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Consultazione pubblica dei giovani

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Academic year: 2022

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Supporto alla redazione del PO Interreg VI A Italia-Francia ALCOTRA 2021-2027

Consultazione pubblica dei giovani

Principali risultati

14 dicembre 2020

t33 Srl

via Calatafimi 1, 60121 Ancona

Tel. +39 071 9715460 - Fax +39 0719715461 E-mail: info@t33.it

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1 Contesto ed obiettivo della consultazione pubblica

A partire dal mese di marzo 2020, le amministrazioni pubbliche partner del Programma Interreg ALCOTRA, ovvero 5 Regioni (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, SUD-Provenza Alpi Costa Azzurra, Alvernia-Rodano-Alpi) e 8 amministrazioni dipartimentali/provinciali/Città Metropolitane (Città Metropolitana di Torino, Province di Cuneo ed Imperia, Dipartimenti delle Alpi Marittime, Alpi di Alta Provenza, Alte Alpi, Alta Savoia, Savoia), lavorano all’elaborazione del futuro Programma di cooperazione per il periodo 2021-2027.

In questo ambito, al fine di arricchire le riflessioni svolte e per comprendere meglio quali sono le aspettative territoriali, il gruppo di lavoro ha voluto consultare i giovani del territorio per capire più a fondo in quale misura questi ultimi considerano la dimensione transfrontaliera dell’area di cooperazione, ma anche per capire le loro aspettative per i prossimi anni, considerando che i giovani di oggi saranno gli attori del territorio ALCOTRA di domani.

La consultazione pubblica dei giovani si è svolta da fine luglio a metà ottobre. I primi risultati che sono emersi hanno permesso di contribuire all’elaborazione della prima versione del Programma Interreg VIA Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020.

L’obiettivo della consultazione pubblica è quello di capire non solo la percezione dell’area transfrontaliera dai giovani del territorio, ma anche quali sono le loro aspettative per il periodo 2021- 2027.

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2 Risultati della consultazione pubblica presso i giovani

2.1 IDENTIFICAZIONE DEI RISPONDENTI

La consultazione pubblica dei giovani ha permesso di raccogliere i contributi di 97 giovani tra i 12 e i 30 anni, ripartiti equamente tra la Francia (52%) e l’Italia (48%). Questi ultimi sono principalmente giovani che provengono dal nord dell’area di cooperazione, ovvero dall’Alta Savoia (25%) e dalla Valle d’Aosta (18%). I rispondenti sono principalmente giovani con più di 21 anni (68%) e appartenenti alla categoria dei lavoratori (40%).

I grafici qui sotto presentano una visione globale dei rispondenti che hanno partecipato alla consultazione pubblica dei giovani.

Tabella 1 Caratteristiche dei rispondenti

Fonte: Consultazione pubblica dei giovani, elaborazione t33

52% 48%

Francia Italia

8% 18%

6%

29% 39%

Da 12 a 14 anni Da 15 a 17 anni Da 18 a 20 anni Da 21 a 25 anni Da 26 a 30 anni

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2.2 ALCOTRA E I GIOVANI DEL TERRITORIO

L’obiettivo di questa sezione è quello di capire in quale misura i giovani del territorio considerano lo spazio ALCOTRA come unità. È chiesto ai giovai se essi percepiscono oppure no il confine franco-italiano come un ostacolo.

Al fine di capire meglio questa dimensione, la consultazione pubblica ha riguardato tre fattori. In primis, la dimensione linguistica, ovvero la conoscenza della lingua transfrontaliera; in secondo luogo la mobilità personale e professionale nell’intera area di cooperazione; infine, la visione dei giovani circa la cooperazione e il confine, vale a dire in che misura quest’ultimo rappresenta un ostacolo.

Questi tre fattori permettono di capire il grado di integrazione dei giovani all’interno dell’area transfrontaliera.

2.2.1 I giovani e la conoscenza della lingua transfrontaliera

Uno dei principali indici dell’integrazione risiede nella conoscenza della lingua transfrontaliera, cioè nella conoscenza del francese in Italia e viceversa. Il 69% dei giovani che hanno partecipato alla consultazione ha risposto al quesito affermando di avere delle conoscenze di base o avanzate nella lingua transfrontaliera.

Tuttavia, i risultati della consultazione pubblica sottolineano grandi divergenze tra i giovani del territorio. Più di un quarto dei francesi (44%) dichiara di non conoscere l’italiano. Tale proporzione scende al 19%

sul versante italiano (cioè italiani che dichiarano di non parlare francese).

Allo stesso modo, benché il bilinguismo sia più elevato sul versante francese (23%) rispetto al versante italiano (15%), si osserva come il tasso di persone bilingue o con un livello adeguato relativo alla conoscenza della lingua transfrontaliera sia più alto sul versante italiano (48%) rispetto al versante francese (31%).

Figura 1 Conoscenza della lingua transfrontaliera

Fonte: Consultazione pubblica dei giovani, elaborazione t33

Di conseguenza, i rispondenti hanno mostrato un’integrazione linguistica globalmente buona considerando che la maggioranza dei giovani del panel menziona la sua conoscenza delle basi della lingua transfrontaliera.

Tuttavia, questo dato non deve nascondere le divergenze interne all’area di cooperazione, con una forte proporzione di giovani francesi che non hanno nessuna conoscenza della lingua transfrontaliera. Questo risultato può in parte essere spiegato dalla presenza della Valle d’Aosta che ha una forte cultura bilingue (italo-francese). Si nota infatti che l’insieme dei rispondenti valdostani dichiara di poter comunicare in francese, la maggior parte (88%) può farlo agevolmente, considerando che il 41% si dichiara bilingue e il 47% con un livello fluente.

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Esistono forti divergenze tra giovani italiani che possono per la gran parte (81%) comunicare, anche solo ad un livello di base, in francese; mentre quasi un francese su due (44%) dichiara di non conoscere le basi della lingua italiana.

2.2.2 I giovani e la mobilità nel territorio di cooperazione

Un secondo indicatore d’integrazione riferito al territorio è caratterizzato dalla mobilità dei giovani. Tale indicatore aiuta a capire se il confine italo-francese rappresenta un ostacolo nella loro vita personale e/o professionale.

L’analisi delle risposte alla consultazione pubblica mostra una forte mobilità sul territorio: il 53% dei giovani dichiara di recarsi almeno una volta all’anno sul territorio transfrontaliero, come illustrato nella figura riportata di seguito. Questa mobilità avviene principalmente per ragioni familiari (40%) o grazie a viaggi con gli amici (24%).

Figura 2 Frequenza della mobilità nel paese transfrontaliero

Figura 3 Motivo degli spostamenti nel paese transfrontaliero

Fonte: Consultazione pubblica dei giovani, elaborazione t33

Si nota inoltre, come illustrato dalla figura sottostante, che solo il 22% dei giovani del territorio ha avuto l’opportunità di recarsi nel territorio transfrontaliero nell’ambito del proprio percorso scolastico, mentre il 72% non ha avuto questa opportunità ma dichiara di essere interessato a

28% 25% 44% 3%

Sì, spesso (diverse volte all’ anno) Sì, qualche volta (una o due volte all’anno) Raramente (meno di una volta all’anno) Non ci sono mai stato

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tale genere di iniziative. Questo dato dimostra quindi una domanda reale da parte dei giovani di trovare strumenti che permettano di recarsi nel territorio transfrontaliero in ambito scolastico.

Figura 4 Spostamento svolto nel paese transfrontaliero in ambito scolastico

Fonte: Consultazione pubblica dei giovani, elaborazione t33

In contrasto con le osservazioni riportate sopra, per quanto concerne la mobilità esclusivamente personale, si evidenzia invece una debole mobilità dal punto di vista professionale. Infatti, la consultazione pubblica ha evidenziato una debole mobilità professionale (reale o presa in considerazione per il futuro1), contrassegnata da importanti divergenze tra giovani francesi e giovani italiani.

La maggioranza degli italiani (64%) considera la possiblità di svolgere un’esperienza professionale in Francia; al contrario, un’ampia maggioranza di giovani francesi (65%) dichiara di non volersi recare in Italia per lavorare, come illustrato nel grafico riportato di seguito. In generale, i giovani francesi mostrano un interesse decisamente minore verso le esperienze professionali all’estero rispetto ai coetanei italiani.

Inoltre, è bene sottolineare che la maggior parte dei giovani che vorrebbero lavorare nel paese transfrontaliero, non manifesta una reale volontà di rimanere in prossimità del confine. Più della metà dei francesi che vorrebbero lavorare in Italia (67%), dichiara di non avere preferenze sul luogo, mentre questa proporzione è leggermente più bassa per gli italiani che vorrebbero lavorare in Francia (60%), considerando che un terzo di loro (33%) vorrebbe lavorare nella Regione SUD-PACA (vedere Figura 6 e Figura 7).

1 Considerando che il 60% dei rispondenti non hanno ancora un lavoro.

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Di conseguenza, la consultazione pubblica mostra come la mobilità dei giovani all’interno dello spazio transfrontaliero è globalmente buona in ambiti privati (vacanze di famiglia o con amici), ma questa dimensione è meno evidente in ambito professionale. Benché i giovani che vogliono svolgere esperienze in ambito internazionale privilegino un’esperienza nel paese transfrontaliero, questa proporzione è molto forte per i giovani italiani, e limitata per quanto riguarda invece i giovani francesi.

La mobilità dei giovani nell’intero territorio transfrontaliero è forte per quanto riguarda gli spostamenti in ambiti privati (viaggi di famiglia, viaggi con amici).

Nella dimensione professionale esistono forti divergenze tra i giovani italiani interessati ad esperienze all’estero, i quali mostrano forte propensione verso la Francia, mentre la maggioranza dei giovani francesi dichiara di non volersi recare all’estero.

2.2.3 Il confine, un ostacolo secondo i giovani del territorio

La consultazione pubblica presso i giovani si è concentrata sulla loro percezione del confine, al fine di capire meglio quello che secondo loro costituisce un ostacolo importante alla cooperazione transfrontaliera. Le divergenze amministrative tra i due paesi sono considerate come i principali ostacoli alla

Figura 5 Mobilità professionale dei giovani del territorio ALCOTRA

Figura 6 Destinazione desiderata dai giovani italiani che vogliono lavorare in Francia

Figura 7 Destinazione desiderata dai giovani francesi che vogliono lavorare in Italia

Fonte: Consultazione pubblica dei giovani, elaborazione t33 33%

7%

60%

SUD-PACA AURA Intero territorio

0% 8%

25%

67%

Valle d'Aosta Liguria Piemonte Intero territorio

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cooperazione (44%) all’interno dell’area transfrontaliera. L’analisi mostra anche che un quarto dei giovani (25%) considera le differenze linguistiche come un limite alla cooperazione, come illustrato nella figura seguente.

Figura 8 Ostacoli che limitano la cooperazione transfrontaliera

Fonte: Consultazione pubblica dei giovani, elaborazione t33

Al fine di illustrare concretamente la percezione che i giovani hanno rispetto al confine, è stato richiesto ai giovani del territorio di fornire esempi concreti di ostacoli riscontrati nella cooperazione transfrontaliera. Sul versante amministrativo, l’analisi mostra problemi concreti come, ad esempio, le condizioni di accesso all’affitto sul versante francese, principalmente sulle “garanzie richieste in Francia” (i “garants”) che limitano la mobilità.

I commenti provenienti dai rispondenti evidenziano principalmente due ostacoli che limitano la cooperazione.

Da un lato la mancanza di comunicazione circa le opportunità transfrontaliere, dall’altro le differenze culturali che permangono tra i due paesi, e la volontà dei giovani di ridurre queste divergenze al fine di fare dell’area transfrontaliera un’area di coesistenza e di “passaggio da una cultura all’altra”.

I giovani del territorio considerano che le divergenze amministrative e linguistiche rappresentano i principali ostacoli alla cooperazione transfrontaliera.

2.2.4 Cos’è la cooperazione tra i giovani del territorio?

Questa sezione permette di analizzare la percezione della “cooperazione” da parte dei giovani del territorio.

La consultazione pubblica ha permesso ai giovani di indicare la loro definizione di cooperazione. L’analisi di quest’ultima fornisce varie chiavi di lettura relative all’interpretazione di questo termine. È interessante notare la ricorrenza di un certo tipo di lessico, riferito principalmente all’unità (ricorrenza dei termini “comune”,

“sinergia”, “legami”), allo scambio (ricorrenza dei termini “scambio”; “insieme”, “aiuto reciproco”, “intesa”), al dinamismo creativo (ricorrenza dei termini “idee”, “creare”, “agire”, “esperienze”, “opportunità”,

“attuazione”, “confronto”). Infine, si può notare anche la presenza della dimensione sociale con numerosi riferimenti ai termini “territorio” e “cultura”.

44%

25%

15% 10% 6%

Ostacolo amministrativo

Ostacolo linguistico Ostacolo culturale Ostacolo geografico Altro

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Figura 9 La cooperazione per i giovani francesi Figura 10 La cooperazione per i giovani italiani

Fonte: Consultazione pubblica dei giovani, elaborazione t33

Secondo i giovani del territorio, la cooperazione è un processo comune che permette di sviluppare uno scambio creativo tra i due versanti del confine, principalmente attraverso azioni locali e culturali.

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2.3 LE ASPETTATIVE DEI GIOVANI PER IL FUTURO DI ALCOTRA

L’obiettivo di questo capitolo è duplice: da un lato si interrogano i giovani del territorio sulle tematiche che vorrebbero affrontare nell’ambito della programmazione transfrontaliera 2021-2027, dall’altro si indaga anche sulle modalità attraverso le quali i giovani stessi vorrebbero essere coinvolti.

2.3.1 Le tematiche per il futuro del territorio ALCOTRA

La consultazione pubblica presso i giovani aveva tra i suoi obiettivi anche quello di capire meglio quali fossero le aspettative dei giovani circa il territorio transfrontaliero fino al 2030, e la loro volontà di prendere parte a tali cambiamenti.

In primo luogo, i rispondenti hanno potuto esprimersi sulla loro visione del territorio per il prossimo decennio. A tale proposito, si osserva l’emergere di due principali aspettative. Da un lato i giovani vorrebbero che il territorio diventasse uno spazio naturale meglio protetto e valorizzato (37%), principalmente considerando la grande ricchezza dell’area transfrontaliera (dal Monte Bianco alla Costa Azzurra); dall’altro, vorrebbero un territorio più dinamico e più integrato sul lato professionale (30%), come illustrato nella figura sottostante.

Figura 11 Visione del territorio fra 10 anni

Fonte: Consultazione pubblica dei giovani, elaborazione t33

Inoltre, i rispondenti hanno mostrato una forte propensione a prendere parte alla cooperazione. L’analisi ha mostrato una grande maggioranza di giovani (72%) che sarebbe interessata a prendere parte a azioni transfrontaliere, e più particolarmente rispetto alle tematiche legate all’integrazione sociale transfrontaliera (25%) e alla protezione dell’ambiente (22%), come illustrato nel grafico sottostante.

37% 30%

15% 11%

6% 1%

Un territorio in cui il patrimonio naturale

sia protetto e valorizzato

Un territorio più dinamico e più integrato da un punto di vista professionale

Un territorio ‘senza confini’

Un territorio con una maggiore offerta educativa

Un territorio più sicuro in termini di

sanità

Altro

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Figura 12 Tipologie d'azione auspicate dai giovani

Fonte: Consultazione pubblica dei giovani, elaborazione t33

2.3.2 Comunicare con i giovani del territorio

L’obiettivo di questa parte è quello di capire come i giovani del territorio intendono essere coinvolti nelle attività del Programma ALCOTRA. Si nota come poco più della metà dei rispondenti (51%) abbia dichiarato di conoscere il Programma.

Al fine di rafforzare il legame con i giovani, bisogna privilegiare due mezzi di comunicazione: la rete sociale (39%) e i siti internet istituzionali (31%), come illustrato nel grafico riportato di seguito. I rispondenti che hanno selezionato “altro” indicano perlopiù di voler essere contattati tramite mail/newsletters. Di conseguenza, i giovani vorrebbero essere contattati principalmetne attraverso strumenti digitali.

La consultazione pubblica evidenzia come quasi un quarto dei giovani (24%) vorrebbe che il contatto avvenisse nell’ambito di incontri tra giovani sul territorio.

Figura 13 Mezzi per comunicare con i giovani

Fonte: Consultazione pubblica dei giovani, elaborazione t33

25% 22% 19%

16% 14%

4%

Integrazione sociale transfrontaliera dei giovani Protezzione dell'ambiente Formazioni transfrontaliere Far conoscere l'Europa ai cittadini del territorio Innovazione Altro

31% 39% 24% 6%

Sito internet Social media Incontri tra giovani Altri

I giovani che hanno partecipato vorrebbero vedere emergere un territorio più verde e meglio protetto in termini ambientali.

Il 72% di loro vorrebbero prendere parte ad attività transfrontaliere, principalmente sulle tematiche sociali ed ambientali.

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Oltre alla comunicazione realizzata dal Programma, la consultazione pubblica si è interessata anche alle modalità con le quali i giovani del territorio vorrebbero essere coinvolti nei progetti transfrontalieri. I rispondenti non hanno evidenziato chiare preferenze. L’analisi (riportata di seguito) mostra infatti che i giovani vorrebbero essere coinvolti attraverso gli istituti scolastici (31%), le associazioni (30%), oppure dal loro comune di residenza (32%).

Figura 14 Reti che permettano di coinvolgere i giovani nei progetti transfrontalieri

Fonte: Consultazione pubblica dei giovani, elaborazione t33

I giovani del territorio vorrebbero essere informati perlopiù attraverso canali digitali, principalmente i social network, e vorrebbero essere coinvolti nei progetti grazie ad iniziative intraprese dalle scuole, dalle associazioni o dal loro comune.

31% 30% 32%

Attraverso il proprio istituto scolastico (scuola media, scuola superiore, università) Attraverso le associazioni del territorio (associazione culturale, associazione sportiva, etc.) Attraverso il proprio comune

Altro

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