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Le tasse universitarie spiegate in modo semplice. E si, le borse di studio esistono!

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Academic year: 2022

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E si, le borse di studio esistono!

Le tasse universitarie

spiegate in modo semplice

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A cosa serve questo KIT?

Una laurea consente in genere di raggiungere traguardi occupazionali e di stipendio maggiori rispetto ad altri percorsi formativi, tuttavia un percorso di istruzione universitaria ha dei costi che potrebbero variare sensibilmente rispetto all’ateneo frequentato e alla frequenza in sede o fuori sede.

Per frequentare un percorso universitario è pertanto necessaria un’attenta pianificazione finanziaria.

Nelle slides seguenti si presenteranno due pratici schemi di come stimare i costi in caso si decida di frequentare un percorso universitario.

Successivamente si approfondiranno le tematiche di come calcolare le tasse universitarie, delle agevolazioni disponibili e di come usufruire delle detrazioni fiscali.

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Spese Totale (5 anni)

Università

Pubblica Università

Privata Università

Pubblica Università Privata Tasse

universitarie* € 6.775 € 26.895 € 6.775 € 26.895

Spese

Accessorie € 50.600 € 50.600 € 10.850*** € 10.850***

Totale € 57.375 € 77.495 € 17.625 € 37.745

Quanto costa l’università?

Ecco un pratico schema di come quanto potrebbe costare l’università in caso si decida di frequentare un percorso universitario in media in ITALIA, considerando di frequentare un corso di laurea Triennale e Magistrale (3+2 anni) o Magistrale a Ciclo Unico (5 anni).

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Alloggio (Affitto +

Bollette)** € 20.650

Trasporto Urbano € 1.100 Trasporto

Interurbano € 3.600

Materiale

Università € 1.250

Vitto € 9,000

Svago € 6.000

Altro (es. spese

straordinarie) € 9.000

*Considerata la media dei paganti, per le università pubbliche e per le università private

** Considerati € 300 al mese di affitto e € 530 l’anno di spese per bollette. L’alloggio è una media ma nelle città universitarie può essere sensibilmente più elevato

***Non sono considerate le spese vitto, in quanto assorbite nel budget familiare per alimenti.

Trasporto Urbano € 1.100 Materiale

Università € 1.250

Svago € 6.000

Altro (es. spese

straordinarie) € 2.500

Fonte: rielaborazioni Talents Venture su dati Miur e Federconsumatori.

Fuori sede In sede

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In sede: Budget mensile richiesto: circa € 294 al mese

Quanto costa l’università?

Al mese

Fonte: rielaborazioni Talents Venture su dati Miur e Federconsumatori.

Fuori sede: Budget mensile richiesto: circa € 956 al mese (in Italia)

Università pubblica

In sede: Budget mensile richiesto: circa € 629 al mese

Fuori sede: Budget mensile richiesto: circa € 1.291 al mese (in Italia)

Università privata

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Come funzionano le tasse universitarie

Lo stato italiano con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR) promuove la possibilità di proseguire gli studi anche a chi ha una condizione economica svantaggiata arrivando a garantire, a chi risulta idoneo ai benefici, la gratuità dell'iscrizione, insieme a un sostegno economico per affrontare le spese del percorso universitario.

Gli studenti universitari concorrono al finanziamento delle università mediante il pagamento delle tasse che sono fissate dagli atenei, generalmente, per fasce di reddito. Come vedremo in seguito, le università sono tenute a esonerare dal pagamento delle tasse universitarie alcune categorie di studenti e possono autonomamente decidere di esonerare altri soggetti.

In linea generale, gli importi delle tasse universitarie sono stabiliti dai singoli atenei, che possono introdurre specifici meccanismi di calcolo, legati a reddito e merito, rispettando i vincoli stabiliti dalla normativa nazionale. Le modalità di pagamento e le scadenze per le tasse universitarie sono definite in modo da ciascun ateneo e l’ammontare delle tasse e dei contributi varia da un’università all’altra e a seconda del corso prescelto dagli studenti.

Prima di iscriversi all’università è quindi necessario informarsi sull’ammontare delle tasse previste dall’ateneo o sulla modalità di pagamento, nonché sulla possibilità di ottenere esoneri e agevolazioni.

Contribuzione studentesca: una panoramica

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Quali strumenti a tua disposizione?

Alcune categorie di studenti sono esonerate dal pagamento delle tasse e dei contributi.

Dall’anno accademico 2017/2018 è stata istituita dal MIUR la NO Tax Area, aggiornata nel 2020 in seguito alla pandemia da Covid-19, un esonero dal pagamento di tasse universitarie per fasce di reddito. È comunque sempre dovuta la tassa regionale per il diritto allo studio.

Studenti con un ISEE inferiore a 20mila euro: Al primo anno, la NO Tax Area è accessibile solo con il requisito economico di reddito, mentre dal secondo anno, per mantenere le agevolazioni, bisogna rispettare alcuni criteri di merito.

Entro il 10 agosto del primo anno bisogna aver conseguito almeno 10 CFU. Per le annualità successive servono almeno 25 CFU (nei 12 mesi antecedenti il 10 agosto che precede l’iscrizione).

Studenti con un ISEE compreso tra i 20mila euro e i 30mila euro:

• Per i redditi ISEE compresi tra 20.000 e 22.000 euro, la riduzione sarà dell’80%,

• Per i redditi ISEE compresi tra 22.000 e 24.000 euro, la riduzione sarà del 50%,

• Per i redditi ISEE compresi tra 24.000 e 26.000 euro, la riduzione sarò del 30%,

• Per i redditi ISEE compresi tra 26.000 e 28.000 euro, la riduzione sarà del 20%,

• Per i redditi ISEE compresi tra 28.000 e 30.000 euro, la riduzione sarà del 10%.

Per mantenere l’agevolazione è necessario raggiungere gli stessi criteri di merito richiesti agli studenti con un ISEE inferiore a 20 mila euro.

Esoneri e NO Tax Area: le agevolazioni fornite dal MIUR

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Fonte d.m. 234/2020

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Quali strumenti a tua disposizione?

Se con gli esoneri si è dispensati dal pagamento delle rette universitarie, con le borse di studio si ottengono delle risorse economiche con cui sostenersi durante gli studi.

I requisiti per ottenere l’agevolazione fanno riferimento:

1) al merito, tenendo conto della durata normale del corso di studi prevista anche con riferimento ai valori mediani della relativa classe. Il requisito di merito significa acquisire un certo numero di CFU entro il 10 di agosto dell’anno di iscrizione. Il numero di crediti richiesto varia in base all’anno di corso ed è stabilito dagli Atenei.

2) alla condizione economica degli studenti, sulla base dell’ISEE, anche tenuto conto della situazione economica del territorio in cui ha sede l’Università. Il requisito economico consiste nell'avere i valori dell'ISEE e dell'ISPE inferiori a determinate soglie specificate nei bandi di concorso.

Gli studenti iscritti ai diversi atenei di ciascuna Regione possono concorrere al bando regionale per le borse di studio entro il limite previsto. Per le matricole che si iscrivono al primo anno di qualsiasi corso di laurea il concorso tiene conto dei requisiti relativi alla sola condizione economica, mentre per gli iscritti agli anni successivi al primo, oltre che al requisito economico viene verificato anche quello di merito (stabilito dagli Atenei).

Indicativamente la domanda di borsa di studio regionale si effettua nel mese di agosto in concomitanza con l’immatricolazione all’università per le matricole e con l’inizio del nuovo accademico per gli studenti già iscritti.

Borse di studio DSU regionali: come accedere agli aiuti 1/2

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Quali strumenti a tua disposizione?

Percepisce l’ammontare di borsa di studio chi risulta idoneo e beneficiario nella graduatoria emessa dall’ente regionale che bandisce il concorso. Le borse hanno importi differenti (specificati nei bandi) a seconda degli enti erogatori ed il loro valore cresce a seconda se lo studente è in sede, pendolare o fuori sede. Risultare idonei alla borsa dà inoltre diritto all'esonero totale dalle tasse universitarie.

Questi importi sono indicativi: spetta agli enti erogatori stabilire l’ammontare preciso per ogni categoria di studenti.

I bandi aperti sono consultabili sul sito dell’ANDISU, l’Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario o su quello del MIUR. Altrimenti si può consultare direttamente il sito dell’Ateneo o della Regione o Provincia autonoma.

Borse di studio DSU regionali: come accedere agli aiuti 2/2

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Quali strumenti a tua disposizione?

Con la domanda di borsa di studio DSU, gli studenti possono selezionare e richiedere altri benefici previsti dal Diritto allo Studio Universitario. Per gli studenti fuori sede è possibile ottenere un posto alloggio nella sede universitaria da loro scelta tramite concorso. Per accedervi è necessario essere in possesso dei requisiti di lontananza dalla sede universitaria (per esempio l’Università degli studi di Milano considera studente fuori sede chi risiede in un comune che dista più di 90 minuti dalla sede del corso di studi) ed essere idonei all’assegnazione della borsa di studio.

Inoltre, agli studenti beneficiari di borsa di studio DSU sono garantiti gratuitamente i servizi di ristorazione presso le mense universitarie e i ristoranti convenzionati con il DSU.

Un ulteriore strumento offerto agli studenti sono i bandi delle collaborazioni studentesche retribuite. I criteri di ammissione ai bandi sono regolati da ogni Ateneo e variano annualmente. Queste collaborazioni sono destinate agli studenti che hanno superato almeno i due quinti degli esami previsti con riferimento all’anno di iscrizione e richiedono generalmente 150 ore di attività presso diversi dipartimenti delle università, per una retribuzione oraria di circa 8 euro l’ora. I bandi vengono pubblicati più volte l’anno e sono consultabili nei siti degli Atenei.

Altri tipi di benefici: alloggio, pasti e collaborazioni studentesche

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Quali strumenti a tua disposizione?

ll pagamento delle tasse universitarie per l’immatricolazione, l’iscrizione, il sostenimento degli esami di profitto e di laurea, delle somme versate per partecipare ai test di accesso ai corsi di laurea consente di ottenere attraverso la presentazione della dichiarazione dei redditi una detrazione Irpefpari al 19 per cento.

Se l’università è pubblica non è stabilito alcun limite di spesa su cui calcolare la detrazione, per cui il bonus del 19% potrà essere calcolato sull’intera somma pagata nell’anno.

Perle università private, invece, il limite massimo su cui calcolare la detrazione è stabilito annualmente da un decreto approvato dal Miur, che tiene conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali.

Gli importi stabiliti per l’anno di imposta 2019 e confermate per il 2020 per le spese delle università private sostenute nell’anno precedente sono quindi i seguenti:

Detrazioni fiscali (rette e contributi)

Area di studio/Area

Ateneo Nord Centro Sud/Isole

Medica 3.700 euro 2.900 euro 1.800 euro

Sanitaria 2.600 euro 2.200 euro 1.600 euro

Scientifico-tecnologica 3.500 euro 2.400 euro 1.600 euro

Umanistico-sociale 2.800 euro 2.300 euro 1.500 euro

L’importo indicato dal MIUR comprende anche la spesa per il test di ammissione e l’imposta di bollo, ma non la tassa regionale per il diritto allo studio.

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Quali strumenti a tua disposizione?

Glistudenti fuori sedepossono contare anche sulla detrazione Irpef, sempre nella misura del 19%, da calcolare sui canoni pagati in relazione a contratti di ospitalità, atti di assegnazione in godimento o locazione stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative e sui canoni relativi a contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della legge n. 431/1998, anche a uso transitorio. L’importo massimo del canone su cui puoi calcolare la detrazione è di € 2.633 all’anno, di conseguenza, la detrazione massima di cui si può beneficiare è pari a € 500,27. La detrazione spetta solo per gli studenti che frequentano l’Università in un Comune diverso da quello di residenza e abitano fuorisede, a condizione che l’Università si trovi ad una distanza minima di:

• 100 chilometri dall’indirizzo di residenza dello studente;

oppure

• 50 chilometri dall’indirizzo di residenza, se quest’ultimo si trova in una zona montana o disagiata.

Detrazioni fiscali (fuori sede)

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Quali strumenti a tua disposizione?

La detrazione fiscale si ottiene con la presentazione della dichiarazione dei redditi, modello Unico o 730. I contribuenti che si avvalgono della precompilata, in realtà, troveranno le spese universitarie già inserite nell’apposito rigo del modello dichiarativo, in quanto tutte le università sono tenute a comunicare ogni anno all’Agenzia delle Entrate gli importi pagati dagli studenti. Conta l’anno in cui è stata materialmente sostenuta. Se lo studente è a carico di altri soggetti, ad esempio dei genitori, della detrazione possono usufruirne questi ultimi, ripartendo la spesa in base all’effettivo sostenimento e annotando sul documento la percentuale di ripartizione, se diversa dal 50%. In caso di coniuge a carico dell’altro, quest’ultimo può detrarre l’intero importo.

Detrazioni fiscali (modalità operative)

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Quali strumenti a tua disposizione?

Le borse di studio sono delle erogazioni in denaro fatte da enti pubblici, privati o direttamente dalle università.

Borse di studio

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Controlla anche sul sito della

tua università

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Quali strumenti a tua disposizione?

I finanziamenti specifici per l’istruzione – anche chiamati prestiti d’onore - sono strumenti erogati da molte banche in Italia, come ad esempio:

Finanziamenti (prestiti d’onore)

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Se invece si voglia pianificare adeguatamente l’investimento in istruzione di un proprio figlio, tra gli altri strumenti utilizzabili vi sono poi iPAC (Piani di Accumulo del Capitale), che permettono di risparmiare ed investire una quota fissa del proprio reddito per periodi anche abbastanza lunghi.

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