Bergamo, 12 dicembre 2018 – 14.30/18.30
MODULO B
CORSO DI FORMAZIONE PER ASPP/RSPP PRIMO INCONTRO
ARGOMENTI : Parte prima:
ARGOMENTI : Parte prima:
Parte prima:
RIFERIMENTI LEGISLATIVI: IL D.Lgs. 81/08 e L’ACCORDO STATO REGIONI DEL 7 LUGLIO 2016 PRESENTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E LINEE METODOLOGICHE
ASPP E RSPP: QUALI COMPETENZE?
Parte seconda:
LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE SCUOLE
GLI ADEMPIMENTI INIZIALI: DALLA CHECK LIST ALLA DEFINIZIONE DELLE PROCEDURE ESERCITAZIONE, DISCUSSIONE, ESEMPI
Parte prima:
RIFERIMENTI LEGISLATIVI: IL D.Lgs. 81/08 e L’ACCORDO STATO REGIONI DEL 7 LUGLIO 2016 PRESENTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E LINEE METODOLOGICHE
ASPP E RSPP: QUALI COMPETENZE?
Parte seconda:
LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE SCUOLE
GLI ADEMPIMENTI INIZIALI: DALLA CHECK LIST ALLA DEFINIZIONE DELLE PROCEDURE ESERCITAZIONE, DISCUSSIONE, ESEMPI
Relatrice : prof.ssa Lucilla Torri
MODULO B: LA FORMAZIONE DI ASPP E RSPP
Quali sono i compiti di un ASPP?
Che competenze deve possedere?
Quali sono i compiti di un RSPP?
Quali competenze deve UN ASPP È BRAVO
QUANDO …
UN RSPP È EFFICACE QUANDO…
Quali competenze deve aver acquisito?
E IO.. A CHE PUNTO SONO???
Definizioni: RSPP, ASPP, SPP
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) (art. 2 comma 1 lett. f)
Persona interna/esterna designata dal datore di lavoro in possesso delle capacità e dei requisiti professionali adeguati (art. 32) che ha il compito di coordinare il SPP
dai rischi.
Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP)
(art. 2 comma 1 lett. g)
Persona interna/esterna designata dal datore di lavoro in possesso delle capacità e Persona interna/esterna designata dal datore di lavoro in possesso delle capacità e dei requisiti professionali adeguati (art. 32) che fa parte del servizio di prevenzione
e protezione.
Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)
(art. 2 comma 1 lett. l) Insieme delle persone (ASPP e RSPP), sistemi e mezzi esterni o interni all'organizzazione finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi
professionali per i lavoratori.
Svolge una serie di funzioni a supporto del compito del Datore di Lavoro in
materia di sicurezza.
COMPITI del Servizio di Prevenzione e Protezione
art. 33
• Individuare e valutare i rischi esistenti, in collaborazione con gli altri soggetti della prevenzione (MC, RLS) e avvalendosi del contributo di tutte le competenze presenti in azienda, pur restando la responsabilità della valutazione dei rischi in capo al DL;
capo al DL;
• Individuare e proporre le misure di prevenzione e protezione che ritiene necessarie per ridurre i rischi rilevati e garantire la salubrità degli ambienti di lavoro nel rispetto della normativa vigente e della conoscenza dell'organizzazione;
• Elaborare, per quanto di sua competenza, le misure
preventive e protettive e i relativi sistemi di controllo;
COMPITI del Servizio di Prevenzione e Protezione
art. 33
• Elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività;
• Fornire ai lavoratori tutte le informazioni necessarie, specie in seguito a specifiche situazioni di rischio segnalate dagli stessi;
• Proporre i programmi di informazione, formazione e l’addestramento dei lavoratori relativamente agli aspetti di prevenzione dai rischi professionali;
• Partecipare alle consultazioni in materia di tutela della
salute e sicurezza sul lavoro e alle riunioni periodiche
Servizio di Prevenzione e Protezione
Le dimensioni del Servizio di prevenzione e protezione (SPP) non sono definite per legge, ma devono essere adeguate rispetto alla tipologia di azienda (dimensioni, complessità organizzativa, pericolosità del processo di lavoro). I componenti devono poter disporre del tempo e dei mezzi necessari a svolgere i compiti loro assegnati, e non possono necessari a svolgere i compiti loro assegnati, e non possono essere oggetto di ripercussioni legate alla funzione che sono chiamati a svolgere.
Tutti i componenti del SPP (RSPP e ASPP) devono seguire
un percorso di formazione e aggiornamento continuo in base
ai requisiti definiti dal Testo Unico e dagli Accordi Stato
Regioni ( ultimo riferimento normativo 7 luglio 2016)
Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP)
Definizione (art. 2 comma 1 lett. g)
Persona designata dal datore di lavoro in possesso delle capacità e dei requisiti professionali specificati nell’art. 32 che fa parte del servizio di prevenzione e protezione.
I lavoratori dipendenti designati non hanno l’obbligo di accettare l’incarico.
Gli Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione devono
frequentare un corso di formazione adeguato ai rischi
presenti nel proprio ambiente di lavoro; ma a differenza
del RSPP partecipano al corso di formazione soltanto
per quanto attiene ai Moduli A e B.
Compiti dell’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP)
Supportare il RSPP nella attività di consulenza e proposizione ai fini della tutela della salute e della sicurezza.
Gli ASPP sono quindi dei tecnici della sicurezza che Gli ASPP sono quindi dei tecnici della sicurezza che collaborano con il RSPP, riferiscono allo stesso tutti gli inconvenienti che riscontrano e danno anche suggerimenti su come eliminare i pericoli e quando non è possibile come ridurli alla fonte.
Il numero di ASPP è in funzione delle specifiche varietà
di professionalità disponibili o necessarie
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
Definizione (art. 2 comma 1 lett. f)
Persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’art. 32, designata dal DL, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi
D.Lgs. 81/08 Art.32 aspetti salienti
• Le capacità ed i requisiti professionali dei responsabili e degli addetti ai servizi di prevenzione e protezione interni o esterni devono essere adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di devono essere adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative.
• Per lo svolgimento della funzione di Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione è necessario essere in possesso di un titolo
di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore
nonché di un attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento, a
specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul
luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative (moduli A, B e C).
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
D.Lgs. 81/08 Art.32 aspetti salienti
• Inoltre è necessario possedere un attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento, a specifici corsi di formazione in materia di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e da stress lavoro-correlato di cui all’articolo 28, comma 1, di organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali.
comunicazione in azienda e di relazioni sindacali.
Caratteristiche dell’RSPP
• Svolge un ruolo di supporto tecnico al datore di lavoro.
• Può essere un soggetto interno all’azienda.
• Può essere esterno se le capacità dei dipendenti sono insufficienti.
• Il datore di lavoro può autonominarsi RSPP.
Il Datore di lavoro come RSPP
Il Datore di lavoro può autonominarsi RSPP nei seguenti casi:
Aziende artigiane ed industriali fino a 30 addetti;
Aziende agricole e zootecniche fino a 10 addetti;
Aziende agricole e zootecniche fino a 10 addetti;
Aziende della pesca fino a 20 addetti;
Altre aziende fino a 200 addetti.
Compiti del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
(art. 33 del D.Lgs. n. 81/2008)
RSPP provvede:
• all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale;
• ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive previste dall'art. 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure;
• …
Compiti del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
(art. 33 del D.Lgs. n. 81/2008)
RSPP provvede:
• ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
• a proporre i programmi di informazione e di formazione dei lavoratori;
dei lavoratori;
• a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica prevista dall'art. 35;
• a fornire ai lavoratori le informazioni previste dall'art. 36.
Il RSPP è tenuto al segreto in ordine ai processi lavorativi
di cui venga a conoscenza nell'esercizio delle sue
funzioni e il suo servizio è utilizzato dal datore di lavoro.
MODULO B: FORMAZIONE PER ASPP E RSPP: PRESENTAZIONE
QUALE FORMAZIONE DEVONO AVERE ASPP E RSPP?
RIFERIMENTI LEGISLATIVI:
RIFERIMENTI LEGISLATIVI:
ACCORDO STATO REGIONI 7 luglio 2016
Evoluzione della normativa in relazione alla FORMAZIONE
Non veniva richiamata formazione per RSPP - ASPP
Decreto Legislativo 626/1994
Decreto Legislativo 195/2003
Denunce
Pubblicazione G.U. 19/08/16 Entrata vigore 195/2003
Denunce Corte Giustizia
Entrata vigore 03/09/16
Accordo Stato-Regioni 26 gennaio 2006
Decreto Legislativo
81/2008
Nuovo Accordo Stato-Regioni
7 luglio 2016
Accordo 7 luglio 2016
Accordo 7 luglio
revisiona
sostituisce
Accordo 26/01/2006
(non più coerente con accordi 2011, 2012 e D.I. 6/03/2013)
Accordo
21 dicembre 2011
Durata e contenuti minimi dei percorsi formativi per RSPP/ASPP e disposizioni modificative agli Accordi del 21 dicembre 2011 ex art. 34, commi 2 e 3, e 37, comma 2, del D.Lgs.81/2008 e del 22 febbraio 2012 ex art. 73, comma 5, del d.lgs.1/2008
Schema delle novità introdotte
dall’Accordo Stato/Regioni del 7 luglio 2016
7 luglio 2016
Allegato II Accordo 7 luglio 2016
Accordo 7 luglio 2016
Accordo 7 luglio 2016
Allegato III
sostituisce
elimina
modifica
attua
21 dicembre 2011
(….art.37, DLGS 81/08 s.m.)
Allegato I Riferimento agli «enti bilaterali»
(Accordi artt. 34 e 37 del 2011, Linee applicative2012, 22/2/2012
Accordo 22 febbraio 2012
(art.73, c.5 DLGS 81/08 s.m.)
Legge 98/2013 decreto legge 69/13
(c.d. decreto del fare)
NUOVO ACCORDO STATO REGIONI 7 LUGLIO 2016 individua: DURATA E CONTENUTI MINIMI DEI PERCORSI FORMATIVI PER RSPP E ASPP
Allegato A
L’art. 32, comma 2 del d.lgs. 81/2008 subordina lo svolgimento delle funzioni di
RSPP e ASPP a due requisiti:
titolo di studio non inferiore al diploma di
istruzione secondaria superiore
attestato di frequenza, con verifica di apprendimento, a specifici corsi
di formazione:
a) adeguati alla natura dei rischi;
b) relativi alle attività lavorative
RSPP e ASPP
devono frequentare corsi di aggiornamento
La durata e i contenuti sono da considerarsi minimi pertanto, i soggetti formatori,
qualora lo ritengano opportuno, potranno implementarne durata e contenuti
INDIVIDUAZIONE DI ULTERIORI TITOLI DI STUDIO
validi per esonero ai moduli A-B + C
Punto 1 All. A
E’ stato ampliato l’elenco delle lauree che davano diritto all’esonero, già stabilito nell’art. 32, comma 5 del d.lgs.
81/2008, che ora risulta
riassunto nell’Allegato I.
Individuazione dei soggetti formatori
e sistema di accreditamento
Punto 2 All. A
a)le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, anche mediante le proprie strutture tecniche operanti nel settore della prevenzione (Aziende Sanitarie Locali, etc.) e della formazione professionale di diretta emanazione regionale o provinciale;
b)gli Enti di formazione accreditati in conformità al modello di accreditamento definito in ogni Regione e Provincia autonoma ai sensi dell’Intesa sancita in data 20 marzo 2008 e pubblicata sulla GURI del 23 gennaio 2009;
c)le Università;
d)le scuole di dottorato aventi ad oggetto le tematiche del lavoro e della formazione;
e)le istituzioni scolastiche nei confronti del personale scolastico e dei propri studenti;
f)l’INAIL;
g)il Corpo nazionale dei vigili del fuoco o i corpi provinciali dei vigili del fuoco per le Province autonome di Trento e g)il Corpo nazionale dei vigili del fuoco o i corpi provinciali dei vigili del fuoco per le Province autonome di Trento e Bolzano;
h)l’amministrazione della Difesa;
i) le amministrazioni statali e pubbliche di seguito elencate, limitatamente al personale della pubblica amministrazione sia esso allocato a livello centrale che dislocato a livello periferico:
Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
Ministero della salute;
Ministero dello sviluppo economico;
Ministero dell’interno: Dipartimento per gli affari interni e territoriali e Dipartimento della pubblica sicurezza;
Formez
SNA (Scuola Nazionale dell’Amministrazione);
l)le associazioni sindacali dei datori di lavoro o dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e gli organismi paritetici quali definiti all’art. 2, comma 1, lettera ee), del d.lgs. n. 81/2008 per lo svolgimento delle funzioni di cui all’art. 51 del d.lgs. n. 81/2008, limitatamente allo specifico settore di riferimento;
m)i fondi interprofessionali di settore nel caso in cui, da statuto, si configurino come erogatori diretti di formazione;
n)gli ordini e i collegi professionali
Organizzazione dei corsi
Punti 3,4,5 All. A
Requisiti docenti – Metodologia di insegnamento e apprendimento il soggetto formatore dovrà:
a)
indicare il responsabile del progetto
formativo, che può essere individuato Requisiti dei docenti formativo, che può essere individuato
tra i docenti dello stesso corso;
b)
indicare i nominativi dei docenti;
c)
ammettere un numero massimo di partecipanti ad ogni corso, nel limite di 35 soggetti;
d)
tenere il registro di presenza dei partecipanti;
e)
verificare la frequenza del 90% delle ore di formazione previste, ai fini dell’ammissione alla verifica
dell’apprendimento.
Indicazioni metodologiche per la progettazione e realizzazione del corso di RSPP/ASPP, con
particolare riguardo al Modulo B, sono riportate nell’All. IV.
D.I. 6 marzo 2013
Requisiti specifici per lo
svolgimento della formazione in
modalità e-learning nell’All. II.
Articolazione, obiettivi e contenuti del percorso formativo
Modulo A Rspp e Aspp
Durata
Punto All. A, 6
Modulo B Rspp e Aspp
Durata
Modulo C Rspp
Durata
Modulo B-SP1
Durata
Modulo BASE 28 ore
Durata Modulo BASE
48 ore Verifiche Escluse verifiche finali apprendimento
dall’orario
Correlato alla natura dei rischi e alle
attività lav.
Durata
Modulo BASE 24 ore
Verifiche Escluse verifiche finali appredimento
dall’orario
B-SP1 Agr.pes
12 ore
Modulo B-SP2 Cav.Ed 16 ore Modulo
B-SP3 Sanità r
12 ore Modulo
B-SP4 Chim.
Verifiche
Escluse verifiche finali apprendimento
dall’orario
E-learning
Regole All.II
Valutazione degli apprendimenti per Moduli A+B+C
Punto All. A, 7 (conoscenza normativa + competenza tecnico-professionale)
Modulo A
Verifica di Apprendimento
Modulo B Modulo C
Verifica di Apprendimento
Verifica di Apprendimento Verbali di esame
conservati da sogg. formatore anche informat.
Apprendimento TEST
-Minimo 30 domande -Ciascuna 3 risposte alternative
-Esito positivo 70%
-Somministrabili anche in itinere
COLLOQUIO Eventuale
Apprendimento TEST
-Minimo 30 domande -Ciascuna 3 risposte alternative
-Esito positivo 70%
-Somministrabili anche in itinere -5 domande aperte o simulazione
COLLOQUIO Eventuale
Apprendimento TEST
-Minimo 30 domande -Ciascuna 3 risposte alternative
-Esito positivo 70%
-Somministrabili anche in itinere
COLLOQUIO
Obbligatorio
Riconoscimento
formazione pregressa
Punto All. A, 8
RSPP/ASPP
che non cambiano settore
Accordo 26/1/2006
CORSO
Credito riconosciuto
Modulo B
comune
Modulo B
specialistico
produttivo
NON devono
• integrare
il proprio percorso formativo
CORSO FREQUENTATO
Modulo B1: 36 ore Totale Credito totale per SP1 Modulo B2: 36 ore Totale Credito totale per SP1 Modulo B3: 60 ore Totale Credito totale per SP2
Modulo B4: 48 ore Totale -
Modulo B5: 68 ore Totale Credito totale per SP4
Modulo B6: 24 ore - -
Modulo B7: 60 ore Totale Credito totale per SP3
Modulo B8: 24 ore - -
Modulo B9: 12 ore - -
Aggiornamento per RSPP e ASPP
Punto 9 All. A, (necessario per l’esercizio del ruolo + altre figure)
- deve essere di carattere generale
Temi Durata
-Fonti di rischio
specifiche dell’attività NON
I corsi, nelle diverse modalità, devono essere organizzati
dai soggetti formatori (punto 2)
RSPP : 40 ore nei 5 anni carattere generale
- deve essere una mera riproduzione di argomenti già svolti nei corsi base
specifiche dell’attività lavorativa o del settore produttivo dove viene esercitato il ruolo , compresi quelli…
previsti dall’art.28, c.1 -Tecniche di
comunicazione volte all’infor./form.dei lav.
-Sistemi di gestione e processi organizzativi -Aspetti giuridico- normativi e
DEVE
trattare evoluzioni, innovazioni e
applicazioni pratiche approfondimenti del contesto produttivo e
Modalità
E-learning (Allegato II) Convegni/seminari : 50%
Max 35 partecipanti Registro di presenza tenuto dal soggetto che
Corsi
ASPP : 20 ore nei 5 anni
Aggiornamento per RSPP e ASPP
Ottenimento/aggiornamento di qualifiche speciali: ad es.
preposti, dirigenti, gestione emergenze, primo soccorso…
I corsi, nelle diverse modalità, devono essere organizzati
dai soggetti formatori (punto 2)
NON
VALIDA Frequenza ai corsi di specializzazione : B-SP1 - B-SP2 - B-SP3 - Punto All. A, 9
Frequenza ai corsi di specializzazione : B-SP1 - B-SP2 - B-SP3 - B-SP4 -
VALIDA
Formatore-docente per la sicurezza sul lavoro D.I. 6 marzo 2013 - aggiornamento
Coordinatore per la sicurezza (CSP-CSE) Allegato XIV DLGS 81/08 s.m.) - aggiornamento
Attestato Fascicolo corso
Rilasciati dai soggetti formatori – che firmano l’attestato Conservato10 anni Fascicolo del corso (informatizzato)
Dati corsista, elenco dei partecipanti (con firme),
nominativo/i e firma/e del/i docente//i, contenuti, ora
25MODULO B: FORMAZIONE PER ASPP E RSPP
Il Modulo B è il corso correlato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative.
Come il Modulo A anche il Modulo B è necessario per lo svolgimento delle funzioni di RSPP e ASPP
L’articolazione degli argomenti formativi e delle aree tematiche è strutturata prevedendo un Modulo comune a tutti i settori produttivi della durata di 48 ore non comprensive delle verifiche di apprendimento finali.
Il suddetto Modulo B comune è esaustivo per tutti i settori produttivi ad eccezione di quattro per i quali il percorso può essere integrato con la frequenza di moduli di specializzazione (cfr. precedente riferimento)
Il Modulo B comune è propedeutico per l’accesso ai moduli di
specializzazione e per il Modulo C.
MODULO B: FORMAZIONE PER ASPP E RSPP
Il Modulo B deve essere orientato a:
RISOLUZIONE DI PROBLEMI
ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI
PIANIFICAZIONE DI IDONEI INTERVENTI DI PREVENZIONE DELLE
PIANIFICAZIONE DI IDONEI INTERVENTI DI PREVENZIONE DELLE
ATTIVITÀ DEI RISPETTIVI LIVELLI DI RISCHIO
MODULO B: FORMAZIONE PER ASPP E RSPP
IL PRINCIPALE OBIETTIVO È QUELLO DI SVILUPPARE NEI PARTECIPANTI SPECIFICHE COMPETENZE APPLICABILI NEL SETTORE DI RIFERIMENTO.
LE LEZIONI AVRANNO QUINDI UN CARATTERE OPERATIVO, ORIENTATO ALLA RISOLUZIONE DI PROBLEMI, ALL’ANALISI E ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI, ALLA PIANIFICAZIONE DI IDONEI INTERVENTI DI PREVENZIONE.
DURANTE LA TRATTAZIONE DEI RISCHI VERRÀ EFFETTUATO UN RICHIAMO
NORMATIVO E DI DEFINIZIONE DEGLI STESSI, L’ATTENZIONE SARÀ RIVOLTA
ALLA LORO CORRETTA VALUTAZIONE, ALLE DIVERSE MISURE TECNICO-
ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI UTILI AL LORO CONTENIMENTO E AGLI
ADEMPIMENTI PREVISTI IN PRESENZA DEI RISCHI STESSI.
MODULO B: FORMAZIONE PER ASPP E RSPP
COMPETENZE
AL TERMINE DEL MODULO B COMUNE I PARTECIPANTI SARANNO IN GRADO DI:
INDIVIDUARE I PERICOLI E VALUTARE I RISCHI PRESENTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO DEL COMPARTO COMPRESI I RISCHI ERGONOMICI E STRESS LAVORO-CORRELATO.
INDIVIDUARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PRESENTI INDIVIDUARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PRESENTI NEGLI SPECIFICI AMBIENTI DI LAVORO, COMPRESI I DPI, IN RIFERIMENTO ALLA SPECIFICA NATURA DEL RISCHIO E DELL’ATTIVITA’
LAVORATIVA
CONTRIBUIRE AD INDIVIDUARE ADEGUATE SOLUZIONI TECNICHE,
ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI DI SICUREZZA PER OGNI TIPOLOGIA
DI RISCHIO
MODULO B: FORMAZIONE PER ASPP E RSPP
Nello specifico, durante il corso di formazione che iniziate oggi, il cui programma dettagliato è presente nella cartella del nostro sito, VERRÀ DATO SPAZIO ADEGUATO ANCHE AL LAVORO DI GRUPPO e INDIVIDUEREMO UN DOCENTE TUTOR DI SUPPORTO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL MATERIALE FINALE DA DISCUTERE IN SEDE D’ESAME
IL SPP DEVE ESSERE COSTITUITO DA PERSONE COLLABORANTI E COMUNICATIVE CHE INDIVIDUANO POSSIBILI SINERGIE
COMUNICATIVE CHE INDIVIDUANO POSSIBILI SINERGIE
Durante il corso I PARTECIPANTI AVRANNO ANCHE LA POSSIBILITÀ DI
PROGETTARE E DISCUTERE LE TEMATICHE AFFRONTATE SUL PIANO TEORICO
ANCHE CON ASPP, RSPP, RLS, FORMATORI DELLA SICUREZZA GIÀ ATTIVI,
POTENDO ACQUISIRE UNA MAGGIOR COMPETENZA SIA NEL LAVORO DI
GRUPPO CHE NELLA RISOLUZIONE E GESTIONE DELLE PROBLEMATICHE
DELLA SICUREZZA, PARTENDO DA CASI PRATICI ANCHE RIFERIBILI AI LORO
MODULO B: FORMAZIONE PER ASPP E RSPP
Verifica degli apprendimenti
In linea con la normativa vigente, la validità del percorso formativo è legata all'obbligo di frequenza del 90% delle ore di formazione previste.
IL RILASCIO DELL’ATTESTATO DI FREQUENZA, COME DA NORMATIVA, PREVEDE IL SUPERAMENTO DI VERIFICHE DI APPRENDIMENTO:
-TEST A RISPOSTA MULTIPLA PER LE PROVE INTERMEDIE;
-SIMULAZIONE DI CASI CON DISCUSSIONE ORALE (ANCHE A PICCOLI GRUPPI)
O PROVA SCRITTA RELATIVA ALLA TRATTAZIONE DI CASI PER LA VERIFICA
FINALE , DA EFFETTUARE NELL’ARCO DI ORE AGGIUNTIVE A FINE CORSO.
MODULO B: FORMAZIONE PER ASPP E RSPP
VA SOTTOLINEATO CHE LE COMPETENZE SPECIALISTICHE SONO INNUMEREVOLI, IN CONTINUA EVOLUZIONE. PERTANTO, È FONDAMENTALE ORIENTARE LA DIDATTICA SIA AL “SAPERE” TEORICO, SIA ALL’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE PRATICHE E OPERATIVE.
PER QUESTE ULTIME RISULTA OPPORTUNO AGIRE FAVORENDO
L’ACQUISIZIONE DI METODOLOGIE OPERATIVE CHE POTRANNO
SUPPORTARE I PARTECIPANTI NELLA LORO ATTIVITÀ PROFESSIONALE E
NELLA RICERCA DI NUOVE SOLUZIONI, NUOVI APPROFONDIMENTI E
AGGIORNAMENTI SPECIFICI.
Il RESPONSABILE E GLI ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE costituiscono per il datore di lavoro il RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE, LA PROGRAMMAZIONE E LA CONSULENZA IN MATERIA DI SSL.
ACCORDO STATO REGIONI 7 LUGLIO 2016 ALLEGATO IV:
1. PROFILI DI COMPETENZA DEGLI ASPP/RSPP
MATERIA DI SSL.
Compito specifico di tali soggetti è l’attuazione di quanto indicato dall’art. 33
del d.lgs 81/02008 “individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei
rischi, elaborazione e individuazione delle misure di protezione e
prevenzione, elaborazione delle procedure di sicurezza delle varie attività
aziendali, predisposizione di programmi di informazione e formazione.”
Accordo Stato Regioni 7 luglio 2016 Allegato IV:
PROFILI DI COMPETENZA DEGLI ASPP/RSPP
L’attribuzione di tali compiti rendono in particolare il coordinatore del servizio, L’RSPP, INSIEME AL DATORE DI LAVORO, PROTAGONISTA DELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DI SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI; sono affidate a questa figura le FUNZIONI PROGETTUALI ED ATTUATIVE DELLE MISURE DI SICUREZZA, NONCHÉ LA REALIZZAZIONE TECNICA DI QUANTO PROGRAMMATO.
Si tratta quindi di una FIGURA MANAGERIALE INDIVIDUATA DAL Si tratta quindi di una FIGURA MANAGERIALE INDIVIDUATA DAL LEGISLATORE PER PERSEGUIRE E SOSTENERE GLI OBIETTIVI DI SICUREZZA INDIVIDUATI DAL DATORE DI LAVORO.
Questa figura è caratterizzata da molteplici COMPETENZE SIA DI TIPO TECNICO-SCIENTIFICO CHE METODOLOGICHE E PROGETTUALI.
A queste si uniscono le COMPETENZE RELAZIONALI, QUALI TECNICHE DI
COMUNICAZIONE, DI GESTIONE DEI GRUPPI, DI NEGOZIAZIONE E DI
PROBLEM-SOLVING PER DETERMINARE UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA
DI TUTTE LE COMPONENTI AZIENDALI.
Accordo Stato Regioni 7 luglio 2016 Allegato IV:
PROFILI DI COMPETENZA DEGLI ASPP/RSPP
Il RSPP è destinato a una FORMAZIONE MANAGERIALE DI BASE in quanto ha LA RESPONSABILITÀ DI PROMUOVERE UN APPROCCIO GESTIONALE DIFFUSO ALLA PREVENZIONE, nonché di una FORMAZIONE SPECIFICA DIRETTA ALLA GESTIONE DELLE DIVERSE PROBLEMATICHE CONNESSE
(13) (13)
DIRETTA ALLA GESTIONE DELLE DIVERSE PROBLEMATICHE CONNESSE
ALLA PREVENZIONE, OVVERO AGLI ASPETTI PIÙ TECNICI DEL RISCHIO
E ALLE MODALITÀ DI INTERVENTO PIÙ IDONEE A PERSEGUIRNE LA
RIDUZIONE, E ALLA GESTIONE DELLE RELAZIONI DA ATTIVARE PER IL
COINVOLGIMENTO, LA PARTECIPAZIONE E LA MOTIVAZIONE DI TUTTI
GLI ATTORI DEL SISTEMA DI SICUREZZA.
LE COMPETENZE PROFESSIONALI DEL ASPP/RSPP si incentrano su tre aree di competenza:
- GESTIONALE/ORGANIZZATIVA - TECNICO-SPECIFICA
- RELAZIONALE
integrate tra loro, per le quali si possono sinteticamente identificare i seguenti bisogni formativi:
CONOSCENZA DELLA NORMATIVA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E DELL’ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE (ruoli, responsabilità, processi);
ACCORDO STATO REGIONI 7 LUGLIO 2016 ALLEGATO IV:
1. PROFILI DI COMPETENZA DEGLI ASPP/RSPP
responsabilità, processi);
CAPACITA’ DI INDIVIDUARE E VALUTARE ADEGUATAMENTE I RISCHI E DI COLLABORARE A DEFINIRE E A PROGRAMMARE ADEGUATE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE IN RELAZIONE AI DIVERSI CONTESTI LAVORATIVI SIA DAL PUNTO DI VISTA TECNICO, ORGANIZZATIVO E PROCEDURALE.
CAPACITA’ RELAZIONALI, COMUNICATIVE, PER ADEMPIERE AL MEGLIO
ALLA PROMOZIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA ANCHE IN SITUAZIONI
POTENZIALMENTE CONFLITTUALI E NEL RISPETTO DELLE ESIGENZE DI
MODULO B: LA FORMAZIONE DI ASPP E RSPP
UN ASPP/RSPP DEVE SAPERE….
Le caratteristiche di un ASPP/RSPP efficace e costruttivo sono…..
SAPER FARE…
SAPER ESSERE…
Ripensando al saggio di Umberto Eco “Apocalittici e integrati”…
trasposto nell’ambito della sicurezza da A. Gaverina, potremmo
affermare che…
MODULO B: LA FORMAZIONE DI ASPP E RSPP
RSPP APOCALITTICO:
Non percepisce sfumature di grigio ma solo aspetti in cui si è a norma o non si è a norma
Non genera confronto e quindi vien poco consultato
Considera la normativa come proprio esclusivo riferimento
Attua strategie di autotutela
con particolare riferimento ad aspetti formali
Verifica aspetti di compliance (conformità normativa)
piuttosto che di performance (gestione
organizzativa): si illude che tanta documentazione
MODULO B: LA FORMAZIONE DI ASPP E RSPP
RSPP INTEGRATO Poco preparato,
distratto da altre mansioni, poco
attento alle
performance del
sistema di
prevenzione, le sue
analisi sono
superficiali
Sceglie il mondo reale e accetta l’esistente
Non cerca la
condivisione
Mette “le carte a posto” senza cercare di recare disturbo a chi deve operare
Lavora più per la prevenzione in sé, per la tutela del gruppo dirigente dell’Azienda
superficiali
Spesso ricopre altri ruoli di rilievo nell’organizzazione
aziendale e gli è più difficile vedere le mancanze
dell’organizzazione in cui si identifica
MODULO B: FORMAZIONE PER ASPP E RSPP: PRESENTAZIONE
RSPP IMPEGNATO : UNISCE LE PARTI MIGLIORI DELLE FIGURE
RSPP
APOCALITTICO
PARTI MIGLIORI DELLE FIGURE PRECEDENTI
RSPP INTEGRATO
MODULO B: LA FORMAZIONE DI ASPP E RSP
RSPP IMPEGNATO
COMPETENTE E PREPARATO SUL PIANO TECNICO- NORMATIVO
HA BUONE
CAPACITA’
COMUNICATIVE SA MEDIARE
TRA REALE E IDEALE IN UN’OTTICA
SI RELAZIONA CON TUTTO IL PERSONALE DELL’AZIENDA, DAL DIRIGENTE AL SUPPLENTE INTERAGISCE ALLA PARI CON I
DIVERSI SOGGETTI AZIENDALI ED E’ UN BUON NEGOZIATORE
LA SUA MOTIVAZIONE AD AGIRE E’ SOPRATTUTTO ETICA: INTERVIENE A FAVORE DELLO SVILUPPO DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA
CONDIVISA
MODULO B: FORMAZIONE PER ASPP E RSPP
SECONDA PARTE
LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE SCUOLE
GLI ADEMPIMENTI INIZIALI: DALLA CHECK LIST ALLA DEFINIZIONE DELLE
PROCEDURE
Acquisire dati e informazioni su:
Ambienti, attrezzature, impianti,
sostanze schede di sicurezza, procedure, mansionario e organigramma …..
Identificare le fonti di pericolo attraverso ispezioni, osservazione dei comportamenti..
PIANIFICAZIONE PIANIFICAZIONE PIANIFICAZIONE PIANIFICAZIONE PRELIMINARE PRELIMINARE PRELIMINARE PRELIMINARE
INDAGINE SUL INDAGINE SUL INDAGINE SUL
INDAGINE SUL CAMPO CAMPO CAMPO CAMPO
VALUTAZIONE DEL VALUTAZIONE DEL VALUTAZIONE DEL VALUTAZIONE DEL
RISCHIO RISCHIO RISCHIO RISCHIO
Individuare e
quantificare i rischi,
D.V.R.
PIANIFICAZIONE PIANIFICAZIONE PIANIFICAZIONE PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI E DEGLI INTERVENTI E DEGLI INTERVENTI E DEGLI INTERVENTI E
DEL CONTROLLO DEL CONTROLLO DEL CONTROLLO DEL CONTROLLO RISCHIO
RISCHIO RISCHIO
RISCHIO quantificare i rischi, definire le misure di prevenzione
Prevedere: informazione,
formazione e addestramento,
controlli sanitari, controllo
comportamenti in sicurezza…
AGGIORNAMENTO
DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
CICLO DI DEMING
Plan Plan Plan
Plan Do Do Do Do
Pianificare Pianificare Pianificare
Pianificare: : : : chi chi chi fa, chi fa, fa, fa, cosa, come,
cosa, come, cosa, come,
cosa, come, quando quando quando quando
Fare Fare Fare
Fare: realizzare : realizzare : realizzare : realizzare ciò ciò ciò ciò che si
che si che si
che si è è è pianificato è pianificato pianificato pianificato
Plan Plan Plan
Plan Do Do Do Do
Act Act
Act Act Check Check Check Check
Agire Agire Agire
Agire: sulla base : sulla base : sulla base : sulla base di errori o di errori o di errori o di errori o scostamenti, scostamenti, scostamenti, scostamenti, decidi azioni decidi azioni decidi azioni decidi azioni
migliorative migliorative migliorative migliorative
Controllare Controllare Controllare
Controllare che che che che
quanto fatto
quanto fatto
quanto fatto
quanto fatto
corrisponda a
corrisponda a corrisponda a
corrisponda a
quanto pianificato
quanto pianificato
quanto pianificato
quanto pianificato
Magnitudo dei rischi
R = PxD è raffigurabile in un grafico avente in ascissa la gravità del danno atteso ed in ordinate la probabilità del suo verificarsi.
I rischi maggiori occuperanno le caselle in alto a destra (danno letale,
P
4 4 8 12 16
45
destra (danno letale, probabilità elevata),
quelli minori le postazioni più vicine
all'origine degli assi (danno lieve,
probabilità trascurabile)
3 3 6 9 12
2 2 4 6 8
1 1 2 3 4
x 1 2 3 4 D
Definizione del valore di probabilità ( P )
VALORE DI PROBABILITA’
DEFINIZIONE INTERPRETAZIONE DELLA DEFINIZIONE