Presidio Qualità di Ateneo
Linee Guida per la
Consultazione delle Parti Sociali
v.1 -‐ Maggio 2020
La redazione della SUA-‐CdS prevede la consultazione delle parti sociali, sia per progettare nuovi corsi di studio, sia per confermare/modificare la struttura di corsi già attivi. E’ utile ricordare il significato di questa procedura, per evitare che questa appaia solo un adempimento burocratico.
Perché è necessaria la consultazione.
L’università deve tenere conto della domanda formativa che emerge dal tessuto economico e sociale: i corsi offerti devono essere coerenti con i bisogni di professionalità del mercato del lavoro.
Il meccanismo di consultazione alimenta il legame tra università e attori esterni; messi nelle condizioni di offrire il loro contributo ai processi decisionali che riguardano l’attività di formazione, gli attori esterni acquisiscono una maggiore coscienza degli effettivi spazi di fattibilità e delle opportunità entro cui agisce l’università. Questo legame può risultare decisivo dal punto di vista delle possibilità di lavoro dei laureati:
la rete che si costruisce con attori esterni è uno strumento a favore del placement più potente di qualsiasi analisi occupazionale.
La consultazione nel caso di progettazione di nuovi corsi
La consultazione è particolarmente importante quando, nel quadro dell’autonomia dell’università, si propongano dei corsi nuovi. L’istituzione di nuovi corsi di studio è subordinata a un’analisi di contesto, valutata in prima istanza dai Comitati Regionali di Coordinamento delle Università, che essenzialmente deve tenere conto dei seguenti elementi:
-‐ numerosità e qualità di corsi di studio analoghi presenti nell’area geografica di riferimento, che impattano sulla necessità e sull’opportunità di istituire corsi della medesima classe;
-‐ numerosità e qualità dei portatori d’interesse consultati;
-‐ rispondenza tra i profili professionali da questi richiesti e i piani di formazione previsti nei corsi di studio.
La consultazione nel caso di corsi già attivi
E’ necessario rivedere annualmente l’offerta formativa perché la domanda di professionalità possiede contenuti scientifici e culturali mutevoli ed evolve in parallelo con il miglioramento delle competenze e lo sviluppo delle tecnologie.
In conclusione, la consultazione è un momento fondamentale nella relazione tra sistema universitario da una parte e mondo socioeconomico territoriale -‐ ma anche nazionale e internazionale -‐ dall’altra, e rappresenta uno degli elementi che hanno
determinato (D.M. 270/2004 – art.11, comma 4) la flessibilità e la continua revisione dell’offerta formativa.
Come definire la composizione del comitato di indirizzo/consultazione
Il comitato d’indirizzo/consultazione deve includere competenze ed esperienze sufficientemente diversificate, in modo da poter orientare le scelte curriculari su percorsi in grado di assicurare ai laureati un inserimento lavorativo coerente con la nozione di occupabilità sostenibile; oltre al mondo imprenditoriale del lavoro, sono interlocutori possibili attori del mondo della pubblica amministrazione, di associazioni professionali, del terzo settore, del volontariato, della cooperazione e, non ultimo, il mondo degli ex-‐studenti (alumni). Nel caso di corsi internazionali, è necessaria la consultazione di interlocutori internazionali. La composizione può essere aggiornata e arricchita ogni anno.
Chi svolge la consultazione
La consultazione è responsabilità dell’intero Collegio didattico; tuttavia la realizzazione della medesima può essere affidata a un numero più limitato di persone che riportano e discutono nel Collegio le informazioni ricevute.
Quando svolgere la consultazione
Le parti sociali/ il comitato di indirizzo del CdS devono ricevere per tempo il materiale informativo che descrive le caratteristiche del corso.
La tempistica della procedura è diversa nel caso si progettino corsi nuovi (dove i tempi sono più lunghi, anche per la messa a punto delle analisi di contesto e i passaggi attraverso i Comitati Regionali di Coordinamento delle Università sopra descritti) ovvero si tratti della revisione di un corso esistente.
Nel caso di revisione periodica di corsi esistenti, la tempistica è fissata in base alla scadenza della presentazione dell’offerta formativa per l’anno accademico successivo.
Poiché l’approvazione dell’offerta didattica da parte del Consiglio del CdS è fissata intorno alla metà di giugno, ci si dovrà attivare con l’invio del materiale informativo alle parti sociali nel mese di aprile, dedicando il mese di maggio agli incontri con i vari interlocutori e il mese di giugno alle riunioni del Collegio. Tuttavia è bene che la revisione e l’eventuale ampliamento della composizione del comitato di consultazione/indirizzo inizi con grande anticipo (con l’inizio dell’a.a.) e resti aperta durante tutto l’anno fino all’invio del materiale informativo e anche oltre, perché dalle consultazioni con gli attori esterni già noti potrebbe emergere il suggerimento e l’opportunità di consultare altri referenti.
Come organizzare e realizzare la consultazione
Il materiale informativo che descrive le caratteristiche del corso deve essere scritto in forma chiara, comprensibile e sintetica; si allega una scheda delle informazioni da fornire a titolo di esempio. Questo materiale va inviato in anticipo rispetto al momento della consultazione.
Si possono predisporre dei questionari per chiarire il tipo di informazioni utili; si allega un questionario a titolo di esempio. Anche questo materiale va inviato in anticipo rispetto al momento della consultazione.
Si devono prevedere incontri con i vari interlocutori esterni; questo può avvenire in modo separato o in modo congiunto. La consultazione può avvenire in presenza ovvero a distanza.
Gli incontri sono gestiti dal Presidente del CdS insieme a uno o più membri del Gruppo Qualità del CdS e, ove si ritesse utile, con il contributo della Giunta.
I commenti e i contributi degli interlocutori esterni sono sintetizzati dal Presidente del CdS e dal Gruppo Qualità del CdS, che li propongono alla valutazione del Consiglio di Corso.
È necessario che tutti i passaggi della consultazione siano tracciati in appositi verbali redatti dal Presidente del CdS.
Come utilizzare l’esito della consultazione
In esito alla consultazione, il Presidente e il Collegio del CdS decideranno gli interventi da operare sul corso per ovviare alle eventuali criticità emerse e rendere il corso più adeguato alle esigenze rappresentate dalle realtà lavorative interpellate.
Tutti i passaggi della consultazione (incluso le decisioni finali) sono tracciati nei verbali redatti dal Presidente del CdS e conservati agli atti del corso di studio, in modo che lo storico non si perda. In questo modo, ogni consultazione si svolge avendo ben presenti anche i contenuti delle consultazioni precedenti.
L’esito della consultazione con le parti sociali deve essere riportato nella Scheda Unica Annuale dei corsi di studio (SUA-‐CdS, quadro A1.b), accompagnato da una sintesi dei lavori svolti e dei metodi utilizzati.
Esempio di modulistica informativa per gli interlocutori esterni Ateneo: ___________________________________________
Facoltà: ___________________________________________
Sede del corso: _____________________________________
Denominazione del corso e codice____________________________
Durata complessiva del progetto ___________ ore ___________CFU; di cui per Attività formative:
Attività d’aule ________________________________________________
Esercitazioni pratiche ___________________________________________
Tirocinio _____________________________________________________
Altro (Esami, tesi etc.) __________________________________________
CARATTERISTICHE DELLA FIGURA PROFESSIONALE
Indicare la/e figura/e professionale/i che si intende formare.
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_____________________________________________________________________________
Illustrare le caratteristiche della figura professionale che si intende formare evidenziandone i caratteri di innovatività
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Descrivere la rilevanza dei fabbisogni delle figure professionali formate espresse rispetto sia al contesto locale (regione) sia nazionale, indicando le fonti informative utilizzate. Indicare la presenza di altri corsi della stessa classe di laurea offerti nel territorio regionale dalla stessa università o da altre università (limitare le informazioni a massimo 3 cartelle)
Descrivere la particolarità della formazione presso Università Foro Italico (anche eventualmente rispetto ad altri corsi della stessa classe presenti sul territorio)
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Esempio di questionario per gli interlocutori esterni (in corsi di studio già attivi)
Gent.ma/o -‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐, -‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐, -‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐ (indicare cognome e nome della persona interpellata e tra parentesi l’ente di appartenenza),
gli Organi responsabili del corso di laurea (o di laurea magistrale o a ciclo unico) in …………. dell’Università degli Studi di Roma Foro Italico ha in corso un processo di consultazione periodica delle parti sociali che rappresentano il settore lavorativo cui il corso in questione si rivolge, con il fine di verificare il perdurare dell’efficacia dell’intero impianto del corso (figure professionali di riferimento, obiettivi formativi, risultati di apprendimento e attività formative) e, soprattutto, per verificare se la preparazione offerta dal corso ai suoi laureati risulti aderente agli standard formativi che le professionalità richieste dal mercato del lavoro devono possedere.
A questo scopo gradiremmo ricevere, per il suo tramite, l’opinione della sua azienda/ente sugli elementi di seguito elencati.
1) Nostri studenti/laureati sono stati presso la sua azienda/ente per attività di stage/tirocinio?
• Si, in tirocinio curriculare (pre laurea). Specificare la durata media:
• Si in tirocinio extra-‐curriculare (post laurea). Specificare la durata media:
• No.
2) Nostri laureati sono stati assunti nella sua azienda?
• Si, a tempo determinato.
• Si, a tempo indeterminato.
• No.
3) Su una scala da 0 a 4, come valuta la sua azienda/ente mediamente i nostri laureati?
• 0, siamo molto insoddisfatti
• 1, siamo insoddisfatti
• 2, siamo appena soddisfatti
• 3, siamo soddisfatti
• 4, siamo molto soddisfatti
4) La sua azienda/ente quali conoscenze si aspetta che debba possedere un laureato in …?
e che grado di “saper fare” deve dimostrare?
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5) La sua azienda/ente quali pensa siano i punti di forza dei nostri laureati?
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6) La sua azienda/ente quali pensa siano i punti di debolezza dei nostri laureati?
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7) Potrebbe indicarci 3 valide ragioni per assumere un nostro laureato in…….
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Data e nome del referente
Esempio di questionario per gli interlocutori esterni (per corsi di studio in fase di progettazione)
Per poter disporre di informazioni che consentano all’Ateneo di elaborare per l’istituendo corso in -‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐
una proposta formativa coerente con le esigenze della società e del mondo produttivo, desideriamo acquisire le sue valutazioni in merito ad alcuni aspetti.
Per agevolarla nella formulazione dei suoi pareri, le forniamo, in allegato, alcune informazioni sul progetto formativo al quale stiamo lavorando, e in particolare sulle figure professionali che intendiamo formare con il nuovo corso di studio, sulle conoscenze, e competenze e abilità che riteniamo siano funzionali alla preparazione di dette figure e sul quadro delle attività formative che riteniamo più appropriato per tale preparazione.
Anno accademico: (Precompilato dal CdS) Dipartimento: (Precompilato dal CdS)
Denominazione dell’ente
Sede
Ruolo dell’intervistato all’interno
Organizzazione
1 – DENOMINAZIONE DEL CORSO
Decisamente
SÌ Più SÌ
che NO Più NO
che SÌ Decisamente NO 1.1 Ritiene che la denominazione del corso comunichi in
modo chiaro le finalità del corso di studio?
1.2 Osservazioni e/o suggerimenti
2 – FIGURE PROFESSIONALI E MERCATO DEL LAVORO
2.1 Ritiene che le figure professionali che il corso si propone di formare siano rispondenti alle esigenze del
settore/ambito
professionale/produttivo che la sua azienda rappresenta?
Decisamente SÌ
Più SÌ che NO
Più NO che SÌ
Decisamente NO
Eventuali osservazioni o proposte
Figura professionale 1…
(Precompilato dal CdS)
Figura professionale 2…
(Precompilato dal CdS)
Figura professionale 3…
(Precompilato dal CdS)
…
…
2.2 Ritiene che le figure professionali che il corso si propone di formare possano essere richieste dal mercato del lavoro nei prossimi dieci anni?
Decisamente SÌ
Più
SÌ che NO
Più NO che
SÌ
Decisamente NO
Eventuali osservazioni o
proposte
Figura professionale 1…
Figura professionale 2…
Figura professionale 3…
…
…
3 – RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI 3.1 Ritiene che le conoscenze, e
capacità e abilità che il corso di studio si propone di raggiungere nelle diverse aree di apprendimento siano rispondenti alle competenze che il mondo produttivo richiede per le figure professionali previste?
Conoscenza e comprensione
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Eventuali osservazioni o proposte
SI NO SI NO
Area 1…(Precompilato dal CdS)
Area 2…(Precompilato dal CdS)
Area 3…(Precompilato dal CdS)
….
8) Ha da suggerirci delle proposte di miglioramento del percorso formativo?
Data di compilazione
Firma
-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐
La ringraziamo per l’attenzione e per il contributo dato.