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I decreti dell’articolo 10 : il comma 5

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(1)

T I Z I A N A F R I T T E L L I

P R E S I D E N T E F E D E R S A N I T A ’ A N C I

I decreti attuativi della legge 24/2017 in materia assicurativa:

le misure analoghe

(2)

I decreti dell’articolo 10 : il comma 5

Con decreto da emanare entro novanta giorni dalla data

di entrata in vigore della presente legge, il Ministro

dello sviluppo economico, di concerto con il

Ministro della salute, definisce i criteri e le

modalità per lo svolgimento delle funzioni di

vigilanza e controllo esercitate dall'IVASS sulle

imprese di assicurazione che intendano stipulare

polizze con le strutture di cui al comma 3 e con gli

esercenti la professione sanitaria.

(3)

I decreti attuativi dell’articolo 10: il comma 6

Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, di concerto con il Ministro della salute e con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentiti l'IVASS, l'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA), le Associazioni nazionali rappresentative delle strutture private che erogano prestazioni sanitarie e sociosanitarie, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, le Federazioni nazionali degli ordini e dei collegi delle professioni sanitarie e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle categorie professionali interessate, nonché le associazioni di tutela dei cittadini e dei pazienti sono determinati i requisiti minimi delle polizze assicurative per le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e per gli esercenti le professioni sanitarie, prevedendo l'individuazione di classi di rischio a cui far corrispondere massimali differenziati. Il medesimo decreto stabilisce i requisiti minimi di garanzia e le condizioni generali di operatività delle altre analoghe misure, anche di assunzione diretta del rischio, richiamate dal comma 1; disciplina altresì le regole per il trasferimento del rischio nel caso di subentro contrattuale di un'impresa di assicurazione nonché la previsione nel bilancio delle strutture di un fondo rischi e di un fondo costituito dalla messa a riserva per competenza dei risarcimenti relativi ai sinistri denunciati.

(4)

I decreti attuativi dell’articolo 10: il comma 7

Con decreto del Ministro dello sviluppo economico da emanare, di concerto con il Ministro della salute e sentito l'IVASS, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuati i dati relativi alle polizze di assicurazione stipulate ai sensi dei commi 1 e 2, e alle altre analoghe misure adottate ai sensi dei commi 1 e 6 e sono stabiliti, altresì, le modalità e i termini per la comunicazione di tali dati da parte delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e degli esercenti le professioni sanitarie all'Osservatorio. Il medesimo decreto stabilisce le modalità e i termini per l'accesso a tali dati.

(5)

Il decreto attuativo dell’articolo 14

Con regolamento adottato con decreto del Ministro della salute, da emanare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e con il Ministro e dell'economia e delle finanze, sentite la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e le

rappresentanze delle imprese di assicurazione, sono definiti:

a) la misura del contributo dovuto dalle imprese autorizzate all'esercizio delle assicurazioni per la responsabilità civile per i danni causati da responsabilità sanitaria;

b) le modalità di versamento del contributo di cui alla lettera a);

c) i princìpi cui dovrà uniformarsi la convenzione tra il Ministero della salute e la CONSAP Spa;

d) le modalità di intervento, il funzionamento e il regresso del Fondo di garanzia nei confronti del responsabile del sinistro.

Il Fondo di garanzia di cui al comma 1 concorre al risarcimento del danno nei limiti delle effettive disponibilità finanziarie.

(6)

La scelta tra assicurazione e autoritenzione

Grosso peso risarcitorio a carico delle strutture, sia perchè nei loro confronti è azionabile una responsabilità di tipo contrattuale, sia perché la legge ha introdotto un limite alla ripetizione nel caso di rivalsa.

Sia l’esercente la professione che il danneggiato hanno interesse a che le aziende siano assicurate, i primi perchè si abbatte il rischio della rivalsa/responsabilità ammva, i secondi per la certezza della capacità economica del soggetto tenuto a risarcire

Per le direzioni scelta non facile, poiché l’impatto a bilancio dei premi assicurativi è notevole, ma la gestione in proprio dei conflitti necessita di professionalità esperte

(7)

Misure alternative alla copertura assicurative

Quota di franchigia/Sir (sinistri in carico alla struttura, senza coinvolgimento dell’assicuratore)

Ampiezza del concetto di misure analoghe

(8)

Differenze di garanzia tra autoritenzione e sistema assicurativo

1) Separazione patrimoniale tra le sorti economiche dell’impresa e le riserve destinate alla liquidazione sinistri, disposte dal codice delle assicurazioni, con conseguente segregazione delle medesime dal resto della contabilità ordinaria

2) Anticipazione del premio rispetto al pagamento del sinistro e ripartizione del rischio su più attività

3) Vigilanza dell’IVASS

(9)

Processo di stima dei fondi

Necessaria una corretta e congrua determinazione dei fondo rischi e del fondo per la messa in riserva dei sinistri denunciati in applicazione dei principi contabili di riferimento.

La congruità dei fondi a fine esercizio potrebbe essere assicurata dalla revisione contabile del bilancio, certificata dagli organi di controllo (lo stato dei rischi aziendali è valutato dalla regione, che verifica l'adeguatezza degli accantonamenti ai fondi rischi e oneri iscritti nei bilanci di esercizio degli enti. Il collegio sindacale attesta l'avvenuto rispetto degli adempimenti necessari per procedere all'iscrizione dei fondi rischi ed oneri ed al relativo utilizzo EX ART 29 DLGS 118/2011).

A livello contabile il percorso è similare a quello utilizzato per tutte le altre poste accantonate nel passivo a copertura di rischi futuri.

(10)

Natura vincolata dei fondi?

Si ritiene che il futuro decreto non debba

intervenire ulteriormente, specificando la natura

vincolata dei fondi o di parti dell’attivo

(segregazione) o l’eventuale modalità di utilizzo

degli stessi in investimenti, ritenendo fondamentale e

prioritaria, per assicurare l’omologo effetto della tutela del

danneggiato, la corretta stima del valore del fondo

rischi e sinistri in applicazione dei suddetti

principi contabili.

(11)

Impignorabilità dei fondi: sent n.285/1995

Le previsioni normative di cui all’articolo 1, commi 5 e 5-bis del Decreto legge 18 gennaio 1993, n. 9, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 marzo 1993, n. 67 e smi,in conformità con la Sentenza della Corte Costituzionale n. 285/1995 - prevedono l’ambito di impignorabilità rivolto a specifiche, determinate e, soprattutto, attuali voci di spesa, correlate allo specifico interesse collettivo della “tutela della salute”, superiore, in termini di bilanciamento degli interessi costituzionalmente rilevanti, a quello della par condicio creditorum.

In tal senso, il richiamo alle disposizioni del D.L. 9/1993 e ss.mm.ii. non può che riguardare, in una prospettiva interpretativa costituzionalmente orientata, l’impignorabilità dei fondi esclusivamente per la parte degli stessi inerente le somme effettivamente dovute per il pagamento dei risarcimenti, per la parte cioè riferita a voci di spesa connotate da specificità, determinatezza e, soprattutto, attualità (ovvero le sole somme effettivamente dovute: sentenze e transazioni).

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Inaccettabilità di un vincolo piu’ esteso

Deleterio effetto di congelare, per l’intero, le periodiche rimesse finanziarie da Regione ad Azienda fino alla concorrenza dell’importo di detto fondo.

Data l’invarianza finanziaria (art. 18 L.24/2017), si tratterebbe di vincolare ingenti importi finanziari per la copertura di obbligazioni prive del carattere della certezza, liquidità ed esigibilità a scapito della erogazione delle prestazioni sanitarie, degli altri creditori e dell’investimento nella gestione del rischio clinico per l’innalzamento della sicurezza delle cure del paziente

(13)

Nelle more del decreto, cosa chiedere alle strutture?

Investimento nella gestione del risk management, in una nozione ampia che includa la sicurezza degli operatori e la qualità delle cure e dell’organizzazione

Creazione di un efficace organismo per la gestione del contenzioso e la corretta quantificazione dei fondi

Facilitazione di una nuova alleanza tra pazienti ed esercenti la

professione sanitarie e tra pazienti e strutture, in termini di

trasparenza, comunicazione, accoglienza, umanizzazione,

rifondazione etica dei ruoli di tutti gli stakeholders coinvolti

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