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1. PREMESSA 1.1 Scopo del documento

Con il Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, il Parlamento Italiano ha proceduto all’attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità.

Con la nuova normativa introdotta dal d.lgs. 30 giugno 2016, n. 127 (legge Madia), la conferenza dei servizi si potrà svolgere in modalità “Sincrona” o “Asincrona”, nei casi previsti dalla legge.

Nel nostro caso come vedremo con l’attivazione della procedura di assoggettabilità a VIA la conferenza potrebbe essere del tipo “asincrono”.

La Regione Siciliana con il D.P.Reg. Siciliana 48/2012, recependo il decreto ministeriale 10 settembre 2010, ha stabilito le procedure amministrative di semplificazione per l’autorizzazione degli impianti da fonti rinnovabili. In particolare per impianti fotovoltaici superiori ad 1 MW di potenza è prevista l’indizione della conferenza dei servizi ai sensi del D.Lgs. 387/2003. Il citato decreto stabilisce la documentazione amministrativa necessaria e la disciplina del procedimento unico.

Il Progetto, nello specifico, è compreso tra le tipologie di intervento riportate nell’Allegato IV alla Parte II, comma 2 del D.Lgs. n. 152 del 3/4/2006 (cfr. 2c) – “Impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda con potenza complessiva superiore a 1MW”, pertanto rientra tra le categorie di opere da sottoporre alla procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione d’Impatto Ambientale di competenza delle Regioni. In via cautelativa, il proponente ha optato per sottoporre il progetto proposto a procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale.

Nel caso specifico, l’iter di VIA si configura come un endo-procedimento della procedura di Autorizzazione Unica ai sensi del D.lgs. 29 dicembre 2003.

In data 21 luglio 2017 è entrato in vigore il d. lgs. n. 104 del 16 giugno 2017 (pubblicato in G.U. n. 156 del 06/06/2017), il quale ha modificato la disciplina inserita nel D.lgs.

n.152/2006 in tema di Valutazione di Impatto ambientale (VIA).

Il provvedimento trae origine da un adeguamento nazionale alla normativa europea prevista dalla Direttiva 2014/52/UE del 16 aprile 2014, la quale ha modificato la Direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati.

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Scopo del provvedimento in esame è quello di rendere più efficiente le procedure amministrative nonché di innalzare il livello di tutela ambientale.

Questa relazione ha lo scopo di fornire una descrizione generale di progetto per la realizzazione di un impianto di generazione elettrica con utilizzo della fonte rinnovabile solare attraverso la conversione fotovoltaica.

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 7 MW in corrente alternata da installarsi in Contrada “Piana Berlingeri”, nel Comune di Mazara del Vallo (TP), terreni iscritti in Catasto al foglio 146 nelle particelle 29, 33, 21, e 28. Ubicato nella tavola del CTR n. 618090. Il presente progetto viene dunque presentato a tutti gli enti di competenza che dovranno successivamente esprimere il loro parere tramite nulla osta o partecipando ai lavori della Conferenza dei servizi.

1.2 Iniziativa

Con la realizzazione dell’impianto, denominato “Impianto FV- Mazara UNO ”Piana Berlingeri”, si intende conseguire un significativo risparmio energetico, mediante il ricorso alla fonte energetica rinnovabile rappresentata dal sole, tale tecnologia nasce dall’esigenza di coniugare:

 la compatibilità con esigenze paesaggistiche e di tutela ambientale;

 nessun inquinamento acustico;

 un risparmio di combustibile fossile;

 una produzione di energia elettrica senza emissioni di sostanze inquinanti;

 una produzione di prodotti per l’agricoltura dalla piantagione.

Il progetto mira a contribuire al soddisfacimento delle esigenze di “Energia Verde” e allo

“Sviluppo Sostenibile” invocate dal Protocollo di Kyoto, dalla Conferenza sul clima e l’ambiente di Copenaghen 2009 e dalla Conferenza sul clima di Parigi del 2015.

1.3 Attenzione per l’ambiente

Ad oggi, la produzione di energia elettrica è per la quasi totalità proveniente da impianti termoelettrici che utilizzano combustibili sostanzialmente di origine fossile. L'Italia non possiede riserve significative di fonti fossili, ma da esse ricava circa il 90% dell'energia che consuma, con una rilevante dipendenza dall'estero.

I costi della bolletta energetica, già alti, per l'aumento della domanda internazionale rischiano di diventare insostenibili per la nostra economia con le sanzioni previste in caso di mancato rispetto degli impegni di Kyoto, Copenaghen e Parigi.

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La transizione verso un mix di fonti di energia e con un peso sempre maggiore di rinnovabili è, pertanto, strategica per un Paese come il nostro dove, tuttavia, le risorse idrauliche e geotermiche sono già sfruttate appieno.

Negli ultimi 10 anni grazie agli incentivi sulle fonti rinnovabili lo sviluppo delle energie verdi nel nostro paese ha subito un notevole incremento soprattutto nel fotovoltaico e nell’eolico, portando l’Italia tra i paesi più sviluppati dal punto di vista dell’innovazione energetica e ambientale. La conclusione di detti incentivi ha frenato lo sviluppo soprattutto del fotovoltaico creando notevoli problemi all’economia del settore.

La società proponente si pone come obiettivo di attuare la “grid parity” nel fotovoltaico grazie all’istallazione di impianti di elevata potenza che abbattono i costi fissi e rendono l’energia prodotta dal fotovoltaico conveniente e sullo stesso livello delle energie prodotte dalle fonti fossili.

L'energia solare è l'unica risorsa non inquinante di cui si dispone in misura adeguata alle esigenze di sviluppo, pur non rappresentando da sola, almeno nel breve-medio periodo, la risposta al problema energetico mondiale.

Ma non bisogna perdere altro tempo a fronte dell’incalzare drammatico della crisi climatica del pianeta e dell’aumento del c.d. “effetto serra” principale colpevole delle alterazioni del clima. Un utile indicatore per definire il risparmio di combustibile derivante dall’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili è il fattore di conversione dell’energia elettrica in energia primaria [TEP/MWh]. Questo coefficiente individua le T.E.P. (Tonnellate Equivalenti di Petrolio necessarie per la realizzazione di 1MWh di energia) risparmiate con l’adozione di tecnologie fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica.

Inoltre, l’impianto fotovoltaico consente la riduzione di emissioni in atmosfera delle sostanze che hanno effetto inquinante e di quelle che contribuiscono all’effetto serra, quali CO2, SO2,NOX e Polveri.

1.4 Iter autorizzativo

L’ottenimento dell’autorizzazione di installazione di un impianto fotovoltaico rappresenta uno degli elementi che maggiormente incide sulla tempistica legata all’entrata in esercizio di un impianto. A livello nazionale, l’ex articolo 12 del Decreto Legislativo 387/2003 e s. m.

ed i. “razionalizza e semplifica la procedura autorizzativa” per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili, stabilendo che:

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- la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili;

- gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione;

- le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli impianti, sono soggetti ad una autorizzazione unica, rilasciata dalla Regione.

In sostanza, la procedura autorizzativa è costituita dalle seguenti fasi:

- il produttore presenta la domanda di autorizzazione all’ente pubblico competente (Regione Siciliana);

- la Regione, entro 45 giorni dal ricevimento della domanda di autorizzazione, convoca la Conferenza dei Servizi in forma sincrona;

- l’autorizzazione è rilasciata a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano tutte le Amministrazioni interessate. Il termine massimo per la conclusione del procedimento non può essere superiore a 90 giorni.

Il D.lgs. 30 giugno 2016, n. 127, “Legge Madia”, entrato in vigore il 28 luglio, attua la delega contenuta nell’art. 2 della legge 7 agosto 2015, n. 124, “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, relativo al riordino della disciplina della conferenza di servizi, una novità importante è l’introduzione della conferenza dei servizi

“asincrona” che snellisce il processo autorizzativo.

Il Titolo I del decreto opera, una completa riformulazione della disciplina generale della conferenza di servizi (articoli da 14 a 14-quinquies della Legge 7 agosto 1990, n. 241).

Il Titolo II contiene, invece, le disposizioni di coordinamento fra tale disciplina generale e le varie normative settoriali che regolano lo svolgimento della conferenza di servizi. L’intento è ridurre quanto più possibile le differenziazioni oggi esistenti tra il modello di conferenza tracciato nella disciplina generale e quello definito in alcune discipline di settore (edilizia, sportello unico per le attività produttive, autorizzazione unica ambientale, codice dell’ambiente, autorizzazione paesaggistica).

I contenuti minimi dell’istanza per l’autorizzazione unica sono stabiliti come già detto dalla D.P.R. Siciliana 48/2012, ovvero:

- Progetto definitivo;

- Documentazione giuridica di disponibilità dell’area;

- Preventivo per la connessione redatto dal gestore della rete elettrica nazionale o della rete di distribuzione e relativa accettazione;

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- Oneri istruttori;

- Certificato di destinazione urbanistica;

- Impegno alla corresponsione di una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere di messa in pristino;

- Copia della comunicazione effettuata a tutti gli enti partecipanti alla conferenza dei servizi;

- dichiarazione con la quale il richiedente assume nei confronti dell’Amministrazione l’obbligo della realizzazione diretta dell’impianto fino alla fase dell’avvio dello stesso;

- attestazione di Istituto di credito o Società a tale scopo abilitata ai sensi degli articoli105 e 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, e successive modifiche ed integrazioni, resa anche attraverso lettera di “patronage”, di disponibilità a finanziare l’iniziativa e la sussistenza in capo al richiedente della capacità organizzativa e finanziaria per il suo sviluppo;

- dichiarazione con la quale il richiedente assume, nei confronti dell’amministrazione competente al rilascio del provvedimento, l’impegno ad osservare gli obblighi di cui all’art.

3 del protocollo di legalità del 23 maggio 2011, di cui al seguente articolo del presente regolamento.

Il rilascio dell’autorizzazione unica costituisce titolo a costruire e esercire l’impianto in conformità al progetto approvato.

2. SITO DI INSTALLAZIONE 2.1 Sito dell’impianto

Il sito è localizzato nel territorio del Comune di Mazara del Vallo (Tp) in contrada “Piana Berlingeri”, l’impianto risiederà su un appezzamento di terreno posto ad un’altitudine media di +34.00 m s.l.m., dalla forma irregolare; dal punto di vista morfologico, il lotto è pianeggiante, sul quale saranno disposte le strutture degli inseguitori solari orientate verso Sud, a Sud confina in parte con una stradella di accesso all’impianto , ad ovest con la S.P. n.

39 su tutti gli altri versanti, il sito confina con terreni agricoli.

L’estensione complessiva del terreno misura oltre 16 ettari, mentre l’area occupata dagli inseguitori (area captante) risulta pari a circa 3,56 ettari, determinando sulla superficie catastale complessiva assoggettata all’impianto, un’incidenza pari a circa il 22%. L’area dell’impianto comprende anche una fascia di rispetto lungo il perimetro di una larghezza pari a mt 10,00, che sarà trattata in progetto come area a verde.

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L’area oggetto di studio è un terreno rurale ad uso di seminativo e parte pascolo, lo stesso e circondato da terreni agricoli caratterizzati prevalentemente da coltivazioni di vigneti oltre ad alcuni uliveti.

Nel complesso, l’assetto morfologico dell’area circostante si presenta pianeggiante, mentre sul lato nord, precisamente a oltre 150 mt confina con il canale Delia, più precisamente il terreno per la collocazione dell’impianto fotovoltaico è derivato del distacco di sicurezza del rispetto del vincolo fluviale sia a nord (canale delia), che a sud canale secondario.

Per la trattazione del confinante vincolo fluviale si rimanda alla relazione geologica-idrogeologica.

L’impianto è denominato “Impianto Mazara Uno Contrada “Piana Berlingeri”, il cui numero di rintracciabilità della TICA è T0737010, la potenza nominale totale del generatore fotovoltaico, data dalla somma delle potenze nominali dei singoli moduli fotovoltaici, è pari a 7 Mw, e sulla base di tale potenza è stato dimensionato tutto il sistema. L’energia prodotta, sarà immessa nella rete di distribuzione di media tensione a 20 kV.

La connessione sarà realizzata in cavo interrato, cosi come programmato nella STMG da E- Distribuzione con allaccio alla STT di Mazara che dista circa 4,600 Km a Sud dell’impianto, lungo la direttrice della strada Provinciale S.P. n. 39, 25 e 86 .

Fig.1 Ortofoto della zona di installazione (evidenziata dal perimetro rosso)

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L’area oggetto dell’intervento, ha coordinate geografiche: Latitudine 37°40'52,51"N e Longitudine 12°42'30,93"E.

Esaminando la documentazione relativa al sito in oggetto, si evince che il sito:

- risulta classificato, in base al Piano Regolatore del Comune di Mazara, come area agricola (zona E/1 verde agricolo).

In merito a tutti gli aspetti riguardanti la geologia, l’idrologia e la sismica si rimanda alla specifica Indagine geologica-geotecnica. In considerazione delle caratteristiche litologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche dei terreni di sedime descritti nella relazione, si ritiene l’area idonea alla realizzazione di quanto previsto in progetto.

L'introduzione dei pannelli fotovoltaici in sito creerà delle modificazioni modeste al suolo, al territorio e al paesaggio e non genererà interazioni con la flora e la fauna potenzialmente suscettibili.

La mancata esistenza di vincoli poi, quali:

Parchi e riserve,

SIC (Siti di Importanza Comunitaria), ZPS (Zone Di Protezione Speciale),

è l’ulteriore dimostrazione che a livello di biocenosi, l’area interessata mostra una certa scarsità di presenze e quindi l’impianto non rappresenterebbe, visto anche il modello costruttivo, una minaccia per questa.

Per la realizzazione dell’intervento costruttivo, non si eseguiranno movimenti di terra ne scavi rilevanti, tali da modificare la morfologia dei luoghi, la realizzazione prevede solo la pulizia superficiale dei suoli, le strutture a sostegno dei pannelli verranno realizzate con pali infissi nel terreno, senza ausilio di opere cementizie di fondazione, all’interno dell’impianto fotovoltaico saranno posizionate le linea elettrice di servizio all’impianto con scavi entro i 50 cm di profondità, mentre trasformatori e inverter con relativi quadri elettrici saranno allocate su cabine prefabbricate.

Il cavidotto di collegamento alla SST di Mazara sarà su cavo interrato, attraverso le strade provinciali n.39, per Km 1,060; S.P.n.25, per Km 2,320; e S.P.n.86, per Km 1,140; utilizzando come prescrizione quelle impartite da e-distribuzione cavi.

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2.2 Condizioni generali di installazione

Il dimensionamento energetico dell'impianto fotovoltaico connesso alla rete del distributore è stato effettuato tenendo conto, oltre che della disponibilità economica, anche del naturale morfologia del terreno, in particolare :

I. disponibilità di spazi sui quali installare l'impianto fotovoltaico;

II. disponibilità della fonte solare;

III. fattori morfologici e ambientali (ombreggiamento e albedo);

IV. fattori geomorfologici e vincolistici (impluvi, fasce di rispetto).

V. fasce di verde di rispetto e mitigazione coltivate.

Il progetto dell'impianto fotovoltaico oggetto del presente documento, si propone di produrre energia elettrica da fonte di energia solare utilizzando soltanto il valore di vendita dell’energia per sovvenzionare la progettazione dell’impianto.

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto dalla potenza di 7.000 kW in corrente alternata, costituito da un sistema di pannelli fotovoltaici disposti a stringe con sistema a tracker mono-assiali e da un sistema di vie d’accesso e comunicazione interne (su dette strade verranno interrati anche i cavidotti interni).

L’intero perimetro del sito, verrà totalmente delimitato da una barriera a verde coltivata con prodotti fruttiferi presenti sul territorio, in particolare “l’ulivo a spalliera” che verranno piantumati lungo la fascia di 10 metri del perimetro dell’impianto, oltre alle parti libere dell’area dell’impianto.

Superficie coltivata a uliveto paria circa 1,80 Ha, superfici a verde o libera dall’impianto Ha 10,86, contro una superficie in piano dei pannelli fotovoltaici (pannello orizzontale) pari a 3,56 Ha.

Altri spazi interni saranno destinati all’alloggiamento dei trasformatori oltre ai servizi ausiliari di campo, mentre la cabina generale d’impianto sarà posizionata nello stesso lotto in una zona perimetrale sud, possibilmente vicino al cancello di ingresso, la cabina consegna Enel sarà posizionata all’arrivo in SST in un lotto confinante alla stessa, ubicata nel foglio n. 182 quota parte delle part.lle 147 e 144 con accesso nella stradella di passaggio part.lla n. 150.

Il campo fotovoltaico sarà esposto, con un orientamento azimutale a 90° rispetto al sud e avrà un’inclinazione rispetto all’orizzontale variabile tra 0° e ±60° (tilt). Tale esposizione è la più idonea al fine di massimizzare l’energia producibile.

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2.3 Disponibilità della fonte solare ed irradiazione giornaliera media mensile

La disponibilità della fonte solare per il sito di installazione è verificata utilizzando i dati

“UNI 10349” relativi a valori giornalieri medi mensili della irradiazione solare sul piano inclinato.

Per la località sede dell’intervento, ovvero il Comune di Mazara del Vallo (TP), avente coordinate geografiche 37°40'52,51"N, 12°42'30,93"E e altitudine media di 34 metri s.l.m., i valori giornalieri medi mensili della irradiazione solare (Rggmm) su superficie normale, ricavati dall’atlante italiano della radiazione solare, stimati utilizzando i dati storici della normativa UNI 8477, sono pari a:

MESE OSTACOLO Rggmm su superficie Inc. kWh/mq

1 Gennaio assente 3,55 kWh/mq

2 Febbraio assente 4,70 kWh/mq

3 Marzo assente 6,18 kWh/mq

4 Aprile assente 6,98 kWh/mq

5 Maggio assente 8,61 kWh/mq

6 Giugno assente 8,85 kWh/mq

7 Luglio assente 8,78 kWh/mq

8 Agosto assente 7,90 kWh/mq

9 Settembre assente 6,93 kWh/mq

10 Ottobre assente 5,32 kWh/mq

11 Novembre assente 3,98 kWh/mq

12 Dicembre assente 3,26 kWh/mq

Radiazione globale nominale sulla superficie normale

2.4 Caratteristiche fisiche sito

− Tipo di terreno Il terreno ricade in zona sub-pianeggiante

− Presenza polvere Si (da terreno)

− Presenza liquidi No

− Esposizione alla pioggia Si

− Esposizione agli spruzzi Si

− Getti d’acqua No

− Formazione di condensa No

− Presenza corpi estranei No

− Raggiungibilità del sito Agevole

− Disponibilità forza motrice Si

− Disponibilità acqua per il cantiere Si

− Disponibilità acqua potabile Si

− Locali ricovero materiali da cantiere Si

− Strutture preesistenti Si (piccolo magazzino rurale).

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2.5 Fattori morfologici e ambientali: ombreggiamento e albedo

Gli effetti di schermatura da parte di volumi all’orizzonte, dovuti ad elementi naturali (rilievi, alberi) o artificiali (edifici), determinano la riduzione degli apporti solari e il tempo di ritorno dell’investimento.

Il Coefficiente di Ombreggiamento, funzione della morfologia del luogo, si considera pari a:

0.99. Inoltre, per tener conto del plus di radiazione dovuta alla riflettanza delle superfici della zona in cui è inserito l’impianto, si sono individuati i valori medi mensili di albedo, considerando anche i valori presenti nella norma UNI 8477. Il valore medio considerato è 0.25 dovuto al terreno con trovanti di pietrisco bianco.

3. DIMENSIONAMENTO DELL’IMPIANTO 3.1 Procedura di calcolo e criteri generali di progetto

L’impianto è costituito da doppi moduli disposti su più file parallele distanziate tra loro in modo tale da non creare mutui ombreggiamenti tra le file e da consentirne una facile manutenzione.

Il calcolo della distanza minima tra le file parallele è stato effettuato considerando il giorno più critico dell’anno ovvero il solstizio di inverno, distanza tra le file pari a ml 11,00 .

3.2 Criterio di stima sull’energia prodotta L’energia generata dipende:

• Dalla posizione geografica del sito di installazione (latitudine, radiazione solare disponibile, temperatura, riflettenza della superficie antistante i moduli);

• Dall’esposizione dei moduli, quindi dall’angolo di inclinazione (tilt) e dall’angolo di orientazione (azimut);

• Da eventuali ombreggiamenti o coperture parziali dei pannelli;

• Dalle caratteristiche dei moduli (potenza nominale, coefficiente di temperatura, perdite per disaccoppiamento o mismatch);

• Dalle caratteristiche del BOS (Balance Of System).

Il valore del BOS può essere stimato direttamente oppure come complemento all’unità del totale delle perdite, calcolate mediante la seguente formula:

Totale perdite [%] = [1 – (1 – a – b) x (1 – c - d) x (1 – e) x (1 – f)] + g per i seguenti valori:

a) Perdite per riflessione;

b) Perdite per ombreggiamento;

c) Perdite per mismatching;

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d) Perdite per effetto della temperatura;

e) Perdite nei circuiti in continua;

f) Perdite negli inverter;

g) Perdite nei circuiti in alternata.

Sulla producibilità e caratteristiche tecniche dell’impianto si rimanda alla relazione tecnica specialistica, allegata al progetto.

4. IMPIANTO 4.1 Descrizione

L’impianto, denominato “Impianto FV- MAZARA UNO”, classificato come “impianto non integrato”, è di tipo grid-connected e la modalità di connessione è in “trifase a media tensione”.

La struttura di tipo “ad inseguitori monoassiali” sarà ancorata al terreno tramite infissione di pali, su ognuna di tali strutture verranno fissate stringhe da 24 moduli fotovoltaici disposti in configurazione lineare.

Il piano dei moduli sarà inclinato rispetto all’orizzontale da 0° a ±60°. L’orientamento azimutale sarà 90° rispetto al Sud.

La distanza tra le file di pannelli sarà di 11,00 m (interasse) con lo scopo di evitare l’ombreggiamento mutuo dei pannelli.

L'impianto fotovoltaico è composto da un totale di 13620 pannelli per una potenza prevista di 7.000 kW.

Configurazione del generatore fotovoltaico:

• Il campo fotovoltaico è suddiviso in 4 sottocampi uguali da 1.761,30 Kw, per una potenza complessiva di 7.045,20 kW;

• I pannelli saranno in silicio mono-cristallino con potenza di picco di 515 Wp per modulo, posti su 240 stringhe per sottocampi.

• La connessione delle stringhe ad ogni inverter (di potenza nominale pari a 175 kW) sarà direttamente; ogni inverter sarà destinato al collegamento di 21/24 stringhe;

• Il gruppo di conversione di corrente CC/CA sarà composto da n°40 inverter;

• n. 3 trasformatori, con dati di targa pari a 2000 kVA, ed n.1 da 1250 kVA saranno posizionati in quattro cabine e innalzeranno la tensione da 800V a 20 kV;

L’energia elettrica così trasformata sarà quindi convogliata ad un quadro di media tensione posizionato nel locale utente dalla quale partirà un cavidotto interrato fino alla SST di

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Mazara 1 attraverso la S.P. n.39, la S.P. n. 25, la S.P. n. 86/c per circa 50 mt, sino all’arrivo del lotto limitrofo alla SST dove ubicare la cabina consegna.

Il progetto si inserisce nel quadro degli interventi finalizzati alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e al risparmio energetico. Dalla realizzazione del progetto deriveranno di benefici di tipo energetico, ambientale e socio-economico, così brevemente riassunti:

− miglioramento della situazione ambientale;

− abbattimento delle emissioni inquinanti e risparmio di combustibili fossili;

− bassi costi di esercizio e manutenzione;

− nessun inquinamento acustico;

− miglioramento dell’efficienza economica attraverso il contenimento dei costi

− energetici, per il tempo di vita dell’impianto, stimato in 30 anni;

− possibilità di sviluppo di impiego nel settore degli installatori e manutentori a scala

− locale.

− Capacità integrativa tra il settore agricolo e quello della produzione di energia, utilizzando colture produttive sugli spazi destinati a verde dell’impianto.

− Maggiore capacità di mitigazione nella realizzazione dell’impianto.

Fig.2 planimetria impianto

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4.2 Scheda tecnica prestazionale dell’impianto

Identificativo dell'impianto Impianto FV- MAZARA UNO

Soggetto responsabile dell’impianto – GR Value Development Srl Classificazione architettonica Impianto non integrato

Struttura di sostegno Inseguimento tracker mono-assiale ad asse orizzontale Indirizzo S.P. n°398 Contrada “Piana Berlingeri”, Mazara del Vallo

Dati catastali

Foglio 146 p.lle 29, 33, 21, e 28

Coordinate geografiche Lat 37°40’,52,51”N- Long 12°42'30,93"E Altitudine 34,00 metri s.l.m.

Inclinazione dei moduli (Tilt) da 0° a ± 60°

Orientazione dei moduli (Azimut) 90° (Sud) Superficie totale dei moduli 3,561 ha Area di progetto 16,1951 ha

Coefficiente di ombreggiamento 0,99 Potenza totale (in AC) 7.000 kW Numero totale moduli 13680

Marca – Modello JA SOLAR M72D20 a 515v

Tipologia tecnologica moduli Silicio Mono-Cristallino Numero totale degli Inverter 40

Marca – Modello ABB PVS-175-TL Locale tecnico prefabbricato

Ventilazione locale tecnico Naturale e forzata Cablaggi Cavi in canale o cunicoli o interrati Posizionamento Gruppo di conversione

Inverter di stringa posizionati sulla struttura di sostegno Posizionamento Quadri CC All'interno degli inverter Posizionamento Cabina Trafo All'interno del locale trafo Posizionamento Cabina Controllo e Consegna MT All'interno del locale utente

Posizionamento contatori All'interno del locale utente

4.3 Caratteristiche elettriche impianto Tipo Collegamento Nuova Utenza

Misura dell'energia A carico del gestore di rete Normativa di riferimento

• CEI EN 61936-1 (Classificazione CEI 99-2): impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata;

• CEI EN 50522 (Classificazione CEI 99-3): Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in corrente alternata;

• CEI 11-4 “ Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne”;

• CEI 11-17 “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione pubblica di energia elettrica - Linee in cavo”;

• CEI 0-16 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti

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• CEI 0-2 “Guida per la definizione della documentazione degli impianti elettrici”;

• CEI 106-11 “Guida per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti secondo le disposizioni del DPCM 8 luglio 2003 (Art. 6) Parte 1: Linee elettriche aeree e in cavo;

• CEI 211-4 “Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee e stazioni elettriche”;

• CEI 11-37 “Guida per l’esecuzione degli impianti di terra di impianti utilizzatori in cui sono presenti sistemi con tensione maggiore di 1 Kv;

• CEI 103-6 “Protezione delle linee di telecomunicazione dagli effetti dell’induzione elettromagnetica provocata dalle linee elettriche vicine in caso di guasto”;

• Legge n. 1086 del 5/11/1971 - “Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica” e successive modificazioni”;

• Legge n. 64 del 2/02/1974 - “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche” e successive modificazioni”;

• Legge n. 10 del 28/01/1977 - “Edificabilità dei suoli”;

• D.P.R. n. 495 del 16/12/1992 - “Regolamento di esecuzione di attuazione del nuovo codice della strada”.

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5. SPECIFICHE DELLE COMPONENTI DELL’IMPIANTO 5.2 Scheda tecnica inverter utilizzati

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5.3 Scheda tecnica pannello

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5.4 Dispositivi di protezione sul collegamento alla rete elettrica

La protezione del sistema di generazione fotovoltaica nei confronti sia della rete di autoproduzione che della rete di distribuzione pubblica è realizzata in conformità a quanto previsto dalla norma CEI 11-20, con riferimento anche a quanto contenuto nei documenti di unificazione ENEL DK 5740 e DK 5600.

Eventuali modifiche all’architettura finale del sistema di connessione, protezione e regolazione saranno concordate con il gestore di rete come richiesto nella Delibera 188/05 dell’Autorità dell’energia elettrica ed il gas.

L’impianto risulta equipaggiato con un sistema di protezione che si articola su tre livelli:

1. dispositivo del generatore;

2. dispositivo di interfaccia;

3. dispositivo generale.

1. Dispositivo del generatore

Ciascun inverter è protetto in uscita da un interruttore automatico con sganciatore di apertura collegato al pannello DV601 del dispositivo di interfaccia in modo da agire di rincalzo al dispositivo di interfaccia stesso. L’inverter è anche dotato di dispositivi contro le sovratensioni generate in condizioni anomale lato c.a..

2. Dispositivo di interfaccia

Il dispositivo di interfaccia (DI) gestisce la disconnessione automatica dell’impianto di generazione in caso di mancanza di tensione sulla rete di distribuzione. Questo fenomeno, detto funzionamento in isola, deve essere assolutamente evitato, soprattutto perché può ridursi in condizioni di pericolo per il personale addetto alla ricerca e alla riparazione dei guasti. Il DI è costituito da un interruttore in BT con bobina di sgancio a mancanza di tensione. A protezione della rete di distribuzione pubblica, come richiesto dalla ENEL DK 5740, è presente il dispositivo di interfaccia della Thytronic del tipo SSG (o equivalente), che assicura protezioni 50-51-67-50N- 51N-59N-67N, conforme alla specifica ENEL DK5600.

3. Dispositivo generale

Il dispositivo generale (DG) ha la funzione di salvaguardare il funzionamento della rete nei confronti di guasti nel sistema di generazione elettrica. Il dispositivo generale può essere costituito da un interruttore in esecuzione estraibile con sganciatore di apertura oppure interruttore con sganciatore di apertura e sezionatore da installare sul lato rete Enel dell'interruttore.

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5.5 Strutture di sostegno utilizzate

I moduli fotovoltaici sono fissati sul terreno per mezzo di apposite strutture, denominati Inseguitori mono-assiali tracker, in grado di consentire il montaggio e lo smontaggio, per ciascuna struttura, in modo rapido e indipendente dalla presenza di strutture contigue. Tali strutture potranno essere in alluminio o in acciaio zincato.

Gli inseguitori fotovoltaici mono-assiali sono dispositivi che “inseguono” il Sole ruotando attorno ad un solo asse.

Fig.3 particolare tracker

5.6 Cablaggio elettrico interno all’impianto

Le sezioni dei cavi per i vari collegamenti sono tali da assicurare una durata di vita soddisfacente dei conduttori e degli isolamenti sottoposti agli effetti termici causati dal passaggio della corrente elettrica per periodi prolungati e in condizioni ordinarie di esercizio.

Il calcolo delle sezioni dei cavi in corrente continua, corrente alternata e di media tensione verrà esplicitato nella relazione tecnica di calcolo.

5.7 Protezione elettriche

La protezione contro i contatti diretti è assicurata dall'utilizzo dei seguenti accorgimenti:

utilizzo di componenti dotati di marchio CE (Direttiva CEE 73/23);

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utilizzo di componenti aventi un idoneo grado di protezione alla penetrazione di solidi e liquidi;

collegamenti effettuati utilizzando cavo rivestito con guaina esterna protettiva, idoneo per la tensione nominale utilizzata e alloggiato in condotto porta cavi (canale o tubo a seconda del tratto) idoneo allo scopo.

Alcuni brevi tratti di collegamento tra i moduli fotovoltaici non risultano alloggiati in tubi o canali. Questi collegamenti, tuttavia, essendo protetti dai moduli stessi, non sono soggetti a sollecitazioni meccaniche di alcun tipo, ne risultano ubicati in luoghi ove sussistano rischi di danneggiamento. La protezione contro i contatti indiretti (per la parte in AC) è, in questo caso, assicurata dal seguente accorgimento:

collegamento al conduttore di protezione PE di tutte le masse, ad eccezione degli involucri metallici delle apparecchiature di Classe II;

verifica, da eseguire in corso d'opera o in fase di collaudo, che i dispositivi di protezione inseriti nel quadro di distribuzione B.T. intervengano in caso di primo guasto verso terra con un ritardo massimo di 0,4 secondi, oppure che intervengano entro 5 secondi ma la tensione sulle masse in tale periodo non superi i 50 V.

La protezione nei confronti dei contatti indiretti (per la parte in DC) è in questo caso assicurata dalle seguenti caratteristiche dei componenti e del circuito:

protezione differenziale Idn < 30 mA;

collegamento al conduttore PE delle carcasse metalliche.

L'elevato numero di moduli fotovoltaici, posizionati sul terreno, suggerisce misure di protezione aggiuntive rispetto a quanto prescritto dalle nonne CEI 64-8, le quali consistono nel collegamento equipotenziale di ogni struttura di fissaggio facente capo ad una stringa di moduli fotovoltaici.

5.8 Impianto di messa a terra

L'impianto fotovoltaico non aumenta la probabilità di fulminazione diretta sulla struttura.

L'abbattersi di scariche atmosferiche in prossimità dell'impianto può provocare il concatenamento del flusso magnetico associato alla corrente di fulmine con i circuiti e l'impianto fotovoltaico, così da provocare sovratensioni in grado di mettere fuori uso i componenti tra cui, in particolare, gli inverter. I morsetti degli inverter risultano protetti internamente con varistori a pastiglia.

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5.9 Cabine di impianto

L’impianto, sarà dotato di cabine di trasformazione BT/MT per l’innalzamento della tensione e la successiva cessione dell’energia in rete. La cabina utente sarà costruita con un’apposita struttura prefabbricata, tale struttura (precaria) non ha dunque bisogna di nessun autorizzazione urbanistica accessoria. Tutte le opere elettriche di allaccio in MT saranno effettuate rispettando le norme del T.I.C.A.

5.10 Scavo per il passaggio del cavidotto interrato

La sezione dello scavo avrà una profondità di 1,10 m con una larghezza di 0,60 m.

All’interno dello scavo nella parte più profonda sarà inserita una corda di rame, uno strato di sabbia a conducibilità termica controllata o magrone cementizio in cui sarà immerso un tubo in PVC coniugato del diametro di 200 mm contenente il cavidotto, successivamente un nastro segnalatore e un tegolo di protezione in terracotta, a seguire verrà inserito il terreno di riempimento con successivo strato di misto granulometrico stabilizzato steso a rullo, con lo strato di rifinitura del manto stradale, secondo le indicazioni e prescrizioni della Provincia di Trapani.

5.11 Opere civili

Le opere civili necessarie per l’installazione dell’impianto riguardano:

a) la fondazione in cls come piano di posa della cabina Utente (prefabbricata) e del locale trasformatore;

b) adattamento della viabilità esistente e delle eventuali opere d’arte in essa presenti qualora la stessa non sia idonea al passaggio degli automezzi per il trasporto al sito dei componenti e delle attrezzature;

c) realizzazione della nuova viabilità prevista in progetto;

d) realizzazione di opere minori di regimazione idraulica superficiale quali canalette in terra;

e) cunette, trincee drenanti ecc.;

f ) realizzazione di opere varie di sistemazione ambientale e morfologica;

g) realizzazione dei cavidotti interrati interni all’impianto;

h) eventuale locale guardiano;

i) recinzione dell’intero lotto;

l) opere di piantumazione.

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Tali opere presenti negli elaborati grafici saranno trattate più approfonditamente nel progetto esecutivo, successivo all’autorizzazione unica.

6. VERIFICA PARAMETRI AMBIENTALI E NORMATIVI 6.1 Inquadramento ambientale dell’opera

Il sito interessato avrà una recinzione costituita da paletti a T in acciaio zincato e una rete, anch’essa in acciaio zincato, a maglia romboidale. I Paletti, alti 2,25 m, saranno infissi per 15 cm in un cordolo in c.a. di sezione 20x20 cm. L’interasse tra i paletti sarà di 1,5-1,80 m., lungo il confine verranno tracciate delle stradine di servizio larghe 5,00 m.

In fase di realizzazione, essendo quasi tutti i materiali pre-assemblati, si avranno minimi scarti di cantiere che saranno in ogni caso conferiti a discariche autorizzate secondo la normativa vigente. A regime, durante la produzione di energia elettrica, non si avrà alcun rifiuto.

Per valutare le interferenze sulle componenti abiotiche, è stato effettuato un accurato esame geologico del sito che ha escluso rischi per la stabilità del suolo.

Le acque meteoriche continueranno ad essere assorbite naturalmente dal terreno defluendo al suo interno.

Per la realizzazione dell’impianto si prevede un tempo max di mesi sei. La durata presumibile di funzionamento dovrebbe essere di 29 anni al termine dei quali l’impianto sarà dimesso completamente o sostituito con uno nuovo.

6.2 Impatto relativo alla fase di costruzione dell’impianto Impatto acustico

Le attività di cantiere produrranno un incremento della rumorosità nelle aree interessate.

Tali incrementi interesseranno comunque brevi periodi di tempo e saranno limitati alle ore diurne, al fine di contenere il potenziale disturbo arrecato dalle emissioni sonore. La fonte di rumore è individuabile nell’utilizzo di attrezzature specifiche e dal traffico veicolare dovuto alle attività di cantiere.

Rifiuti

Considerato il fatto che tutti i componenti utilizzati sono prefabbricati, saranno prodotte modeste quantità di rifiuti, qualitativamente classificabili come rifiuti non pericolosi, in quanto originati prevalentemente da imballaggi.

Sarà comunque prevista la differenziazione tra rifiuti di origine ferrosa e non ferrosa.

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I rifiuti verranno conferiti ad idonei impianti di smaltimento o recupero, ai sensi delle disposizioni delle norme vigenti.

Ripristino

La realizzazione dell’impianto non richiede la necessità di operare trasformazioni sul sito di interesse.

6.3 Impatto relativo alla fase di esercizio dell’impianto Occupazione del territorio

L’impatto dovuto all’occupazione territoriale è molto basso, con valori che si aggirano all’22% dell’area di riferimento non computando la viabilità esistente. L’area circostante l’impianto mantiene le funzioni precedenti all’installazione, le aree libere dall’occupazione dei pannelli saranno impiegata per altri scopi, come l’agricoltura e la gestione del verde, senza alcuna controindicazione.

Impatto visivo

Per migliorare l’inserimento ambientale dei pannelli solari, verrà posta particolare attenzione alla scelta del colore delle componenti principali dell’impianto, introducendo accorgimenti per evitare effetti di riflessione della luce da parte delle superfici metalliche.

Considerato che gli impatti dell’impianto sul territorio circostante sono limitati ad un impatto di tipo visivo sull’ambiente e verificato con opportuni sopralluoghi che nella zona non sono presenti unità abitative destinate ad uso residenziale, si può evidentemente stimare che l’impatto visivo resterebbe limitato al passante che si trova nella zona ed in generale ad una leggera variazione dello scenario naturale dell’area interessata dalla realizzazione del progetto. Condizione impercettibile perché si realizzerà una barriera di verde, costituita da un piccolo impianto produttivo di uliveto della famiglia delle Nocellara del Belice, molto diffusa nell’aria agricola tra Castelvetrano e Mazara del Vallo, che avrà la ulteriore funzione di mimetizzare l’impianto .

Impatto acustico

Gli impianti fotovoltaici non producono impatto di tipo acustico.

Interferenze elettromagnetiche

L'interferenza elettromagnetica causata dai pannelli fotovoltaici è quasi nulla. Essa potrebbe al massimo influenzare le caratteristiche di propagazione delle telecomunicazioni (alla stregua di qualsiasi ostacolo) o la qualità del collegamento in termini di segnale-

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disturbo. Tuttavia, una adeguata distanza dell’impianto da antenne o ripetitori, fa sì che l’interferenza sia irrilevante, si rimanda alla relazione tecnica elettrica allegata al progetto Viabilità e traffico

L’area di impianto ricade in zone non abitate dunque l’incidenza sul traffico veicolare conseguente all’esercizio dell’impianto sarà nulla. Può essere prevista un sistema di video sorveglianza o la presenza di un solo custode per la sorveglianza all’impianto.

Rifiuti

La manutenzione ordinaria dell’impianto viene eseguita senza produzione di rifiuti.

Periodicamente si provvederà alla potatura degli alberi e delle piante utilizzate per schermare visivamente l’impianto e il materiale di sfalcio sarà smaltito come materiale organico tra i Rifiuti Solidi Urbani.

6.4 Impatto relativo alla fase di dismissione dell’impianto

L’ultima fase che interesserà l’area dell’impianto, anch’essa di durata limitata, sarà quella relativa alla dismissione dello stesso. In tale fase, si effettueranno tutte le opere necessarie alla rimozione dei pannelli fotovoltaici e della struttura di supporto, al trasporto dei materiali ad appositi centri di recupero. I materiali di base quali l’alluminio, il silicio, o il vetro, possono essere totalmente riciclati e riutilizzati sotto altre fonti.

Interferenza sulle componenti biotiche (flora e fauna).

I principali tipi di impatto degli impianti fotovoltaici a terra sono connessi all’utilizzo del suolo. Come ogni altra attività antropica che comporta un utilizzo di una porzione di territorio la realizzazione di un impianto determina la sottrazione di aree per utilizzi determinati.

È importante sottolineare come la posa in opera di un sistema fotovoltaico non determini cambiamenti irreversibili del territorio.

I pannelli sono sollevati da terra per cui non c’è la possibilità che animali possano accidentalmente urtare contro gli stessi. Inoltre gli impianti non interferiscono con la presenza di uccelli o rettili.

Inoltre, nei numerosi impianti presenti in Italia non si è mai registrata una interferenza con le popolazioni di animali che vivono nel territorio limitrofo all’impianto.

Riassumendo non si sono registrate modifiche o disturbi all’habitat, decessi di animali o variazione nella densità della popolazione nei pressi di un sito che ospita un impianto.

Interferenza sulle componenti abiotiche.

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Gli impianti fotovoltaici sono realizzati assemblando componenti prefabbricati. Non necessitano di opera di fondazione, per cui non vengono realizzati scavi.

Non incidono, dunque, sulla stabilità dei suoli, ne su eventuali falde idriche del sottosuolo.

6.5 Verifica dei parametri urbanistici e uso del suolo

L’opera prevista nel presente progetto ricade nel territorio comunale di Mazara del Vallo ed è individuata dallo strumento urbanistico vigente come area agricola (zona E/1).

Le zone agricole sono da considerarsi compatibili con la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici, infatti in tali zone è ammessa la realizzazione di insediamenti produttivi, ai sensi dell’art.35 della L.R. n.30/97, come modificato dal comma 3 dell’art. 89 della L.R.

n.6/2001 e dall’art.38 della L.7/2003 (insediamenti produttivi in verde agricolo).

Data la specificità delle opere stesse che sono da intendersi di interesse pubblico, l’intervento è da ritenersi in deroga alle prescrizioni dello strumento urbanistico, così come previsto dalle Norme di Attuazione dei singoli strumenti urbanistici e dell’art. 12 del D.Lgs n.387/2003.

L’area del sito in questione rientra tra le zone dichiarate sismiche (Zona 2). Tale aspetto verrà considerato nei progetti esecutivi delle opere che saranno eseguiti in conformità alla L.n.1086/1971 ed alla L.n.64/1974.

L’area dell’intero impianto non ricade in zone interessate da frane e dissesti diffusi, ai sensi del D.A.R.T.A. (Decreto Assessorato Regionale Territorio Ambiente) 298/41 del 04/07/2000, come riportato nelle carte del PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico) della Regione Sicilia.

L’area interessata non presenta corpi idrici superficiali e sotterranei destinati all’emungimento per scopi potabili, a protezione dei rischi di inquinamento del suolo e del sottosuolo, di cui al DPR 236/88 e DL 152/99 e s.m.i .

A verifica delle superiori norme di salvaguardia, a protezione dell’assetto idrogeologico delle aree interessate dagli interventi, è stata redatta una dettagliata relazione geologico- tecnica per la verifica dei rischi idrogeologici che esclude ogni rischio di dissesto, sia reale che potenziale, escludendo qualsiasi tipo di intervento per una possibile mitigazione degli stessi, nonché detta relazione ha escluso altresì il rischio di inquinamento idrico durante la fase di cantiere.

Tali aree, individuate nelle tavole di progetto, sulla base dello studio delle condizioni geomorfologiche e dei detrattori ambientali non risultano comprese in nessuna classe di

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interesse ambientale e non ricadono in zone non idonee così come definite dal D.P. Reg.

Sicilia del 10/10/2017.

L’area dell’impianto è posta a confine sia a nord che a sud con la fascia di rispetto dei 150 mt di rispetto del vincolo del Piano Paesaggistico della Provincia di Trapani – Ambito 2 e 3 art. 142 lettera c) del D.gls 42/2004.

Per maggiori informazioni si allega scheda sulla vincolistica dell’area interessata all’impianto.

VINCOLO Riferimento normativo ricadente non ricadente

CARTA AREE PERCORSE DAL FUOCO non ricadente

CARTA FORESTALE PROV. TRAPANI D.gls 227/2001 non ricadente

CARTA FORESTALE PROV. TRAPANI L.R. n° 16/96 non ricadente

VINCOLO IDROGEOLOGICO Ex R.D. n°3267/1923 non ricadente

PIANO PAESAGGISTICO PROV. TRAPANI ambito 2 e 3 art. 142 lettera c non ricadente

PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO Geomorfologia non ricadente

PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO Idraulica non ricadente

PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO Dissesti non ricadente

CARTA NATURA HABITAT non ricadente

PIANO CAVE DELLA REGIONE SICILIANA D.P. n. 19/2016 non ricadente

CORRIDOI LINEARI E DIFFUSI, ZONE UMIDE

International Importance

RAMSAR non ricadente

CARTA DELLA SENSIBILITA' ECOLOGICA bassa

CARTA DELLA PRESSIONE ANTROPICA bassa

CARTA DELLA FRAGILITA' AMBIENTALE bassa

Il sito in oggetto ha precise caratteristiche che lo identificano come ideale, in quanto le caratteristiche di esposizione dell’area interessata rientrano in quei parametri per cui è permesso tale sfruttamento.

6.6 Relazione preliminare sulle fondazioni e strutture di sostegno

L’impianto fotovoltaico sarà realizzato a terra con l’utilizzo di una struttura di sostegno a palo metallico infisso sul terreno in campo aperto, il collegamento delle strutture porta moduli avviene con profilati in alluminio estruso o acciaio zincato sulle quali vengono fissate (imbullonate) le guide, anch’esse in alluminio estruso, su cui verranno fissati i moduli fotovoltaici dotati di telaio proprio. Ogni telaio è ideato per ospitare i pannelli disposti in configurazione doppia (due pannelli in linea).

Alla struttura di sostegno è integrata una tecnologia elettromeccanica per seguire ogni giorno l’esposizione solare Est-Ovest su un asse di rotazione orizzontale Nord-Sud, posizionando così i pannelli sempre con la perfetta angolazione (inseguitori mono-assiali ad

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L’istallazione avviene, dunque, con una minima realizzazione di scavi solo per le linee elettriche, consentendo una semplificazione nella posa in opera dell’impianto.

6.7. Accesso all’impianto

La viabilità interna al sito verrà realizzata in fase di cantiere. Tale viabilità riguarderà solo il tracciamento di sentieri carrabili senza l’utilizzo di alcun tipo di asfalto, con la sola posa di ghiaia e pietrisco.

L’ingresso al sito avverrà per mezzo di un cancello largo 5 m ed alto 2,50 m, realizzato con profili estrusi d’alluminio lega 6060 (UNI EN 573-3), sezione 45x55 mm, verniciati a polvere, colore standard RAL 1013.

Il cancello sarà arretrato di circa 2/3 m rispetto al ciglio della strada di accesso per creare uno spazio di invito a forma tronco conica idoneo alla fermata dei mezzi e ad eventuali manovre.

6.8 Verifica dei parametri ambientali della Regione Sicilia

Il territorio regionale siciliano può essere suddiviso nelle seguenti zone:

- zone escluse;

- zone sensibili;

- zone consentite.

L’impianto oggetto di studio ricade in zona consentita e quindi compatibile con l’istallazione dell’impianto fotovoltaico. Essendo un impianto superiore a 1 MW si procederà alla redazione di un apposito studio preliminare ambientale (SPA), così come prescritto dal D.lgs. n°152/06 che stabilisce le norme in materia ambientale, e alle Linee Guida dell’A.R.T.A.

È considerato parte integrante dell’impianto il cavidotto di connessione alla rete elettrica nazionale.

Per quanto riguarda la valorizzazione della produzione agroalimentare locale e la tutela della biodiversità, sarà realizzata a confine dell’impianto una fascia arborea di protezione e separazione, costituita da un’area di coltivazioni autoctoni e/o storicizzata, compatibile con la piena funzionalità dell’impianto stesso.

6.9 Sistemazione arborea del sito

Il progetto è stato elaborato nel rispetto delle qualità naturalistiche del sito, al fine di mantenere invariato non solo lo stato dei luoghi e l’habitat naturale della fauna, ma anche di impedire il manifestarsi del fenomeno della desertificazione.

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Il progetto del verde prevede la coltivazione dell’ulivo, coltivazione tipica del territorio, per cui si prevede la realizzazione della fascia di mitigazione perimetrale, ma anche nelle parti non occupate dai pannelli, dove verranno messe a dimora alberati di ulivo, tipica coltivazione dell’interland agricolo del area territoriali di Castelvetrano e Mazara del Vallo, frutto tipico della macchia mediterranea.

La necessità di impiantare vegetazione locale è dettata dalla volontà di non alterare in nessun modo l’equilibrio ambientale, non escludendo le possibilità di coltivazioni agricole in simbiosi con la produzione di energia da fonte rinnovabile.

6.10 Interferenze

Nell’area oggetto dell’intervento si possono individuare diverse tipologie di interferenze, che possono interferire con l’impianto.

Le interferenze viarie si potrebbero ricondurre in particolare alla presenza della strada S.P.

n. 39 posta al confine ovest, che comunque risulta distante circa 25,00 oltre la fascia di mitigazione a verde.

Le interferenze di altri impianto di energia rinnovabile nel raggio di 1 km dall’impianto in progetto, in particolare si riscontra la presenza di un altro impianto da 6 Mw entro tale perimetro, nella fascia territoriale a nord, a una distanza di circa 900 mt, cui si rimanda alla relazione effetto cumulo, allegata al progetto.

6.11 Vincoli

Sul territorio siciliano esistono diversi tipi di vincoli:

- Vincolo paesaggistico;

- Vincolo naturalistico (ex legge Galasso);

- Vincoli ambientali (zone ZPS, SIC, ecc.);

- Vincoli urbanistici.

I primi due vincoli sono normati dal D.L. 42/2004 codice dei beni culturali e ambientali, mentre i vincoli ambientali sono sottoposti a leggi della Comunità Europea.

L’area direttamente oggetto dell’intervento non è sottoposta a vincoli né di tipo naturalistico né ambientale.

Per quanto riguarda i vincoli urbanistici, si può affermare che le particelle interessate dal progetto risultano classificate, in base al piano regolatore del comune di Mazara del Vallo, come area agricola (zona E).

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Per il collegamento alla SST, il cavidotto interrato sarà realizzato lungo l’asse stradale della Provincia di Trapani, in particolare sulle strade provinciali n. 39, 25 e 86, così come dettato dal progetto di connessione proposto dalla relativa STMG di E-distribuzione.

7. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Normativa generale

Decreto Legislativo n. 504 del 26-10-1995, aggiornato 1-06-2007: Testo Unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative.

Decreto Legislativo n. 387 del 29-12-2003: attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato

interno dell'elettricità.

Legge n. 239 del 23-08-2004: riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia.

Decreto Legislativo n. 192 del 19-08-2005: attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia.

Decreto Legislativo n. 311 del 29-12-2006: disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al

rendimento energetico nell'edilizia.

Decreto Legislativo n. 115 del 30-05-2008: attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE.

Decreto Legislativo n. 56 del 29-03-2010: modifiche e integrazioni al decreto 30 maggio2008, n. 115.

Decreto del presidente della repubblica n. 59 del 02-04-2009: regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.

Decreto Legislativo n. 26 del 2-02-2007: attuazione della direttiva 2003/96/CE che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità.

Decreto Legge n. 73 del 18-06-2007: testo coordinato del Decreto Legge 18 giugno 2007, n.

73.

Decreto 2-03-2009: disposizioni in materia di incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare.

Legge n. 99 del 23 luglio 2009: disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonchè in materia di energia.

Legge 13 Agosto 2010, n. 129 (GU n. 192 del 18-8-2010): Conversione in legge, con modificazioni, del decreto- legge 8 luglio 2010, n. 105, recante misure urgenti in materia di energia. Proroga di termine per l'esercizio di delega legislativa in materia di riordino del sistema degli incentivi. (Art. 1-septies - Ulteriori disposizioni in materia di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili).

Decreto legislativo del 3 marzo 2011, n. 28: Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.

Decreto legge del 22 giugno 2012, n. 83: misure urgenti per la crescita del Paese.

Legge 11 agosto 2014, n. 116: conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24

giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo

delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea. (GU Serie Generale

n.192 del 20-8-2014 - Suppl. Ordinario n. 72).

Decreto Ministero dello sviluppo economico del 19 maggio 2015 (GU n.121 del 27-5- 2015): approvazione del modello unico per la realizzazione, la connessione e l'esercizio di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici.

Sicurezza

D.Lgs. 81/2008: (testo unico della sicurezza): misure di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e s. m.i.

DM 37/2008: sicurezza degli impianti elettrici all’interno degli edifici.

Ministero dell’interno

"Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici" - DCPREV, prot.5158 - Edizione 2012.

(30)

2012.

"Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici" - Chiarimenti alla Nota DCPREV, prot.1324 "Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici – Edizione 2012".

Normativa fotovoltaica

CEI 82-25: guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di Media e Bassa Tensione.

CEI 82-25; V2: guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di Media e Bassa Tensione.

CEI EN 60904-1(CEI 82-1): dispositivi fotovoltaici Parte 1: Misura delle caratteristiche fotovoltaiche tensione- corrente.

CEI EN 60904-2 (CEI 82-2): dispositivi fotovoltaici - Parte 2: Prescrizione per le celle fotovoltaiche di riferimento.

CEI EN 60904-3 (CEI 82-3): dispositivi fotovoltaici - Parte 3: Principi di misura per sistemi solari fotovoltaici per uso terrestre e irraggiamento spettrale di riferimento.

CEI EN 61215 (CEI 82-8): moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri.

CEI EN 61646 (82-12): moduli fotovoltaici (FV) a film sottile per usi terrestri - Qualifica del progetto e approvazione di tipo.

CEI EN 61724 (CEI 82-15): rilievo delle prestazioni dei sistemi fotovoltaici - Linee guida per la misura, lo scambio e l'analisi dei dati.

CEI EN 61730-1 (CEI 82-27): qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici (FV) -parte 1: Prescrizioni per la costruzione.

CEI EN 61730-2 (CEI 82-28): qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici (FV) -parte 2: Prescrizioni per le prove.

CEI EN 62108 (82-30): moduli e sistemi fotovoltaici a concentrazione (CPV) - Qualifica di progetto e approvazione di tipo.

CEI EN 62093 (CEI 82-24): componenti di sistemi fotovoltaici - moduli esclusi (BOS) - Qualifica di progetto in condizioni ambientali naturali.

CEI EN 50380 (CEI 82-22): fogli informativi e dati di targa per moduli fotovoltaici.

CEI EN 50521 (CEI 82-31): connettori per sistemi fotovoltaici - Prescrizioni di sicurezza e prove.

CEI EN 50524 (CEI 82-34): fogli informativi e dati di targa dei convertitori fotovoltaici.

CEI EN 50530 (CEI 82-35): rendimento globale degli inverter per impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica.

EN 62446 (CEI 82-38): grid connected photovoltaic systems - Minimum requirements for system documentation, commissioning tests and inspection.

CEI 20-91: cavi elettrici con isolamento e guaina elastomerici senza alogeni non propaganti la fiamma con tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e 1 500 V in corrente continua per applicazioni in impianti fotovoltaici.

UNI 10349: riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici.

UNI/TR 11328-1: "Energia solare - Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia – Parte 1: Valutazione dell'energia raggiante ricevuta".

CEI 0-2: guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici.

CEI 0-16: regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica.

CEI 0-21: regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica.

CEI 11-20: impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria.

CEI EN 50438 (CT 311-1): prescrizioni per la connessione di micro-generatori in parallelo alle reti di distribuzione pubblica in bassa tensione.

CEI 64-8: impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.

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