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MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ISTITUTO d ISTRUZIONE SUPERIORE

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Academic year: 2022

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(1)

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE

Via Ferrari, 2 – – 941233 - - 940262

http:/www.ipsiaferrari.mo.it – e-mail: info@ipsiaferrari.mo.it

ESAME DI STATO

ANNO SCOLASTICO 2018/2019

DOCUMENTO

DEL CONSIGLIO DI CLASSE

(c.2- art. 5 del regolamento attuativo del d. p. r. n° 323 del 23/07/1998)

Classe 5^E

(2)

2

INDICE

1 Presentazione dell’Istituto pag. 3

2 Presentazione della classe 5^E pag. 12

2.1 Percorsi di cittadinanza e costituzione pag. 14

2.1 Componenti Consiglio di Classe ultimo triennio pag. 18 3 Contenuti e criteri disciplinari

3.1 Lingua e letteratura italiana pag. 19

3.2 Storia pag. 26

3.3 Lingua straniera – inglese pag. 30

3.4 Matematica pag. 34

3.5 Scienze motorie e sportive pag. 37

3.6 Religione cattolica pag. 40

3.6.2 Alternativa pag. 42

3.7 Tecnologie Meccaniche e Applicazioni pag. 44

3.8 Tecnologie e Tecniche di Diagnostica e Manutenzione dei Mezzi di Trasporto pag. 51

3.9 Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni pag. 57

3.10 Tecnologie Elettriche Elettroniche e Applicazioni pag. 63 3.11 Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento

(ex Alternanza Scuola-Lavoro) pag. 66

4 Simulazioni d’Esame di stato pag. 72

5 Griglia di valutazione (1ª prova scritta) pag. 74

6 Griglia di valutazione (2ª prova scritta) pag. 80

7 Ipotesi di griglia di valutazione del colloquio pag. 81

8 Criteri proposti per l’assegnazione del bonus di 5 punti pag. 82 9 Elenco componenti del Consiglio di Classe pag. 83 10 Allegato ( esterno) n°1 – Fascicolo studenti con DSA pag. 84 11 Allegato ( esterno) n°2 – Fascicolo studenti ex Legge 104/92 pag. 84

(3)

3 1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

Un po’ della nostra storia

L’ I.I.S. “A. Ferrari” di Maranello è sorto per l’interessamento dell’Ing. Enzo Ferrari nei primi anni ’60 ed è intitolato al figlio Alfredo (Dino), morto per distrofia muscolare.

L’Ing. Enzo Ferrari, per realizzare i suoi obiettivi: “…ogni fabbrica dovrebbe avere una scuola professionale che prepari i suoi tecnici…”, ha messo a disposizione della collettività un terreno di sua proprietà, sul quale è sorto l’Istituto ed ha anche contribuito in maniera sostanziosa sia alla costruzione dei nuovi edifici scolastici, all’allestimento delle officine e dei reparti di lavorazione, sia ai successivi ampliamenti, resi necessari dall’aumento dell’utenza scolastica.

La scuola, che non a caso sorge di fronte allo stabilimento, ha, nel corso degli anni, incontrato un crescente interesse, giustificato sia dalla qualità della offerta formativa proposta, sia degli sbocchi professionali che offre agli studenti. L’Istituto é stato ampliato più volte e nuove aule e laboratori sono state rese disponibili dall’anno scolastico 2008-09.

Caratteri specifici dell’indirizzo di studio prima della riforma: (Percorso degli alunni) declinato secondo l’autonomia scolastica

Classe 5B: Indirizzo IPMM (Manutenzione dei Mezzi di Trasporto)

DISCIPLINE Ore classe 4^ Ore classe 5^

Area comune

Lingua e letteratura italiana Storia

Matematica

Lingua straniera Inglese Scienze motorie e sportive

Religione cattolica o attività alternative

4 2 3 3 2 1

4 2 3 3 2 1

Totale ore 15 15

Area d’indirizzo

Tecnologie Meccaniche e Applicazioni

Tecnologie e Tecniche di Diagnostica e Manutenzione dei Mezzi di Trasporto

Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni

Tecnologie Elettriche Elettroniche e Applicazioni

4+2 3+2 2 2+2

3+2 4+2 2 2+2

Totale ore 17 17

Sono attivate classi inerenti l’indirizzo di:

MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA (5 anni)

MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA con opzione “MANUTENZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO” (5 anni)

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4 PROFILO

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici.

Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” è in grado di:

controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente;

osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi;

organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;

utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;

gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;

reperire e interpretare documentazione tecnica;

assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;

agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità;

segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;

operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.

Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.

PROFILO

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” con opzione “Manutenzione dei mezzi di trasporto” possiede le competenze per gestire, organizzare ed

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5 effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici.

Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

Il Diplomato in” Manutenzione e assistenza tecnica” con opzione “Manutenzione dei mezzi di trasporto” è in grado di:

controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente;

osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi;

organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;

utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;

gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;

reperire e interpretare documentazione tecnica;

assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;

agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità;

segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;

operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.

Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Manutenzione mezzi di trasporto”

specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti inerenti i mezzi di trasporto di interesse, terrestri, aerei o navali, e relativi servizi tecnici.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica” - opzione “Manutenzione mezzi di trasporto” acquisisce le seguenti competenze:

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6 1. Comprendere, interpretare e analizzare la documentazione tecnica relativa al mezzo di trasporto.

2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche.

3. Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta funzionalità del mezzo di trasporto e delle relative parti, di cui cura la manutenzione nel contesto d’uso.

4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.

5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti relativi al mezzo di trasporto.

6. Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte del mezzo di trasporto e degli impianti relativi, collaborando alle fasi di installazione, collaudo ed assistenza tecnica degli utenti.

7. Agire nel sistema di qualità, gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste.

A completamento del primo triennio, coloro che lo richiedono possono acquisire, previo esame, una delle seguenti qualifiche regionali di valenza europea:

operatore dell’autoriparazione dei veicoli a motori;

operatore meccanico.

PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO (EX ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO)

È parte integrante del curriculum nei corsi post-qualifica (4° e 5° anno), collegata alla seconda area e, in parte, alla prima. Deve favorire il più possibile il contatto con esperti del mondo del lavoro. I profili professionali in uscita sono individuati per abilità e competenze in stretto collegamento con le esigenze che emergono dal mondo del lavoro.

 Tirocinio didattico

Tenuto conto delle finalità della scuola mirate in modo particolare all’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro sono stati attivati incontri con “esperti” a partire già dal biennio per far conoscere come sono strutturate le aziende, quali sono le competenze richieste, i bisogni formativi dei lavoratori per rispondere adeguatamente alla continua evoluzione del mondo del lavoro.

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7 Sono stati altresì organizzate attività di orientamento al lavoro attraverso simulazioni nei laboratori e/o stage in azienda.

Di norma gli stages hanno la seguente durata:

- tre settimane (classe terze) - tre settimane (classi quarte) - tre settimane (quinte)

L’attività è stata coordinata dai docenti dell’area di indirizzo.

Per alcuni studenti il tirocinio e stato inserito all’interno del progetto “Gemellaggio A. Ferrari – NAC Giappone” e “World Solar Challenge Australia”, inteso come periodo di formazione e di esperienza professionale che lo studente ha trascorso presso l’organismo di accoglienza di un altro paese, nel quadro di una cooperazione tra Istituti Professionali, Centri di Formazione ed Imprese.

Il tirocinio rientra nell’ambito dei “percorsi europei di formazione integrata del lavoro” che istituisce l’Euro pass Formazione.

Rivolto particolarmente agli studenti del corso post-qualifica mira ad offrire ai giovani l’opportunità di una formazione che rivaluti le competenze di base, (culturali e professionali) necessarie per disporre delle capacità di adattamento, orientamento e integrazione nel mondo del lavoro.

 Le caratteristiche del territorio e dell’utenza

L’accordo per il lavoro sottoscritto dalle parti sociali il 24 settembre 1996 ha considerato la scuola come fattore di sviluppo della società civile ed ha individuato nella integrazione dei sistemi formativi e nelle integrazioni tra istruzione e mondo della produzione e del lavoro gli strumenti idonei per poter assicurare dei servizi scolastici di alto e qualificato profilo, si da innalzare il livello culturale e la competitività del nostro paese.

La scuola Italiana si avvia ad affrontare complessi processi di rinnovamento sia sul piano degli assetti istituzionali sia con riguardo alla definizione della natura e delle finalità dell’offerta formativa, sia sul versante dell’organizzazione dell’insegnamento.

Il protocollo d’intesa tra Ministro della Pubblica Istruzione e la Confindustria è stato sottoscritto il 16 marzo 1998, al fine di contribuire all’affermazione di un più efficace ruolo dell’istruzione e della formazione nel processo di sviluppo del Paese, attraverso il costante raccordo tra sistema scolastico e sistema produttivo.

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8 Il Ministero della Pubblica Istruzione, attraverso il Decreto sull’autonomia scolastica, ha inteso favorire il generale rinnovamento e sviluppo, soprattutto, dell’istruzione secondaria superiore, con particolare riguardo alla formazione tecnico-professionale, in coerenza con le esigenze e le attese espresse dal mondo della produzione e del lavoro.

L’IPSIA “A Ferrari” di Maranello e le imprese del settore meccanico che operano nel territorio hanno sempre collaborato al fine di sviluppare le capacita professionali degli studenti nel quadro, anche, di specifici programmi Provinciali e Regionali.

La scuola a tal fine utilizza tutti gli spazi di flessibilità gestionale del sistema scolastico e formativo derivante sia dall’applicazione dei Decreti citati in premessa che della Legge sull’autonomia scolastica, in particolare:

- il ricorso, in misura crescente nell’attività del “progetto 2002”, alle ore dell’area di integrazione e terza area, per la realizzazione di moduli di laboratorio e di esercitazioni pratiche richiesti dal territorio;

- il ritorno nel dibattito produttivo con interventi di orientamento, al fine di creare dei contenuti didattici da spendere nel mondo del lavoro.

Le Aziende del territorio riconfermano la più ampia disponibilità a collaborare, al fine di migliorare e rendere i percorsi didattici sempre più in linea con le esigenze del mondo della produzione e del lavoro, in particolare:

- fornire proprio personale tecnico per le lezioni agli studenti in Istituto o presso le proprie sedi, secondo programmi specifici annuali preventivamente concordati;

- attuare, mediante personale qualificato, corsi di aggiornamento per i docenti su tematiche specifiche e innovazioni tecnologiche;

- attivare, assieme alla scuola, progetti di percorsi formativi, visite guidate e stages aziendali, ritenuti indispensabili per la formazione e per la definizione degli indicatori delle competenze che formano un profilo professionale;

- rimotivare le famiglie e gli allievi all’area meccanica.

 Gli elementi caratterizzanti il PTOF PROGETTI D’ISTITUTO (rivolti agli studenti) 1. Integrazione H

2. Orientamento

3. Integrazione con il territorio 4. Progetto antidispersione 5. Educazione alla salute

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9 6. Educazione ambientale

7. Educazione stradale

8. Utilizzazione delle ore di supplenza 9. I.D.E.I.

10. Attività teatrale/Cineforum 11. Attività motoria

12. Progetto lettura: il piacere di leggere 13. Scuola aperta

14. Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex Alternanza scuola – lavoro)

OBIETTIVI FORMATIVI E COGNITIVI TRASVERSALI

Nel PTOF elaborato dalla scuola sono stati definiti gli obiettivi generali di carattere formativo e cognitivo su cui ha lavorato l’intero Consiglio di Classe.

Gli obiettivi formativi vengono così esposti:

 conoscenza e rispetto di sé;

 conoscenza e rispetto degli altri;

 senso di responsabilità verso la collettività;

 interesse al sapere ed esperienza costruttiva sul piano umano, professionale, sociale.

La risposta della classe relativa ai suddetti obiettivi è risultata soddisfacente quanto a conoscenza e rispetto di sé e generalmente accettabile riguardo al rispetto degli altri.

Gli alunni hanno maturato, inoltre, un sufficiente senso di responsabilità verso la collettività, mentre solo alcuni evidenziano un interesse per il sapere, sia strettamente legato ai contenuti scolastici, sia più ampiamente inteso come competenze specifiche nel campo professionale.

Gli obiettivi cognitivi trasversali vengono così esposti:

Ascoltare

 saper individuare il senso globale della lezione;

 saper individuare lo scopo di una comunicazione.

Leggere

 saper individuare le informazioni fondamentali di un testo;

 saper individuare la tipologia e la struttura di un testo;

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10

 saper dividere un testo in sequenze e saper individuare le parole chiave.

Parlare

 saper rispondere in modo pertinente alle domande;

 saper organizzare il proprio discorso secondo un piano logico;

 saper usare un linguaggio e un lessico appropriato agli scopi e ai vari contesti della comunicazione.

Scrivere

 saper distinguere la differenza fra formulazione scritta e orale del pensiero;

 saper formulare testi di struttura sintattica semplice senza ricorrere in errori ortografici e morfosintattici;

 saper sviluppare argomenti in forma sintetica, in modo coeso e coerente;

 saper prendere appunti;

 saper sintetizzare.

Operare

 saper distinguere le informazioni fondamentali di fatti e fenomeni;

 saper applicare principi, leggi e regole nella risoluzione dei problemi;

 saper utilizzare procedimenti e modelli operativi;

 saper comprendere analogie e differenze tra i contenuti delle diverse discipline;

 saper cooperare in funzione di un obiettivo comune.

Valutare

 saper interpretare una situazione;

 sapersi assumere responsabilità;

 saper esprimere giudizi in merito al proprio e all’altrui operato;

 divenire consapevoli delle proprie responsabilità e dei propri limiti.

Riguardo a tali obiettivi si rileva che la classe ha globalmente raggiunto quelli relativi all’ascolto e alla lettura; quelli invece, riguardanti il parlare, lo scrivere e l’operare in autonomia risultano solo parzialmente raggiunti, come anche gli obiettivi delle capacità critiche e valutative sono stati nel complesso parzialmente raggiunti dalla quasi totalità della classe.

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11 CRITERI DI VALUTAZIONE

Per la valutazione di ogni disciplina, i docenti si sono riferiti ai criteri generali sotto elencati definiti dal C.d.C.

VOTO CRITERI GENERALI PER L’ATTRIBUZIONE DELLA VALUTAZIONE IN DECIMI 10 Livello dell’eccellenza.

9 Corrisponde al pieno raggiungimento degli obiettivi, all’ottima padronanza dei contenuti e delle abilità di elaborarli autonomamente.

8 Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi, di buona conoscenza dei contenuti e della capacità di collegarli autonomamente.

7 Indica il conseguimento degli obbiettivi previsti, ma con capacità di elaborazione autonoma delle conoscenze ancora in via di sviluppo.

6 Rappresenta il conseguimento, in linea di massima, delle conoscenze e delle abilità prefissate peraltro non raggiunte in modo completo.

5 Indica il possesso solo parziale e quindi insufficiente di quanto programmato e attuato dalla scuola riguardo alle discipline.

4 Evidenzia una notevole distanza dall’obiettivo visto nei suoi aspetti sostanziali.

3-2-1 Evidenzia mancanza di approccio significativo alla disciplina.

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12 2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5^E

La classe 5^E risulta composta da 17 studenti, tutti provenienti dalla 4^E.

La storia della classe non ha un percorso lineare. All’inizio del terz’anno la classe risulta composta da 19 studenti, di cui 12 sono pervenuti in 5^. In quart’anno sono confluiti nella classe altri 6 elementi provenienti dal corso F esauritosi anzitempo, andando a costituire una classe di 22 studenti.

Infine la situazione attuale di 17 studenti, tutti frequentanti. Nel corso dell’anno la classe non si è modificata in quanto nessun alunno si è ritirato.

Sono presenti alcuni alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) per i quali sono stati redatti i rispettivi PDP ed uno studente con Legge ex 104/92 (vedasi rispettivamente allegati esterni non pubblici n°1 e n°2 del presente documento).

Per quanto concerne la continuità didattica, considerato il mutamento significativo della composizione della classe a partire dal quarto anno, essa non può fare riferimento all’intero ultimo triennio, e, in ogni caso, anche per il nucleo originario della classe terza non si sarebbe potuta mantenere (vedasi tabella della composizione del CdC a pagina 18). Nel quarto e quinto anno nell’area d’indirizzo, la classe ha mantenuto gli stessi docenti di Tecnologie e tecniche di diagnosi e manutenzione dei mezzi di trasporto (TTDMMT), come pure di Laboratori tecnologici ed esercitazioni (LTE) mentre nell’area comune sono rimasti immutati i docenti di Lingua inglese e Religione.

Lo svolgimento dei programmi è andato nel complesso a rilento, in quasi tutte le discipline, rispetto a quanto previsto in fase di programmazione, e non è stato possibile operare adeguati approfondimenti a causa di una generale preparazione di base incerta e lacunosa e i numerosi appuntamenti in progetti cui la classe è stata coinvolta.

Il livello di socializzazione raggiunto può considerarsi soddisfacente, se messo in relazione alla differente e diversificata provenienza degli studenti. Il rapporto con i docenti è globalmente positivo anche se gli studenti hanno mostrato una certa selettività di atteggiamenti verso i docenti. Non sono mancati momenti in cui è stato necessario riprendere con veemenza alcuni elementi della classe ed è stato in certi casi necessario ricorrere allo strumento della sospensione dalle lezioni per riportare ad un nuovo livello di equilibrio accettabile il comportamento della classe.

La partecipazione degli studenti alle lezioni non è stata generalmente regolare, e altrettanto la puntualità. Durante l'anno è emersa più volte la convinzione, da parte di molti allievi, che l'attività didattica si dovesse esaurire in aula e non necessitasse di riflessioni e studio individuali. La disponibilità è risultata pertanto accettabile per le attività proposte in aula, con una partecipazione e un’attenzione generalmente sufficienti, mentre l'impegno nel lavoro individuale è stato scarso e spesso inesistente, se non in occasione di verifiche, soprattutto del II quadrimestre.

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13 Nonostante sia stata sollecitata a partecipare ad eventi sul tema dello sviluppo delle competenze di cittadinanza e Costituzione (Legge 169/2008), la classe non è apparsa interessata, se non sporadicamente, ai temi proposti.

Non si è attuato l’insegnamento di un modulo di una materia tecnica in lingua straniera (CLIL) a causa della fragili fondamenta della conoscenza della lingua inglese.

Nella valutazione del profitto occorre distinguere tra un ristrettissimo gruppo di studenti, che ha conseguito una preparazione globale buona o sufficiente ed un’altra parte, più consistente, il cui profitto non è soddisfacente poiché l'interesse e l'impegno si sono rilevati saltuari ed è mancato lo studio necessario all'assimilazione dei concetti e al consolidamento degli argomenti svolti. Alcuni alunni hanno evidenziato applicazione e volontà di apprendere e migliorare il proprio profitto, mentre altri, nonostante le continue sollecitazioni all'adempimento dei doveri scolastici, non hanno dimostrato impegno.

Permangono, in diversi allievi, incertezze espositive che si manifestano prevalentemente nelle produzioni scritte, soprattutto nell’articolazione dei contenuti e nella correttezza sintattica ed ortografica. Difficoltà espositive si evidenziano anche in sede di colloquio e pertanto nel corso dello stesso, alcuni discenti necessitano di essere guidati ed incoraggiati nell’esposizione dei contenuti richiesti.

Il raggiungimento delle competenze prefissate dal Consiglio di Classe non si è dunque del tutto realizzato. I risultati conseguiti sono stati buoni o sufficienti, mentre per gli altri studenti il profitto conseguito risulta modesto, e in alcuni casi scarso.

Per quanto riguarda i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) si conferma l’atteggiamento generale dell’area curricolare.

Nelle singole discipline sono state utilizzate tutte le tipologie di lavoro (lezione frontale e/o partecipata, attività di gruppo, esperienze in laboratorio, supporto informatico, audiovisivi, linguistici, aule di informatica…).

Sono state svolte due simulazioni di prima e seconda prova come da indicazioni ministeriali (vedere la sezione specifica più avanti nel documento).

Nel corso dell’ultimo anno gli studenti hanno partecipato alle seguenti attività coerenti col PTOF in vigore sul tema delle competenze di cittadinanza e Costituzione:

 Auditorium Enzo Ferrari - Maranello: Spettacolo Teatrale "Da grande voglio fare il Mafioso", basato su un fatto realmente accaduto a Serramazzoni (MO) ed incentrato sulla

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14 sensibilizzazione alle tematiche dell’infiltrazione mafiosa e delle sue modalità operative nella vita politica e civile delle comunità. (circolare n°256);

 Auditorium Enzo Ferrari - Maranello: Assemblea d'Istituto incentrata sulla conoscenza del fenomeno del "Bullismo" e proiezione del film “Wonder” sulla diversità ed inclusione. (circolare n°250);

 Sala Scaramelli – Maranello: Conferenza sulla legalità e comportamenti compatibili - Arma dei Carabinieri. (circolare n°248);

 Sala Scaramelli – Maranello: Progetto di educazione alla salute: informazione e prevenzione sulle malattie andrologiche. (circolare n°208);

 Auditorium Enzo Ferrari - Maranello: proiezione del film “La mia seconda volta” (nuovo nome del film 'Mezza pasticca') di Giorgia Benusiglio con lo scopo di informare i ragazzi sui rischi connessi all'utilizzo anche saltuario delle pasticche di stupefacenti; (circolare n°188); (gli studenti hanno deciso di non parteciparvi per aver già incontrato la protagonista nell’anno passato);

 Cinema RAFFAELLO – Modena: Progetto Cine-educando: proiezione del DOCUMENTARIO

"1938: “ Diversi", incentrato sulle leggi razziali, in occasione della commemorazione del Giorno della Memoria. (circolare n°133);

 Progetto ERASMUS + KA2 "DELTA" - Implementazione. (circolare n°113);

 Auditorium Enzo Ferrari - Maranello: Incontro con il magistrato Guarnotta avente come tema

“La storia del pool di Palermo”. (circolare n°62);

 Proiezione in classe del documentario di RAI3 dal titolo “Iperconnessi”, sull’impiego errato delle tecnologie di comunicazione che stanno modificando subdolamente le menti e gli atteggiamenti sociali delle persone.

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15

 Progetto di educazione alla salute: “Salviamone almeno uno...” - Comportamenti illegali che mettono a rischio la propria vita e quella degli altri – Polizia di Stato. Prova all’autoporto di Sassuolo. (circolare n°51);(non più svolto).

 Progetto Erasmus+ KA1 “Automobility”. (riguarda due studenti) (circolare n°35 e n°37);

 Visita didattica al Vittoriale degli italiani – Gardone Riviera (BS). (circolare n°265);

 Visita didattica alla mostra pittorica nel Palazzo Reale su Pablo Picasso - Milano. (circolare n°71);

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ: OBIETTIVI

Educare gli studenti alla conoscenza ed al rispetto di norme, regole e leggi vigenti sul territorio nazionale e in specifici contesti,quale quello scolastico.

Educare al rispetto reciproco, al riconoscimento delle differenze ed al confronto pacato e costruttivo.

Creare una leadership tra pari in modo da attivare buone prassi nell’ambito scolastico e sociale.

Riflettere sulle conseguenze del mancato rispetto delle regole e delle leggi e presentare esempi di azioni e protagonisti positivi.

ETICA DELLA PATENTE AM, PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI - STAGE DI GUIDA SICURA:

OBIETTIVI

Comprendere il concetto di Educazione Stradale.

Acquisire un comportamento corretto, responsabile e solidale nei confronti degli altri utenti della strada.

Imparare a valutare in modo obiettivo le proprie capacità e i propri limiti in base alle proprie conoscenze.

Conoscere i fattori di inquinamento legati al traffico veicolare .

Conoscere le situazioni fisiche e psicologiche che possono interagire con la guida.

ERASMUS PLUS KA1 - MOBILITÀ STUDENTI (CERFORM) : OBIETTIVI

Rafforzare e migliorare la qualità del sistema e della pratiche di istruzione e di formazione degli istituti coinvolti.

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Consentire l’acquisizione e l’utilizzo di conoscenze, competenze e qualifiche per facilitare lo sviluppo personale, l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo.

Migliorare e aumentare il volume della mobilità in tutta Europa degli studenti coinvolte nell'istruzione e formazione professionale iniziale.

Incoraggiare l’apprendimento di lingue straniere moderne.

La Mobilità rivolta a studenti all’interno del programma Erasmus Plus KA1 intende sostenere la mobilità transnazionale di persone in formazione ed istruzione professionale iniziale.

Il tirocinio formativo per persone in formazione professionale iniziale consiste in un periodo di formazione professionale e/o un’esperienza di lavoro intrapresa da un beneficiario (apprendista, alunno, tirocinante, etc in formazione professionale iniziale) in un’impresa o in un istituto di formazione in un altro paese partecipante.

I singoli beneficiari ricevono un contributo nel quadro di un progetto di mobilità gestito da un organismo coordinatore.

’istituto partecipa al progetto al fine di permettere ai beneficiari (studenti) di usufruire del periodo di formazione nel paese partner.

Nell’ambito del progetto si stabilisce una cooperazione tra istituti di formazione ed imprese.

Partners

Istituzioni scolastiche europee (Francia, Olanda, Germania, Portogallo, Spagna, Inghilterra)

ERASMUS PLUS KA2 - D.E.L.T.A. (DRONES EXPERIENTIAL LEARNING AND NEW TRAINING ASSETS) L’azione Partenariati Strategici Erasmus Plus KA2 si propone di favorire l’accesso ai fondi comunitari diretti attraverso la progettazione di iniziative di piccole dimensioni.

I progetti che si concentrano sulla partecipazione attiva e sulla cooperazione tra insegnanti, formatori ed educatori in ambito europeo.

Il progetto cogliendo anche le indicazioni della “Buona Scuola” legge 107, s’incentra su attività volte ad utilizzare la metodologia WBL ovvero “bring that theory to life” nella convinzione che alcuni studenti, in particolare di scuole VET e soprattutto coloro che mancano di motivazione verso le discipline tradizionali.

Il progetto intercetta la priorità VET relativa al rafforzamento delle competenze chiave prestando particolare attenzione alle discipline STEM, anche in ottica del superamento della discriminazione di genere.

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17 Le discipline STEM sono percepite dagli studenti come astratte, disconnesse dalle loro percezioni ed esperienze quotidiane. Questo scollamento porta ad un disinteresse e ad un progressivo abbandono che invece rappresentano una leva fondamentale per il mercato del lavoro italiano ed europeo.

La cooperazione non riguarda soltanto le scuole gli istituti di istruzione e formazione tecnica- professionale, ma anche imprese, parti sociali e altri attori chiave nel campo dell’istruzione.

Il progetto azione KA2 di partenariato è destinato alla promozione e allo sviluppo di attività di cooperazione, a livello nazionale, regionale o locale, fra organismi che a diverso titolo operatori nel campo dell’istruzione e della formazione professionale (imprese, associazioni istituzioni locali, parti sociali o altri attori chiave nel campo dell’istruzione). Il progetto si incentra sulla partecipazione attiva dei docenti e sulla cooperazione tra insegnanti, stake holders, dei paesi partner del progetto.

Partners

Istituzioni scolastiche europee (Spagna, Romania)

Istituti italiani della rete – SME – Dallara – Ferrari s.p.a.

COMPETENZE RAGGIUNTE

Gli obiettivi minimi sono stati sostanzialmente raggiunti dalla maggioranza degli allievi. L’allievo classificato H ha seguito un programma differenziato.

Occorre evidenziare comunque, che un gruppo notevole di studenti possiede poche potenzialità per le discipline, e gravi carenze sintattiche ed ortografiche. Gli allievi risultano avere un’impostazione metodologica spesso mnemonica e per nulla ragionata. Alcuni di loro hanno cercato di colmare tali lacune, attraverso l'impegno personale e con l’aiuto del docente, raggiungendo un profitto sufficiente, altri, invece, hanno affrontato lo studio della materia in modo discontinuo e superficiale e non hanno ottenuto risultati accettabili. Un gruppo ristretto di alunni, pur dimostrando attitudine alla materia non si sono applicati con continuità ed impegno ed hanno ottenuto un profitto al di sotto delle loro capacità. Vi è poi un altro gruppo "ristrettissimo" di studenti, che alle discrete o buone attitudini per la materia, ha unito senso del dovere e costanza nell'impegno ottenendo risultati discreti o buoni. È possibile rilevare, in prevalenza nell'espressione scritta scorrettezze ortografiche e sintattiche e nel colloquio orale difficoltà a formalizzare un percorso autonomo.

(18)

18 COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

TRIENNIO 2016/2017 – 2017/2018 – 2018/2019 CLASSE 5^E

Materia Docente A.S. 2016/2017 Docente A.S. 2017/2018 Docente A.S. 2018/2019 RELIGIONE

CATTOLICA BAGGETTA PAOLO BAGGETTA PAOLO BAGGETTA PAOLO

LINGUAE LETTERATURA ITALIANA;

STORIA

VECCHIÈ VALERIA MALMUSI DAVIDE MONTICELLI TULLIA

TTDMMT BUSANI GIOVANNI BUSANI GIOVANNI BUSANI GIOVANNI

TTDMMT(ITP) SPINA CARMINE ANTONIO CIRIGLIANO SAVERIO CIRIGLIANO SAVERIO

TMA NOBILE ROSARIO CURTI GIUSEPPE DEVOTO RAFFAELE

TMA(ITP) SPINA CARMINE ANTONIO SIMEONE VINCENZO SIMEONE VINCENZO

ALTERNATIVAIRC LICARI ALFIO PAOLILLO GIUSEPPE AGATI STEFANIA

MATEMATICA CASTRONUOVO FRANCO ZANARDI BARBARA TONELLI SIMONE

LTE SPINA CARMINE ANTONIO CIRIGLIANO SAVERIO CIRIGLIANO SAVERIO

SCIENZEMOTORIE BALDINI CLAUDIO ZANASI VALERIO VITIRITTI ROSARIO MICHELE INGLESE TULIMIERO ANNA MARIA CAMPIOLI ELISABETTA CAMPIOLI ELISABETTA

TEEA PONTORIERO

ANTONIETTA MONTI ELEONORA SANSO ANTONIO

TEEA(ITP) PALETTA CINZIA TRAMUTO GIANLUCA SCARAFILE MARCO

SOSTEGNO -- CUOGHI ERICA MASSARO GIACINTO

(19)

19 3. CONTENUTI E CRITERI DISCIPLINARI

MATERIA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA DOCENTE: MONTICELLI TULLIA

N. ORE SETTIMANALI: 4

PREREQUISITI:

EDUCAZIONE LINGUISTICA:

 Saper rispondere pertinentemente agli stimoli e alle richieste.

 Saper organizzare il proprio lavoro, tenendo presente il tempo a disposizione e il contesto.

 Saper spiegare i concetti chiave dei fenomeni analizzati.

EDUCAZIONE LETTERARIA:

 Saper ricercare le informazioni fondamentali di un testo.

 Saper riconoscere la tipologia e la struttura di un testo.

 Saper esprimere semplici valutazioni di un testo letterario.

OBIETTIVI DISCIPLINARI:

COMPETENZE:

 Saper individuare nei testi letti elementi caratteristici della poetica, della visione del mondo, dell'ideologia e delle soluzioni stilistico-formali adottate dai diversi autori.

 Saper leggere i testi poetici e narrativi presi in esame in classe riconoscendone le basilari peculiarità.

 Saper effettuare confronti tra i diversi fenomeni letterari ed eventuali collegamenti con altri ambiti disciplinari, in particolare con la storia.

 Saper effettuare autonomamente semplici analisi di testi poetici e narrativi del periodo storico e degli autori presi in esame.

 Sapersi esprimere in modo coerente e grammaticalmente corretto.

 Conoscere e saper utilizzare una basilare terminologia specifica.

COMPETENZE DISCIPLINARI PER LA PRODUZIONE DI TESTI SCRITTI:

 Saper sviluppare un discorso pertinente alle richieste in modo abbastanza approfondito.

 Dimostrare capacità di analisi relativamente alle problematiche proposte.

 Saper costruire periodi anche complessi in modo coerente e coeso.

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 Saper esprimersi correttamente dal punto di vista ortografico - sintattico.

 Saper esprimersi con lessico appropriato facendo anche uso di una basilare terminologia specifica.

COMPETENZE DISCIPLINARI MINIME:

 Conoscere a grandi linee il contesto storico-sociale nel quale si verifica il fenomeno letterario.

 Conoscere i caratteri principali del fenomeno letterario considerato.

 Cogliere nelle opere lette elementi della poetica e aspetti dell'ideologia degli autori.

Per l'uso della lingua scritta il giudizio di sufficienza non può prescindere dal:

o Sapersi esprimere con frasi semplici e coese;

o Sapersi esprimere in modo globalmente corretto dal punto di vista ortografico- sintattico;

o Saper sviluppare una traccia in modo logico e adeguato alle richieste, anche se non approfondito.

METODOLOGIA GENERALE:

 Lettura del documento letterario, artistico, storico, ecc.

 Conversazione e discussione: lezioni frontali e partecipate.

 Metodo della ricerca e dell'approfondimento personale.

 Individuazione di parole chiave.

STRUMENTI DIDATTICI:

 Lezione frontale e/o partecipata.

 Uso dell'antologia e di testi monografici e/o narrativi.

 Esercitazioni orali e scritte.

 Audiovisivi.

VERIFICHE ORALI:

Formative: in itinere, orali, scritte, semistrutturate.

Sommative: a fine modulo con questionari e interrogazioni.

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21 VERIFICHE SCRITTE:

Per abituare gli studenti allo svolgimento della prova scritta prevista dal nuovo esame di stato, si sono proposte le seguenti modalità di scrittura :

o analisi e produzione di un testo argomentativo

o tema espositivo-argomentativo con riflessionecritica su tema che di a ualità o analisi e commento di un testo letterario

MATERIALI:

Libro di testo: M. Sambugar, G. Salà, Laboratorio di letteratura , vol. 3, La Nuova Italia Passi tratti da altri testi. Audiovisivi.

Dispense integrative e riassuntive, schemi e mappe concettuali.

STRATEGIE DI RECUPERO:

Sono state attuate delle strategie didattiche mirate al ripasso e ad esercizi mirati, a seconda del momento e della necessità, utili nell’intervento di recupero.

Presentazione della classe:

Per quanto concerne l’andamento didattico la situazione di partenza era problematica perché la classe mostrava lacune gravissime nella disciplina di Italiano. Il livello era mediamente molto basso ad eccezione di pochi alunni, che invece riuscivano ad ottenere risultati sufficienti. Gli studenti hanno dichiarato all’insegnante di non aver mai svolto interrogazioni orali nei due anni precedenti e di essersi limitati a svolgere esercizi su materiale audiovisivo visionato in classe con l’insegnante. Si evidenzia che nel primo quadrimestre la classe ha mostrato uno scarso interesse per la disciplina di Italiano, difficilmente ha partecipato alle attività proposte e ha lavorato con impegno insufficiente nelle ore extrascolastiche. La maggior parte degli studenti ha seguito con assiduità ma non ha rispettato gli orari della scuola. Spesso un gruppo di studenti si assentava durante le interrogazioni e le verifiche scritte o entrava l’ora successiva alla prova. All’inizio del primo quadrimestre la quasi totalità della classe impediva il regolare svolgersi della lezione interrompendo frequentemente le attività didattiche con interventi non pertinenti alla materia, spostamenti non autorizzati e comportamenti poco rispettosi. Si segnala inoltre che la quasi totalità degli studenti era sprovvista del materiale didattico, pertanto mostrava difficoltà ad approcciarsi allo studio della disciplina. I discenti concentravano spesso il loro lavoro nel giorno precedente la verifica e si limitavano a memorizzare i concetti senza riuscire a ragionare sui contenuti e fare una riflessione più ampia. Al contrario nel secondo quadrimestre la quasi

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22 totalità della classe si è dimostrata più collaborativa e ha mantenuto un atteggiamento rispettoso, facilitando lo svolgersi delle lezioni.

Gli obiettivi minimi indicati e specificati nella programmazione sono stati raggiunti dalla maggior parte degli allievi. Tuttavia si evidenzia un gruppo di alunni che possiede poche potenzialità per la disciplina unite a carenze ortografiche e sintattiche. Pochissimi, con un atteggiamento collaborativo, con osservazioni interessanti ed un impegno continuo e costante, hanno cercato di colmare tali lacune, raggiungendo un profitto sufficiente. Altri allievi, invece, pur dimostrando attitudine alla materia, non si sono applicati con costanza ed impegno, ottenendo un profitto al di sotto delle loro capacità.

Nell’espressione scritta è possibile rilevare lacune nell’organizzazione del testo, povertà lessicale e di contenuti e scorrettezze ortografiche e sintattiche, mentre nel colloquio orale si riscontrano delle difficoltà a realizzare un percorso autonomo.

Per il raggiungimento degli obiettivi sono state utilizzate diverse metodologie quali: la lezione frontale e partecipata con la consulenza dell’insegnante, nonché l’uso di schemi, dispense integrative o riassuntive, appunti, schemi e mappe alla lavagna e materiale audiovisivo per garantire l’apprendimento dei contenuti proposti.

Nel primo e nel secondo quadrimestre sono state svolte sia verifiche scritte sia verifiche orali. Le verifiche scritte sono state somministrate sulla falsa riga della prima prova oggetto dell’esame di stato, esaminate tra l’altro durante il corso delle lezioni. Le attività svolte hanno puntato alla conoscenza delle principali correnti artistiche e letterarie sorte tra fine Ottocento e Novecento (con particolare riferimento al Decadentismo, Simbolismo, Estetismo, Romanzo della crisi), degli autori e dei testi più significativi, tentando sempre di effettuare collegamenti tra movimenti letterari e autori diversi per sottolineare affinità e differenze.

Si sottolinea infine che l’assegnazione della supplenza alla metà di ottobre, il prolungamento dell’orario provvisorio fino a dicembre (che nella prima fase non prevedeva lezione regolare con la classe), i continui progetti concentrati nello stesso periodo e durante le ore di Italiano, nonché il percorso di alternanza avvenuto nel mese di novembre hanno rallentato notevolmente lo svolgimento del programma. Si è cercato pertanto di presentare i vari argomenti in modo assai semplificato e di focalizzarsi unicamente sui contenuti principali.

MODULO INTRODUTTIVO: L'età del Positivismo CONTENUTI:

 Il contesto socio-economico: il secondo Ottocento fra crescita economica e depressione (cenni agli eventi principali);

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 L’età del progresso;

 La cultura positivista;

 Una nuova fiducia nella scienza;

 La nascita dell’evoluzionismo

L’argomento è stato affrontato per sommi capi.

MODULO 1: L'età del Decadentismo CONTENUTI:

 Quadro storico e caratteri generali del secondo Ottocento e del primo Novecento;

 L’età del Decadentismo: cultura e poetiche, Simbolismo ed Estetismo tra arte e vita, la reazione al Positivismo e la crisi della ragione;

 Il movimento decadente;

o Origini del termine e del movimento

o I principi della poetica decadente, i caratteri della letteratura decadente e le figure del Decadentismo

o Ruolo del poeta

o Nuove tecniche espressive: simbolo, analogia, sinestesia, onomatopea

 Il simbolismo francese e i poeti maledetti;

 Lettura, parafrasi, analisi e commento delle seguenti poesie:

o Spleen, dalla raccolta I fiori del male di Charles Baudelaire

o Corrispondenze, dalla raccolta I fiori del male di Charles Baudelaire o Vocali, dalla raccolta Poesie di Arthur Rimbaud

 Giovanni Pascoli:

o La vita e le raccolte poetiche principali

o L’ideale nazionalistico (lettura e commento del discorso La grande proletaria si è mossa, pag. 28 del manuale Storia aperta, vol. 3)

o La poetica del fanciullino o Temi, motivi e simboli

o Il linguaggio analogico e allusivo e gli aspetti fonici

o Lettura, parafrasi, analisi e commento delle seguenti poesie della raccolta Myricae: X Agosto, L’assiuolo, Temporale, Il lampo

o Lettura, parafrasi, analisi e commento delle seguenti poesie della raccolta Canti di Castelvecchio: La mia sera, Il gelsomino notturno

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24 o Lettura del passo È dentro di noi un fanciullino tratto dal saggio Il fanciullino

 L’Estetismo:

o L’arte per l’arte

o La figura dell’esteta e l’eccezionalità dell’artista o Il romanzo estetizzante

o Lettura, analisi e commento semplificato del passo Una vita artificiale, tratto dal romanzo A ritroso di Joris-Karl Huysmans, e trama dell’opera

o Lettura, analisi e commento del passo Il vero volto di Dorian, tratto dal romanzo Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, e trama dell’opera

 Gabriele D’Annunzio

o La vita e le sue imprese come combattente, le opere principali e la poetica

o L’estetismo dannunziano: trama del romanzo Il Piacere, analisi della figura dell’esteta Andrea Sperelli, lettura e commento dei passi antologizzati Il ritratto di un esteta e Il verso è tutto.

MODULO 2: Il romanzo di primo Novecento

 Un nuovo modo di rappresentare la realtà: il rifiuto del Positivismo e dei miti dell’Ottocento, la crisi della ragione e il ripiegamento nella soggettività;

 Cenni all’apporto della psicoanalisi di Freud e della filosofia di Nietzsche alla narrativa del primo Novecento;

 Cenni alla teoria della durata di Bergson e al tempo interiore;

 Il romanzo della crisi: il disagio esistenziale, la figura dell’inetto e le caratteristiche della nuova narrativa;

 Le tecniche scrittorie: spiegazione semplificata del monologo interiore e del flusso di coscienza

Lettura e commento sintetico e semplificato del passo antologizzato La madeleine del romanzo Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust;

Lettura e commento del passo antologizzato Il risveglio di Gregor, tratto da La metamorfosi di Franz Kafka, e trama dell’opera;

Lettura e commento sintetico e semplificato del passo antologizzato L’insonnia di Molly, tratto dal romanzo Ulisse di James Joyce, come esempio della tecnica narrativa del flusso di coscienza;

MODULO 3: Italo Svevo

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25

 La vita e le opere;

La coscienza di Zeno: i modelli e le novità della narrativa di Svevo, la struttura e i contenuti, l’impianto narrativo e le soluzioni stilistiche;

 Lettura e commento dei seguenti passi antologizzati:

o Prefazione e Preambolo o L’ultima sigaretta

o Un salotto «mai più interdetto»

o Una catastrofe inaudita

MODULO 4: UNGARETTI

Vita, opere e poetica;

 Lettura, parafrasi, analisi e commento delle seguenti poesie:

o Veglia, tratta dalla raccolta L’allegria o Fratelli, tratta dalla raccolta L’allegria

o Allegria di naufragi, tratta dalla raccolta L’allegria

MODULO 5: Primo Levi

 Vita e opere;

 Il bisogno di raccontare: la testimonianza di un sopravvissuto nei campi di concentramento e di sterminio nazisti;

Se questo è un uomo: la trama e la struttura dell’opera, i temi e lo stile; lettura de:

o Considerate se questo è un uomo (la poesia Shemà) o I sommersi e i salvati

MODULO 6: Il testo scritto

 Le tre tipologie della prima prova della maturità

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26 MATERIA: STORIA

DOCENTE: MONTICELLI TULLIA N. ORE SETTIMANALI: 2 Prerequisiti:

 Capacità di sintetizzare fatti e concetti fondamentali.

 Capacità di collocare fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio.

 Capacità di operare collegamenti e stabilire relazioni.

 Capacità di analizzare un fenomeno, individuandone cause e conseguenze.

 Capacità di utilizzare i principali strumenti del lavoro storiografico.

Competenze disciplinari:

 Saper cogliere i legami tra i diversi eventi storici individuando l’evoluzione dei fenomeni nel corso del tempo.

 Saper evidenziare le conseguenze sul mondo contemporaneo degli eventi storici del passato.

 Saper analizzare e compiere semplici valutazioni a proposito dei diversi eventi storici.

 Saper stabilire relazioni concettuali tra i campi di studio professionalizzati e la storia.

 Saper formulare discorsi pertinenti alle richieste, costruiti in modo coerente e coeso.

 Sapersi esprimere correttamente padroneggiando la terminologia specifica della materia.

Competenze disciplinari minime:

 Saper descrivere a grandi linee la situazione economica, politica e sociale di un periodo considerato.

 Saper indicare i principali eventi-fenomeni di un mutamento all’interno dei processi storici trattati.

 Saper evidenziare rapporti di causa-effetto.

 Sapersi esprimere in termini chiari, dimostrando una certa competenza del linguaggio specifico.

Metodologia generale:

 Ogni modulo è stato affrontato con il seguente procedimento metodologico:

 Dal presente al passato (motivazione dell’indagine storica).

 Tematizzazione e periodizzazione.

 Descrizione del contesto.

 Analisi di fonti storiche.

 Definizione della struttura di arrivo e di partenza dello specifico processo storico.

 Identificazione dei mutamenti e/o delle permanenze.

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27

Spiegazione e confronto di interpretazioni.

Strumenti didattici

 Lezione frontale e/o partecipata.

 Manuale e/o altri testi.

 Esercitazioni su documenti storiografici.

 Dispense integrative, riassuntive, schemi e mappe concettuali.

 Audiovisivi.

Materiali:

• Libro di testo: Leone-Casalegno, Storia Aperta, vol. 3, Casa Editrice: Sansoni

• Fonti documentarie.

• Audiovisivi.

Verifiche:

Formative: in itinere, orali o scritte, non strutturate o semistrutturate.

Sommative: alla fine di ogni modulo, attraverso test, questionari e interrogazioni orali.

Strategie di recupero:

Sono state attuate delle strategie didattiche mirate al ripasso e ad esercizi mirati, a seconda del momento e della necessità, utili nell’intervento di recupero.

Presentazione della classe:

Per quanto concerne l’andamento didattico la situazione di partenza era problematica perché la classe mostrava lacune nella disciplina di Storia. Il livello era mediamente basso ad eccezione di pochi alunni, che invece riuscivano ad ottenere risultati sufficienti. Gli studenti hanno dichiarato all’insegnante di non aver mai svolto interrogazioni orali nei due anni precedenti e di essersi limitati a svolgere esercizi su materiale audiovisivo visionato in classe con l’insegnante. Si evidenzia che nel primo quadrimestre la classe ha difficilmente partecipato alle attività proposte e ha lavorato con impegno insufficiente nelle ore extrascolastiche. La maggior parte degli studenti ha seguito con assiduità ma non ha rispettato gli orari della scuola. Spesso un gruppo di studenti si assentava durante le interrogazioni e le verifiche scritte o entrava l’ora successiva alla prova. All’inizio del primo quadrimestre la quasi totalità della classe impediva il regolare svolgersi della lezione interrompendo frequentemente le attività

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28 didattiche con interventi non pertinenti alla materia, spostamenti non autorizzati e comportamenti poco rispettosi. Si segnala inoltre che la quasi totalità degli studenti era sprovvista del materiale didattico, pertanto mostrava difficoltà ad approcciarsi allo studio della disciplina. I discenti concentravano spesso il loro lavoro nel giorno precedente la verifica e si limitavano a memorizzare i concetti senza riuscire a ragionare sui contenuti e fare una riflessione più ampia. Al contrario nel secondo quadrimestre la quasi totalità della classe si è dimostrata più collaborativa e ha mantenuto un atteggiamento rispettoso, facilitando lo svolgersi delle lezioni.

La maggioranza degli studenti ha comunque affrontato lo studio della disciplina in modo superficiale, dimostrando scarso interesse intorno gli argomenti trattati. Ciò non ha permesso ai discenti di raggiungere buoni risultati, se non per un numero esiguo che ha dimostrato un atteggiamento collaborativo. A tutto questo si deve sommare un metodo di lavoro poco efficace e mnemonico. Le verifiche orali tenevano conto delle conoscenze acquisite, dell’esplicitazione dei nessi di causa-effetto degli eventi storici e della costruzione corretta e coerente di un discorso. Il lavoro è stato concentrato sull’acquisizione dei principali eventi storici e aspetti che hanno coinvolto l’Italia, l’Europa e il Mondo, con particolare riferimento alle due guerre mondiali

Si sottolinea infine che l’assegnazione della supplenza alla metà di ottobre, il prolungamento dell’orario provvisorio fino a dicembre (che nella prima fase non prevedeva lezione regolare con la classe), i continui progetti concentrati nello stesso periodo e durante le ore di Storia, nonché il percorso di alternanza avvenuto nel mese di novembre hanno rallentato notevolmente lo svolgimento del programma. Si è cercato pertanto di presentare i vari argomenti in modo assai semplificato e di focalizzarsi unicamente sui contenuti principali.

MODULO 1: L’alba del Ventesimo secolo

Le trasformazioni sociali della Belle époque: un’epoca di ottimismo, il nuovo sistema di fabbrica, Taylorismo, la catena di montaggio, la società di massa, lo Stato sociale

 La politica nella società di massa: i nuovi partiti, i movimenti operai e le donne verso l’emancipazione;

 Le grandi potenze: i nazionalismi, l’antisemitismo, le alleanze (la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa: paesi membri e anno di fondazione)

 L’Italia liberale di Giovanni Giolitti

MODULO 2: La Grande Guerra

 Le premesse e le cause del conflitto della Grande Guerra (1914-1918)

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 1914-1916: il concetto di guerra-lampo, la guerra di trincea (passaggio da guerra di movimento a guerra di posizione), il fronte occidentale e il fronte orientale

 L’ingresso dell’Italia nel conflitto: la posizione dell’Italia e il Patto di Londra

 La crisi e la vittoria degli Alleati (1917-1918): la condizione dei soldati e dei civili, l’ingresso degli Usa in guerra, cenni alla rivoluzione russa, la fine del conflitto

 L’Europa e il mondo dopo la guerra: trattative di pace, Conferenza di Parigi, 14 punti di Wilson, cenni alla Società delle Nazioni

MODULO 3: Il dopoguerra e la crisi del 1929

 La crisi economica e politica in Europa: l’eredità economica, la protesta sociale e politica

 Gli Stati Uniti degli anni Venti: l’età dell’oro, l’isolazionismo e il protezionismo, il proibizionismo

 Dalla grande depressione al New Deal: la borsa di New York e Roosevelt

MODULO 4: L’Italia fascista

 Un drammatico dopoguerra: la “vittoria mutilata” e il Biennio Rosso

 Il fascismo: gli esordi del movimento fascista, lo squadrismo, la conquista del potere, la marcia su Roma, lo Stato totalitario

 La società fascista e i suoi oppositori: la propaganda, l’alleanza con la Chiesa Cattolica, i Patti Lateranensi e gli oppositori

 Cenni sull’economia e sulla politica estera

MODULO 5: L’età dei totalitarismi

 Brevi cenni sul totalitarismo in URSS

 La Repubblica di Weimar e Hitler al potere

 Nazismo e antisemitismo

 Lo stato totalitario nazista

MODULO 6: La Seconda guerra mondiale

 Le cause della guerra

 Le dinamiche fondamentali

La Shoah

 La bomba atomica

 L’Italia nella Seconda guerra mondiale

 La Resistenza e la liberazione dell’Italia.

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30 MATERIA: LINGUA INGLESE

DOCENTE: CAMPIOLI ELISABETTA N. ORE SETTIMANALI: 3

OBIETTIVI GENERALI DISCIPLINARI:

LISTENING:
Comprendere le idee principali e i particolari significativi di testi orali, su una varietà di argomenti in diversi registri e varietà linguistiche.

SPEAKING:
Esprimersi con buona comprensibilità su argomenti di carattere quotidiano e attinenti al proprio ambito professionale.

READING:
Cogliere il senso di testi scritti relativi alla realtà contemporanea, con particolare attenzione a quelli di carattere specifico e professionale, potenziando le abilità acquisite negli anni precedenti.

WRITING:
Produrre testi scritti di carattere quotidiano e specialistico di varia natura e finalità, in modo comprensibile e corretto.

OBIETTIVI MINIMI: LISTENING:
Comprendere testi orali di argomento generale e tecnico individuandone il senso generale e alcune informazioni specifiche.

SPEAKING:
Esprimersi oralmente in modo sufficientemente corretto e con una pronuncia sufficientemente adeguata utilizzando un lessico specifico relativo all’indirizzo tecnico-professionale.

READING:
Comprendere testi scritti di carattere generale e professionale nella loro globalità, se su argomenti precedentemente trattati in L1, e reperire alcune informazioni specifiche.

WRITING:
 Comprendere testi scritti di carattere generale e professionale nella loro globalità, su argomenti precedentemente trattati in L1, e reperire alcune informazioni specifiche: saperle trasporre e rielaborare semplicemente.

STRUMENTI E

METODOLOGIE:

Tenuto conto del livello di competenza conseguito negli anni precedenti si è ritenuto opportuno insistere, in particolare, sulla comprensione di testi scritti, partendo preferibilmente da argomenti già noti in L1 per arrivare ad una comprensione di testi in L2 gradualmente più consapevole e approfondita.

La scelta si è orientata pertanto verso contenuti vicini agli interessi e all’esperienza degli studenti per non complicare in loro eventuali problemi di natura linguistica con difficoltà di natura concettuale.

La lettura dei testi è sempre stata finalizzata a creare uno specifico spessore tecnico-professionale e culturale, nonché ad analizzare l’individuazione del significato generale e ad estrapolarne alcune informazioni particolari.

In merito alla produzione scritta si è cercato di sviluppare abilità che consentissero di redigere semplici testi scritti inerenti gli argomenti di volta in volta affrontati. Per quanto riguarda la produzione orale si è cercato di mettere gli studenti in grado di esprimersi ad un livello sufficientemente corretto in

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31 merito ad argomenti sia quotidiani che professionali. Si è rivolta particolare attenzione all’individuazione di parole chiave e key ideas, privilegiando la correttezza lessicale rispetto all’accuratezza grammaticale e alla pronuncia.

Per il conseguimento degli obiettivi previsti, oltre alla lezione frontale si è fatto uso di tecniche fondate sul lavoro individuale, di coppia, di gruppo o di classe.

La maggior parte del materiale proposto è stato fornito dall’insegnante tramite fotocopie di testi tratti da manuali tecnici o sussidi didattici o argomenti di attualità trovati sul web e spesso adattati dall’insegnante: si è cercato di mantenere sempre un collegamento all’esperienza e all’interesse dei discenti, tenendo conto del livello di competenza linguistica da loro acquisita. La lavagna è stato un valido sussidio per favorire la concentrazione degli studenti durante le lezioni, per fissare parole chiave, spiegazioni e mind maps per abituarli a prendere appunti, e per mostrare loro ogni nuovo termine o espressione incontrati durante la lezione. Si è inoltre utilizzato regolarmente il laboratorio linguistico per la preparazione alle prove Invalsi, per la visione di film, video o per consolidare aspetti grammaticali tramite esercitazioni online svolte individualmente o in gruppo.

VERIFICA: Per la verifica, intesa come parte integrante del processo didattico-educativo, ci si è avvalsi di procedure sistematiche e continue per osservare il grado di conseguimento degli obiettivi programmati per ciascun segmento significativo del programma, nonché di prove periodiche più formalizzate per avere un quadro il più possibile completo sulla preparazione di ogni singolo studente e sui suoi progressi “in itinere”, tanto nelle singole abilità quanto nella competenza comunicativa a livello globale.

CRITERI

DI VALUTAZIONE:

I criteri di valutazione, con particolare riferimento al livello di sufficienza, sono da intendersi, comunque, corrispondenti al raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari. La valutazione di fine periodo ha tenuto conto delle prove svolte in itinere, con riferimento agli obiettivi disciplinari prefissati, del raggiungimento degli obiettivi trasversali concordati e delle indicazioni fornite dal Consiglio di Classe.

Si precisa che nella valutazione finale si terrà conto dell’impegno mostrato durante le attività in classe, della presenza durante le lezioni e durante le verifiche, della partecipazione e del grado di interesse rivolto alla materia.

RECUPERO: Per quanto concerne le attività di recupero, si è cercato di colmare le lacune emerse con periodiche pause didattiche o approfondimenti di argomenti di interesse particolare durante le ore curriculari, soprattutto con esercitazioni svolte in laboratorio per il ripasso di argomenti grammaticali già affrontati negli anni precedenti.

PROFILO DELLA CLASSE:

La classe, composta da 17 alunni, di cui 5 con problemi di apprendimento, ed 1 alunno con legge 104 (che segue un progetto di alternanza scuola/lavoro).

In generale agli studenti di quinta mancano ancora molti prerequisiti e competenze di base, perciò si è mantenuto il ripasso della grammatica durante tutto l’anno scolastico ogni qualvolta ci sia stato il bisogno di ricordare regole.

E’ un gruppo affiatato ma non incline al lavoro, sia a casa che in classe, perciò le

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32 loro conoscenze sono molto limitate. Lo scarso impegno e la poca attenzione non sono stati sempre sufficienti a colmare le numerose lacune e, di conseguenza, permangono situazioni di insufficienza e di scarsa preparazione complessiva. L’esigua parte di studenti in possesso dei requisiti minimi di competenza nella disciplina, è stata in grado di acquisire gradualmente una preparazione più consona al livello di studi e alle aspettative dell’insegnante, pervenendo anche a valutazioni più che discrete nella lingua scritta e orale. Si può affermare che solo una minima parte di studenti è riuscita a conseguire risultati soddisfacenti o discreti, pur evidenziando un tipo di apprendimento spesso mnemonico con una limitata capacità di rielaborazione personale, mentre la maggior parte della classe non raggiunge gli obiettivi prefissati e continua a faticare sia nella comunicazione scritta che in quella orale, perseguendo risultati scarsi, non sufficienti.

Per quanto concerne l’insegnamento della lingua inglese si è cercato di spingere i ragazzi all’esprimersi in lingua soprattutto per allenarli alla parte orale.

Ovviamente, le pesanti lacune dal punto di vista grammaticale e delle nozioni di base che il gruppo continua a trascinarsi dagli anni precedenti, mi hanno portato al dover alternare i nuovi contenuti disciplinari al ripasso di argomenti grammaticali già affrontati in quarta e alla revisione di alcune nozioni sintattico- grammaticali di base. Ciò ha comportato un evidente rallentamento del programma e dei contenuti affrontati. La preparazione alle prove INVALSI è stata condotta prevalentemente in laboratorio, anche se il livello proposto dalle prove si è rivelato decisamente al di sopra delle effettive abilità degli studenti.

PROGRAMMA SVOLTO:

MODULO 1 – ENERGY AND THE ENVIRONMENT CONTENUTI:

Lettura dei seguenti testi forniti su fotocopie:

- Non-renewable energy sources: fossil fuel sources (coal, wood, petroleum, gas fuels).

- Non-renewable energy sources: non-fossil fuel sources (nuclear fuel and nuclear power plants).

- Renewable energy sources: (solar energy, hydroelectric power, tidal energy, biogas, biomass, wind power and geothermal energy).

- Pollution: environmental policies and current commitments.

MODULO 2 – THE INDUSTRIAL REVOLUTION CONTENUTI:

Lettura dei seguenti testi forniti su fotocopie:

- The first Industrial Revolution - The textile industry

- Power: steam and coal - The Victorian Compromise

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33 MODULE 3 – THE ENGINE

- Four stroke engine - Two stroke engine - The diesel engine - Ferrari the Company - The American Car Industry

MODULO 4 – CITIZENSHIP EDUCATION CONTENUTI:

Lettura e commento dei seguenti testi forniti su fotocopie:

- Citizenship Education and the Universal Declaration of Human Rights - Multiculturality and discrimination

- My internship.

Riferimenti

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