• Non ci sono risultati.

Rassegna Stampa. Martedì 20 Aprile 2021

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Rassegna Stampa. Martedì 20 Aprile 2021"

Copied!
20
0
0

Testo completo

(1)

Rassegna Stampa

Martedì 20 Aprile

2021

(2)

Martedì 20 aprile 2021

www.lagazzettadelmezzogiorno.it L

A

G

AZZETTA DI

P

UGLIA

- C

ORRIERE DELLE

P

UGLIE

Quotidiano fondato nel 1887

SALENTO

TESTATA INDIPENDENTE CHE NON PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI PREVISTI DALLA LEGGE N° 250/90

TIMORI PER L’EMERGENZA COVID MANCANO LE DOSI. SCORTE QUASI ESAURITE. NIENTE CONSEGNE PRIMA DI DOMANI

La Puglia senza vaccini

Oggi il decreto per il pass negli spostamenti tra regioni Tensione nella scuola. Dilaga la rivolta della ristorazione

Pugliesi in zona rossa fino alla fine del mese

SCAGLIARINI A PAGINA 4>>

I «furbetti» rischiano 5mila euro di multa

SERVIZIO A PAGINA 4>>

FIGLIUOLOVenerdì sarà a Bari l La Puglia senza vaccini chiede soccorso al generale Fi- gliuolo. Forse fiale in prestito dal Lazio. La regione resterà zona rossa fino al 30. Allo stu- dio il pass per i vaccinati.

SERVIZI ALLE PAGINE 4, 5 E 6>>

(3)

Martedì 20 aprile 2021

4 PRIMO PIANO

CORONAVIRUS

LA BATTAGLIA CONTRO LA PANDEMIA

472MILA DOSI ENTRO IL 12 MAGGIO Attese pochissime fiale di AstraZeneca possibili rallentamenti negli hub. Slitta a venerdì la visita del generale Figliuolo a Bari

VA C C I N I ALLE USCA IL COMPITO DI ACCERTAMENTI SANITARI. E LA REGIONE APPROVA I TEST ANTIGIENICI VELOCI

Medici di base: somministrate 82mila dosi, ne servono altre

lDai primi giorni di aprile a ieri i medici di famiglia pugliesi hanno somministrato 82mila do- si di vaccino, circa l’8% di tutti i vaccini inoculati nella regione. Lo comunica la Fimmg Puglia, evidenziando che i dati confermano una progres- siva accelerazione nelle somministrazioni. Il to- tale delle dosi somministrate dai medici di me- dicina generale pugliesi, infatti, è passato da 33mi- la all’11 aprile 2021 a 40mila al 13 aprile, poi 76mila al 18 aprile e 82mila al 19 aprile. «Le forniture di vaccino ai medici di Medicina generale - spiega la Fimmg di Bari - sono legate alle quantità ricevute ogni settimana da Roma. Quindi le dosi limitate a disposizione della Asl incidono inevitabilmente sulle consegne di vaccino da destinare ai medici di base che stanno dando un contributo decisivo alla campagna vaccinale». In Puglia «purtroppo, i vac- cini arrivano ai medici di medicina generale con il contagocce. E nelle Asl anche le scorte per le seconde dosi sono quasi esaurite. Se continua così, la campagna di vaccinazione ad opera della me- dicina generale si dovrà fermare» conferma Fi-

lippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Omceo.

In attività anche le 89 Usca, le Unità speciali pugliesi composte da medici con il compito di assistere i pazienti positivi al Covid che non ne- cessitano di ricovero in ospedale. In una delibera approvata ieri è previsto che oltre ad effettuare l’attività di monitoraggio dei pazienti Covid cu- rati a domicilio, dovranno «garantire le attività di sorveglianza sanitaria» (sono stati dotati di eco- grafi portatili) e «di esecuzione dei test anche a domicilio». La Regione ieri ha anche autorizzato le Asl, gli ospedali e gli Irccs ad assicurare «l’uti - lizzo massivo dei test antigenici rapidi con ana- lizzatori automatici PoCT (Point of Care Testing) acquisiti dalla Protezione civile, «atteso che gli stessi risultano, in base alle dichiarazioni del produttore, classificabili come test di terza o ul- tima generazione». Si tratta di test antigenici veloci ritenuti molto affidabili nei risultati, anche se il tampone molecolare resta il metodo più attendibile. [red. reg.]

di vaccini AstraZeneca rende tutto molto più complicato.

La Puglia ha così dovuto tirare il freno a mano, tanto che ieri (dopo una set- timana a 30mila dosi al giorno) si è scesi sotto le 20mila somministrazioni. Oggi - spiegano dalla Protezione civile - l’atti - vità dei centri vaccinali è garantita, ma domani potrà essere effettuata soltanto se stasera arriveranno le dosi promesse in attesa del «carico» del giorno successivo.

Ma nel frattempo alcune Asl stanno co- minciando a spostare gli appuntamenti per i richiami con AstraZeneca, così da non mettere a rischio gli appuntamenti per le prime dosi.

Ieri, intanto, una ordinanza del mini- stro Roberto Speranza ha messo una se- ria ipoteca sulle speranze di tornare in zona arancione a partire da lunedì pros- simo. La Puglia, insieme alla Valle d’Ao - sta, rimarrà infatti «rossa» fino al 30 apri- le «fatta salva una nuova classificazione»:

il ministero ha valutato negativamente l’incidenza dei nuovi casi (che nella set- timana 9-15 aprile era superiore a 250 ogni 100mila abitanti). Anche per questo ieri Emiliano e l’assessore Delli Noci (Svi- luppo Economico) hanno scritto a Spe- ranza per chiedere di consentire la ria- pertura dal 26 di tutte le attività com- merciali (compresi i parrucchieri).

MASSIMILIANO SCAGLIARINI

lBARI. Da domani al 12 maggio la Puglia dovrebbe ricevere 392mila dosi di vaccini Pfizer, 27.390 di Moderna (in real- tà già arrivate) e appena 21.400 di Astra- Zeneca. Ma per far fronte alle prossime 48 ore (oggi e soprattutto domani) l’unica possibilità è un «prestito» di vaccini che dovrebbero arrivare da Roma entro sta- notte.

Il commissario Francesco Paolo Fi- gliuolo (che ha spostato a venerdì la visita a Bari) ha infatti accolto la richiesta di

«aiuto» del capo della Protezione civile pugliese, Mario Lerario. La tabella con l’inventario che Lerario ha trasmesso a Roma mostra infatti come a ieri mattina nei frigoriferi ci fossero appena 37.828 dosi, distribuite però in maniera non uni- forme: tutto esaurito a Bari e Brindisi, qualche disponibilità solo a Foggia, Lec- ce, Taranto e nella Bat da dove il per- sonale della Protezione civile ha trasfe- rito le fiale per consentire l’operatività dei centri vaccinali anche nel capoluogo.

Dopo il passaggio di consegne nell’or - ganizzazione della campagna vaccinale dal dipartimento Salute della Regione al- la Protezione civile, dunque, il vero pro- blema pugliese si confermano le forni- ture. Ieri come previsto è stata superata quota un milione di dosi somministrate, utilizzando (secondo il ministero) il 92,5% di quelle consegnate (ma il dato reale in realtà è più alto). «Abbiamo delle macchine vaccinali mostruose - ha detto ieri in tv il presidente Michele Emiliano -, quella della Puglia mi è addirittura scap- pata di mano ad un certo punto perché era talmente forte la capacità vaccinale che il commissario Figliuolo ci ha detto di ral- lentare. Tutte le Regioni potrebbero fare molte più somministrazioni, ma non ci arrivano i vaccini». Già da ieri la Regione ha dato disposizione di sospendere le vac- cinazioni «a sportello» alle persone tra i 60 e i 79 anni che dovranno attendere il proprio turno (cioè il giorno indicato in fase di adesione alla campagna), senza più possibilità di anticipare: il vero pro- blema, adesso, è che la bassa disponibilità

Contagi e ricoveri Altre 46 vittime Intensive piene

Nelle ultime 24 in Pu- glia sono risultati 584 ca- si positivi su 6.130 test analizzati, con una inci- denza del 9,5% (in calo).

Sono stati inoltre regi- strati 46 decessi, la metà dei quali in provincia di Bari. Diminuisce di poco il numero complessivo dei pazienti ricoverati in ospedale, che sono 2.157, ma sale ancora la percentuale di occupa- zione di posti letto nelle Terapie intensive (49%, a fronte di una media italia- na del 36%). Anche nei reparti di Malattie infetti- ve e Pneumologia si regi- stra ancora un tasso del 50%, sopra di dieci punti rispetto alla soglia critica indicata dal ministero della Salute.

I nuovi casi positivi sono 278 in provincia di Bari, 49 in provincia di Brindi- si, 28 nella Bat, 131 in provincia di Foggia, 77 in provincia di Lecce, 23 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori re- gione, 3 di residenza non nota sono stati attribuiti. I decessi registrati nelle ul- time 24 ore sono 23 in provincia di Bari, 3 in pro- vincia di Brindisi, 2 nella Bat 6 in provincia di Fog- gia, 7 in provincia di Lec- ce, 5 in provincia di Ta- ranto.

RESTRIZIONI E VACCINILa Puglia resterà in zona rossa sino al 30 aprile a causa dell’alto tasso di ricoveri, nonostante la contagiosità sia in lieve calo. E sono attesi nuovi rifornimenti di vaccini dopo che è stata accelerata la campagna vaccinale

.

La Puglia senza vaccini Un «prestito» da Roma

Zona rossa fino al 30. Emiliano a Speranza: far riaprire i negozi

L’I N C H I E S TA LA PROCURA DI BARI STA PER CHIUDERE IL FASCICOLO. ULTIMI ACCERTAMENTI DEI NAS SULLE DICHIARAZIONI DEI «CAREGIVER»

Furbetti, per i medici ipotesi peculato ai vaccinati solo 5mila euro di multa

lBARI.I medici che hanno somministrato dosi di vaccino a persone senza requisiti ri- schiano l’accusa di peculato. Ma chi ha ri- cevuto l’iniezione non è imputabile, e potrebbe dunque cavarsela con una sanzione ammini- strativa da 5mila euro. È questa l’impostazione su cui lavora la Procura di Bari, che a breve chiuderà l’inchiesta sui «furbetti» delle vac- cinazioni.

Il fascicolo del pm Baldo Pisani è alle battute finali. I Nas dei carabinieri, cui sono state delegate le indagini, sta chiudendo infatti l’in - formativa che contiene l’esito dei controlli ef- fettuati sui primi quattro mesi della campagna vaccinale, in cui rientra - tra l’altro - anche la relazione predisposta dal Nirs, il Nucleo ispet- tivo regionale della sanità guidato dall’avvo - cato Antonio La Scala. I casi all’attenzione della magistratura non dovrebbero essere nu- merosi, anche perché - a fronte di un quadro normativo tutt’altro che chiaro, con circolari che hanno cambiato le regole 19 volte in tre mesi - ci si concentrerà soltanto sulle violazioni

più clamorose. E l’accusa ipotizzabile a carico dei pubblici ufficiali (come lo sono i dirigenti medici) è, appunto, quella di peculato per di- strazione: questo perché il vaccino sarebbe stato destinato ad uno scopo diverso rispetto a quello originariamente previsto. Ovvero uti- lizzato per una persona che non ne aveva di- ritto rispetto a quelle che erano le indicazioni.

Diverso il discorso per il beneficiario della somministrazione. Qui infatti non può essere ipotizzato alcun reato, a meno che non sia stata fornita una dichiarazione falsa: a questo pro- posito è in corso una verifica sulle attestazioni dei «caregiver», le persone che a cavallo del weekend di Pasqua hanno ottenuto la vacci- nazione attestando appunto di essere i «ba- danti» di un disabile grave. Un diritto previsto dal Piano vaccinale che, però, in alcuni casi potrebbe essersi trasformato in un espediente per vaccinare intere famiglie. In tutti gli altri casi, l’unico appiglio è la sanzione ammini- strativa fino a 5mila euro prevista per le pre- stazioni sanitarie rese in assenza di requisiti.

Si tratta però, appunto, di una sanzione am- ministrativa e non di una sanzione penale, che dovrà essere irrogata dalla stessa Regione, e per questo potrebbe essere ammesso anche il pagamento in misura ridotta: potrebbe essere possibile cavarsela con 2mila euro.

Le somministrazioni «dubbie» finite nel mi- rino degli ispettori regionali sono circa 7mila, ma la stragrande maggioranza è stata spiegata con registrazioni imperfette nel sistema in- formatico (ad esempio con una categoria er- rata). Ci sono però anche i casi lampanti di vaccinazione effettuata in assenza di requisiti, vedi ad esempio alcuni professionisti che non rientravano in alcuna delle categorie di rischio previste all’inizio della campagna vaccinale, ma anche i parenti dei medici. La giustifi- cazione più gettonata, quella delle «dosi avan- zate», in alcuni casi è stata messa in dubbio dal ritrovamento negli ambulatori di «post it» con il nome e il numero di telefono del fortunato prescelto per recitare il ruolo del «primo che passa». [m.scagl.]

RACALE Le file in attesa dei cittadini che vanno a vaccinarsi negli hub su appuntamento con i medici di base

.

(4)

Martedì 20 aprile 2021

6 PRIMO PIANO

CORONAVIRUS

LA GUERRA ALLA PANDEMIA

SCONTRO SUL COPRIFUOCO In questa fase la scelta del governo è mantenere gli orari vigenti, valutando di settimana in settimana». Ma la Lega protesta

Oggi il verdetto del Cts poi l’ok alle riaperture

Dal 26 bar e ristoranti, ma non al chiuso. Il nodo del pass

lROMA.Nelle prossime ore il Comitato tec- nico scientifico, poi il confronto con le regioni, e domani, o al più tardi giovedì, il Consiglio dei ministri per mettere nero su bianco il nuovo decreto che indicherà il calendario e le regole per le riaperture, con 11 regioni e le provincie di Trento e Bolzano che, dati alla mano, puntano alla zona gialla. Il governo conferma la road map annunciata dal premier Mario Draghi stoppan- do da un lato le pressioni che arrivano dal centrodestra per posticipare il coprifuoco e apri- re in zona gialla anche i bar e i ristoranti al chiuso e dall’altro quelle di buona parte delle regioni che chiedono di rivedere la scelta di riportare tutti gli studenti in

classe dal 26 se non si inter- verrà sui trasporti.

Il primo passaggio è la riu- nione degli esperti del Cts che dovranno esprimere un pare- re sul pass che servirà per spostarsi tra le regioni di co- lore diverso ma anche per ac- cedere ad alcuni eventi, come assistere a spettacoli dal vivo o andare al cinema. Le cer- tezze al momento sono due: la prima è che non sarà pronto per il 26 aprile, dunque da lu-

nedì prossimo ci si sposterà verso le regioni rosse e arancioni con l’autocertificazione e uno dei tre documenti necessari allegato, il certi- ficato vaccinale, quello di avvenuta guarigione o l’esito del tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. L’altra è che il pass sarà in linea con quello europeo che dovrebbe diventare ope- rativo tra giugno e luglio. Prima si capisce come funziona quello Ue e poi ci si adegua. L’ipotesi più concreta è utilizzare una app che contenga un Qr code con le informazioni, da esibire a richiesta. L’indiziata numero uno è «Io», la app della Pubblica amministrazione già utilizzata per il cashback di Stato: è costruita, dicono gli esperti, secondo tutti i canoni europei per quan- to riguarda l’identità digitale e il rispetto della privacy, dunque già pronta per l’utilizzo. In ogni

caso una decisione definitiva ancora non c’è.

Sul tavolo degli esperti del Cts ci saranno anche le linee guida delle Regioni per le ria- perture che, almeno su due punti, suscitano perplessità e preoccupazione: né la richiesta di riaprire bar e ristoranti anche in zona aran- cione e rossa, né l’utilizzo degli spogliatoi in piscine e palestre (queste ultime le regioni chie- dono che possano aprire dal 15 maggio e non il primo giugno) dovrebbero passare il vaglio.

E ad alimentare le tensioni all’interno della maggioranza e tra governo e regioni è proprio la questione dei ristoranti, che si porta dietro quel- la del coprifuoco: buona parte dei presidenti e del centrodestra vorrebbero poter aprire anche i locali al chiuso in zona gialla e po- sticipare il divieto di circo- lazione alle 23 o a mezzanot- te.

«Se perfino il ministro Speranza è arrivato alla con- clusione che all’aperto si ri- schia meno che al chiuso, non penso che le 22, le 23 o le 24 facciano la differenza. Di- pende dal buon senso degli italiani» dice il leader della Lega Matteo Salvini che par- la di «tabù» che deve cadere. Da palazzo Chigi si ribadisce però che sul cronoprogramma e sulle misure vale l’impostazione, già generosa, illu- strata venerdì dal premier Mario Draghi in conferenza stampa e ribadita da Speranza: «In questa fase la scelta del governo è mantenere il coprifuoco così come vigente, si valuterà la cur- va epidemiologica ed eventuali ulteriori misure di settimana in settimana».

La prima, di queste valutazioni ci sarà con il monitoraggio di venerdì e sarà quella che de- terminerà le prime regioni in cui sarà possibile riaprire. Stando ai dati attuali, sono 11 - Abruz- zo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, La- zio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Pie- monte, Umbria e Veneto - oltre alle province di Trento e Bolzano a puntare alla zona gialla. [ag.]

Numero ancora alti Cauti gli esperti

«Ci vuole prudenza»

Sulle riaperture graduali deci- se dal governo la parola d’ordine degli esperti è «prudenza». Per An- drea Crisanti, una delle figure più ascoltate di questa emergenza, la scelta dell’esecutivo non è proprio una buona idea. «Non ci sono i nu- meri per riaprire ristoranti, pale- stre e cinema. I dati che abbiamo non giustificano queste decisioni.

Vorrei capire cosa è stato calcola- to e ragionato, quanti morti siamo disposti a tollerare». Non solo: se- condo il microbiologo dell’Azien - da ospedaliera di Padova «non si vaccina con alti livelli di trasmis- sione, è un azzardo biologico. In questo modo si dà al virus l’oppor - tunità di mutare. Siamo governati da persone che non hanno gli stru- menti conoscitivi giusti». A partire dal Cts: «nel primo non c’erano persone competenti, nel secondo i competenti sono in minoranza».

Ancor più dura la posizione degli anestesisti, che per bocca della lo- ro presidente si dicono «rassegna- ti ma ubbidienti». «Noi non abbia- mo notato grandi differenze dal punto di vista clinico rispetto ad al- tri periodi, quindi le riaperture ci lasciano perplessi. Non ci sono le premesse per sentirsi sicuri. Sap- piamo che i contagi ricominceran- no», sottolinea Flavia Petrini, pre- sidente della Società italiana di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti). E spiega: «Per quanto riguarda noi, nulla è cam- biato. Quando si allentano le re- strizioni, dopo 2-3 settimane i pa- zienti ricominciano ad arrivare».

[ag.]

Uno studio prevede altri guai

«Restrizioni o nuova ondata»

La stampa francese attacca l’Italia. Novità sul plasma

Si valutano i test salivari per avere scuole più sicure

Ultimatum di sindacati e presidi: altrimenti no tutti in classe

lROMA.Test salivali rapidi agli studenti e vaccini in autunno anche ai bambini e ai ragazzi.

Il Governo sta studiando le misure da mettere in campo per rendere più sicuro il rientro della totalità degli alunni in classe dal 26 aprile. Sulla data, che fa già tremare molti dirigenti scolastici e preoccupa diversi sindacati, nelle ultime ore hanno espresso perplessità Regioni ed Enti lo- cali, i quali nelle prossi- me ore incontreranno il Governo. «Ci dovrà esse- re un mix di soluzioni che non dev’essere solo sul trasporto pubblico locale - avverte il presidente del- la Conferenza delle Re- gioni, Massimiliano Fe- driga - ma anche sull’or - ganizzazione scolastica e sulle altre misure che prevedono una modula- zione delle percentuali. Vogliamo trovare solu- zioni ma bisogna raccontare la verità e dire fin dove è possibile arrivare, altrimenti si fanno danni. Meglio dire i limiti con chiarezza e serietà altrimenti non si risolvono i problemi».

Tra le ipotesi sul tavolo, quella di orari sca- glionati per le entrate negli istituti, mantenendo il 50% di presenza sui mezzi rispetto alla ca-

pienza. Oppure, per non rischiare di aumentare questa stessa percentuale, chiedere (anche se i tempi sarebbero troppo stretti) un potenziamen- to di mezzi e numero di personale. Anche il presidente dell’Associazione presidi del Lazio Mario Rusconi tuona: «La riapertura delle scuole del prossimo 26 aprile prevista dal governo con la presenza al 100% degli studenti delle superiori, più che un atto di fiducia verso la ripresa, ci sembra un ulteriore scaricabarile degli ammi- nistratori verso i dirigenti scolastici». Sono tanti a pensarla allo stesso modo. La Flc Cgil chiede che il Governo rivaluti la scelta per la ripresa attività scolastiche in presenza al 100% dal 26 aprile e lavori concretamente per raggiungere l’obiettivo in sicurezza. «Ci troviamo davanti a un atto di volontà politica non supportato da condizioni reali», afferma il segretario Francesco Sinopoli.

«Per aprire le scuole c’è una volontà politica. Ma vediamo solo questa», sbotta Pino Turi (Uil).

Lo Snals guidato da Elvira Serafini ma anche la Cisl di Maddalena Gissi, fanno notare come sia stata sospesa la campagna vaccinale per il per- sonale della scuola ma ci siano alcune regioni che non hanno raggiunto neppure il minimo delle vaccinazioni. Il ministro Bianchi rassicura tutti:

«La volontà del premier» di riportare tutti i ra- gazzi in presenza a scuola «vuole essere un segno importante. I problemi li affronteremo». [ag.]

lIn Italia l’ immunità di gregge e, cioè che almeno 60% di tutta la popolazione sia vaccinata, dovrebbe essere raggiunta in agosto (road map). Casi di ma- lattia: calano dai 20mila circa giornalieri a 14mila (30% in meno).

Indice RT: scende da poco più di 1 a 0,80. Posti letto occupati (terapia ordinaria): al di sotto del 38-40% e, in terapia intensiva 37% (ideale intorno al 30%).

Nuovi contagi: poco meno di182 casi su 100mila abi- tanti (ottimale 50 su 100mila). Decessi: fra 300 e 400 al giorno.

---

PREMONIZIONI:La prof. Giulia Giordano e coll.

delle università di Trento, Pavia, Udine e politecnico di Milano hanno svolto un ampio studio che avverte che le misure di prudenza e le restrizioni «possono frenare i contagi anche senza il ricorso alla vac- cinazione, e sono basilari nella prima fase della campagna vaccinale per ridurre costi sanitari e mor- ti.

Se si aprissero le maglie delle restrizioni (che dovrebbero restare fino alla vaccinazione di anziani e pazienti a rischio), in Italia, l’indice di contagio risalirebbe a 1,27 e si realizzerebbe il rischio di avere altri 50mila morti entro gennaio 2022, che, con vac- cinazioni a rilento, salirebbero a 90mila. «Le ria- perture, secondo gli autori, siano alternate, inter- vallate, cosa che potrebbe ridurre i morti Covid a 30mila senza vaccinazioni e a 18mila con una in-

centivata, nel numero e nel tempo)».

---

DURO ATTACCO DA «LE FIGARO»all’Italia:

«… riapre malgrado l’epidemia sia tuttora in fase aggressiva (3086 morti la 2° settimana d’aprile e 115mila in totale e tasso di incidenza di 182 /100.000 abitanti e le restrizioni di aprile coi risultati modesti) contrariamente all’Inghilterra che ha atteso che la situazione fosse veramente risanata… vedremo a metà maggio se il rischio sarà stato ben calcolato.

L’autore riporta il commento del prof. Crisanti (de- cisione, quella italiana, di una «stupidità storica»).

---

STOP A PLASMA DEI GUARITI COVID:è inef- ficace nei malati ricoverati in ospedale e nei con- valescenti ma potrebbe esserlo, invece, nelle iniziali fasi della malattia, quando il soggetto è ancora a casa.

Quindi è da usare solo per la prevenzione di ag- gravamento e di complicanze, specie in persone de- bilitate ed a rischio.

---

IN DANIMARCAdal 21 maggio, giorno in cui tutti gli over 50 ed i malati «fragili» saranno stati vaccinati, verranno allargate le maglie delle restri- zioni anti-Covid. Chi è munito del «Coronapas» (vac- cinazione eseguita, tampone negativo) può già ser- virsi di barbiere, parrucchiere, ristoranti, cinema, teatri, mercati, ecc. con distanziamenti.

Nicola Simonetti SANITÀRoberto Speranza

REGIONIM. Fedriga

(5)

Martedì 20 aprile 2021

11 PUGLIA E BASILICATA

LA «DISDETTA» NOTTURNA

Dopo il caos di questi giorni la donna è andata in farmacia per una verifica:l’appuntamento era stato modificato e nessuno l’aveva avvisata

PRIMA E SECONDA PRENOTAZIONEA sinistra l’appuntamento del 12 maggio; accanto quello «corretto» a insaputa dell’utente.

Vaccini, pasticcio sulle date

«Il cambio a mia insaputa»

Una 70enne prenotata il 12 maggio, si ritrova il 24 aprile: scoperto per caso

lBARI.Di certo non è una smanettona di Internet, nè tan- tomeno si alza nel cuore della notte per fare qualcosa di cui non ne sarebbe capace. I vac- cini continuano a far parlare la Puglia e, al di là dei numeri, ancora oggi si registrano casi a dir poco singolari che sem- brano restare senza spiegazio- ne. A sottoporcelo, stavolta, è la signora Amalia Milella, una 70enne che risiede nel rione Libertà, una delle tante che ha rispettato alla lettera le pro- cedure per sottoporsi al tanto atteso vaccino.

«Il 2 aprile scorso - racconta - sono andata in farmacia per prenotare la vaccinazione: sul- l'attestato che mi è stato ri- lasciato, l'appuntamento era fissato per il 12 maggio , alle ore 12, presso il centro vac- cinazioni hub della Fiera del Levante».

Fin qui nulla di strano, poi cosa è successo? «Il caos di questi giorni, ovvero l'aper- tura alle vaccinazioni anche ad altre fasce di età, mi hanno un po' preoccupata soprattutto quando ho saputo da alcuni conoscenti che la Asl stava

modificando le prenotazioni ad insaputa degli interessati».

Inizialmente la donna non ha dato peso, ma - come capita spesso - ha preferito verificare di persona. «Così sono tornata alla stessa farmacia dove ave-

vo eseguito la prenotazione (il 13 aprile, ndr) e, con sommo stupore - racconta - ho scoperto che il mio precedente appun- tamento per il vaccino, quello del 12 maggio, era stato di- sdettato credo intorno alla

mezzanotte precedente, ed era stata fissata una nuova data per la vaccinazione, stavolta il 24 aprile alle ore 15.55».

Il problema è che di questo cambio nessuno ha fornito no- tizia. «Mi chiedo - precisa la

signora - : come è possibile che sia stata cambiata la preno- tazione senza che nessuno mi informasse? Quante altre per- sone si trovano nella mia con- dizione? O rischiano di tro- varsi in questa situazione? E

se io non avessi fatto la ve- rifica avrei corso il rischio di andare a maggio e non essere vaccinata oppure non so che?».

Tutti interrogativi legittimi che dovrebbero indurre la Asl, o meglio la Protezione civile che ha assunto la gestione del- le vaccinazioni, ad andare più a fondo ed evitare possibili ed eventuali disai che, ricordia- mo, investono una popolazione anziana. In questo caso, a mo- difica era favorevole alla ct- tadina, ma se non fosse stata così scrupolosa da andare in farmacia, come avrebbe fatto a sapere di questa anticipazio- ne? «Spero che questa mia se- gnalazione - aggiunge la si- gnora Milella - aiuti a fare chiarezza e contribuisca ad evitare problemi ad altri».

Non è del tutto chiaro cosa sia accaduto, e questo forse potrà verificarlo la Asl o la stessa Protezione civile. L’au - gurio è che si tratti di un caso isolato. Nel frattempo, coe fa sapre la Asl, le vaccinazioni proseguono regolarmente per coloro che risultano prenota- ti. [n. pepe]

(6)

Martedì 20 aprile 2021

I XIX

TARANTO

Boom di vaccinazioni al centro commerciale

Taranto, tra sabato e domenica più di 2mila dosi somministrate

FEDERICA MARANGIO

lVaccini a tutta forza e cittadini felici. E se vi è qualche resistenza, la si supera, confidando nel progresso e nella scienza. Nella due giorni al centro commerciale Porte del- lo Jonio i cittadini che hanno aderito con convinzione alla campagna vaccinale sono stati 2122, 817 sabato e 1305 do- menica.

Numeri da capogiro che fanno da contraltare all’avan - zare del virus. Il bollettino di ieri ha registrato 23 nuovi positivi sui 584 nell’intera Regione. Nel fine settimana vengono eseguiti meno tamponi, ma una infusione di se- renità grazie al minor numero di positivi che vengono riscontrati, aiuta anche a scorgere la luce in fondo al tun- nel. La due giorni di sperimentazione al centro commer- ciale Porte dello Jonio è stata un successo oltre ogni più rosea aspettativa. Se da una parte il Covid-19 silenzio- samente si insinua nelle nostre vite, noi rispondiamo con l’elmo del vaccino, consapevoli di poterlo rispedire al mit- tente solo per questa via. E di storie belle oltre ai numeri della speranza – quelli della nostra Provincia che a ritmo serrato si vaccina – se ne possono raccontare.

«Non è una questione meramente numerica – ha com- mentato il direttore generale dell’Asl di Taranto, Stefano Rossi – sebbene aver superato la soglia dei 2000 vaccinati in due giorni dia grande soddisfazione. Nel fine settimana ho osservato lo sguardo e la fiducia di quanti si sono sottoposti alla prima

dose. La loro gratifica- zione per un servizio ordinato e gestito sen- za alcun assembra- mento è per noi stimo- lo a fare sempre meglio e di più».

Il direttore Rossi ha trascorso sabato e do- menica al centro com- merciale timoroso che si potesse creare qual- che disagio. Per la leg- ge dei grandi numeri era possibile, invece le otto postazioni spalma- te su quattro corsie doppie, coordinate da altrettanti sanitari che si sono dati il cambio per garantire un’effi - cienza senza sosta, hanno registrato un bi- lancio più che positivo.

Il servizio dei drive

through era snello: pochi secondi per l’iniezione seduti comodamente nel proprio autoveicolo per poi attendere i 15 minuti di prassi qualche metro più avanti. Alla prima difficoltà si sarebbe potuto suonare il clacson perché il personale sanitario si approcciasse, altrimenti, come è ac- caduto nella maggior parte dei casi, si faceva ritorno a casa. Dicevamo di storie belle. «Premesso che il vaccino è una scelta volontaria, ho provato grande gioia con una coppia. Il sabato si è presentato il marito. Ha ricevuto il vaccino e nei minuti di attesa mi ha confessato il suo rammarico per la riluttanza della moglie. Portando il mio esempio, ho incoraggiato l’uomo ad insistere con la sua signora. La domenica si sono presentati insieme. La si- gnora si è sottoposta al vaccino e mi hanno donato una bottiglia di vino in segno di gratitudine perchè finalmente protetti».

Il direttore Rossi condivide con la «Gazzetta» questo aneddoto a proposito di comunicazione positiva. In questi giorni si procede a vaccinare secondo uno schema che non prevede prenotazione. La popolazione target viene proiet- tata con data e ora, poi sulla piattaforma “La Puglia ti vaccina” è opportuno confermare l’adesione. L’unico nodo da sciogliere per non fermare la marcia contro il Covid è l’assenza di dosi, ma gli addetti ai lavori si dicono spe- ranzosi. Rimane fondamentale la stretta collaborazione con la popolazione soprattutto nell’ottica di prossima ria- pertura.

«La campagna vaccinale – ha concluso il direttore Rossi – è un punto di forza, ma non possiamo abbandonare i dispositivi di protezione individuale. Insomma, una volta ottenuto il vaccino, dobbiamo comportarci come se non lo avessimo ricevuto. Solo così potremo difenderci da un vi- rus che si è dimostrato infestante». Se i clinici si pongono dubbi sulla durata della protezione del vaccino, su un dato non discordano: mascherine e lavaggio delle mani faranno parte delle nostre abitudini per molto tempo ancora.

VACCINIIl dg della Asl Stefano Rossi

NESSUNA FILA SEPARATA PER CHI AVEVA PRENOTATO IN ANTICIPO

Assembramenti e polemiche a Ginosa denunciata scarsa organizzazione

L’hub è punto di riferimento anche per le comunità di Laterza, Palagianello e Castellaneta

lLentezza e disorganizzazione ieri mattina all’hub vaccinale ginosino, pun- to di riferimento non solo per la comu- nità del posto ma anche per quelle di Laterza, Palagianello e Castellaneta.

Un assembramento corposo, compo- sto da gente anziana e accompagnatori, misto tra chi era lì per la prima dose e chi avrebbe dovuto ricevere la seconda. E non solo: chi era lì per verificare se ci fossero dosi avanzate e chi, senza pre- notazione, avrebbe voluto sfruttare la

“vaccinazione a sportello” tanto pubbli- cizzata dalla regione per cui, chi fosse tra i 79 e i 60 anni, poteva ricevere il siero.

Una folla preoccupata e disorientata sot- to un cielo scuro che minacciava piog- gia: chi aveva un orario di riferimento per la prima dose e chi non aveva un appuntamento preciso per il richiamo.

Ma non ci sono state due file separate, né transenne delimitanti ma un unico distributore di bigliettini, tra l’altro po- sto all’ingresso dell’hub, per cui per prendere il ticket occorreva farsi largo tra la gente. Gli operatori della prote- zione civile hanno spiegato di essere stati informati la mattina stessa delle modalità organizzative della giornata e che spesso i sistemi mutano, portando solo confusione e pessima organizzazio- ne nonostante le energie notevoli messe in campo. Confusione anche per chi ave- va una prenotazione come cargiver:

«Siamo un nucleo di 4 persone – ha spie- gato una donna che ha un figlio fragile – ho inviato pec alla direzione del centro vaccini e mi è stato detto di presentarci qui, all’hub preposta e stamattina ab- biamo solo perso una giornata di lavoro:

non ci hanno vaccinato poiché non ri- sultava la nostra prenotazione. Come è possibile tutta questa disorganizzazione e questi ritardi?». Stessa situazione an- che per altri che provenivano dai co- muni vicini: stanchezza e tempi lunghi,

mentre qualcuno lamentava che per tan- ta attesa non ci fosse nemmeno un di- stributore di bottigliette d’acqua.

Sul posto sono intervenuti i carabi- nieri e gli agenti di polizia locale per far defluire la folla e calmare gli animi, nel frattempo si è cercato di accelerare i tempi. «Possibile che non si sia previsto un surplus sul piano organizzativo?» ha chiesto un signore con la madre ottan- tenne sottobraccio, poggiata sul suo ba- stone. I dati dicono che sono state ese- guite 967.273 vaccinazioni anti Covid, pari al 90,3% delle dosi consegnate ov- vero 1.071.275. Da ieri le vaccinazioni della fascia di età tra i 79 e i 60 anni riprendono esclusivamente attraverso adesione alla campagna “La Puglia ti vaccina” ma, per via delle poche dosi rimaste, non sarà possibile vaccinarsi

“a sportello”: nuove consegne di vaccino anti Covid sono attese per domani.

[Antonella De Biasi]

I NUMERI DELLA PANDEMIA

DISAGI ALL’HUB VACCINALE DI GINOSA Gli utenti lamentano una cattiva organiz- zazione e la mancanza di una fila priori- taria per chi aveva prenotato sul portale della Regione Puglia

.

(7)

Martedì 20 aprile 2021

TARANTO PRIMO PIANO I XXI

IL SIDERURGICO

ATTESA PRONUNCIA SULL’AREA A CALDO

A.MITTALIl 12 e 13 maggio prossimi sit-in a Roma su iniziativa del Comitato Cittadino per la Salute e per

l’Ambiente in occasione dell’udienza al Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar di chiusura dell’area a caldo

Udienza al Consiglio di Stato due giorni di sit-in a Roma

Il 12 maggio a piazza San Silvestro, il 13 a piazza Montecitorio

GIACOMO RIZZO

lDoppio sit-in a Roma il 12 e il 13 maggio, la vigilia e il giorno dell’udienza al Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar di Lecce, per ora sospesa, che dispone la chiusura dell’area a caldo dello stabilimento siderurgico di Ta- ranto in ottemperanza all’ordinanza sulle emissioni del sindaco di Taranto Rinaldo Me- lucci. L’iniziativa di mobilitazione "Basta co- sì! Si va a Roma" è organizzata dal Comitato Cittadino per la Salute e per l’Ambiente di cui fanno parte l’associazione Genitori Tarantini Ets, Peacelink, Comitato Quartiere Tamburi, Donne e Futuro per Taranto Libera, Libe- riAmo Taranto e Lovely Taranto. Finora due i bus prenotati con la previsione di parteci- pazione di un centinaio di cittadini. Il 12 mag- gio presidio a piazza di San Silvestro dalle 8.30 alle 13.30, il 13 maggio, allo stesso orario, ma- nifestazione a piazza Montecitorio. Anche al- tri movimenti e associazioni, a quanto si ap- prende, si stanno muovendo autonomamente per essere in presidio il giorno dell’udienza. Al presidio hanno aderito anche i registi Ricky Tognazzi e Simona Izzo e parte del cast della

fiction “Svegliati Amore mio”, andata in onda su Canale 5, che ha raccontato la lotta di una madre che denuncia l'inquinamento di una fabbrica siderurgica ritenendola responsabile di aver provocato la leucemia che ha colpito la sua bambina. ArcelorMittal ha poi licenziato un lavoratore che aveva condiviso un post che invitava alla visione della serie televisiva, ri- tenendolo denigratorio e lesivo della propria immagine.

Monta, intanto, la polemica per la decisione del Ministero per la transizione ecologica di presentare appello incidentale al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. «Quando diciamo che a nessun esponente dello Stato - sottolineano i portavoce dell’associazione Ge- nitori Tarantini - interessa se qui i bambini si ammalano, non esageriamo». Ed ancora: «So- no anni che guardiamo il cielo e ci battiamo, sperando che per noi tarantini il sole non si nasconda sempre dietro tanta pioggia e tante lacrime. È così ingiusto, così tremendamente ingiusto da non riuscire a credere che sia vero». Secondo l’associazione di genitori,

«ogni tarantino dovrebbe essere a Roma il 12 ed il 13 maggio. Dobbiamo essere in tanti. Per

quello che i tarantini hanno subìto in questi anni, per tutti i parenti, gli amici che abbiamo perso per sempre nel corso degli anni, per tutti i bambini che si sono ammalati, per tutti quelli che sono morti, per tutti quei ragazzi che non hanno più riferimenti importanti come i non- ni. I rappresentanti di questo governo, in rap- presentanza di tutti i governi che negli anni si sono succeduti, dovrebbero inginocchiarsi da- vanti a tutti noi e chiedere scusa, perdono».

Anche il movimento Giustizia per Taranto critica il Ministero della transizione ecologica per aver «attaccato la sentenza del Tar di Lec- ce, affiancandosi ad Ilva in As e ArcelorMittal nel giudizio al Consiglio di Stato contro Ta- ranto, contro la nostra salute, contro il nostro sacrosanto diritto di vivere». A nulla, si rileva,

«secondo il ministero valgono gli innumere- voli studi scientifici che hanno accertato co- me, invece, a Taranto ci si ammali e si muoia per l'inquinamento». Questo, si chiede il mo- vimento, «sarebbe il Ministero che avrebbe a cuore, secondo le parole del Ministro Cin- golani, "la tutela della natura, del territorio e del mare"? Non osiamo immaginare cosa fa- rebbe se i suoi compiti fossero diversi».

(8)

Martedì 20 aprile 2021

Anno XXI - N.108 q1,20*

La Puglia raggiunge e supera la quo- ta di un milione di dosi anti Covid somministrate, ma nei magazzini i vaccini scarseggiano e si rischia lo stop. Domenica negli hub pugliesi erano rimaste solo 19.960 dosi. Ieri sera Moderna ne ha consegnate altre 27mila. I prossimi arrivi in program- ma domani. Emiliano protesta: alla Puglia minori rifornimenti a parità di residenti rispetto ad altre regioni.

Damiani e Tafuro alle pagg.2 e 3

Puglia lasciata con pochi vaccini negli hub pronte solo 47mila dosi

I gravi ritardi nell’invio vanificano l’accelerata registrata negli ultimi giorni

In serata consegnate le fiale di Moderna: si aggiungono alle 20mila rimaste

(9)

2

Martedì 20 Aprile 2021 www.quotidianodipuglia.it

Attualità

I vaccini scarseggiano

Senza nuovi rifornimenti lo spettro di uno stop

`

Oltre un milione di somministrazioni ma sono disponibili solo 47mila dosi

Vincenzo DAMIANI

La Puglia raggiunge e supera la quota di un milione di dosi anti Covid somministrate, ma nei magazzini i vaccini scar- seggiano e si rischia lo stop se non dovessero arrivare a stret- to giro i rifornimenti. Domeni- ca sera negli hub pugliesi era- no rimaste solamente 19.960 dosi complessivamente: 17.310 di Pfizer, 90 di Moderna e 2.560 di Astrazeneca. Ieri sera Moderna ne ha consegnate al- tre 27mila, le dosi già da oggi verranno distribuite dalle Asl ai medici di famiglia per le somministrazioni agli over 80 disabili, fragili e vulnerabili. in tutto sono perciò disponibili solo 47mila dosi.

Le prossime consegne sono previste, secondo il Piano co- municato alla Regione dalla struttura commissariale, per domani: Pfizer distribuirà 104mila dosi, Astrazeneca 21.400. Poca roba. Poi tra fine aprile e le prime due settimane di maggio Pfizer distribuirà al- tre 300mila dosi circa. Quindi, per almeno altre 48 ore la Pu- glia dovrà stringere la cinghia e rallentare. «Dobbiamo vacci- nare il più grande numero di persone possibile, abbiamo delle macchine vaccinali mo- struose, quella della Puglia mi è addirittura scappata di mano

ad un certo punto perché era talmente forte la capacità vac- cinale che il commissario Fi- gliuolo ci ha detto di rallenta- re. Tutte le Regioni potrebbero fare molte più somministrazio- ni, ma non ci arrivano i vacci- ni»: ha lamentato ieri il gover- natore pugliese Michele Emi- liano. «In Puglia potremmo vaccinare tutta la popolazione in un mese e mezzo, ma non abbiamo proiettili quinci cen- telliniamo i caricatori». ha ag- giunto. Il governatore ha dife- so anche l’assessore alla Sani- tà, Pier Luigi Lopalco, finito

sotto l’attacco delle opposizio- ni dopo la decisione di lasciare alla Protezione civile la gestio- ne della campagna vaccinale dal punto di vista della logisti- ca: «Lopalco non è stato com- missariato – ha sostenuto - è una sciocchezza. Questo è il suo piano vaccinale che abbia- mo rafforzato, come accade sempre, dal punto di vista del- la logistica e dell’organizzazio- ne esterna agli hub vaccinali con la Protezione civile. Esatta- mente come ha fatto l’Italia con il commissario Figliuolo».

«Ho massima fiducia in Lopal-

co – ha assicurato il presidente della Regione - Pierluigi è uno dei più bravi epidemiologici d’Italia e oltre che in questo momento si sta offrendo alla politica».

Con il 95% di dosi effettuate rispetto a quelle consegnate, la Puglia è terza tra le regioni ita- liane per quanto riguarda la capacità vaccinale. Prima, solo il Veneto e l’Umbria. Nel detta- glio, le dosi somministrate si- no ad oggi in Puglia sono 1.003.336 (dato aggiornato alle ore 18 di ieri). L’81,4% degli over 80 ha ricevuto la prima

dose (dato Italia: 80,6%); il 48,3% degli over 80 è stato im- munizzato (39,7%). Tra i 79en- ni, il 66% ha ricevuto una dose;

tra i 78enni il 65%; tra i 77 anni è stato raggiunto il 53% di co- pertura. Inizia a farsi più “so- stanzioso” il contributo dei medici di famiglia alla campa- gna da inizio aprile a ieri han- no somministrato 82mila dosi, circa l’8% di tutti i vaccini fatti in Puglia. I dati confermano una progressiva accelerazione nelle somministrazioni. Nel dettaglio, ecco la “progressio- ne” delle dosi somministrate dai medici di medicina genera- le: 33mila all’11 aprile 2021;

40mila al 13 aprile 2021 (+ 7mi- la rispetto all’11 aprile); 76mila al 18 aprile 2021 (+ 36mila ri- spetto al 13 aprile); 82mila al 19 aprile 2021 (+ 6mila rispetto a ieri). «Purtroppo le forniture di vaccino ai medici di medici- na generale – commentano dalla Fimmg - sono legate alle quantità ricevute ogni settima- na da Roma. Quindi le dosi li- mitate a disposizione delle Asl incidono inevitabilmente sulle consegne di vaccino da desti- nare ai medici di medicina ge- nerale che stanno dando un contributo decisivo alla cam- pagna vaccinale in tutta la pro- vincia di Bari».

Per dare un’idea, venerdì scorso ogni medico della Asl Bari ha ricevuto in media solo due flaconi di Pfizer e ha quin- di potuto vaccinare soltanto 12 pazienti. I medici hanno quasi terminato ormai le vaccinazio- ni domiciliari e stanno chia- mando i pazienti a elevata fra- gilità, ovvero persone estrema- mente vulnerabili o con disabi- lità grave. «A parità di condi- zione di fragilità, anche in pre- senza di patologie diverse, le li- nee guida indicano di dare priorità in base all’età», spiega Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari. Per quanto ri- guarda i pazienti con malattie rare, ad oggi in Puglia la coper- tura vaccinale ha raggiunto il 40% del totale, 8.580 persone per l’esattezza, ma per i caregi- ver c’è un ritardo dovuto sem- pre alla mancanza di vaccini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I vaccini

IN PUGLIA

Dosi disponibili

Percentuale Dosi somministrate Dosi somministrate IERI

IN ITALIA

Dosi disponibili

Percentuale Dosi somministrate

`

Emiliano: se ci danno le fiale necessarie vacciniamo la Puglia in un mese e mezzo

La Fimmg:

«Le forniture incidono anche sull’attività dei medici di famiglia»

Il coronavirus L’emergenza

29.477

1.003.336

Ieri

la consegna di Moderna Ma le scorte restano insufficienti

1.050.296

15.467.656

17.738.070 95,5%

87,2%

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 01141933 | IP ADDRESS: 88.45.185.69 carta.quotidianodipuglia.it

(10)

3

Martedì 20 Aprile 2021 www.quotidianodipuglia.it

Attualità

Il centrodestra continua ad at- taccare l’assessore regionale al- la Salute Pier Luigi Lopalco, bocciandone la gestione dell’emergenza sanitaria. La Lega ha annunciato di aver pre- sentato ieri mattina una mozio- ne di sfiducia nei confronti dell’assessore. Si tratta comun- que della seconda mozione di sfiducia dalle forze del centro- destra in meno di una settima- na, visto che pochi giorni fa era stata Forza Italia ad annuncia- re questa iniziativa.

«Le motivazioni della mozio- ne sono tutte supportate dai numeri - ha detto il capogrup- po della Lega in Consiglio re- gionale, Davide Bellomo - e da una serie di eventi che condi- zionano la gestione della pan- demia .È stata, di fatto, disatte- sa la strategia delle cosiddette 3T, testare, tracciare, trattare, con la Puglia penultima tra le Rregioni per numero di tampo- ni processati e ultima in termi- ni di tamponi effettuati sulla popolazione totale. Gli innume- revoli e quotidiani disservizi hanno reso la Puglia ultima tra le regioni d’Italia, in compa- gnia della Calabria, per dosi di vaccino inoculate, come evi- denziato da un articolo pubbli- cato dal Financial Times. L’evi- dente danno d’immagine ha portato alla rimozione dell’as- sessore Lopalco dagli aspetti lo- gistici della campagna vaccina-

le. Il 15 aprile scorso Emiliano - ha concluso Bellomo - ha affi- dato l’incarico al capo della Protezione civile in Puglia, Ma- rio Lerario, relegando Lopalco

ai soli aspetti “scientifici e sani- tari”». Ora la Puglia è terza per numero di dosi somministrate in Italia, ma per Bellomo di tratta di «un’accelerazione di

questi ultimissimi giorni, dopo che la Puglia è stata denigrata a livello nazionale e internazio- nale e dopo che lo stesso Emi- liano ha sollevato Lopalco dal-

la gestione operativa del piano vaccinale».

Da Fratelli d’Italia una nota congiunta degli onorevoli Mar- cello Gemmato (responsabile nazionale Dipartimento Sanità di FdI e coordinatore regionale di Puglia e Basilicata) e Raffae- le Fitto (co-presidente del grup- po europeo ECR-FdI), e di sei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia. “Fino al 30 aprile pros- simo, e salvo improbabile ri- classificazione, solo due Regio- ni rimarranno in rosso in Ita- lia: la Puglia e la Valle d’Aosta.

Lo dispone un’ordinanza del

ministro alla Salute Roberto Speranza. Quindi mentre nelle altre Regioni si parla di riaper- ture già da lunedì, la Puglia per- mane in zona rossa e non certo per un solo errore e neppure per una disorganizzazione di qualche giorno. Paghiamo le conseguenze dell’inadeguatez- za del duo Emiliano-Lopalco».

Per questo Fratelli d’Italia riba- disce «la necessità del commis- sariamento della gestione Co- vid in Puglia facendo appello a tutte le forze politiche di gover- no nazionale, a maggiore ragio- ne alle forze politiche che con noi in Puglia condividono l’op- posizione al governo Emilia- no».Intanto la consigliera regio- nale del M5S Antonella Laric- chia torna a chiedere chiari- menti al Direttore generale del- la Asl di Bari Antonio Sangue- dolce riguardo tutte le procedu- re avviate per reclutare perso- nale di supporto per la campa- gna vaccinale. Dopo la prima ri- chiesta sulla procedura per ac- quisire le manifestazioni d’inte- resse del personale in pensio- ne, la pentastellata chiede di co- noscere «quanti e quali avvisi pubblici siano stati pubblicati e il numero di domande perve- nute per profilo e disciplina; se gli elenchi siano stati compilati e in base a quali criteri siano stati selezionati gli operatori sanitari per le procedure in og- getto». «Ben venga - spiega La- ricchia - il reclutamento del personale se può servire ad ac- celerare la campagna vaccina- le e a fornire una maggiore assi- stenza. Ritengo però che su tali procedure serva la massima trasparenza, per questo ho inoltrato le richieste alla Asl, confidando in una celere rispo- sta e nella massima collabora- zione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Puglia chiede più vaccini e lo fa evidenziando quella che con- tinua ad essere una “anomalia”

nella distribuzione dei sieri: al- cune Regioni del Nord, infatti, a quasi parità di popolazione han- no ricevuto più dosi rispetto alla Puglia o alla stessa Campania.

Non a caso, nella lettera inviata domenica sera al commissario Figliuolo, il governatore Miche- le Emiliano ha chiesto che la ri- partizione dei vaccini sul territo- rio nazionale venga “fatta in par- ti eguali tra le regioni in base al- la popolazione per consentire gli stessi tempi di inoculazione”.

Al momento, questo non stareb- be avvenendo e i numeri sem- brano dare ragione al governa- tore, da poco nominato vicepre- sidente della Conferenza delle Regioni. La Puglia, infatti, dal 27 dicembre ha ricevuto 1,07 milio- ni di dosi e conta poco meno di 4,2 milioni di residenti (una do- se ogni 3,92 persone); l’Emilia Romagna, invece, con 4,4 milio- ni di abitanti ha ottenuto un mi- lione e 418mila vaccini (una do-

se ogni 3,10 persone), uno scarto di oltre 400mila dosi. Il Piemon- te (4,3 milioni di residenti) ha

“incassato” 1,36 milioni di dosi (una dose ogni 3,16 persone); il Veneto 4,9 milioni di residenti ne ha ricevuti 1,41 milioni (una dose ogni 3,47 abitanti); mentre la Campania (5,8 milioni di abi- tanti) 1,44 milioni di vaccini (una dose ogni 4 abitanti). Il Friuli Venezia Giulia che contra 1,2 milioni di residenti ha otte- nuto 380mila dosi (una dose ogni 3,15 abitanti), il rapporto è di uno a tre, mentre in Puglia quasi di uno a quattro. Anche il paragone con la Toscana è a sfa- vore della Puglia: la regione di Giani, con 3,7 milioni di abitanti si è vista consegnare 1,13 milioni di dosi (una dose ogni 3,27 per- sone). Le Regioni del Mezzogior- no pagano Lo scarto accumula- to durante la prima fase della campagna vaccinale, quando le dosi sono state distribuite sulla base del numero di dipendenti sanitari e ospiti delle Rsa. Aven- do la Puglia, come la Campania, meno operatori sanitari rispet-

to alle regioni del Nord, ha rice- vuto meno sieri. Questo gap, pe- rò, non è stato più recuperato, anzi in parte la forbice si è persi- no allargata. Emiliano ora chie- de che nelle consegne venga ri- stabilita una equa ripartizione e non manca di evidenziare le di- sparità tra i territori in materia di sanità: “La Puglia – ha scritto - oggi è per capacità vaccinale so- pra quasi tutte le più grandi Re- gioni italiane”, sopra anche all’Emilia Romagna che “a pari-

tà di abitanti, ha il doppio degli ospedali e della medicina terri- toriale della Puglia, ventimila medici, infermieri e operatori sanitari in più rispetto a noi e un budget sanitario su cui contare di circa 400 milioni all’anno più ricco del nostro. Questo a causa di uno storico divario tra regio- ni del Nord e quelle del Sud. Fac- ciamo le nozze con i fichi secchi, siamo stremati dalla fatica per la mancanza di personale, ma stiamo facendo da pugliesi tutto il nostro dovere fino in fondo. Se avessimo vaccini per tutti po- tremmo mettere in sicurezza la popolazione entro l’estate”. Il Sud è effettivamente penalizza- to dal punto di vista degli orga- nici: la Campania, infatti, che fa 5,8 milioni di residenti, può con- tare soltanto su 42mila operato- ri sanitari; in Emilia Romagna (4,4 milioni) i dipendenti sono invece oltre 57mila, in Veneto (4,9 milioni) quasi 58mila, in To- scana (3,7 milioni) sono quasi 49mila, in Piemonte (4,3 milio- ni) sono 53mila, non parliamo della Lombardia dove si sfiora

le 100mila unità. In Puglia, dove si conta una popolazione di 4,1 milioni di abitanti, il personale sanitario a tempo indetermina- to impegnato negli ospedali su- pera di poco le 35mila unità;

persino il Lazio (5,8 milioni di abitanti) ha appena 41mila di- pendenti a tempo indetermina- to al lavoro nella sua sanità. A lamentare uno scarso riforni- mento di vaccini per la Puglia è anche Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale de- gli Ordini dei medici: «Purtrop- po – dice - i vaccini arrivano ai medici di medicina generale con il contagocce. E nelle Asl an- che le scorte per le seconde dosi sono quasi esaurite. Se continua così, la campagna di vaccinazio- ne ad opera della medicina ge- nerale si dovrà fermare». «In questi giorni – prosegue - i medi- ci negli hub e negli ambulatori

hanno mostrato uno spirito di abnegazione ammirevole per arginare attraverso l’accelera- zione della campagna vaccinale il diffondersi del contagio e di conseguenza il tasso di mortali- tà e per rimediare alla situazio- ne critica della nostra regione.

Purtroppo, se non ci sono i vac- cini, nonostante il sacrificio e l’impegno di tanti colleghi, si può fare poco. A nome dell’Ordi- ne esprimo sostegno e solidarie- tà a tutti i colleghi che si trovano in prima linea e che spesso sono il frontend su cui si scarica la rabbia di chi non ha potuto an- cora accedere al vaccino e ma- gari si trova in una condizione di fragilità. Ai cittadini chiedo comprensione e collaborazio- ne, perché medici e pazienti stanno dalla stessa parte nella lotta alla pandemia».

V.Dam.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Michele Emiliano

Altra mozione di sfiducia a Lopalco Dopo Forza Italia tocca alla Lega

Nel giro di pochi giorni due mozioni di sfiducia del centrodestra nei confronti dell’assessore Lopalco

Fratelli d’Italia insiste:

«Necessario commissariare l’assessore alla Salute»

`

Emiliano ha chiesto di ripartire secondo il numero degli abitanti

`

L’Emilia Romagna ha avuto

finora oltre 400mila vaccini in più Il coronavirus

L’emergenza

Alla Puglia meno dosi

rispetto ad altre regioni

a parità di residenti

(11)

4

Martedì 20 Aprile 2021 www.quotidianodipuglia.it

Attualità

`

Resta preoccupante il dato relativo alle Intensive: posti letto occupati al 49%

Restano sempre preoccupanti i dati del quadro epidemiologi- co pugliese, non solo per il bol- lettino - che pure ieri fa regi- strare altri 46 morti - ma an- che per l’occupazione dei posti letto delle terapie intensive, che è al 49%. Una percentuale drammatica, se si pensa che la soglia di attenzione indicata dal ministero era del 30%. Non a caso, l’ultima ordinanza fir- mata dal ministro della Salute Roberto Speranza ha confer- mato l’ordinanza almeno fino al 30 aprile. Tuttavia, si ag- giunge nel testo, “fatta salva una nuova classificazione”. A conferma, quindi, che venerdì ci sarà il consueto monitorag- gio dell’Istituto superiore di sa- nità, e qualora i dati dovessero scendere sotto determinati pa- rametri la Puglia potrebbe an- che tornare in zona arancione.

«Il rischio di una ripresa di cir- colazione virale con le riaper- ture esiste», ha detto l’assesso- re regionale alla Salute Pier Luigi Lopalco. «L’Italia in que- sto momento è divisa in due con un Nord che è stato colpito in anticipo dalla cosiddetta ter- za ondata ed un meridione an-

cora in bilico. Il cosiddetto stop-and-go in questo momen- to potrebbe allungare il perio- do di sofferenza prima dell’ar- rivo dell’estate».

Secondo il bollettino di ieri, ci sono stati altri 46 morti. Di questi, 7 nella provincia di Lec- ce, 5 a Taranto, 3 a Brindisi. la metà esatta riguarda la provin- cia di Bari (23), altre 6 vittime a Foggia e due nella Bat. Il tasso di positività scende al 9,52%, con 584 nuovi casi su 6.130 tamponi effettuati. Numeri bassi, come d’altra parte avvie- ne sempre all’indomani del giorno di festa. In provincia di Bari 278 casi, 131 a Foggia, 77 nel Salento, 49 a Brindisi, 23 a Taranto, 28 nella Bat, un caso di residente fuori regione, tre casi dalla provincia di residen- za non nota sono stati riclassi- ficati e attribuiti.

Altri 1.550 guariti, il numero dei ricoverati scende a 2.157, così come cala il numero degli attuali positivi, che passa dai 51.438 di domenica ai 50.426 di lunedì.

Intanto il Consiglio dei mini- stri sta per varare il nuovo de- creto che indicherà il calenda-

rio e le regole per le riaperture.

Il governo conferma la road map annunciata dal premier Mario Draghi stoppando da un lato le pressioni che arrivano dal centrodestra per posticipa- re il coprifuoco e aprire in zo- na gialla anche i bar e i risto- ranti al chiuso e dall’altro quel- le di buona parte delle regioni che chiedono di rivedere la scelta di riportare tutti gli stu- denti in classe dal 26 se non si interverrà sui trasporti.

Il primo passaggio è la riu- nione degli esperti del Cts che dovranno esprimere un pare- re sul pass che servirà per spo- starsi tra le regioni di colore di- verso ma anche per accedere ad alcuni eventi, come assiste- re a spettacoli dal vivo o anda- re al cinema. Le certezze al mo- mento sono due: la prima è che non sarà pronto per il 26 apri- le, dunque da lunedì prossimo ci si sposterà verso le regioni rosse e arancioni con l’autocer- tificazione e uno dei tre docu- menti necessari allegato, il cer- tificato vaccinale, quello di av- venuta guarigione o l’esito del tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. L’altra è che il pass sarà in linea con quello europeo che dovrebbe diventare operativo tra giugno e luglio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

`

Altri 584 nuovi casi su 6.130 test effettuati Il tasso di positività cala: ora è al 9,52%

«Puglia rossa fino al 30 aprile»

Altri 46 decessi in un giorno

Il coronavirus L’emergenza

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 01141933 | IP ADDRESS: 88.45.185.69 carta.quotidianodipuglia.it

(12)

Martedì 20 Aprile 2021

2 ATTUALIT À

L’EMERGENZA SANITARIA. Covid-19

Primo Piano

TARANTO - Il cambio di passo sembra che ci sia stato. La Puglia ha raggiunto e superato quota un milione di dosi somministrate. Man- tiene con il 92,5% di dosi effettuate sulle dosi consegnate la terza posizione tra le regioni ita- liane per quanto riguarda la capacità vaccinale.

Prima solo il Veneto e l’Umbria. Nello specifi- co le dosi di vaccino anticovid somministrate in Puglia sono 1.003.336 (dato aggiornato alle ore 18 di lunedì 19 aprile).

LE FASCE DI ETA’

Le percentuali di persone vaccinate per fasce di età (dati aggiornati alle ore 15.30 di lunedì) sono: 1 dose over 80 anni Puglia al 81,4% (dato Italia: 80,6%); 2 dose over 80 anni Puglia al 48,3% (dato Italia: 39,7%); 1 dose 79 anni (Nati nel 1942) Puglia = 66%; 1 dose 78 anni (Nati nel 1943) Puglia = 65%; 1 dose 77 anni (Nati nel 1944) Puglia = 53%; 1 dose 76 anni (Nati nel 1945) Puglia = 47%; 1 dose 75 anni (Nati nel 1946) Puglia = 44%; 1 dose 74 anni (Nati nel 1948) Puglia = 28%; 1 dose 73 anni (Nati nel 1949) Puglia = 25%. «Ricordiamo che le vaccinazioni della fascia di età tra i 79 e i 60 anni continuano a pieno ritmo ed esclusiva- mente attraverso l’adesione alla campagna “La Puglia ti vaccina”» si dice da Bari. «Con “La Puglia ti vaccina” non occorre prenotare, ba- sta confermare l’appuntamento già pianificato dalla Regione sulla base della data di nascita e del Comune di residenza registrati in anagrafe sanitaria. Per aderire occorrono codice fiscale, tessera sanitaria e recapito telefonico per even- tuali comunicazioni da parte dell’Asl».

COME FUNZIONA

È possibile conoscere e confermare data e luo- go del proprio appuntamento in tre modalità:

• piattaforma lapugliativaccina.regione.puglia.

it servizio online, con possibilità di stampare il promemoria e il modulo di consenso informato

• numero verde 800.71.39.31,attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 20

• farmacie accreditate al servizio FarmaCUP.

I DATI SU TARANTO

Nelle sedi vaccinali predisposte dall’Asl Ta- ranto, nella mattinata di ieri hanno ricevuto al prima dose di vaccino 904 persone apparte- nenti alle categorie previste dal piano vaccina- le, così suddivise: 344 presso la Scuola Volon- tari Aeronautica Militare di Taranto, 83 presso il Palaricciardi a Taranto, 220 presso l’hub di Ginosa e 257 nell’hub di Manduria.

Sempre ieri mattina hanno ricevuto la secon- da dose di vaccino 578 persone, così suddivi- se: 358 al Palaricciardi, 130 all’hub di Ginosa, 60 presso la scuola “Marugj” di Manduria, 30 a Lizzano. Sono circa 140mila le persone vaccinate dall’inizio della campagna. I centri vaccinali del comune di Taranto saranno aperti nella settimana dal 19 al 24 aprile nei seguenti giorni e orari:

• Scuola Volontari dell’Aeronautica Militare - via Mario Rondinelli 26: da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00

• Istituto Comprensivo “Renato Moro”, plesso Moro - via Umbria 261: da lunedì a venerdì dalle 14.00 alle 17.00

Il punto vaccinale del PalaRicciardi resterà aperto esclusivamente per la somministrazione della seconda dose agli ultraottantenni, come da prenotazione.

In provincia, gli hub vaccinali saranno aperti nei seguenti giorni e orari:

• Grottaglie, Palazzetto dello Sport Alessandro Marinelli, Via Don Minzoni 4: da lunedì a ve- nerdì dalle 14.00 alle 18.00, sabato dalle 9.00 alle 13.00;

• Ginosa, Palazzetto dello Sport, Via Palatra- sio: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00, martedì e giovedì dalle 14.00 alle 17.00;

• Manduria, Liceo De Sanctis Galilei, Via So- rani 33: lunedì e sabato dalle 9.00 alle 13.00, da martedì a venerdì dalle 14.00 alle 18.00;

• Martina Franca, Centro Multiservizi, Piaz- za d’Angiò: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14.00 alle 17.00, martedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00;

• Massafra, Palazzetto dello Sport Giovanni Paolo II, Via Crispiano: lunedì, mercoledì e ve- nerdì dalle 14.00 alle 18.00, martedì, giovedì e sabato dalle 9.00 alle 13.00.

EMILIANO: «ORA PIÙ DOSI»

«Ho scritto al Commissario Figliuolo per ot- tenere altri vaccini, almeno sino a che non arriveranno i carichi previsti per mercoledì che ho chiesto comunque di anticipare»: così su Facebook il governatore pugliese, Michele Emiliano, aggiungendo di aver chiesto a Fi- gliuolo «che la ripartizione dei vaccini venga fatta in parti eguali tra le regioni in base alla

Vaccini, in Puglia

ora si tenta l’accelerata

popolazione per consentire gli stessi tempi di inoculazione». “La Puglia – sottolinea Emi- liano – è la terza regione in Italia per vaccini somministrati rispetto a quelli ricevuti. Cio- nonostante dobbiamo rallentare la nostra ve- locità di somministrazione per mancanza di vaccini». «Stiamo portando avanti a pieno rit- mo la nostra campagna, abbiamo recuperato la riprogrammazione dopo il cambio di regole su Astrazeneca, secondo il piano previsto da Pier- luigi Lopalco insieme al dipartimento Salute, le Asl, la protezione civile, i sindaci, le prefetture.

Ma da Roma ci chiedono di rallentare perché mancano le dosi. Per questo da oggi, lunedì 19 aprile, le vaccinazioni della fascia di età 79-60 anni riprenderanno esclusivamente attraverso adesione alla campagna “La Puglia ti vaccina”

e non sarà possibile vaccinarsi “a sportello”. La Puglia oggi è per capacità vaccinale sopra qua- si tutte le più grandi Regioni italiane alla pari dell’Emilia Romagna che, a parità di abitanti, ha il doppio degli ospedali e della medicina territoriale della Puglia, ventimila medici, in- fermieri e operatori sanitari in più rispetto a noi e un budget sanitario su cui contare di circa 400 milioni all’anno più ricco del nostro. Que- sto a causa di uno storico divario tra regioni del Nord e quelle del Sud. Facciamo le nozze con i fichi secchi, siamo stremati dalla fatica per la mancanza di personale, ma stiamo facendo da pugliesi tutto il nostro dovere fino in fondo.

Se avessimo vaccini per tutti potremmo met- tere in sicurezza la popolazione entro l’estate.

Solo nell’ultima settimana abbiamo fatto oltre 210mila somministrazioni. E ciononostante

dobbiamo rallentare fino all’arrivo dei prossi- mi carichi. Per questo da domani solo chi ha la prenotazione potrà essere vaccinato e non po- tremo aprire ai 69enni non prenotati come pure pensavamo di fare. Ringrazio il Commissario Figliuolo per il grande lavoro che sta facendo per noi, spero davvero riesca a farci arrivare un carico supplementare che ci consenta di ar- rivare a mercoledì senza troppi disagi, in atte- sa dei carichi programmati che però non sono comunque sufficienti. Gli ho chiesto anche che la ripartizione dei vaccini venga fatta in parti eguali tra le regioni in base alla popolazione per consentire gli stessi tempi di inoculazione.

Qualcuno giustamente si lamenta dei disservi- zi che si verificano. La logistica di questa cam- pagna vaccinale è veramente complicata. Tre vaccini diversi, destinati ciascuno a persone con caratteristiche diverse, da sporzionare ar- tigianalmente non disponendo di monodosi, da scongelare e conservare a temperature diverse con tempi di consegna e immediato utilizzo differenti.

Tutti stanno facendo i salti mortali e i dipar- timenti di prevenzione e i distretti hanno agi- to al meglio delle loro possibilità con enorme dedizione. Ma è capitato in alcuni momenti di dover attendere l’arrivo e lo scongelamento delle dosi supplementari e in alcuni hub si è verificato del caos, con disagi pesanti per chi era in fila, di cui mi dispiace moltissimo. Pos- so solo dirvi che dopo ogni singolo episodio tutti si sono rimessi al lavoro, senza sosta, per migliorare l’organizzazione ed evitare che quei disagi si ripetessero»

LOPANE: BENE IL PIANO PUGLIESE

«Come era evidente già dai dati in crescita dei giorni scorsi, la situazione della Puglia nell’ambito della campagna vaccinale anti co- vid è in netto miglioramento. I numeri di oggi parlano di una regione al quarto posto in Italia.

Sono stati somministrati 967.273 vaccini su 1.071.275 consegnati, pari 90,3% (dati aggior- nati alle 17), meglio hanno fatto solo Umbria, Veneto ed Emilia Romagna. Tutto ciò certifica il buon lavoro svolto dal presidente Emiliano e dall’assessore Lopalco, a dispetto di fantasio- se ricostruzioni». A dichiararlo, residente del Gruppo consiliare ‘Con Emiliano’, Gianfran- co Lopane. «I fatti dimostrano che le criticità registrate sono state dettate nella stragrande maggioranza dei casi dai repentini cambi di rotta sul vaccino AstraZeneca e soprattutto dalla fornitura a singhiozzo delle dosi».

LA LEGA CONTRO LOPALCO

I consiglieri regionali della Lega Puglia (Da- vide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Joseph Splendido) hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’as- sessore alla Sanità della Giunta regionale della Puglia, Pier Luigi Lopalco. “Le motivazioni della mozione di sfiducia sono tutte supportate dai numeri - afferma Davide Bellomo, Capo- gruppo Lega Puglia - e da una serie di eventi che condizionano la gestione della pandemia da Covid-19 nella Regione Puglia. È stata, di fatto, disattesa la strategia delle cosiddette 3T (Testare, Tracciare, Trattare), con la Puglia penultima tra le Regioni italiane per numero di tamponi processati e ultima in termini tam- poni effettuati sulla popolazione totale. Gli innumerevoli e quotidiani disservizi hanno reso la Puglia ultima tra le regioni d’Italia, in compagnia della Calabria, per dosi di vaccino inoculate, come certifica l’impietosa classifica di ‘Youtrend’ e come evidenziato da un arti- colo pubblicato dal Financial Times. L’evi- dente danno d’immagine porta alla rimozione dell’Assessore Lopalco dagli aspetti logistici della campagna vaccinale. Il 15 aprile scorso Emiliano, - conclude Bellomo - ha affidato l’incarico al capo della Protezione civile in Pu- glia, Mario Lerario, relegando Lopalco ai soli aspetti “scientifici e sanitari”. Quali sarebbero gli “aspetti scientifici” di competenza di un as- sessore regionale, che ne giustificano la perma- nenza in carica? A soli pochi giorni Emiliano pubblica un post vantandosi dei dati positivi in termini di vaccini effettuati su dosi ricevute:

bene, se non fosse che questi dati sono ‘gon- fiati’ da un’accelerazione di questi ultimissimi giorni, dopo che la Puglia è stata denigrata a livello nazionale e internazionale e dopo che lo stesso Emiliano ha sollevato Lopalco dalla gestione operativa del piano vaccinale”.

Raggiunta e superata la soglia del milione di dosi di vaccino somministrate in Puglia

Vaccini, la Puglia prova ad accelerare

Riferimenti

Documenti correlati

"Trattandosi, quindi, di un confronto del tutto impari, è più sensato rapportare questo terzo mese del 2021 a marzo 2019, mese dai volumi già in ribasso (193.662 unità), rispetto

Si chiude presso l’Ispettorato del Lavoro la vicenda degli stagionali che da due anni sono ormai fuori dalle Terme.. Nessuna novità positiva per il gruppo di lavoratori delle

Intanto, nonostante la va- riante inglese, i numeri dei con- tagi in Puglia restano nella me- dia delle settimane scorse: ieri sono stati effettuati 4.161 tam- poni che hanno

In Puglia è in corso la consegna delle dosi del vaccino anti Covid da parte di Pfizer: sono 27mila le dosi che l’azienda farmaceutica sta di- stribuendo attraverso i corrieri

RESTO DEL CARLINO RIMINI 20/04/2020 1 La Riviera aspetta l`onda perfetta = La Riviera aspetta l`onda perfetta. Rosalba

Wie die Lösung im Detail aussehen soll, ist noch zu un- klar.» Der IT-Unternehmer befürchtet, dass es zu Verzögerungen kommen wird und das Nein zum E-ID-Gesetz einen schweren

SBC Digital Summit, Schiavolin (ad Snaitech): "L'emergenza rende ancor più necessaria la digitalizzazione del gioco, anche in ottica retail" ROMA - «Credo che la situazione

A due settimane dal 15 aprile, data che segna in Veneto l’inizio della stagione irrigua, l'assessore Pan e i presidenti dei Consorzi hanno tracciato una