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LA DIMENSIONE

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Academic year: 2022

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INDICE

Introduzione . . . Pag. 5

Guida alla lettura . . . “ 7

1. La dimensione istituzionale . . . “ 9

1.1 La storia . . . “ 10

1.2 La missione e la “vision” . . . “ 10

1.3 Gli obiettivi e le politiche di sviluppo . . . “ 10

1.4 I valori . . . “ 12

1.5 Il quadro istituzionale e organizzativo . . . “ 13

2. La dimensione economica . . . “ 17

3. La dimensione sociale . . . “ 21

3.1 I nostri clienti . . . “ 22

3.1.1 Le imprese . . . “ 22

3.1.2 I nostri interventi per le imprese . . . “ 25

3.1.3 I consumatori . . . “ 50

3.1.4 Il sistema economico-sociale . . . “ 52

3.2 I nostri partner . . . “ 55

3.2.1 Associazioni, istituzioni, partner internazionali . . . “ 55

3.2.2 Le persone che lavorano nell’ente . . . “ 59

3.2.3 Le aziende che lavorano per l’ente . . . “ 62

4. L’attività della Camera di Commercio dal 2003 al 2007 . . . “ 65

4.1. Gli obiettivi programmatici del mandato . . . “ 66

4.2 Il punto di vista degli amministratori . . . “ 67

4.3 Il punto di vista dei nostri clienti . . . “ 70

5. Appendice - Indagine Customer Satisfaction . . . “ 71

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Il Consiglio dell’Ente, all’inizio del proprio manda- to, che va a terminare proprio nell’autunno del corrente anno, nell’intento di fornire ai propri interlocutori, Istituzioni, Imprese, soggetti deciso- ri, partners e cittadini, elementi atti a poter pren- dere visione delle scelte e dell’operato dell’Ente, nella massima trasparenza, ha deciso di procede- re alla redazione del Bilancio Sociale.

La prima edizione, presentata ufficialmente nel 2005, riguardava gli esercizi 2003-2004; la seconda edizione, presentata nel 2006, si riferiva all’eserci- zio 2005, mentre la presente edizione, per il 2006, viene tempestivamente presentata ora.

Come è noto il Bilancio Sociale di un Ente è uno strumento innovativo attraverso il quale rileggere in modo qualitativo e più consapevole i dati con- tabili, evidenziandone il vero valore che in gran parte è costituito da elementi intangibili: non a caso un noto economista lo definisce anche

“Bilancio dell’intangibile”.

Alla redazione, oltre al supporto della preziosa consulenza di esperti, ha soprattutto contribuito la struttura, che ha in questo modo potuto esprime- re la propria alta professionalità, oltre che la con- divisione e quindi la corresponsabilità delle azioni dell’Ente.

Il Bilancio Sociale 2006 si arricchisce di tre nuovi elementi così da rendere ancora più completo il

percorso dell’Ente verso la trasparenza e la responsabilità sociale:

- una prima presentazione dei dati di più lungo periodo 2003-2006 relativi agli interventi previsti dal piano strategico 2003-2007

- le considerazioni della Giunta sugli interventi, sui risultati e sulle modalità operative

- una indagine di customer satisfaction sui clienti dell’Ente così da avere un quadro puntuale del grado di soddisfazione

L’aggiunta di questi elementi alla struttura conso- lidata del Bilancio Sociale permette quindi alcune importanti riflessioni che potranno essere motivo di commento a seguito della lettura della relazio- ne dettagliata all’interno del testo.

Questa Camera di Commercio, la più piccola di quelle del Piemonte (e tra le più piccole d’Italia) ed anche tra le più giovani, priva quindi di una sto- ria e di un patrimonio proprio di tradizioni, prassi e abitudini, ha saputo trarre la sua forza ed il suo valore proprio dal fatto che si è trovata un terreno vergine e privo di eredità di qualunque tipo.

Anche grazie a ciò ha ottenuto riconoscimenti nazionali riguardo alla “Qualità” ed inoltre, con- tando sulle proprie, seppur modeste, risorse e quelle che ha saputo attingere dalle varie leggi regionali, nazionali e comunitarie, è riuscita a for-

I N T R O D U Z I O N E

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nire al sistema delle imprese della Provincia sup- porti e contributi che, misurati come se fossero stati distribuiti in valori monetari a ciascuna impre- sa, sono largamente superiori alla media dello stesso valore ridistribuito da tutte le Camere di commercio Piemontesi.

Il presente documento infine intende presentarsi non solamente come un consuntivo di quello che

è stato realizzato secondo il piano strategico 2003- 2007, ma come strumento a disposizione dei nuovi organi istituzionali dell’Ente, di prossima elezione, affinché possano, grazie ad una più appropriata conoscenza della missione, della

“vision” e degli obiettivi che l’Ente si è posti, tenerli eventualmente presenti per l’impostazione del lavoro inerente al loro mandato.

Maurizio Colombo Segretario C.C.I.A.A. VCO Giuseppe Moroni

Presidente C.C.I.A.A. VCO Baveno, luglio 2007

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G U I D A A L L A L E T T U R A

Questa è la redazione del terzo bilancio sociale della Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola.

Anche quest’anno, la struttura del documento riflette il clima organizzativo che caratterizza que- sta Camera: la costante volontà di coinvolgimento del personale e degli stakeholder e la condivisione delle strategie e delle linee più operative con l’e- sterno.

Dopo un iniziale necessario momento di definizio- ne delle metodologie e di apprendimento del significato e degli scopi del documento da parte della Camera, oggi, a distanza di alcuni anni, si può dire che l’ente abbia recepito i principi alla base del bilancio sociale, inserendoli nella propria cultu- ra organizzativa.

Rispetto alla prima e alla seconda versione – basa- te sulla metodologia definita dal Gruppo Bilancio Sociale (G.B.S.) – in questa nuova edizione si è fatto riferimento anche alle puntuali indicazioni for- nite da Formez sull’elaborazione di Bilanci sociali per le Pubbliche Amministrazioni.

Inoltre, sempre al fine di migliorare il prodotto nel tempo e renderlo ancora più modellato sulle necessità proprie di un ente camerale, sono state esaminate alcune buone pratiche di altre strutture camerali (simili per dimensioni e caratteristiche) per un utile approccio di benchmark.

In questo senso, la linea che la Camera di Commercio del VCO sta seguendo è quella di potenziare sempre più il confronto con altre realtà,

facendo del documento un’occasione di apprendi- mento e raffronto.

Per facilitare la lettura si è scelto di mantenere nel tempo la struttura e la suddivisione dei temi tratta- ti: pertanto, come nelle precedenti edizioni, anche quest’anno è presente nel documento un focus tematico, che – vista l’importante scadenza di mandato – non poteva che fare riferimento al com- plesso delle attività svolte negli ultimi 5 anni di gestione.

Al riguardo, si è anche svolto un incontro con tutti i membri di Giunta per ascoltare e riportare nel documento le valutazioni complessive dell’organo che ha dato esecuzione alle direttive programma- tiche del Consiglio.

Un’altra novità rispetto alle precedenti edizioni riguarda l’introduzione di alcune prime informazio- ni riguardanti la nuova azienda speciale Fedora, operativa da luglio 2006.

Inoltre, il documento è arricchito dalla recente indagine di Customer satisfaction, svolta dalla Camera di Commercio al fine di affinare l’orienta- mento al cliente dell’organizzazione e stimolare processi di miglioramento continuo dei servizi camerali a partire dai fabbisogni espressi dai desti- natari dei medesimi servizi.

Infine, nel documento, per la prima volta, sono riportati indicatori che, rispetto ai più semplici valori assoluti, danno una visione relativa e con- sentono di capire il reale livello di efficienza della Camera.

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LA DIMENSIONE

ISTITUZIONALE

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1.1 La storia

La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del Verbano Cusio Ossola, nasce quasi contemporaneamente alla Legge 580 del 1993, di riforma degli enti camerali, a seguito dell’istituzio- ne della provincia del Verbano Cusio Ossola e dalla separazione dalla Camera di Commercio di Novara.

La sua storia è recente e come tale ne costituisce anche un valore, perché organizzazione e struttura hanno dovuto costruirsi su un terreno privo di ere- dità, attingendo dalla cultura e dalle capacità delle singole persone che hanno accolto positivamente la sfida di lavorare insieme.

Dal mese di dicembre 1993 fino al 31 ottobre 1997, data di insediamento del primo Consiglio Camerale, Giuseppe Moroni ha presieduto l’ente camerale con poteri commissariali, su nomina del Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Arti- gianato. Per due legislazioni consecutive è stato poi eletto Presidente ed è tuttora in carica.

La Camera di Commercio ha sede a Baveno, nella ottocentesca Villa Fedora. Dispone anche di un Ufficio a Domodossola, aperto e operativo negli stessi orari della sede.

1.2 La missione e la “vision”

La Legge 580 del 1993, che ha modificato l’ordina- mento delle Camere di Commercio, unitamente alla normativa successiva, ha rafforzato l’identità e il ruolo dell’istituzione Camera che, grazie all’ac- quisita autonomia statutaria, organizzativa, regola- mentare, finanziaria e funzionale, si è trovata all’in- crocio strategico di direttrici molteplici trasversali sia al pubblico che al privato, sia al locale che al globale.

Con tali responsabilità, assunte contestualmente alla propria costituzione, la Camera del Verbano Cusio Ossola si è attivata per compiere la propria missione:

“Promuovere lo sviluppo dell’economia locale

attraverso azioni efficaci” ovvero “far crescere il sistema delle imprese e sviluppare il territorio in modo equilibrato e sostenibile”, missione detta- ta innanzi tutto dalla legge stessa e articolatasi poi nel corso degli anni attraverso i contenuti delle prime linee strategiche 1998-2002, dello Statuto camerale 2001 e da ultimo del Piano strategico 2003-2007.

Missione e finalità dell’ente, sancite dallo Statuto camerale approvato dal Consiglio il 1° marzo 2001 e individuate in relazione alle specificità del territo- rio, sono state le premesse per definire la

“Visione” camerale, documento redatto nel 2004 a cura di Presidenza, dirigenza e personale, quale traduzione di una filosofia di vita e occasione di ripensamento sulla propria cultura, attraverso la quale chiarire i motivi e gli scopi della propria pre- senza sul territorio e immaginare gli scenari futuri possibili.

Visione che, in sintesi, così si declina:

La Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola come:

• casa per le imprese

• promotrice dello sviluppo dell’imprenditorialità attraverso il rafforzamento, l’innovazione e l’in- ternazionalizzazione delle imprese e del sistema economico locale

• promotrice degli interessi del sistema economi- co locale a livello istituzionale

• ente capace di acquisire e ottimizzare le risorse esterne per la realizzazione di progetti, operare con efficacia ed efficienza, moltiplicare le risorse immesse nel sistema economico locale

• luogo di influenza reciproca e di buoni compor- tamenti, dove poter esprimere e sviluppare le proprie capacità (sia in ambito interno che ester- no), per raggiungere obiettivi significativi e sfi- danti.

1.3 Gli obiettivi e le politiche di sviluppo

Principio regolativo della attività dell’Ente camera- le, espresso dallo Statuto e già individuato nel

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primo documento di programmazione, adottato il 12 novembre 1998 dal Consiglio neo istituito, è la cooperazione con le associazioni di categoria e le istituzioni pubbliche e private locali, nazionali e comunitarie.

Da tale principio discende un tratto qualificante dell’azione camerale: la quasi totalità degli inter- venti realizzati vede il coinvolgimento di altri sog- getti come partner, mediante la condivisione di risorse finanziarie e umane, di conoscenza ed espe- rienza. L’intento dell’Ente è quello di far emergere, attraverso la promozione di iniziative e progetti che nascono dal confronto con gli stakeholders, i diver- si interessi in gioco e di migliorare, in termini di effi- cacia ed efficienza, i processi decisionali. Proprio grazie ad una costante attenzione allo sviluppo di relazioni proficue con gli altri attori locali, la Camera di commercio, quale istituzione rappresen- tativa della comunità economica, ha visto crescere negli anni il proprio ruolo sul territorio.

Il Consiglio Camerale, nel definire le scelte di medio periodo, sottolinea che alla base della com- petitività di un sistema economico e delle imprese che vi operano vi è la crescita della “governance locale”, ovvero della capacità di governare sulla

base di strategie comuni, condivisione di valori, collaborazione e integrazione.

L’ente camerale inoltre, nell’individuare gli indiriz- zi programmatici e strategici tiene conto della glo- balizzazione dei mercati, dell’importanza crescen- te della conoscenza come fonte di competitività, e della diffusione delle tecnologie della comunica- zione: tali fenomeni rendono necessarie, da un lato l’apertura verso l’esterno e la creazione di reti di collaborazione con altri soggetti, e dall’altro la crescita della capacità a livello locale di fare siste- ma, per riuscire a governare i cambiamenti e non subirli.

Il processo di continuo confronto con tutti gli atto- ri che possono incidere sul sistema economico locale ha come presupposto non un elenco esau- stivo di soggetti ma la ricognizione dinamica degli interessi di volta in volta rilevanti per lo sviluppo del sistema locale dei quali tali soggetti sono por- tatori.

Gli obiettivi e le politiche di sviluppo, già presen- tati nei Bilanci sociali 2003-2004 e 2005, si declina- no concretamente nelle linee di azione – legate alle priorità strategiche - delle quali si riportano alcuni esempi.

Apertura del sistema locale Promozione dell’internazionalità in uscita, attraverso lo Sportello Internazionalizzazione

Promozione internazionale turistica, attraverso la partecipa- zione a grandi eventi, quali le Olimpiadi invernali 2006, e l’a- pertura, nel 2006, di una agenzia di rappresentanza del ter- ritorio sul mercato tedesco

Accompagnamento e supporto alle imprese nell’esplora- zione di nuovi mercati

Azioni di marketing territoriale operativo per l’attrazione di imprese, insieme agli Sportelli Unici per le attività produttive

Qualificazione e sviluppo delle eccellenze Consolidamento, sviluppo e integrazione dei distretti di eccellenza del territorio, attraverso la realizzazione di pro- getti mirati, quale ad esempio il lancio e lo sviluppo di mar- chi e certificazioni di qualità

Rafforzamento delle economie esterne Supporto all’innovazione delle imprese, con interventi mira- ti all’innovazione e al trasferimento tecnologico

Obiettivi Azioni

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1.4 I valori

Restano immutati i valori dell’ente camerale, patri-

monio già ampiamente illustrato nei bilanci sociali precedenti, in quanto rappresentano i punti fermi della missione e della visione dell’ente.

Accesso e trasparenza del mercato, attraverso la circolazio- ne di informazioni complete, trasparenti ed aggiornate tem- pestivamente e la formazione di regole certe e condivise per facilitare il funzionamento del mercato e l’effettivo eser- cizio della libertà di concorrenza

Diversificazione dell’economia e dello sviluppo Politiche di supporto alla natalità imprenditoriale, grazie allo Sportello Nuove Imprese e, dal 2005, agli Sportelli Misura D3, servizi ad alto valore aggiunto sul e per il territorio Nuovi strumenti finanziari per la crescita delle piccole medie imprese, attraverso accordi e convenzioni con Associazioni, Consorzi Fidi e Istituti di credito locali

Azioni a favore dell’imprenditoria femminile

Qualificazione delle risorse umane Prosecuzione della collaborazione con le più importanti uni- versità del Piemonte e della Lombardia, mirata alla crescita di competenze a supporto del territorio e del suo sviluppo nei vari settori produttivi

Coesione sociale e territoriale Valorizzazione dei prodotti agroalimentari tipici anche attra- verso la costituzione di una “rete” di produttori

Sviluppo delle aree decentrate del territorio (montagna) e consolidamento delle attività tipiche delle aree montane

Obiettivi Azioni

La focalizzazione dell’attenzione verso i clienti, l’ascolto del sistema delle imprese, la cura delle relazioni, la trasformazione delle domande in interventi adeguati ai bisogni delle imprese

Lavoro in partnership con le istituzioni locali e internazionali, con la rete camerale e il mondo universitario

Si realizza

• attraverso i momenti di confronto con le Associazioni, l’at- tività di studio e analisi della struttura economica territo- riale e delle sue dinamiche, per produrre una “informa- zione” che sia risorsa strategica per le attività di program- mazione dell’ente

• attraverso una comunicazione trasparente e tempestiva, intesa non solo come produzione e flusso costante di messaggi mirati, ma anche come scambio di informazioni fra la struttura, gli organi politici, le imprese, i diversi por- tatori di interesse

La crescita della governance locale, cioè la capacità di governare sulla base di strategie comuni, si realizza grazie al coinvolgimento di altri soggetti, alla condivisione di risorse

Valori Strategie e strumenti

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1.5 Il quadro istituzionale e organizzativo

Gli organi della Camera di Commercio, previsti dalla legge n. 580/93 e recepiti nello statuto, sono:

il Consiglio, la Giunta, il Presidente e il Collegio dei revisori dei conti.

Il Consiglio

Formato da 22 componenti, in rappresentanza dei settori economici provinciali, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle associazioni di tute- la dei consumatori, è l’organo primario di governo dell’ente camerale, del quale definisce gli indirizzi, L’efficacia e l’efficienza dei servizi

L’attenzione al proprio personale e alla sua crescita professionale

Forte spinta all’innovazione

Ottimizzazione delle risorse da destinare al territorio

umane, finanziarie, di conoscenza e di esperienza, per far emergere, attraverso il confronto, i diversi interessi in gioco e il miglioramento dei processi decisionali in termini di effi- cacia ed efficienza

Si realizza attraverso la scelta delle priorità sulle quali inter- venire, la verifica dei risultati raggiunti, il monitoraggio delle attività e dei costi tramite il sistema del controllo di gestio- ne e l’analisi periodica dei dati di benchmarking regionale sui prodotti/servizi più significativi

Si compie attraverso una gestione strategica delle risorse umane, in funzione della visione dell’ente e dei singoli team e con le seguenti modalità:

• organizzazione del lavoro per processi

• attribuzione a tutti i dipendenti di una sfera di autonomia da gestire con responsabilità che gradualmente si trasfe- riscono verso il basso

• individuazione dei fabbisogni formativi e di attività forma- tiva costante

• adozione di un sistema di valutazione permanente com- misurato al raggiungimento degli obiettivi definiti annual- mente e monitorati semestralmente;

• mobilità volontaria del personale all’interno dell’ente

Si realizza:

• all’interno, attraverso una gestione diffusa, a tutti i livelli, delle risorse tecnologiche (account di posta elettronica, accesso a internet, uso dell’agenda on line, rete interna, sito camerale)

• all’esterno, attraverso la diffusione della firma digitale, della posta certificata, la realizzazione di portali verticali, i contributi alle imprese

Si realizza attraverso:

• progetti in partnership a valere su finanziamenti comuni- tari, regionali e nazionali

• monitoraggio delle risorse e razionalizzazione dei costi di funzionamento, utilizzo di convenzioni, software open source e monitoraggio dei consumi

Valori Strategie e strumenti

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l’ammontare e la destinazione delle risorse econo- miche.

La Giunta

Eletta dal Consiglio camerale e costituita da 8 componenti, è l’organo che dà esecuzione agli indirizzi del Consiglio.

Il Presidente

Eletto dal Consiglio camerale, attua la politica generale dell’ente, avendone la rappresentanza legale, politica e istituzionale.

Il Collegio dei revisori dei conti

Nominati dal Consiglio camerale su designazione rispettivamente del Ministero per le Attività pro- duttive, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Regione Piemonte, i revisori dei conti collaborano con il Consiglio camerale nella funzione di controllo e d’indirizzo, vigilando sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione dell’ente.

Il Segretario generale, al vertice della struttura, svolge le funzioni di responsabile della gestione dell’ente, di raccordo con gli organi camerali e sovrintende al personale camerale, coadiuvato da un’ulteriore figura dirigenziale, collocata nell’or- ganizzazione camerale in un rapporto di staff e di collaborazione, per garantire l’attuazione di pro- getti trasversali e complessi.

Il Nucleo di Valutazione, servizio di controllo interno nato nel 2002 con il compito di verificare la realizzazione degli obiettivi dell’ente attraverso la più efficace gestione delle risorse, si pone come organismo di supporto nelle scelte dei vertici;

attraverso l’apporto di esperienze e competenze differenziate e significative dei suoi componenti, provenienti anche da ambiti esterni diversi (società di consulenza, Università e sistema camerale), il Nucleo di valutazione dispone di strumenti ade- guati per un confronto davvero produttivo con la struttura camerale stessa.

La struttura organizzativa dell’ente si è trasformata nel corso degli anni, secondo una logica di evolu- zione e flessibilità e adattamento al mutare dei contesti esterno e interno, con il risultato che i nuovi servizi, raccogliendo funzioni omogenee nelle quali sono confluite competenze e professio- nalità specifiche, offrono prodotti a maggiore valo- re aggiunto e un accesso facilitato ai clienti.

La struttura si compone di 6 aree, di cui 3 di linea:

Anagrafe delle Imprese, Promozione e Sviluppo del territorio, Trasparenza e regolazione del mer- cato; e 3 di staff: Segreteria di direzione, Risorse e patrimonio, Personale. Ognuna con una vocazione

Nome Carica Settore

economico Giuseppe Moroni Presidente Industria Franco Panarotto Vicepresidente, Artigianato Elio Savioli Consiglio e Giunta Agricoltura Giuseppe Calderoni Consiglio e Giunta Industria Domenico De Giovannini Consiglio Industria Giuseppe Polli Consiglio Industria Franco Toncelli Consiglio Industria Nedo Cervar Consiglio Artigianato Gualtiero Costanza Consiglio Artigianato Maria Teresa Moro Consiglio Artigianato Franco Testori Consiglio Artigianato Cesare Goggio Consiglio e Giunta Commercio Ovidio Mugnai Consiglio Commercio Adriano Soldani Consiglio e Giunta Commercio Dario Cattaneo Consiglio e Giunta Turismo Alberto Donini Consiglio Trasporti Dario Lorenzini Consiglio Credito e

Assicurazioni Giovanni Battista Tacchini Consiglio Cooperative Tarcisio Ruschetti Consiglio e Giunta Servizi alle

imprese Silvano Brichetto Consiglio Servizi alle

imprese Antonietta Trivellato Consiglio Organizzazioni

Sindacali Marco Borghetti Consiglio Associazioni

Consumatori Lanfranco Duò Pres. Collegio dei

revisori dei conti Liliana Baron Revisore dei conti Giuseppe Federici Revisore dei conti

Gli organi camerali, al 31.12.2006, sono i seguenti:

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particolare ma tutte legate tra esse da una visione e da obiettivi comuni che si realizzano attraverso progetti e processi assolutamente trasversali.

Inoltre, dall’11 maggio 2006, si è costituita la prima Azienda speciale della Camera di Commercio, na- ta per perseguire, come da statuto camerale, gli scopi previsti dagli indirizzi strategici dell’ente camerale e per svolgere attività strumentali ai ser- vizi della Camera, sostenendone l’attività, in parti- colare relativamente alle competenze sull’interna- zionalizzazione e sull’assistenza alle imprese.

L’Azienda, denominata Fedora, operativa dal 1°

luglio 2006, ha la propria sede presso la Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola e i seguenti scopi: promozione e sviluppo dei prodotti e dei distretti-filiere produttive; promozione territoriale e turistica; formazione; creazione e sviluppo d’impre- sa; promozione di servizi alle imprese; studi e ricer- che economiche.

I suoi organi sono: il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Collegio dei revisori dei conti.

Il Consiglio di amministrazione provvede con ogni più ampio potere alla gestione dell’Azienda nei limiti indicati dal suo statuto ed in quelli degli stan- ziamenti risultanti dal bilancio di previsione, e in coerenza con le linee programmatiche deliberate dal Consiglio camerale.

Questi gli organi dell’Azienda Speciale:

Nome Carica

Giuseppe Moroni Presidente Franco Panarotto Consigliere Maurizio Colombo Consigliere

Silvia Quatela Presidente del Collegio dei revisori dei conti Cristina Trotta Revisore dei conti Pasquale Ambrosino Revisore dei conti Roberta Costi Direttore

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LA DIMENSIONE

ECONOMICA

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La dimensione economica, all’interno del Bilancio Sociale, rappresenta la creazione del valore ag- giunto inteso come produzione e ridistribuzione dell’effetto economico derivato dall’attività della Camera di commercio rispetto a tutti i suoi clienti.

I risultati illustrati nelle successive tabelle derivano da una rilettura del conto economico che l’Ente predispone nell’ambito del bilancio, riferito all’e- sercizio finanziario dell’anno 2006, aggregati con i dati derivanti dal controllo di gestione che viene utilizzato dalla Camera di commercio come mezzo per raggiungere un grado più elevato di efficienza ed economicità dei servizi. I dati relativi all’anno 2006 sono stati messi a confronto con quelli relati- vi ai due bilanci sociali già presentati, riferiti agli anni 2003/2004 e all’anno 2005.

Nel bilancio sociale 2006 sono compresi anche i risultati economici dell’Azienda speciale della Camera di commercio “Fedora” che ha iniziato ad operare da luglio 2006.

Tale rilettura evidenzia, in primo luogo, l’aspetto della ricchezza creata dall’operatività dell’Ente e, in secondo luogo, la sua distribuzione tra i clienti.

Il valore aggiunto creato, deriva dalla differenza tra il totale dei ricavi e i costi di struttura (valore aggiunto caratteristico) cui vanno aggiunti i saldi di gestione (finanziaria, straordinaria e patrimoniale).

In via esemplificativa si specifica che i ricavi sono dati da:

• introiti prodotti con l’incasso del diritto annuale versato dalle Imprese;

• diritti di segreteria derivanti dalla attività istitu- zionale dell’Ente e dai pagamenti delle ammen- de;

• contributi provenienti da altri Enti: questa voce comprende i finanziamenti su progetti realizzati con i vari partner (Camere; Regione, Provincia ecc.);

• proventi derivanti da gestione di servizi quali organizzazione corsi e gestione sale;

• altri proventi (fitti, interessi ecc.).

I costi di struttura derivano invece dalle spese

sostenute, individuate per centri di costo: organi Istituzionali e servizi di staff.

Il valore aggiunto distribuito, invece, è stato fra- zionato per soggetti destinatari: imprese, consu- matori, sistema economico sociale, cui vanno aggiunti sistema camerale (quota Unioncamere) e pubbliche amministrazioni (vale a dire imposte pagate dall’Ente).

In particolare per ciò che riguarda la ridistribuzione delle risorse sul soggetto Imprese, si è avuto modo di operare una ulteriore suddivisione in linea con le scelte operative della CCIAA: apertura sistema locale, qualificazione e sviluppo dei settori leader, potenziamento delle risorse a disposizione delle imprese, diversificazione dell’economia e dello svi- luppo e qualificazione delle risorse umane.

Da un’analisi comparata dei dati, al fine di una maggiore chiarezza, risulta necessario sottolineare quanto segue.

Il dato più significativo è senza dubbio un aumen- to della distribuzione del valore aggiunto che ha determinato un notevole sforzo economico da parte dell’Ente. Tale risultato è dovuto alla chiusu- ra di alcuni progetti che hanno visto la Camera di Commercio impegnata nella realizzazione degli obiettivi del piano strategico 2003-2007.

Un’analisi più dettagliata permette di evidenziare un aumento rilevante dei ricavi, legato ad alcune nuove attività assunte dalla Camera, ad esempio la gestione, insieme alle associazioni di categoria, dello sportello D3 per gli aspiranti imprenditori, oltre che alla consuntivazione ai partners dei pro- getti conclusi.

L’aumento in assoluto dei costi di struttura, è stato determinato dal rinnovo dei contratti del persona- le dipendente e dal conseguente pagamento degli arretrati. In proporzione ai ricavi i costi di struttura segnalano invece una ulteriore, seppur limitata, diminuzione, rappresentandone circa il 25%.

La diminuzione del valore aggiunto globale è lega- ta alla gestione straordinaria, che evidenzia un risultato negativo.

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Tale fatto è dovuto essenzialmente ad una verifica dei crediti, e alla loro conseguente motivata elimi- nazione, relativi al diritto annuale, operazione resa possibile dagli interventi sanzionatori, relativi al diritto non riscosso, e alla pulizia del Registro delle

imprese messi in atto nel corso dell’anno 2006.

Nella distribuzione del valore aggiunto si evidenzia l’attenzione di questa Camera al sistema delle imprese e alle opportunità che il mercato globale può offrire al territorio.

Creazione del valore aggiunto 2003 2004 2005 2006

Diritto annuale 1.879.499 2.011.978 1.993.718 1.969.751

Diritti di segreteria e oblazioni 384.029 476.348 526.855 566.422

Contributi trasferimenti e altre entrate 740.390 419.295 609.878 793.344

Proventi da gestione dei servizi 39.842 39.749 79.965 61.970

Altri proventi 158.870 302.011 163.090 291.539

Restituzione di tributi e diritti 9.542 6.863 6.958 5.501

e altre entrate commerciali.

Totale ricavi 3.193.088 3.242.518 3.366.548 3.677.526

Costi struttura 970.679 928.371 863.332 931.240

Totale valore aggiunto caratteristico 2.222.409 2.314.147 2.503.216 2.746.286

Saldo della gestione finanziaria 67.056 44.140 32.589 27.114

Saldo della gestione straordinaria 199.476 9.465 -25.363 -380.696

Saldo della gestione patrimoniale 2.817 2.742 5.882 -8.211

Valore aggiunto globale 2.491.758 2.370.494 2.516.324 2.384.493

Distribuzione valore aggiunto 2.544.836 2.751.868 2.607.375 3.488.534 complessivo

Le imprese 1.827.310 2.119.167 2.028.196 2.799.545

Apertura sistema locale 319.806 254.307 278.011 779.723

Qualificazione e sviluppo dei settori leader 573.801 985.786 707.100 716.033 Potenziamento delle risorse a disposizione 826.456 793.119 906.376 1.018.990 delle imprese

Diversificazione dell’economia 104.189 72.836 124.015 273.106

e dello sviluppo

Qualificazione delle risorse umane 3.058 13.119 12.693 11.692

I consumatori 102.174 96.079 97.295 103.662

Il sistema economico sociale 256.686 160.646 109.593 206.696

Interventi di promozione tramite 246.107 261.952 260.331 270.315

il sistema camerale

Pubblica ammnistrazione 112.559 114.024 111.961 108.316

Rimunerazione dell’ente utile -53.078 -381.374 -91.051 -1.104.041

o perdita economica*

Valore aggiunto globale 2.491.758 2.370.494 2.516.324 2.384.493

* In caso di perdita economica corrisponde all’utilizzo dell’avanzo, diventando parte integrante del valore aggiunto distribuito insieme al valo- re aggiunto creato nell’anno

(20)

3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0

I nostri clienti 2003/2006

Le imprese I consumatori Il sistema economico

sociale

2003 2004 2005 2006

4.000.000 3.500.000 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0

Creazione del valore aggiunto globale 2003/2006

Totale ricavi Costi struttura Valore aggiunto

globale

2003 2004 2005 2006

1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 0

Distribuzione valore aggiunto: analisi e raffronto stakeholder imprese 2003/2006

Apertura sistema locale

Qualificazione e sviluppo settori

leader

Potenziamento delle risorse a disposizione delle

imprese

Diversificazione dell’economia e dello sviluppo

Qualificazione delle risorse

umane

2003 2004 2005 2006

(21)

3

LA DIMENSIONE

SOCIALE

(22)

3.1 I nostri clienti

3.1.1. Le imprese

Il profilo delle imprese del Verbano Cusio Ossola Le imprese del Verbano Cusio Ossola registrate al 31 dicembre 2006 alla Camera di Commercio sono 14.348, il 3,1% di quelle piemontesi, a fronte del 3,7% della popolazione provinciale sul totale regionale.

Il 57.1% sono imprese individuali, mentre le socie- tà di capitali, che registrano una crescita negli ulti- mi anni, rappresentano il 14.1% del totale delle imprese.

Analizzando le imprese registrate per settore di attività, emerge un peso preponderante dei setto- ri commercio (più del 25% del totale delle impre- se), costruzioni (il 18,3% del totale) e del settore manifatturiero (poco più del 15%).

Complessivamente il terziario rappresenta nel 2006 il 55,8% delle imprese registrate, e l’industria il 34,5%. Si conferma il dato del periodo 2000-2006, durante il quale si registra una crescita dei settori immobiliare, alberghi e ristoranti e costruzioni ed una diminuzione del peso del manifatturiero e del commercio. In valori assoluti il settore manifatturie- ro registra un decremento di 187 imprese, 73 delle quali nel settore fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo; il commercio un decremento di 74 imprese.

Il saldo tra le nuove imprese iscritte e quelle cessa- te nel 2006 risulta positivo di 66 unità, determi-

nando quindi un tasso di sviluppo (differenza tra imprese iscritte e cessate sullo stock dell’anno pre- cedente) positivo dello 0,5%, leggermente infe- riore al risultato piemontese (+0,7), e a quello ita- liano (+0,9%).

Tra il 2000 e il 2006 si è registrato un tasso di svi- luppo medio dello 0,6%, valore di poco lontano da quello piemontese (0,9%) ma inferiore a quello italiano (1,4%).

Più in dettaglio, il grafico 1 confronta il trend del tasso di sviluppo delle imprese a livello provincia- le, regionale e nazionale. In particolare, dopo un 2004 che mostra una distanza più evidente tra il tasso di sviluppo provinciale (+0,2), regionale (+1%) e nazionale (+1,6%), nel 2005 ed ancor più nel 2006 tale forbice si riduce avvicinando il dato del VCO (+0,5%) soprattutto a quello regionale (+0,7%), pur rimanendo al di sotto della media ita- liana (+0,8%). Negli ultimi due anni il tasso di svi- luppo delle imprese locali mostra segnali di risali- ta, al contrario di quelli regionale e nazionale che invece subiscono una diminuzione.

Per valutare gli elementi di vitalità imprenditoriale di un territorio si può considerare l’indice di im- prenditorialità, rapporto tra il valore complessivo delle attività imprenditoriali provinciali e la relativa popolazione.

I valori di questo indicatore collocano il VCO nella parte bassa della graduatoria regionale: in provin- cia si contano 8,9 imprese ogni 100 abitanti. Il nostro territorio risulta quindi sottodotato rispetto

8

6

4

2

0

Trend tassi di natalità

Metalmeccanico Lapideo

2006

2001 2002 2003 2004 2005

Alberghi VCO

Grafico 1 - Elaborazione C.C.I.A.A. VCO su dati Movimprese (corretti tenendo conto delle cancellazioni d’ufficio ai sensi del DPR 23 luglio2004 n. 247)

(23)

alla media piemontese, che ne conta 10,8 e in misura minore anche alla media italiana 10,4.

Considerando i dati degli ultimi 3 anni (grafico 2) si rileva che l’indice di imprenditorialità del VCO è in lieve calo dal 2004, mentre in Piemonte si è regi- strata stazionarietà nel 2003 e nel 2004, un calo nel 2005, e una crescita nel 2006; al contrario, in Italia si è avuto un aumento nel 2004 e stazionarietà nel 2005 e nel 2006.

Escludendo le imprese non ancora classificate1, nel 2006 il tasso di natalità (dato delle iscritte rappor- tato allo stock dell’anno precedente) più elevato si è registrato nel settore delle intermediazioni monetarie e finanziarie (15,8%), anche se si deve sottolineare che questo comparto pesa solo per il 2% sull’economia locale; buoni risultati sono stati raggiunti dalle imprese di costruzioni (8,4%), che

pesano per il 18% sull’intera economia locale, e degli alberghi ed esercizi pubblici (6,1%), che cor- rispondono al 10%.

Per quanto riguarda i tassi di sviluppo, solo i com- parti delle intermediazioni monetarie e finanziarie e delle costruzioni hanno ottenuto risultati positivi, rispettivamente +5,2% e 1,2%.

Continuando nell’analisi della dinamica settoriale, i due macrosettori della manifattura e del commer- cio chiudono l’anno con un leggero ridimensiona- mento del loro peso percentuale.

Come evidenziato dal grafico 3, i settori lapideo, metalmeccanico e alberghiero, che maggiormente caratterizzano l’economia locale, registrano tassi di natalità rispettivamente del 1,6%, 3,2%, 6,1%, tutti inferiori al tasso medio di natalità del totale impre- se del VCO, 7,1%.

11

10

9

8

Indice di imprenditorialità

VCO Piemonte Italia

2006

2003 2004 2005

N° imprese ogni 100 abitanti

Grafico 2 - Elaborazione C.C.I.A.A. VCO SU dati Movimprese e ISTAT

2,00

1,00

0

-1,00

-2,00

Trend tassi di sviluppo

Italia Piemonte VCO corretto VCO

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Grafico 3 – Elaborazione CCIAA VCO su dati Movimprese

1Si tratta di imprese neocostituite che non hanno ancora formalizzato la loro posizione, ad esempio perché stanno per iniziare l’attività.

(24)

I settori leader

I settori che maggiormente caratterizzano l’econo- mia della provincia sono:

Casalingo

Il distretto dei casalinghi nel VCO ha tradizioni molto antiche con un’elevata specializzazione nella lavorazione dei metalli e nella realizzazione di manufatti/utensili in metallo per la cucina e per la tavola, alcuni dei quali hanno accompagnato la storia italiana nell’ultimo secolo. Attualmente, la struttura industriale appare dicotomica essendo legata alla presenza di alcune grandi imprese note in tutto il mondo e alla coesistenza di numerose imprese piccole e piccolissime che operano per lo più come fornitori e sub-fornitori delle grandi imprese.

Il distretto sta affrontando una fase di riorganizza- zione dell’assetto produttivo sotto la spinta dei concorrenti asiatici e dei Paesi emergenti.

Il fatturato complessivo del settore casalinghi in metallo supera i 300 milioni di euro (circa il 30% del totale nazionale); il 40% è venduto all’estero e il 60% sul mercato nazionale. La sua capacità “occu- pazionale” è superiore ai 1000 addetti per poco meno di 200 imprese, comprese le imprese di sub- fornitura che si dedicano solo parzialmente ai pro- dotti del settore.

Agroalimentari, zootecnia e florovivaismo Tra i prodotti agricoli del territorio, accanto agli agroalimentari ed alla zootecnia, una particolare attenzione merita la produzione floricola che, avvan- taggiata dal microclima locale, rappresenta una delle punte d’eccellenza dell’economia del territo- rio. Il settore è leader nazionale nella coltivazione di azalee, camelie, rododendri, con una forte propen- sione all’export (il 30% del fatturato). Su una produ- zione italiana di circa 5,8 milioni di azalee all’anno, oltre 1 milione sono prodotte dalle aziende del lago Maggiore, che vantano una tradizione di oltre 150 anni. Il VCO conta circa 200 imprese.

Occorre ricordare che Il “Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore”, meglio descritto nell’apposito

box, contraddistingue le proprie produzioni con il marchio “Fiori Tipici del Lago Maggiore”, e che i fiori del Lago Maggiore, grazie ad una collaborazio- ne fra Consorzio, Camera di Commercio e Provincia del VCO, Camera di Commercio e Provincia di Novara, Provincia di Biella sono stati fornitori ufficia- li dei XX Giochi Olimpici invernali di Torino 2006.

Da oltre 150 anni il lavoro dei floricoltori è legato a quello dei collezionisti di piante che in questo ter- ritorio hanno realizzato splendidi parchi e giardini, di cui alcuni aperti al pubblico.

Turismo

L’offerta turistica del VCO è particolarmente ricca e si contraddistingue per l’ambiente naturale di notevole bellezza: da un lato, il lago con il suo clima mite e le isole Borromee, che qualificano la destinazione in senso artistico-culturale; dall’altro, la montagna con la ricchezza dei parchi e delle riserve naturali (come il parco Nazionale della Valgrande, l’area selvaggia più vasta d’Europa, e il Parco Naturale Veglia Devero in Ossola, gioiello delle Alpi anche per i ritrovamenti d’interesse archeologico risalenti al Mesolitico).

Le Isole Borromee e i poli congressuali rappresen- tano il centro attorno a cui ruotano tutti gli altri ele- menti che compongono il sistema turistico locale.

Punti di forza della destinazione turistica sono l’ac- cessibilità, grazie anche alla vicinanza con l’aero- porto internazionale di Malpensa e al collegamen- to stradale e ferroviario del Sempione, l’elevata qualità delle strutture ricettive, l’ambiente naturale di straordinaria bellezza.

Le imprese turistiche (alberghi, campeggi, rifugi alpini, ristoranti e bar) contano 1.652 addetti e sono in costante crescita: dal 2003 al 2006 sono passate da 1.399 a 1.470.

I dati ISTAT (rilevati tramite le presenze dichiarate dagli esercizi ricettivi alberghieri ed extra-alber- ghieri e forniti dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola) segnalano nel 2006 un incremento delle presenze del 10% rispetto all’anno precedente, e del 12% rispetto al 2002 .

Nel 2006 il VCO ha registrato 660.017 arrivi e

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2.460.119 presenze totali.2Gli arrivi di stranieri am- montano a 459.443 unità.

Sono in aumento sia le presenze di turisti italiani che quelle dei turisti stranieri provenienti principal- mente da Germania (30,4%), Paesi Bassi (13,7%), Regno Unito (7,2%), Francia (5,9%), Svizzera e Liechtenstein (5%), USA (4%).

Più del 55% del totale preferisce le strutture alber- ghiere.

Lapideo

L’attività del settore è concentrata soprattutto nel- l’area dell’Ossola e dell’alto Verbano; conta 245 imprese con 1.115 addetti. Circa il 10-15% della produzione è destinata ai mercati esteri.

Fanno parte del settore le imprese che svolgono attività di estrazione dei minerali, trasformazione delle pietre estratte localmente e importate da altre regioni italiane e straniere e quelle che svol- gono attività di fabbricazione di macchine per la lavorazione del materiale lapideo. Caratteristica del settore è l’integrazione verticale: sono nume- rose le imprese operanti nell’area che svolgono contemporaneamente sia attività estrattiva che di trasformazione. Il polo estrattivo del VCO è il più importante della regione Piemonte.

Benessere economico

Il valore aggiunto viene utilizzato per rappresenta- re il benessere economico di un’area territoriale perché sintetizza la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizio- ne della comunità.3

Nel 2005, anno dei dati più recenti disponibili, il Verbano Cusio Ossola si posiziona al 60° posto nella graduatoria delle province in base al reddito procapite, perdendo 5 posizioni rispetto all’anno precedente, ma mantenendo un trend di crescita negli ultimi 9 anni.

Dall’analisi dell’andamento della variazione annua del PIL procapite dal 1996 al 2005, emerge un andamento altalenante, correlato anche alle mag- giori difficoltà nello stimare tali valori in una realtà dalle piccole dimensioni come il VCO.

Import-export

Nel 2006 le esportazioni della provincia del VCO, pari a 588,8 milioni di euro, sono aumentate in totale del 23% rispetto al 2005 e hanno avuto un’in- cidenza dell’1,6% sul totale delle esportazioni regionali, guadagnando lo 0,1%.

L’espansione delle esportazioni e delle importazio- ni si rileva anche a livello regionale in modo più contenuto.

Sulla base del confronto tra importazioni ed espor- tazioni, si registra, in valore assoluto, un saldo atti- vo della bilancia commerciale provinciale pari a 123,4 milioni di Euro, in forte aumento rispetto al 2005 che registrava un saldo di 53,7 milioni.

Con circa 215,86 milioni di euro di prodotto espor- tato si conferma, quale attività leader per le vendi- te all’estero, il settore metalli in cui sono compresi i casalinghi, che rappresentano una produzione tipica del territorio. In particolare per questo com- parto l’aumento dell’export si attesta su valori superiori al 30% rispetto al 2005.

Le aree geografiche maggiormente interessate all’interscambio con la nostra provincia si confer- mano essere anche per il 2006 quelle dell’Unione Europea con il 75% delle esportazioni. Sono però le esportazioni verso i paesi asiatici ad essere cre- sciute in misura più rilevante, con valori largamen- te superiori al 50%.

3.1.2. I nostri interventi per le imprese

Gli interventi che la Camera dedica alle imprese, clienti dell’ente e perciò riferimento costante della attività, tengono conto dei punti di forza e di

2Per arrivi si intende il primo pernottamento effettuato da una persona sul territorio, per presenze si intendono i pernottamenti effettuati suc- cessivi al primo.

3Il valore aggiunto rappresenta la differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive ed il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre unità produttive). Può essere calcolato ai prezzi di base o ai prezzi di mercato. Il valore aggiunto ai prezzi base rappresenta il saldo tra il valore della produzione di beni e servizi valutata ai prezzi di base, cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti, ed il valore dei beni e ser- vizi intermedi. I dati sopra riportati si riferiscono al valore aggiunto ai prezzi di base.

(26)

debolezza del sistema imprenditoriale. Le analisi realizzate ed il confronto con tutti gli attori locali hanno consentito di individuare sei obiettivi strate- gici per rafforzare e valorizzare i punti di forza e ridurre le criticità, che devono, quindi, trasformarsi in opportunità:

a) apertura del sistema locale: per favorire l’inter- nazionalizzazione delle imprese e del territorio;

b) qualificazione e sviluppo dei settori leader:

come fonte di ricchezza per il territorio;

c) potenziamento delle risorse a disposizione delle imprese: per facilitare la loro crescita competitiva;

d) diversificazione dell’economia e dello svilup- po: per facilitare la nascita di nuove imprese e lo sviluppo di nuovi settori economici;

e) qualificazione risorse umane esterne: per supportare la crescita della capacità innovativa delle imprese.

Il sesto obiettivo “coesione sociale e territoriale“

pervade tutti gli altri sopraindividuati.

Di seguito, si riassumono per ciascun obiettivo gli interventi realizzati ed i principali risultati raggiunti.

a) Apertura del sistema locale Marketing territoriale

È assolutamente rilevante l’attività svolta nell’ambi- to del marketing territoriale che nel 2006 è stata mirata soprattutto alla valorizzazione della identità e della qualità del territorio, delle sue imprese e delle sue opportunità di investimento. Le iniziative di marketing territoriale pervadono tutti gli obietti- vi strategici e trovano approfondimento in partico- lare nel paragrafo “Creare identità e qualità”.

Sportello Internazionalizzazione

Nato per dare supporto alle imprese che vogliono aprirsi verso i mercati esteri e che si propone come punto di riferimento per gli operatori economici, offre, in sinergia con gli esperti del Centro Estero Camere Commercio Piemontesi (ora Centro Estero per l’internazionalizzazione s.c.p.a.), informazioni ed assistenza alle imprese sulle principali temati- che connesse al commercio internazionale.

Progetto All’Estero Insieme

Per aiutare le imprese a conoscere nuovi mercati e sviluppare la propria attività di internazionalizzazio- ne, nel 2005 era stato realizzato il progetto

“All’estero insieme“, cofinanziato dal Docup Regione Piemonte, che ha consentito ad un grup- po di imprese selezionate da una commissione di esperti, di partecipare ad un percorso formativo e ad un servizio di tutoraggio gratuito in azienda, per la realizzazione di un piano commerciale per l’e- stero. Visti i buoni risultati del progetto, al termine di questo percorso l’ente camerale, ha deciso, anche su richiesta delle imprese partecipanti, di dedicare ulteriori proprie risorse economiche al progetto, offrendo ad ognuna delle 6 imprese coinvolte 12 giornate di tutoraggio in azienda, consentendo loro di proseguire nella realizzazione delle attività previste dal proprio piano commer- ciale per l’estero con l’aiuto di un esperto.

L’ente camerale ha dedicato al proseguimento del progetto € 43.000,00.

Business Info Point (BIP)

Ufficio nato nel 1998 presso l’aeroporto di Mal- pensa, alla cui gestione la Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola ha partecipato, fino alla fine del 2006, insieme alle Camere di Como, Milano, Varese e del Canton Ticino. Punto di riferi- mento per gli operatori economici italiani e stra- nieri in transito ai quali fornire informazioni di carat- tere economico sull’area territoriale di interesse, e servizi di accoglienza, alla fine dell’anno ha cessa- to la propria attività a causa del venir meno della disponibilità della Camera di Milano a proseguire il progetto.

Fiera Ambiente di Francoforte

L’ente, dal 2004, supporta la partecipazione delle imprese del VCO alla fiera di riferimento per il set- tore del casalingo. Nel 2006 hanno partecipato allo stand collettivo 8 imprese locali. Un numero analo- go di piccole imprese che hanno partecipato indi- vidualmente, prenotando quindi uno stand singo- lo, ricevendo, nel 2004 (8 imprese), nel 2005 (8 imprese) e nel 2006 (7 imprese), un contributo fino

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al 30% delle spese sostenute, per complessivi 16.000 euro nel 2004 e nel 2005 e 14.000 euro nel 2006. Inoltre, durante la fiera del 2006, è stata orga- nizzata una conferenza stampa di presentazione del marchio delle imprese del casalingo “Lago Maggiore Casalinghi” (si veda più avanti).

Progetto esplorazione nuovi mercati (Cina) Il progetto, che riguarda il mercato cinese, ha l’o- biettivo specifico di comprendere le opportunità di mercato per le imprese del Verbano Cusio Ossola dei settori lapideo e casalingo, al fine di impostare politiche promozionali efficaci. Il proget- to, in collaborazione con le associazioni di catego- ria locali, ha previsto la realizzazione di una detta- gliata analisi di mercato per i due settori coinvolti, al fine di evidenziare le opportunità di inserimento.

Successivamente alla presentazione delle due ricerche agli operatori, ed individuate le regioni cinesi di maggior interesse, sono state organizzate due missioni esplorative e conoscitive del mercato, con il coinvolgimento della Provincia del Verbano Cusio Ossola, di rappresentanti del sistema came- rale, delle associazioni di categoria e territoriali.

Durante le due missioni per il casalingo e il lapi- deo, le 13 aziende locali coinvolte, visitando le fiere di settore, hanno partecipato a workshop e incontri bilaterali. Il costo totale del progetto è di 160.000 euro, per l’80% finanziato dalla Regione Piemonte con risorse DOCUP 2000-2006. Il pro- getto prosegue nel corso del 2007, con azioni indi- viduate sulla base di quanto emerso dalle due mis- sioni esplorative.

Partecipazione a Casa Azzurri (Mondiali di calcio 2006)

Il mercato tedesco per il territorio del VCO è molto rilevante. La partecipazione del Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore alle Olimpiadi ha mostra- to che esiste un forte interesse per floricoltura tipi- ca del territorio. Quindi, per proseguire nella pro- mozione delle eccellenze del territorio, Comune di Verbania, Camera di Commercio e Provincia del Verbano Cusio Ossola, con Federalberghi, F.A.I.TA., Amministrazione Isole Borromeo, Ente Villa Taranto e Consorzio Fiori Tipici, hanno orga- nizzato in occasione dei mondiali di calcio presso Casa Azzurri a Duisburg (Germania) una serie di conferenze stampa su Fiori, Turismo, Settore Casalingo. Il costo complessivo del progetto è stato di circa 78.000 Euro:

Camera di Commercio 22.800 euro Comune di Verbania 22.800 euro

Provincia 22.800 euro

Partners privati 10.000 euro

(Amministrazione Isole Borromeo, Ente Villa Taranto, Faita, Federalberghi).

Fiera di Francoforte - costi stand al mq stand stand stand collettivo collettivo collettivo

2004** 2005** 2006**

Costo medio

locazione 377 378 376

e arredo stand

Costo medio 264 264 273 azienda (dedotto

contributo camerale)

** comprende anche servizio interpretariato

Casa Azzurri Germania 2006 è stata realizzata a Duisburg, nelle vicinanze del Centro Sportivo nel quale si sono allenati gli Azzurri durante i Campionati Mondiali di Calcio, ed è stata il quar- tier generale della FIGC, degli Sponsor e dei Fornitori Ufficiali della Nazionale, dei Media Italiani, degli Enti e Aziende “Partner” di Casa Azzurri Germania 2006.

Sulla scia dell’emozione e del richiamo del Campionato Mondiale di Calcio, Casa Azzurri è stata l’occasione per presentare e promuovere l’immagine dell’Italia e ha rappresentato una stra- ordinaria occasione di promozione e visibilità internazionale per gli Enti e le Aziende che hanno aderito all’iniziativa, dando impulso alla promozio- ne del territorio e del patrimonio culturale e turi- stico Italiano, tramite iniziative speciali di risalto per le tradizioni e i prodotti alimentari tipici.

Le iniziative relative al territorio del Verbano Cusio Ossola sono state non solo un’eccellente vetrina ma anche una delle prime esperienze di promo- zione turistica e del sistema economico.

(28)

Rilascio della documentazione necessaria all’e- sportazione, anche temporanea, delle merci, in particolare:

• Certificati d’origine: si tratta di documenti doga- nali richiesti da autorità di Paesi non europei, che accompagnano i prodotti esportati, certificando ufficialmente il paese d’origine dei prodotti stessi.

• Carnet ATA: è un “passaporto” per le merci. Si tratta infatti di un documento internazionale che permette di esportare temporaneamente pro- dotti destinati a fiere e mostre, campioni com- merciali o materiali professionali nei Paesi ade- renti alla convenzione o farle transitare negli stes- si, senza pagare alla frontiera dazio e IVA. In Italia l’Unione Italiana delle Camere di Commercio è l’ente garante, per conto della quale le singole Camere emettono i carnet.

• Numero meccanografico: è un codice composto da numeri e lettere che contraddistingue coloro che svolgono attività di import-export. Consente l’elaborazione del catalogo esportatori ed importatori di tutte le province italiane: uno stru- mento di grande utilità per rispondere ad esi- genze e richieste di operatori stranieri che vogliano conoscere potenziali fornitori o acqui- renti italiani.

Complessivamente, sono stati rilasciati:

b) Qualificazione e sviluppo dei settori leader I settori leader del VCO, casalingo, turismo, floro- vivaismo e lapideo, con agroalimentare e zootec- nia rappresentano un’importante ricchezza per il territorio: per questo motivo sono stati messi in campo interventi diretti ad una loro ulteriore quali- ficazione, tenuto conto della forte pressione com- petitiva nazionale ed internazionale. Alcuni di que-

sti interventi sono diretti a tutti i settori: ad esem- pio, nel 2006 abbiamo completato la liquidazione dei contributi alle imprese che hanno ottenuto la certificazione di qualità e/o la certificazione ambientale, per circa 23.000 € totali.

Casalingo

Tramite la realizzazione di un Marchio di distretto, Lago Maggiore Casalinghi, l’obiettivo posto e con- diviso con le imprese locali, è quello di valorizzare le caratteristiche di cultura, tradizioni, creatività, lavoro e design delle nostre imprese e la filiera pro- duttiva locale, puntare sulla qualità e sulla specifi- cità delle produzioni locali per essere più competi- tivi in un sistema globale.

Può essere definito un marchio “etico-territoriale”

perchè tre sono le “aree” rispetto alle quali le imprese candidate all’utilizzo del marchio vengono valutate da un soggetto terzo e imparziale:

• specificità locali, vale a dire appartenenza geo- grafica ma anche alle tradizioni produttive del Verbano Cusio Ossola

• organizzazione e servizi, che comprendono tra l’altro gli aspetti di etica di impresa e la qualità dei servizi offerti al cliente

• prodotti, anche in termini di sicurezza, qualità e innovatività.

Nel corso dell’anno abbiamo individuato in RINA SPA l’Organismo Tecnico indipendente preposto all’effettuazione delle verifiche presso le imprese, preliminari al rilascio della Licenza d’Uso del Marchio. RINA SPA ha realizzato numerosi pre- audit presso le imprese del settore del casalingo che hanno chiesto di aderire, riconoscendo il mar- chio a 4 imprese nel 2006. Altre imprese sono tut- tora in fase di certificazione.

Il Marchio è stato inoltre presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi a febbraio a Francoforte, nell’ambito della Fiera Ambiente, proprio per rendere noto l’impegno in termini di qualità, tradizione, creatività, rispetto dell’ambien- te e dei lavoratori delle imprese del casalingo del Verbano Cusio Ossola: si è trattato di un’opportu- nità unica di presentazione del marchio, essendo Anno Certificati Carnet Numero

di origine ATA Meccanografico

‘03 806 15 6

‘04 939 17 10

‘05 1001 18 16

‘06 1093 15 14

(29)

Fiera Ambiente l’evento più importante a livello internazionale per il settore. Il costo complessivo del progetto è pari a 36.538 Euro, di cui costi inter- ni (personale e spese di funzionamento) 3.668 Euro.

Turismo

Aumentare la competitività dell’offerta turistica sui mercati, anche attraverso la cooperazione con tutti gli attori del territorio e con i territori limitrofi, è l’o- biettivo dell’ente, come testimoniano le numerose iniziative congiunte realizzate.

Le principali iniziative sono le seguenti:

• Marchio di qualità Alberghi e Campeggi

Anche nel 2006 è continuato il nostro impegno iniziato nel 1999 per il marchio di qualità degli alberghi e nel 2004 per l’analogo riconoscimen- to ai campeggi. I due marchi sono totalmente gratuiti per le imprese e sono rilasciati sulla base del rispetto di precisi standard di qualità.

• Associazione Piccoli Alberghi Tipici ed Ospitalità di Montagna

Il Club di prodotto nato nel giugno 2004 grazie al progetto Interreg IIIA Italia – Svizzera “Il Lago Maggiore, le sue valli, i suoi fiori”, conta ad oggi 17 strutture del VCO. Lo scopo dell’associazione

è di valorizzare e promuovere un’offerta centrata sull’ospitalità familiare ma di qualità, sulla tipicità e sulla suggestione degli ambienti naturali. Il Club è dotato di un proprio codice di autodisci- plina, che garantisce agli ospiti la qualità del sog- giorno, ed il cui rispetto è periodicamente verifi- cato tramite visite a tutte le strutture da parte di esperti esterni ed imparziali.

Sono stati inoltre organizzati anche nel 2006 due incontri di aggiornamento sulle tecniche di fissa- zione del prezzo e sulle strategie di web marke- ting, ai quali ha partecipato la quasi totalità delle strutture aderenti.

Nel 2006 l’Associazione ha partecipato a nume- rosi eventi ed iniziative in Italia ed all’estero.

L’ente camerale, che ospita la sede dell’associa- zione, nel 2006 ha dedicato 10.000 Euro al suo supporto.

• Associazione Lago Maggiore Conference Scopo di LagoMaggiore Conference, nata nel 2005 grazie al supporto dell’ente camerale, è far conoscere e promuovere sul mercato nazionale ed internazionale il Lago Maggiore come desti- nazione congressuale, creare valore per il cliente, attraverso un’offerta globale di ospitalità e servi- zi che coinvolge una realtà più ampia del singolo albergo, e portare ogni evento congressuale al successo, riducendone al minimo le problemati- che e ottimizzandone tempi, risorse, risultati.

Presso la sede camerale è attivo l’ufficio operati- vo di LagoMaggiore Conference. Nel 2006 l’as- sociazione è stata finanziata al 40% dalla Camera di commercio del Verbano Cusio Ossola ed al 60% dai soci stessi. Nel corso dell’anno l’associa- zione è stata notevolmente sviluppata con l’en- trata di nuovi soci, che a fine 2006 hanno rag- giunto il numero di 48 raggruppando imprese rappresentative di tutta la filiera del turismo con- gressuale.

I contatti da parte di potenziali clienti, che nel 2005 erano stati un centinaio, sono diventati nel 2006 ben 252, con 38 richieste di preventivi e 5 eventi confermati.

Concessione Marchio LagoMaggiore Casalinghi N. imprese N. imprese N. imprese

potenziali partecipanti certificate partecipanti al preaudit

17 9 4

L’intervento promozionale ha riscosso un significa- tivo successo tra le imprese.

Nel 2006 infatti sono state 17 le imprese del VCO presenti a Fiera Ambiente, e che, data l’importan- za della fiera, possono essere considerate come il gruppo di imprese del VCO maggiormente pre- senti sui mercati internazionali.

Tra queste 17 imprese, tutte contattate dall’ente camerale per proporre l’adesione al marchio Lago Maggiore casalinghi, ben 9 hanno effettuato il preaudit per l’ottenimento della certificazione, pari al 53%.

(30)

• Portale www.illagomaggiore.com

Il portale nato dal progetto Interreg “Turismo senza confini – portale localizzativo”, rappresen- ta una grande vetrina informatica del prodotto turistico, con informazioni aggiornate e comple- te relative a tutto il territorio che si affaccia sul Lago Maggiore. Si tratta di uno strumento di promozione sul Web delle strutture turistico- ricettive e quindi uno strumento di comunicazio- ne per gli operatori e i professionisti del settore.

L’ente camerale ha proseguito nel 2006 il sup- porto al portale, che è stato costantemente aggiornato e ampliato in alcune sezioni. Tra le attività di supporto allo sviluppo del turismo, ricordiamo anche la partecipazione a Casa Azzurri e alle Olimpiadi Invernali 2006 (vedere relativi box ).

Florovivaismo

Il principale intervento per il settore è stato il sup- porto alla partecipazione in qualità di fornitore uffi- ciale alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, della quale si parla più avanti.

Nel corso del 2006 sono state inoltre realizzate presso la sede camerale presentazioni di ricerche e pubblicazioni relative al Distretto ed ai Fiori Tipici sia indirizzate agli operatori che di promozione del settore in generale. Alcuni rappresentanti del Consorzio hanno inoltre partecipato, con il suppor- to economico dell’ente camerale, ad una missione esplorativa in Germania e Belgio, mercati di riferi- mento per le acidofile (azalee, rododendri e camel- lie), durante le quali sono state visitati centri di com- mercializzazione, centri di ricerca ed alcune aziende di produzione, al fine di confrontare le caratteristi- che del distretto dei fiori del Lago Maggiore con quelle dei mercati principali concorrenti.

Lapideo

L’obiettivo degli interventi attivati è favorire uno sviluppo in termini più qualitativi che quantitativi del settore, per incrementare il valore aggiunto prodotto e limitare i riflessi ambientali.

La Camera di Commercio aderisce, infatti, al

“Centro servizi per la qualificazione dei prodotti lapidei del VCO”.

Lago Maggiore Conference sui mercati internazionali

Nel corso del 2006 le iniziative di promozione di Lago Maggiore Conference sono state molto numerose e hanno riguardato eventi di rilevanza internazionale. Ecco di seguito le principali iniziative:

• Partecipazione a workshop e fiere:

Full Contact di Rapallo (Ediman) – 6 e 7 febbraio Full Contact di Ferrara (Ediman) – 5 e 6 maggio Travel Trend di Roma (Ediman) – 13 giugno Travel Trend di Milano – 26 settembre Imex, Francoforte – 30 maggio-1 giugno BTC, Firenze – 7-9 novembre

Eibtm, Barcellona – 28-30 novembre

• Partecipazione ad alcune tappe del roadshow organizzato dalla Regione Piemonte per la promozione del ter- ritorio: Bruxelles (5 ottobre), Londra (12 ottobre), Francoforte (15 novembre), Milano (22 novembre), Amsterdam (23 novembre)

• Meeting QCO 16-18 marzo (a Baveno) - 10 rappresentanti di agenzie italiane sono stati ospitati in una delle strutture ricettive aderenti all’associazione in occasione del loro incontro annuale. LMC ha così avuto l’op- portunità di presentare l’associazione e mostrare direttamente alcune delle sue strutture. In seguito a tale ini- ziativa, è stato confermato un evento con 150 partecipanti per il 2007.

• ExMeetEx workshop di Meet Italy 20-22 luglio 2006(a Baveno) – organizzazione di un vero e proprio works- hop con circa 70 buyers stranieri provenienti prevalentemente dal mercato inglese e belga che ha permes- so, grazie al contributo della maggior parte degli associati, di mostrare l’offerta di LMC e le bellezze del ter- ritorio.

• Conferenza stampa presso Casa Azzurri a Duisburg durante i Mondiali di calcio – 14 giugno 2006

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