La valutazione per i ragazzi ADHD
Cinzia Scheriani , membro del Direttivo AIDAI Nazionale, Dirigente pro-tempore IC. Divisione Julia
Trieste
La valutazione nella scuola
Possiamo sicuramente dire che la valutazione nella scuola rappresenta “l’anello debole” del processo insegnamento-apprendimento.
Nel corso degli anni è stato chiaro il problema tanto da far nascere progetti relativi alla tematica che,
purtroppo, non hanno investito complessivamente tutti.
Oggi le possibilità di giungere ad una valutazione consapevole e obiettiva sono sicuramente
implementate.
Il Regolamento sulla valutazione
D.P.R. 122, 22 giugno 2009 "Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni":
La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonche' dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. Il collegio dei docenti definisce modalita' e criteri per assicurare omogeneita', equita' e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalita' fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa."
La valutazione del comportamento
Art. 2 comma 8 “ la valutazione del comportamento degli alunni ai sensi dell’art. 8 comma1 e 11 comma 2, del decreto n° 59 del 2004 e successive modificazioni, dell’art. 2 del decreto legge è espressa:
Nella scuola primaria dal docente o collegialmente dai docenti contitolari di classe , attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione;
Nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai sensi dell’art. 2 del decreto-legge; il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione;
Nella scuola secondaria, ferma restando la frequenza richiesta dall’art. 11, comma 1, del decreto n. 59 del 2004 e successive modificazioni…… sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa.
Art. 7 Valutazione del comportamento
Comma 4, Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, ……….. Iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi, alla prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni, tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto, del patto educativo di corresponsabilità di cui all’art. 5- bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio.
Art.10 Valutazione degli alunni con DSA
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini , nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati , nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologici - didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
Quindi le norme sono chiare
Ma………….
C’è qualcosa che non funziona!
Spesso i ragazzi con ADHD ricevono 6
nel comportamento, a volte si sentono
perseguitati per i continui rimproveri
dei docenti, altre decidono che la
scuola non è l’ambiente dove rimanere
e risolvono con l’abbandono!
Il compito della scuola
E’ la riflessione sulla valutazione, del modo in cui il comportamento incide sui risultati, sulla opportuna valorizzazione dei ragazzi e delle loro azioni positive.
La figura del docente da rivedere e riqualificare……….
L’idea di essere il “mentore” e non colui che giudica senza dare alcuna possibilità………
La collaborazione con la famiglia come
architettura concertata di un percorso.
POI?
Percorsi da costruire anche con l’aiuto dei ragazzi, montagne di difficoltà da superare;
La costruzione di un “Abito adatto per il futuro e, soprattutto per il presente”;
NON E’ FACILE, non è scontato e a volte, i docenti non riescono nelle loro imprese;
QUANTO BISOGNO C’E’ DI SUPPORTI E FORMAZIONE SPECIFICA? MOLTISSIMO
LA FORMAZIONE NON DOVREBBE ESSERE SOLO UNA SCELTA MA UNA MODALITA’ DI CONTINUA SPERIMENTAZIONE.
LE PROVE INVALSI
UN’ATTENZIONE PARTICOLARE CHE VA
“OLTRE” ALLE SOLITE RACCOMANDAZIONI.
Per gli studenti con DSA, la scuole devono valutare ogni situazione, per individuare la soluzione che meglio si adatti ad ogni specifico disturbo. Sono
ammessi strumenti dispensativi e misure compensative purché non si modifichino le condizioni di
somministrazione. Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce, né la presenza dell'insegnante di sostegno, ma, se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, è consentito che anche gli allievi con DSA svolgano le prove in un locale differente da quello utilizzato per gli altri allievi
NOTA INVALSI
In questo caso è anche possibile la lettura ad alta voce e la presenza dell'insegnante di sostegno, se previsto. E' inoltre possibile prevedere un tempo aggiuntivo, fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova. Gli allievi possono utilizzare le prove in formato elettronico o in formato audio, se sono state richieste dalla scuola all'atto dell'iscrizione al Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) 2012- 13.
B.E.S
Le prove Invalsi sostenute dagli allievi
con BES, dunque, non rientrano nelle
rilevazioni statistiche dei risultati di
tutti gli altri alunni. Tuttavia, sarebbe
auspicabile individuare alcuni criteri
generali per autovalutare e valutare la
qualità dell'inclusione realizzata nelle
singole scuole.
Conclusioni
LA STRADA DELLA VALUTAZIONE CONDIVISA E CONSAPEVOLE HA BISOGNO DI TEMPO, REGOLE E CRITERI CHE RISPETTINO TUTTE QUELLE CHE SONO LE NECESSITA’ DEI
RAGAZZI. PER LORO E’ NECESSARIO
ATTREZZARSI IN OGNI MODO E TROVARE STRATEGIE ADEGUATE PER FARLI CRESCERE NEL PIENO SPIRITO DELL’INCLUSIONE E
DELLA PARTECIPAZIONE, IN FORME
ADEGUATE ALLA VITA SCOLASTICA E NON.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE