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RAPPORTO SULLA QUALITA’ DEGLI OUTCOMES CLINICI NELL’OSPEDALITA’ PRIVATA

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Rev.04 del 06/05/2019

RAPPORTO SULLA QUALITA’ DEGLI OUTCOMES CLINICI NELL’OSPEDALITA’ PRIVATA

A cura del Comitato scientifico costituito da:

• Dr. Bruno Biagi, Vice presidente nazionale AIOP

• Dr. Antonio Gattinoni, già Direttore sanitario ASL della provincia di Lecco

• Prof. Gabriele Pelissero – past president AIOP

• Prof. Carlo Signorelli –Ordinario di Igiene all’Università Vita-Salute S. Raffaele

• Prof. Francesco Vitale – Ordinario di Igiene all’Università di Palermo

• Dr. Vittorio Scaffidi Abbate – Direttore board scientifico Innogea srl

• Ing. Marco Lampasona – Presidente Innogea srl

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S O M M A R I O

1. PREMESSA ... 3

2. SCOPO DELLA RICERCA ... 3

3. IL PROGRAMMA NAZIONALE DEGLI ESITI ... 4

4. METODOLOGIA DELLA RICERCA ... 5

5. ANALISI DEGLI INDICATORI “TREEMAP” ... 6

5.1. TABELLA DI SINTESI A LIVELLO NAZIONALE ... 6

5.2. AREA CLINICA CARDIOCIRCOLATORIO ... 8

A. Tabelle Indicatori di Esito ... 8

B. Grafici a dispersione tra le Regioni ... 11

C. Grafici a dispersione tra strutture private ... 19

5.3. AREA CLINICA NERVOSO ... 29

A. Tabelle Indicatori di Esito ... 29

B. Grafici a dispersione tra le Regioni ... 31

C. Grafici a dispersione tra strutture private ... 33

5.4. AREA CLINICA RESPIRATORIO ... 34

A. Tabelle Indicatori di Esito ... 34

B. Grafici a dispersione tra le Regioni ... 35

C. Grafici a dispersione tra strutture private ... 36

5.5. AREA CLINICA CHIRURGIA GENERALE ... 39

A. Tabelle Indicatori di Esito ... 39

B. Grafici a dispersione tra le Regioni ... 40

C. Grafici a dispersione tra strutture private ... 41

5.6. AREA CLINICA GRAVIDANZA E PARTO ... 47

A. Tabelle Indicatori di Esito ... 47

B. Grafici a dispersione tra le Regioni ... 49

C. Grafici a dispersione tra le strutture... 52

5.7. AREA CLINICA CHIRURGIA ONCOLOGICA ... 55

A. Tabelle degli Indicatori di Esito ... 55

B. Grafici a dispersione tra le Regioni ... 58

C. Grafici a dispersione tra le strutture... 62

5.8. AREA CLINICA OSTEOMUSCOLARE ... 69

A. Tabelle degli Indicatori di Esito ... 69

B. Grafici a dispersione tra le Regioni ... 71

6. ANALISI DI ALTRI INDICATORI RILEVANTI... 72

6.1 TABELLA DI SINTESI A LIVELLO NAZIONALE... 72

A. Tabelle Indicatori di Esito ... 73

B. Grafici a dispersione tra le Regioni ... 79

C. Grafici a dispersione tra le le strutture private ... 85

7. CONSIDERAZIONI FINALI... 100

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1. PREMESSA

Fin dalla prima presentazione del Programma Nazionale degli Esiti, realizzato attraverso Agenas, il Ministero della Salute ha voluto precisare che “la valutazione comparativa tra soggetti erogatori viene effettuata per applicazioni possibili in termini di accreditamento, remunerazione, informazione dei cittadini utenti, con pubblicazione dei risultati di esito di tutte le strutture per “empowerment”

dei cittadini e delle loro associazioni nella scelta e nella valutazione dei servizi”.

Alla luce di recenti avvenimenti, è da ritenere che le applicazioni per l’accreditamento e la remunerazione possano essere attuate in tempi relativamente brevi; per la prima volta, infatti, la Legge di bilancio del 30 dicembre 2018 n.ro 145 prevede la possibilità di un incremento del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale, condizionato dalla approvazione, in sede di Conferenza Stato-Regioni, di una specifica intesa che contempli misure di miglioramento della qualità delle cure con sistemi di indicatori oggettivi e misurabili.

Per maggiore chiarezza si riporta di seguito uno stralcio dell’art. 1 della Legge:

Art.1, commi 515 e 516 - Fabbisogno sanitario nazionale. Standard per gli anni 2019-2021

c. 515. Per gli anni 2020 e 2021, l'accesso delle Regioni all'incremento del livello del finanziamento rispetto al valore stabilito per l'anno 2019 è subordinato alla stipula, entro il 31 marzo 2019, di una specifica intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per il Patto per la salute 2019-2021 che contempli misure di programmazione e di miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati e di efficientamento dei costi.

516. Le misure di cui al comma 515 devono riguardare, in particolare:

……….

f) il miglioramento dell’efficienza e dell’appropriatezza nell’uso dei fattori produttivi e l’ordinata programmazione del ricorso agli erogatori privati accreditati che siano preventivamente sottoposti a controlli di esiti e di valutazione con sistema di indicatori oggettivi e misurabili “.

I controlli di esito con indicatori oggettivi e misurabili, richiamati dalla legge di bilancio, saranno con ogni probabilità quelli di esito clinico di cui al PNE, oggetto della presente ricerca.

2. SCOPO DELLA RICERCA

Considerata l’importanza di quanto esposto in premessa, l’Associazione Italiana Ospedalità Privata (AIOP), ha ritenuto utile condurre una ricerca basata sull’analisi strutturata dei dati di outcomes clinici disponibili, finalizzata a dare evidenza dei diversi livelli di performance registrati dalle strutture ospedaliere private.

La ricerca si propone i seguenti scopi:

a) Valutare, sulla base di dati oggettivi ed organizzati, l’impatto che il settore dell’Ospedalità Privata ha sul Sistema sanitario del Paese in termini di volume di attività svolte e di qualità delle prestazioni erogate, anche attraverso il confronto con il settore dell’Ospedalità Pubblica;

b) Valutare il diverso apporto delle Regioni alla performance complessiva dell’ospedalità privata;

c) Fotografare il grado di dispersione del valore degli esiti clinici tra le diverse strutture private all’interno della Regione di appartenenza;

d) Fornire alle strutture private elementi utili per l’individuazione dei gap, al fine di progettare ed implementare piani di miglioramento mirati;

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3. IL PROGRAMMA NAZIONALE DEGLI ESITI

Il PNE va considerato, senza dubbio, uno strumento di provata efficacia messo a disposizione dal Ministero della Salute per consentire alle strutture ospedaliere di valutare la qualità delle prestazioni sanitarie erogate. Quest’ultimo, infatti, consente di effettuare opportuni confronti con standard di riferimento a livello nazionale, regionale e provinciale. Pur con alcune possibili imprecisioni, la validità e l’affidabilità dello strumento è assicurata dalle caratteristiche della sua progettazione.

Il Programma, infatti, è costruito su dati oggettivi ed organizzati; la fonte di rilevazione è il SIO (Sistema Informativo Ospedaliero) che raccoglie tutte le SDO (Schede di Dimissione Ospedaliera) dei pazienti dimessi da tutte le strutture di ricovero pubbliche e private. I dati provenienti dal SIO sono incrociati con quelli del Sistema Informativo dell’Anagrafe Tributaria.

Lo scopo dichiarato da Agenas non è quello di produrre classifiche, graduatorie, pagelle, giudizi; la misurazione degli esiti clinici delle principali procedure mediche e chirurgiche è vista come strumento indispensabile per promuovere la progettazione ed attuazione di programmi per il miglioramento dell’efficacia delle cure e dell’equità del Servizio Sanitario. Ciò non toglie che altri Operatori della Sanità utilizzino gli stessi dati prodotti da Agenas proprio per fare classifiche, formulare giudizi ed indirizzare le scelte dei cittadini (vedi, ad esempio, il sito web

“doveecomemicuro.it”.

I dati del PNE consentono alle singole strutture sanitarie di effettuare quindi un benchmarking di risultato (non di processo); le possibilità di miglioramento delle performances sono, conseguentemente, legate alla successiva attuazione da parte delle singole strutture di programmi strutturati di auditing clinico ed organizzativo che consentano di individuare i fattori determinanti delle criticità.

I dati assicurano, anche, la possibilità di una valutazione comparativa tra gruppi di popolazione per attuare programmi di promozione dell’equità in sanità; ridurre le sperequazioni esistenti tra le diverse Regioni e provincie del Paese è un dovere nei confronti di cittadini, attualmente costretti alla mobilità sanitaria. È, tuttavia, un obiettivo il cui conseguimento appare ancora lontano.

Nella ripartizione di debiti e crediti tra le Regioni per mobilità al 2018 la Calabria registra crediti per poco più di 26 milioni di euro e debiti per oltre 345 milioni, con un saldo negativo di 319 milioni di euro; l’Emilia Romagna registra crediti per 619 milioni e debiti per 261 milioni, con un saldo positivo di oltre 358 milioni di euro. (Fonte Conferenza Stato Regioni)

La mobilità sanitaria è un fenomeno complesso che ha molte cause; una di queste è certamente la qualità delle cure.

I dati PNE evidenziano, comunque, come negli ultimi anni siano stati raggiunti miglioramenti significativi nella qualità degli outcomes clinici a livello nazionale; l’ultimo rapporto Agenas, diffuso il 19 dicembre 2017, fa rilevare che tra il 2010 ed il 2016 gli indicatori di esito “confermano il trend di progressivo miglioramento della qualità dell’assistenza nel nostro Paese”. Alcuni dati significativi sono riportati nella tabella seguente:

Indicatore 2010 2016

Frattura del collo del femore over 65: intervento entro 2 giorni 31% 57,8%

Infarto Miocardico Acuto: mortalità a 30 giorni 10,4% 8,6%

Colecistectomia laparoscopica: degenza post operatoria < 3 giorni 58,8% 72,7%

Parti cesarei primari 29% 24,5%

Tutto bene, allora? Sembra di no, se lo stesso rapporto Agenas sottolinea come le variabilità intra ed

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Ad esempio, la percentuale di interventi per frattura del collo del femore su pazienti over 65 eseguiti entro 2 giorni, registra a livello nazionale un valore del 57,8% mentre a livello di singola struttura si registrano valori che variano da un minimo del 3% ad un massimo del 97%.

In una stessa Regione le differenze sono notevoli; in Lombardia, ad esempio, su un totale di 72 ospedali pubblici presi in considerazione, 16 ospedali registrano un valore inferiore al 40% mentre 15 ospedali registrano valori superiori al 75%, con una punta del 94,5% del Presidio Ospedaliero di Chiari (127 casi trattati).

Nel settore privato su 44 strutture, 17 registrano un valore inferiore al 40% mentre 13 strutture registrano valori superiori al 75%, con una punta del 97,6% dell’Istituto Galeazzi (291 casi trattati).

Anche nella degenza post intervento di colecistectomia <3 giorni, a fronte di un valore nazionale medio del 72,7%, si osserva una notevole variabilità tra le Regioni: dal 51,9% all’80,7% nel settore pubblico e dal 64,9% al 95,2% nel settore privato.

La dispersione dei valori all’interno delle Regioni tra le singole strutture, sia pubbliche che private, è estrema, variando da un minimo di 0 a un massimo del 100%.

4. METODOLOGIA DELLA RICERCA

La ricerca è stata condotta sulla base dei dati del PNE edizione 2017 che riporta i dati clinici dell’anno 2016, ultimo anno disponibile. Sono stati presi in considerazione gli indicatori “Treemap”, cioè quelli scelti da Agenas per la valutazione della qualità delle strutture ospedaliere (ad eccezione di due che sono indicatori di volume) ed altri indicatori che, ai fini della presente ricerca, sono stati considerati rilevanti per l’alto volume di casi trattati dalle strutture ospedaliere private. Sono quindi, in totale, 19 indicatori Treemap e 6 indicatori rilevanti.

I dati relativi agli esiti clinici sono stati aggregati a livello nazionale e regionale e, quindi, riportati in appositi elaborati (tabelle e grafici).

A livello Nazionale sono state prodotte due tabelle di sintesi (una per gli indicatori Treemap ed una per gli indicatori rilevanti) nelle quali sono riportati nell’ordine:

• La definizione dell’indicatore;

• Il numero totale dei casi trattati (pubblico+privato);

• Il numero dei casi trattati dagli ospedali pubblici e la percentuale sul totale dei casi;

• Il numero dei casi trattati dalle strutture private e la percentuale sul totale dei casi;

• La media nazionale degli esiti ADJper Ospedali Pubblici e per Strutture Private;

• Gli standard di qualità utilizzati da Agenas per la valutazione della qualità delle strutture.

Ai fini di una corretta lettura dei dati, si tenga presente che:

• Tra gli ospedali pubblici non sono compresi gli ospedali “classificati” e gli Enti Religiosi;

• Le strutture private comprendono: Case di cura, IRCCS privati e Fondazioni private;

• Per dati “ADJ” si intendono quelli che risultano da una procedura di “aggiustamento” del dato “grezzo”, cioè del dato che si ricava semplicemente dal rapporto tra numero dei casi trattati ed esito clinico. La procedura di “Risk adjustment”, applicata da Agenas, utilizza coefficienti di correzione del dato grezzo, prendendo in considerazione diversi fattori quali il genere, l’età ed una serie di comorbilità presenti nell’episodio di ricovero in esame e nei ricoveri avvenuti nei due anni precedenti. La procedura di “Risk adjustment” viene applicata solo per le strutture che hanno trattato più di 50 casi nel periodo di riferimento.

A quest’ultimo proposito è da tenere in considerazione anche il peso che possono avere le diverse regole e modalità di codifica tra le Regioni e tra le diverse strutture; la determinazione dell’esito ADJ avviene, infatti, tramite la pesatura di comorbilità rilevate dalle SDO e, quindi, una diversa

“attenzione” alla codifica potrebbe concorrere a rendere più complesso il caso. A tal punto, a parità

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di complessità effettiva, le strutture che non compilano correttamente le SDO avrebbero esiti aggiustati più favorevoli. L’argomento meriterebbe di essere approfondito con una apposita indagine sul campo.

Restano, comunque, valide le analisi e le valutazioni effettuate con la presente ricerca, se si considerano i dati nel loro complesso e, soprattutto, se i dati puntuali vengono inquadrati nel trend registrato dall’avvio del programma ad oggi, senza che siano state apportate modifiche alle modalità di rilevazione ed elaborazione dei dati.

A livello Regionale sono state elaborate tabelle per ciascuno degli indicatori presi in esame; su queste sono riportati:

• la Regione di riferimento;

• il numero dei casi “grezzi”, il numero dei casi “ADJ”, l’esito “grezzo” e l’esito “ADJ”

(espressi in percentuale), suddivisi tra Ospedali Pubblici e Strutture Private.

Per assicurare significatività ed omogeneità al confronto tra Pubblico e Privato, nelle tabelle non sono riportate le Regioni che nel settore privato hanno trattato meno di 100 casi nel periodo preso in considerazione da Agenas e quelle per le quali, a causa del basso volume di prestazioni erogate, non è disponibile l'esito ADJ.

I dati evidenziati in verde sulle tabelle indicano l'esito migliore nel confronto tra pubblico e privato.

Sulla base delle precedenti tabelle sono stati prodotti grafici riportanti la dispersione dei valori degli esiti tra le Regioni e la dispersione dei valori tra le strutture private all’interno della Regione di appartenenza, per le Regioni nelle quali il settore privato ha trattato almeno il 25% del totale dei casi.

Il risultato del confronto e delle analisi è costituito da oltre 100 tabelle e grafici inseriti nel presente rapporto che restituiscono al lettore una fotografia del livello delle performance cliniche delle strutture ospedaliere private, sia a livello nazionale che a livello regionale.

Il quadro rappresentato, seppur composto dai dati del PNE 2017, ovvero con SDO fino a novembre 2016, fornisce una serie di indicazioni ed andamenti molto interessanti per successivi approfondimenti.

5. ANALISI DEGLI INDICATORI “TREEMAP

Nelle tabelle e grafici seguenti si analizzano le performances di cui alla valutazione sintetica cosiddetta “Treemap” introdotta da Agenas per la prima volta nell’edizione 2016 del PNE. Sono 7 le aree cliniche considerate ai fini di questa nuova valutazione.

5.1. TABELLA DI SINTESI A LIVELLO NAZIONALE

La prima tabella (Tab.0) riporta una visione d’insieme di tutti gli indicatori di esito presi in considerazione per la valutazione “Treemap”; in verde sono evidenziate le performance migliori nel confronto tra pubblico e privato.

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Pagina 7 di 101 Tab. 0

INDICATORI

N.RO CASI E PERCENTUALI SUL TOTALE

NAZIONALE MEDIA ESITI ADJ Standard di

Qualità Treemap Totale Ospedali Pubblici Strutture private

Ospedali pubblici

Strutture private

n.ro casi n.ro casi % n.ro casi % molto

alto Alto Valvuloplastica o sostituzione valvole

cardiache: mortalità a 30 giorni 35.245 18.359 52,1 14.713 41,7 2,83 2,58 < 1,5

By-pass Aortocoronarico: mortalità a 30

giorni 27.493 15.636 56,9 9.900 36,0 2,36 2,50 < 1,5

Colecistectomia laparoscopica %

degenza postoperatoria < 3 gg 66.529 46.767 70,3 14.622 22,0 70,92 80,86 > 80 70-80 Nuovi interventi di resezione entro 120

gg. da intervento conservativo mammella

36.827 27.572 74,9 7.046 19,1 8,40 6,45 < 5 5-8

Riparazione aneurisma non rotto aorta

addominale: mortalità a 30 gg 17.002 13.055 76,8 3.135 18,4 2,03 1,38 < 1

Parti cesarei: proporzione complicanze

durante parto e puerperio 301.705 227.457 75,4 50.636 16,8 0,97 0,62 < 0,30

Scompenso cardiaco congestizio:

mortalità a 30 gg 137.541 110.400 80,3 20.753 15,1 11,25 6,91 < 6 6-9

BPCO riacutizzata: mortalità a 30 giorni 78.297 64.301 82,1 11.118 14,2 10,71 5,46 < 5 5-7 Intervento chirurgico per TM polmone:

mortalità a 30 gg 24.812 20.105 81,0 3.501 14,1 1,30 1,25 < 0,5

Intervento chirurgico per TM stomaco:

mortalità a 30 giorni 18.780 15.216 81,0 2.265 12,1 6,10 2,92 < 2 2-4

Intervento chirurgico per TM colon:

mortalità a 30 giorni 47.770 39.303 82,3 5.760 12,1 4,42 3,44 < 1 1-3

Intervento chirurgico per TM cerebrale:

mortalità a 30 gg. da intervento di craniotomia

28.758 24.430 85,0 3.207 11,2 1,70 1,92 < 1,5

Proporzione di parti con taglio cesareo

primario 352.203 291.224 82,7 34.616 9,8 25,37 38,60 < 15 15-25

Parti naturali: proporzione complicanze

durante parto e puerperio 544.567 463.010 85,0 45.067 8,3 0,49 0,51 < 0,20

Frattura collo del femore: intervento

chirurg. entro 2 giorni 71.040 62.852 88,5 4.836 6,8 50,89 67,16 > 70 60-70

Infarto Miocardico Acuto: mortalità a

30 giorni 87.993 78.628 89,4 5.782 6,6 8,54 7,08 < 6 6-8

Infarto Miocardico Acuto: % trattati con

PTCA entro 2 giorni 87.993 78.628 89,4 5.782 6,6 44,67 56,32 > 60 45-60

Ictus ischemico: mortalità a 30 giorni 61.655 55.064 89,3 3.677 6,0 12,19 7,41 < 8 8-10 Frattura tibia e perone: gg di attesa per

intervento 10.855 9.853 90,8 589 5,4 4 3 < 2 2-4

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

La tabella mostra che su 19 indicatori di esito ben 15 sono migliori nel settore privato e solo 4 nel settore pubblico. Il settore privato, inoltre, raggiunge performances uguali allo standard Treemap

“molto alto” per due indicatori e “alto” per 10 indicatori.

Lo standard “molto alto”, inoltre, è raggiunto da alcune Regioni a livello di media regionale e, all’interno di queste, da un discreto numero di strutture, come si può rilevare dalle tabelle e dai grafici seguenti.

Gli standard di qualità Treemap adottati da Agenas per la valutazione delle strutture ospedaliere trovano i propri riferimenti in evidenze scientifiche.

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5.2. AREA CLINICA CARDIOCIRCOLATORIO

A. Tabelle Indicatori di Esito

Indicatore di Esito - Valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache: Mortalità a 30 giorni Media Nazionale Esiti: 2,15

Tab. 1 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ %

grezza % ADJ

LOMBARDIA 2.837 2.837 1,59 1,72 4.847 4.847 1,42 1,77

PIEMONTE 2.162 2.158 3,74 3,42 968 968 2,79 2,88

LIGURIA 257 257 4,28 3,44 500 500 2,40 2,12

EMILIA R. 1.094 1.092 2,56 2,29 2.599 2.599 1,89 1,92

TOSCANA 2.034 2.030 2,36 1,80 181 181 1,66 1,51

LAZIO 1.144 1.138 4,02 3,62 538 488 2,04 2,43

CAMPANIA 1.169 1.156 4,53 4,54 1.324 1.324 4,83 5,21

PUGLIA 363 361 4,68 4,13 2.058 2.011 2,82 2,72

CALABRIA 146 144 6,85 5,25 426 426 5,16 4,56

SICILIA 1.086 1.077 4,23 3,54 1.272 1.272 2,99 3,57

TOTALI 12.292 12.250 3,13 2,83 14.713 14.616 2,40 2,58

% casi su totale 45,52 45,60 54,48 54,32

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

Indicatore di Esito - By-Pass Aortocoronarico: Mortalità a 30 giorni Media Nazionale Esiti: 2,15

Tab. 2 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro

casi ADJ %

grezza % ADJ

LOMBARDIA 2.767 2.767 1,41 1,35 2.377 1.606 0,84 1,21

PIEMONTE 1.123 1.123 2,27 1,69 484 387 2,06 2,82

LIGURIA 308 307 2,61 3,30 310 310 2,26 2,58

EMILIA R. 784 783 1,78 1,40 1.237 1.071 1,53 1,90

TOSCANA 780 779 3,20 2,85 170 170 1,76 1,80

LAZIO 1.016 1.016 2,56 3,04 214 185 1,40 1,34

CAMPANIA 1.783 1.763 3,64 3,23 1.391 1.391 3,08 5,27

PUGLIA 591 556 3,55 2,54 1.809 1.809 2,49 2,28

CALABRIA 236 144 3,04 3,94 618 618 2,10 1,15

SICILIA 904 901 3,65 3,54 1.130 1.130 2,92 2,74

TOTALI 10.292 10.139 2,56 2,36 9.740 8.677 2,01 2,50

% casi su totale 51,38 53,88 48,62 46,12

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

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Pagina 9 di 101 Indicatore di Esito - Scompenso Cardiaco Congestizio: mortalità a 30 giorni

Media Nazionale Esiti: 10,37

Tab. 3 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ %

grezza % ADJ LOMBARDIA 18.005 17.813 10,48 10,06 5.615 5133 7,14 7,10

PIEMONTE 6.193 5.958 10,75 10,80 246 106 3,66 8,53

FRIULI 3.328 3.278 10,28 9,20 132 75 4,55 3,39

EMILIA R. 10.962 10.824 11,08 9,60 1.572 1342 10,11 8,61

VENETO 11.642 11.520 11,41 10,84 244 180 15,57 12,87

LAZIO 7.434 7.603 13,09 13,80 2.985 2717 9,15 8,73

ABRUZZO 3.962 3.960 11,28 11,47 740 661 7,03 6,66

MOLISE 577 530 18,72 19,51 371 358 3,51 4,42

CAMPANIA 7.547 7.194 11,86 13,47 3.220 2747 5,16 6,41

PUGLIA 6.680 6.647 8,86 9,80 1.741 1521 4,71 5,66

CALABRIA 2.930 2.828 11,64 13,70 537 507 5,40 4,69

SARDEGNA 2.897 2.644 11,81 11,81 151 51 9,93 1,94

SICILIA 7.997 7.655 11,63 13,05 2.958 2746 5,41 5,72

TOTALI 90.154 88.454 11,16 11,25 20.512 18.144 6,84 6,91

% casi su totale 81,46 82,98 18,82 17,02

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

Indicatore di Esito - Infarto Miocardico Acuto: Mortalità a 30 gg Media Nazionale Esiti: 8,6

Tab. 4 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ LOMBARDIA 11.156 10.629 8,70 8,91 3.316 3.239 6,40 6,95

EMILIA R. 7.423 7.092 8,47 7,09 137 64 16,79 14,60

LAZIO 5.878 5.274 7,28 7,74 651 568 11,37 8,71

CAMPANIA 6.372 6.146 8,08 9,94 924 847 4,44 6,22

PUGLIA 4.245 4.085 8,36 8,78 329 248 6,38 7,83

CALABRIA 2.468 2.375 8,10 8,99 150 121 3,33 3,66

TOTALI 37.542 35.601 8,25 8,54 5.507 5.087 6,83 7,08

% casi su totale 87,21 87,50 12,79 12,50

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

(10)

Indicatore di Esito - Infarto Miocardico Acuto: pazienti trattati con PTCA entro 2 giorni Media Nazionale Esiti: 44,8

Tab. 5 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ LOMBARDIA 11.156 10.629 46,66 46,72 3.316 3.239 57,74 58,59

EMILIA R. 7.423 7.092 44,04 46,50 137 64 50,37 93,06

LAZIO 5.878 5.274 50,54 52,78 651 568 30,41 39,86

CAMPANIA 6.372 6.146 42,42 40,62 924 847 53,03 49,33

PUGLIA 4.245 4.085 36,87 38,46 329 248 79,94 85,72

CALABRIA 2.468 2.375 35,86 33,13 150 121 45,00 42,06

TOTALI 37.542 35.601 44,76 44,67 5.507 5.087 54,51 56,32

% casi su totale 87,21 87,50 12,79 12,50

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

Indicatore di Esito - Riparazione di aneurisma non rotto dell'aorta: mortalità a 30 giorni Media Nazionale Esiti: 1,69

Tab. 6 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro

casi ADJ %

grezza % ADJ

LOMBARDIA 2.040 1.198 1,62 1,54 1.681 1.167 1,48 0,95

PIEMONTE 1.107 978 1,18 1,05 121 53 2,48 1,59

EMILIA R. 1.492 1.289 1,54 1,80 233 180 0,86 0,00

SICILIA 805 674 3,23 4,74 140 127 2,14 2,25

TOTALI 5.444 4.139 1,75 2,03 2.175 1.527 1,51 1,38

% casi su totale 71,45 73,05 28,55 26,95

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

I dati esposti nelle tabelle evidenziano come nell’area clinica “cardiocircolatorio” l’attività delle strutture private sia presente in diversa misura nelle varie Regioni. Le Regioni nelle quali l’insieme delle strutture private raggiunge i 100 casi trattati nel periodo di riferimento e per le quali sono disponibili dati ADJ sono:

• 13 Regioni per lo scompenso cardiaco congestizio;

• 10 Regioni per la valvuloplastica ed il by-pass aortocoronarico;

• 6 Regioni per l’infarto miocardico acuto;

• 4 Regioni per la riparazione di aneurisma non rotto dell’aorta addominale.

Di seguito si riportano i dati grezzi di alcuni indicatori relativi alle Regioni non comprese nelle tabelle v Scompenso cardiaco congestizio: mortalità a 30 giorni

Regione N.ro casi N.ro strutture Esito grezzo

Prov. Autonoma Bolzano 40 6 12,50

Prov. Autonoma Trento 20 4 5,00

Liguria 14 3 0,00

Toscana 89 10 21,35

Marche 70 7 8,57

Umbria 8 1 0,00

(11)

Pagina 11 di 101

Per le Regioni restanti non si sono registrati casi di scompenso cardiaco congestizio.

v Infarto miocardico acuto: mortalità a 30 giorni

Regione N.ro casi N.ro strutture Esito grezzo

Prov. Autonoma Trento 13 2 0,00

Friuli 3 2 33,33

Veneto 65 7 12,30

Liguria 12 3 16,67

Toscana 4 2 25,00

Molise 2 2 50,00

Marche 2 2 50,00

Abruzzo 22 5 31,82

Sicilia 118 20 10,17

Sardegna 3 2 33,33

Per le Regioni restanti non si sono registrati casi di scompenso cardiaco congestizio.

v Riparazione di aneurisma non rotto

Regione N.ro casi N.ro strutture Esito grezzo

Toscana 18 1 0,00

Molise 42 1 2,38

Abruzzo 65 1 0,00

Sardegna 3 2 33,33

Per le Regioni restanti non si sono registrati casi di scompenso cardiaco congestizio.

v Valvuloplastica o sostituzione di valvole: mortalità a 30 giorni

Nelle Regioni non comprese nella tabella non si registrano casi di valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache.

v By pass aorto coronarico: mortalità a 30 giorni

Nelle Regioni non comprese nella tabella non si registrano casi di by pass aortocoronarico.

B. Grafici a dispersione tra le Regioni

Nei grafici a dispersione si è preferito riportare la mediana anziché la media pesata (come da PNE) in quanto si ritiene che metta meglio in evidenza le Regioni che presentano un buon risultato, quelle che hanno margini di miglioramento, quelle che vanno considerate critiche.

A livello generale si può osservare come la forbice dei valori degli esiti sia di diversa ampiezza a seconda dell’indicatore preso in considerazione.

Nei dati sulla valvuloplastica, a fronte di una media nazionale del 2,58% per le strutture private e del 2,83% per gli Ospedali pubblici, la Lombardia registra un valore di 1,77% su 4.847 casi trattati e la Campania un valore di 5,21% su 1.324 casi trattati.

Altre Regioni con volumi vicini a quelli della Campania registrano valori sensibilmente migliori; ad esempio la Puglia con 2.011 casi trattati ed un esito di 2,72% o il Piemonte con 968 casi trattati ed un esito di 2,88.

Nei dati sul by-pass aortocoronarico, a fronte di una media nazionale di 2,50% per le strutture private e di 2,36% per gli ospedali pubblici la forbice dei privati va dall’1,15% della Calabria (618 casi trattati) al 5,27% della Campania (1.391 casi trattati).

Anche in questo caso un’altra Regione, l’Emilia Romagna, con volumi di attività vicini a quelli della Campania (1.237 casi trattati) registra un esito nettamente migliore (1,90%).

Nei dati sullo scompenso cardiaco congestizio si registra una particolare accentuazione della dispersione; a fronte di una media nazionale di 6,91% per le strutture private e di 11,25% per gli ospedali pubblici, i valori delle Regioni con volumi di attività bassa vanno dall’ 1,94% della Calabria (151 casi), all’8,53% del Piemonte (246 casi), al 12,87% del Veneto (244 casi).

(12)

Le Regioni con volumi oltre i 1.000 casi hanno esiti compresi tra 5,66% per la Puglia e 8,73% per il Lazio.

Il trattamento dell’Infarto Miocardico Acuto vede coinvolte un minor numero di strutture private (in tutto 6 con volumi di attività superiori a 100 e disponibilità di esito ADJ).

Tuttavia, anche per questo indicatore le dispersioni tra le Regioni sono sensibili; la mortalità a 30 giorni va dal 3,66% per la Calabria al 14,6% per l’Emilia Romagna; quest’ultimo dato merita un approfondimento, considerato che l’Emilia è la Regione con la più alta percentuale di PTCA effettuate entro 2 giorni (93,06%).

Per quanto riguarda la riparazione di aneurisma non rotto dell’aorta addominale, le Regioni che raggiungono volumi superiori ai 100 casi trattati e per le quali sono disponibili dati ADJ sono solo 4; la forbice dei dati di esito è abbastanza contenuta.

(13)

Pagina 13 di 101 Fig. 1

(14)

Fig. 2

(15)

Pagina 15 di 101 Fig. 3

(16)

Fig. 4

(17)

Pagina 17 di 101 Fig. 5

(18)

Fig. 6

(19)

Pagina 19 di 101

C. Grafici a dispersione tra strutture private

Fig. 7

(20)

Fig. 8

(21)

Pagina 21 di 101 Fig. 9

(22)

Fig. 10

(23)

Pagina 23 di 101 Fig. 11

(24)

Fig. 12

(25)

Pagina 25 di 101 Fig. 13

(26)

Fig. 14

(27)

Pagina 27 di 101 Fig. 15

(28)

Fig. 16

(29)

5.3. AREA CLINICA NERVOSO

A. Tabelle Indicatori di Esito

Indicatore di Esito - Ictus Ischemico: mortalità a 30 giorni Media Nazionale Esiti: 10,9

Tab. 7 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro

casi ADJ %

grezza % ADJ

LOMBARDIA 7.240 6.573 9,75 9,82 1.746 1.506 8,25 7,46

LAZIO 3.214 2.573 12,16 11,96 701 234 8,12 5,47

CAMPANIA 3.900 3.286 11,87 13,20 231 74 9,96 9,37

CALABRIA 1.586 1.472 16,52 17,53 159 92 8,17 10,48

SICILIA 4.399 4.254 12,29 13,38 224 85 8,48 6,84

TOTALI 20.339 18.158 11,61 12,19 3.061 1.991 8,36 7,41

% casi su totale 86,92 90,12 13,08 9,88

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

Solo in cinque Regioni l’insieme delle strutture private ha trattato almeno 100 casi di ictus ischemico e presenta dati ADJ; i dati delle altre Regioni sono di seguito riportati con l’indicazione di esito

“grezzo”:

Regione N.ro casi N.ro strutture Esito grezzo

Piemonte 8 6 12,50

Prov. Autonoma Bolzano 5 2 0,00

Veneto 44 3 22,72

Friuli 2 2 0,00

Emilia 169 22 16,57

Toscana 7 3 14,28

Marche 8 3 12,50

Umbria 9 1 11,11

Abruzzo 52 5 0,00

Molise 6 2 0,00

Puglia 29 9 3,45

Sardegna 13 4 23,07

Le Regioni Liguria, Valle d’Aosta, Basilicata e la provincia autonoma di Trento non registrano alcun caso di ictus ischemico.

(30)

Indicatore di Esito - Int. Chirurgici per TM Cerebrale: mortalità a 30 giorni dall'int. di craniotomia Media Nazionale Esiti 1,23

Tab. 8 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

% grezza

% ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

% grezza

% ADJ

LOMBARDIA 5.043 4.993 1,98 2,16 1.989 1.918 1,40 1,54

EMILIA R. 2.483 2.314 1,17 1,05 179 138 0,55 0,76

CAMPANIA 968 751 1,34 1,57 140 114 1,42 2,24

PUGLIA 1.261 1.065 0,95 0,98 139 97 8,63 9,62

SICILIA 943 660 1,27 1,89 3.901 204 1,53 2,54

TOTALI 10.698 9.783 1,55 1,70 4.359 2.471 2,35 1,92

% su totale casi 71,05 79,84 28,95 20,16

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

Solo in quattro Regioni l’insieme delle strutture private ha trattato almeno 100 casi di intervento chirurgico per TM cerebrale e presenta dati ADJ; in altre quattro Regioni si sono registrati i casi di seguito riportati:

Regione N.ro

casi

N.ro strutture

Esito grezzo

Piemonte 12 3 0,00

Toscana 11 1 9,09

Marche 1 1 0,00

Puglia 59 3 3,39

In tutte le altre Regioni non si sono registrati casi di intervento per TM cerebrale.

(31)

Pagina 31 di 101

B. Grafici a dispersione tra le Regioni

Fig. 17

(32)
(33)

Pagina 33 di 101

C. Grafici a dispersione tra strutture private

Fig. 19

(34)

5.4. AREA CLINICA RESPIRATORIO

A. Tabelle Indicatori di Esito

Indicatore di Esito - BPCO riacutizzata: mortalità a 30 giorni Media Nazionale Esiti: 9,31

Tab. 9 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi

ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ %

grezza % ADJ

LOMBARDIA 8.713 7.543 7,11 7,53 3.253 2.220 4,64 4,98

PIEMONTE 4.441 4.125 12,67 12,48 151 53 9,93 9,44

EMILIA R. 7.063 6.842 9,47 7,81 1.293 956 6,41 5,18

LAZIO 3.342 2.903 11,84 12,00 1.513 1.150 8,57 9,76

ABRUZZO 1.431 1.210 12,72 11,08 350 186 1,72 1,83

CAMPANIA 6.074 5.542 11,50 14,26 1.814 1.315 3,52 5,58

PUGLIA 5.991 5.669 11,41 11,62 1.298 935 2,16 3,49

CALABRIA 2.080 1.809 9,13 10,20 195 183 2,57 2,62

SARDEGNA 1.585 1.229 10,28 9,23 100 53 0,00 2,17

SICILIA 4.366 3.446 12,76 13,71 564 289 2,66 2,72

TOTALI 45.086 40.318 10,47 10,71 10.531 7.340 4,71 5,46

% casi su totale 81,07 84,60 18,93 15,40

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

L’insieme delle strutture private ha trattato almeno 100 casi di BPCO riacutizzata e presenta dati ADJ in 10 Regioni; i dati delle altre Regioni sono di seguito riportati:

Le Regioni Valle d’Aosta e Basilicata non registrano alcun caso di BPCO riacutizza Regione N.ro casi N.ro strutture Esito grezzo

Prov. Autonoma Bolzano 67 4 1,49

Prov. Autonoma Trento 22 2 0,00

Veneto 77 8 2,60

Friuli 56 4 0,00

Liguria 3 2 0,00

Toscana 36 10 13,89

Marche 41 6 0,00

Umbria 1 1 0,00

Molise 67 3 2,98

(35)

Pagina 35 di 101

B. Grafici a dispersione tra le Regioni

Fig. 20

(36)

C. Grafici a dispersione tra strutture private

(37)

Pagina 37 di 101 Fig. 22

(38)

Fig. 23

(39)

5.5. AREA CLINICA CHIRURGIA GENERALE

A. Tabelle Indicatori di Esito

Indicatore di Esito - Colecistectomia Laparoscopica: degenza post operatoria <3 giorni Media Nazionale Esiti: 72,71

Tab. 10 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ %

grezza % ADJ LOMBARDIA 8.105 7.582 63,50 62,98 3.863 3.674 82,73 83,59

PIEMONTE 4.506 4.371 71,45 73,04 562 414 92,00 92,42

FRIULI 924 755 72,18 73,99 194 115 88,14 81,47

EMILIA R. 4.503 4.361 77,68 78,77 424 124 83,72 92,31

VENETO 4.169 4.022 79,63 79,03 383 291 86,94 87,42

TOSCANA 4.195 4.059 80,71 81,42 250 121 95,20 91,17

LAZIO 3.093 2.845 73,88 75,30 1.229 854 83,48 84,07

MARCHE 1.270 1.014 65,27 70,12 267 229 86,51 85,39

ABRUZZO 1.185 1.003 55,44 51,16 684 633 73,39 69,66

CAMPANIA 2.646 1.952 49,54 52,14 2.964 2.444 76,38 77,30

PUGLIA 2.905 2.484 59,59 62,74 917 815 78,40 80,76

CALABRIA 962 802 51,97 53,86 637 565 64,99 65,30

SARDEGNA 1.535 1.195 68,79 72,62 328 251 84,75 73,29

SICILIA 3.083 2.554 76,80 77,23 1.818 1.271 80,80 83,47

TOTALI 43.081 38.999 69,57 70,92 14.520 11.801 80,66 80,86

% casi su totale 74,79 76,77 25,21 23,23

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

L’intervento di colecistectomia laparoscopia vede 14 Regioni con più di 100 casi trattati nel periodo di riferimento e dati ADJ; i dati delle altre Regioni sono di seguito riportati:

Regione N.ro casi N.ro strutture Esito grezzo

Prov. Autonoma Bolzano 6 1 66,67

Liguria 23 2 100

Umbria 49 2 71,42

Molise 49 1 69,39

Basilicata 37 1 78,38

La Regione Valle d’Aosta, e la provincia autonoma di Trento e Basilicata non registrano alcun caso di colecistectomia laparoscopica.

(40)

B. Grafici a dispersione tra le Regioni

Fig. 24

(41)

Pagina 41 di 101

C. Grafici a dispersione tra strutture private

Fig. 25

(42)

Fig. 26

(43)

Pagina 43 di 101 Fig. 27

(44)

Fig. 28

(45)

Pagina 45 di 101 Fig. 29

(46)

Fig. 30

(47)

5.6. AREA CLINICA GRAVIDANZA E PARTO

A. Tabelle Indicatori di Esito

Indicatore di Esito - Proporzione Parti con taglio cesareo primario Media Naz. Esiti: 24,52

Tab. 11 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro

casi ADJ %

grezza % ADJ LOMBARDIA 53.123 53.123 18,92 16,58 8.509 8.352 22,53 20,99

FRIULI 6.558 6.456 17,38 14,50 575 575 17,39 17,09

LAZIO 16.276 16.273 25,80 29,83 4.742 4.557 31,90 34,36

CAMPANIA 15.673 15.377 38,82 42,63 12.825 12.824 53,05 55,39 PUGLIA 17.031 17.031 30,87 32,97 2.657 2.657 37,33 36,48 CALABRIA 9.830 9.830 27,80 31,40 1.437 1.385 24,33 25,92

SARDEGNA 7.485 7.399 28,86 29,66 467 395 36,83 34,15

SICILIA 23.715 23.415 25,75 24,25 3.547 3.547 34,19 35,40 TOTALI 149.691 148.904 25,20 25,37 34.759 34.292 37,57 38,60

% casi su totale 81,16 81,28 18,84 18,72

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

La proporzione di parti cesarei è uno dei quattro indicatori per i quali gli ospedali pubblici registrano outcomes clinici migliori di quelli privati. Questo indicatore è presente per 8 Regioni.

Indicatore di Esito - Parti cesarei: proporzione di complicanze durante il parto e il puerperio Media Nazionale Esiti: 0,78

Tab. 12

REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

% grezza

% ADJ

LOMBARDIA 33.466 32.726 1,18 1,14 5.280 5138 1,18 1,05

FRIULI 5.052 4.786 1,33 1,23 277 277 0,36 0,33

LAZIO 13.404 13.404 0,65 0,70 4.894 4894 0,45 0,57

CAMPANIA 23.407 20.578 0,64 0,76 28.100 21760 0,23 0,38

PUGLIA 19.303 17.948 1,17 1,22 3.362 1521 0,53 0,62

CALABRIA 9.063 9.063 0,74 0,86 1.437 1437 0,56 0,65

SARDEGNA 6.754 6.451 0,90 0,91 767 645 0,26 0,36

SICILIA 24.667 23.053 0,81 0,89 5.724 5655 1,00 1,26

TOTALI 135.116 128.009 0,92 0,97 49.841 41.327 0,59 0,62

% casi su totale 73,05 75,59 26,95 24,41

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

(48)

Indicatore di Esito Parti Naturali: proporzione di complicanze durante il parto e il puerperio Media Naz. Esiti: 0,52

Tab. 13

REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro

casi ADJ %

grezza % ADJ

LOMBARDIA 89.700 89.700 0,69 0,70 13.044 13.044 0,75 0,78

FRIULI 10.878 10.878 0,46 0,44 988 988 1,52 1,05

LAZIO 24.768 24.602 0,34 0,37 6.411 6.268 0,38 0,43

CAMPANIA 19.316 19.219 0,21 0,28 11.573 11.415 0,22 0,28

PUGLIA 23.728 23.728 0,30 0,32 3.375 3.375 0,30 0,33

CALABRIA 14.298 14.298 0,26 0,29 2.631 2.631 0,69 0,66

SARDEGNA 10.814 10.807 0,30 0,31 778 778 0,39 0,48

SICILIA 35.268 35.207 0,41 0,44 4.768 4.697 0,35 0,40

TOTALI 228.770 228.439 0,47 0,49 43.568 43.196 0,48 0,51

% casi su totale 84,00 84,10 16,00 15,90

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

(49)

Pagina 49 di 101

B. Grafici a dispersione tra le Regioni

Fig. 31

(50)

Fig. 32

(51)

Pagina 51 di 101 Fig. 33

(52)

C. Grafici a dispersione tra le strutture

Fig. 34

(53)

Pagina 53 di 101 Fig. 35

(54)

Fig.36

(55)

5.7. AREA CLINICA CHIRURGIA ONCOLOGICA

A. Tabelle degli Indicatori di Esito

Indicatore di Esito - Intervento Chirurgico per TM Colon: mortalità a 30 giorni Media Nazionale Esiti: 4,12

Tab. 14

REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

LOMBARDIA 5.717 5.164 4,11 3,77 2.574 1.279 2,14 3,42

CAMPANIA 2.515 1.732 5,60 6,54 680 122 4,26 4,94

PUGLIA 2.062 1.563 4,27 2,81 256 68 1,56 2,44

SICILIA 2.479 1.711 5,69 5,74 608 248 2,63 3,07

TOTALI 12.773 10.170 4,73 4,42 4.118 1.717 2,53 3,44

% su totale casi 75,62 85,56 24,38 14,44

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

Solo in quattro Regioni l’insieme delle strutture private ha trattato almeno 100 casi di intervento chirurgico per TM colon e presenta dati ADJ; i dati delle altre Regioni sono di seguito riportati:

Regione N.ro

casi N.ro

strutture Esito grezzo

Piemonte 127 10 1,57

Prov. Autonoma Bolzano 2 1 0,00

Friuli 65 4 3,07

Veneto 125 5 0,80

Liguria 1 1 0,00

Emilia 155 19 2,28

Toscana 82 11 0,00

Marche 84 4 0,00

Umbria 18 2 0,00

Abruzzo 181 6 2,76

Molise 22 1 4,55

Basilicata 1 1 0,00

Calabria 140 9 3,57

Sardegna 31 5 3,22

La Regione Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Trento non registrano interventi di TM colon.

(56)

Indicatore di Esito - Intervento Chirurgico per TM Polmone: mortalità a 30 giorni Media Nazionale Esiti: 1,23

Tab.15

REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

LOMBARDIA 3.252 2.722 1,01 1,41 2.522 2.379 0,75 0,78

EMILIA R. 2.483 2.314 1,17 1,05 179 138 0,55 0,76

CAMPANIA 968 751 1,34 1,57 140 114 1,42 2,24

PUGLIA 1.261 1.065 0,95 0,98 139 97 8,63 9,62

SICILIA 943 660 1,27 1,89 390 204 1,53 2,54

TOTALI 8.907 7.512 1,11 1,30 848 2.932 2,15 1,25

% su totale casi 91,31 71,93 8,69 28,07

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

Sono cinque le Regioni nelle quali l’insieme delle strutture private ha trattato almeno 100 casi di intervento per TM polmone e presentano dati ADJ; i dati di altre Regioni sono di seguito riportati:

Regione N.ro casi N.ro strutture Esito grezzo

Piemonte 8 1 0,00

Toscana 8 2 0,00

Lazio 108 11 0,92

Abruzzo 2 1 0,00

Tutte le altre Regioni non registrano alcun intervento di TM Polmone.

Indicatore di Esito - Interventi Chirurgici per TM Stomaco: mortalità a 30 giorni Media Nazionale Esiti: 6,16

Tab. 16 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ %

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ %

grezza % ADJ

LOMBARDIA 2.892 1.770 5,57 5,76 1.278 833 3,21 3,13

TOTALI 2.892 1.770 6,00 6,10 1.278 833 3,28 2,92

% su totale casi 69,35 68,00 30,65 32,00

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

Solo la Lombardia ha più di 100 casi di intervento chirurgico per TM stomaco e dati ADJ; di seguito sono riportati i dati grezzi di altre Regioni:

Regione N.ro casi N.ro strutture Esito grezzo

Piemonte 24 5 4,17

Friuli 23 3 4,35

Veneto 35 5 2,86

Emilia 64 14 3,12

(57)

Pagina 57 di 101 Regione N.ro casi N.ro strutture Esito grezzo

Marche 59 5 1,70

Lazio 87 21 9,19

Abruzzo 104 7 2,88

Molise 8 1 0,00

Campania 160 18 8,75

Puglia 93 13 6,45

Calabria 49 7 14,28

Sicilia 147 21 3,40

Sardegna 6 3 0,00

Le restanti Regioni non hanno casi di intervento chirurgico per TM stomaco

Indicatore di Esito - Proporzione nuovi interventi di resezione entro 120 gg da intervento conservativo per TM mammella

Media Nazionale Esiti 8,26

Tab. 17 REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

%

grezza % ADJ

LOMBARDIA 4.410 4.238 9,00 9,32 3.639 3.529 5,57 5,56

VENETO 2.655 2.584 11,75 11,01 177 118 16,38 13,97

EMILIA R. 3.140 3.116 7,10 7,35 219 209 14,61 14,72

LAZIO 2.394 2.222 7,34 7,66 327 94 7,64 4,80

CAMPANIA 1.492 1.306 6,30 5,75 669 357 7,17 7,35

PUGLIA 1.125 1.033 7,02 6,37 550 518 7,28 6,97

SARDEGNA 651 565 14,60 12,18 150 144 14,00 12,78

SICILIA 1.167 1.053 7,28 6,19 1.239 1.071 6,86 5,66

TOTALI 17.034 16.117 8,57 8.40 6.970 6.040 6,92 6,45

% su totale casi 70,96 72,74 29,04 27,26

Sono 8 le Regioni con più di 100 casi di nuovi interventi di resezione e dati ADJ; di seguito sono riportati i dati grezzi di altre Regioni.

Regione N.ro casi N.ro strutture Esito grezzo

Piemonte 52 8 1,92

Friuli 17 2 29,41

Toscana 28 8 25,00

Umbria 2 1 0,00

Marche 8 3 12,50

Abruzzo 15 4 13,38

Le restanti Regioni non hanno casi di intervento chirurgico per nuovi interventi di resezione.

(58)

B. Grafici a dispersione tra le Regioni

(59)

Pagina 59 di 101 Fig. 38

(60)

Fig. 39

(61)

Pagina 61 di 101 Fig. 40

(62)

C. Grafici a dispersione tra le strutture

(63)

Pagina 63 di 101 Fig. 42

(64)

Fig. 43

(65)

Pagina 65 di 101 Fig. 44

(66)

Fig. 45

(67)

Pagina 67 di 101 Fig. 46

(68)

Fig. 47

(69)

5.8. AREA CLINICA OSTEOMUSCOLARE

A. Tabelle degli Indicatori di Esito

Indicatore di Esito - Frattura del Collo del Femore over 65: intervento Chirurgico entro 2 giorni Media Nazionale Esiti: 57,8

Tab. 18

REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

% grezza

% ADJ

n.ro casi grezzi

n.ro casi ADJ

% grezza

% ADJ LOMBARDIA 8.245 7.905 60,55 59,71 2.235 2.122 71,99 73,35

LAZIO 4.441 4.341 51,16 52,02 1.054 524 54,18 74,66

CAMPANIA 4.770 4.648 21,41 21,38 530 286 29,62 20,59

PUGLIA 3.711 3.681 51,58 51,67 235 135 33,61 24,75

CALABRIA 1.749 1.600 26,24 26,25 157 60 60,51 82,51

SICILIA 4.848 4.679 68,23 70,09 377 56 72,40 86,21

Interventi su over 65 27.764 26.854 50,30 50,89 4.588 3.183 60,68 67,16

% su totale nazionale 85,82 89,40 14,18 10,60

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

Sono solo 6 le Regioni con più di 100 casi di interventi per frattura del collo del femore su pazienti over 65 e con dati ADJ; di seguito sono riportati i dati grezzi di altre Regioni:

Regione N.ro casi N.ro strutture Esito grezzo

Piemonte 48 23 33,33

Provincia Autonoma di Bolzano 11 4 63,63

Friuli 3 2 33,33

Veneto 62 4 50,00

Toscana 22 10 68,18

Umbria 2 1 50,00

Marche 7 6 42,86

Abruzzo 35 4 45,71

Sardegna 9 5 22,22

Le restanti Regioni Valle d’Aosta, province autonome di Trento e di Bolzano, Liguria, Molise, Basilicata non hanno casi di intervento chirurgico per frattura del collo del femore over 65.

(70)

Indicatore di Esito

- Frattura della Tibia e Perone: % di strutture ospedaliere con tempi di attesa per intervento < 3 giorni

Media Nazionale: 50,09

Tab. 19

REGIONI

Ospedali Pubblici Strutture Private

n. ro ospedali

n.ro ospedali con attesa

< 3 giorni

% ospedali con attesa

< 3 giorni

n.ro strutture

n.ro strutture con attesa

< 3 giorni

% strutture con attesa

< 3 giorni

LOMBARDIA 66 40 60% 32 23 72%

PIEMONTE 33 26 78% 7 7 100%

BOLZANO 7 5 71% 1 1 100%

EMILIA R. 34 16 47% 8 5 62%

VENETO 35 18 51% 3 3 100%

TOSCANA 32 17 53% 6 6 100%

LAZIO 31 6 20% 25 22 88%

MARCHE 14 6 42% 1 1 100%

UMBRIA 8 3 37% 2 2 100%

ABRUZZO 14 4 28% 2 2 100%

CAMPANIA 37 3 8% 19 14 74%

PUGLIA 30 7 23% 6 5 83%

CALABRIA 13 0 0 5 2 40%

SICILIA 43 7 16% 21 17 81%

Totali 397 158 40% 138 110 80%

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017 Per la frattura di tibia e perone il PNE utilizza come indicatore di performance la mediana dei tempi di attesa registrati nelle strutture ospedaliere.

Ai fini del confronto tra pubblico e privato si è ritenuto di non poter utilizzare una media delle mediane;

si è, pertanto, utilizzato come indicatore di performance la percentuale di strutture ospedaliere, sia pubbliche che private, che hanno registrato tempi di attesa < 3 giorni, considerato che lo standard di qualità di livello “alto” adottato da Agenas per la valutazione delle strutture è compreso tra 2 e 4 giorni.

(71)

Pagina 71 di 101

B. Grafici a dispersione tra le Regioni

Fig. 48

(72)

6. ANALISI DI ALTRI INDICATORI RILEVANTI

Oltre agli indicatori “Treemap”, utilizzati da Agenas per la valutazione della qualità delle strutture ospedaliere, sono stati analizzati altri indicatori di esito riportati nel Programma Nazionale Esiti ritenuti

“rilevanti” per l’alto volume di casi trattati dalle strutture private.

Sono in tutto, 6 indicatori rientranti nell’area clinica osteomuscolare.

Si ricorda che in verde sono evidenziate le performance migliori dei vari cluster.

6.1 TABELLA DI SINTESI A LIVELLO NAZIONALE

Tab. 20

INDICATORI

N.RO CASI E PERCENTUALI SUL TOTALE

NAZIONALE MEDIA ESITI ADJ

TOTALE Ospedali

Pubblici Strutture private Ospedali

pubblici Strutture private Casi n.ro casi % n.ro casi %

Protesi d'anca: riammissioni a 30

giorni 63.555 40.287 63,4 23.268 36,6 4,28 2,95

Protesi d'anca: revisioni a 2 anni 63.908 41.417 64,8 22.491 35,2 1,81 1,77 Protesi di ginocchio:

riammissioni a 30 giorni 46.092 16.361 35,5 29.731 64,5 2,65 1,42 Protesi di ginocchio: revisioni a 2

anni 44.615 16.776 37,6 27.839 62,4 3,28 2,81

Artroscopia di ginocchio:

reintervento entro 6 mesi 105.654 38.897 36,8 66.757 63,2 1,13 1,33 Protesi di spalla: riammissioni a

30 giorni 9.665 5.000 51,7 4.665 48,3 2,59 2,25

Elaborazione Innogea su dati AGENAS PNE 2017

La tabella di sintesi mette in evidenza i significativi volumi di procedure eseguite dalle strutture private che vanno dal 35,2% per le protesi d’anca al 64,5% per le protesi di ginocchio.

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