IL SISTEMA MONETARIO EUROPEO
Giovanni Cannata
Indice
1. IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE ECONOMICA --- 3 2. L’UNIONE ECONOMICA E MONETARIA --- 4 3. L’EURO --- 6
1. I
L PROCESSO DI INTEGRAZIONE ECONOMICAIl processo di integrazione economica, che costituisce una fase avanzata del processo di integrazione politica si sviluppa in molte fasi che ne scandiscono l’evoluzione: attuazione di una zona di scambio preferenziale (con tariffe doganali ridotte), zona di libero scambio (senza tariffe interne su talune merci o su tutte le merci scambiate), unione doganale (tariffe doganali esterne identiche nei confronti dei paesi terzi e politica commerciale comune), mercato unico (regolamentazione comune dei prodotti e libera circolazione di beni, capitali, lavoro e servizi),unione economica e monetaria (mercato unico con una moneta e una politica monetaria comuni) e completa integrazione economica (tutti gli elementi suddetti più l’armonizzazione delle politiche di bilancio e delle altre politiche economiche).
Al momento dell’istituzione della Comunità Economica Europea da cui sarebbe derivata l’Unione Europea, l’obiettivo era quello di istituire un’unione doganale e un mercato comune per l’agricoltura.
Successivamente l’ambito di attività del mercato comune fu ampliato fino a creare un mercato unico anche per i beni e i servizi.
Il mercato unico è stato completato in larga parte nel 1993.
Attualmente l’Unione europea si trova nella quinta delle tappe sopra descritte.
2. L’U
NIONE ECONOMICA E MONETARIAL’Unione economica e monetaria (UEM) rappresenta un importante passo avanti del processo d’integrazione delle economie dell’UE. Essa comporta il coordinamento delle politiche economiche e di bilancio, una politica monetaria comune e una moneta unica, l’euro.
Tutti i 28 Stati membri dell’UE partecipano all’unione economica, ma alcuni paesi hanno spinto oltre l’integrazione, adottando l’euro. Questi paesi costituiscono l’area dell’euro.
La decisione di dar vita ad un’Unione economica e monetaria è stata presa dal Consiglio europeo di Maastricht nel dicembre 1991, e successivamente sancita dal trattato sull’Unione europea (trattato di Maastricht).
L’Unione economica e monetaria dà ulteriore slancio al processo di integrazione economica dell’UE iniziato nel 1957.
L’integrazione economica si propone l’obiettivo di una maggiore efficienza e robustezza dell’economia dell’UE nel complesso e per i singoli Stati membri, maggiore crescita e maggiore.
Sinteticamente si può affermare che l’Unione economica e monetaria si fonda sul coordinamento delle politiche economiche tra gli Stati membri, sul coordinamento delle politiche di bilancio con particolare riferimento alla limitazione del debito e del disavanzo pubblico, su una politica monetaria autonoma gestita dalla Banca centrale europea (BCE), ed una moneta unica.
La governance dell’Unione monetaria è complessa e condivisa tra gli Stati membri e le istituzioni dell’UE. Infatti il Consiglio europeo decide gli orientamenti politici, il Consiglio dei ministri coordina le politiche economiche nell’UE e decide sull’adozione
dell’euro da parte di uno Stato membro, l' ”Eurogruppo” coordina le politiche di interesse comune per gli Stati membri dell’area dell’euro e gli Stati membri definiscono i propri bilanci nazionali entro i limiti concordati per il debito e il disavanzo pubblico e formulano le proprie politiche strutturali in materia di lavoro, pensioni e mercati dei capitali, la Commissione europea vigila sui risultati e sul rispetto delle regole, la Banca centrale europea (BCE), stabilisce la politica monetaria con l’obiettivo primario della stabilità dei prezzi ed il Parlamento europeo condivide con il Consiglio il compito di formulare testi legislativi e sottopone la governance economica al controllo democratico, in particolare nel quadro del nuovo dialogo economico.
3. L’
EUROUn momento centrale nella costruzione dell’unione economica e monetaria è costituito dalla realizzazione di una moneta unica.
L’introduzione di una moneta unica europea è quindi un passaggio nel processo di convergenza delle economie dei paesi secondo le indicazioni del Trattato di Maastricht rappresenta uno strumento utile per una più adeguata omogeneizzazione delle dinamiche di sviluppo dei paesi aderenti.
L’utilità di una moneta unica può essere ravvisata:
In una maggiore stabilità dei prezzi per i consumatori
In una maggiore sicurezza e maggiori opportunità per le imprese e i mercati
In una maggiore stabilità e crescita economica
In una maggiore integrazione dei mercati finanziari
Nel rafforzamento del peso dell’UE nell’economia mondiale
In una migliore identificazione dell’Unione
L’euro è una moneta utilizzata nel mondo per l’emissione di titoli del debito pubblico o di obbligazioni societarie.
Inoltre è la seconda moneta più scambiata sui mercati valutari rappresentando una delle divise coinvolte in poco meno della metà delle transazioni giornaliere, è impiegato per l’emissione di fatture e per i pagamenti nelle transazioni commerciali internazionali insieme con il dollaro costituisce moneta di riferimento per molti paesi in via di sviluppo
Appare chiaro che un paese candidato che intende aderire all’Unione deve adeguare molti aspetti della sua società – sociali, economici e politici – ai livelli dell’UE. Il paese candidato deve essere in grado di operare con successo nel quadro del mercato unico di beni, servizi, capitali e lavoro.
Il processo di adesione è un processo di integrazione nel quale l’adozione dell’euro e l’ingresso nell’area dell’euro aumentano il grado di integrazione
L’adozione dell’euro richiede complessi preparativi, con particolare riferimento agli aspetti della convergenza economica e giuridica. Lo stato deve soddisfare i criteri economici e giuridici.
I criteri di convergenza economica garantiscono che l’economia di uno Stato membro sia pronta per l’adozione della moneta unica e si possa integrare facilmente nel regime monetario; mentre i criteri di convergenza giuridica garantiscono la compatibilità col trattato della normativa nazionale relativa alla banca centrale nazionale e alle questioni monetarie
Riepilogando le condizioni che uno stato deve garantire per aderire all’euro sono:
la stabilità dei prezzi;
la situazione delle finanze pubbliche;
la partecipazione al meccanismo di cambio del sistema monetario europeo;
la convergenza dei tassi d'interesse.