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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA SCUOLA POLITECNICA A FISICA GENERALE I - Sede di Spezia Compitino del 23/03/2018

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Academic year: 2022

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(1)

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA –SCUOLA POLITECNICA

A

FISICA GENERALE I - Sede di Spezia – Compitino del 23/03/2018

I passaggi principali devono essere leggibili e corredati di alcune frasi di spiegazione anch’esse leggibili. I risultati numerici finali devono esser espressi con due cifre significative e in unità del sistema internazionale (SI). Gli elaborati anonimi e/o privi di passaggi spiegati e/o di risultati numerici non saranno corretti.

Cariche Puntiformi

Quattro particelle di carica q1, q2, q3, q4 sono disposte ai vertici di un quadrato di lato 2d (figura 1). Calcolare:

1) il vettore ed il modulo del campo elettrico nell'origine.

2) Il potenziale elettrostatico nell'origine V(0,0).

3) l’energia elettrostatica del sistema;

4) il lavoro fatto dalle forze elettrostatiche per portare q0 dall'infinito nell'origine (0,0).

5) Il vettore forza esercitata dal sistema di cariche su q0.

6) supponendo di lasciar q0 libera di muoversi, con quale velocità ritornerà a distanza infinita sapendo che la sua massa vale m?

[Dati: q1=q2=q3=+q; q4=-q; q0=q/2; q= 10−8 C; d=10 cm;

m=1.67·10-27 kg]

Figura 1

Cariche Distribuite

Una bacchetta di materiale isolante di spessore infinitesimo è piegata in modo da descrivere un quarto di circonferenza di raggio R (figura 2). Su di essa è distribuita uniformemente una carica positiva con densità lineare . Si calcoli:

7) La componente lungo y del campo elettrico nell'origine Ey(0,0).

[Dati: =1.6 10−8 C/m; R=20 cm]

Figura 2 Teorema di Gauss

Si consideri un cilindro isolante di raggio R e di lunghezza infinita una parte del quale è rappresentato in figura 3. Su di esso è distribuita una carica positiva ed uniforme .

8) Si calcoli il vettore campo elettrico in un punto generico r all'interno del cilindro carico (r<R).

Successivamente, si determini il valore del modulo del campo elettrico in un punto distante R/4 dall'asse del cilindro.

9) La differenza di potenziale V(0)-V(R/4).

[Dati: =2 10−7 C/m3; R=10 cm]

Figura 3

PUNTEGGIO:

3 punti per ogni risposta data esattamente tranne che per le domande in grassetto che valgono 5 punti l'una.

Zero se la risposta non è data correttamente.

(2)

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA –SCUOLA POLITECNICA

B

FISICA GENERALE I - Sede di Spezia – Compitino del 23/03/2018

I passaggi principali devono essere leggibili e corredati di alcune frasi di spiegazione anch’esse leggibili. I risultati numerici finali devono esser espressi con due cifre significative e in unità del sistema internazionale (SI). Gli elaborati anonimi e/o privi di passaggi spiegati e/o di risultati numerici non saranno corretti.

Cariche Puntiformi

Quattro particelle di carica q1, q2, q3, q4 sono disposte ai vertici di un quadrato di lato 2d (figura 1). Calcolare:

1) il vettore ed il modulo del campo elettrico nell'origine.

2) Il potenziale elettrostatico nell'origine V(0,0).

3) l’energia elettrostatica del sistema;

4) il lavoro fatto dalle forze elettrostatiche per portare q5 dall'infinito nell'origine (0,0).

5) Il vettore forza esercitata dal sistema di cariche su q5.

6) supponendo di lasciar q5 libera di muoversi, con quale velocità ritornerà a distanza infinita sapendo che la sua massa vale m?

[Dati: q1=q2=q4=+q; q3=-q; q5=q/3; q= 10−8 C; d=10 cm;

m=1.67·10-27 kg]

Figura 1

Cariche Distribuite

Una bacchetta di materiale isolante di spessore infinitesimo è piegata in modo da descrivere un quarto di circonferenza di raggio R (figura 2). Su di essa è distribuita uniformemente una carica positiva con densità lineare . Si calcoli:

7) La componente lungo x del campo elettrico nell'origine Ex(0,0).

[Dati: =3.0 10−8 C/m; R=20 cm] Figura 2

Teorema di Gauss

Si consideri una sfera isolante di raggio R rappresentata in figura 3. Su di essa è distribuita una carica positiva ed uniforme .

8) Si calcoli il vettore campo elettrico in un punto generico r all'interno della sfera (r<R).

Successivamente, si determini il valore del modulo del campo elettrico in un punto distante R/2 dal centro della sfera.

9) La differenza di potenziale V(0)-V(R/2).

[Dati: =8 10−8 C/m3; R=20 cm]

Figura 3

PUNTEGGIO:

3 punti per ogni risposta data esattamente tranne che per le domande in grassetto che valgono 5 punti l'una.

Zero se la risposta non è data correttamente.

(3)

SOLUZIONI

A-1

Per il principio di sovrapposizione, il campo risultante è la somma dei campi elettrici generati dalle singole cariche. L’origine è equidistante da tutte le cariche, perciò tutti i campi calcolati nell’origine hanno ugual modulo 𝐸𝑞 = |𝑞|

4𝜋𝜀0(√2𝑑)2. Le cariche positive poste nel primo e terzo quadrante producono un campo elettrico che si compensa esattamente nell’origine ovvero il loro contributo al campo elettrico totale è nullo.

Il contributo dovuto alle due cariche rimanenti produce il seguente campo elettrico nell’origine:

𝐸⃗ (0,0) = (+𝑞)

4𝜋𝜀0(√2𝑑)2(cos 45 , −sin 45) + (−𝑞)

4𝜋𝜀0(√2𝑑)2(− cos 45 , +sin 45) = 2 𝑞

4𝜋𝜀02𝑑2(√2

2 , −√2

2) = 𝑞

8𝜋𝜀0𝑑2(√2, −√2) 𝐸⃗ (0,0) = (6.355, −6.355) ∙ 103 𝑉/𝑚 ≈ (6.4 , −6.4) ∙ 103 𝑉/𝑚

ovvero |𝐸⃗ (0,0)| = 𝑞

8𝜋𝜀0𝑑2√(√2)2+ (√2)2 = 8987.55 𝑉/𝑚 ≈ 9.0 𝑘𝑉/𝑚.

B-1

Per il principio di sovrapposizione, il campo risultante è la somma dei campi elettrici generati dalle singole cariche. L’origine è equidistante da tutte le cariche, perciò tutti i campi calcolati nell’origine (quindi i vettori devono essere applicati nell’origine) hanno ugual modulo 𝐸𝑞= |𝑞|

4𝜋𝜀0(√2𝑑)2. Le cariche positive poste nel secondo e quarto quadrante producono un campo elettrico che si compensa esattamente nell’origine ovvero il loro contributo al campo elettrico totale è nullo.

Il contributo dovuto alle due cariche rimanenti produce il seguente campo elettrico nell’origine:

𝐸⃗ (0,0) = (+𝑞)

4𝜋𝜀0(√2𝑑)2(− cos 45 , −sin 45) + (−𝑞)

4𝜋𝜀0(√2𝑑)2(+ cos 45 , +sin 45) = −2 𝑞

4𝜋𝜀02𝑑2(√22 ,√22) = −8𝜋𝜀𝑞

0𝑑2(√2, √2) 𝐸⃗ (0,0) = −(6.355,6.355) ∙ 103 𝑉/𝑚 ≈ −(6.4 , 6.4) ∙ 103 𝑉/𝑚

ovvero |𝐸⃗ (0,0)| = 𝑞

8𝜋𝜀0𝑑2√(√2)2+ (√2)2 = 8987.55 𝑉/𝑚 ≈ 9.0 𝑘𝑉/𝑚.

A-2=B-2

Sempre applicando il principio di sovrapposizione, il potenziale complessivo è la somma dei potenziali generati dalle singole cariche 𝑉𝑞(𝑟) = 𝑞

4𝜋𝜀0𝑟 (avendo preso il riferimento all’infinito). Si ottiene 𝑉(0,0) = 2𝑞

4𝜋𝜀0√2𝑑= √2𝑞

4𝜋𝜀0𝑑 ≈1271.03 𝑉 ≈ 1.3 𝑘𝑉.

A-3

L'energia elettrostatica del sistema di cariche vale: 𝑈𝑒(𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎 4𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐ℎ𝑒) = 1

21

4𝜋𝜀0 𝑞𝑖𝑞𝑗

𝑟𝑖𝑗

4𝑖≠𝑗 = 𝑞1𝑞2

4𝜋𝜀02𝑑+

𝑞2𝑞3

4𝜋𝜀02𝑑+ 𝑞3𝑞4

4𝜋𝜀02𝑑+ 𝑞4𝑞1

4𝜋𝜀02𝑑+ 𝑞2𝑞4

4𝜋𝜀02√2𝑑+ 𝑞1𝑞3

4𝜋𝜀02√2𝑑= 1

4𝜋𝜀0𝑑[𝑞2

2 +𝑞2

2𝑞2

2𝑞2

2𝑞2

2√2+ 𝑞2

2√2] = 0

(4)

B-3

L'energia elettrostatica del sistema di cariche vale: 𝑈𝑒(𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎 4𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐ℎ𝑒) = 1

21

4𝜋𝜀0 𝑞𝑖𝑞𝑗

𝑟𝑖𝑗

4𝑖≠𝑗 = 𝑞1𝑞2

4𝜋𝜀02𝑑+

𝑞2𝑞3

4𝜋𝜀02𝑑+ 𝑞3𝑞4

4𝜋𝜀02𝑑+ 𝑞4𝑞1

4𝜋𝜀02𝑑+ 𝑞2𝑞4

4𝜋𝜀02√2𝑑+ 𝑞1𝑞3

4𝜋𝜀02√2𝑑= 1

4𝜋𝜀0𝑑[𝑞2

2𝑞2

2𝑞2

2 +𝑞2

2 + 𝑞2

2√2𝑞2

2√2] = 0

A-4

Dalla definizione di lavoro

𝐿(∞ → 0) = ∫ 𝐹 ∙ 𝑑𝑠 = 𝑞0∫ 𝐸⃗ ∙ 𝑑𝑠 = −𝑞0[− ∫ 𝐸⃗ ∙ 𝑑𝑠

0

] = −𝑞0[𝑉(0) − 𝑉(∞)]

0

0

𝐿(∞ → 0) = −𝑞0[𝑉(0)] = −√2𝑞𝑞0

4𝜋𝜀0𝑑 ≈ −6.355 ∙ 10−6𝐽 ≈ −6.4 µ𝐽

B-4

Dalla definizione di lavoro

𝐿(∞ → 0) = ∫ 𝐹 ∙ 𝑑𝑠 = 𝑞5∫ 𝐸⃗ ∙ 𝑑𝑠 = −𝑞5[− ∫ 𝐸⃗ ∙ 𝑑𝑠

0

] = −𝑞5[𝑉(0) − 𝑉(∞)]

0

0

𝐿(∞ → 0) = −𝑞5[𝑉(0)] = −√2𝑞𝑞5

4𝜋𝜀0𝑑 ≈ −4.237 ∙ 10−6𝐽 ≈ −4.2 µ𝐽

A-5

𝐹 𝑠𝑢 𝑞0 = 𝑞𝑞0

8𝜋𝜀0𝑑2(√2, −√2) ≈ (3.178, −3.178) ∙ 10−5 ≈ (3.2, −3.2) ∙ 10−5 𝑁

|𝐹𝑠𝑢 𝑞

0| = 𝑞𝑞0

8𝜋𝜀0𝑑2√(√2)2+ (−√2)2 = 4.494 ∙ 10−5 ≈ 4.5 ∙ 10−5𝑁

B-5

𝐹 𝑠𝑢 𝑞5 = − 𝑞𝑞5

8𝜋𝜀0𝑑2(√2, √2) ≈ (−2.118, −2.118) ∙ 10−5 ≈ (−2.1, −2.1) ∙ 10−5 𝑁

|𝐹𝑠𝑢 𝑞

5| = 𝑞𝑞5

8𝜋𝜀0𝑑2√(−√2)2+ (−√2)2 = 2.996 ∙ 10−5≈ 3.0 ∙ 10−5𝑁

A-6

Per la conservazione dell'energia meccanica si avrà:

𝐾𝑓− 𝐾𝑖 = −(𝑈𝑓− 𝑈𝑖) = −𝑞0(𝑉𝑓− 𝑉𝑖) 1

2𝑚𝑣2 − 0 = −𝑞0(𝑉− 𝑉0) = +𝑞0𝑉0 𝑣2 = √2𝑞𝑞0

2𝜋𝜀0𝑑𝑚 quindi si ottiene: 𝑣 = √ √2𝑞𝑞0

2𝜋𝜀0𝑑𝑚≈ 8.724 ∙ 1010 ≈ 8.7 ∙ 1010 𝑚/𝑠

B-6

Per la conservazione dell'energia meccanica si avrà:

𝐾𝑓− 𝐾𝑖 = −(𝑈𝑓− 𝑈𝑖) = −𝑞5(𝑉𝑓− 𝑉𝑖) 1

2𝑚𝑣2 − 0 = −𝑞5(𝑉− 𝑉0) = +𝑞5𝑉0 𝑣2 = √2𝑞𝑞5

2𝜋𝜀0𝑑𝑚 quindi si ottiene: 𝑣 = √ √2𝑞𝑞5

2𝜋𝜀0𝑑𝑚 ≈ 7.123 ∙ 1010 ≈ 7.1 ∙ 1010 𝑚/𝑠

(5)

A-7

𝑑𝐸𝑦 = − 1

4𝜋𝜀0 𝑑𝑞

𝑅2sen 𝜃 = − 1

4𝜋𝜀0 (𝜆𝑅𝑑𝜃)

𝑅2 sen 𝜃

dove Rd è la lunghezza infinitesima di un elemento di sbarretta curva.

𝐸𝑦(0,0) = ∫ 𝑑𝐸𝑦= − ∫ 1 4𝜋𝜀0

(𝜆𝑅𝑑𝜃)

𝑅2 sen 𝜃 = 𝜆

4𝜋𝜀0𝑅∫ (−sen 𝜃)𝑑𝜃 = 𝜆

4𝜋𝜀0𝑅[cos 𝜃]0

𝜋 2 𝜋

2 0 𝜋

2 0

𝐸𝑦(0,0) = − 𝜆

4𝜋𝜀0𝑅= −719,00 ≈ −7.2 ∙ 102 𝑉/𝑚

B-7

𝑑𝐸𝑥 = − 1

4𝜋𝜀0 𝑑𝑞

𝑅2cos 𝜃 = − 1

4𝜋𝜀0 (𝜆𝑅𝑑𝜃)

𝑅2 cos 𝜃

dove Rd è la lunghezza infinitesima di un elemento di sbarretta curva.

𝐸𝑥(0,0) = ∫ 𝑑𝐸𝑥 = − ∫ 1 4𝜋𝜀0

(𝜆𝑅𝑑𝜃)

𝑅2 cos 𝜃 = − 𝜆

4𝜋𝜀0𝑅∫ cos 𝜃𝑑𝜃 = − 𝜆

4𝜋𝜀0𝑅[sin 𝜃]0

𝜋 2 =

𝜋 2 0 𝜋

2 0

𝐸𝑥(0,0) = − 𝜆

4𝜋𝜀0𝑅= −1348.1 ≈ −1.3 𝑘𝑉/𝑚

A-8

Applichiamo il teorema di Gauss ad una superficie Σ cilindrica, coassiale con la distribuzione di carica  e di raggio r t.c.

0<r<R ed altezza h.

∫ 𝐸⃗ ∙ 𝑢̂Σ 𝑛𝑑Σ=𝑄Σ

𝜀0  ∫𝑏𝑎𝑠𝑒_𝑠𝑢𝑝𝐸⃗ ∙ 𝑢̂𝑛𝑑Σ+ ∫𝐿𝑎𝑡𝐸⃗ ∙ 𝑢̂𝑛𝑑Σ+ ∫𝑏𝑎𝑠𝑒_𝑖𝑛𝑓𝐸⃗ ∙ 𝑢̂𝑛𝑑Σ= 𝜌 ∙𝜋𝑟2

𝜀0 Dove 𝑄Σ = 𝜌 ∙ 𝜋𝑟2ℎ visto che  è uniforme.

Proprio grazie all'ipotesi di densità di carica uniforme si osserva che il campo elettrico non può che essere radiale ed uscente. Ciò implica 𝐸⃗ ∙ 𝑢̂𝑛= 0 per gli integrali sulle superfici di base inferiore e superiore visto che per entrambi 𝐸⃗ risulta ortogonale a 𝑢̂𝑛, il vettore normale a queste superfici.

L’unico integrale non nullo è quello sulla superficie laterale di  e pertanto si avrà:

𝐿𝑎𝑡𝐸⃗ ∙ 𝑢̂𝑛𝑑Σ= 𝜌 ∙𝜋𝑟2

𝜀0 che diventa 𝐿𝑎𝑡𝐸𝑑Σ= 𝜌 ∙𝜋𝑟2

𝜀0 dato che 𝐸⃗ ∙ 𝑢̂𝑛 = 𝐸 essendo entrambi i vettori radiali ed uscenti.

Infine, sempre grazie al fatto che la densità di carica  è costante, su tutti i punti della superficie laterale (dove r=costante) il modulo di E non varia e quindi può esser portato fuori dal segno di integrale: 𝐸 ∫𝐿𝑎𝑡𝑑Σ= 𝜌 ∙𝜋𝑟2

𝜀0

 𝐸 ∙ 2𝜋𝑟ℎ = 𝜌 ∙𝜋𝑟2

𝜀0  𝐸 ∙ 2 = 𝜌 ∙𝜀𝑟

0  𝐸(𝑟) = 𝜌 ∙2𝜀𝑟

0 In forma vettoriale : 𝐸⃗ =2𝜀𝜌𝑟

0𝑢̂𝑟 e quindi 𝐸⃗ =2𝜀𝜌

0𝑟

Nel punto P distante r=R/4 il modulo del campo elettrico vale: 𝐸(𝑟 = 𝑅/4) =8𝜀𝜌𝑅

0≈ 282.35 ≈ 2.8 ∙ 102 𝑉/𝑚

B-8

Applichiamo il teorema di Gauss ad una superficie Σ costituita da una sfera concentrica alla distribuzione di carica  e di raggio r t.c. 0<r<R.

∫ 𝐸⃗ ∙ 𝑢̂Σ 𝑛𝑑Σ=𝑄Σ

𝜀0 ∫ 𝐸⃗ ∙ 𝑢̂Σ 𝑛𝑑Σ= 1

𝜀0𝜌 ∙ (4

3𝜋𝑟3) Dove 𝑄Σ = 𝜌 ∙ (43𝜋𝑟3) visto che  è uniforme.

(6)

Proprio grazie all'ipotesi di densità di carica uniforme si osserva che il campo elettrico non può che essere radiale ed uscente. Pertanto 𝐸⃗ ∙ 𝑢̂𝑛 = 𝐸 poiché il campo elettrico risulta parallelo e concorde con la normale 𝑢̂𝑛 alla superficie di Gauss , anch'essa radiale ed uscente.

 ∫ 𝐸𝑑ΣΣ = 1

𝜀0𝜌 ∙ (4

3𝜋𝑟3)

Infine, sempre grazie al fatto che la densità di carica  è costante, su tutti i punti della superficie sferica (dove r=costante) il modulo di E non varia e quindi può esser portato fuori dal segno di integrale: 𝐸 ∫ 𝑑ΣΣ = 1

𝜀0𝜌 ∙ (4

3𝜋𝑟3)

𝐸4𝜋𝑟2= 1

𝜀0𝜌 ∙ (4

3𝜋𝑟3) 𝐸 =𝜌∙𝑟

3𝜀0

In forma vettoriale: 𝐸⃗ =3𝜀𝜌𝑟

0𝑢̂𝑟 ovvero 𝐸⃗ =3𝜀𝜌

0𝑟

Nel punto P distante r=R/2 il modulo del campo elettrico vale:

𝐸 (𝑟 =𝑅2) = 𝜌𝑅

6𝜀0≈ 301.17 ≈ 3.0 ∙ 102 𝑉/𝑚

A-9

La differenza di potenziale tra O e P sarà:

𝑉(0) − 𝑉 (𝑅

4) = − ∫ 𝜌𝑟

2𝜀0𝑑𝑟 = 𝜌

2𝜀0 0

𝑅 4

∫ 𝑟𝑑𝑟 =

𝑅

04

𝜌 2𝜀0[𝑟22]

0

𝑅 4= 𝜌𝑅2

64𝜀0≈ 3.529 ≈ 3.5 𝑉.

B-9

La differenza di potenziale tra O e P sarà:

𝑉(0) − 𝑉 (𝑅

2) = − ∫ 𝜌𝑟

3𝜀0𝑑𝑟 = 𝜌

3𝜀0 0

𝑅 2

∫ 𝑟𝑑𝑟 =

𝑅

02

𝜌 3𝜀0[𝑟2

2]

0

𝑅 2= 𝜌𝑅2

24𝜀0≈ 15.059 ≈ 15 𝑉.

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