesiani. Là dove potessero sorgere difficoltà, gli Ispettori si rivòlgeranno al R ettor M aggiore per i chiarimenti necessari.

V oglio sperare che questa lettura, fatta in tu tte le nostre Case senza eccezione, farà conoscere e apprezzare sempre più lo spirito di D o n B osco e le tradizioni della nostra Società, con­

tribuendo al tem po stesso, quale vin colo di unità, a stringerci

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carissimi, la nostra forza, dopo la grazia di D io e l ’aiuto m a­

terno di Maria Ausiliatrice: quanto più saremo forti nello spi­

rito del Padre e costan ti nel praticarlo fedelm ente, tanto più fiorirà la nostra perfezione individuale e si estenderanno le Opere Salesiane a salvezza delle anime.

5. L ’undici del prossim o novem bre si com piranno 75 anni dal giorno m em orando, in cui S. G iovanni B osco, nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, dava l ’addio e l’abbraccio ai prim i mis­

sionari che, guidati dall’intrepido D o n Cagliero, p o i Cardinale di Santa Chiesa, si recavano all’A rgentina con lo scopo di p e­

netrare appena possibile nelle missioni della Patagonia.

I l bene com piu to in questo periodo di tem po è tale e tanto da com m u overci profondam ente e spingerci ad innalzare dal più profon d o del cuore l ’inno del ringraziam ento a D io, che volle in m odo tanto prodigioso fecondare il lavoro di quei n o ­ stri prim i fratelli. O ggi infatti il numero delle Case salesiane dell’A rgentina è di 90, e quello delle Figlie di Maria A usilia­

trice di 53 Istitu ti. L a nostra m eraviglia e il bisogno di rin­

graziare la D ivin a P rovviden za si fanno ancora più profondi pensando che gli Istitu ti Salesiani nelle A m eriche sono oggi 383, e 308 quelli delle F igh e di Maria Ausiliatrice. È giusto per­

tanto che la data m em oranda sia rievocata con funzioni reli­

giose e possibilm ente con qualche m anifestazione civile. Ma questo fa tto, che ci com m u ove fino alle lacrim e presentandoci un quadro m eraviglioso della B on tà D ivina, non deve limitarsi a com m em orazioni sterili. D a esso dobb iam o tu tti trarre argo­

m ento per intensificare dovunque il lavoro in favore delle v o ­ cazioni. Si è visto che là dove effettivam ente si prega e si la ­ vora, sboccian o, al calore del nostro buon esem pio, vocazioni, anche insperate.

6. I n occasione dell’A n n o Santo sono ven u ti a Tornio nu­

merosi V e sco v i da ogn i parte del m ondo. E ssi con le loro v i­

site intendevano tributare un om aggio di venerazione al n o ­ stro Santo F on d a tore visitando i luoghi santificati dalla Sua

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presenza e dai Suoi lavori apostolici. Ma tutti venivano anche o per ringraziarci di aver inviato loro qualche gruppo di Sale­

siani, o per chiedere che ne siano inviati alle loro Diocesi. E cco perchè d e v ’essere sempre più generoso il nostro im pegno per accrescere le nostre vocazioni.

7. H o visto con piacere che, nel corso delle differenti cele­

brazioni in onore dell’angelico Alunno di S. G iovanni B osco, si dedica ovunque particolare attenzione al fatto pedagogico.

I Salesiani, allo scopo di com piere con m aggiore perfezione la loro missione educativa, devono attrezzarsi sempre più e m e­

glio nella pedagogia. Per questo si fon dò, nel seno del P o n ti­

ficio Ateneo Salesiano, l ’istitu to Superiore di Pedagogia. H o visto con piacere che gl’isp e tto r i hanno incom inciato a m an­

dare a detto Istituto non solo studenti chierici, m a anche sa­

cerdoti. Senza dubbio questi ultimi, avendo già fa tto studi filosofici e teologici, si trovano in condizioni m igliori per ap­

profondire le discipline pedagogiche, la cui im portanza in que­

sti tem pi è sempre più grande. A bbiam o bisogno di insegnanti di Pedagogia nei N oviziati, negli Studentati F ilosofici e T eolo­

gici, ed anche nei nostri m aggiori Istitu ti, ove questa scienza va acquistando particolare im portanza. Se poi, com e già fu ricordato, pensiamo alle erronee dottrine e correnti pedagogiche dilaganti dappertutto con danni incalcolabili della gioventù, ci renderemo conto più esatto dell’assillante bisogno di uom ini preparati per l ’insegnamento della Pedagogia. I n talune na­

zioni è richiesto uno speciale titolo accadem ico pei sacerdoti incaricati dell’insegnamento catechistico nelle scuole. E sorto pertanto gl’isp ettori a far volentieri il sacrificio di inviare al nostro Istituto P edagogico qualche sacerdote. E poiché ho parlato del Pontificio A teneo Salesiano, ricordo altresì che non v i deve essere orm ai nessuna Ispettoria assente dalle diverse Facoltà. Si pensi che la Chiesa ci affida in numero sempre m aggiore i Seminari: e noi non potrem o corrispondere alla fiducia riposta nella umile nostra attività, se non ci sforzassimo, di prepararci sempre meglio a tale difficile com pito. S. Giovanni B osco affermò solennemente dal letto di m orte che i Salesiani sono sorti per servire e difendere la Chiesa e il Papa. Questo

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compito, che ci venne dato in momenti tanto solenni, non lo dobbiamo dimenticare mai, prestandoci volentieri, ogni qual volta ci sia possibile, favorire gli interessi della Chiesa e del suo Capo visibile.

8. Prima di finire v i presento la Strenna pel 1951. Eccola:

Il Beato Domenico Savio c’incoraggia a praticare fedel­

mente il sistema educativo di San Giovanni Bosco.

L a Strenna sarà praticata da noi, dai Cooperatori e dagli Ex-allievi adoprandoci per far conoscere e seguire, nelle no­

stre Case e nelle famiglie, detto sistema.

Gli allievi la praticheranno assecondando con ubbidienza ed amore il lavoro dei loro parenti ed educatori.

Invocando su voi tutti, sulle vostre intenzioni e propositi, e sul nuovo anno scolastico-professionale-agricolo, le più co ­ piose benedizioni, mi professo

vostro aff.mo in G. e M.

Sac. P IE T R O RICALD ON E.

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