ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. GOZZANO”
Scuole dell’infanzia Bambini di Sarajevo, Mamma Pajetta, Salvo d’Acquisto (Rivoli) - Andersen (Villarbasse) Scuole primarie Don Milani, Gozzano (Rivoli) - Principi di Piemonte (Villarbasse)
Scuola secondaria di primo grado Margherita Hack (Villarbasse) Sede Centrale: Via Alba,15 - 10098 RIVOLI (TO)
Tel. 0119580575 E-mail [email protected] Pec [email protected] Sito web: www.icgozzanorivoli.it
Codice meccanografico: TOIC8BL004 Codice fiscale: 95628500019 Codice Univoco di Fatturazione Elettronica: UF09EQ
PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto scolastico. Prende il posto del POF (Piano dell’Offerta Formativa), introdotto e disciplinato dal D.P.R. n. 275/1999, recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, e rappresenta uno dei cardini della Legge n.107/2015.
Il PTOF ha una duplice natura: di pianificazione didattica a lungo termine (triennale) e di scelte gestionali- amministrative, ovvero di previsione e programmazione del fabbisogno di risorse umane e materiali; per questo, come da norma novellata (l’art. 3 del D.P.R. 275/1999 viene sostituito secondo la formulazione contenuta nel comma 14 dell’art. 1 della Legge 107/2015), esso è orientato dall’Atto di indirizzo del Dirigente scolastico.
Per una buona gestione e per una concreta ed effettiva realizzazione del PTOF è necessario l’apporto di ogni componente della comunità scolastica, laddove per buona gestione si intende il dialogo fra componenti interne ed esterne e fra elementi delle singole componenti al proprio interno.
Il PTOF, in quanto strumento della progettazione, è stato elaborato utilizzando i seguenti indicatori:
- flessibilità: il piano è un “campo di azione” dinamico, suscettibile di adeguamenti continui in base al mutare delle esigenze del contesto educativo e al riferimento territoriale;
- integrazione: le diverse iniziative (di scuola o in rete con altre Istituzioni o Enti) sono coerenti tra loro e si pongono in stretta relazione con le priorità educative indicate nel piano;
- responsabilità: il piano è un insieme collettivo di decisioni assunte in merito alle priorità educative, alla progettazione e programmazione degli interventi, all’organizzazione, alla ricerca e sperimentazione, al reperimento e alla gestione delle risorse, al controllo della qualità dei risultati.
La progettazione triennale è in coerenza ed in continuità con le scelte risultate positive degli anni precedenti e tiene conto delle caratteristiche peculiari di questa Istituzione scolastica, prima fra tutte del fatto che essa è stata interessata dal Piano di revisione della rete scolastica e dimensionamento delle Istituzioni scolastiche statali per l’a.s. 2016/17 per effetto del quale, a partire dal 01/09/2016, la scuola secondaria di primo grado
“M. HACK” di Villarbasse è stata accorpata dalla ex D.D. 1° Circolo di Rivoli dando vita al nuovo I.C. “G.
Gozzano”, con un nuovo Dirigente scolastico che ha assunto servizio in data 01/09/2016.
PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF)
SEZIONE I – – PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO SCOLASTICO 1.1. Mission e Vision della scuola
1.2. Ideali e valori
SEZIONE II – CONTESTO E RISORSE 2.1. Contesto e bisogni del territorio
2.2. Stakeholder 2.3. Risorse strutturali 2.4. Risorse professionali 2.5. Altre risorse umane
2.6. Fabbisogno dell’organico dell’autonomia
SEZIONE III – L’OFFERTA FORMATIVA 3.1. Finalità e obiettivi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado
3.2. Scuola dell’infanzia
3.3. Scuola primaria e secondaria di primo grado 3.4. Pratiche educative e didattiche
SEZIONE IV – L’ORGANIZZAZIONE 4.1. Funzionamento didattico
4.2. Organigramma
Il PTOF per gli anni scolastici 2019/20, 2020/21 e 2021/22 dell’I.C. “G. Gozzano” di Rivoli (TO) è stato deliberato dal Collegio dei Docenti unificato in data 30/01/2019 con delibera n. 1 e approvato dal Consiglio d’istituto in data 30/01/2019 con delibera n. 1 dell’anno 2019.
SEZIONE I – PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO SCOLASTICO
1.1. MISSION E VISION DELLA SCUOLA
In un’ottica di trasparenza e di collaborazione con il territorio che afferisce alle nostre scuole appare necessario presentare, illustrare e rendere comprensibili la nostra mission e la relativa vision, ovvero gli obiettivi e le priorità che l’Istituto Comprensivo “G. Gozzano” si pone, nonché gli ideali e i valori a cui ci ispiriamo nella predisposizione e realizzazione dei nostri servizi nel prossimo triennio.
MISSION
La mission, che definisce il mandato istituzionale del nostro Istituto, è orientata a perseguire la promozione dell’educazione, della formazione e dell’istruzione al fine di favorire la crescita degli alunni e delle alunne in un contesto di reciproco rispetto, di tolleranza e di collaborazione, di valorizzazione dei talenti e delle vocazioni individuali, per formare persone che con la propria realizzazione possano contribuire alla crescita dell’intera società.
In coerenza con tali finalità l’Istituto intende:
• sostenere, incoraggiare e sviluppare le attitudini e le vocazioni, per arricchire la formazione culturale, umana e civile degli alunni;
• promuovere il continuo miglioramento della qualità del servizio e dell’istruzione;
• rimuovere efficacemente disagi, contrasti, emarginazione;
• favorire una cultura della “diversità” legata sia all’inclusione di alunni disabili o con bisogni educativi speciali o di alunni stranieri, sia al confronto e alla conoscenza di culture diverse nel tempo e nello spazio;
• promuovere e sviluppare le potenzialità di ogni alunno, nell’ottica del pieno successo formativo;
• assicurare un impianto culturale solido e flessibile tale da coniugare gli aspetti cognitivi e intellettuali dell’apprendimento con quelli applicativi e pratici del fare, del saper fare e dell’agire;
• favorire i collegamenti con il contesto esterno, attraverso la creazione di reti tra scuola e altri attori dello sviluppo locale, comprese le associazioni di volontariato;
• valorizzare le risorse umane di cui dispone (allievi e famiglie, insegnanti e personale ATA) creando un ambiente adatto al pieno coinvolgimento e alla motivazione di tutte le componenti della scuola nel perseguimento dei suddetti obiettivi;
• promuovere stili di vita sani e sicuri.
VISION
La vision, che definisce il percorso di sviluppo dell’azione dell’Istituto, in relazione con la missione istituzionale, i valori perseguiti, i dati di lettura del territorio e degli stakeholder, si pone come orizzonte di riferimento:
• attivare percorsi di apertura al territorio, collocandosi nel contesto sociale e valorizzandone le risorse;
• essere comunità educante tesa allo sviluppo del capitale umano, orientando non solo nelle discipline, ma anche nella scoperta di sé, della propria identità e delle proprie potenzialità;
• essere punto di riferimento sul territorio per la promozione di cultura, salute, salvaguardia dell’ambiente e abitudine al non spreco bemsì al riciclo, costruendo negli alunni formae mentis che interiorizzeranno e diventeranno parte integrante del loro vivere quotidiano;
• essere consapevole che attraverso pratiche didattiche innovative l’alunno interiorizza meglio gli apprendimenti;
• attivare processi di autovalutazione e miglioramento.
Pertanto, le azioni intraprese dal nostro Istituto saranno proiettate a:
• costruire senso di collaborazione e di appartenenza nei docenti per la condivisione di modelli e obiettivi comuni;
• essere luogo attraente per gli allievi, dove ci si trova bene, dove c’è armonia, dove ciascuno si senta tranquillo e al sicuro;
• convincere gli studenti che il sapere non è separato dalla vita;
• promuovere un modo nuovo di fare scuola con il supporto sistematico delle nuove tecnologie;
• potenziare il dialogo con le famiglie, la condivisione educativa e la partecipazione al fine di costruire rapporti di fiducia, condividere obiettivi e valori comuni, essere sempre di buon esempio verso i bambini e i ragazzi;
• condividere con il territorio esperienze significative per gli alunni.
1.2. IDEALI E VALORI
Gli ideali e i valori a cui il nostro Istituto si ispira nel proprio operare sono incardinati nei principi della Costituzione Italiana e mirano a promuovere lo sviluppo della persona attraverso l’educazione alla:
• cittadinanza attiva e al rispetto dei diritti inviolabili di ogni persona;
• conoscenza e rispetto di se stessi e degli altri, dei propri ed altrui sentimenti, delle cose proprie ed altrui e di quelle collettive;
• conoscenza e gestione delle proprie emozioni e dei propri sentimenti;
• comunicazione verbale e non verbale;
• cooperazione e collaborazione;
• accoglienza, solidarietà e impegno costruttivo verso tutti;
• legalità in tutti i suoi aspetti e comportamenti;
• valorizzazione delle diversità;
• gestione del conflitto e convivenza pacifica.
Il nostro operato è finalizzato a rendere la scuola luogo ideale e privilegiato per l’incontro tra sistemi culturali, allo scopo di promuoverne la consapevolezza e la conoscenza per trasformare le differenze in reciproco arricchimento, per essere veicolatrice e promotrice di cultura e di aggregazione in un’ottica sinergica di corresponsabilità e cooperazione..
Riteniamo altresì che vada incentivata la collaborazione scuola famiglia (attraverso incontri, assemblee, progetti, colloqui, ecc.) da perseguire attraverso la condivisione delle scelte educative, l’informazione sulle scelte didattiche e metodologiche, lo sviluppo di una prassi comunicativa chiara, tempestiva e reciproca.
Tutto ciò allo scopo di creare le condizioni opportune per garantire concretamente, ad ogni alunno, la possibilità di accedere a pari opportunità, per sviluppare le competenze necessarie per la costruzione di un’identità forte e responsabile, capace di orientarsi e saper discernere nella società attuale sempre più fluida e complessa.
Pertanto, si pone particolare attenzione ad un’educazione fondata sui seguenti pilastri individuati come fondamentali dal Rapporto Internazionale dell’UNESCO sull’Educazione per il XXI secolo:
• l’alfabetizzazione di base: il sapere, al fine di acquisire le conoscenze, gli strumenti, i metodi per poter apprendere per tutta la vita; ai tradizionali linguaggi si aggiungono quelli multimediali e le lingue straniere;
• l’integrazione tra cultura umanistica e cultura tecnico-scientifica: il fare e l’agire, al fine di acquisire competenze per affrontare efficacemente situazioni sociali e professionali, adattandosi ad un mondo mutevole;
• l’educazione alla cittadinanza: il vivere insieme, per dare a ciascuno la libertà di pensiero, di giudizio, di sentimento, di immaginazione, in modo da sviluppare i propri talenti, mantenere il controllo della propria vita e sviluppare atteggiamenti di partecipazione alla comunità scolastica, civile e del mondo intero:
Capacità di valutare e di scegliere Capacità di stare e lavorare in gruppo Senso di responsabilità
Flessibilità Creatività
Apertura all’apprendimento continuo.
• L’educazione ai valori: l’essere, per imparare a vivere con gli altri con atteggiamenti improntati alla civile convivenza, alla solidarietà, alla cooperazione, all’educazione interculturale per vivere nella società attuale sempre più multiculturale.
SEZIONE II – CONTESTO E RISORSE
2.1. CONTESTO E BISOGNI DEL TERRITORIO
La Città di Rivoli, situata all’imbocco della Valle di Susa, giace sulle ultime propaggini di una collina morenica che si apre sulla piana torinese. Gli edifici scolastici (tre plessi di scuola dell’infanzia e due plessi di scuola primaria) sono ubicati in una vasta zona della cittài e sono situati in tre quartieri diversi. Dall’anno scolastico 2015/16 le classi dell’ex plesso “Collodi” formano un unico plesso con la scuola “Gozzano”.
Il Comune di Villarbasse si trova all’imbocco della Val Sangone, sulla collina morenica e confina con il Comune di Rivoli. Le scuole primaria e dell’infanzia sono ubicati al centro del paese, la scuola secondaria lungo la statale, comunque facilmente accessibile.
Dall’anno scolastico 2008/09, i plessi della scuola dell’infanzia e della scuola primaria del Comune di Villarbasse si sono uniti all’ex 1° Circolo di Rivo li e in data 01/09/2016 è nato l’I.C. “G. Gozzano” che comprende, oltre alle scuole facenti parte dell’ex 1° Circolo di Rivoli, anche la scuola secondaria di primo grado “M. Hack” di Villarbasse.
Il contesto territoriale è contraddistinto da una realtà socio-economico-culturale composita ed eterogenea, determinata da situazioni lavorative diversificate che spesso, in particolar modo a Rivoli, risentono dell’attuale crisi economica. La diversità è tuttavia vissuta come occasione di arricchimento culturale, umano e civile e ciò consente all’Istituzione scolastica e alle Agenzie presenti sul territorio di organizzare attività e percorsi educativi mirati alla valorizzazione delle diverse identità e radici culturali, alla prevenzione di fenomeni di dispersione scolastica e al raggiungimento del successo formativo degli alunni anche in situazioni di particolare disagio.
L'istruzione è percepita come valore fondativo della cittadinanza e le famiglie, in genere, collaborano in maniera attiva e partecipata alle azioni educative e alle proposte formative dell’Istituto.
Il territorio si connota per la presenza di vari soggetti culturali e assistenziali pubblici e di volontariato che rendono possibile la creazione di sinergie e relazioni di collaborazione.
Il contesto territoriale è contraddistinto dalle seguenti variabili e richieste:
• radicamento nel territorio, vale a dire un forte legame fra la residenza della scuola e quella della famiglia. La scelta dell’utenza non residente deriva da esigenze familiari o di carattere lavorativo, ma anche da motivazioni di ordine didattico dovute ad informazioni positive ricevute sulla scuola;
• scelta prevalente del modulo a 40 ore settimanali da parte delle famiglie, non dettato esclusivamente da necessità lavorative;
• utenza caratterizzata in particolar modo da lavoratori dipendenti e liberi professionisti; pochi i padri disoccupati, in misura sensibilmente più alta le madri disoccupate;
• grado di scolarizzazione senza sostanziali differenze fra i due genitori. Esistono, viceversa, significative differenze fra i plessi sul livello di istruzione (max livello nelle scuole di Villarbasse);
• bassa immigrazione proveniente da Paesi UE ed extra europei;
• presenza numericamente significativa di alunni disabili;
• richiesta di nuove competenze comunicative (linguaggi, nuove tecnologie e lingue straniere);
• elevata presenza del computer in famiglia con relativo collegamento internet e diffuso utilizzo da parte dei bambini e dei ragazzi (non sempre sotto il controllo dell’adulto);
• elevata frequenza di associazioni sportive e pratica di più discipline;
• alta presenza delle famiglie (solitamente la madre) durante le assemblee di classe e i colloqui individuali. Quando si instaura un rapporto di reciproca fiducia e rispetto, gli incontri diventano il luogo in cui si gettano le basi per un proficuo rapporto di collaborazione a tutto vantaggio degli alunni.
Durante i colloqui individuali sovente i genitori si rivolgono all’insegnante ponendo problematiche e richiedendo consigli sull’educazione dei figli che superano le normali comunicazioni sul loro rendimento scolastico;
• partecipazione delle famiglie alle iniziative in cui i genitori assumono un ruolo attivo: laboratori condotti nelle classi in presenza degli insegnanti, conferenze rivolte ai genitori su tematiche relative all’educazione alla salute e di supporto alla genitorialità, feste (dell’accoglienza, Natale, Carnevale, Nonni, di fine anno), iniziative promosse dal Comitato genitori;
• presenza potenziale di vari soggetti: culturali, assistenziali, pubblici e del volontariato.
Le finalità delle azioni integrate Scuola - Territorio sono così sintetizzabili:
• promuovere la cittadinanza attiva, consapevole e responsabile;
• favorire la costruzione del senso di legalità;
• promuovere legami cooperativi tra scuola e territorio per costruire un tessuto sociale integrato;
• favorire la condivisione di buone pratiche relative a stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente;
• progettare azioni che promuovano l’apprendimento permanente;
• promuovere la cultura della sicurezza.
Le azioni condivise Scuola - Territorio si fondano sui seguenti valori:
• cittadinanza, come senso di appartenenza e di impegno civile;
• solidarietà, come impegno personale nella vita sociale e partecipazione al bene comune;
• responsabilità, come correttezza nei comportamenti e nelle azioni;
• pace, come pratica del dialogo e rifiuto di ogni forma di violenza;
• libertà, come autonomia di pensiero e assenza da condizionamenti e pregiudizi;
• giustizia, come rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno;
• uguaglianza, come spirito di comprensione e di cooperazione interculturale;
• cultura, come mezzo di crescita intellettuale e sociale;
• salute, come rispetto del proprio corpo e assunzione di corretti stili di vita;
• sostenibilità, come cura e difesa dell’ambiente e dei suoi ecosistemi;
• fiducia nel futuro, come pensiero positivo e costruttivo.
Gli obiettivi delle azioni integrate Scuola - Territorio sono così sintetizzabili:
• creare una connessione efficace tra scuola, famiglia e territorio;
• operare un confronto continuo tra la progettualità e i valori sociali;
• rispondere ai bisogni formativi della comunità locale;
• attivare percorsi formativi per il miglioramento delle competenze chiave di cittadinanza previste dalla Comunità europea;
• attuare interventi per promuovere il successo scolastico di tutti gli allievi con particolare attenzione a coloro che vivono situazione di svantaggio o disabilità, ma anche di eccellenza;
• creare percorsi di orientamento per valorizzare potenzialità e aspirazioni personali;
• sostenere una mobilità gradualmente autonoma dei bambini/e e dei ragazzi/e e offrire opportunità per praticare attività sportive;
• realizzare azioni volte a migliorare le abitudini alimentari e la sostenibilità ambientale;.
L’Istituto ha stipulato Accordi di rete, Protocolli d’intesa e collaborazioni con le seguenti istituzioni:
• Comuni di Rivoli e di Villarbasse per la realizzazione di servizi integrati;
• Università degli Studi di Torino per le attività di tirocinio diretto e indiretto;
• Ambito TO6 per la formazione e l’aggiornamento del personale docente e ATA;
• ASL TO3 per gli Accordi di programma, i piani di zona, la redazione della documentazione inerente agli alunni disabili, gli interventi connessi ai bisogni specifici di salute (somministrazione di farmaci salvavita o altre pratiche in orario scolastico, servizi di fisioterapia e logopedia), la realizzazione di progetti di promozione alla salute;
• CISA (Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale - Rivoli, Rosta e Villarbasse), per l’inclusione degli alunni disabili, per l’inserimento socio-occupazionale – lavoro guidato - di giovani/adulti non finalizzati all’assunzione che consistono nell’affiancare ai collaboratori scolastici o al personale di segreteria giovani disabili per l’esecuzione di mansioni ben individuate allo scopo di favorire la loro integrazione sociale e lavorativa, per il potenziamento delle abilità di studio con le fasce deboli della scuola secondaria;
• Istituti secondari di Secondo Grado della provincia di Torino per l’accoglienza di studenti impegnati nei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro;
• Istituti scolastici per la sicurezza, per l’inclusione, per i giochi sportivi, per l’inserimento graduale e progressivo della Lingua francese nelle scuole primarie e dell’infanzia del’Istituto, contro il bullismo e il cyber bullismo, Laboratori Territoriali per l’Occupabilità;
• Centri di formazione professionale;
• Museo d’Arte Contemporanea/Castello di Rivoli - Dipartimento educazione;
• Scuola Musicale Città di Rivoli;
• Polizia Municipale di Rivoli e di Villarbasse;
• Biblioteche comunali di Rivoli e Villarbasse;
• Parrocchie e oratori di Rivoli e Villarbasse;
• Associazione Collina Morenica;
• Lega Ambiente;
• Associazione “Davide” di Villarbasse;
• Consorzio RISO di Rivoli;
• Sezione ANA (Associazione Nazionale Alpini) di Rivoli e Protezione Civile;
• Medici Pediatri del Distretto ASLTO3;
• Associazione “Miky Boys” di Rivoli;
• Molteplici realtà museali, ambientali, sportive e culturali presenti sul territorio.
La progettazione di un percorso formativo non può prescindere dalla realtà socioculturale e ambientale in cui si opera. La scuola, non è un’istituzione separata, ma è un servizio complessivo reso all’utenza in un determinato contesto territoriale, in cui il fattore educazione s’innerva sul sociale e trae alimento da esso.
Assume quindi importanza fondamentale per gli insegnanti, per il Dirigente Scolastico, per il Consiglio d’Istituto e per il Comitato Genitori la capacità di leggere il territorio, di comprenderne i bisogni emergenti, di misurarsi con le proiezioni che riguardano il nostro futuro in termini di cultura, di cambiamento, di professionalità. Ciò non significa che la scuola debba rincorrere le mode culturali o appiattirsi su domande di formazione ritenute non aderenti al suo mandato istituzionale; essa deve fungere da mediatore culturale tra la domanda e la risposta che occorre dare, nell’interesse delle nuove generazioni.
Da quanto sopra detto, si comprende l’importanza sociale che la scuola riveste per tutto il territorio e che va ben oltre il suo specifico e cioè l’educare istruendo.
Questi tratti distintivi del contesto territoriale in cui sono ubicate le nostre scuole sono stati posti alla base della stesura del P.T.O.F., con particolare riguardo all’individuazione dei contenuti d’apprendimento e degli obiettivi di fondo che prioritariamente si intendono perseguire, sempre in coerenza con quanto previsto dalle nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.M. 254/2012) che ne costituiscono lo sfondo normativo di riferimento, dalla Legge 107/2015 (la c.d. Buona scuola), dal Piano Nazionale per la Scuola Digitale (D.M. n. 851/2015), dal D.L.gs. n. 60/2017 “Promozione della cultura umanistica e valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali”, dal Documento
“Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari 2018” presentato dal MIUR in data 22/02/2018; oltre che dalla Legge n. 104/1992 concernente l’assistenza, l’integrazione e i diritti delle persone con disabilità e la Legge n.
170/2010 concernente i Disturbi Specifici di Apprendimento.
2.2. STAKEHOLDER
Gli stakeholder sono le persone, i gruppi, le organizzazioni che possono influire sul raggiungimento degli obiettivi della scuola e sono condizionati dalla qualità del suo funzionamento. Il punto di partenza per ogni attività di miglioramento è fotografare ciò che i destinatari del servizio si aspettano dalla scuola, quali caratteristiche considerino rilevanti e a quali elementi attribuiscano valore.
L’Istituto è interessato al dialogo costruttivo con i suoi stakeholder, dei quali si fornisce un elenco provvisorio:
• gli studenti e le loro famiglie;
• il personale dell’Istituto;
• gli enti locali del territorio, in particolar modo i Comuni;
• le associazioni di cittadini, gli enti e i privati;
• le imprese anche individuali e gli enti fornitori di opere, beni e servizi;
• l’Amministrazione scolastica sia a livello locale che nazionale;
• la Regione e la Città Metropolitana;
• le associazioni culturali e professionali della scuola;
• le associazioni e gli enti che operano sul piano della politica culturale e formativa;
• le altre Istituzioni scolastiche del territorio limitrofo;
• le associazioni sindacali;
• i media locali.
Si tratta di interlocutori della “comunicazione” sia in chiave di percettori dell’informazione, sia in quanto possibili “fornitori” di informazione, di opportunità e di feedback sull’organizzazione scolastica. La tabella che segue definisce sinteticamente le relazioni con alcuni stakeholder.
Categorie Stakeholder Attese e interessi Azioni promosse dall’Istituto Utenti - Alunni
- Famiglie
- Qualità degli apprendimenti e dei servizi
- Coinvolgimento nel progetto educativo - Efficiente utilizzo delle risorse
- Realizza attività progettuali che sfociano nella produzione di materiali o in attività che prevedono un coinvolgimento esperienziale (manifestazioni pubbliche)
- Realizza percorsi di educazione alla cittadinanza attiva
- Ha attenzione verso gli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali tramite attività di recupero o di potenziamento
- Aggiorna il sito web della scuola per rendere
efficaci e puntuali le comunicazioni con le famiglie - Incontra periodicamente i rappresentanti dei genitori e del Comitato Genitori
- Coinvolge le famiglie e il territorio nelle iniziative progettuali realizzate dalla scuola
- Dà informazione trasparente e tempestiva della valutazione
- Somministra questionari di gradimento Personale
dell’I.C.
- Dirigente Scolastico - Docenti - Personale ATA
- Soddisfazione professionale - Stima sociale - Qualità e sicurezza dell’ambiente di lavoro
- Facilita la partecipazione del personale a corsi di formazione e attività, anche realizzate in rete - Promuove l’utilizzo delle tic in ambito didattico tramite corsi di formazione e l’acquisto di strumentazione
- Aggiorna il sito web della scuola (area amministrativa, modulistica, raccolta e condivisione della documentazione didattica, valutazione)
2.3. RISORSE STRUTTURALI
L’Istituto Comprensivo “G. Gozzano” di Rivoli è così composto:
SCUOLE DELL’INFANZIA INDIRIZZO QUARTIERE COMUNE
BAMBINI DI SARAJEVO V.LE COLLI, 75/A BASTIONI RIVOLI
MAMMA PAJETTA VIA ISCHIA, 6 BORGO URIOLA RIVOLI SALVO D’ACQUISTO VIA QUERRO, 56 CENTRO STORICO / S. MARTINO RIVOLI
ANDERSEN VIA RIVOLI, 2 bis VILLARBASSE
SCUOLE PRIMARIE INDIRIZZO QUARTIERE COMUNE
GOZZANO VIA ALBA,15 BASTIONI/ BORGO URIOLA RIVOLI DON MILANI VIA ARNAUD, 19 CENTRO STORICO/ S. MARTINO RIVOLI
PRINCIPI DI PIEMONTE VIA RIVOLI, 2 bis VILLARBASSE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
INDIRIZZO QUARTIERE COMUNE
M. HACK VIA S. MARTINO, 24 VILLARBASSE
Tutti gli edifici sono adeguati all’utilizzo scolastico e provvisti di Piano di Rilevazione del Rischio, dei rispettivi piani di sfollamento e di emergenza. In tutti gli edifici scolastici si svolgono le prove di evacuazione previste dalla normativa e, periodicamente, sopralluoghi cui partecipano, oltre al dirigente scolastico, l’insegnante responsabile di sede, l’ASPP, l’incaricato dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi-lotta antincendio ed evacuazione, l’RSPP di Istituto e il Medico competente; talvolta, anche il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune interessato.
Nel corso di questi sopralluoghi, oltre alla verifica della struttura e degli spazi, si giunge all’assunzione concordata di impegni da parte di ciascuno (in base alle proprie competenze), in particolare dell’Ente Locale (proprietario degli immobili) per la messa a punto di un piano di lavori secondo una scala di priorità.
La piccola manutenzione ordinaria è garantita, in tempi normalmente rapidi (a partire dalla richiesta), dal personale incaricato dai Comuni.
All’interno di ciascun plesso esistono spazi comuni (ingresso, atrio), spazi di routine (refettorio, servizi igienici), spazi polifunzionali (salone e/o palestra), spazi strutturati (sezioni/classi, laboratori attrezzati). L’uso dei laboratori e delle palestre è regolamentato di comune accordo tra i docenti del plesso e compatibilmente con le esigenze di tutte le classi/sezioni che li utilizzano. Nella scuola secondaria di primo grado “M. Hack” è presente un piccolo teatro/sala prove musicali a disposizione di tutte le tre scuole di Villarbasse.
Tutti i tre plessi di Villarbasse (infanzia, primaria e secondaria) dispongono di una LIM (Lavagna interattiva multimediale) in ogni classe e di un laboratorio di informatica, così come la scuola primaria “Gozzano” di Rivoli.
Alla scuola primaria “Principi di Piemonte” sono presenti, inoltre, grazie ad un finanziamento nell’ambito del progetto Atelier digitali, due Aule 3.0 che dispongono di banchi trapezoidali per permettere la creazione di isole esagonali, o altre forme con più postazioni per il lavoro di gruppo, e incentivare una didattica innovativa che privilegi approcci laboratoriali e collaborativi, come il Cooperative learning, il peer to peer, il coaching o tutoring.
Nel corso dell’a.s. 2018/19 anche il plesso di scuola primaria “Don Milani” (attualmente dotato di una LIM e di un laboratorio di informatica) implementerà la sua dotazione tecnologica grazie ad un finanziamento nell’ambito del progetto Ambienti di apprendimento innovativi (Avviso MIUR del 27/11/2018, prot. n. 30562).
Tutte le scuole dell’Istituto dispongono del wi-fi, ma occorre implementare la connessione ad internet, per renderla più veloce e potente in tutte le scuole dell’Istituto e negli uffici di segreteria.
Nei plessi, ove richiesto dalle famiglie, è presente un servizio di pre/post scuola un’ora prima e un’ora dopo le lezioni.
Gli uffici di Direzione e di segreteria sono ubicati nel plesso “Gozzano”.
2.4. RISORSE PROFESSIONALI
Le risorse principali delle nostre scuole sono le persone: gli insegnanti e il personale ATA. Senza di loro, anche le tecnologie più sofisticate e i laboratori meglio attrezzati servirebbero a ben poco. Ecco perché si investe in formazione e si cerca di offrire un sostegno a tutto il personale che lavora nelle nostre scuole per accrescerne la motivazione e la resistenza allo stress; si valorizzano le competenze di ciascuno per il bene di tutti, si cerca di favorire la condivisione e il raggiungimento di obiettivi comuni; si sostiene la capacità di progettare e realizzare insieme esperienze educative e didattiche significative. Alla base di tutto c’è l’idea di scuola come comunità educativa e di apprendimento.
La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio.
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in:
• attività d’insegnamento
• attività funzionali alla prestazione dell’insegnamento
Possono essere altresì previste attività aggiuntive di insegnamento (previa delibera del Collegio dei Docenti).
L’orario delle attività di insegnamento consta di:
• n. 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia
• n. 22 ore settimanali nella scuola primaria
• n. 18 ore settimanali nella scuola secondaria di primo grado
La quota oraria eventualmente eccedente l’attività frontale e di assistenza alla mensa viene così utilizzata:
a. Nella scuola dell’infanzia viene totalmente destinata ad attività di arricchimento dell’offerta formativa e d’insegnamento individualizzato in relazione alle specifiche esigenze dei bambini. Tali attività vengono programmate dai Consigli d’intersezione e dai singoli team d’insegnanti e comprendono:
• inclusione bambini BES ed eventuale incremento delle ore destinate all’inclusione dei bambini disabili
• attività individualizzate o per gruppi alunni con ritardo nei processi di apprendimento
• attività di laboratorio (gruppi omogenei per età)
• attività d’intersezione (gruppi provenienti da sezioni diverse)
• attività di sviluppo delle abilità relazionali e sociali
• attuazione progetti di ampliamento dell’offerta formativa
• accompagnamento della sezione durante viaggi e visite d’istruzione
• laboratori territoriali (gestiti dall’Ente Locale)
In alcuni plessi, dalle ore 8.00 alle ore 8.30, è prevista la presenza di due sole insegnanti che vigilano su tutti i bambini in ingresso. Ciò consente di aumentare la quota oraria disponibile per attività da svolgersi in contemporaneità.
b. Nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado la quota oraria eventualmente eccedente l’attività frontale e di assistenza alla mensa, viene destinata, previa programmazione dei singoli consigli d’interclasse e di classe, dei singoli team e dei gruppi di team, alle seguenti attività:
• inclusione alunni BES ed eventuale incremento delle ore destinate all’inclusione degli alunni disabili
• recupero individualizzato o per gruppi di alunni con ritardo nei processi di apprendimento
• potenziamento delle eccellenze
• classi aperte
• attività interdisciplinari
• attività di sviluppo delle abilità relazionali e sociali
• accompagnamento durante uscite o viaggi d’istruzione
• attuazione di progetti di sperimentazione dell’autonomia
Rimane inteso che, come da normativa vigente, in caso di necessità, le ore eccedenti sono destinate prioritariamente alla sostituzione dei colleghi assenti fino a cinque giorni.
Nella scuola primaria, alle 22 ore d’insegnamento vanno aggiunte due ore da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, alla programmazione didattica da attuarsi in incontri collegiali di ciascun modulo, in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni. Tali ore di programmazione vengono svolte fra docenti contitolari di ogni team o, mensilmente, per raggruppamenti di team (classi parallele).
Oltre alle ore di insegnamento frontale, tutti i docenti devono adempiere alle cosiddette Attività funzionali all’insegnamento:
a) Adempimenti individuali. Si tratta di adempimenti dovuti, senza quantificazione oraria (cioè da svolgere secondo il tempo che richiedono ):
• preparazione delle lezioni o delle esercitazioni
• correzione degli elaborati
• scrutini ed esami Altri obblighi sono:
• i rapporti con le famiglie
• la presenza a scuola dei docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni (per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni)
• l’assistenza all’uscita degli alunni (per la scuola primaria e secondaria di primo grado fino a che non abbiano superato il cancello esterno)
b) Attività di carattere collegiale
Le riunioni degli Organi Collegiali vengono fissate in base alle necessità e alle disposizioni della vigente normativa. La loro quantificazione è deliberata dal Collegio dei Docenti agli inizi di ciascun anno scolastico
Il personale ATA, sia amministrativo che ausiliario, ha un ruolo fondamentale di supporto all’offerta formativa, ciascuno per quanto riguarda i propri ambiti professionali e i propri ruoli all’interno del sistema scuola, così come stabilito dalla normativa contrattuale.
2.5. ALTRE RISORSE UMANE
Modalità di coinvolgimento dei genitori
Gli insegnanti, nel corso della prima assemblea di classe, illustrano ai genitori l’offerta formativa ossia gli obiettivi formativi e didattici del curricolo, i criteri di valutazione, gli eventuali progetti particolari che intendono realizzare nel corso dell’anno, i criteri cui si ispirano per assicurare coerenza educativa nella conduzione della classe ecc.
Tenuto conto anche dei pareri e delle proposte dei genitori, si preciseranno compiti ed impegni delle famiglie e degli alunni, al fine di favorire l’acquisizione, da parte di questi ultimi, di una sempre a maggiore autonomia, puntualità e responsabilità. In presenza di rilevanti difficoltà dell’alunno, la scuola predispone un progetto individualizzato i cui contenuti sono comunicati e condivisi con i genitori.
Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica la scuola predispone un progetto di attività alternativa o di studio assistito.
Nel corso dell’anno sono programmati per i genitori assemblee di classe e colloqui individuali per informarli sull’andamento complessivo delle attività scolastiche della classe e dei progressi individuali dei singoli allievi, Per il coinvolgimento dei genitori la scuola si avvale anche del supporto del Comitato genitori di Istituto.
Modalità di coinvolgimento degli alunni
Per far conoscere l’offerta formativa agli alunni, migliorare la loro motivazione e partecipazione, la scuola utilizza una molteplicità di occasioni:
a) all’inizio dell’anno gli insegnanti illustrano l’organizzazione della classe e delle attività, i materiali, gli spazi a disposizione ecc…;
b) all’inizio di ogni nuova esperienza significativa sul piano educativo e didattico gli insegnanti fanno conoscere le motivazioni dell’attività, i risultati formativi che si potranno conseguire, i tempi previsti, i materiali da utilizzare, le forme di impegno, i criteri di valutazione; lo spunto delle attività può anche nascere dagli stessi alunni;
d) nel corso dell’anno i docenti con i loro alunni costruiscono insieme e progressivamente, regole, consuetudini, propositi, doveri che si realizzano nella propria classe e nella nostra scuola in quanto un clima sociale positivo consente a tutti di star bene a scuola;
e) la valutazione degli alunni da parte degli insegnanti, sia quella che avviene nel corso delle attività sia quella più formale di fine quadrimestre, è utilizzata come occasione per accrescere la consapevolezza dei risultati raggiunti e per orientare il successivo impegno personale.
Il Comitato Genitori I.C. Gozzano Rivoli – Villarbasse
In questo Istituto vi è la presenza, attiva e preziosa, del Comitato Genitori I.C. Gozzano Rivoli – Villarbasse.
Il Comitato ha il compito di favorire la partecipazione della famiglie alla vita della scuola, di organizzare, coordinare e gestire iniziative che vedano coinvolti alunni e genitori, di formulare proposte agli organi collegiali. Il Comitato affianca i docenti negli aspetti organizzativi della manifestazioni pubbliche, organizza, in collaborazione con l’Istituto, iniziative relative al’educazione all’affettività, il servizio di pre-post scuola e si occupa del coordinamento generale delle famiglie su tematiche, iniziative e problemi comuni a tutti i plessi dell’Istituto.
È anche istituita la Commissione Mensa, formata da insegnanti e genitori, con il compito di controllare la qualità del servizio di refezione e proporre variazioni al menu. I genitori membri della commissione sono autorizzati ad entrare negli edifici scolastici, per effettuare i controlli e sono tenuti ad informare il Dirigente Scolastico dell’esito dei controlli.
2.6. FABBISOGNO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA
Considerate le finalità dell’Istituto, le priorità educative individuate sulla base dei bisogni formativi dell’utenza, le scelte e le competenze culturali della scuola si ritiene necessario il seguente fabbisogno di personale docente e ATA:
- n. 4 docenti posto comune scuola primaria (per il potenziamento dell’offerta formativa e, all’occorrenza, per la sostituzione saltuaria di docenti assenti, evitando così l’alternarsi di troppe figure adulte);
- n. 1 docente posto comune scuola dell’infanzia (per il potenziamento dell’offerta formativa e, all’occorrenza, per la sostituzione saltuaria di docenti assenti, evitando così l’alternarsi di troppe figure adulte);
- n. 3 docenti scuola secondaria di primo grado, classi di concorso: A30-Musica, A28-Matematica e Scienze, A22-Lettere (per il potenziamento dell’offerta formativa e per la sostituzione saltuaria di docenti assenti);
- n. 2 A.A. in più rispetto all’attuale organico di diritto (per far fronte all’obbligo dei processi di dematerializzazione e digitalizzazione e alla complessità in continua evoluzione in atto nella scuola);
- n. 6 collaboratori scolastici in più rispetto all’attuale organico di diritto (tutte le classi delle scuole primarie e dell’infanzia sono a tempo pieno, i locali di n. 3 scuole sono ubicati su n. 2 piani, la scuola secondaria prevede l’apertura pomeridiana tutti giorni per l’arricchimento dell’offerta formativa anche extracurricolare;
presenza di diversi alunni in situazione di handicap o BES che necessitano di sorveglianza costante);
- n. 1 tecnico informatico per garantire in tempi rapidi la manutenzione delle apparecchiature informatiche presenti negli uffici di segreteria e nelle scuole.
SEZIONE III - L’OFFERTA FORMATIVA
3.1. FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
L’Istituto persegue le finalità generali e gli obiettivi curricolari e realizza le misure di riorganizzazione e qualificazione previsti dalla legislazione scolastica vigente, in particola modo dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.Lgs n. 254/2012).
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, delle Indicazioni appunto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale.
Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa.
Ogni scuola predispone il curricolo con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree.
Ai sensi della L. 107/2015, per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel PTOF, le Istituzioni scolastiche possono avvalersi di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione. Il Collegio dei Docenti ha valutato prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del RAV (Rapporto di Autovalutazione) e ha ritenuto fondamentali i seguenti obiettivi strategici in linea con la Legge 107/2015:
• potenziamento laboratoriale in generale (il più facilmente adattabile alle diverse realtà scolastiche);
• potenziamento linguistico, per migliorare le prestazioni degli alunni anche in vista delle prove nazionali Invalsi in quanto elevate competenze linguistiche consentono una migliore comprensione delle consegne anche in ambito logico/matematico;
• potenziamento scientifico e consolidamento delle competenze logico/matematiche;
• laboratorio di Latino (per la scuola secondaria di primo grado);
• potenziamento lingue comunitarie, anche in vista, per la scuola secondaria di primo grado, del conseguimento del Delf e del Trinity;
• soggiorni in Francia e in Inghilterra, per la scuola secondaria di primo grado;
• potenziamento motorio, anche con la presenza di esperti laureati in Scienze Motorie, il soggiorno a Claviere (per la scuola secondaria di primo grado) e la conferma del Centro Sportivo Scolastico per la partecipazione ai Campionati Sportivi Studenteschi;
• potenziamento artistico musicale (anche, ma non solo, in collaborazione con la Scuola Musicale - Città di Rivoli ed il Museo di Arte Contemporanea - Castello di Rivoli);
• potenziamento umanistico socio economico per la legalità, l‘uso consapevole di internet e l’acquisizione di strategie per affrontare eventuali atteggiamenti/comportamenti di bullismo e cyberbullismo;
• potenziamento dell’uso strumentale e consapevole delle tecnologie informatiche (anche in vista, per la scuola secondaria di primo grado, del conseguimento dell’ECDL);
• adesione al progetto “LaTO 6-99” – Laboratori Territoriali per l’Occupabilità (capofila I.I.S. “G. Natta”
di Rivoli).
3.2 SCUOLA DELL’INFANZIA Finalità
La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.
• Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina,
abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.
• Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
• Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
• Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.
Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.
Organizzazione della scuola dell’infanzia
Le attività organizzate nell’ambito della giornata scolastica consentono di sviluppare specifiche ed efficaci esperienze di apprendimento ludico, volte a far acquisire e fare proprie le regole fondamentali del vivere in comunità. Il tempo scuola deve alternare momenti d’apprendimento/conquista/sperimentazione a momenti ludici, di riflessione e riposo. È un tempo scuola ricco di stimoli, di esperienze anche esterne che difficilmente i bambini potrebbero vivere in altri ambiti.
All’inizio dell’anno scolastico, i Collegi di plesso delineano il piano annuale dell’attività e la loro organizzazione in base alle esigenze degli alunni, alle competenze specifiche presenti nel plesso, alla programmazione di progetti e all’orario del tempo scuola. I laboratori d’intersezione, sono generalmente organizzati in spazi polivalenti durante la fascia oraria di presenza simultanea delle insegnanti nel rispetto della flessibilità organizzativa e didattica. Non mancano le uscite sul territorio o anche oltre, soprattutto per i bambini cinquenni.
Le attività della scuola dell’infanzia
Le attività programmate dal Collegio Docenti della scuola dell’infanzia fanno riferimento ai Campi di Esperienza ed intendono i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino nei quali egli sviluppa l’apprendimento e persegue i traguardi formativi specifici della scuola. Inoltre, il Collegio Docenti annualmente approfondisce alcuni Campi di Esperienza mediante progetti d’ampliamento dell’offerta formativa, in base alle priorità individuate.
La scuola dell’infanzia ha definito la programmazione generale, le finalità e gli obiettivi curricolari in base ai documenti normativi ministeriali: “Indicazioni Nazionali per il curricolo per la scuola dell'Infanzia ed il primo ciclo d'istruzione”. Le linee programmatiche, l’individuazione degli obiettivi, le finalità educative sono comuni a tutti i quattro plessi. Annualmente ogni plesso definisce il Piano annuale particolareggiato delle attività che integra la programmazione generale di Istituto.
La formazione delle personalità avviene attraverso:
• l’acquisizione di capacità e di competenze comunicative, espressive, logiche ed operative;
• l’equilibrata maturazione ed organizzazione delle competenze cognitive, affettive, morali e sociali;
• la realizzazione dell’uguaglianza delle opportunità educative;
• la valorizzazione delle differenze.
La scuola dell’infanzia deve consentire ai bambini di raggiungere traguardi di sviluppo in ordine a: IDENTITÀ, AUTONOMIA, COMPETENZA e CITTADINANZA.
a. Sviluppo dell’identità
Rafforzare l’identità personale sotto il profilo corporeo, intellettuale, psicodinamico e affettivo, attraverso esperienze ludiche motorie, cognitive, operative, pratiche e d’opportunità relazionali aperte e ricche di stimoli.
b. Sviluppo dell’autonomia
Sviluppare le capacità di orientarsi e compiere scelte autonome in situazioni relazionali e normative.
c. Acquisizione delle competenze
Consolidare le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive, attraverso l'esplorazione, le ipotesi, la verifica e la riorganizzazione delle esperienze per ricostruire la realtà.
d. Avvio alla cittadinanza
Porre le basi per acquisire un comportamento eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso degli altri, dell'ambiente e della natura, attraverso l'acquisizione di regole condivise e della consapevolezza di diritti e doveri uguali per tutti.
3.3 SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (Primo ciclo d’istruzione) Finalità
Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalità la scuola concorre, con altre istituzioni, alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza i talenti e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza.
Articolazione dei cicli e periodi
Il primo ciclo d'istruzione è costituito dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado, ciascuna caratterizzata dalla sua specificità. Esso ha la durata di otto anni e costituisce il primo segmento in cui si realizza il
diritto-dovere all’istruzione e formazione.
La scuola primaria, della durata di cinque anni, è articolata in un primo anno, raccordato con la scuola dell'infanzia e teso al raggiungimento delle strumentalità di base, e in due periodi didattici biennali. Essa mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Alle bambine e ai bambini che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.
La scuola secondaria di primo grado, della durata di tre anni, rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. In essa vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune.
Organizzazione della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado
L’orario scolastico settimanale dipende dalle scelte effettuate dai genitori degli alunni al momento dell’iscrizione, dall’organico assegnato dall’Ufficio scolastico territoriale e dalla capienza delle aule presenti in ogni plesso.
Pur riaffermando la funzione basilare della classe in termini di centro stabile di relazioni socioculturali, appare utile, nell’ottica di una scuola impegnata a rispondere positivamente alle diversità dei bambini e dei ragazzi, ridurre la rigidità interna delle classi, offrendo agli allievi momenti organizzati, flessibili, d’individualizzazione dell’insegnamento e momenti di esperienza che utilizzino le risorse interne ed esterne della scuola. Oltre al lavoro con la classe intera (lezione frontale) sono quindi previste le seguenti attività:
• lavoro collegiale con più classi (ad es., assistere alla proiezione di un film e discuterne insieme, incontrare le Forze dell’Ordine per attività inerenti il cyber bullismo ecc…);
• lavoro con gruppi ristretti di alunni o con singoli alunni (per recupero, potenziamento o approfondimento);
• lavoro con gruppi ristretti di allievi, provenienti da più classi parallele, di Latino, Francese (per il conseguimento del DELF), Inglese (per il conseguimento del TRINITY), ECDL;
• allestimento e utilizzo di spazi attrezzati finalizzati ad attività di laboratorio (es.: Informatica, Scienze ecc…), anche mediante attività di scambio/tutoraggio all’interno del “Progetto Davide” (progetto per la
scuola primaria e secondaria di primo grado di Villarbasse inerente l’inclusione che coinvolge giovani adulti, generalmente ex allievi delle due scuole);
• attività di classi aperte (cioè con gruppi di alunni provenienti da classi diverse);
• modularizzazione (formazione, per la scuola primaria, di un unico team d’insegnanti su due classi funzionanti a tempo pieno);
• uscite sul territorio (visite a mostre, musei, viaggi d’istruzione, soggiorni in Italia e all’estero, scambi educativi con l’estero). I prospetti specifici di ciascun plesso sono allegati nella seconda parte del documento (All. n. 7);
• adesione a progetti di solidarietà (es: Banco alimentare);
• partecipazione a tornei e gare sportive (es.: Giocare nella rete, Giochi della gioventù ecc…);
• partecipazione ad iniziative varie proposte in corso anno (dai docenti, dall’Ente locale o da altri enti/associazioni esterne previa delibera, se occorre, dei competenti organi collegiali);
• adesione al progetto “Sbocciati” rivolto ai ragazzi pluriripetenti (solo per la scuola secondaria di primo grado);
• iniziative e attività collegate ai progetti di ampliamento dell’offerta formativa.
Le attività della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado
Le attività programmate dal Collegio dei Docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado fanno riferimento ai già citati documenti ministeriali che costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Il Collegio dei Docenti elabora curricoli con scelte specifiche relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dalle Indicazioni Nazionali.
Nella scuola primaria le discipline sono raggruppate in “ambiti disciplinari” ognuno dei quali è affidato ad uno dei docenti contitolari. Il Collegio dei Docenti, considerando la situazione eterogenea dell’Istituto rispetto all’organizzazione modulare, ha ritenuto opportuno non deliberare un’unica aggregazione delle discipline per ambiti, da imporre a tutti i team di docenti dell’Istituto, ma ha stabilito che ogni team proponga singolarmente la suddivisione degli ambiti in quanto ciò consente un migliore utilizzo delle competenze e delle esperienze professionali.
Per quanto riguarda Religione Cattolica, essa viene assegnata al docente provvisto di idoneità all’insegnamento. La normativa vigente fissa a due ore settimanali la quota da destinare all’insegnamento della religione cattolica o attività alternative.
Per quanto riguarda l’insegnamento della lingua inglese, la normativa vigente prevede un’ora settimanale da destinare alle classi prime, due ore settimanali per le classi seconde e tre ore settimanali a partire dalla classe terza. Nel nostro Istituto sono in servizio insegnanti in possesso di specifica formazione.
Nella scuola secondaria di primo grado, ciascun professore insegna la propria disciplina con un monte ore, come da normativa vigente, pur raccordandosi con i colleghi al fine di evitare la frammentazione dei saperi. I problemi complessi, infatti, richiedono, per essere esplorati e risolti, che i diversi punti di vista disciplinari interessati dialoghino tra loro e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra le discipline stesse.
La scuola offre un ricco ventaglio di attività ed iniziative, anche in orario extracurricolare quali: soggiorni studio in Francia e in Gran Bretagna, soggiorni in montagna, ECDL.
3.4 PRATICHE EDUCATIVE DIDATTICHE
Inclusione e differenziazione
La normativa vigente, in particolare la Legge 104/1992, la Legge 170/2010 e il D.lgs.66/2017, raccomanda l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni da parte dell’istituzione
scolastica.
Anche il nostro Istituto, che fa parte i una rete di scuole per l’inclusione, si rapporta con alunni che evidenziano quelli che vengono definiti “bisogni educativi speciali”, cioè alunni che, pur non essendo disabili e/o in possesso di una certificazione come DSA, mostrano comunque delle difficoltà tali da richiedere un intervento personalizzato.
Oltre alla disabilità e ai disturbi specifici dell’apprendimento, rientrano nei BES i disturbi evolutivi specifici (disturbi del linguaggio verbale e non verbale, disturbi dell’attenzione, iperattività ADHD, funzionamento cognitivo limite) e lo svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.
Tenere conto di tutte le differenze all’interno dei contesti classe significa cogliere in tempo i bisogni speciali per organizzare una didattica il più possibile efficace e vicina alle reali esigenze di ciascun alunno. Questo avviene attraverso la messa a punto di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), concordato con le famiglie,
che definisce e documenta strategie di intervento idonee e criteri di valutazione calibrati sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita.
Nella pratica didattica, quando i consigli di classe, interclasse e sezione (sulla base di documentazioni cliniche e/o certificazioni presentate dalla famiglia e/o di prove e osservazioni sistematiche) rilevano la necessità di un percorso personalizzato, la famiglia viene chiamata a condividere la stesura di un PDP il più possibile rispondente ai reali bisogni dell’alunno. La famiglia è quindi coinvolta direttamente in un progetto didattico- educativo e partecipa insieme ai docenti alla costruzione di un percorso volto a favorire il successo formativo ed il pieno sviluppo delle potenzialità del figlio.
Nell’ottica di elaborazione di una politica fondata sull’inclusione, è stato costituito nel nostro Istituto un Gruppo di Lavoro sui BES, composto dal Dirigente Scolastico, da due funzioni strumentali.
Il gruppo ha il compito di rilevare i BES dell’Istituto con raccolta di documentazione, offrire consulenze e supporto ai docenti sulle strategie/metodologie di gestione delle classi con BES, predisporre indicazioni e strumenti per rendere operative le fasi di rilevazione nei consigli e fornire ai docenti indicazioni a livello formativo.
È prevista nel corso dell’anno scolastico la presenza durante gli incontri di uno o più genitori e di alcune figure professionali esterne, in particolare referenti delle equipes multidisciplinari e dei servizi sociali di zona per creare una rete di consulenza e confronto con e sul territorio.
Per gli alunni riconosciuti e certificati con disturbi di dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia, in applicazione della Legge n. 170 del 2010, vengono individuate strategie di insegnamento, basate su una didattica individualizzata e personalizzata, sull’uso di strumenti compensativi/dispensativi e sull’impiego di adeguate forme di verifica e valutazione, calibrate su bisogni educativi specifici, così da garantire il diritto allo studio e promuovere potenzialità e successo formativo. Particolare attenzione viene riservata alla sfera relazionale per promuovere un apprendimento sereno ed inclusivo che accresca l’autostima e il senso di autoefficacia.
Le modalità didattiche, elaborate dai team docenti e condivise con la famiglia ed un eventuale tecnico competente, vengono formalizzate nel Piano Educativo Personalizzato.
Le attività predisposte hanno l'obiettivo di supportare i bisogni formativi degli alunni in difficoltà nel percorso scolastico, migliorare il livello delle competenze di base in Italiano, Matematica, favorire l'integrazione, promuovere il valore di cittadinanza attiva, migliorare il clima relazionale attraverso attività cognitive e di tipo laboratoriale.
Gli alunni disabili del nostro Istituto sono seguiti da docenti di sostegno rispettando, dove possibile, la continuità. L’inserimento degli alunni nelle classi, l’assegnazione dei docenti di sostegno, l’organizzazione oraria sono regolati da criteri condivisi.
Un Gruppo di Lavoro, costituito da tutti gli insegnanti di sostegno, si riunisce periodicamente per analizzare le situazioni e i bisogni, programmare le linee generali di intervento, predisporre le documentazioni, confrontare e verificare l’efficacia dei percorsi o dei progetti attivati.
Per ciascun alunno gli insegnanti di sostegno e di classe, i referenti dell’équipe multidisciplinare e dei servizi territoriali collaborano con le famiglie all’interno di un Gruppo Operativo, convocato dal Dirigente Scolastico almeno due volte all’anno. Durante questi incontri vengono individuati bisogni, capacità, potenzialità
(Profilo Dinamico Funzionale), programmati percorsi educativo-didattici mirati (Piano Educativo Individualizzato), definite le condizioni di accoglienza/ continuità nel passaggio tra i diversi ordini di scuola. La famiglia è parte attiva nella definizione e verifica del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato e può avvalersi anche della consulenza di specialisti esterni.
L’effettiva integrazione e il successo formativo di ciascun alunno riguardano tutti gli insegnanti di una classe all’interno della quale il docente di sostegno ha il compito di garantire modalità di intervento e valutazione conformi al Piano Educativo Individualizzato.
Il lavoro con l’alunno viene svolto pressoché interamente in classe, in maniera individualizzata e personalizzata, ma seguendo prevalentemente la metodologia della classe e, ove possibile, adattando e/o semplificando consegne e contenuti.
Spesso viene organizzata dagli insegnanti un’attività per piccoli gruppi di livello o di interesse in cui è inserito l’alunno con disabilità, oppure, se e quando necessario, può venir predisposto un rapporto 1:1 fuori dalla classe di appartenenza con programmi e attività differenziati.