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Angelo Comastri. Affidamento silenzioso a Dio

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Academic year: 2022

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Affidamento silenzioso a Dio

San Giuseppe Angelo Comastri

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ANGELO COMASTRI

SAN GIUSEPPE

AFFIDAMENTO SILENZIOSO A DIO ISBN 978-8-87298-324-9

Codice libro: PAL98324

©Edizioni Palumbi

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Stampato da Mastergrafica S.r.l.

Anno di pubblicazione: 2021

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OBBEDENDO A DIO SI DIVENTA LIBERI

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n tempo era facile sentir ripetere e, talvolta, anche sentir gridare lo slogan: “L’obbedienza non è più una virtù”. Ma quella stagione di ri- bellione generale non ha prodotto una generazione di persone più li- bere, bensì una generazione di per- sone più schiave.

Provate ad osservare. Oggi, tan- tissime persone sono obbedientissi- me nel seguire gli ordini di compor- tamenti collettivi, i quali dipendono da abili gestori commerciali. Pensa- te alla schiavitù della moda: oggi, velocemente si impongono strava- ganti e costose mode nel vestire o nel deturpare il proprio corpo. E nessuno fa un’obiezione perché è la moda che lo impone e alla moda si

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obbedisce senza discutere. Pensate alla diffusione dell’alcool e della droga: paradossalmente, proprio dove è esplosa la ribellione verso tutto si è instaurato uno stile di vita di autentica e umiliante schiavitù. E potremmo continuare.

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5 Sant’Ambrogio, già ai suoi tem-

pi, osservava: “Dio è l’unico Signore che non rende schiavi, ma dà luce e sen- so alla nostra libertà”. San Giuseppe, uomo di eroica obbedienza, l’aveva capito: per questo è stato un uomo obbedientissimo … ma a Dio!

Egli entra nella storia di Gesù con un atto di obbedienza. L’angelo dice: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù” (Mt, 1,20-21). E Giuseppe prontamente obbedisce.

Dopo la partenza dei Magi ve- nuti dall’Oriente, ancora un angelo interviene con un ordine estrema- mente impegnativo e dice a Giu- seppe: “Alzati, prendi con te il bambi- no e sua madre e fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”

(Mt 2,13). E Giuseppe, prontamente, obbedisce ancora.

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Dopo la morte di Erode, un altro ordine giunge a Giuseppe:

“Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nel paese di Israele” (Mt 2,20).

E Giuseppe si rimette in viag- gio con sereno abbandono nelle mani di Dio: egli è sicuro che Dio

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7 lo guida nella via del bene, nella via

della giustizia, nella via nella qua- le egli può realizzare il senso pieno della sua vita.

Oggi, molte persone soffrono perché trovano insignificante la vita. Sapete perché? Perché obbedi- scono soltanto allo stimolo capric- cioso dell’egoismo e della vanità:

così non saranno mai felici.

Paul Ricoeur, grande pensatore francese contemporaneo, giusta- mente ha osservato: “Oggi l’inquie- tudine e l’insoddisfazione di tante per- sone dipende dal fatto che la sera vanno a letto senza sapere perché si sono alzati.

E il giorno dopo si alzeranno ugualmen- te senza sapere perché”. È verissimo.

Giuseppe non viveva così: ave- va una missione da compiere ed era felice di spendere la vita per re- alizzarla. Quanto abbiamo da im- parare!

Ma arriva anche per Giuseppe l’ora della prova: l’ora della verifica della maturità della sua paternità.

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Quando Gesù compiva dodici anni, obbedienti alla Legge del Si- gnore, Giuseppe e Maria e Gesù an- darono a Gerusalemme per la festa

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Indice

OBBEDENDO A DIO

SI DIVENTA LIBERI ... 3 SAN GIUSEPPE

SI FIDA DI DIO ... 15 ABBATTIAMO

IL MURO DELL’ORGOGLIO E SENTIAMO IL RESPIRO

DI DIO ... 27

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