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1. STRALCIO DI PREVISIONE DI NUOVO TRATTO VIABILISTICO -VARIANTE SP6 -NEI COMUNI DI SOVICO, ALBIATE E CARATE BRIANZA

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Monza, 19 giugno 2020

Al Presidente della Provincia di Monza Brianza Al Direttore del Settore Territorio Autorità procedente VAS Al Direttore del Settore Ambiente e Patrimonio Autorità competente VAS Via Grigna, 13 20900 Monza (MB)

Oggetto: contributi e proposte relative al PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP). AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI VARIANTE IN MATERIA DI INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITÀ E CONTESTUALE AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS)

Il sottoscritto Comitato Bastacemento di Monza, vista la Relazione di avvio allegata al Decreto Deliberativo Presidenziale n. 40 del 30-04-2020 relativo all’oggetto, formula le seguenti proposte.

1. STRALCIO DI PREVISIONE DI NUOVO TRATTO VIABILISTICO -VARIANTE SP6 -NEI COMUNI DI SOVICO, ALBIATE E CARATE BRIANZA

PREMESSE

La previsione di nuova connessione viabilistica (variante alla SP6) è un progetto che interessa il territorio dei Comuni di Sovico, Albiate e Carate Brianza, il cui tracciato (sud-nord) è situato nelle vicinanze dell’omonima strada provinciale esistente. Il suddetto progetto, rappresenta la prosecuzione, verso nord, della cosiddetta TRMI10 un’opera connessa al sistema viabilistico della Pedemontana Lombarda.

Nel Ptcp di Monza Brianza, il tracciato della nuova strada è inserito nella Tavola 12 (Schema di assetto della rete stradale nello scenario di piano) con il numero 730 (Completamento della variante alla SP6 ad ovest dell'abitato di Albiate e Sovico) e classificato come “Nuove connessioni/corridoi da salvaguardare”.

A seguito di richiesta da parte dei Comuni interessati, la Provincia ha valutato positivamente la proposta di modifica del Ptcp vigente volta all’eliminazione della previsione infrastrutturale.

La valutazione favorevole è stata effettuata sulla base delle risultanze di uno studio specialistico appositamente redatto -e condiviso-dai tre comuni interessati dal tracciato. Le analisi e le rilevazioni condotte, unitamente alla costruzione di un modello di simulazione degli scenari futuri, evidenziano in particolare che:

-la realizzazione del completamento della variante SP6 avrebbe ridotte ricadute positive:

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-un parziale recupero di capacità della SP6 esistente e, soprattutto, di alleggerimento dei carichi con conseguente riduzione degli accodamenti alle intersezioni e dei tempi di attesa, è possibile anche mediante interventi minori sulla viabilità di scala locale.

Ai fini di una ponderazione costi/benefici si aggiungono altre considerazioni:

-interesserebbe prevalentemente aree non urbanizzate, determinando un notevole impatto dal punto di vista del consumo di suolo;

-inciderebbe su aree di rilevanza paesaggistico ambientale; il tracciato ricade in parte nel Parco Regionale della Valle del Lambro, in ambiti di interesse provinciale (Tav.6d del Ptcp), in rete verde di ricomposizione paesaggistica (Tav.6a del Ptcp) e in ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico (Tav.7b del Ptcp).

Monza Brianza si conferma la provincia con la percentuale di suolo artificiale più alta d’Italia, con circa il 41% di suolo consumato (Rapporto SNPA 2019).

A fronte delle suddette criticità, si ritiene che la previsione di nuova connessione viabilistica (variante alla SP6) sia un progetto devastante, invasivo, inquinante ed inutile, e come tale da sostituire con un progetto alternativo di mobilità sostenibile, ad esempio: riqualificazione della viabilità locale, potenziamento specifico dei mezzi pubblici (linee bus: z221 “Sesto FS/M1 - Monza FS - Macherio - Carate - Mariano FN/Ospedale”; z232 “Desio - Seregno - Carate - Besana FS”; z233 “Triuggio - Albiate - Seregno FS”; z234

“Vedano al Lambro > Biassono > Sovico > Macherio > Lissone > Muggiò”;

z242 “Desio - Seregno - Carate – Renate”) adattati alle nuove necessità di distanziamento (emergenza Covid-19); incremento della mobilità ciclabile nei Comuni interessati (Sovico, Albiate e Carate Brianza).

PROPOSTA N.1.1

La proposta di modifica

Si concorda con la prima frase (pag.9), riportata nella Relazione di avvio, che recita quanto segue: La variante consiste nell’eliminazione dallo schema di assetto della rete stradale rappresentato alla Tav.12 del Ptcp della

“nuova connessione” identificata con il n.730.

2. PROLUNGAMENTO DELLA LINEA METROPOLITANA M5 A MONZA

PREMESSE

Il Ministero dei trasporti ha emanato il decreto ministeriale n.397 del 4 agosto 2017 “Individuazione delle linee guida per i piani urbani di mobilità sostenibile”. Il PUMS è uno strumento di pianificazione di medio-lungo termine, avente come obiettivi principali il miglioramento dell’accessibilità alle aree urbane e periurbane, mediante sistemi di mobilità e trasporti sostenibili (tra cui le metropolitane ), ed il miglioramento della fruibilità dello spazio pubblico. Il PUMS prevede una serie di passi procedurali, tra cui il percorso partecipato. Tale decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 5 ottobre 2017.

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La Giunta di Monza tramite delibera n. 295 del 31/10/2017 avente come oggetto ” PROLUNGAMENTO M5 - ATTO DI INDIRIZZO SULLA SITUAZIONE PROGETTUALE” ha approvato il Progetto Fattibilità Tecnico Economica (prima fase) col nuovo tracciato “D”. Tale tracciato è composto da 7 fermate: viale Campania, via Marsala, stazione FS, piazza Trento e Trieste, Parco Villa Reale, Ospedale S. Gerardo, Polo Istituzionale.

A luglio 2018 la società MM spa ha concluso il progetto di fattibilità. Nel documento “Analisi preliminari problematiche ambientali” sono descritte anche alcune criticità, tra cui le seguenti:

-“Dall’analisi del PGT di Monza la porzione del tracciato che inizia dalla zona nord del centro storico, passando dalla Villa Reale e dall’Ospedale S.Gerardo si sviluppa in una zona ad alto grado di suscettività al fenomeno degli occhi pollini.” N.B. Gli occhi pollini (o nespolini) sono aree con presenza di cavità sottosuperficiali a distribuzione casuale e zone di debolezza del substrato geologico alterato;

-“La zona prevista per la costruzione del deposito treni in superficie è agricola, circondata da un’area residenziale a nord ed est. La costruzione avrà un impatto paesaggistico non indifferente.” N.B. Il deposito-officina Casignolo è ubicato nella parte meridionale di Monza, nell’area libera compresa tra la A52 a sud, l’abitato lungo via Borgazzi ad est, il prolungamento M5 ad ovest, mentre a nord c’è un’ampia porzione di spazio agricolo. La superficie è di 13 ettari dei quali circa un quarto coperto (edifici e capannoni); la parte restante all’aperto, accoglie il piazzale ferroviario, le aree pedonali, carrabili e a verde.

Edifici e capannoni hanno un’elevazione non superiore agli 8 metri.

La Giunta di Monza, con deliberazione n. 437 del 20 dicembre 2018, ha avviato il procedimento di Variante PGT (Piano di Governo del Territorio) finalizzata alla revisione della normativa e degli eventuali atti conseguenti, avviando altresì, la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). La Variante PGT è caratterizzata da quattro temi specifici (Ambiente e sostenibilità, aree dismesse, lavoro e produttività e mobilità). All’interno del tema Mobilità, una sezione è dedicata al prolungamento della linea metropolitana M5.

Un articolo online (25/02/2019) intitolato “Metro Monza ok la progettazione definitiva” riporta che la società MM Spa ha iniziato la redazione del progetto definitivo.

Un articolo online (26 Aprile 2019) intitolato “Monza, arriva il (primo) piano della viabilità: «Pronto entro due anni»” riporta che l’obiettivo è completare il PUMS entro due anni. L’amministrazione comunale l’ha annunciato pubblicamente - attraverso la voce della sua società pubblica Monza Mobilità - durante il seminario formativo sull’incidentalità stradale organizzato all’inizio di aprile.

A maggio del 2019, dall’unione del Parco Grugnotorto-Villoresi con quello della Brianza Centrale, nasce il PLIS GruBria.

Un articolo online (28 giugno 2019) intitolato “Il PLIS del Grugnotorto Villoresi difende l'integrità del parco dal deposito della metropolitana M5” riporta un intervento del Presidente del Plis Grugnotorto-Villoresi, il quale in merito

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all’ubicazione del deposito dichiara che: “la soluzione proposta non solo non persegue un obiettivo di riduzione del consumo di suolo esplicitato in tutti i documenti di pianificazione regionali, provinciali e comunali pertinenti, ma che questo rilevantissimo consumo di suolo si realizza in uno dei pochi spazi rimasti inedificati nel territorio tra i più urbanizzati della regione, d’Italia, d’Europa. Alla luce di quanto qui velocemente richiamato il parco esprime la sua più decisa contrarietà alla soluzione proposta". Inoltre il Presidente a nome del PLIS, propone: "In via prioritaria l’individuazione dell’area a deposito, anche a costo di un suo ridimensionamento sul sedime di una delle tante are dismesse presenti nell’area metropolitana o nella provincia di Monza e Brianza, eventualmente con una modifica di tracciato funzionale a questo fine (ad esempio le aree industriali dismesse in via Matteotti a Cinisello).” Qualora non fosse possibile individuare un'area alternativa, non mancano proposte migliorative, tra cui si segnala: “1. Sulla base di un principio di riduzione dell’impatto: l’eliminazione dell’area cantiere o la sua provvisoria realizzazione su parte del sito a deposito e la drastica riduzione dell’ingombro del deposito anche con una rivisitazione del suo programma funzionale (quindi riducendo l’insieme delle attività previste) e la sua disposizione ad una quota diversa da quella del piano di campagna o interrata (in parte a cielo aperto in parte in strutture coperte con tetto verde) o sopraelevata.”

A luglio 2019 la Provincia Monza Brianza ha avviato il procedimento per la redazione del PUMS.

La Provincia di Monza Brianza con decreto deliberativo presidenziale n. 84 del 06/08/2019 ha approvato lo “Schema di accordo tra Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Provincia di Monza e della Brianza, Comune di Milano, Comune di Sesto San Giovanni, Comune di Cinisello Balsamo e Comune di Monza per il finanziamento e la realizzazione del prolungamento della linea metropolitana M5 a Monza. Approvazione”, sottoscritto da tutte le parti nel settembre 2019.

Il Ministero dei trasporti ha emanato il decreto ministeriale n.396 del 28 agosto 2019, recante modifiche delle linee guida per la redazione dei Piani urbani della mobilita' sostenibile. Tale decreto modifica il Decreto Ministeriale n.397 del 4 agosto 2017. A partire dalla data di pubblicazione del decreto 396/2019, e fino alla scadenza del trentaseiesimo mese dalla data di entrata in vigore del decreto 397/2017, è consentito presentare istanza per accesso ai finanziamenti statali destinati a nuovi interventi per il trasporto rapido di massa anche: ai Comuni con più di 100.000 abitanti non ricompresi nel territorio di città metropolitane, che non abbiano ancora adottato il PUMS, purché lo stesso sia in redazione e ci sia un atto della Giunta che approvi il primo rapporto PUMS contenente un quadro conoscitivo ed i relativi obiettivi.

Un articolo online (12 Novembre 2019) intitolato “Metropolitana M5 a Monza:

anche il ministero ha firmato la convenzione per il prolungamento” riporta che

“il Ministero dei Trasporti ha sottoscritto la convenzione e dato il via libera al prolungamento della M5 da Milano a Monza. Il documento conferma l’erogazione dei 900 milioni di euro da parte del Governo votato lo scorso dicembre dal Parlamento. L’opera, che dovrebbe costare 1.265 milioni di euro, sarà cofinanziata dalla Regione Lombardia con 283 milioni, dal Comune Milano

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con 37, da Monza con 27,5, da Cinisello Balsamo con 13 e da Sesto San Giovanni con 4,5.”

Attualmente è in fase di sviluppo il progetto definitivo, che dovrà tenere conto, insieme a quello della Provincia (decreto deliberativo presidenziale n.63 del 04/06/2019), di tutti i pareri espressi dai soggetti partecipanti alla conferenza di servizi sul PFTE del prolungamento della linea M5 a Monza.

CONSIDERAZIONI

Oltre alle criticità segnalate in premessa, il tracciato D presenta anche le seguenti:

- È poco efficace a livello trasportistico, perché non passa sotto le grandi strade trafficate della parte occidentale, ovvero il tunnel di viale Lombardia nel quale transitano circa 100.000 veicoli ogni giorno lavorativo, e viale Battisti (asse tangenziale nord) sul quale si rilevano circa 30.000 veicoli/giorno (dati riportati nell’allegato D del DdP del PGT). In tal senso le fermate (MARSALA, stazione FS, piazza Trento e Trieste) sono inappropriate perché inadatte a ridurre in maniera incisiva il traffico presente nelle suddette grandi strade.

Inoltre la fermata (MARSALA) è ridondante, perché si trova in una zona già collegata con linee bus (Z204, Z208) alla stazione ferroviaria di Monza Centrale. Discorso simile per la fermata (piazza Trento e Trieste) che si trova vicino alla stazione ferroviaria. La fermata (stazione FS) è superflua in quanto la funzione di trasporto pubblico di massa (in quella zona) è già svolta dalla stazione ferroviaria di Monza Centrale. In tal senso nella delibera di Giunta n.

295 del 31/10/2017 si parla di dotare Monza di trasporto pubblico complementare alla ferrovia, ma in realtà l’avvicinamento alla stazione ferroviaria contrasta con tale tesi, perché invece le suddette fermate rendono il tracciato concorrenziale!

- È anomalo, perché termina dietro il Polo Istituzionale con un percorso ad uncino (in direzione sud-ovest) e passa 2 volte sotto la ferrovia nella zona di viale Elvezia (via Birona) e di largo Mazzini. Invece è più logico che termini verso viale Brianza, perché in questo modo sarà possibile in futuro, studiare l’eventuale fattibilità di ulteriore prolungamento (in direzione nord) sotto la sp6 Monza-Carate molto trafficata durante i giorni lavorativi.

- È invasivo, perché in alcuni luoghi dove verranno aperti i cantieri delle relative fermate (MARSALA, stazione FS, piazza Trento e Trieste) la viabilità locale potrebbe essere stravolta, con incremento di traffico nelle vie adiacenti e ulteriori disagi per i residenti dei quartieri interessati (San Giuseppe San Carlo, Centro San Gerardo). Si fa presente che una situazione simile si è già verificata in alcuni quartieri di Milano sia per la realizzazione della linea M5 (completata) che per la costruzione della linea M4 (in corso).

- Devastante, perché, oltre al deposito treni, in alcuni luoghi dove verranno aperti i cantieri delle fermate (MARSALA, PARCO VILLA REALE) si verificheranno interventi pesanti di consumo di suolo! Inoltre per le fermate (MARSALA, stazione FS, piazza Trento e Trieste, PARCO VILLA REALE) si potrebbero verificare anche rischi strutturali agli edifici (e manufatti) circostanti! Infatti si segnala quanto segue: la fermata MARSALA (ang. Via Goldoni) è relativa ad un’area verde alberata nei pressi di case e della scuola elementare Puecher; la fermata PARCO VILLA REALE è relativa all’area verde alberata (protetta) tra il parcheggio di Porta Monza ed il Teatrino, quindi tale

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fermata necessita di un parere vincolante degli enti preposti (Sovrintendenza,

…).

- È una forzatura, perché il tracciato è stato individuato senza avviare un percorso partecipativo preventivo con la cittadinanza con varie modalità di informazione (assemblee pubbliche, consulte di quartiere, …) per dare la possibilità a cittadini, comitati, ed associazioni di formulare pareri vincolanti.

Pertanto, si ritiene che l’Amministrazione Comunale di Monza debba avviare, prima dell’approvazione del progetto definitivo, un percorso partecipativo con la cittadinanza per elaborare una soluzione progettuale condivisa, che preveda anche un’eventuale revisione del tracciato.

TRACCIATO Z

A riguardo, si segnala a titolo informativo, un tracciato alternativo, per la parte occidentale di Monza. Si propone un tracciato più efficace e sostenibile, che permette di ridurre in modo incisivo il traffico presente nel viale Lombardia (tunnel, superficie) e sul viale Battisti, e con il quale sarà possibile in futuro, studiare la fattibilità di ulteriore prolungamento sotto la sp6 Monza-Carate sino alla stazione ferroviaria di Macherio-Sovico (prevedendo alcune fermate intermedie a Vedano al Lambro, Biassono, Macherio) alfine di ridurre drasticamente il traffico presente sulla suddetta strada provinciale, e aumentare l’accesso pubblico ad alcuni ingressi del Parco, posti in prossimità.

Il tracciato Z (in prevalenza sotterraneo) è composto da 4 fermate (tre appartenenti al tracciato D e una nuova fermata). Dalla stazione di CINISELLO MONZA prosegue per viale CAMPANIA (fermata parcheggio angolo Via Philips) viale LOMBARDIA (nuova fermata angolo via Tiro a Segno) fermata MONZA BRIANZA (dietro il Polo Istituzionale) e fermata vicina all’OSPEDALE S.GERARDO (parcheggio piazza Resistenza) con direzione nord-est per un futuro ipotetico prolungamento sotto la sp6 Monza-Carate sino alla stazione ferroviaria di Macherio-Sovico.

Il deposito treni sarebbe meglio realizzarlo su area dismessa (ad esempio le aree industriali dismesse in via Matteotti a Cinisello) oppure interrato (totalmente) nell’ubicazione attuale.

Il segmento in trincea (tra via Trasimeno e viale Campania) va mitigato, sia perché attraversa una zona agricola facente parte delle aree libere inserite dal Comune di Monza, con DCC n. 77 del 24 ottobre 2016, nel PLIS Grugnotorto- Villoresi (ma questa disponibilità da parte di Monza non è mai stata resa effettiva), ed anche per continuare a garantire la viabilità sulla via Trasimeno.

La fermata di viale LOMBARDIA (ang. via Tiro a Segno) è relativa all’area verde su cui è previsto dal Documento di Piano del PGT 2017 l’ambito di trasformazione AT_05 (VIALE LOMBARDIA-VIA TICINO). Tale fermata necessità di una preventiva modifica parziale di alcune destinazioni previste nell’ AT_05 nell’area a nord della via Tiro a Segno. Questo problema si può comunque risolvere, in fase di elaborazione del relativo piano attuativo, tramite un percorso partecipativo attivo.

PLANIMETRIA CINISELLO MONZA - MONZA BRIANZA PROPOSTA DI MODIFICA: Tracciato Z (colore viola)

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SITI STRATEGICI ESCLUSI

La Villa Reale è già collegata, tramite trasporto pubblico, anche alla stazione ferroviaria di Monza Centrale. Tale collegamento è rappresentato dalle fermate bus delle linee Z204, Z211, Z221. Per queste linee è utile verificare la possibilità di un potenziamento, ed inoltre valutare la fattibilità di ripristinare la navetta gratuita (anno 2014) che collegava la stazione ferroviaria Monza Centrale (via Turati) con la Villa Reale, trasformandola in una linea ad alta frequenza oraria. In questo modo verrà aumentata l’accessibilità pubblica alla Villa Reale tramite linee bus.

DIFFERENZE

Rispetto al tracciato D, il tracciato Z proposto è più efficace e sostenibile, ha il vantaggio di avere meno fermate, e quindi si riduce il costo complessivo ed il tempo di realizzazione dell’opera. Inoltre il tracciato Z punta verso la Brianza centrale, alfine di un eventuale proseguimento metropolitano sino alla stazione ferroviaria di Macherio-Sovico, che oltre ad essere strategico, è anche una valida alternativa al progetto stradale della TRMI10.

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PROPOSTA N.2.1

La proposta di modifica

Visto che il tracciato del progetto definitivo (in fase di sviluppo) della linea M5 sarà analizzato anche all’interno del percorso partecipativo previsto a Monza (nella Variante PGT e nel PUMS) si ritiene che tale tracciato potrebbe essere eventualmente modificato.

Pertanto si propone una modifica (in grassetto) alla prima frase (pag.15) riportata nella Relazione di avvio: “La variante consiste nel recepire (in modo provvisorio) il tracciato del prolungamento della linea M5 ricadente sul territorio provinciale di competenza, negli elaborati del Ptcp relativi: …”

In attesa di una vostra risposta, si porgono cordiali saluti.

Comitato Bastacemento Maurizio Bertinelli

Recapito: comitatobastacemento@gmail.com

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