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fase di produzione Indice

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Academic year: 2022

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(1)

“R R IF I F IU I UT TI I S S OL O LI ID DI I : : C CI IC CL LO O

IN I NT T E E G G RA R AT TO O D DE EI I RI R IF F IU I U TI T I ; ;

DE D EF F IN I NI IZ Z IO I ON NI I ; ; F FA AS SE E D DI I

P P R R O O D D U U Z Z I I O O N N E E

(2)

Indice

1 CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI --- 3

2 DEFINIZIONI DI RIFIUTO SOLIDO --- 5

3 PRODUZIONE DEI RIFIUTI --- 8

BIBLIOGRAFIA --- 11

(3)

1 Ciclo Integrato dei Rifiuti

La gestione dei rifiuti solidi è un’attività redditizia perché si possono ottenere ricavi economici sia dall’azione di smaltimento dei rifiuti, sia dalla vendita di materia ed energia recuperata dai rifiuti stessi.

Una corretta gestione dei rifiuti è possibile solo mediante un “ciclo integrato” all’interno del quale sussistono fasi fortemente interconnesse.

In ambito comunitario è stata definita una gerarchia di interventi nella gestione dei rifiuti (art.4. Dir 2008/98/CE)

(4)

 riutilizzo: si ha quando si verifica l'utilizzo ripetuto e reiterato di un prodotto per il medesimo scopo (es. bottiglie di vetro usate che, dopo essere state lavate, possono essere nuovamente riempite);

 riciclaggio: si ha quando i residui vengono reintrodotti nel ciclo produttivo di provenienza (es. il cocciame di vetro viene reinserito nel ciclo produttivo del vetro);

 recupero: si ha quando i residui vengono inseriti nel ciclo produttivo diverso da quello di provenienza (es. energia ricavata dai rifiuti. Ciò non toglie che vi possa anche essere recupero di materia; si pensi ai residui di minerali di ferro provenienti dalla siderurgia, i quali possono essere recuperati dai cementifici per produrre calcestruzzo o cemento - recupero o dalla siderurgia medesima per la produzione di ghisa - riciclaggio).

(5)

2 Definizioni di Rifiuto Solido

Secondo la legislazione italiana in materia (art. 183 del D.Lgs 152/2006):

“Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia obbligo di disfarsi”

In base all’origine il rifiuto è distinto in:

 urbano;

 speciale.

In base al grado di pericolosità in:

 pericoloso;

 non pericoloso

I rifiuti speciali sono i rifiuti provenienti da attività agricole, di demolizione, da lavorazione industriali, artigianali e commerciali, da servizi (tra cui le scuole), etc…

I rifiuti speciali pericolosi sono quelli prodotti dalle attività elencate nell’allegato D del D.Lgs. 152/2006 e contrassegnati da un asterisco).

Allegato D alla parte quarta del D.lgs. 152/2006

I rifiuti urbani sono i rifiuti domestici e quelli (non pericolosi) provenienti da locali adibiti ad uso civici.

(6)

I rifiuti urbani pericoloso sono i rifiuti urbani (non domestici) elencati nell’allegato D del D.lgs. 152/2006 identificati con un asterisco (es. medicinali, pile)

Allegato D alla parte quarta del D.lgs. 152/2006 Codici CER

Il codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) comune a tutti i paesi formanti l’Unione Europea è un codice identificativo del rifiuto composto di 6 cifre raggruppati in 3 coppie dove:

(7)

Caratteristiche del CER:

 è un elenco unificato (rifiuti pericolosi e non pericolosi)

 i rifiuti pericolosi sono evidenziati da un asterisco

 sono state introdotte le voci speculari per i rifiuti che diventano pericolosi solo se superano concentrazioni limite predefinite

Allegato D alla parte quarta del D.lgs. 152/2006

(8)

3 Produzione dei Rifiuti

L’istante in cui un oggetto qualsiasi termina di essere considerato un bene e diventa un rifiuto dipende dal suo detentore.

Oggetto visto come bene o un rifiuto è un concetto molto labile: un paio di scarpe passate di

“moda” possono costituire un rifiuto per una società ricca, ma costituiscono un bene per una società poco sviluppata.

La quantità dei rifiuti prodotti e la loro composizione dipendono dal grado di sviluppo e dal benessere raggiunto dalla società che lo ha prodotto.

La produzione dei rifiuti ricalca l’andamento degli indicatori economici (PIL e spese delle famiglie

(9)

La produzione pro-capite in Italia di rifiuti urbani è di circa 1,5 kg / (ab d).

La composizione del rifiuto urbano è andata cambiando nel corso degli anni, con il progredire della società: -organico e legno, + plastica e carta

(10)

Alla fase di Produzione del rifiuto all’interno del Ciclo Integrato sono collegate le azioni dell’accumulo temporaneo e del conferimento del rifiuto stesso, entrambe svolte dal detentore del rifiuto che temporaneamente deterrà presso la propria abitazione il rifiuto, accumulandolo in maniera indifferenziata o differenziata (separandolo in diverse frazioni merceologiche) a seconda di come è stata strutturata la fase successiva del “Ciclo”, ovvero la Raccolta, e periodicamente conferirà il rifiuto accumulato in un luogo prestabilito (la sua stessa abitazione, un cassonetto stradale indifferenziato, etc…) in base a come è strutturata la fase di Raccolta del rifiuto.

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Bibliografia

 Giuseppe d’Antonio-Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Maggioli Editore;

 George Tchobanoglous- Integrated Solid Waste Management: Engineering Principles and Management Issues. McGraw-Hill

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