• Non ci sono risultati.

RELAZIONE TECNICA GENERALE (ai sensi del DPR 207/2010 art. 25)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "RELAZIONE TECNICA GENERALE (ai sensi del DPR 207/2010 art. 25)"

Copied!
14
0
0

Testo completo

(1)

Comune di

FILAGO

Provincia di BERGAMO

MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA PASSERELLA PEDONALE SUL FIUME BREMBO DEI COMUNI DI

FILAGO (BG) E OSIO SOPRA (BG)

PROGETTO DEFINITIVO

RELAZIONE TECNICA GENERALE

(ai sensi del DPR 207/2010 art. 25)

Rev Revisore Oggetto revisione Data

0 Ing. Costante Bonacina Progetto definitivo 13/09/2019

Il RUP Il Progettista

L’impresa Affidataria Il Coordinatore per la progettazione

(2)
(3)

RELAZIONE TECNICA GENERALE

1. PREMESSA

Il presente documento è finalizzato alla descrizione dell’intervento di manutenzione straordinaria della passerella pedonale sul fiume Brembo, dei Comuni di Filago (BG) e di Osio Sopra (BG).

Il testo è redatto in ottemperanza a quanto definito dal D.Lgs. 50/2016 art. 23 e dal DPR 207/2010 art. 24.

Si tratta del progetto definitivo sviluppato come successivo livello di progettazione dello

“Studio di fattibilità tecnico-economica per intervento di manutenzione straordinaria” già predisposto da Polaris Project Engineering S.r.l. nell’anno 2017, a firma dell’Ing. Alessandro Gatti Comini.

2. LIVELLI SUCCESSIVI DI PROGETTAZIONE

Ai sensi del D.P.R. 207/10, il progetto deve essere redatto secondo i tre progressivi livelli di definizione – preliminare (o studio di fattibilità), definitivo ed esecutivo –, che devono tra loro interagire e svilupparsi senza soluzione di continuità. Fatte salve particolari esigenze progettuali o d’opportunità, per le quali potranno essere redatti, a cura del progettista, ulteriori elaborati tecnici, saranno predisposti, almeno, i seguenti elaborati:

Progetto Esecutivo:

Relazione generale e quadro economico.

Relazioni specialistiche.

Elaborati grafici comprensivi anche di quelli delle strutture e degli impianti.

(4)

Calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti.

Piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti.

Piano di Sicurezza e Coordinamento.

Computo metrico estimativo e Quadro economico.

Cronoprogramma.

Elenco dei prezzi unitari ed eventuali analisi.

Capitolato Speciale d’Appalto contenente inoltre il quadro dell’incidenza percentuale delle quantità di manodopera per le diverse categorie di cui compone l’opera.

Schema di contratto.

3. INQUADRAMENTO STORICO

Il ponte pedonale sul fiume Brembo fu realizzato, nella forma oggi conosciuta, agli inizi degli anni ’30 del 1900, su progetto dell’Ing. Rocca di Bergamo. Sono disponibili in archivio i disegni di progetto originali, dai quali è possibile desumere la forma del ponte e la conformazione delle sponde nelle immediate vicinanze del ponte stesso.

Gli elaborati di progetto del Rocca e alcune fonti non ufficiali confermano la pre-esistenza di un ponte pedonale nella medesima posizione, tant’è che una porzione dei basamenti di tale ponte è stata reimpiegata per la nuova costruzione. Si asserisce, nelle fonti reperite, che esistesse un ponte pedonale edificato nella seconda metà del 1800, avente un pilone centrale, e che tale ponte fosse stato edificato da Wilhelm Schroeder, primo proprietario della filanda della Rasica.

Il nuovo ponte, completamente sospeso, fu edificato dalla Franco Gregorini SPA (proprietaria degli stabilimenti Dalmine) nel 1930 per consentire ai lavoratori residenti nell’Isola di raggiungere il luogo di lavoro.

(5)

Come desumibile dagli elaborati riportati nelle pagine seguenti, il ponte originario era costituito da due coppie di cavi sospesi, poggianti su pile in calcestruzzo armato ed ancorati a terra. L’ancoraggio avveniva in roccia sul lato di Osio e in blocchi di calcestruzzo sul lato di Filago.

L’impalcato era costituito da travetti in legno, sospesi a pendini in acciaio (questi ultimi ancorati alle funi) con passo di 1,32 metri. Sui travetti poggiavano tavole in legno di sezione 4x20 cm, tra loro accostate.

Il ponte del 1930 ha palesato i primi segni del tempo all’inizio degli anni ’70 e, in occasione del trasferimento della concessione (proprietà) da ENAL al Comune di Filago, è stata avviata l’analisi sullo stato di consistenza del ponte (a cura del Geom. Ceresoli nel 1974).

A seguito di detta analisi il Genio Civile ha assentito al rinnovo della concessione a condizione che venissero sostituite le funi, rifatti assito e traversini, sostituita la rete metallica, consolidate le opere murarie (comunicazione del 19/02/1975).

Il giorno 11/07/1075 il sindaco di Filago emette l’ordinanza di sospesione del transito sulla passerella, a causa di un sinistro che ha provocato la rottura di una delle funi (in occasione di alcuni lavori di asfaltatura delle strade circostanti da parte dell’impresa Assolari).

Il 19/01/1976 sono iniziati i lavori di rifacimento del ponte, da parte di Regione Lombardia (la corrispondenza segnala un vivo interessamento dell’assessore Sonzogni).

La struttura viene realizzata sul disegno della precedente (Ing. Rocca 10-1930) su coppie di funi 24 e  30 con certificati 01/03/1976 della dittaTrafilerie e Corderie Italiane SPA. Il sovraccarico di progetto del ponte è di 150 Kg/mq.

Il giorno 30/03/1976 Regione Lombardia comunica l’esecuzione delle prove di carico e finalmente il giorno 24/04/1976 in sindaco di Filago revoca l’ordinanza di chiusura e riapre il ponte.

(6)

(7)
(8)
(9)

La passerella pedonale è stata oggetto di interventi di manutenzione straordinaria delle opere strutturali, con relativo adeguamento statico negli anni 1991 – 1992.

L’intervento di adeguamento strutturale si era reso necessario giacchè la normativa con il DD.MM. 02/08/1980 e 04/05/1990 avevano prescritto la presa in carico di sovraccarichi accidentali più elevati di quelli previsti da progetto nell’anno di realizzazione 1930.

Ne era conseguita la necessità di dare corso ad interventi di rinforzo sia della struttura portante principale costituita dai cavi portanti, dai telai di imposta, dai basamenti d’ammaro, sia di quella secondaria costituita dai pendini, dai longaroni C200 e dai traversi dell’impalcato pedonale.

Le opere di rinforzo hanno aumentato la capacità portante, in ottemperanza alle subentrate norme, e hanno garantito una maggior stabilità aerodinamica del ponte.

Quest’ultimo risultato è stato raggiunto mediante la posa di longaroni metallici irrigidenti e di una lastra metallica zincata posta come piano di calpestio, sovrapposta e solidarizzata all’assito ligneo esistente.

Per quanto concerne invece l’aumento della capacità portante si è operato direttamente sugli elementi strutturali principali e secondari.

Per quanto concerne gli elementi strutturali portanti principali è stato dato corso ai seguenti

(10)

interventi:

1. Rinforzo e adeguamento dimensionale (innalzamento e allargamento in sezione) dei portali di sostegno in cemento armato;

2. Posa di una terza coppia di di cavi spiroidali, prestirati e zincati, diametro 36;

3. Adeguamento (ampliamento) di entrambi i basamenti per l’ammarro dei cavi predetti.

La manutenzione si è conclusa con il rilascio di collaudo statico, a firma dell’ing. Franco Pezzola, il giorno 25 giugno 1992.

L’opera è stata collaudata secondo il DM.LL.PP. del 4 maggio 1990 come ponte di categoria III: “ponti per il transito di soli carichi q1d e q1e (passerelle pedonali)” il cui accesso deve essere materialmente impedito ad ogni tipo di veicolo.

4. ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEL PONTE E DELLE AREE CIRCOSTANTI

L’infrastruttura svolge oggi un ruolo importante per la mobilità dolce dell’area, in relazione all’elevato flusso di passaggio pedonale ed alla sua strategica posizione all’interno del parco Adda Nord, unica via di transito pedonale di collegamento fra i due territori Comunali.

Il ponte si presenta oggi, dal punto di vista statico, con una campata unica di lunghezza pari a circa l=50,00 ml, impalcato strutturale del piano pedonale costituito da profilati metallici, sorretti da 3 coppie di funi in acciaio a “cavi trefoli”, ancorate all’impalcato stesso mediante pendini metallici, tipo “piatti” e barre filettate. Le funi in acciaio sono ancorate in roccia e in blocco di fondazione in cemento armato, previo appoggio sui portali in calcestruzzo armato posti in corrispondenza dell’inizio e della fine del ponte.

(11)

I parapetti sono costituiti da pannelli in rete metallica zincata incorniciati entro profilati metallici a “L”, semplicemente appoggiati alla lamiera dell’impalcato e ritenuti lateralmente da occhielli vincolati ai pendini.

L’accesso da Filago avviene attraverso una rampa che dalla via Garibaldi conduce all’imbocco del ponte. La rampa è delimitata da muretti in calcestruzzo e parapetti in rete metallica con la medesima foggia di quelli del ponte. In asse con l’impalcato è posizionato un dissuasore in calcestruzzo. Sono presenti due lampade sulla traversa di congiunzione delle due pile, uno orientato verso il ponte e l’altro verso la piazzola di accesso.

Verso Osio l’accesso avviene da una strada ciclopedonale, che si conclude in una piccola piazzola delimitata da muretti in calcestruzzo armato e parapetti metallici. Anche in questo caso sono presenti dissuasori, realizzati in metalli e conformati per consentire la conduzione a mano delle biciclette.

Al fine di valutare lo stato di conservazione di tutte le parti del ponte sono state effettuate le seguenti operazioni:

- Carotaggio e analisi del calcestruzzo delle pile e dei plinti di ammaro;

- Analisi dello stato di conservazione delle funi anche mediante esame magnetoinduttivo sulle funi portanti (i controlli sono stati eseguiti da personale qualificato di secondo e terzo livello secondo la norma ISO EN 9712 nelle tecniche UT (Ultrasuoni), MT (magnetoscopia), PT (Liquidi penetranti) ed MIT (magne-toinduttiva));

- Controllo magnetoscopico delle saldature e dei morsetti;

- Caratterizzazione geologica e geotecnica dei versanti;

- Modellazione numerica del ponte e verifica strutturale.

Le operazioni di carotaggio e rottura cilindri sono state affidate allo Studio Test di Zanica, che ha prodotto i certificati di prova sui provini del calcestruzzo.

(12)

L’esame magnetoinduttivo e i controlli magnetoscopici sono stati svolti dai tecnici della società TEC PRO di Bergamo.

La caratterizzazione geologica e geotecnica dei versanti è stata effettuata dal Dott. Arnaldo Zanchi, geologo.

La modellazione numerica e la verifica delle strutture è stata condotta da Arpostudio.

Nella documentazione fotografica sono riportate le immagini delle operazioni di prova sul ponte effettuati i giorni 8 e 9 luglio 2019.

I risultati delle operazioni di controllo sono dettagliatamente riportati nella relazione di calcolo, nelle relazione specialistiche allegate e sono sommariamente i seguenti.

La coppia di cavi trefoli superiore si presenta in ottimo stato di conservazione, mentre le due coppie inferiori, più datate presentano qualche rottura di fili e corrosione superficiale diffusa, in particolare la fune inferiore di valle. Si consiglia pertanto di procedere alla sostituzione di tale fune.

L’impalcato in legno originario che è posto al di sotto del piano di calpestio presenta elementi in cattivo stato di conservazione o addirittura del tutto mancanti.

Inoltre la piastre di collegamento con i piloni in cemento lato Osio, che non hanno comunque una funzione portante, risultano avere gioco e muoversi rispetto al manufatto in cemento in occasione delle normali oscillazioni della passerella.

L’esame visivo degli ancoraggi ha evidenziato un buono stato di conservazione delle funi e l’assenza di fenomeni di degrado, seppur si consiglia di portare in vista gli ancoraggi (attualmente sono annegati nel calcestruzzo).

Sono state controllate le saldature a campione di 40 pendini a campione tra i 78 presenti (39 per lato) senza riscontrare difetti degni di nota.

(13)

Sono stati controllati 30 morsetti di collegamento alle funi e a campione anche sei morsetti di quelli applicati alla fune da 24mm. I controlli hanno dato esito positivo.

5. IL PROGETTO DEFINITIVO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA

Il presente progetto si sviluppa per conseguire i seguenti obiettivi:

 sostituire gli elementi strutturali ammalorati o in cattivo stato di conservazione per allungare la vita utile del manufatto;

 effettuare le manutenzioni e i ripristini degli elementi architettonici nelle zone di ingresso al ponte, per garantire una maggiore durabilità degli elementi in calcestruzzo armato.

Le operazioni che verranno effettuate sono le seguenti:

- Sostituzione delle due coppie di funi inferiori, smontaggio, posa nuove funi e messa in servizio delle stesse;

- Formazione nuovo plinto di collegamento dei plinti esistenti lato Osio Sopra;

- Fornitura e posa di nuove slitte metalliche per passaggio nuove funi nelle antenne in C.A.;

- Sostituzione dell’impalcato in legno e lamiera con nuovo impalcato in grigliato e lamiera;

- Sostituzione dei parapetti del ponte e delle zone di accesso;

- Controllo/sostituzione di tutte le bullonerie e dei golfari;

- Risanamento delle superfici in C.A. e protezione con pittura protettiva silossanica;

Gli interventi sono illustrati negli elaborati grafici allegati al progetto, nel capitolato descrittivo e nel computo metrico.

(14)

6. CALCOLO DEFINITIVO DELLA SPESA

Sono stati redatti i Computi Metrici Estimativi delle opere edili e delle finiture, di miglioramento sismico, degli impianti meccanici, idrico-sanitari ed elettrici, utilizzando il Prezziario Regionale delle Opere Pubbliche della Regione Lombardia edizione 2019.

Per le opere non comprese nel suddetto Prezziario sono stati impiegati il Bollettino delle opere Edili della Camera di Commercio di Bergamo, edizione 2018 e sono stati raccolti dei preventivi di spesa presso aziende specializzate nel settore.

L’importo complessivo dei lavori ammonta a € 174 091,01, di questi € 6 963,64 sono relativi ad oneri per la sicurezza e non soggetti a ribasso.

Le voci di spesa sono dettagliatamente illustrate nel computo metrico e nel quadro economico.

7. ELENCO ELABORATI ALLEGATI

01 RELAZIONE TECNICA GENERALE 02 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 03 RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE 04 RELAZIONI SPECIALISTICHE

05 DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI 06 ELENCO PREZZI UNITARI

07 QUADRO ECONOMICO E COMPUTO METRICO ESTIMATIVO 08 AGGIORNAMENTO PRIME INDICAZIONI PER LA SICUREZZA

Bergamo, 13 settembre 2019

____________________________

ARPOSTUDIO ing. Costante Bonacina

Riferimenti

Documenti correlati

Box prefabbricati di cantiere composti da: struttura di base sollevata da terra e avente struttura portante in profilati metallici, copertura e tamponatura con pannelli..

- Per le piastrelle colate (ivi comprese tutte le produzioni artigianali) le caratteristiche rilevanti da misurare ai fini di una qualificazione del materiale sono le stesse

Noleggio oltre il primo mese di castello di tiro in appoggio a terra o sospeso da terra per permettere l'accesso di carico e scarico, con 3 lati di m 1,80 in tubo e giunto,

Al termine dei lavori l’installatore dell’impianto effettuerà le seguenti verifiche tecnico- funzionali: corretto funzionamento dell’impianto fotovoltaico nelle

La quantità di condensato non supera i 0.5 kg/m² La struttura è soggetta a fenomeni di condensa superficiale. Riepilogo grafico

Sia per la segnaletica orizzontale che per quella verticale è necessario monitorare il naturale invecchiamento degli elementi, eseguire una periodica manutenzione e pulizia, al

- smantellamento e rimozione degli attuali apparecchi di illuminazione di sicurezza con pittogramma che devono essere sostituti nel piano terra delle tribune e nel

Analisi dei carichi ... Classificazione dei carichi ... Valutazione della potenza assorbita dall’impianto... Verifica del coordinamento delle protezioni ... Dimensionamento