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INDICE

1 INTRODUZIONE 3

2 SCOPO E STRUTTURA DEL DOCUMENTO 3

3 INFORMAZIONI SUL SITO 4

4 LEGGI E NORME TECNICHE 5

5 DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO ESISTENTE 24

6 DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO IN

CONFIGURAZIONE FUTURA 25

7 DESCRIZIONE DEL PROGETTO 26

8 FASE DI COSTRUZIONE: DESCRIZIONE DELLE

ATTIVITA’ DI CANTIERE 44

9 ALLEGATI 53

(3)

1 INTRODUZIONE

La società Snam Rete Gas S.p.A., con sede legale a San Donato Milanese in piazza Santa Barbara 7, intende realizzare un progetto di adeguamento nell’esistente Impianto di compressione gas di Istrana (TV), allo scopo di soddisfare le crescenti esigenze di trasporto del gas naturale importato dalla Russia.

Attualmente l’impianto di Compressione è dotato di quattro turbocompressori a gas (due di tipo FRAME3 da 10,5 MW e due di tipo PGT25 da 23 MW) e di quattro caldaie per servizi ausiliari (pre-riscaldo gas combustibile, riscaldamento cabinati turbocompressori e palazzina uffici).

Il progetto di adeguamento dell’impianto consiste principalmente nella sostituzione delle due Unità di compressione da 10,5 MW (TC1 e TC2), ormai tecnologicamente obsolete, con due nuove Unità di compressione di potenza analoga (che saranno denominate TC5 e TC6), e la sostituzione delle caldaie per servizi ausiliari con tre motori a gas per trigenerazione (che saranno denominati DGE1, DGE2 e DGE3).

Le altre due Unità di compressione (TC3 e TC4) da 23 MW installate nell’impianto non saranno coinvolte dai lavori di adeguamento e rimarranno in esercizio anche nella configurazione finale.

Il progetto di adeguamento prevede, inoltre, interventi di adeguamento al piping dell’impianto, ai sistemi ausiliari annessi alla rete di trasporto, alla strumentazione ed agli impianti elettrici.

La realizzazione del progetto consente di ammodernare le parti di impianto sopraelencate, che necessitano di intervento in considerazione della vetustà, al fine di continuare a rispettare gli standard propri di Snam Rete Gas per quanto concerne i livelli di affidabilità di esercizio della rete.

2 SCOPO E STRUTTURA DEL DOCUMENTO

Questo documento è stato predisposto al fine di sottoporre il progetto “Adeguamento dell’impianto di compressione di Istrana” alla procedura di Verifica di assoggettabilità alla VIA, ai sensi dell’art.20 del D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152.

Il comma 1 dell’art.20 del D.Lgs. 152/2006, infatti, prevede che oltre allo Studio Preliminare Ambientale, il proponente trasmetta all’Autorità competente anche un Progetto preliminare dell’opera.

Il documento, oltre all’introduzione (Capitolo 1) ed al presente capitolo, risulta articolato come segue:

• al Capitolo 3 sono riportate alcune informazioni di carattere ambientale relative al sito

• il Capitolo 4 riporta l’elenco delle leggi e della normativa tecnica applicate per la progettazione

• nel Capitolo 5 è riportata la descrizione dell’impianto nella configurazione attuale

• nel Capitolo 6 è riporta la descrizione dell’impianto nella configurazione futura

• nel Capitolo 7 è illustrato il dettaglio del progetto

• il Capitolo 8 riporta la descrizione delle attività di cantiere

(4)

3 INFORMAZIONI SUL SITO 3.1 Localizzazione dell’impianto

L’impianto di compressione SRG è situato in località Pilastroni, nel territorio del Comune di Istrana (TV), ad una distanza di circa 5 km dal centro abitato in direzione nord-ovest, al confine con i comuni di Vedelago e Trevignano (vd. Figura 3.1)

Figura 3.1 – Localizzazione dell’impianto di Compressione di Istrana

3.2 Dati ambientali

Si riportano di seguito i principali dati ambientali relativi al sito di Istrana:

• Altitudine sul livello del mare: 64,0 m

• clima: continentale

• temperatura max: +39,9 °C

• temperatura min: -15,4 °C

• umidità relativa media: 78%

• piovosità massima: 1314 mm/anno (anno 2008)

• zona sismica: categoria 3 (OPCM 20/3/2003)

Impianto di Compressione di Istrana

Istrana

(5)

4 LEGGI E NORME TECNICHE

L’intero progetto sarà realizzato nel rispetto della vigente legislazione nazionale ed europea ed in accordo alle normative tecniche nazionali ed internazionali.

Di seguito si riporta l’elenco delle leggi e delle norme considerate durante la progettazione.

4.1 Legislazione nazionale e regionale

Normativa ambientale nazionale D. Lgs. Governo n.

205 del 03/12/2010

Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive

D. Lgs. Governo n.

128 del 29/06/2010

Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69

Legge di conversione 28 gennaio 2009, n. 2

Ha introdotto, per il tramite dell'art. 20 del Dl 185/2008 convertito, nell'articolo 185 del D. Lgs.

152/2006 (recante i "Limiti al campo di applicazione)

"il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso dell'attività di costruzione, ove sia certo che il materiale sarà utilizzato a fini di costruzione allo stato naturale nello stesso sito in cui è stato scavato", escludendolo dal campo di applicazione del Codice ambientale

D.Lgs. n. 30 del 16/03/2009

Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento

D M 14/04/2009 n. 56 Regolamento recante "Criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l'identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 3, del decreto legislativo medesimo"

Decreto Legge n. 208 del 30/12/2008

Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente

(6)

D.Lgs n. 4 del 16/01/2008

Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del DLgs n° 152 del 03/04/2006 recante norme in materia ambientale

D.Lgs. n° 152 del 03/04/2006

Norme in materia ambientale

Atmosfera – normativa nazionale D. Lgs. del Governo

n. 155 del 13/08/2010

Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa

D. Lgs. del Governo n. 33 del 14/02/2008

Attuazione Direttiva 2004/42/CE – limitazione alle emissioni di Composti Organici Volatili

D. Lgs. del Governo n. 183 del 21/05/2004

Attuazione della direttiva 2002/3/CE relativa all'ozono nell'aria

D M del 25/11/1994 Aggiornamento delle norme tecniche in materia di limiti di concentrazione e di livelli di attenzione e di allarme per gli inquinamenti atmosferici nelle aree urbane e disposizioni per la misura di alcuni inquinanti di cui al decreto ministeriale 15 aprile 1994

D.P.C.M. del 28/03/1983

Limiti massimi di accettabilità delle concentrazioni e di esposizione relativi ad inquinanti dell’aria nell’ambiente esterno

D.P.R. n. 322 del 15/04/1971

Regolamento per l'esecuzione della L. 13 luglio 1966, n. 615, recante provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico, limitatamente al settore dell'industria

Rumore – normativa nazionale

DPCM 01/03/1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno

Legge Quadro sul rumore n. 447/1995

Legge quadro sull’inquinamento acustico

D.M. 11/12/1996 Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo

DPCM 14/11/1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore Decreto Ministeriale

16 marzo 1998

Tecniche di rilevamento e misurazione dell’inquinamento acustico

(7)

D. Lgs. 262 del 04/09/2002

Attuazione della direttiva 2000/14/CE 8 maggio 2000 concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto

CMA 6 settembre 2004

Interpretazione in materia di inquinamento acustico:

criterio differenziale e applicabilità dei valori limite differenziale

D. Lgs. 19 agosto 2005 n. 194

Attuazione integrale della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale

Acque – normativa nazionale D. M. 14/04/2009 n.

56

Criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l'identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 3, del decreto legislativo medesimo

D.Lgs. Governo 16/03/2009 n° 30

Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento

Legge 27/02/2009 n.

13

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto- legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente

D.M. 02/05/06 Norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue, ai sensi dell'articolo 99, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152

Rifiuti – normativa nazionale D.Lgs. n.152 del 03/04/2006

Parte quarta - norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati e successive modifiche

Suoli – normativa nazionale Decreto Ministeriale 02/05/2006

Criteri, procedure e modalità per il campionamento e l'analisi delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell'articolo 186, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152

(8)

Paesaggio – normativa nazionale D. Lgs. Governo n.

63 del 26/03/2008

Ulteriori disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione al paesaggio e ai beni culturali

DPCM del 12/12/2005

Codice dei beni culturali e del paesaggio

D.Lgs. n° 42 del 22/01/2004

Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137

Altra normativa nazionale D M dell’Interno 4 maggio 1998

Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l’avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all’uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco

Decreto Ministero dell’Interno 10 marzo 1998

Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza sui luoghi di lavoro

D P R 12 gennaio 1998, n. 37

Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell’art. 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59

DLgs 17 agosto 1999, n. 334

Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose

DLgs 21 settembre 2005, n. 238

Attuazione della direttiva 2003/105/CE, che modifica la direttiva 96/82/CE, sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose

Normativa ambientale regionale L. R. 17 febbraio 2005 n. 6

Disciplina della formazione e della gestione del sistema naturale delle Aree naturali protette e dei siti della Rete Natura 2000

L. R. 23 dicembre 2004 n. 26

Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia

(9)

L. R. 11 ottobre 2004 n. 21

Disciplina della prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento

L. R. 14 aprile 2004 n. 7

Disposizioni in materia ambientale. Modifiche ed integrazioni a leggi regionali

L. R. 29 settembre 2003 n. 19

Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico

L.R. 9 maggio 2001 n. 15

Disposizioni in materia inquinamento acustico

Delibera di Giunta n.

2004/673

Criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e della valutazione del clima acustico ai sensi della l.r. 9 maggio 2001, n.

15 recante 'disposizioni in materia di inquinamento acustico’

Deliberazione G.R. N.

286 del 14/02/2005

Direttiva concernente indirizzi per la gestione delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne

Delibera di Giunta Regionale N. 1860 del 18 Dicembre 2006

Linee Guida di indirizzo per la gestione acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia in attuazione della Deliberazione G.R. N. 286 del 14/02/2005

4.2 Norme tecniche

Materiali

UNI - DIN – ASTM Caratteristiche dei materiali da costruzione

Simbologia per disegni

ISA Per schemi di processo e strumentazione

CEI Per schemi elettrici

Apparecchiature e macchine

API 616/Gen.1992 Combustion Gas Turbines for Refinery Service ASME CODES-PTC Gas Turbines Power Test

(10)

22/1985

API 617/Apr.1988 Centrifugal Compressors for Refinery Service ASME CODES-PTC

10/1992

Centrifugal Compressors Power Test

API 614/Ag.1992 Lubrication, Shaft sealing and Control Oil System ASME Sect. VIII Div.

1/1998

Dimensionamento silenziatori (espansori)/Refrigeranti gas

API Std 661 (March 2002) Air cooled Heat Exchanger for General Refinery Service NFPA National Fire Protectiopn Association codes 12 and 750 UNI CEN/TS 14972 Installazioni fisse antincendio. Sistema ad acqua

nebulizzata

CTIMA /1971 Comitato Tecnico Italiano Materiali Antincendi. Norme impianti ad anidride carbonica (CO2) ad alta pressione.

C.I.I. /1986 Concordato Italiano Incendio. Norme di installazione, costruzione ed esercizio degli impianti fissi di estinzione automatici ad anidride carbonica

D.L. 93 / 25.02.2000 Recipienti in pressione ISPESL Recipienti in pressione

Direttiva 97/23/CE (PED) Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29.05.1997 per il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri in materia di attrezzature in pressione.

FEM/1987 Progettazione carroponte

D.P.R. 577/1982 Approvazione del regolamento concernente l’espletamento dei servizi di prevenzione e di vigilanza antincendi

D.M. 16.02.1982 Modificazione del Decreto Ministeriale 27.9.1965 concernente la determinazione delle attività soggette alla visita di prevenzione incendi

D.L. 493 Segnalazioni acustiche

Legge 447/26.10.1995 Legge quadro sull’inquinamento acustico

D.L. 11.12.1996 Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo

D.P.C.M. 01.03.1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli impianti abitativi e nell’ambiente esterno

D.L. 277/1991 Inquinamento acustico

(11)

DPCM 14.11.1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore UNI 7712 Mitigazione del rumore

D.P.R. 203/1988 Emissione inquinanti Direttiva Europea

94/9/CE (ATEX)

Atmospheres Esplosive, recepita con DPR n. 126 del 23.03.98

D.P.R. 1052/1977 Impianti di riscaldamento D.M. 01.12.1975 Impianti di riscaldamento

D.M. 31.07.1934 Depositi oli minerali e carburanti

Circolare 68/1969 Istruzioni sull’installazione e funzionamento di impianti termici alimentati con gas di rete

Circolare 31/MISA/1978 Norme di sicurezza per l’installazione dei motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice

DM 22/10/07 Approvazione regola tecnica di prevenzione incendi per installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica

Circolare 91/1954 Criteri di sicurezza per l’installazione e l’esercizio delle centrali di compressione di gas metano

D.P.R. 37/1998 Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi

D.M. 04.05.1998 Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l’avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all’uniformità dei connessi servizi resi dai comandi provinciali dei vigili del fuoco D.M. 24.05.1999

n. 246

Requisiti tecnici per la costruzione, l’installazione e l’esercizio di serbatoi interrati

D. Leg. N. 17 del 27.01.2010

Direttiva macchine 2006/42/CE.

DM 14 gennaio 2008

Norme tecniche per le costruzioni

API RP11PGT Recommended practice for package combustion gas turbine

API 670 Vibration, axial, position and bearing temperature a monitoring system.

API 671 Special purpose coupling for refinery service

ISO 3448 Industrial liquid lubrificant. ISO viscosity classification

(12)

API 613 Special Purpose Gear Units for Petroleum, Chemical and Gas Industry Services

ISO 11342 Mechanical vibration. Methods and criteria for the mechanical balancing of flexible rotors.

F.E.M.1.001 Regole per il calcolo degli apparecchi di sollevamento DM 17 Aprile 2008 Regola tecnica per la progettazione, costruzione,

collaudo, esercizio e sorveglianza delle opera e degli impianti di trasporto di gas naturale con densità non superiore a 8,0

UNI EN 2583:2006 Gas Supply Systems – Compressor Stations – Functional Requirements

Per gli impianti di Trigenerazione:

Impianto (in generale) DPR 203 del 24.05.88 DM del 12.07.90

DM del 1.12.75 e circolare del 5.12.77 n° 29 Raccolta R (ediz. 2009)

Titolo II del DM 1.12.75 DPR 28.06.77 n° 1052 D Interm. del 23.12.82 LEGGE n° 966 del 26.07.65 DPR n° 577 del 29.07.82 DM del 16.02.82

DPR 412 del 26.08.93

DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE e D. Leg. n.17 del 27.01.2010 e/o integrazioni

Decreto 17 Marzo 2003 “Aggiornamenti agli allegati F e G del decreto del Presidente della Repubblica 26 Agosto 1993, N. 412

D. Lgs. 152/2006 D.Lgs. 311 del 2007

DM n. 37 del 22 gennaio 2008

Circolare N.31 MI.SA.(78) 11 del Ministero dell'Interno DM 13.07.2011

DM 37/08

DM 81 del 09.04.08 D. Lgs. 20/2007 D. Lgs. 15/2008 UNI CIG-GAS UNI 15259 ISO 8528-1 ISO 3046 UNI 1838

EN ISO 14122 Safety of Machinery – Permanent Means of Access to Machinery

(13)

Impianto Antincendio: UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio - Progettazione, installazione ed esercizio

UNI EN 54 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio

UNI CEN/TS 14972 Installazioni fisse antincendio – Sistemi ad acqua nebulizzata – Progettazione e installazione

UNI/TR 11607 Linea guida per la progettazione, l’installazione, la messa in servizio, l’esercizio e la manutenzione degli avvisatori acustici e luminosi di allarme incendio

Apparecchi in pressione e valvole di sicurezza:

D.lgs 93 del 25.02.2000 Direttiva 2014/68/UE (PED)

Circolare MISE Prot. 0069094 del 15/05/2015 INAIL Raccolta R

Apparecchiature ed impianti elettrici e di strumentazione:

CEI/IEC e leggi vigenti

Direttiva Compatibilità Elettromagnetica: 2004/108/CE (D. Leg. N. 194 del 06.11.2007 4)

Direttiva Bassa Tensione 2006/95/CE (D. Leg. N. 257 del 19.11.2007 4)

ATEX 2014/34/UE

Circolare MISE Prot. 0079499 del 21/03/2016 DM n. 37 del 22 gennaio 2008

Allegato A.70 (Guida tecnica Terna) “Regolazione tecnica dei requisiti di sistema della generazione distribuita”

CEI 0-16 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle Imprese distributrici di energia elettrica”

CEI 0-21 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica”

IEC 60079-29-1 Explosive Atmospheres - part 29-1: Gas Detectors – Performance Requirements of Detectors for Flammable Gases

Quadri Elettrici di Bassa Tensione: CENT.SPC.EA.E.40319 Macchine elettriche rotanti: CENT.SPC.EA.E.40344

Motori elettrici: CENT.SPC.EA.E.40345

Macchine sincrone: CENT.SPC.EA.E.40346

Rumore: DPCM 1 marzo 1991

Collaudi: IDS 40-MA-E-30335

(14)

Sicurezza macchine: Direttiva macchine 2006/42/CE D. Leg. N. 17 del 27.01.2010 Simbologia documentazione elettrica: CEI Unità di misura: S.I. (DPR 802 del 12.08.90)

impianto di trattamento acque di reintegro: DM n. 37 del 22 gennaio 2008 UNI 8065

Sicurezza sul lavoro: D. Lgs. N° 81 del 09.04.2008 D. Lgs. N. 106 del 05.08.2009 Norme tecniche per le costruzioni In zona sismica:

D.M. 14 gennaio 2008 "Norme tecniche per le costruzioni"

OPCM n. 3274 del 20.03.2003 e successive modifiche e/o integrazioni DPCM del 21/10/2003 n.3865

OPCM del 23/1/2004 n.3333 D.M. del 14/09/2005

Eventuali prescrizioni aggiuntive della normativa regionale vigente

EN 1090 “Requisiti per la Marcatura CE, secondo la Direttiva Europea 89/106/CE (CPD, Construction Product Directive)”, in vigore da luglio 2014, per le strutture da depositare al genio civile.

Nome di riferimento per i gruppi frigoriferi

CEI EN 60335-2-40 Norma di sicurezza riguardante le pompe di calore elettriche, i condizionatori d’aria e i deumidificatori

CEI EN 61000-6-1 CEI EN 61000-6-3

Immunità ed emissione elettromagnetica per l’ambiente residenziale

CEI EN 61000-6-2 CEI EN 61000-6-4

Immunità ed emissione elettromagnetica per l’ambiente industriale

EN378 Refrigerating system and heat pumps - safety and environmental requirements

UNI EN 12735 Tubi di rame tondi senza saldatura per condizionamento e refrigerazione

UNI EN 14276 Attrezzature a pressione per sistemi di refrigerazione e per pompe di calore

(15)

Impiantistica e tubazioni

ASME B31.3 Process Piping

ASME B1.1 Unified Inch Screw Threads

ASME B1.20.1 Pipe Threads, General Purpose (Inch)

ASME B16.5 Pipe Flanges and Flanged Fittings

ASME B16.9 Factory-made Wrought Steel Buttwelding Fittings

ASME B16.10 Face-to-face and End-to-End Dimensions Valves

ASME B16.11 Forged Steel Fittings, Socket Welding and Threaded

ASME B16.21 Non Metallic Flat Gaskets for Pipe Flanges

ASME B16.25 Buttwelding Ends

ASME B16.34 Valves-Flanged, and Welding End

ASME B16.47 Large Diameters Steel Flanges

ASME B18.21 Square and Hex Bolts and Screws Inch Series

ASME B18.22 Square and Hex Nuts

MSS SP44 Steel Pipeline Flanges

MSS SP 75 Specification for High Test Wrought Butt Welding Fittings

MSS SP 6 Standard Finishes Contact Faces of Pipe Flanges

API 5L Specification for Pipeline

API 6D Specification for Pipeline Valves

(16)

D.M. 17 Aprile 2008

UNI EN 1594

UNI EN 10208-2

UNI EN 14141

UNI EN 14870

Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto di gas naturale con densità non superiore a 0.8.

Trasporto e distribuzione di gas. Condotte per pressione massima di esercizio maggiore di 16bar.

Requisiti funzionali

Steel pipes for pipelines for combustible fluids - Technical delivery conditions - Part 2: Pipes of requirement class B

Valvole per il trasporto di gas naturale in condotte.

Requisiti prestazionali e prove.

Curve ad induzione, raccordi e flange per sistemi di condotte di trasporto –

WCR Bulletin n.537 Local Stresses in Spherical and Cylindrical Shell Due to External Loading

Sistemi elettrici

CEI 64-8/1-2-3-4-5-6-7 (2007) e smi (fasc. 8608, 8609, 8610, 8611, 8612, 8613, 8614)

Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

CEI EN 60079-10-1

CEI 31-87 (Fasc. 10155 ) 2010

Atmosfere Esplosive Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas

CEI EN 60079-14

CEI 31-33 (Fasc.

7297) 2004

Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI 81-3 (Fasc.5180)/1999

Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d’Italia, in ordine alfabetico

(17)

CEI EN 62305-1 CEI 81-10/1 (Fasc.8226)/2006

Protezione contro i fulmini Parte 1: Principi generali

CEI EN 62305-2 CEI 81-10/2 (Fasc.8227)/2006

Protezione contro i fulmini Parte 2: Valutazione del rischio

CEI EN 62305-3 CEI 81-10/3 (Fasc.8228)/2006

Protezione contro i fulmini Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per

le persone

CEI EN 62305-4 CEI 81-10/4 (Fasc.8229)/2006

Protezione contro i fulmini Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture

CEI CLC/TR 50469 Impianti di protezione contro i fulmini Segni grafici

Legge 186/1968 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici (regola dell’arte negli impianti elettrici)

DM 37/08

22/01/2008 e smi

Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di installazione degli impianti all’interno degli edifici

Sistema di protezione anticorrosiva

ASTM D 1623 Test method for tensile and tensile adhesion properties of rigid cellular plastics

ASTM D 2842 Test method for water absorption of rigid cellular plastics

ASTM D 2856 Test method for open cell content of rigid cellular plastics by the air pycnometer

(18)

DIN 30672 Coating of corrosion protection tapes and heat- shrinking products for pipelines for operational temperatres up to 50° C

EN 253 Preinsulated bonded pipe systems for underground hot water networks - pipe assembly of stell service pipes, polyurethane thermal insutation and outer casing of high density polyetilene.

ISO 844 Cellular plastics - Compressive properties of rigid cellular plastics

ISO 845 Cellular rubbers and plastics - Determination of apparent density

ISO 1663 Cellular plastics - Determination of water vapour transmission rate of rigid materials

ISO 8501-1 Preparazione delle superfici di acciaio prima di applicare vernici e prodotti affini - Valutazione visiva del grado di pulizia della superficie - Parte 1: Gradi di arrugginimento e gradi di preparazione di superfici di acciaio non trattate e superfici di acciaio dalle quali è stato rimosso un rivestimento precedente

UNI EN ISO Rivestimenti di zincatura per immersione a caldo su prodotti finiti ferrosi e articoli di acciaio – Specificazioni e metodi di prova

UNI 5744 Rivestimenti metallici protettivi applicati a caldo, rivestimenti di zinco ottenuti per immersione su oggetti diversi fabbricati in materiale ferroso

UNI 5745 Rivestimento a caldo di zinco dei tubi di acciaio.

Prescrizioni e prove

UNI 5744-66/1986 Rivestimenti metallici protettivi applicati a caldo (rivestimenti di zinco ottenuti per immersione su oggetti diversi fabbricati in materiale ferroso)

UNI EN 12954/2002 Protezione catodica di strutture metalliche interrate – Principi generali e applicazione per condotte.

UNI EN 14505/2005 Protezione catodica di strutture complesse.

(19)

UNI 10166/1993 Protezione catodica di strutture metalliche interrate - Posti di misura.

UNI 10167/1993 Protezione catodica di strutture metalliche interrate - Dispositivi e posti di misura.

UNI EN 13509/2004 Tecniche di misurazione per la protezione catodica.

Strumentazione e sistemi di controllo CEI EN 61508 (parti 1 ÷

7)

Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per applicazioni di sicurezza

ISA 75.01.01 Flow equations for sizing control valves

API 520-1 Sizing, selection and installation of pressure relieving devices in refineries - Part 1: sizing and selection

API 520-2 Sizing, selection and installation of pressure relieving devices in refineries- Part 2: installation

API 521 Pressure-relieving and depressuring systems

API 526 Flanged steel pressure-relief valves

ASME PTC 19.3 Performance test code - temperature measurement

ISO 17089-1 Measurements of Fluid Flow in closed conduits Ultrasonic Meters for Gas; Meters for Custody transfer and allocation measurement

AGA XQ0701 Aga Report n.9, Measurement of Gas by Multipath Ultrasonic Meters

CEI EN 60079-0 Atmosfere esplosive Parte 0 – Apparecchiature:

prescrizioni generali

CEI EN 60079-1 Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive. Custodie a prova di esplosione “d”.

CEI 31.9 Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente

(20)

(CENELEC 50020) esplosive. Sicurezza intrinseca “i”.

CEI EN 60079-10 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas – Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi

CEI EN 60079-11 Atmosfere esplosive Parte 11 – Apparecchiature: con modo di protezione a sicurezza intrinseca

CEI EN 60079-14 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas – Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas

IEC 60751 Industrial platinum resistance thermometer and platinum temperature sensors

UNI 6125 Filettature gas coniche per tubi portacavi e relativi raccordi per impianti elettrici a sicurezza del tipo a prova de esplosione (ad-pe).

CEI-UNEL 95113 Costruzioni elettriche Ex, componenti, modo di protezione “d”: bocchettoni maschio-femmina. Sigla BMF

CEI-UNEL 95114 Costruzioni elettriche Ex, componenti, modo di protezione “d”: bocchettoni femmina-femmina. Sigla BFF

CEI-UNEL 95115 Costruzioni elettriche Ex, componenti, modo di protezione “d”: scatole con coperchio avvitato di derivazione e giunzione cavi. Sigla SB-SL-ST-SX

CEI-UNEL 95120 Costruzioni elettriche Ex, componenti, modo di protezione “d”: raccordi di bloccaggio per tubazioni verticali. Sigla GV

CEI-UNEL 95121 Costruzioni elettriche Ex, componenti, modo di protezione “d”: raccordi di bloccaggio per tubazioni verticali ed orizzontali. Sigla GZ

CEI-UNEL 95122 Accessori Ex, modo di protezione “d”: riduzione ad anello maschio-femmina. Sigla RA

(21)

CEI-UNEL 95123 Accessori Ex, modo di protezione “d”: riduzione a bicchiere femmina-maschio. Sigla RB

CEI-UNEL 95124 Accessori Ex, modo di protezione “d”: riduzione a manicotto femmina-femmina. Sigla RM

CEI-UNEL 95125 Accessori Ex, modo di protezione “d”: manicotti di giunzione femmina-femmina. Sigla M

CEI-UNEL 95126 Accessori Ex, modo di protezione “d”: nippli. Sigla N

CEI-UNEL 95127 Accessori Ex, modo di protezione “d”: tappi. Sigla T

Direttiva Europea 94/9/CE (ATEX)

Direttiva Europea 97/23/CE (PED)

Atmospheres Esplosive, recepita con DPR n. 126 del 23.03.98

Pressure Equipment Direttive, recepita con D. Lgs. n.

93 del 25.02.00

UNI EN 12480 Misuratori di gas a rotoidi

D.Lgs. n. 22 del 02-02- 07

Attuazione della direttiva del Consiglio della Comunità europea relativa agli strumenti di misura (n.2004/22/CE – M.I.D. – Measuring Instruments Directive)

Opere civili

Legge 1086/1971 Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso, e per le strutture metalliche

Legge 64/1974 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per zone sismiche

Ord. P.C.M. 20.03.03 n. 3274 (Suppl. Ord.

G.U. 08.05.03 n. 105)

Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.

Ord. P.C.M. 02.10.03 n. 3316 (G.U.

10.10.2003 n. 236)

Modifiche ed integrazioni all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, recante “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”.

(22)

D.M. 14 gennaio 2008

Norme tecniche per le costruzioni

Circolare N° 617 del 02.02.2009

Istruzioni per l’applicazione delle nuove tecniche per le costruzioni

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile Decreto 21 ottobre 2003

Disposizioni attuative dell’art. 2, commi 2, 3 e 4, dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, recante “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”.

O.P.C.M. n. 3467 del 13.10.2005

Disposizioni urgenti di protezione civile in materia di norme tecniche per le costruzioni in zona sismica.

D.P.R. 380 del 06/06/01 e S.M.I.

Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia.

Circolare Min. LL.PP.

n. 11951 del 14.02.74

Istruzioni per l’applicazione della legge 5 novembre 1971, N. 1086

Impianti di riscaldamento e condizionamento

Legge 9.1.91 n. 10 Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso nazionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia

DPR 26.8.93 n.412 Regolamento art.4 comma 4 della legge 10/91 DM 13.12.93 Modelli tipo della relazione tecnica art. 28 G.U. n. 297 – 20.12.93 Art. 28 della Legge 10/91 – Chiarimenti G.U. n. 90 – 19.4.94 Art. 11 del DPR 412/93 – Chiarimenti DM 6.8.94 Modificazioni dati climatici dei comuni

DM 6.8.94 Recepimento norme UNI attuative del DPR 412 DM 16.5.95 Modificazioni dati climatici dei comuni

DM 6.10.97 Modificazioni dati climatici dei comuni Regolamento CE

N.2037/2000

Regolamento (CE) N. 2037/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio 29.06.2000 sulle sostanze

(23)

che riducono lo strato di ozono

Dlgs 192/05 "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia"

Dlgs 311/06 Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia.

DPR 59/09 Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.

Norme applicative della legge 10/91 UNI 10339

Richiamata dalla UNI 10379.

Sostituisce la UNI 5104

Impianti aeraulici a fini di benessere – Generalità, classificazione e requisiti – Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura.

UNI 10349(*) Riscaldamento e raffrescamento degli edifici – Dati climatici.

UNI EN 13779 Ventilazioni degli edifici non residenziali – Requisiti di prestazione per i sistemi di ventilazione e climatizzazione

UNI/TS 11300-1 Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale

UNI/TS 11300-2 Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria

UNI EN 13789:2008 Prestazione termica degli edifici – Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento

UNI 10375 Calcolo della temperatura interna estiva degli ambienti.

UNI 10376(*) Isolamento termico degli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici.

(*) Norme recepite con D.M. 6.8.94

(24)

5 DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO ESISTENTE

Di seguito si riporta una sintetica descrizione dell’impianto di Compressione nella configurazione attuale.

5.1 Impianto di compressione

L’impianto di compressione è equipaggiato con quattro turbocompressori a gas, due di tipo FRAME 3 da 10,5 MW (TC1 e TC2) e due di tipo PGT25 DLE da 23 MW (TC3 e TC4), e con quattro caldaie per servizi ausiliari (pre-riscaldo gas combustibile, riscaldamento uffici e cabinato TC).

I quattro turbocompressori sono eserciti come due impianti distinti e dotati di due sistemi di controllo indipendenti.

I due turbocompressori TC3 e TC4 sono collegati in aspirazione ad un gasdotto da 48”

proveniente da Oderzo (TV) ed ad un gasdotto da 42” proveniente da Malborghetto (UD). Il gas, dopo essere stato opportunamente filtrato attraverso una batteria di filtri a cicloni e compresso dalle due unità, alimenta in mandata un gasdotto da 48” per Camisano Vicentino (VI) ed un gasdotto da 42” per Zimella (VR).

I due turbocompressori TC1 e TC2 aspirano il gas da un nodo di smistamento e, dopo aver provveduto al suo filtraggio tramite tre filtri orizzontali a cartuccia e pacco lamellare, lo ricomprimono verso il nodo stesso, che è interconnesso con i gasdotti sopra citati.

5.2 Sistema preriscaldamento gas e riscaldamento edifici

Nell’impianto sono installate due caldaie dedicate al preriscaldamento del gas combustibile delle turbine: una (caldaia B-1) asservita alle turbine TC3 e TC4, con potenza termica pari a 515 kWt, l’altra (caldaia E-2) asservita alle turbine TC1 e TC2, con potenza termica pari a 407 kWt.

Sono inoltre presenti una caldaia con potenza termica di 209 kW per il riscaldamento del fabbricato uffici e una caldaia con potenza termica di 50 kW per il riscaldamento dei cabinati.

Tutte le caldaie sono alimentate con gas naturale prelevato dal collettore di aspirazione.

5.3 Sistemi ausiliari

Completano la configurazione attuale dell’impianto alcuni sistemi ausiliari, tra i quali:

• Sistema di filtraggio gas principale

• Sistema di refrigerazione gas compresso (air-cooler)

• Sistema di depressurizzazione, sfiato e recupero

• Sistema olio lubrificazione turbocompressori

• Serbatoio di Slop

• Sistema di produzione e distribuzione aria

• Sistema di prelievo delle acque

• Sistema di gestione delle acque reflue

• Gruppo elettrogeno

• Alimentazione elettrica

• Impianto antincendio

(25)

6 DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO IN CONFIGURAZIONE FUTURA

Di seguito si riporta una sintetica descrizione dell’Impianto di Compressione nella configurazione futura, a progetto di adeguamento realizzato.

6.1 Impianto di compressione

L’impianto di compressione sarà equipaggiato con quattro turbocompressori: gli esistenti TC3 e TC4 (tipo PGT 25 DLE) da 23 MW, ed i due nuovi TC5 e TC6 da 12 MW.

I quattro TC saranno eserciti come un unico impianto, dotato di un unico sistema di regolazione ed in grado di essere esercito in "automatico a distanza" o in "automatico locale"

ed anche in "manuale locale".

Gli scenari tipici di esercizio prevedono in funzione i due TC da 12 MW ed uno da 23 MW, oppure i due TC da 23 MW.

Tutti i turbocompressori saranno collegati in aspirazione al gasdotto da 48” proveniente da Oderzo (TV) ed ai due gasdotti da 36” e 42” provenienti da Malborghetto (UD). Il gas, dopo essere stato opportunamente filtrato attraverso la batteria di filtri a cicloni e compresso dalle unità, alimenterà in uscita i due gasdotti da 48” e 36” per Camisano Vicentino (VI), il gasdotto da 42” per Zimella (VR), il gasdotto da 24” per Fonzaso (BL), il gasdotto da 30” per Mira (VE) ed il gasdotto da 10” per Montebelluna (TV).

6.2 Sistema di trigenerazione

Il fabbisogno di energia elettrica dell’impianto sarà fornito in gran parte da un sistema di Trigenerazione, costituito da tre motori alternativi a combustione interna, alimentati a gas naturale, collegati ognuno ad un generatore per la produzione dell’energia elettrica necessaria al funzionamento dell’impianto di compressione (impianti, uffici e illuminazione esterna).

Ogni motore, di potenza pari a 694 kWt, è in grado di produrre 263 kW elettrici.

Il calore residuo dei motori, dei fumi di scarico e quello di raffreddamento di acqua e olio, viene recuperato allo scopo di produrre energia termica sotto forma di acqua calda. Il calore recuperato viene utilizzato per il preriscaldo del fuel gas, per il riscaldamento di uffici e cabinati dei TC, per la produzione di acqua calda per usi sanitari e per alimentare un gruppo frigorifero ad assorbimento che permette il raffrescamento degli edifici.

Lo scenario normale di esercizio vede in funzione due motori mentre il terzo rimane in riserva.

6.3 Sistemi ausiliari

L’impianto sarà dotato di sistemi ausiliari analoghi a quelli presenti anche nella configurazione attuale.

La maggior parte dei sistemi sarà comunque riprogettata e/o adeguata alle nuove esigenze impiantistiche.

In particolare, sarà potenziato il sistema di produzione aria compressa per attuatori/strumenti poiché è prevista la sostituzione degli attuatori a gas delle valvole installati attualmente con attuatori ad aria a bassa pressione;

(26)

7 DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il gas naturale trasportato nei gasdotti e compresso nell’impianto presenta le seguenti caratteristiche:

Composizione volumetrica

Metano 96,49%

Etano 2,07%

Propano 0,43%

n-Butano 0,13%

i-Butano 0,0%

Pentano 0,06%

Esano 0,02%

Anidride carbonica 0,08%

Azoto 0,8%

Tabella 7.1 – Composizione del gas naturale

Caratteristiche

LEL (% in volume) 4,43%

LEL (in kg/m3) 0,0327 kg/m3

UEL (% in volume) 17,77%

Densità relativa all’aria (ρ) 0,5 – 0,65

Massa molare 17,85 kg/kmol

Coefficiente gamma (rapporto calori specifici

Cp/Cv) 1,31

Calore specifico a temperatura ambiente (Csl) 3454 J/(kg/K) Coefficiente duìi diffusione del gas 0,090 m2/h Calore latente di vaporizzazione 5,10E5 J/kg Temperatura di ebollizione -185 °C

Temperatura di accensione 482 °C

Temperatura di infiammabilità -185 °C Gruppo delle costruzioni elettriche IIA

Classe di temperatura T1

Tabella 7.2 – Caratteristiche del gas naturale

Le nuove installazioni saranno realizzate all’interno dell’area di impianto esistente, tuttavia il progetto di adeguamento prevede anche un aumento dell’area complessiva mediante l’acquisizione di aree lungo confini est e nord. Nella configurazione futura, l’area dell’impianto avrà un’estensione pari a circa 178.002 m2.

In sintesi, il progetto prevede le seguenti opere:

(27)

• Smantellamento delle unità TC1 e TC2, dei relativi filtri (MS1-2-3) installati sul collettore di aspirazione e del vent silenziato ME-6 dedicato allo scarico gas di avviamento delle unità stesse

• Installazione di due nuove unità di compressione (TC-5 e TC-6 ) di taglia 12 MW, azionate da turbina a gas, in parallelo agli esistenti turbocompressori TC-3 e TC-4 (paragrafo 7.1)

• Smantellamento delle caldaie e relativi fabbricati

• Installazione di un sistema per trigenerazione costituito da tre motori (DGE-1/-2/-3) installati in cabinato fonoassorbente, con relativi assorbitori (ER-1/-2/-3) e torri evaporative (ET-1/-2/-3) (paragrafo 6.2)

• Realizzazione/adeguamento impianti ausiliari (paragrafo 6.3)

• Adeguamento del piping di impianto (paragrafo 6.4)

• Adeguamento del sistema elettrico di linea e in area impianti (paragrafo 6.5)

• Adeguamento strumentazione e sistema di controllo (paragrafo 6.6)

• Realizzazione edifici ed altre opere civili (paragrafo 6.7)

• Realizzazioni/rifacimenti/adeguamenti sistema di trasporto (paragrafo 6.8)

In Allegato 1 (dis. n. 00-CB-A-12206 Planimetria Generale – Stato di progetto) è riportata la planimetria dell’impianto nella configurazione finale, a progetto di adeguamento realizzato.

Nei successivi paragrafi vengono descritti con maggior dettaglio gli interventi principali.

7.1 Nuove unità di compressione

Le nuove unità di compressione, denominate TC5 e TC6, sono costituite, ognuna, da una turbina a gas di tipo industriale da ca. 12 MW di potenza accoppiata ad un compressore centrifugo.

Le turbine, alimentate a gas naturale, sono equipaggiate con bruciatori a secco di tipo DLE (Dry Low Emission), in grado di garantire le migliori performance in termini di emissioni in atmosfera di NOx e CO, in accordo con le Best Available Technology.

Nella tabella seguente sono riportate le principali caratteristiche dei nuovi turbocompressori:

Turbocompressori TC5/TC6 (*) caratteristiche

Potenza meccanica (condizioni ISO) 13.500 kW Potenza termica (condizioni ISO) 36.500 kW

Combustibile gas naturale

Consumo combustibile ca. 3.800 Sm3/h

Efficienza termica ca. 37%

Ciclo semplice

Altezza camino 15 m

(28)

Dimensioni dello stack 3 x 2 m Portata fumi (condizioni ISO) (**) 140.000 Nm³/h

Temperatura fumi 555°C

Limite massimo emissioni NOx (**) 50 mg/Nm³ Limite massimo emissioni CO (**) 60 mg/Nm³ Note:

(*) Al momento non è ancora stato individuato il fornitore delle turbine a gas; i dati si riferiscono alla turbina Siemens SGT-400 che, nel range di potenza considerato, risulta essere quella più cautelativa in termini di emissioni in atmosfera.

(**) Portate fumi ed emissioni riguardano ogni singolo turbocompressore e sono riferite a fumi dry al 15% di O2

Tabella 7.3 – Caratteristiche dei nuovi turbocompressori TC5 e TC6

I turbocompressori saranno installati all’interno di due cabinati unità con struttura in carpenteria metallica, copertura e tamponature in pannelli insonorizzanti, realizzati su fondazioni in calcestruzzo armato.

I cabinati unità saranno inoltre provvisti dei seguenti impianti ausiliari:

• Impianto di ventilazione con elettroventilatori, che dovrà assicurare un ricambio d'aria sufficiente ad evitare ristagni di gas ed a garantire una temperatura interna non superiore a 45°C, con aria esterna a 40°C massimo

• Impianto di riscaldamento con aerotermi, dimensionato per mantenere una temperatura di 18°C all'interno del cabinato stesso, allo scopo di poter effettuare la manutenzione nell'interno del cabinato, con l'unità ferma e depressurizzata.

• Impianto antincendio (rilevamento ed estinzione) previsto a protezione delle sole zone con possibilità di innesco, costituito, per ogni posizione di rilevamento, da tre rilevatori del tipo a dilatazione metallica. Ogni cabinato unità sarà dotato di proprio impianto antincendio completamente automatico (in accordo alla norma UNI CEN/TS 14972, ed. agosto 2011), posizionato su skid posto all'esterno del relativo cabinato unità, e utilizzerà acqua nebulizzata (tipo FWSS a bassa pressione) come mezzo estinguente.

• Impianto di rilevamento gas, costituito da un sistema di rilevatori presenza gas di tipo catalitico con soglie di allarme e blocco tarate rispettivamente al 15% e 30% del L.E.L. (Lower Explosive Limit), posizionati vicino ai possibili punti di fughe di gas.

• Impianto di illuminazione d’esercizio, che garantirà un livello minimo di illuminazione pari a 200 Lux; è inoltre previsto un impianto di illuminazione d’emergenza funzionante in CA (230 V da UPS di impianto) ad inserzione/disinserzione automatica, legata al funzionamento dell’impianto illuminazione d’esercizio.

• Sistema di sollevamento per manutenzione e trasporto apparecchiature, costituito da un carroponte motorizzato, idoneo per la manutenzione ordinaria delle apparecchiature.

• Impianto distribuzione aria compressa/acqua per servizi vari.

(29)

Per le turbine a gas è previsto anche un cabinato motore, con la funzione di proteggere la turbina e di isolarla termicamente ed acusticamente. Ognuno dei due cabinati motore sarà provvisto di:

• porte di accesso dotate di barre antipanico e maniglie di chiusura con caratteristiche meccaniche idonee per sopportare la pressione interna del cabinato durante il normale funzionamento;

• portoni dimensionati per l’estrazione delle parti più ingombranti;

• opportune spie visive facilmente accessibili (oblò);

• paranco con monorotaia per movimentare la turbina e ausiliari o i pannelli facilmente smontabili sul tetto per intervento con carroponte;

• monitoraggio temperature in almeno due punti (con allarme e blocco);

• impianto di ventilazione adeguatamente dimensionato per garantire le temperature e i ricambi d’aria necessari all’interno del cabinato;

• impianto di illuminazione di esercizio e di emergenza;

• impianto di rilevamento antincendio costituito da rilevatori termici e impianto antincendio completamente automatico (in accordo alle norme UNI CEN/TS 14972), che utilizzerà come mezzo estinguente acqua nebulizzata a bassa pressione;

• impianto di rilevamento atmosfera pericolosa con rilevatori di gas di tipo catalitico, installati all’ingresso e all’uscita della ventilazione cabinato motore.

Il sistema di scarico di gas combusti sarà a sviluppo orizzontale all’interno del cabinato unità, con camino verticale posto all’esterno, laterale al cabinato e alto circa 15 m. Il camino sarà realizzato in lamiera in acciaio isolata termicamente. Il condotto fumi sarà equipaggiato con silenziatori e con prese flangiate per il prelievo di campioni di fumi in accordo alla norma UNI EN 15259 e UNI 10969. Sono inoltre previste due prese per il sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni in atmosfera (CEMS), da installare sul cabinato unità.

Gli interventi relativi ai nuovi turbocompressori TC5 e TC6 prevedono, inoltre:

• L’installazione di un impianto per la riduzione della pressione del fuel gas (che sarà prelevato a valle dei filtri di impianto) per ogni unità, costituito da: uno scambiatore di calore acqua/gas per riscaldare il fuel gas (E-503 per il TC5 ed E-603 per il TC6), una linea di riduzione provvista di due valvole insonorizzate e un filtro bistadio a cartucce e pacco lamellare (S-503 ed S-603);

• L’installazione di un misuratore di portata non fiscale del fuel gas;

• Un sistema di lubrificazione. La lubrificazione del compressore gas e della turbina di potenza sarà effettuata mediante circolazione forzata di olio minerale, contenuto in un serbatoio in acciaio alloggiato sul basamento dell’unità. La pompa principale sarà azionata dalla turbina; sono inoltre previste una pompa ausiliaria di pre-post lubrificazione, con motore in c.a. e una pompa di emergenza azionata da un motore in c.c. Il raffreddamento dell’olio sarà effettuato mediante aerorefrigerante munito di ventilatori azionati da motori elettrici in c.a. (tre, ognuno al 50% della portata d’aria necessaria) del tipo a bassa emissione sonora. Il sistema di lubrificazione del compressore e della turbina di potenza comprende anche uno sfiato collegato con separatore automatico vapori d’olio; le condense dei vapori a valle del separatore

(30)

automatico saranno raccolte e convogliate in pozzetti ciechi ed impermeabilizzati a bordo macchina. Sono inoltre previste idonee predisposizioni per l’eventuale invio dell’olio a un impianto di trattamento.

• L’installazione di due Control Cabinet, uno per ogni macchina, per ospitare i quadri elettrici e strumentali per l’alimentazione delle utenze di unità, e per il controllo stesso dell’unità di compressione (Sistema di Controllo Unità S.C.U.)

Il piping di unità sarà, per quanto possibile, interrato o contenuto in cappe acustiche e sarà dimensionato per una velocità media del gas di 18 m/s per il normale esercizio ed una velocità massima di 35 m/s nei transitori di avviamento ed incremento di portata, per il raggiungimento del set-point.

Le tubazioni e le apparecchiature a valle degli scambiatori E-503/E-603 fino alla turbina saranno coibentate e tracciate, al fine di mantenere la temperatura minima richiesta del gas combustibile.

La pavimentazione del piazzale delle nuove unità di compressione sarà realizzata con ghiaia industriale.

Il piazzale sarà raccordato alle strade limitrofe e sarà delimitato da cordoli prefabbricati posti al piano asfalto. Il piazzale permetterà il transito di tutti i mezzi di sollevamento e trasporto per i necessari interventi di manutenzione delle apparecchiature.

Le aiuole e le aree non pavimentate verranno opportunamente sistemate con terreno vegetale e adeguata piantumazione.

7.2 Sistema di trigenerazione

Il sistema di trigenerazione è costituito da tre motori di tipo alternativo a combustione interna, alimentati a gas naturale, collegati a tre generatori per la produzione dell’energia elettrica necessaria al funzionamento dell’impianto di compressione (impianti, uffici e illuminazione esterna).

Il calore residuo dei motori, proveniente dai fumi di scarico e dal liquido di raffreddamento e quello di raffreddamento di acqua e olio, viene recuperato allo scopo di produrre energia termica sotto forma di acqua calda. Il calore recuperato viene utilizzato per il preriscaldo del fuel gas, per il riscaldamento di uffici e di cabinati TC, per la produzione di acqua calda per usi sanitari e per alimentare un gruppo frigorifero ad assorbimento che permette il raffrescamento della palazzina uffici.

I tre motori (denominati DGE-1/DGE-2/DGE-3) avranno pari potenza e funzioneranno in parallelo. La potenzialità necessaria per la produzione di acqua calda è garantita dal funzionamento di due motori (il terzo rimane come riserva), dimensionati ognuno per il 50%

del carico termico.

Ognuno dei motori è dotato di camino di scarico dei fumi, alto 10 mt, in acciaio INOX e isolato termicamente. In ogni camino è prevista una marmitta residenziale silenziata, un sistema di abbattimento emissioni “a secco” ed uno scambiatore di calore acqua/fumi di tipo a fascio tubiero.

Sui camini sono inoltre previsti apposite prese, realizzate in accordo alla norma UNI EN 15259, adatte ad alloggiare la strumentazione necessaria alle analisi dei fumi di scarico.

I motori trigenerativi garantiscono basse emissioni di inquinanti NOx e CO e sono alloggiati all’interno di un cabinato fonoassorbente.

Nella Tabella 7.4 sono riassunte le caratteristiche dei motori per trigenerazione.

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Motori per trigenerazione

Caratteristiche (DGE1/2/3)

Potenza termica 694 kW

Combustibile gas naturale

Consumo di combustibile 72 Sm3/h

Potenzialità termica 381 kW

Potenzialità elettrica 263 kW

Efficienza elettrica ca. 37,9%

Efficienza energetica complessiva ca. 92,8%

Altezza camino 10 m

Diametro dello stack Ø 0,30 m

Portata fumi (*) 1.200 Nm³/h

Temperatura fumi 110°C

Limite massimo emissioni NOx (*) 80 mg/Nm³ Limite massimo emissioni CO (*) 60 mg/Nm³ Note:

(*) Portate fumi ed emissioni riguardano ogni singola apparecchiatura e sono riferite a fumi dry al 5% di O2

Tabella 7.4 – Caratteristiche dei motori per trigenerazione

In Figura 7.1 è rappresentato lo schema di funzionamento semplificato del sistema di Trigenerazione.

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Figura 7.1 - Schema di funzionamento semplificato del sistema di Trigenerazione

Per il raffrescamento degli edifici è prevista l’installazione di tre gruppi frigoriferi ad assorbimento (due in funzione ed uno in riserva), denominati ER-1/ER-2/ER-3, alimentati con acqua a 90°C prodotta dai motori. Ogni assorbitore ha una potenza frigorifera pari a 150 kW ed un COP (coefficiente di prestazione) pari ad almeno 0,7.

Ogni assorbitore è corredato da una torre evaporativa (ET-1/ET-2/ET-3) per l’acqua di raffreddamento, che necessita di un reintegro stimato pari a 6,7 l/minuto di acqua quando in esercizio alla massima potenza.

I gruppi frigoriferi ad assorbimento sono dotati di un sistema trattamento che consente il ricircolo delle acque di spurgo.

Completano il sistema le pompe di distribuzione di acqua calda riscaldamento fuel gas (P-6 A/B), per la distribuzione di acqua calda riscaldamento cabinati unità (P-7 A/B), per la distribuzione di acqua calda riscaldamento fabbricati (P-8 A/B) e di distribuzione acqua calda gruppo assorbitore (P-9 A/B), oltre alla strumentazione ed al pannello di controllo dei gruppi.

Gli assorbitori e le torri saranno installati all'aperto, su di una platea in cemento avente dimensioni di 8m x 4m, nell'area adiacente ai gruppi frigoriferi esistenti.

7.3 Impianti ausiliari

Nell’ambito delle opere di adeguamento degli impianti ausiliari si prevede:

• la realizzazione di un nuovo sistema di recupero gas di impianto (in sostituzione dell’attuale) costituito da un compressore recupero gas (K-1) alloggiato all’interno di un nuovo cabinato (package PK-1)

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• il potenziamento del sistema di filtraggio gas installato sul collettore di aspirazione

• la realizzazione di un impianto per la produzione aria compressa per attuatori/strumenti con relativo fabbricato e la sostituzione degli attuatori a gas delle valvole con attuatori ad aria a bassa pressione

• l’adeguamento del sistema di raccolta delle soluzioni acquose dal circuito acque industriali

• l’adeguamento della rete di raccolta degli scarichi dei filtri

• l’adeguamento del sistema di approvvigionamento delle acque

• la realizzazione di un nuovo vent non silenziato (ME-4) a servizio della valvola di sicurezza linea

• il rifacimento, da singola a doppia candela, e lo spostamento del vent non silenziato ME-3, a servizio dell’esistente serbatoio Slop (V-10) e dello scarico rapido di impianto

• il rifacimento del Sistema di Controllo, Regolazione e Misura di impianto (S.C.S)

• l’installazione di un nuovo sistema antincendio (package PK-4)

Di seguito vengono brevemente descritti i principali interventi:

Package compressore per il recupero del gas naturale (PK-1)

E’ prevista la realizzazione di un package di recupero gas (PK-1), in sostituzione dell’esistente, che manda sul collettore di uscita dall’impianto il gas naturale altrimenti emesso in atmosfera nel caso di depressurizzazione dell’impianto o delle Unità di compressione.

Il sistema di recupero è costituito da un elettrocompressore (K-1), che provvede a prelevare il gas da una nuova tubazione-serbatoio da 48”, nella quale viene raccolto il gas scaricato dalle Unità in condizioni di emergenza, per poi comprimerlo, raffreddarlo ed immetterlo nel collettore in uscita impianto.

Il package PK-1, interamente assemblato su slitta, è alloggiato in un cabinato costituito da pannelli fonoassorbenti realizzati con materiali resistenti al fuoco. L'accesso alle apparecchiature è consentito da una porta dotata internamente di maniglione antipanico;

l’apertura della porta disattiva l’impianto antincendio.

Il cabinato è dotato di impianto di ventilazione e di illuminazione interna. In presenza di fuoco all'interno del cabinato, il sistema di ventilazione si arresta automaticamente e le serrande di ventilazione e le prese d'aria chiuse, in modo tale che l'aria esterna non possa penetrare nel cabinato stesso. Opportuni sensori per la presenza di gas e rilevatori termici per incendio (sistema fire&gas detection) provocheranno il blocco dell’unità o l’inibizione all’avviamento se l’unità è ferma in caso di intervento.

Il cabinato è inoltre equipaggiato con un sistema antincendio a CO2 completamente automatico. Le bombole antincendio sono collocate su apposito rack situato all'esterno del cabinato e racchiuse in un armadio collocato a distanza di sicurezza dal cabinato stesso.

All’esterno del cabinato sarà posto un dispositivo d'arresto di emergenza.

Il sistema di recupero è controllato dal Sistema di Controllo Stazione che invierà al Sistema di Controllo Unità (SCU) il “consenso all’avviamento” del compressore, previa verifica della corretta posizione delle valvole di processo e delle pressioni in aspirazione e in mandata del compressore.

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Una volta verificato che (6 barg ≤ pasp ≤ pmand), il SCU avvia automaticamente l’elettrocompressore che manda il gas nel gasdotto in uscita impianto. Al raggiungimento della pressione di 2 barg in aspirazione, il SCU ferma l’elettrocompressore.

In caso di anomalia del sistema di recupero, il gas da ventare andrà direttamente all’esistente terminale di scarico silenziato ME-2A.

Filtri gas in aspirazione

L’esistente batteria di filtri a cicloni sul collettore di aspirazione sarà potenziata, dimensionandola per 4.630.000 Sm3/h di gas, mediante l’aggiunta di due nuovi filtri (S4 e S5), uguali agli esistenti, in configurazione ad anello, con perdite di carico dell’ordine di 0,1 bar.

I filtri, con i bocchelli posti lateralmente, hanno un dispositivo di scarico automatico verso il serbatoio di slop esistente dotato di sistema di monitoraggio per la verifica del corretto funzionamento della valvola.

Le valvole di intercettazione dei filtri sono ad azionamento solo manuale e dotate di fine corsa con segnalazione ad SCS.

Il sistema di filtraggio soddisfa i seguenti requisiti:

• solidi in sospensione: deve essere garantita la separazione della quantità massima di 1 mg/m3 (a 15°C e 1,013 bara);

• liquidi in sospensione: deve essere garantita la separazione della quantità massima di 200 mg/m3 (a 15°C e 1,013 bara) (da non considerare condizione normale di esercizio);

• grado di separazione: il grado di separazione dovrà essere del 99% delle particelle superiori a 8 µm nel campo di portata fra 25 e 100%.

In prossimità dei filtri è prevista una presa di acqua e una di aria per la loro pulizia.

Gli attuali filtri orizzontali dedicati alle unità TC1 e TC2 saranno smantellati.

Aria compressa per strumenti e servizi

E’ prevista la realizzazione di un sistema centralizzato di produzione aria compressa per l'alimentazione degli attuatori delle valvole motorizzate e per gli strumenti, sia per le nuove installazioni che per quelle esistenti, che verranno opportunamente modificate.

Il sistema è costituito da due elettrocompressori (K-5 A/B, uno funzionante e uno di riserva) con pressione di mandata di 12 bar. Il dew point dell’aria alla pressione di sarà di -20°C.

L'aria compressa, opportunamente raffreddata e filtrata da refrigeranti aria-aria, sarà disidratata da due package di disidratazione (uno di riserva all’altro), ognuno costituito da due essiccatori del tipo a rigenerazione automatica.

L'aria filtrata ed essiccata in uscita dal sistema verrà inviata ad un serbatoio di accumulo, dimensionato per garantire, con il sistema di aria fermo, il funzionamento degli strumenti per 30 minuti. Dal serbatoio di accumulo, l'aria compressa verrà inviata ai diversi attuatori mediante la rete di distribuzione. La rete di distribuzione verrà utilizzata per la distribuzione dell’aria strumenti nei vari punti dell’impianto.

Il sistema sarà completo di quadro controllo locale alimentato dal quadro di continuità dell’impianto, con sequenze di avviamento/arresto compressore e sarà ubicato in apposito fabbricato in muratura. Sono previsti opportuni strumenti per allarme in caso di bassa pressione aria.

Dal sistema aria compressa sarà derivata, a valle degli essiccatori, anche l’aria servizi, che verrà inviata in un serbatoio di accumulo della capacità di almeno 500 litri.

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Dal serbatoio, l’aria servizi sarà immessa nella rete di distribuzione, con prese di utilizzazione in prossimità dei filtri gas (di impianto e di unità), dei compressori, del gruppo elettrogeno, del locale caldaie, del refrigerante, del compressore aria, nell’officina meccanica e nel laboratorio ELE/SMI nel fabbricato principale.

Tutto il piping sarà realizzato in acciaio zincato a caldo.

Serbatoio di slop

Il serbatoio di slop (V-10) è installato sotto il piano di campagna in una vasca di cemento a tenuta in modo da poter essere ispezionato.

Sarà adeguata la rete di raccolta degli scarichi automatici provenienti dai filtri in aspirazione dell’impianto di compressione gas.

Il serbatoio è dotato di un livellostato per segnalare alto livello ad SCS ed uno per attivare il blocco di secondo grado di impianto per altissimo livello; è inoltre provvisto di un indicatore di livello e di una pompa centrifuga verticale per l’estrazione dei liquidi ed il carico su autobotte.

La tubazione di sfiato all’atmosfera (ME-3) sarà portata in prossimità dell’area vent e sarà dotata di proprio sistema di rilevamento e spegnimento fiamma.

Sistema alimentazione e distribuzione acqua per usi industriali e irrigui

Il sistema di alimentazione e distribuzione acqua per usi industriali e irrigui sarà adeguato in funzione della nuova planimetria impiantistica.

In particolare, sarà previsto un impianto acqua servizi per la distribuzione nelle seguenti aree: in prossimità di ciascuna unità di compressione, di ciascun filtro, del refrigerante gas, dell'impianto di riduzione, del locale del gruppo elettrogeno, del locale caldaia, del deposito olio in fusti e pompe trasferimento olio. Per ciascun punto di distribuzione verrà prevista una presa di acqua intercettabile con valvola a sfera e provvista di attacco rapido per le necessità di lavaggio degli impianti.

Sarà inoltre previsto un impianto per l'irrigazione delle aree verdi dell’impianto.

L’alimentazione delle reti di distribuzione idrica avverrà preferibilmente per mezzo di acqua di pozzo o, in alternativa, da acqua prelevata dall’acquedotto comunale.

Package antincendio (PK-4)

Il nuovo package antincendio PK-4, a servizio dell’anello antincendio, è costituito da una motopompa diesel (P-14) e da una pompa elettrica (P-13), montate su un unico basamento metallico installato sulla vasca antincendio. Il basamento alloggia anche il collettore di mandata, il circuito di prova con misuratore di portata, il serbatoio del gasolio del motore Diesel, la strumentazione, i quadri di controllo.

L’intero gruppo antincendio, compresi i quadri elettrici, sarà fornito montato su skid e contenuto in una cofanatura conforme alla norma UNI 11292.

7.4 Adeguamento del piping d’impianto

Le unità di compressione aspireranno da un collettore ad anello ed avranno lo stesso collettore di mandata.

E’ previsto il prolungamento del collettore di aspirazione delle TC3 e TC4 per il collegamento con le nuove unità in configurazione ad anello, ed il prolungamento del collettore di riciclo. Si prevede anche la predisposizione del sistema di recupero gas per nuove macchine secondo ultimo standard.

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