RE\562604IT.doc PE 357.272v01-00
IT IT
PARLAMENTO EUROPEO
2004 2009
Documento di seduta
6.4.2005 B6-0225/2005
PROPOSTA DI RISOLUZIONE
presentata a seguito della relazione del Consiglio europeo e di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento da Martin Schulz e Hannes Swoboda
a nome del gruppo PSE
sull'esito della riunione del Consiglio europeo del 22-23 marzo 2005
PE 357.272v01-00 2/5 RE\562604IT.doc
IT
B6-0225/2005
Risoluzione del Parlamento europeo sull'esito della riunione del Consiglio europeo del 22-23 marzo 2005
Il Parlamento europeo,
– visto l'esito della riunione del Consiglio europeo del 22-23 marzo 2005,
– vista la risoluzione del Parlamento europeo del 9 marzo 2005 sulla revisione a medio termine della Strategia di Lisbona,
– visto il vertice ONU sui progressi realizzati in relazione agli obiettivi di sviluppo del Millennio che avrà luogo nel settembre 2005,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
1. plaude alle conclusioni della Presidenza che offrono risposte concrete alle sfide cui l'Unione europea è attualmente confrontata, in particolare in campo economico e sociale;
PATTO DI STABILITÀ E DI CRESCITA
2. accoglie con favore l'accordo politico per il rafforzamento e il chiarimento in merito all'applicazione del Patto di stabilità e di crescita allo scopo di migliorare il coordinamento e il monitoraggio delle politiche economiche; sottolinea in particolare l'accordo per
rafforzare la componente preventiva del Patto e collegare il Patto di stabilità e di crescita agli obiettivi e le politiche di Lisbona;
3. prende atto inoltre della decisione, intesa a rafforzare l'orientamento in termini di crescita del Patto, di tener conto delle riforme strutturali nella definizione del percorso di
adeguamento dei paesi all'obiettivo a medio termine; ritiene tuttavia che, per quanto riguarda le riforme strutturali, occorra tener presente non soltanto l'impatto sulle economie di costo a lungo termine ma anche la loro compatibilità con gli standard elevati del
modello sociale europeo;
4. chiede alla Commissione, ai fini di un miglioramento della governance economica dell'UE, di esercitare pienamente il suo diritto di iniziativa e il suo ruolo di custode del trattato CE e delle sue procedure, e di svolgere un ruolo più attivo nel rafforzamento del coordinamento macroeconomico;
5. concorda pienamente sull'importanza attribuita al miglioramento delle disposizioni macroeconomiche e della governance del sistema statistico europeo, nel rispetto dell'indipendenza, della capacità operativa e della responsabilità, sia delle agenzie
statistiche nazionali sia di Eurostat; chiede alla Commissione e al Consiglio di tener conto della posizione che dovrà assumere prossimamente il Parlamento europeo;
6. ritiene che i parlamenti nazionali dovrebbero discutere e monitorare i programmi di stabilità nazionale e di convergenza nonché le procedure di allarme rapido e di deficit
RE\562604IT.doc 3/5 PE 357.272v01-00
IT
eccessivo;
7. invita il Consiglio e la Commissione a presentare le modifiche approvate ai regolamenti 1466/97 e 1467/98 e a coinvolgere pienamente il Parlamento europeo in tale riforma del Patto di stabilità e di crescita;
RILANCIO DELLA STRATEGIA DI LISBONA
8. plaude al rinnovato impegno del Consiglio europeo in relazione alla Strategia di Lisbona e al sostegno da esso accordato a molte delle posizioni adottate prima del Vertice dal
Parlamento europeo, per quanto riguarda, tra l'altro, l'accento posto su crescita e
occupazione, la riaffermazione dell'interdipendenza delle dimensioni economica, sociale ed ambientale della Strategia, il sostegno alle PMI, l'importanza attribuita alla formazione lungo tutto l'arco della vita e l'insistenza su di una politica industriale attiva;
9. apprezza in particolare il riconoscimento del ruolo vitale che la politica sociale può svolgere ai fini della riuscita economica dell'Europa, in particolare attirando un maggior numero di persone nel mercato del lavoro, promuovendo le pari opportunità,
incoraggiando l'integrazione sociale, facendo il modo che il lavoro paghi e migliorando l'equilibrio tra attività lavorativa e vita familiare per uomini e donne; insiste affinché l'agenda sociale europea costituisca parte integrante della Strategia di Lisbona;
10. condivide l'opinione che la conoscenza, l'innovazione e la ricerca costituiscono altrettanti strumenti chiave per realizzare una crescita sostenibile e promuovere l'occupazione ed invita la Commissione e gli Stati membri a raddoppiare i loro sforzi per costruire un'economia della conoscenza pienamente inclusiva;
11. condivide il parere del Consiglio europeo circa l'esigenza di realizzare un mercato interno dei servizi pienamente operativo nel rispetto del modello sociale europeo e ritiene che tutte le direttive concernenti i servizi nel mercato interno dovrebbero offrire garanzie in termini di responsabilità sociale, tutela dei diritti dei consumatori e delle norme sociali e ambientali; insiste sulla necessità di un quadro giuridico comunitario per i servizi di interesse generale, onde realizzare le necessarie salvaguardie;
12. ritiene che un'iniziativa europea in materia di investimento più vigorosa e coerente sia necessaria per creare il quadro macroeconomico di crescita essenziale per il successo della Strategia di Lisbona;
13. ritiene che maggiore attenzione debba essere accordata al chiarimento della governance della Strategia di Lisbona, in particolare attraverso la definizione del ruolo del Parlamento e del ruolo dei diversi Consigli in tutti gli aspetti della governance stessa; ritiene parimenti che occorra spiegare in che modo le direttrici integrate rifletteranno quegli aspetti della strategia, ad esempio le misure ambientali, di formazione e di economia della conoscenza, che possono non collimare con la struttura proposta delle direttrici;
14. approva il riconoscimento che le prospettive finanziarie del 2007-2013 devono dotare l'Unione di fondi adeguati per realizzare le politiche comunitarie e segnala la sua
intenzione di assicurare che ciò avverrà in particolare attraverso il sostegno alla Strategia di Lisbona;
PE 357.272v01-00 4/5 RE\562604IT.doc
IT
15. sottolinea l'importanza della realizzazione della rete transeuropea per la crescita,
l'occupazione, la sostenibilità e la coesione in Europa; sostiene i progetti prioritari indicati nelle direttrici RTE e sottolinea inoltre l'importanza di dotare di strumenti finanziari consistenti tali reti;
SVILUPPO SOSTENIBILE
16. approva l'accento posto sulle politiche ambientali, quale contributo positivo alla crescita, l'occupazione, la competitività e, non ultima, la qualità della vita; appoggia la richiesta del Consiglio di una rapida applicazione del piano d'azione per l'ecotecnologia; attende con ansia le direttrici di sviluppo sostenibile che saranno adottate dal Consiglio nella sua riunione del giugno 2005, nonché obiettivi ambiziosi, indicatori chiari e procedure di monitoraggio efficaci e trasparenti;
17. lamenta tuttavia il fatto che si faccia riferimento ai legami tra la Strategia di Lisbona e lo sviluppo sostenibile solo in termini generali e si aspetta che la dichiarazione dei principi dello sviluppo sostenibile che sarà adottata dal Consiglio europeo nel giugno 2005, possa correggere tale situazione;
MUTAMENTO CLIMATICO
18. approva la volontà di studiare opzioni per una regolamentazione post 2012 nel quadro del processo in seno all'ONU sul mutamento climatico, parallelamente allo sviluppo di una strategia europea a lungo termine, che preveda una riduzione delle emissioni del 15-30%
entro il 2020 in quanto strada da seguire per i paesi sviluppati; insiste affinché l'UE mantenga il suo ruolo di guida nel quadro degli sforzi internazionali tesi a far fronte al mutamento climatico e presenti proposte concrete per un programma ambizioso oltre il 2012; insiste di nuovo affinché l'UE adotti ulteriori misure per aumentare il risparmio energetico, migliorare l'efficienza energetica e promuovere il passaggio a fonti energetiche rinnovabili;
PREPARATIVI PER IL VERTICE ONU DEL 2005
19. approva la priorità attribuita al Consiglio europeo ai preparativi per il Vertice ONU di settembre sugli obiettivi di sviluppo del Millennio; sottolinea l'esigenza che l'UE e gli Stati membri dimostrino il loro impegno ai fini dello sviluppo e degli obiettivi del Millennio, aumentando gli stanziamenti del bilancio UE destinati allo sviluppo e migliorando l'efficacia degli aiuti, ad esempio, attraverso il completo svincolamento di tutti gli aiuti allo sviluppo;
20. rinnova l'appello del Consiglio europeo affinché la Commissione acceleri la valutazione del contributo dell'UE agli obiettivi di sviluppo del Millennio; sottolinea che la
Commissione è nella posizione giusta per guidare il coordinamento degli Stati membri nei loro sforzi per realizzare gli obiettivi del Millennio; invita la Commissione a rafforzare l'impegno a favore della cancellazione del debito dei paesi poveri e dell'introduzione di una tassa internazionale che offra fondi aggiuntivi allo sviluppo; plaude all'impegno dichiarato di recente dal Commissario responsabile per lo sviluppo di fissare calendari per il raggiungimento da parte degli Stati membri di un contributo APS dello 0,7% del PNL e chiede alla Commissione di attribuire priorità a tale obiettivo senza indugio;
RE\562604IT.doc 5/5 PE 357.272v01-00
IT
21. sostiene con forza l'affermazione del Consiglio europeo secondo cui il sostegno dell'Unione europea all'Africa dovrebbe essere rafforzato; plaude alle iniziative per l'Africa proposte dalla Commissione per il 2005; sottolinea che l'attenzione per i paesi più poveri, che è in linea con gli sforzi tesi a realizzare gli obiettivi del Millennio e con gli impegni dell'Unione in termini di eliminazione della povertà, deve essere sostenuta da un consistente incremento degli aiuti sia da parte dell'Unione che degli Stati membri;
KIRGHIZISTAN
22. esprime la sua preoccupazione per i recenti avvenimenti nel Kirghizistan e sottoscrivere la dichiarazione del Consiglio in cui si chiede ai leader recentemente nominati di tale paese di restaurare l'ordine pubblico e di avviare un dialogo con tutte le forze politiche
coinvolte, onde garantire la riconciliazione nazionale e un processo democratico che comprenda il pieno rispetto dello stato di diritto e dei diritti umani;
LIBANO
23. ribadisce la sua posizione sull'attuale situazione del Libano e chiede l'applicazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU n. 1559 concernente il ritiro delle truppe e dei servizi segreti siriani dal Libano, come promesso di recente dal governo della Siria;
auspica che la formazione di un nuovo governo possa contribuire alla stabilità del paese nella prospettiva dell'organizzazione di elezioni libere, corrette e trasparenti, come previsto; sollecita il Consiglio a prevedere una missione di osservazione delle elezioni dell'Unione europea, in accordo con le autorità libanesi;
CROAZIA
24. approva la decisione del Consiglio europeo di creare una task force avente il compito di riferire in merito ai progressi della Croazia nel soddisfacimento delle condizioni
necessarie per l'apertura dei negoziati di adesione con l'Unione europea;
25. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione nonché ai governi e parlamenti degli Stati membri.