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Testo integrale del video del seminario Testo integrale del video del seminario

Edizioni IGEACPS

Testo integrale del video del seminario

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SEMINARIO GRATUITO ONLINE – L’INTERPRETAZIONE DEL DISEGNO INFANTILE

INDICE

INDICE ...

INTRODUZIONE ...

LO SVILUPPO DELLA CAPACITA’ GRAFICA

L’USO DEL COLORE NEI DISEGNI

CENNI SUGLI ALTRI INDICI DI LETTURA

I DISEGNI COME ESPRESSIONE DELLE EMOZION

LA LETTURA DEL DISEGNO NEI DIVERSI CONTE

...

...

PACITA’ GRAFICA ...

DISEGNI ...

DICI DI LETTURA ...

SSIONE DELLE EMOZIONI: LA PAURA ...

NO NEI DIVERSI CONTESTI DI RELAZIONE ...

INDICE

... 2

... 3

... 4

... 8

...11

...12

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SEMINARIO GRATUITO ONLINE – L’INTERPRETAZIONE DEL DISEGNO INFANTILE

INTRODUZIONE

Buongiorno e benvenuti al seminario sull'interpretazione del disegno infantile, io sono la dott.ssa Sara Di Febo, psicologa, mediatrice familiare,

Psicodiagnostica e Arteterapia.

Il seminario affronterà l'argomento della lettura

infantile: il titolo in sé è provocatorio; banalmente si pensa che il disegno dei bambini si possa interpretare, lasciamo in

valutazione della personalità del bambino o della persona adulta.

INTRODUZIONE

Buongiorno e benvenuti al seminario sull'interpretazione del disegno infantile, io sono la dott.ssa Sara Di Febo, psicologa, mediatrice familiare,

Psicodiagnostica e Arteterapia.

Il seminario affronterà l'argomento della lettura-dell'interpretazione del disegno infantile: il titolo in sé è provocatorio; banalmente si pensa che il disegno dei bambini si possa interpretare, lasciamo invece l'interpretazione al disegno utilizzato come test per la valutazione della personalità del bambino o della persona adulta.

INTRODUZIONE

Buongiorno e benvenuti al seminario sull'interpretazione del disegno infantile, io sono la dott.ssa Sara Di Febo, psicologa, mediatrice familiare, perfezionata in

dell'interpretazione del disegno infantile: il titolo in sé è provocatorio; banalmente si pensa che il disegno dei bambini si vece l'interpretazione al disegno utilizzato come test per la

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SEMINARIO GRATUITO ONLINE – L’INTERPRETAZIONE DEL DISEGNO INFANTILE

LO SVILUPPO DELLA

Qui parliamo di disegno libero: il disegno libero in quanto tale è un gioco e si possono leggere all'interno di qualunque gioco, come il disegno, alcuni indici importanti di comunicazione del proprio mondo interno, delle proprie emozioni, delle proprie esperienze e conoscenze.

Che cos'è il disegno per il bambino?

Il bambino si approccia al disegno così come a qualunque altro gioco.

Tutti i bambini, o quasi, amano disegnare, chi più chi meno, soprattutto in alcuni momenti della giornata in cui il bambino è

con cui trascorrere il tempo libero; il disegno quindi è divertimento, è un gioco che si alterna ad altri, si tratta di un gioco tranquillo che si può fa

Quando i bambini iniz

Intorno ai 12 mesi, ed è l’età appunto in cui indicativamente il bambino prende in mano per la prima volta una matita colorata e con suo grande stupore lascia una prima traccia sul foglio.

Lo stupore che accompagn

stupore che ha provato l'uomo primitivo quando per la prima volta ha scoperto di poter lasciare un segno della sua vita, delle sue esperienze, delle sue emozioni sui muri delle caverne.

All'inizio quindi è un gesto inconsapevole prodotto alla ricerca del nuovo utilizzo che si può fare di questo strumento; il bambino scopre per caso che può lasciare dei segni su un foglio, nel momento in cui finisce questa attività di scoperta inizierà la volontà del bambino di comunicare attraverso i disegni.

Nello sviluppo dell’attività grafico

sono in linea alle fasi dello sviluppo psicomotorio.

Lo sviluppo della capacità grafica è parallelo allo sviluppo cognitivo

pian piano il bambino perfezionerà le capacità di attenzione, di coordinazione tra il controllo dello sguardo e movimenti della mano e di tutte le altre capacità cognitive che gli permetteranno di disegnare sul foglio.

La prima fase dello sviluppo è la fase d

lo scarabocchio del bambino ha determinate caratteristiche, prima fra tutte è centrifugo, LO SVILUPPO DELLA CAPACI

DELLA CAPACITA’ GRAFICA

Qui parliamo di disegno libero: il disegno libero in quanto tale è un gioco e si possono leggere all'interno di qualunque gioco, come il disegno, alcuni indici importanti di comunicazione del proprio mondo interno, delle proprie emozioni, delle proprie

erienze e conoscenze.

Che cos'è il disegno per il bambino?

Il bambino si approccia al disegno così come a qualunque altro gioco.

Tutti i bambini, o quasi, amano disegnare, chi più chi meno, soprattutto in alcuni momenti della giornata in cui il bambino è libero di scegliere il gioco con cui rilassarsi e con cui trascorrere il tempo libero; il disegno quindi è divertimento, è un gioco che si alterna ad altri, si tratta di un gioco tranquillo che si può fare da soli oppure in compagnia.

Quando i bambini iniziano a giocare con il colore o la matita?

Intorno ai 12 mesi, ed è l’età appunto in cui indicativamente il bambino prende in mano per la prima volta una matita colorata e con suo grande stupore lascia una prima

Lo stupore che accompagna questa nuova attività è stato paragonato allo stesso stupore che ha provato l'uomo primitivo quando per la prima volta ha scoperto di poter lasciare un segno della sua vita, delle sue esperienze, delle sue emozioni sui muri delle

di è un gesto inconsapevole prodotto alla ricerca del nuovo utilizzo che si può fare di questo strumento; il bambino scopre per caso che può lasciare dei segni su un foglio, nel momento in cui finisce questa attività di scoperta inizierà la volontà del

bino di comunicare attraverso i disegni.

Nello sviluppo dell’attività grafico-pittorica si possono distinguere alcune fasi che sono in linea alle fasi dello sviluppo psicomotorio.

Lo sviluppo della capacità grafica è parallelo allo sviluppo cognitivo

n piano il bambino perfezionerà le capacità di attenzione, di coordinazione tra il controllo dello sguardo e movimenti della mano e di tutte le altre capacità cognitive che gli permetteranno di disegnare sul foglio.

La prima fase dello sviluppo è la fase dello scarabocchio disordinato

lo scarabocchio del bambino ha determinate caratteristiche, prima fra tutte è centrifugo, SVILUPPO DELLA CAPACITA’ GRAFICA

GRAFICA

Qui parliamo di disegno libero: il disegno libero in quanto tale è un gioco e si possono leggere all'interno di qualunque gioco, come il disegno, alcuni indici importanti di comunicazione del proprio mondo interno, delle proprie emozioni, delle proprie

Il bambino si approccia al disegno così come a qualunque altro gioco.

Tutti i bambini, o quasi, amano disegnare, chi più chi meno, soprattutto in alcuni libero di scegliere il gioco con cui rilassarsi e con cui trascorrere il tempo libero; il disegno quindi è divertimento, è un gioco che si re da soli oppure in compagnia.

Intorno ai 12 mesi, ed è l’età appunto in cui indicativamente il bambino prende in mano per la prima volta una matita colorata e con suo grande stupore lascia una prima

a questa nuova attività è stato paragonato allo stesso stupore che ha provato l'uomo primitivo quando per la prima volta ha scoperto di poter lasciare un segno della sua vita, delle sue esperienze, delle sue emozioni sui muri delle

di è un gesto inconsapevole prodotto alla ricerca del nuovo utilizzo che si può fare di questo strumento; il bambino scopre per caso che può lasciare dei segni su un foglio, nel momento in cui finisce questa attività di scoperta inizierà la volontà del

pittorica si possono distinguere alcune fasi che

Lo sviluppo della capacità grafica è parallelo allo sviluppo cognitivo:

n piano il bambino perfezionerà le capacità di attenzione, di coordinazione tra il controllo dello sguardo e movimenti della mano e di tutte le altre capacità cognitive che

scarabocchio disordinato: in questa fase lo scarabocchio del bambino ha determinate caratteristiche, prima fra tutte è centrifugo,

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SEMINARIO GRATUITO ONLINE – L’INTERPRETAZIONE DEL DISEGNO INFANTILE

ovvero il bambino con i suoi movimenti parte dalla base del foglio, cioè dalla parte più vicina al suo corpo per allont

ovvero lo scarabocchio sarà maggiormente sul lato destro del foglio se il bambino impugna prevalentemente il colore con la mano destra, viceversa sarà disposto prevalentemente sul lato sinistro de

colore con la mano sinistra del foglio.

Ma perché “prevalentemente”? Perché tra i 12 e 18 mesi il bambino non ha ancora deciso con quale mano scriverà, con quale mano disegnerà, non è ancora lateralizza

In questa fase non c'è il controllo dello sguardo sui movimenti della mano, dunque lo scarabocchio si costruisce con linee, tratti disordinati che seguono direzioni diverse, prevale quindi la scarica motoria. Si tratta ancora della fase della scoperta

rappresentazione non è intenzionale.

Segue poi la fase dello

coordinazione motoria, un maggiore controllo dei movimenti della mano con lo sguardo e il bambino quindi diventa capace di diseg

riconoscere, e comunque chiuse e staccate tra di loro. In questa fase il disegno inizia ad essere un'auto-espressione del bambino.

Abbiamo poi lo stadio pre

anni: intorno ai due anni il bambino diventa capace di disegnare il cefalopode, volgarmente detto omino testone, proprio perché la figura umana è rappresentata con un grande testone e con gli arti attaccati direttamente a questo cerchio; perché?

Perché con la testa il bambino fa tutto quello che gli interessa, che appartiene al suo mondo e alle sue emozioni, comunica con l'altro, parla, guarda viene guardato, mangia, strilla piange; invece con le braccia e con le gambe si muove nell'ambiente e si relaziona con gli altri. Fino ai 6 anni l'uso del colore è arbitrario ovvero legato alle emozioni e la motivazione artistica che spinge i bambini a disegnare è data dalle esperienze dirette che portano nuove conoscenze e soprattutto a emozioni importanti.

Abbiamo poi la fase del

disegnare elementi presenti in natura, ma manca l'obiettivo perché si scontra con alcuni ostacoli tipici di questa fase evolutiva: appunto la maldestrezza grafica legata a fat motori che spesso portano il bambino a disegnare cose diverse da quelle che si era proposto; la discontinuità e l’esauribilità dell'attenzione, dunque il bambino si distrae LO SVILUPPO DELLA CAPACITA’ GRAFICA

ovvero il bambino con i suoi movimenti parte dalla base del foglio, cioè dalla parte più vicina al suo corpo per allontanarsi, quindi con movimenti centrifughi; poi è omolaterale ovvero lo scarabocchio sarà maggiormente sul lato destro del foglio se il bambino impugna prevalentemente il colore con la mano destra, viceversa sarà disposto prevalentemente sul lato sinistro del foglio se il bambino impugnerà prevalentemente il colore con la mano sinistra del foglio.

Ma perché “prevalentemente”? Perché tra i 12 e 18 mesi il bambino non ha ancora deciso con quale mano scriverà, con quale mano disegnerà, non è ancora lateralizza

In questa fase non c'è il controllo dello sguardo sui movimenti della mano, dunque lo scarabocchio si costruisce con linee, tratti disordinati che seguono direzioni diverse, prevale quindi la scarica motoria. Si tratta ancora della fase della scoperta

rappresentazione non è intenzionale.

Segue poi la fase dello scarabocchio controllato in cui abbiamo una maggiore coordinazione motoria, un maggiore controllo dei movimenti della mano con lo sguardo e il bambino quindi diventa capace di disegnare forme circolari, che qui possiamo riconoscere, e comunque chiuse e staccate tra di loro. In questa fase il disegno inizia ad

espressione del bambino.

stadio pre-schematico che inizia a 2 anni e si concluderà intorno ai 6 anni: intorno ai due anni il bambino diventa capace di disegnare il cefalopode, volgarmente detto omino testone, proprio perché la figura umana è rappresentata con un grande testone e con gli arti attaccati direttamente a questo cerchio; perché?

la testa il bambino fa tutto quello che gli interessa, che appartiene al suo mondo e alle sue emozioni, comunica con l'altro, parla, guarda viene guardato, mangia, strilla piange; invece con le braccia e con le gambe si muove nell'ambiente e si relaziona con gli altri. Fino ai 6 anni l'uso del colore è arbitrario ovvero legato alle emozioni e la motivazione artistica che spinge i bambini a disegnare è data dalle esperienze dirette che portano nuove conoscenze e soprattutto a emozioni importanti.

Abbiamo poi la fase del realismo mancato ovvero la fase in cui il bambino vuole disegnare elementi presenti in natura, ma manca l'obiettivo perché si scontra con alcuni ostacoli tipici di questa fase evolutiva: appunto la maldestrezza grafica legata a fat motori che spesso portano il bambino a disegnare cose diverse da quelle che si era proposto; la discontinuità e l’esauribilità dell'attenzione, dunque il bambino si distrae SVILUPPO DELLA CAPACITA’ GRAFICA

ovvero il bambino con i suoi movimenti parte dalla base del foglio, cioè dalla parte più anarsi, quindi con movimenti centrifughi; poi è omolaterale ovvero lo scarabocchio sarà maggiormente sul lato destro del foglio se il bambino impugna prevalentemente il colore con la mano destra, viceversa sarà disposto l foglio se il bambino impugnerà prevalentemente il

Ma perché “prevalentemente”? Perché tra i 12 e 18 mesi il bambino non ha ancora deciso con quale mano scriverà, con quale mano disegnerà, non è ancora lateralizzato.

In questa fase non c'è il controllo dello sguardo sui movimenti della mano, dunque lo scarabocchio si costruisce con linee, tratti disordinati che seguono direzioni diverse, prevale quindi la scarica motoria. Si tratta ancora della fase della scoperta e dunque la

in cui abbiamo una maggiore coordinazione motoria, un maggiore controllo dei movimenti della mano con lo sguardo e nare forme circolari, che qui possiamo riconoscere, e comunque chiuse e staccate tra di loro. In questa fase il disegno inizia ad

che inizia a 2 anni e si concluderà intorno ai 6 anni: intorno ai due anni il bambino diventa capace di disegnare il cefalopode, volgarmente detto omino testone, proprio perché la figura umana è rappresentata con un grande testone e con gli arti attaccati direttamente a questo cerchio; perché?

la testa il bambino fa tutto quello che gli interessa, che appartiene al suo mondo e alle sue emozioni, comunica con l'altro, parla, guarda viene guardato, mangia, strilla piange; invece con le braccia e con le gambe si muove nell'ambiente e si relaziona con gli altri. Fino ai 6 anni l'uso del colore è arbitrario ovvero legato alle emozioni e la motivazione artistica che spinge i bambini a disegnare è data dalle esperienze dirette che

ovvero la fase in cui il bambino vuole disegnare elementi presenti in natura, ma manca l'obiettivo perché si scontra con alcuni ostacoli tipici di questa fase evolutiva: appunto la maldestrezza grafica legata a fattori motori che spesso portano il bambino a disegnare cose diverse da quelle che si era proposto; la discontinuità e l’esauribilità dell'attenzione, dunque il bambino si distrae

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facilmente; l'incapacità di sintesi che porta l'inesattezza delle proporzioni dimensioni degli oggetti e alla mancanza di coordinazione fra le varie parti del disegno.

È la fase in cui quando il bambino presenta un proprio disegno all'adulto si sente dire che è un bel disegno, però poi si sente chiedere “Che cos’è?”; quindi a

bambino queste due comunicazioni contrastanti: da una parte il disegno è bello dall'altra però non si comprende che cosa sia, proprio perché manca l'obiettivo di ciò che voleva rappresentare.

Nello stadio schematico

compaiono schemi grafici ben definiti per ogni oggetto, questi stili grafici sono legati al concetto che il bambino se ne fa e i vari schemi grafici sono strettamente individuali e cambiano in relazione allo sviluppo i

vive il bambino.

Inoltre compare la linea di base quindi il bambino inizia ad avere una precisa consapevolezza dei suoi rapporti con l’ambiente.

Relazionandoci con i bambini sappiamo che la linea di b

prima, all'inizio però questa linea di base non compare in modo consapevole e adatta allo scopo per cui viene tracciata.

I bambini iniziano a produrre la linea di base per imitazione di un coetaneo oppure di un adulto: all'inizio non sanno cosa significa però è un elemento nuovo che attrae la loro attenzione, soltanto intorno ai 6 anni poggeranno tutte le altre rappresentazioni su questa linea di base che sostituirà quindi la base del disegno.

Intorno ai 6 anni assistiamo anche all

cielo sarà sempre blu, l’erba sarà sempre verde e i tetti delle case inizieranno ad essere colorati sempre con il rosso.

Nella fase del realismo intellettuale

concreti visibili, ma anche elementi astratti esistenti soltanto nella sua mente, il bambino è motivato a disegnare ciò che conosce, la realtà così come la conosce e quindi è possibile che rappresenti elementi in trasparenza ovvero se il bambino per esempio co

l'albero ha anche le radici rappresenterà le radici dell'albero anche se queste nella realtà fenomenica non si vedono.

Abbiamo poi la fase del

schemi grafici rappresentati all'apparenza

LO SVILUPPO DELLA CAPACITA’ GRAFICA

facilmente; l'incapacità di sintesi che porta l'inesattezza delle proporzioni dimensioni degli oggetti e alla mancanza di coordinazione fra le varie parti del disegno.

È la fase in cui quando il bambino presenta un proprio disegno all'adulto si sente dire che è un bel disegno, però poi si sente chiedere “Che cos’è?”; quindi a

bambino queste due comunicazioni contrastanti: da una parte il disegno è bello dall'altra però non si comprende che cosa sia, proprio perché manca l'obiettivo di ciò che voleva

stadio schematico, che inizia intorno ai 6 anni e si conclude tra i 7 e gli 8 anni, compaiono schemi grafici ben definiti per ogni oggetto, questi stili grafici sono legati al concetto che il bambino se ne fa e i vari schemi grafici sono strettamente individuali e cambiano in relazione allo sviluppo intellettuale, dovuto anche alle diverse esperienze che

Inoltre compare la linea di base quindi il bambino inizia ad avere una precisa consapevolezza dei suoi rapporti con l’ambiente.

Relazionandoci con i bambini sappiamo che la linea di base può comparire anche prima, all'inizio però questa linea di base non compare in modo consapevole e adatta allo scopo per cui viene tracciata.

I bambini iniziano a produrre la linea di base per imitazione di un coetaneo oppure di on sanno cosa significa però è un elemento nuovo che attrae la loro attenzione, soltanto intorno ai 6 anni poggeranno tutte le altre rappresentazioni su questa linea di base che sostituirà quindi la base del disegno.

Intorno ai 6 anni assistiamo anche alla convenzionalizzazione del colore, per cui il cielo sarà sempre blu, l’erba sarà sempre verde e i tetti delle case inizieranno ad essere colorati sempre con il rosso.

realismo intellettuale il bambino rappresenta non solo gli elementi eti visibili, ma anche elementi astratti esistenti soltanto nella sua mente, il bambino è motivato a disegnare ciò che conosce, la realtà così come la conosce e quindi è possibile che rappresenti elementi in trasparenza ovvero se il bambino per esempio co

l'albero ha anche le radici rappresenterà le radici dell'albero anche se queste nella realtà fenomenica non si vedono.

Abbiamo poi la fase del realismo visivo in cui il bambino inizia a conformare gli schemi grafici rappresentati all'apparenza visivo fenomenica.

SVILUPPO DELLA CAPACITA’ GRAFICA

facilmente; l'incapacità di sintesi che porta l'inesattezza delle proporzioni delle dimensioni degli oggetti e alla mancanza di coordinazione fra le varie parti del disegno.

È la fase in cui quando il bambino presenta un proprio disegno all'adulto si sente dire che è un bel disegno, però poi si sente chiedere “Che cos’è?”; quindi arrivano al bambino queste due comunicazioni contrastanti: da una parte il disegno è bello dall'altra però non si comprende che cosa sia, proprio perché manca l'obiettivo di ciò che voleva

i e si conclude tra i 7 e gli 8 anni, compaiono schemi grafici ben definiti per ogni oggetto, questi stili grafici sono legati al concetto che il bambino se ne fa e i vari schemi grafici sono strettamente individuali e ntellettuale, dovuto anche alle diverse esperienze che

Inoltre compare la linea di base quindi il bambino inizia ad avere una precisa

ase può comparire anche prima, all'inizio però questa linea di base non compare in modo consapevole e adatta allo

I bambini iniziano a produrre la linea di base per imitazione di un coetaneo oppure di on sanno cosa significa però è un elemento nuovo che attrae la loro attenzione, soltanto intorno ai 6 anni poggeranno tutte le altre rappresentazioni su

a convenzionalizzazione del colore, per cui il cielo sarà sempre blu, l’erba sarà sempre verde e i tetti delle case inizieranno ad essere

il bambino rappresenta non solo gli elementi eti visibili, ma anche elementi astratti esistenti soltanto nella sua mente, il bambino è motivato a disegnare ciò che conosce, la realtà così come la conosce e quindi è possibile che rappresenti elementi in trasparenza ovvero se il bambino per esempio conosce che l'albero ha anche le radici rappresenterà le radici dell'albero anche se queste nella realtà

in cui il bambino inizia a conformare gli

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SEMINARIO GRATUITO ONLINE – L’INTERPRETAZIONE DEL DISEGNO INFANTILE

Il bambino acquisisce anche in questa fase una spazialità proiettivo gradualmente scompariranno le trasparenze.

Nel realismo nascente supera il precedente schematis

quindi di dare sfumature alle sue rappresentazioni nelle forme, colori.

LO SVILUPPO DELLA CAPACITA’ GRAFICA

Il bambino acquisisce anche in questa fase una spazialità proiettivo gradualmente scompariranno le trasparenze.

realismo nascente scompaiono definitivamente le trasparenze, il bambino supera il precedente schematismo grafico in una notevole varietà di formulazioni, accetta quindi di dare sfumature alle sue rappresentazioni nelle forme, nelle dimensioni e nei SVILUPPO DELLA CAPACITA’ GRAFICA

Il bambino acquisisce anche in questa fase una spazialità proiettivo-euclidea, quindi

scompaiono definitivamente le trasparenze, il bambino mo grafico in una notevole varietà di formulazioni, accetta nelle dimensioni e nei

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L’USO DEL COLORE

Il bambino come comunica le emozioni nei suoi

L'espressione delle emozioni nei disegni dei bambini è veicolata in particolare dall'uso del colore.

I bambini piccoli fino ai 6

detto come scarica emotiva), soltanto più tardi il colore sarà realtà.

Per definizione la personalità che sceglie prevalentemente colori caldi è associata ad un carattere estroverso e fiducioso nelle proprie capacità, allegro e socievole; la personalità che sceglie prevalentemente colori

introverso poco fiducioso, timido e tendenzialmente portato alla tristezza.

Vediamo qual è il significato psicologico del singolo colore.

Il rosso è un colore ambivalente e associato alternativamente all'amore oppure all'aggressività, alla rabbia o alla passione.

Il colore rosso utilizzato dai bambini rappresenta la vitalità, la vivacità che si manifesta in modo impetuoso, in modo fisico; è il bambino che impone la sua vivacità nell'ambiente e nelle relazioni con gli alt

soprattutto con gli istinti, con i movimenti del corpo; è sicuramente il colore delle emozioni forti.

Anche il giallo come il rosso è un colore caldo ed è un colore che esprime vivacità; a differenza del rosso che e

più intellettuale, una capacità di esprimere la propria energia a livello concettuale e cognitivo.

Il giallo è il colore del sole, indica desiderio di comunicare, di gioire e apertura verso il nuovo, la persona che lo preferisce sarà dinamica, aperta e vivace.

Il verde è il primo colore freddo che incontriamo; in natura è associato alla vegetazione e quindi sarà prevalente nei disegni dei bambini che rappresentano i prati, le colline, gli alberi e i boschi. Indica costanza, equilibrio e compostezza, è il colore della calma, della tranquillità, la persona che lo sceglie sarà tendenzialmente matura e perseverante.

L’USO DEL COLORE NEI DISEGNI

COLORE NEI DISEGNI

Il bambino come comunica le emozioni nei suoi disegni?

L'espressione delle emozioni nei disegni dei bambini è veicolata in particolare

I bambini piccoli fino ai 6-7 anni utilizzano il colore in modo improprio (abbiamo detto come scarica emotiva), soltanto più tardi il colore sarà utilizzato in relazione alla

Per definizione la personalità che sceglie prevalentemente colori caldi è associata ad un carattere estroverso e fiducioso nelle proprie capacità, allegro e socievole; la personalità che sceglie prevalentemente colori freddi è associata ad un carattere introverso poco fiducioso, timido e tendenzialmente portato alla tristezza.

Vediamo qual è il significato psicologico del singolo colore.

è un colore ambivalente e associato alternativamente all'amore oppure 'aggressività, alla rabbia o alla passione.

Il colore rosso utilizzato dai bambini rappresenta la vitalità, la vivacità che si manifesta in modo impetuoso, in modo fisico; è il bambino che impone la sua vivacità nell'ambiente e nelle relazioni con gli altri e quindi esprime le proprie emozioni soprattutto con gli istinti, con i movimenti del corpo; è sicuramente il colore delle

come il rosso è un colore caldo ed è un colore che esprime vivacità; a differenza del rosso che esprime una vivacità più corporea, il giallo esprime una vivacità più intellettuale, una capacità di esprimere la propria energia a livello concettuale e

Il giallo è il colore del sole, indica desiderio di comunicare, di gioire e apertura verso l nuovo, la persona che lo preferisce sarà dinamica, aperta e vivace.

è il primo colore freddo che incontriamo; in natura è associato alla vegetazione e quindi sarà prevalente nei disegni dei bambini che rappresentano i prati, le eri e i boschi. Indica costanza, equilibrio e compostezza, è il colore della calma, della tranquillità, la persona che lo sceglie sarà tendenzialmente matura e DEL COLORE NEI DISEGNI

L'espressione delle emozioni nei disegni dei bambini è veicolata in particolare

7 anni utilizzano il colore in modo improprio (abbiamo utilizzato in relazione alla

Per definizione la personalità che sceglie prevalentemente colori caldi è associata ad un carattere estroverso e fiducioso nelle proprie capacità, allegro e socievole; la freddi è associata ad un carattere introverso poco fiducioso, timido e tendenzialmente portato alla tristezza.

è un colore ambivalente e associato alternativamente all'amore oppure

Il colore rosso utilizzato dai bambini rappresenta la vitalità, la vivacità che si manifesta in modo impetuoso, in modo fisico; è il bambino che impone la sua vivacità ri e quindi esprime le proprie emozioni soprattutto con gli istinti, con i movimenti del corpo; è sicuramente il colore delle

come il rosso è un colore caldo ed è un colore che esprime vivacità; a sprime una vivacità più corporea, il giallo esprime una vivacità più intellettuale, una capacità di esprimere la propria energia a livello concettuale e

Il giallo è il colore del sole, indica desiderio di comunicare, di gioire e apertura verso

è il primo colore freddo che incontriamo; in natura è associato alla vegetazione e quindi sarà prevalente nei disegni dei bambini che rappresentano i prati, le eri e i boschi. Indica costanza, equilibrio e compostezza, è il colore della calma, della tranquillità, la persona che lo sceglie sarà tendenzialmente matura e

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Anche il blu è un colore freddo, è il colore del mare e del cielo, indica rifless spiritualità, ma anche malinconia e introversione.

Come possiamo scegliere una lettura del colore piuttosto che l'altra, per esempio una tendenza a voler esprimere la riflessione, la calma con il blu, oppure la malinconia?

Attraverso una lettura gl

che vedremo tra poco che ci farà capire come è usato il blu, così come gli altri colori.

La persona che predilige il blu sarà tendenzialmente una persona portata alla calma e alla tranquillità.

Il viola è un colore secondario che deriva dall’unione del rosso e del blu e sarà appunto il colore del bambino inserito in un contesto regolante; che significa?

Che il bambino rosso vorrebbe esprimere la sua vivacità corporea, ma la routine del contesto gli chiede di calmarsi, di essere tranquillo, quindi il bambino utilizza insieme le emozioni legate al rosso e le emozioni legate al blu.

Il marrone è il colore della terra, è il colore associato alla maturità, alla fertilità ed è un colore anche correlato alla concretezza e alla materialità, perché il marrone e anche la corteccia degli alberi.

La persona che sceglie il marrone sarà tendenzialmente pratica, concreta, una persona matura.

L'arancione è il colore del bambino che sa esprimere la propri positivo, ovvero adeguato al contesto e alla situazione che sta vivendo.

L'arancione deriva appunto dal rosso e dal giallo: il bambino saprà esprimere la propria vivacità a volte esprimendola a livello corporeo a volte esprimendola a liv intellettuale e cognitivo, così come la situazione richiede, appunto perché è un bambino padrone delle proprie emozioni.

Il rosa è associato a tutto ciò che nella nostra società è collegato al femminile, ovvero alla sensibilità.

Il bianco è invece il colore della pulizia, dell'innocenza e della purezza; il bianco nei disegni dei bambini è ciò che resta di non colorato sul foglio bianco.

Se facciamo un parallelismo tra lo spazio grafico, ovvero il foglio, lo spazio del bambino a disposizione per disegn

disposizione per relazionarsi con gli altri, ovvero lo spazio vissuto, la stanza, l'ambiente bianco è tutto quello che resta di spazio disponibile per gli altri.

L’USO DEL COLORE NEI DISEGNI

è un colore freddo, è il colore del mare e del cielo, indica rifless spiritualità, ma anche malinconia e introversione.

Come possiamo scegliere una lettura del colore piuttosto che l'altra, per esempio una tendenza a voler esprimere la riflessione, la calma con il blu, oppure la malinconia?

Attraverso una lettura globale del disegno: è il contesto e sono tutti gli altri elementi che vedremo tra poco che ci farà capire come è usato il blu, così come gli altri colori.

La persona che predilige il blu sarà tendenzialmente una persona portata alla calma

è un colore secondario che deriva dall’unione del rosso e del blu e sarà appunto il colore del bambino inserito in un contesto regolante; che significa?

Che il bambino rosso vorrebbe esprimere la sua vivacità corporea, ma la routine del contesto gli chiede di calmarsi, di essere tranquillo, quindi il bambino utilizza insieme le emozioni legate al rosso e le emozioni legate al blu.

è il colore della terra, è il colore associato alla maturità, alla fertilità ed è correlato alla concretezza e alla materialità, perché il marrone e anche la

La persona che sceglie il marrone sarà tendenzialmente pratica, concreta, una

è il colore del bambino che sa esprimere la propri positivo, ovvero adeguato al contesto e alla situazione che sta vivendo.

L'arancione deriva appunto dal rosso e dal giallo: il bambino saprà esprimere la propria vivacità a volte esprimendola a livello corporeo a volte esprimendola a liv intellettuale e cognitivo, così come la situazione richiede, appunto perché è un bambino padrone delle proprie emozioni.

è associato a tutto ciò che nella nostra società è collegato al femminile,

colore della pulizia, dell'innocenza e della purezza; il bianco nei disegni dei bambini è ciò che resta di non colorato sul foglio bianco.

Se facciamo un parallelismo tra lo spazio grafico, ovvero il foglio, lo spazio del bambino a disposizione per disegnare, per esprimersi, e lo spazio che il bambino ha a disposizione per relazionarsi con gli altri, ovvero lo spazio vissuto, la stanza, l'ambiente bianco è tutto quello che resta di spazio disponibile per gli altri.

DEL COLORE NEI DISEGNI

è un colore freddo, è il colore del mare e del cielo, indica riflessione e

Come possiamo scegliere una lettura del colore piuttosto che l'altra, per esempio una tendenza a voler esprimere la riflessione, la calma con il blu, oppure la malinconia?

obale del disegno: è il contesto e sono tutti gli altri elementi che vedremo tra poco che ci farà capire come è usato il blu, così come gli altri colori.

La persona che predilige il blu sarà tendenzialmente una persona portata alla calma

è un colore secondario che deriva dall’unione del rosso e del blu e sarà appunto il colore del bambino inserito in un contesto regolante; che significa?

Che il bambino rosso vorrebbe esprimere la sua vivacità corporea, ma la routine del contesto gli chiede di calmarsi, di essere tranquillo, quindi il bambino utilizza insieme le

è il colore della terra, è il colore associato alla maturità, alla fertilità ed è correlato alla concretezza e alla materialità, perché il marrone e anche la

La persona che sceglie il marrone sarà tendenzialmente pratica, concreta, una

è il colore del bambino che sa esprimere la propria vivacità in modo positivo, ovvero adeguato al contesto e alla situazione che sta vivendo.

L'arancione deriva appunto dal rosso e dal giallo: il bambino saprà esprimere la propria vivacità a volte esprimendola a livello corporeo a volte esprimendola a livello intellettuale e cognitivo, così come la situazione richiede, appunto perché è un bambino

è associato a tutto ciò che nella nostra società è collegato al femminile,

colore della pulizia, dell'innocenza e della purezza; il bianco nei

Se facciamo un parallelismo tra lo spazio grafico, ovvero il foglio, lo spazio del are, per esprimersi, e lo spazio che il bambino ha a disposizione per relazionarsi con gli altri, ovvero lo spazio vissuto, la stanza, l'ambiente

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Il nero in fisica assorbe tutta la luce e

colori; se il colore veicola le emozioni, assorbe tutte le emozioni.

Il nero nella nostra società è associato a eventi come il lutto, la morte; il nero è il colore della notte, del buio e il buio fa paura; sem

emozioni spiacevoli, ma non è sempre così.

Il nero prima di tutto è un colore che come il rosso si distingue nettamente sul foglio e può essere semplicemente l'espressione della volontà di esprimersi con sicurezza da parte dei bambini.

Quando il nero può creare qualche dubbio e qualche preoccupazione nei disegni?

Quando si associa ad una realizzazione grafica in regressione rispetto ai disegni precedenti del bambino e quando si associa soprattutto ad altri sintomi, ad manifestazioni di un eventuale disagio.

L’USO DEL COLORE NEI DISEGNI

in fisica assorbe tutta la luce e non ritrasmette alcun colore, assorbe tutti i colori; se il colore veicola le emozioni, assorbe tutte le emozioni.

Il nero nella nostra società è associato a eventi come il lutto, la morte; il nero è il colore della notte, del buio e il buio fa paura; sembrerebbe quindi un colore che veicola emozioni spiacevoli, ma non è sempre così.

Il nero prima di tutto è un colore che come il rosso si distingue nettamente sul foglio e può essere semplicemente l'espressione della volontà di esprimersi con sicurezza da

il nero può creare qualche dubbio e qualche preoccupazione nei disegni?

Quando si associa ad una realizzazione grafica in regressione rispetto ai disegni precedenti del bambino e quando si associa soprattutto ad altri sintomi, ad manifestazioni di un eventuale disagio.

DEL COLORE NEI DISEGNI

non ritrasmette alcun colore, assorbe tutti i

Il nero nella nostra società è associato a eventi come il lutto, la morte; il nero è il brerebbe quindi un colore che veicola

Il nero prima di tutto è un colore che come il rosso si distingue nettamente sul foglio e può essere semplicemente l'espressione della volontà di esprimersi con sicurezza da

il nero può creare qualche dubbio e qualche preoccupazione nei disegni?

Quando si associa ad una realizzazione grafica in regressione rispetto ai disegni precedenti del bambino e quando si associa soprattutto ad altri sintomi, ad altre

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CENNI SUGLI ALTRI

Gli altri elementi con cui il bambino veicola le proprie emozioni nei disegni sono: il tratto, la pressione e la disposizione nello spazio, insieme al

questi altri tre elementi le emozioni dei bambini.

Il disegno andrà letto nella sua complessità, non andrà considerato solo uno di questi elementi, ma vanno considerati tutti insieme.

Il tratto: se parliamo di un tratto sicur

muoversi, se invece sarà un tatto tremolante potrà esprimere indecisione, paura di esplorare, paura di essere disapprovato, paura di fare delle esperienze.

La pressione: il gesto grafico può essere leggero oppure

appena percettibile e leggera potrebbe mettere in evidenza una natura sensibile; invece un tratto mercato potrebbe indicare energia, vitalità e necessità di spazi per muoversi.

L'impugnatura morbida ed ergonomica si associa ad una pr

indicare una tensione emotiva nella norma, questa pressione normale si associa prevalentemente alla produzione di linee curve; la pressione marcata con un'impugnatura prevalentemente costretta produce linee spezzate che possono e

marcata tensione emotiva.

La disposizione nello spazio

bambino che vive bene le relazioni nel suo ambiente, che non ha paura di fare nuove esperienze, è un bambino che si muove tranquilla

parallelismo tra spazio vissuto e spazio grafico, nello spazio grafico il bambino si muoverà altrettanto in modo sicuro, disporrà le sue rappresentazioni grafiche tendenzialmente occupando tutte le zone del foglio.

Il bambino piccolo tenderà ad occupare quasi tutto il foglio, il bambino un po’ più grande (dai 6 anni in su prevalentemente occupando i tre quarti del foglio.

CENNI SUGLI ALTRI INDICI DI LETTURA

ALTRI INDICI DI LETTURA

Gli altri elementi con cui il bambino veicola le proprie emozioni nei disegni sono: il tratto, la pressione e la disposizione nello spazio, insieme al colore il disegno esprime con questi altri tre elementi le emozioni dei bambini.

Il disegno andrà letto nella sua complessità, non andrà considerato solo uno di questi elementi, ma vanno considerati tutti insieme.

: se parliamo di un tratto sicuro questo può stare ad indicare libertà di muoversi, se invece sarà un tatto tremolante potrà esprimere indecisione, paura di esplorare, paura di essere disapprovato, paura di fare delle esperienze.

: il gesto grafico può essere leggero oppure marcato; una pressione appena percettibile e leggera potrebbe mettere in evidenza una natura sensibile; invece un tratto mercato potrebbe indicare energia, vitalità e necessità di spazi per muoversi.

L'impugnatura morbida ed ergonomica si associa ad una pressione normale che sta ad indicare una tensione emotiva nella norma, questa pressione normale si associa prevalentemente alla produzione di linee curve; la pressione marcata con un'impugnatura prevalentemente costretta produce linee spezzate che possono essere associate ad una marcata tensione emotiva.

disposizione nello spazio: un bambino che sta bene nel suo ambiente, un bambino che vive bene le relazioni nel suo ambiente, che non ha paura di fare nuove esperienze, è un bambino che si muove tranquillamente nello spazio; facendo quindi il parallelismo tra spazio vissuto e spazio grafico, nello spazio grafico il bambino si muoverà altrettanto in modo sicuro, disporrà le sue rappresentazioni grafiche tendenzialmente occupando tutte le zone del foglio.

bambino piccolo tenderà ad occupare quasi tutto il foglio, il bambino un po’ più grande (dai 6 anni in su prevalentemente occupando i tre quarti del foglio.

SUGLI ALTRI INDICI DI LETTURA

LETTURA

Gli altri elementi con cui il bambino veicola le proprie emozioni nei disegni sono: il colore il disegno esprime con

Il disegno andrà letto nella sua complessità, non andrà considerato solo uno di

o questo può stare ad indicare libertà di muoversi, se invece sarà un tatto tremolante potrà esprimere indecisione, paura di esplorare, paura di essere disapprovato, paura di fare delle esperienze.

marcato; una pressione appena percettibile e leggera potrebbe mettere in evidenza una natura sensibile; invece un tratto mercato potrebbe indicare energia, vitalità e necessità di spazi per muoversi.

essione normale che sta ad indicare una tensione emotiva nella norma, questa pressione normale si associa prevalentemente alla produzione di linee curve; la pressione marcata con un'impugnatura ssere associate ad una

: un bambino che sta bene nel suo ambiente, un bambino che vive bene le relazioni nel suo ambiente, che non ha paura di fare nuove mente nello spazio; facendo quindi il parallelismo tra spazio vissuto e spazio grafico, nello spazio grafico il bambino si muoverà altrettanto in modo sicuro, disporrà le sue rappresentazioni grafiche tendenzialmente

bambino piccolo tenderà ad occupare quasi tutto il foglio, il bambino un po’ più grande (dai 6 anni in su prevalentemente occupando i tre quarti del foglio.

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I DISEGNI COME

EMOZIONI: LA PAURA

Abbiamo detto che

cui prevalgono le emozioni legate alle esperienze e alle conoscenze.

Un'emozione particolarmente difficile da gestire sia per il bambino e sia per chi si relaziona con lui è la paura, ma che cos'è la paura?

La paura è un meccanismo autoprotettivo legato all'istinto di vita; la paura si manifesta ad ogni età.

Le paure riescono ad attivare alcune reazioni che servono a difenderci da potenziali pericoli che provengono dall'ambiente; dunque la paura è un'emozione normale, un’emozione però difficilmente gestibile e anche difficilmente comprensibile da parte dell'adulto.

Tante volte non riusciamo a metterci in sintonia con una paura del bambino e la nostra reazione iniziale è quella di rassicurarlo

dicendogli che non c'è niente di cui aver paura, ed è proprio questo tentativo di rassicurazione che fa sentire il bambino ancora più solo, perché oltre ad aver paura il bambino non si sente compreso nella paura, perché l'adulto gli dice che no

paura, non ce n'è bisogno e quindi non riconosce il suo stato d’animo.

Come il bambino può rappresentare negli scarabocchi le sue paure?

Attraverso l'occupazione dello spazio: abbiamo detto che un bambino impaurito che non è libero di muoversi nella stanza, nello spazio vissuto, rappresenterà nello spazio grafico elementi soltanto in zone ristrette del foglio.

La pressione sul foglio sarà marcata perché nello scarabocchio i movimenti irregolari, vigorosi saranno tendenzialmente disposti

questo darà origine ad una forma prevalente detta “a gomitolo”.

Nei disegni invece troveremo un annerimento marcato, che può essere su tutto il disegno oppure su alcune parti delle rappresentazioni; potremmo quindi trov

scure e grandi oppure parti mancanti.

I DISEGNI COME ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI: LA PAURA

COME ESPRESSIONE DELLE PAURA

Abbiamo detto che i disegni sono espressione del mondo interno del bambino cui prevalgono le emozioni legate alle esperienze e alle conoscenze.

Un'emozione particolarmente difficile da gestire sia per il bambino e sia per chi si relaziona con lui è la paura, ma che cos'è la paura?

è un meccanismo autoprotettivo legato all'istinto di vita; la paura si

Le paure riescono ad attivare alcune reazioni che servono a difenderci da potenziali pericoli che provengono dall'ambiente; dunque la paura è un'emozione normale, un’emozione però difficilmente gestibile e anche difficilmente comprensibile da parte

Tante volte non riusciamo a metterci in sintonia con una paura del bambino e la nostra reazione iniziale è quella di rassicurarlo - tentare almeno di rass

dicendogli che non c'è niente di cui aver paura, ed è proprio questo tentativo di rassicurazione che fa sentire il bambino ancora più solo, perché oltre ad aver paura il bambino non si sente compreso nella paura, perché l'adulto gli dice che no

paura, non ce n'è bisogno e quindi non riconosce il suo stato d’animo.

Come il bambino può rappresentare negli scarabocchi le sue paure?

Attraverso l'occupazione dello spazio: abbiamo detto che un bambino impaurito muoversi nella stanza, nello spazio vissuto, rappresenterà nello spazio grafico elementi soltanto in zone ristrette del foglio.

La pressione sul foglio sarà marcata perché nello scarabocchio i movimenti irregolari, vigorosi saranno tendenzialmente disposti su un'unica parte del foglio; tutto questo darà origine ad una forma prevalente detta “a gomitolo”.

invece troveremo un annerimento marcato, che può essere su tutto il disegno oppure su alcune parti delle rappresentazioni; potremmo quindi trov

scure e grandi oppure parti mancanti.

DISEGNI COME ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI: LA PAURA

DELLE

ione del mondo interno del bambino, in

Un'emozione particolarmente difficile da gestire sia per il bambino e sia per chi si

è un meccanismo autoprotettivo legato all'istinto di vita; la paura si

Le paure riescono ad attivare alcune reazioni che servono a difenderci da potenziali pericoli che provengono dall'ambiente; dunque la paura è un'emozione normale, è un’emozione però difficilmente gestibile e anche difficilmente comprensibile da parte

Tante volte non riusciamo a metterci in sintonia con una paura del bambino e la tentare almeno di rassicurarlo - dicendogli che non c'è niente di cui aver paura, ed è proprio questo tentativo di rassicurazione che fa sentire il bambino ancora più solo, perché oltre ad aver paura il bambino non si sente compreso nella paura, perché l'adulto gli dice che non c'è da aver paura, non ce n'è bisogno e quindi non riconosce il suo stato d’animo.

Come il bambino può rappresentare negli scarabocchi le sue paure?

Attraverso l'occupazione dello spazio: abbiamo detto che un bambino impaurito muoversi nella stanza, nello spazio vissuto, rappresenterà nello spazio

La pressione sul foglio sarà marcata perché nello scarabocchio i movimenti su un'unica parte del foglio; tutto

invece troveremo un annerimento marcato, che può essere su tutto il disegno oppure su alcune parti delle rappresentazioni; potremmo quindi trovare figure

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LA LETTURA DEL

CONTESTI DI RELAZIONE

Quali sono i contesti in cui gli elementi di lettura del disegno ci possono essere utili?

Abbiamo detto che il disegno è un gioco; se il disegno

e quindi il bambino è libero di accostarsi al disegno liberamente e di scegliere questo gioco volontariamente, quindi se non c'è una consegna, se al bambino non è richiesto di disegnare, se il bambino non avverte la necessità

i suoi disegni, allora il disegno sarà una comunicazione spontanea e genuina del mondo interiore del bambino e per noi adulti sarà una comunicazione molto importante e quindi una fondamentale opportunità di conosce

bambini, sia nei contesti domestici quotidiani ,sia nell'attività clinica per esempio dello psicologo o nel lavoro degli educatori e degli insegnanti.

E’ un importante indicatore dello stato d'animo del ba

momenti critici come per esempio la nascita di un fratellino o momenti critici spiacevoli come per esempio un lutto, la separazione dei genitori o una malattia, ed è un'importante comunicazione nei casi in cui il clinico dovrà valuta

capacità genitoriale e il genitore in caso di affido.

LA LETTURA DEL DISEGNO NEI DIVERSI CONTESTI DI RELAZIONE

DEL DISEGNO NEI DIVERSI RELAZIONE

Quali sono i contesti in cui gli elementi di lettura del disegno ci possono essere

Abbiamo detto che il disegno è un gioco; se il disegno resta un gioco per il bambino e quindi il bambino è libero di accostarsi al disegno liberamente e di scegliere questo gioco volontariamente, quindi se non c'è una consegna, se al bambino non è richiesto di disegnare, se il bambino non avverte la necessità dell’adulto di capire qualcosa attraverso i suoi disegni, allora il disegno sarà una comunicazione spontanea e genuina del mondo interiore del bambino e per noi adulti sarà una comunicazione molto importante e quindi una fondamentale opportunità di conoscenza in tutti i contesti in cui ci relazioniamo con bambini, sia nei contesti domestici quotidiani ,sia nell'attività clinica per esempio dello psicologo o nel lavoro degli educatori e degli insegnanti.

E’ un importante indicatore dello stato d'animo del bambino, che accompagna momenti critici come per esempio la nascita di un fratellino o momenti critici spiacevoli come per esempio un lutto, la separazione dei genitori o una malattia, ed è un'importante comunicazione nei casi in cui il clinico dovrà valutare l'ipotesi di abuso o valutare la capacità genitoriale e il genitore in caso di affido.

LETTURA DEL DISEGNO NEI DIVERSI CONTESTI DI RELAZIONE

DIVERSI

Quali sono i contesti in cui gli elementi di lettura del disegno ci possono essere

resta un gioco per il bambino e quindi il bambino è libero di accostarsi al disegno liberamente e di scegliere questo gioco volontariamente, quindi se non c'è una consegna, se al bambino non è richiesto di dell’adulto di capire qualcosa attraverso i suoi disegni, allora il disegno sarà una comunicazione spontanea e genuina del mondo interiore del bambino e per noi adulti sarà una comunicazione molto importante e quindi nza in tutti i contesti in cui ci relazioniamo con bambini, sia nei contesti domestici quotidiani ,sia nell'attività clinica per esempio dello

mbino, che accompagna momenti critici come per esempio la nascita di un fratellino o momenti critici spiacevoli come per esempio un lutto, la separazione dei genitori o una malattia, ed è un'importante re l'ipotesi di abuso o valutare la

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