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S Digitalizzazione a colpi di intimidazione

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n o t e s t o n a t e

14 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXII numero 6 - Settembre 2015

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Se i medici lombardi non incentivano il processo di digitalizzazione inerente al loro lavoro (ricette e certificazioni) potrebbero essere licenziati. è que- sta la minaccia, neanche tanto ve- lata, che alcune Asl hanno palesato ai Mmg attraverso alcune missive inviate a fine luglio. L’attaccamento alla carta pare essere ancora molto forte. D’altra parte sono i numeri a testimoniare questo ritardo della Regione più digitalizzata d’Italia:

una svolta, quella della ricetta 2.0, per esempio, che vede una media nazionale del 50%, mentre in Lom- bardia è solo al 13%.

“Di fronte a un comportamento reiterato e volontario da parte di un collega è giusto iniziare le procedu- re per una sanzione e, al limite, per la perdita della convenzione” com- menta a M.D. Fiorenzo Corti, Responsabile Comunicazione Na- zionale Fimmg e Segretario regio- nale Fimmg-Lombardia. L’inosser- vanza dell’obbligo di prescrizione online, infatti, comporta l’applica- zione di quanto previsto dall’artico- lo 55 septies, comma 4, del decre- to legislativo 30 marzo 2001, nu- mero 165, ossia la norma che sta- bilisce l’applicazione della sanzione del licenziamento proprio in caso di reiterazione del comportamento.

Sono stati registrati passi avanti verso la ricetta 2.0, ma la Lombar- dia appare effettivamente inchio- data in una situazione si stallo.

Dalle statistiche di maggio pubbli- cate da Promofarma, la Regione, con il suo 13%, appare tra le ultime in classifica, battuta anche da Sici- lia e Campania. Ma dai dati dell’as-

sessorato alla Sanità emerge che negli ultimi mesi qualcosa si è mosso: su 6,7 milioni di ricette mensili, a maggio se ne contavano 1,1 milioni di elettroniche, per cre- scere poi a 1,7 milioni a giugno e a 2,1 milioni a luglio.

“Ma attenzione ad addossare tutte le responsabilità sui medici di fa- miglia - continua Corti. C’è infatti un elemento non trascurabile in questa faccenda, che riguarda il disagio di noi medici di medicina generale nei confronti delle strut- ture ospedaliere che non sempre sono adempienti in merito alla di- gitalizzazione di ricette e certificati Inps, nonostante sia un obbligo anche per loro. Noi Mmg siamo spesso trasformati e trattati come semplici operatori meccanografici:

dobbiamo solo registrare le certifi- cazioni non eseguite dai colleghi ospedalieri”.

Insomma, le truppe coinvolte in questa battaglia sembrano aumen- tare piuttosto che diminuire. In merito alla digitalizzazione delle ri- cette è bene ricordare che il proce- dimento è stato introdotto dalla spending review del 2012, e per l’inizio del 2016 le Regioni dovreb- bero raggiungere il traguardo del 90% di ricette dematerializzate.

Obiettivo che in Lombardia è anco- ra molto lontano.

La Lombardia, tra le Regioni più digitalizzate d’Italia, è in affanno in merito all’applicazione della ricetta digitalizzata e dell’invio di certificati online,

così capita che alcune Asl, con una circolare ad hoc, ricordino ai Mmg che, al riguardo, per loro c’è la possibilità della decadenza della convenzione

Digitalizzazione a colpi di intimidazione

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Fiorenzo Corti

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