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N Epatite E, malattia emergente da sorvegliare

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Academic year: 2022

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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXV numero 8 - novembre-dicembre 2018 25

A ggiornAmenti

N

egli ultimi 30 anni nel no- stro Paese si è assistito a un calo progressivo dell’in- cidenza dell’epatite A e, ancor di più, delle epatiti B, C e Delta. Si sta in- vece configurando come malattia emergente l’infezione da epatite E, per la quale si registra un aumento del numero di casi autoctoni (non collegati a viaggi in aree endemiche).

Per il Sistema Epidemiologico Inte- grato dell’Epatite Virale Acuta (SEIE- VA) dell’Iss nel periodo 2007-2016 sono stati notificati 211 casi di epatite E acuta, soprattutto in soggetti d’età 35-54 anni e ≥55 anni, di sesso ma- schile (82%). Il 39% dei casi riguarda persone straniere (soprattutto prove- nienti da Paesi ad alta endemia quali Bangladesh, India e Pakistan). Come per l’epatite A, la trasmissione avvie- ne per via oro-fecale, e l’acqua conta- minata da feci è il veicolo principale dell’infezione. Il periodo di incubazio- ne va da 15 a 64 giorni. L’infezione è spesso asintomatica e generalmen- te autolimitante, anche se sono ri- portati rari casi di cronicizzazione a carico soprattutto di soggetti immu- nocompromessi. La gravità delle in- fezioni può variare da malattia sub- clinica ad epatite fulminante.

Il decorso clinico può essere parti- colarmente severo nelle donne in

gravidanza, in particolare durante il terzo trimestre, con una letalità che può raggiungere il 20%.

I maggiori fattori di rischio sono il consumo di frutti di mare crudi o po- co cotti e i viaggi in aree endemiche, sebbene anche in Italia, come in altri Paesi industrializzati, stiano aumen- tando i casi autoctoni. La maggior parte di questi è attribuibile ad HEV genotipo 3 che ha un’alta prevalenza anche in alcuni animali, principalmen- te i maiali. Nel periodo 2012-2015, all’interno di una sorveglianza specia- le dell’epatite E in Italia, è risultato che il 72.5% dei casi notificati riporta- va consumo di carne di maiale.

La stretta omologia genetica tra ceppi HEV umani e ceppi HEV infet- tanti gli animali (maiali in particolare), riscontrata in diversi studi, fa ricono- scere l’epatite E come possibile zo- onosi la cui trasmissione potrebbe avvenire per un’esposizione occupa- zionale (allevatori di maiali, veterina- ri, lavoratori in industrie che prepara- no prodotti alimentari a base di car- ne di maiale) attraverso il contatto diretto con secreti, escreti o organi contaminati con materiale fecale contenente il virus, o attraverso l’in- gestione di prodotti alimentari con- taminati a base di carne di maiale, consumati crudi o poco cotti.

þ Nuove indicazioni europee

Sulla base della considerazione che l’infezione da HEV è una causa signi- ficativa di morbilità e mortalità, che rappresentano un importante globale problema di salute e che l’epidemiolo- gia è cambiata completamente negli ultimi dieci anni l’European Associa- tion for the Study of the Liver (EASD) ha reso disponibili nuove linee guida sulla gestione in pratica clinica.

Gli esperti raccomandano che nei pazienti con sintomatologia riferibile ad epatite acuta dovrebbe essere indagata la presenza di epatite E e si suggerisce di valutare l’infezione in presenza di malattia epatica cronica di natura non nota e che è necessa- rio testare l’HEV in tutti i pazienti immunosoppressi con anomalie an- che lievi ai test di funzionalità epati- ca. Il test diagnostico per l’identifica- zione prevede la combinazione di test sierologici e tecniche di amplifi- cazione degli acidi nucleici (NAT) e che il NAT è necessario per la dia- gnosi di infezione cronica. Il tratta- mento con ribavirina può essere preso in considerazione nei casi di epatite acuta grave o insufficienza epatica cronica acuta, mentre il tra- pianto del fegato può essere neces- sario per i casi più gravi. Un vaccino per prevenire l’infezione è stato svi- luppato e autorizzato in Cina, ma non è ancora disponibile altrove.

Epatite E, malattia

emergente da sorvegliare

n e

patologia

• www.epicentro.iss.it Seieva (Sistema epidemiologico integrato dell’epatite virale acuta).

• EASL. Clinical Practice Guidelines on hepatitis E virus infection. J Hepatology 2018; 68: 1256-71.

Bibliografia Bibliografia

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