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Effetti delle fluttuazioni nel potere d'acquisto della moneta

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Academic year: 2021

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(1)
(2)
(3)

DEP j . 9 i i f . *

SALVATORE ESPOSITO DE FALCO

l ibero docente in economia politica presso I» R. Università

(4)

Proprietà letteraria dell' Autore

(5)

I N D I C E

Capitolo I. Ampiezza delle fluttuazioni nel potere d'

acqui-sto della moneta . . . Pag. 5

1. - O g g e t t o dello s t u d i o . 2. M o v i m e n t o secolare d e l l ' i n d i c e dei prezzi

j J | p O al 180") 3. M o v i m e n t o g e n e r a l e e ciclico dei prezzi in I n g h i l

-t e r r a dal L785 al 1919. 4. - M o v i m e n t o g e n e r a l e e ciclico dei prezzi

in Italia, dal 1883 al 1914. 5. - M o v i m e n t o g e n e r a l e e ciclico dei prezzi

negli Stati U n i t i , dal 1878 al 1921. 6. - M o v i m e n t o stagionale dei

prezzi in Italia dal 1914 al 1920 e in I n g h i l t e r r a dal 1925 al 1929.

7. - Oscillazioni accidenlali dei p r e z z i .

Capitolo II. Le oscillazioni delle diverse categorie di prezzi . » 19

8. - L ' i n d a g i n e è limitata alla f o r m a del f e n o m e n o . 9. - Livello gene-rale dei prezzi, prezzi all'ingrosso, costo della vita negli Stati U n i t i dal 1875 al 1925. 10. - P r e z z i a l l ' i n g r o s s o ed al m i n u t o in Italia dal 1914 al 1920. 1 1 . - L e principali c a t e g o r i e dei prezzi a l l ' i n g r o s s o in I n g h i l t e r r a , dal 1871 al 1913 e in Italia dal 1913 al 1930. 12. - P r e z z i a l l ' i n g r o s s o e corsi delle azioni in F r a n c i a , dal 1920 al 1924. 13. Prezzi a l l ' i n g r o s s o e salari negli Stati Uniti, dal 1873 al 1922. 1 4 .

-P r e z z i dei b e n i controllati d a c a r t e ' s e di quelli n o n controllati d a

cartels. 1 5 . - S a g g i o d ' i n t e r e s s e e p r e z z i .

Capitolo III. Effetti delle fluttuazioni monetarie sull'

equi-librio del eonsumatore . . . » 43

16. - Le c o n d i z i o n i che d e t e r m i n a n o 1' e q u i l i b r i o d*l c o n s u m a t o r e .

-17. - Alterazioni d e l l ' e q u i l i b r i o del c o n s u m a t o r e nell'ipotesi che, f e r m o r e s t a n d o il r e d d i t o m o n e t a r i o , l ' i n d i c e dei prezzi a u m e n t i , 18. -

nel-l ' i p o t e s i che a n c h e il r e d d i t o m o n e t a r i o a u m e n t i , 19 - nell'ipotesi che

l ' a u m e n t o dei prezzi n o n a v v e n g a in m i s u r a u n i f o r m e . 2 . A l t e r a z i o

-ni dell' equilibrio del c o n s u m a t o r e nel 1' ipotesi della c o n t r a z i o n e del

livello dei p r e z z i . 21. - Alterazioni d e l l ' e q u i l i b r i o d e l c o n s u m a t o r e nell'ipotesi che m e n t r e alcuni prezzi d i m i n u i s c o n o , altri a u m e n t a n o . 22. - Relazioni tra i gusti e le variazioni dei prezzi. 23. Le v a r i a -zioni dei prezzi ed il r i s p a r m i o . 24. Relazioni tra il d e s i d e r i o e f f e t

-tivo d ' a c c u m u l a z i o n e e le variazioni dei p r e z z i . 25. - E s t e n s i o n e al caso

che il c o n s u m a t o r e cede a n c h e il l a v o r o . 26 - P e r d i t e d' ofelemità de-t e r m i n a de-t e dalle flude-tde-tuazioni m o n e de-t a r i e .

Capitolo IV. Effetti delle fluttuazioni monetarie sulla

pro-duzione . . . » 59

27. - Effetti delle alterazioni n o n p r e v e d i b i l i dei prezzi sul costo di p r o

-d u z i o n e . 28. - Azione selettiva delle variazioni dei prezzi sulla classe d e g l i u o m i n i d' affari. 29. Dissesti e variazioni dei prezzi ( R e g n o U n i

(6)

: • -••-•• • .

p r o d u z i o n e . 31. - Alterazioni dei coefficienti di p r o d u z i o n e conseguenti alle fluttuazioni m o n e t a r i e nelle seguenti ipotesi: la p r o d u z i o n e è istantanea; 3 2 . i l ciclo di p r o d u z i o n e è d e t e r m i n a t o dalle leggi della t e -cnica; 33. - il ciclo di p r o d u z i o n e può variaie. 34. - Le leggi della

te-cnica variano in f u n z i o n e delle fluttuazioni m o n e t a r i e . 35. - Il volume

della p r o d u z i o n e t e n d e ad a u m e n t a r e , q u a n d o a u m e n t a n o i prezzi. 3 6

-T e n d e a contrarsi nel caso opposto. 37. - Asimmetrie che si riscontrano

tra i periodi di prezzi crescenti e di prezzi decrescenti. 38. - Le alte-razioni dei coefficienti di p r o d u z i o n e uell' ipotesi che la p r o d u z i o n e vari con i prezzi. .9. - Interferenze tra variazioni dei prezzi e divisione

territoriale del lavoro; 40. - e le dimensioni delle imprese. 41 - La

sva-lutazione m o n e t a r i a è benefica dal p u n t o di vista della p r o d u z i o n e ?

42. - Relazioni tra variazioni dei prezzi , speculazione ; 43. - e

com-mercio all'ingrosso, 44. - e c o m m e r c i o al m i n u t o . 45. - Alcune

verifi-che sperimentali : P r o d u z i o n e e prezzi negli Slati Uniti (1875-1926); 46. - Condizioni e c o n o m i c h e e p r z z i in Italia (1S85-1906.; 47. -

Con-dizioni economiche e prezzi nel Regno U n i t o (1861-1910;; 48. -

Pro-duziona dei beni strumentali, dei beni di c o n s u m o e prezzi.

Capitolo V. Effetti delle fluttuazioni monetarie sulla

di-stribuzione... . . . . . Pag. 99

49. - Salari reali e prezzi all' ingrosso nel egno U n i t o (1871-1S93).

5 0 , - N e g l i Stati Uniti dal 1878 al 1923 e iti Italia dal 1913 al 1925. 51-52. - Disoccupazione e prezzi nel R e g n o Unito. 5 3 . - R e ' a z i o n e tra sag-gio reale e saggio n o m i n a l e d'interesse. 54. - Prezzi, saggio reale e sag-gio nominale d'interesse nel Regno Unito, dal 1871 al 1922. 55. N e

-gli Stati Uniti dal 1900 al 1924. 56. - Influenza delle variazioni dei

prezzi sulla rendita ricardiana derivante dalla fertilità; 57. - derivante

dalla posizione. 53. - Relazione tra profitto e le variazioni dei prezzi.

59. - Influenza delle fluttuazioni m o n e t a r i e sulla distribuzione effettiva

nell'ipotesi ehe la p r o d u z i o n e sia costante. 6 1 . - N e l l ' i p o t e s i che anche

la p r o d u z i o n e vari. 62. - Influenza delle fluttuazioni monetarie sulla

curva dei redditi.

Capitolo VI. Effetti delle fluttuazioni monetarie sul

com-mercio intemazionale. . . » 133

63. - Le oscillazioni dei cambi ostacolano il c o m m e r c i o intemazionale,

64. - e il m o v i m e n t o internazionale dei capitali. 65. - Le oscillazioni

dei cambi e la d u r a t a delle operazioni di c o m m e r c i o internazionale. 6 6 . -Divergenza tra potere acquisitivo i n t e r n o ed esterno della moneta q u a n d o i cambi oscillano. 67 e 6 3 . - Effetti di tale divergenza sul volume delle

importazioni e delle esportazioni. 69. - Relazione tra p r o d u z i o n e e

(7)

CAPITOLO I.

A M P I E Z Z A D E L L E FLDTTDAZIONI N E L POTERE

D'ACQUISTO DELLA MONETA.

1.® — Il presente stadio considera le f l u t t u a z i o n i nel potere d'acquisto della moneta come un fatto sperimentale oltre il quale l'indagine non risale, esamina le relazioni t r a dette fluttuazioni e la produzione, la distribuzione... Il lavoro non ha scopi pratici, né politici; io non propongo riforme monetarie atte ad e l i m i n a r e le oscillazioni dei prezzi.

Le citazioni mancano quasi del tutto: questa deviazione dalle buone regole tradizionali ha lo scopo di non sovraccaricare il la-voro di note, è lecita perché la l e t t e r a t u r a sull'argomento è vastis-sima e di conoscenza comune.

Credo opportuno r i p r o d u r r e con note brevi le norme di me-todo statistico applicate nell'elaborazione delle statistiche con le quali lo studio è corredato; dette note sono insufficienti per coloro che non h a n n o studiato metodologia statistica, servono per richia-mare nozioni già acquisite, ma non presenti alla memoria.

Le fonti del materiale statistico elaborato sono studi facilmente riscontrabili di Bachi, B r e s c i a n i - T u r r o n i , D'Avenel, Jevons, Lescure, Mortara, Necco, Sauerbeck, Snyder, TouganBaranowsky,... ed il r e -cente volume pubblicato dalla Società delle Nazioni, « M e m o r a n d u m s u r la production et le commerce, 1925-1929-30 ».

(8)

Einaudi, Fanno, F e r r a r a , Fisher, Foà, Graziani, Hawtrey, Keynes. I a n -naccone, Lavington, Loria, Marshall, Masci, Michels, Mortara, No-garo, P a n t a l e o n i , Pareto, Prato, Repaci, Ricci, Rist, Robertson, Rueff, Strakosck.

2° — Il potere d'acquisto della moneta ha c a r a t t e r e oscillatorio. Nella seguente tabella, indichiamo nella colonna (2) i massimi e m i n i m i dell'indice dei prezzi in oro dal 1200 al 1800, nella co-lonna (3) la d u r a t a in a n n i della fase d' ogni oscillazione, nella (4) il °/0 d e l l ' a u m e n t o a n n u o (o dalla contrazione) d e l l ' i n d i c e dei

prezzi, nell'ipotesi che l ' a u m e n t o (o la contrazione) dell'indice in

un anno in confronto a quello dell'anno precedente sia costante

in tutto il periodo compreso t r a un m i n i m o ed un massimo (o vi-ceversa) (1).

Il movimento secolare del potere d'acquisto della moneta mo-stra un a l t e r n a r s i di l u n g h e fasi ascendenti e di lunghe fasi discen-denti; l'intensità media a n n u a delle variazioni è modesta, nelle fasi ascendenti la contrazione a n n u a dell'indice è sempre inferiore

a l l ' I °/0, nelle fasi discendenti del potere di acquisto della moneta,

l ' a u m e n t o a n n u o dei prezzi è inferiore al 2 °/0

-In complesso, dal 1200 al 1800, il potere d'acqnisto della mo-neta tende a contrarsi, i n f a t t i l'indice dei prezzi, che nel 1200 era 50, tocca il minimo di 38 nel 1500, balza a 250 nel 1800.

3° —• Nella tabella II, registriamo il movimento generale e ci-clico dei prezzi in I n g h i l t e r r a dal 1785 al 1919 (1).

i l ) Nell'ipotesi postulata, detto A il r a p p o r t o t r a l ' i n d i c e d ' un anno e quello d e l l ' a n n o precedente, per il periodo 1200 - 1350 si ha:

50 A150 = 78

da cui log A = l 0 g 7 8 ~ l 0S 6 0 = 0,001287

loO

e risalendo ai n u m e r i A = 1,003

(9)

-TABELLA I ,

Indice dei prezzi in oro dal 1200 al 1800

(1) Indice dei prezzi (2) Durata della fase (3) A u m e n t o annuo in % (4) 1200 50 150 + 0,3 1350 78 150 — 0,46 1500 38 75 + 1,2 1575 92 25 — 0,66 1600 78 50 + 0,3 1650 115 75 - 0 , 5 2 1725 78 75 + 0,9 1800 150

Diciamo P(t) il movimento osservato dei prezzi, pt(t) il

movi-mento generale, il movimovi-mento ciclico p2(t) risulta

p,(t ) = 1o o

(10)

TABELLA I I .

Movimento generale e movimento ciclico dei prezzi

(11)

Segue T A B E L L A I I .

Movimento generale e movimento ciclico dei prezzi

(.Inghilterra, 1785-1910) 1875 128,7 —3 1890 91 + 3 , 2 1905 94,9 —1,0 1876 123,9 - 0 , 7 1891 90,1 + 4 , 1 1906 95,7 + 4 , 3 1877 119,6 + 2 1892 88,7 —0,8 1907 97,6 + 6 , 1 1878 116,4 — 3 1893 86,6 + 1,6 1908 99,4 —4,6 1879 114,1 —3,8 1894 84,7 —3,3 1909 101,7 —6,0 1880 111,7 + 2 , 3 1895 83,1 —2.6 1910 103,1 - 0 , 1 1881 108,1 + 1,7 1896 83,1 —5,2 1911 103,9 + 0 , 1 1882 105,4 + 3 , 2 1897 84,4 - 4 , 2 1912 110 + 0 , 1 1883 102,9 + 2,9 1898 85,7 —3.3 1913 121 —11 1884 99,1 - 2 , 2 189tf' 87 + 1,1 1914 138 - 1 7 , 4 1885 96,4 — 2,5 1900 88,6 + 8,8 1915 158 — 14,6 1886 94,3 - 4 , 8 1901 90 + 1 , 1 1916 177,7 —2,7 1887 92,6 - 5 , 2 1902 91,6 —1,8 1917 197,1 + 11,2 1888 92,1 - 1 , 9 1903 93,3 —3,7 1918 204,4 + 16,4 1889 91,3 + 2 , 9 1904 94,3 —3,8 1919 206,9 + 12,5 da cui r ( t )-- 1 0 01 0 0 _ P< (t> P z ( t )

formola la quale permette di conoscere P(t) noti p^t) e p2(t).

Per cagione d'esempio, il movimento osservato dell'indice dei prezzi per il 1871 è :

100 . 144

= 141 100 + 2,1

(12)

oscil-lazioni complete con i periodi 1789-1849 e 1849-1896, un'oscilla-zione incompleta della quale nella tabella II è registrata solo u n a p a r t e della fase ascendente.

La fase ascendente della p r i m a oscillazione ha la d u r a t a di 20 a n n i , il movimento generale da 136,9 il 1789 diventa 217,6 il 1809 con un a u m e n t o del 59%, corrispondente ad un aumento an-nuo (calcolato nel modo indicato nel paragrafo precedente) del 2,34%; la fase discendente è più lunga (40 anni), registra u n a contiazione complessiva, calcolata al solito modo, di 1,79%. N e l l ' o -scillazione 1849-1896, la fase ascendente è quasi della stessa du-r a t a della fase discendente; la p du-r i m a d u du-r a 24 anni, il movimento generale da 106 il 1849, diventa 133 il 1873 con un aumento com-plessivo del 2 5 , 5 % , che corrisponde ad un aumento a n n u o del 0,95%; la fase discendente d u r a 23 a n n i , registra u n a contrazione

del movimento generale del 37,5°/0, u n a contrazione a n n u a del 2,02%.

La fase ascendente del ciclo secolare, che incomincia il 1896, subisce l'influenza del movimento occidentale che t r a e origine dal conflitto mondiale, i n f a t t i l'aumento a n n u o del movimento generale, che dal 1896 al 1912 è 1,76%, balza a 9 , 4 4 % fino al 1919.

Con il movimento ciclico dell' indice dei prezzi dal 1795 al 1916 si registrano 20 cicli della lunghezza media di anni 6,10, e d ' i n t e n s i t à media a n n u a l e (1) di 4,52, l'ampiezza media delle oscil-lazioni r i s u l t a 14,46.

P e r approfondire lo studio del movimento ciclico dei prezzi, raccogliamo nella tabella III i principali valori segnaletici delle onde cicliche. La d u r a t a e l'intensità media a n n u a delle onde cicliche dei prezzi non sono t r a di loro indipendenti: t r a ie m a n i -festazioni dei due fenomeni il coefficiente di correlazione, o coef-ficiente di Bravais (2), r i s u l t a

(D L ' i n t e n s i t à media annua del movimento ciclico è definita dal rapporto tra la somma dei valori assoluti del movimento ciclico e il numero dei termini di detta somma.

(13)

TABELLA I I I .

Oscillazioni cicliche dell'indice dei prezzi in Inghilterra

(.1795-1916) Movimento ciclico o ® M P ® a —> « .2 '3 "S « a ."ti ed e3 o o a .s oa .2 S V Ampiezz a ~X oscillazion e LO S "S P o te ^ Oscillazioni 2 £ a e o .2 cc , O S ® ° ® 2 a - g a i « u CD C3 ^ S - 3 (1) ; su (3) V Ampiezz a ~X oscillazion e LO 1 1795-1798 4 7,92 8,8 8,7 17,5 2 1799-1804 6 7,40 11,3 10,4 21,7 3 1805-1807 3 3,63

,

5,8 8,0 4 1808-1816 9 4,41 12,5 5,3 17,8 5 1817-1824 8 7,15 17,8 10.2 28,0 19,4 6 1825-1729 5 5,64 13,0 6,4 28,0 19,4 7 1830-1835 6 2,28 1,6 6,5 8,1 8 1836-1838 3 2,10 4,5 1,5 6,0 9 1839-1844 6 6,77 7,9 8.8 16,7 10 1845-1852 8 7,55 18,3 11,7 30,0 17,3 11 1853-J 862 10 3,93 8,8 8,5 30,0 17,3 12 1863-1865 3 3,83 3,0 6,9 9,9 11,2 13 1866-1871 6 2,73 5,1 6,1 3,0 9,9 11,2 14 1872-1876 5 3,80 7,6 6,1 3,0 10,6 5,8 15 1877-1879 3 2,93 2,0 3,8 10,6 5,8 16 1880-1888 9 2,97 3,2 5,2 8.4 17 1889-1892 4 2,75 3,2 4,1 7,3 18 1893-1898 6 3,73 1,6 5,2 6,8 19 1899-1905 7 3,04 8,8 3,8 12,6 20 1906-1916 11 6,08 6,1 17,4 23,5 coefficiente è E X y

(14)

l'errore probabile è ± 0,140. Più forte è la correlazione esistente t r a l'ampiezza delle oscillazioni cicliche dell'indice dei prezzi e la loro d u r a t a , il coefficiente di correlazione risulta i n f a t t i

190,7536 , „ _

' = + 0,561 2 0 . 2 , 3 8 .7,14

l'errore probabile di tale coefficiente ó + 0,103.

La distribuzione dei cicli per d u r a t a mostra che la moda (anni 6) concide con la media (anni 6,06), il che indica, come è ben noto, che i cicli si distribuiscono s i m m e t r i c a m e n t e o quasi rispetto alla media. Nella tabella IV registriamo il movimento ciclico delle oscillazioni di d u r a t a tipica, l'indice ivi registrato s' ottiene aggiun -gendo 100 alla q u a n t i t à del movimento ciclico; l'oscillazione media quale si ottiene, calcolando la media degli indici del movimento ci-clico nelle oscillazioni di d u r a t a tipica, mostra che la fase discen-dente dei prezzi è più lunga di quella ascendiscen-dente. Per a l t r i par-ticolari, il lettore esamini l'indice registrato n e l l ' u l t i m a linea della tabella IV.

4° — Per approfondire la conoscenza delle fluttuazioni nel po-tere d'acquisto della moneta, registriamo nella tabella V le seguenti

variabili:

a) mov. osservato indice prezzi, Italia 1882-1914; b) mov. generale » » » » » c) mov. ciclico » » » » »

La scomposizione del movimento osservato in movimento gene-tra ogni manifestazione del primo fenomeno e la media, y lo scarto gene-tra ogni

ma-nifestazione del secondo fenomeno e la relativa media. Il coefficiente di

correla-zione oscilla tra — 1 e -)- 1; ove r = 0, i dne fenomeni sono indipendenti, ove

r = -f- 1, tra i due fenomeni esiste concomitanza perfetta e diretta di variazione

ove r = — 1, tra i due fenomeni esiste concomitanza perfetta ed inversa di v a

-riazione. Dal confronto tra il coefficieute di correlazione ed il suo errore proba-bile s'ottiene elemento per giudicare dell'importanza da accordare al coefficiente stesso.

L'errore probabile del coefficiente di correlazione è

0,6745 (1 — r2)

(15)

TABELLA I V .

Oscillazioni di durata tipica

INDICE MOVIMENTO CICLICO Oscillazione

I anno II anno III anno IV anno V anno VI anno

1799-1804 103,9 111,3 110,0 89,6 97,3 93,9 1830-1835 100,3 101,6 98,4 93,5 96,5 99,8 1839-1844 107,9 105.2 105,3 94.4 92,2 91,2 1866-1871 105,1 100 99,9 97 93,9 97,9 1893-1898 101,6 96,7 97,4 94,8 95,8 96,7 Media (corretta) 104,8 104 103,2 94,8 96,1 96,9

r a l e più movimento ciclico è stata fatta con il metodo dell' i m -perpolazione analitica (1). Il movimento generale dei prezzi in Ita-lia dal 1882 al 1914 è definito d a l l ' e q u a z i o n e

P = 73,47 + 0,033 t + 0,0894 t2

nella quale t è il tempo espresso in a n n i , origine 1898. II

movi-(1) I metodi dell'interpolazione analitica sono Vari: dei minimi quadrati, delle m i n i m e differenze, delle somme. Noi, in questo studio, seguiamo il metodo delle somme.

(16)

T A B E L L A V .

Movimento osservato, generale e ciclico dei prezzi in Italia.

Movimento

osservato Movimento generale Movimento ciclico

(17)

mento generale dei prezzi nel periodo considerato tende a contrarsi dal 1882 al 1868, passando da 95.8 a 75,3, dal 1898 invece tende a crescere, diventa così 96,9 il 1914.

Il movimento ciclico dell'indico dei prezzi presenta tre oscil-lazioni complete con i periodi 1889-1898, 1899-1905, 1006-1909 e due incomplete, delle quali u n a t e r m i n a il 1888 e i g n o r i a m o la data iniziale, l'altra ha origine il 1910; la d u r a t a media dei 3 ci-cli completi è di 7 anni, l'intensità media a n n u a del movimento ciclico nel periodo 1882-1914 è 3,18, l'ampiezza media delle t r e oscillazioni complete è 10,7.

5° — Il movimento generale dei prezzi all'ingresso negli Stati Uniti, dal 1878 al 1921, si presenta in u n a p r i m a fase, fino al 1896, discendente, nella successiva ascendente. Il movimento gene-rale, che il 1878 era 97, diventa 69,9 il 1896 con una contrazione

del 28'/o circa e una diminuzione a n n u a di l,78o/0; dal 1896 al

1913 il movimento generale a u m e n t a del 47°/0 circa, corrispondente

al 2,2 % all'anno, dal 1913 al 1921 l'aumento diventa più rapido;

è infatti del 6,96°/0 all'anno, del 73°/0 Pe r t u t t o il periodo.

Il movimento ciclico dei prezzi all'ingrosso negli Stati U n i t i dal 1878 al 1921 consta di 5 cicli completi con i seguenti periodi:

1880-1889; 1890-1898; 1899-1905; 1906-1911; 1912-1917- La d u r a t a media delle oscillazioni cicliche è 7,6 anni, l'intensità media a n n u a del movimento ciclico p e r i i periodo 1878-1821 r i s u l t a 6,76, esclu-dendo i dati dal 1914 al 1921 si riduce a 4,55, la media dell'am-piezza delle 5 oscillazioni cicliche complete risulta 16,1.

6° — L'indice dei prezzi presenta un movimento stagionale poco r i l e v a n t e (1).

(1) Il movimento stagionale si misura nel seguente modo:

a) si calcolano medie mobili del movimento osservato di 12 mesi e si re-gistrano accanto ai dati del movimento osservato del 6° o dei 7° mese;

b) si calcolano le deviazioni percentuali dei dati del movimento osservato dalle corrispondenti medie;

c) s'assume la media o la mediana o la moda delle deviazioni percentuali riferentesi allo stesso mese come movimento stagionale;

(18)

T A B E L L A V I .

Indice dei prezzi in Italia dal 1914 al 1920

1914 1915 1916 1917 1918 1819 1920 Gennaio 112,2 196,4 243,5 386,8 346,7 536,5 Febbraio 118,9 203.3 256,1 404,7 341,4 592,6 Marzo 133,8 209,5 277,3 419,9 346,7 659,3 Aprile 128,7 213,6 281,9 427,4 353,3 723,3 Maggio 134,4 215,1 295,9 453,7 360,4 709,5 Giugno 136,3 205,2 306,8 442,5 381,2 Luglio 99,7 139 205,2 323,8 457 386 Agosto 103,1 143,7 209,7 331,3 459,9 393,5 Settembre 100,9 150,3 217 352,3 461,4 395,9 Ottobre 104,2 157,6 219,9 373,3 471,3 415.9 Novembre 107,5 169,4 227,8 383,8 466,4 467,4 Dicembre 107,4 181,6 249 388,3 396,4 487,1

(19)

T A B E L L A V I I .

Indice dei prezzi in Inghilterra dal 1925 al 1929

1925 1926 1927 1928 1929 Gennaio 170,1 151,6 143,1 141,5 136,1 Febbraio 170,1 149,3 144,7 141,5 137,3 Marzo 165,7 147,1 143,5 143,5 138,1 Aprile 161,9 147,8 142,8 145,7 135 Maggio 160,8 146,5 145,4 146.7 131,5 Giugno 157 146,8 144,1 144,5 131,7 Luglio 160,8 148,7 144,1 141,9 134,6 Agosto 160,3 151,1 145,1 139,4 134,5 Settembre 159 153,6 14H.4 137,5 131,9 Ottobre 156,3 154,2 142,5 136,9 129,6 Novembre 156,7 151,3 143,1 136,9 126,9 Dicembre 153 145,1 141,1 136,5

Gl'indici del movimento stagionale dell'indice dei prezzi allo

ingrosso in I n g h i l t e r r a dal 1925 al 1929 sono i seguenti:

gennaio 99 maggio 100 settembre 101 febbraio 99,7 giugno 96,6 ottobre 100,7

(20)

7° — Oscillazioni accidentali del livello dei prezzi sono quelle, le quali, non presentano, come lo cicliche o le stagionali qualsiasi regolarità nella ripetizione loro; la loro d u r a t a oscilla da pochi mesi a v a r i a n n i ; 1' oscillazione dei p r e z z i , che con violenza maggiore o minore si è verificata per effetto del conflitto 1914-1918 in t u t t i i Paesi, può essere definita accidentale.

(21)

CAPITOLO II.

L E OSCILLAZIONI D E L L E D I V E R S E CATEGORIE DI P R E Z Z I .

8 ° — A l l e fluttuazioni del livello medio dei prezzi non corri-spondono oscillazioni d' uguale ampiezza di t u t t i i prezzi, per

esempio, se il livello dei prezzi cresce del 10°/0, molti prezzi a u

-mentano in proporzione più forte, a l t r i in proporzione più debole, a l c u n i restano costanti o si contraggono.

Si afferma: se t u t t i i prezzi oscillassero nella stessa proporzione e direzione, le fluttuazioni nel potere d'acquisto della moneta da-rebbero luogo ad un incomodo, ma non ad u n a questione. La pre-cedente affermazione è corretta nell'ipotesi che, al v a r i a r e di t u t t i i prezzi, d u n q u e anche dei salari e del tasso d'interesse, la stessa alterazione in direzione e proporzione si rilevi nella q u a n t i t à di moneta posseduta da ogni individuo, e nelle obbligazioni monetarie non ancora scadute.

P e r studiare gli effetti delle variazioni del potere d' acquisto della moneta sulla produzione, la distribuzione..., occorre conoscere come variano le diverse categorie di prezzi, al f l u t t u a r e del livello generale dei prezzi. È lecito l i m i t a r e la trattazione alla forma del fenomeno, cioè prescindere dall'esame delle forze che d e t e r m i n a n o la diversa ampiezza d'oscillazione delle varie categorie di prezzi, perchè l'effetto delle oscillazioni sulle economie individuali... d i -pende dall'ampiezza delle oscillazioni e non dalle cause delle v a r i a ,

zioni stesse. Il fatto che, m e n t r e il prezzo di A a u m e n t a del 20°/0, il

prezzo di B a u m e n t a del 10°/,, quello di C si contrae del 10%,

(22)

spiegazione, l'influenza delle fluttuazioni dei prezzi sui fenomeni x, y... non v a r i a .

9° — L'osservazione insegna che le oscillazioni del livello dei prezzi all'ingrosso sono mollo più violente di quelle dei prezzi al m i n u t o . L'indice dei prezzi all'ingrosso è costruito in base ad un n u m e r o di prezzi molto più numeroso dell'indice dei prezzi al mi. ñuto o del costo della vita, ciò deriva dal fatto che quasi esclusi-vamente per gli a l i m e n t i e gli oggetti di vestiario si può distin-guere t r a prezzi all'ingrosso e prezzi al minuto, p e r gli altri beni non esiste un commercio al minuto. L a diversa composizione degl indici spiega in p a r t e la s t a b i l i t à dell'indice dei prezzi al minuto, ma bisogna riconoscere che a n c h e se l'indice dei prezzi all'ingrosso è costruito in base ai prezzi degli stessi beni, dell'indice dei prezzi al minuto, il primo ó sempre più variabile; 1' esperienza insegna che, m e n t r e i prezzi della f a r i n a , del vino... nel commercio all'in-grosso v a r i a n o c o n t i n u a m e n t e e i prezzi di oggi non coincidono con quelli di domani, i prezzi al m i n u t o degli stessi beni sono relati-v a m e n t e costanti.

Esaminiamo il movimento nel tempo dei tre indici dei prezzi costruiti dallo Snyder per il mercato a m e r i c a n o (Stati Uniti) dal

1875 al 1925. Detti indici sono:

a) l'indice del livello generale dei prezzi, (detto indice risulta dalla media a r i t m e t i c a ponderata dei prezzi all' ingrosso, salari, costo della vita, rendite):

b) l'indice dei prezzi all'ingrosso; c) l'indice del costo- della vita;

Nella tabella Vili registriamo il m o v i m e n t o generale ed il movimento cicl'co di tali indici, quali sono stati da noi calcolati applicando il metodo della media mobile.

Dall'esame della tabella Vili si r i l e v a :

a) Per ciò che concerne il movimento generale, il livello generale dei prezzi si m a n t i e n e basso (inferiore alla media) nel periodo 1878-1908, alto (superiore alla media) nel periodo 1909- 1921. Contemporanei sono gli alti e bassi dei prezzi al minuto; la coincidenza con gli alti e bassi dei prezzi all'ingrosso non ó così

(23)

T A B E L L A Vili.

Livello generale dei prezzi, prezzi all' ingrosso e prezzi al minuto

(Stati Uniti 1818-1921)

Movimento generale

(scarti dalla media) Movimento ciclico

Livello generale Prezzi all'in-grosso Costo

della vita generale Li vello

(24)

T A B E L L A Vili.

Livello generale dei prezzi, prezzi all'ingrosso e prezzi al minuto.

(Stati Uniti, 1878-1921)

Movimento generale

(scarti dalla media) Movimento ciclico

Livello g e n e r a l e Prezzi a l l ' i n -grosso Prezzo al m i n u t o generale Livello Prezzi all'i n-grosBO Prezzi al minuto 1905 1906 1907 1908 1909 — 8,3 - 6 , 4 - 4 , 1 — 2 + 0,4 — 10,4 - 8 , 0 - 7 , 1 — 6,4 — 3,7 - 9 , 3 — 7,0 - 4 , 2 — 1,4 + 2,1 — 2,0 - 0 , 7 + 1,2 — 1.1 + 0.6 - 2 , 4 + 1,7 + 4,9 — 1.1 - 0 , 7 — 2,6 - 1 , 6 - 1 , 3 — 2.2 + 0.7 1910 1911 1912 1913 1914 + 2,6 + 4,3 + 6,3 + 9,6 + 15,9 — 2,4 — 1,3 — 0,5 + 4 0 + 15,5 + 5 + 8 + 10,7 + 14 + 19,7 + 1,5 — 0,3 + 0,7 - 1 , 6 — 6,8 + 1 — 1,4 + 1,1 - 2 , 4 — 16,2 + 2,8 — 0,3 + 2,9 - 2 , 3 — 3.6 1915 1916 1917 1918 1919 + 26,5 + 38 + 54,1 + 65 + 74,7 + 29,7 + 45,1 + 63,3 + 70.3 + 77,2 + 29,7 + 42 + 58.4 + 69 + 78 — 14,2 - 12,1 — 4.4 + 4,3 + 10.4 — 26,8 — 13 + 8,6 + 13,5 + 15.1 — 13,4 — 14,3 - 7 , 9 + 5,2 + 1920 1921 ++ 84 89,9 + 81 + 77,2 + 86,4 + 91,3 + 17,4 — 2,2 — 19,5 + 21 + 18,7 — 0,9

Media del movimento generale

(25)

alti nel periodo successivo (1913-1921). I l movimento generale di t u t t e le tre categorie di prezzi, nel periodo 1878-1896, tende a con-t r a r s i , la concon-trazione a n n u a , calcolacon-ta al solicon-to modo, per il livello

generale risulta 0,34*/0, per i prezzi all'ingrosso 1,78°/„, per i prezzi

al m i n u t o (periodo 1878-1897) 0,43°/o. Dal 1896 (1897 p e r i prezzi

al minuto) tutte le categorie di prezzi t e n d o n o ad a u m e n t a r e ,

l'in-cremento a n n u o è 3,76°/0 per il livello g e n e r a l e , . 4°/0 per i prezzi

all'ingrosso ('periodo 1896-1920), 4,18°/0 per i prezzi al minuto. In

complesso, nel periodo considerato, t r a il movimento generale dei prezzi all'ingrosso e quello del livello generale dei prezzi si regi-strano 40 coincidenze, 4 divergenze, 1' indice semplice di concor-danza (1) è

L'indice semplice di concordanza del movimento profondo del livello generale dei prezzi e del movimento generale dei prezzi al m i n a t o è + 1, i n f a t t i si registrano 44 coincidenze, nessuna diver-genza; anche stretta — l'indice semplice di concordanza r i s u l t a n d o pari a -f- 0,82 — è la concordanza del movimento generale dei prezzi all'ingrosso con il movimento generale dei prezzi al minuto.

Quando il movimento generale dei prezzi all'ingrosso tende al rialzo o al ribasso, che cosa avviene del movimento profondo dei prezzi al m i n u t o e del movimento profondo del livello generale dei prezzi ?

(1) L'indice semplice di concordanza p e r m e t t e di misurare in modo s e m p l i cissimo la relazione che passa tra le variazioni di due fenomeni nel tempo. L ' i n -dice semplice di concordanza é

n

in cui c rappresenta il numero di concordanze; d quello delle discordanze; n il

numero di segni messi di fronte.

L'indice i oscilla tra + 1 e — 1; ove i = -j- X indica concordanza diretta

(26)

Tra i segni dolle variazioni del movimento profondo del livello generale dei prezzi e quelli delle variazioni del movimento generale dei prezzi al m i n u t o si registrano 34 coincidenze, 6 divergenze, 3 casi

n u l l i , l'indice semplice di concordanza r i s u l t a -(-0,651. Meno stretta, — l'indice semplice di concordanza r i s u l t a n d o pari a --{-0,605 — è i a concordanza t r a le variazioni del movimento generale dei prezzi all'ingrosso e le variazioni del m. g. dei prezzi al minuto.

Concludiamo: si presenta maggiore concordanza t r a il movi-mento generale dei prezzi all'ingrosso, quello dei prezzi al minuto, e del livello generale, di quella che si presenti invece nella loro m u t u a tendenza al ribasso o al rialzo.

b) Per ciò che si riferisce al movimento ciclico, si registrano per t u t t i i fenomeni 5 oscillazioni con i periodi 1881-1887, 1888- 1899, 1900-1906, 1907-1911, 1912-1917 per il livello generale dei p r e z z i ; 1880-1889. 1890-1898, 1899-1905, 1906-1911, 1912-1916 per i prezzi all'ingrosso; e 1881- 1889, 1890-1900, 1901-1908, 1909- 1911, 1912-1917 per i prezzi al minuto. La concordanza t r a i pe-riodi è stretta. Anche notevole è !a coincidenza delle fasi delle onde cicliche. Tra il livello generale dei prezzi ed i prezzi all'in-grosso si registrano 36 coincidenze, 7 divergenze, 1 caso nullo, l'indice semplice di concordanza ó

L'indice semplice di concordanza del movimento ciclico dei prezzi all'ingrosso con il movimento ciclico dei prezzi al minuto è

-f- 0,568, più stretta è la concordanza — l'indice semplice di

con-cordanza r i s u l t a n d o -f- 0,818 — tra il livello generale e i prezzi al minuto. La concordanza tra le variazioni del movimento ciclico dei prezzi a l l ' i n g r o s s o e quelle del m. c. dei prezzi al minuto è meno stretta della concordanza esistente t r a le fasi delle onde

ci-cliche, l'indice semplice di concordanza risulta infatti -)- 0,419; non

(27)

delle loro onde cicliche, l ' i n d i c e semplice di concordanza t r a le variazioni del m. c. del livello generale e quelle relative ai prezzi all'ingrosso è + 0,697, l'indice semplice di concordanza delle va-riazioni del movimento ciclico del livello generale e dei prezzi al minuto risulta -f- 0,535. L'intensità media a n n u a del movimento ciclico del livello generale risulta 3,14 cioè un poco meno elevata di quella relativa ai prezzi al minuto, che è uguale a 3,38, e la metà di quella dei prezzi all'ingrosso

(6,59)-10° — Nei periodi di corso forzoso dei biglietti, in cui le oscil-lazioni dei prezzi sono talvolta violentissime, il fenomeno della dif-ferenza di variabilità d^i prezzi al minuto e dei prezzi all'ingrosso è notevole. Per cagione d'esempio, dal primo semestre del 1914

al-l'aprile 1918 i prezzi all'ingrosso in Italia a u m e n t a n o del 623°/0,

mentre i prezzi al minuto a u m e n t a n o soltanto del 328 % . Gli indici dei prezzi nel periodo considerato sono i n f a t t i

Prezzi all'ingrosso Prezzi al m i n u t o

I semestre 1914 100 100 Dicembre 1914 107 97 Dicembre 1915 181 124 Dicembre 1916 249 135 Dicembre 1917 388 216 Dicembre 1918 397 297 Marzo 1919 346 299 Giugno » 381 354 Settembre » 396 312 Dicembre » 487 327 Gennaio 1920 537 339 Febbraio » 593 361 Marzo » 660 396 Aprile » 723 428 Maggio » 710 444 Giugno » 653 481

(28)

al-l'ingrosso, cosi nel periodo considerato è vero che a u m e n t a n o in proporzione più debole, ma continuano a crescere d u r a n t e brevi fasi di flessione dei prezzi all'ingrosso. Dal dicembre 1928 i prezzi all'ingrosso, in Italia, tendono decisamente a contrarsi, l'indice dei prezzi all'ingrosso si riduce i n f a t t i da 100, dicembre 1928, a 92 lo stesso mese del 1929, a 74 nel dicembre 1930, m e n t r e l'indice dei prezzi al m i n u t o tende a crescere dal dicembre 1928 al dicembre 1929 passando da 100 a 103, per poi contrarsi a 95 lo stesso mese del 1930.

11° — P e r avere u n a nozione del movimento nel tempo dei prezzi delle diverse categorie di merci, registriamo nelle tabelle IX e X il movimento generale ed il movimento ciclico oltre del-l'indice generale dei prezzi all'ingrosso, dei prezzi dei seguenti beni: m i n e r a l i , vegetali, a n i m a l i , prodotti tessili, prodotti coloniali (caffè, té, zucchero), in I n g h i l t e r r a , dal 1871 al 1913. La scomposizione del movimento osservato in movimento generale più movimento ci-clico è stata eseguita con il metodo delle somme. Le equazioni del movimento osservato, detto t il tempo espresso in anni, origine 1892, sono le seguenti:

yt = 65,92 — 0,581 1 + 0.0792t*, per l ' i n d i c e generale;

y2 = 7 4 , 4 5 6 - f 0,0911 t - f 0,1113 t2, per i prezzi dei minerali;

y3 = 65,18 — 0,931 1 - f 0,0831 12, per i prezzi dei vegetali;

y4 = 80,564 — 0,4532 t + 0,0662 t2, per i prezzi degli a n i m a l i ;

y5 = 55,613 — 0,49061 + 0,088612, per i prezzi dei prodotti tessili;

y6 = 63,156 — 1,4064 t + 0,035212, per i prezzi dei prodotti

co-loniali.

Dall'esame delle tabelle IX e X si rileva:

a) P e r ciò che concerne il movimento generale, l'indice ge-nerale si m a n t i e n e alto (superiore alla media) nei periodi 1871-1882 e 1909 1913, basso (inferiore alla media) dal 1883 »1 1908. Con-temporanei o quasi sono gli alti e bassi dei prezzi degli animali, dei prodotti tessili; la coincidensa è un poco meno stretta con i prezzi dei minerali, dei vegetali e dei prodotti coloniali. Infatti i

(29)

T A B E L L A I X .

Le principali categorie di prezzi all'ingrosso in Inghilterra (Movimento generale)

Indice

generale Minerali Vegetali Animali Prodotti tessili coloniali Prodotti

(30)

T A B E L L A I X .

Le principali categorie di prezzi all'ingrosso in Inghilterra (Movimento generale)

Indice

generale Minerali Vegetali Animali

Prodotti

tessili coloniali Prodotti

1901 67,1 84,3 63,5 81,8 58,4 53,3 ; 1902 68 86,5 64,2 82,7 59,6 52,6 1903 69.1 88,9 65 83,6 60,9 51,9 1904 70,3 91,6 66 84,7 62,5 51,3 1905 71,6 94,4 67,1 85,9 64,2 50,8 1906 73,2 97,5 68,4 87,4 66,1 50,4 1907 75 100,9 69,9 88,9 68,2 50 1908 76,9 104,5 71,6 90,5 70,5 49,6 1909 78,9 108,2 72,4 92,3 72,9 49,3 1910 81,1 112,4 75,3 94,2 75,5 49,2 1911 88,5 116,4 78,5 96,2 78,3 -<9,1 1912 86 120,8 79,8 98,3 81,3 49,1 1913 88,5 125,4 82,3 100,6 84,4 49,1 media 77,7 91,3 77,9 90,7 69,4 68,3

1871-1882 e 1908-1913 per i prodotti tessili, 1871-1879 e 1904- 1913 per i minerali, 1871-1884 e 1911-1913 per i vegetali, 1871- 1888 per i prodotti coloniali. I periodi di prezzi bassi sono: 1883- 1907 per gli a n i m a l i , 1883-1903 per i prodotti tessili, 1883-1908

per i m i n e r a l i , 1885-1910 per i vegetali, L889-1913 p e r i prodotti

coloniali. Le diverse categorie di prezzi si presentano in u n a p r i m a

fase discendenti, in una seconda ascendenti, ad eccezione dei prezzi

(31)

mi-T A B E L L A X .

Le principali categorie di prezzi all'ingrosso in Inghilterra (Movimento ciclico)

Indice

generale Minerali Vegetali Animali Prodotti tessili coloniali Prodotti

(32)

T A B E L L A X .

Le principali categorie di prezzi all'ingrosso in Inghilterra (Movimento ciclico)

Indice

generale Minerali Vegetali Animali Prodotti tessili

Prodotti coloniali 1 1896 - 6 , 2 — 12,6 12.3

+

3,9 6 1,4 1897 - 4,8 - 9,4

+

2,2 — 1 — 10,8 — 9,6 1898 — 2 — 5,3 "T" 11,8 — 4,3 — 11,8 — 9,8 1899 + 0,4 — 18,7

+

2 — 2,2 — 0,9 — . 3,6 1900 + 11,6 + 29,1

+

6

+

4,5 + 10,5 — 0,2 1901 + 4.1 f 12,2

+

3,7

+

3,8 — 0,7 — 15,9 1902 + 1,4 + 17,0

+

4,2

+

4,9 — 1,0 — 27,8 1903 - 0,2 - 1,0

+

1,5

+

0,5

+

4,8 — 17,9 1904 - 0,4 — 5,3 ~r 1 1,5 — 2

+

9,4 — 2,6 1905 + 0,6 - 0,4 0,2 — 1,3

+

8,3

+

2,3 1906 + 4,9 + 10,6 3,7

+

1,8 15,3 9,6 1907 -4- 6.2 + 12,3

+

4,2 — 1

+

9,1 — 4,2 1908 — 5,3 — 8,8

+

3,2 — 1,7 — 17,5 - — 3,3 1909 — 6,6 — 17,6 4,7 — 3,7 — 17.6 -H- 1,4 1910 — 3,9 — 16,9 — 9,1

+

1.9 — 6,3

+

8,8 1911 - 4,4 - :16,4 6,1 6,9 5,8

+

19,5 1912 — 1,3 — 2,4 — 3,9 2,4 — 9,9 ~r 20,8 1913 — 1,9 - 5,4 12,8 1,4 2,8

+

9,5

nerali, che precede le a l t r e da 4 a 6 anni, esse sono le seguenti: 1896 per l'indice generale, 1891 per i minerali, 1897 p e r i vegetali 1896 per gli animali, 1895 per i prodotti tessili, e come già detto, 1912 per i prodotti coloniali.

Quanto precede, dimostra che esiste una forte concordanza tra le diverse categorie di prezzi ad eceezione dei prezzi dei prodotti coloniali.

(33)

generale dei prezzi, calcolata al solito modo, è (espressa in °/0) 2,69

per l'indice generale, 2.42 per i minerali, 2,52 per i vegetali, 1,58 per gli animali, 2,63 per i prodotti tessili, 1,53 per i prodotti co-loniali; nella fase ascendente 1' aumento medio a n n u o é 1,81 per l'indice generale, 2,40 per i minerali, 1,72 per i vegetali, 1,25 per gli animali, 2,40 per i prodotti tessili.

b) Per ciò che si riferisce al movimento ciclico, si r e g i s t r a n o t r a l'indice generale e i prezzi dei minerali, dei vegetali, degli animali, dei prodotti tessili, dei coloniali, rispettivamente

32 , 30 , 26 , 31 , 22 coincidenze, 10 , 12 , 16 , 11 , 20 divergenze,

1 , 1 , ] , 1 , 1 casi nulli,

gl'indici semplici di concordanza sono, com'è agevole calcolare, + 0,487, + 0,419, + 0,233, + 0,465, + 0,047

Risulta d u n q u e che t r a le fasi del movimento ciclico dell'indice generale e quelle dei prezzi dei coloniali non esiste nessuna con-cordanza, lieve è a n c h e la concordanza delle fasi del movimento ciclico dell'indice generale e quelle dei prezzi degli a n i m a l i , a l -quanto più forte r i s u l t a t r a le fasi m. c. dell'indice generale e quelle dei prodotti tessili, dei vegetali, degli animali.

Tra i segni delle variazioni del movimento ciclico dell'indice generale e quelli delle variazioni del m. c. dei prezzi dei m i n e r a l i , dei vegetali, degli animali, dei prodotti tessili, prodotti coloniali, si registrano rispettivamente

26 , 30 , 28 , 26 , 28 coincidenze, 15 , 11 , 14 , 16 , 14 divergenze.

1 , 1 casi nulli, gl'indici semplici di concordanza r i s u l t a n o o r d i n a t a m e n t e

+ 0,262 + 0,476 + 0,333 + 0,262 + 0,333 Concludiamo: la concordanza esistente t r a la tendenza ad

aumen-t a r e ed a conaumen-trarsi del movimenaumen-to ciclico dell'indice generale e il

(34)

concordanza t r a le v. del m. c. dell' indice generale e quelle del m. c. dei prodotti coloniali, tessili ed in particolare per i vegetali.

L'intensità media a n n u a del movimento ciclico è 3,77 per l'in-pice generale, 9,96 per i minerali, 5,67 per vegetali, 4,08 per gli a n i m a l i , 6,17 per i prodotti tessili, 8,14 per i prodotti coloniali.

Nella tabella XI registriamo il movimento osservato delle prin-cipali categorie di prezzi, in Italia, dal 1913 al 1930. È facile da essa r i l e v a r e che. p u r essendo concordanti le t r a e t t o r i e dei vari prezzi nel tempo, l ' a u m e n t o o la contrazione non si verifica in mi-sura uniforme per t u t t e le categorie; così, dal dicembre 1927 al dicembre 1928 t u t t i i prezzi tendono ad a u m e n t a r e , ma l'aumento oscilla dal massimo del 9 % (derrate a l i m e n t a r i d'origine animale)

ad un minimo dell'l°/0 (minerali e metalli, concimi). Dal dicembre

1928 al dicembre 1930 t u t t e le categorie di prezzi tendono a

con-t r a r s i , la concon-trazione oscilla da un minimo di 15°/0 ( m i n e r a l i e

(35)

metalli) ad u n massimo del 3 2 % (derrate a l i m e n t a r i d' origine vegetale).

12° — Per studiare le relazioni esistenti t r a il m o v i m e n t o nel tempo dell'indice generale dei prezzi e i corsi dei titoli, occorre distinguere i titoli a reddito fisso (obbligazioni, c a r t e l l e di Debito Pubblico...) dai titoli a reddito variabile (azioni).

I prezzi dei titoli a reddito variabile sono in relazione stretta con le condizioni delle imprese e m i t t e n t i , per tal motivo detti prezzi non oscillano nella stessa direzione e con intensità uniforme; prescindendo però dalle divergenze che si r i s c o n t r a n o da titolo a titolo, i corsi dei titoli a reddito v a r i a b i l e h a n n o un movimento nel tempo concordante con quello dell'indice dei prezzi, p u r essendo molto più variabile di questo. Nella tabella XII segniamo gli indici dei prezzi all'ingrosso e del corso delle azioni in Francia dal 1920

al 1924, in °/0 delle medie di t u t t o il periodo. Il coefficiente di

variabilità (1) dell'indice del corso delle azioni risulta 0,246; quello dell'indice dei prezzi all'ingrosso 0,188. La concordanza esistente t r a gli alti e bassi dell'indice dei prezzi e quelli dell'indice del corso delle

azioni è notevole, i n f a t t i i prezzi sono alti (superiori alla media)

nei periodi gennaio dicembre 1920 e settembre 1923-di cembre 1924,

bassi (inferiori alla inedia^ nel periodo gennaio 1921 — agosto 1923,

mentre i corsi delle azioni sono alti nei periodi febbraio-luglio 1920 e febbraio 1923 — dicembre 1924, bassi dall' agosto 1920 al gennaio 1923. Ancora più notevole a p p a r e la concordanza t r a le

(1) La variabilità assoluta d'ima serie di tempo è misurata da

(36)

T A B E L L A X I I .

Prezzi all' ingrosso e corsi delle azioni in Francia

Prezzi C o r s i Prezzi C o r s i

allo delle allo delle

ingrosso azioni ingrosso azioni

(37)

traettorie dei due fenomeni, ove si rileva che il coefficiente di correlazione risulta

= + 0 , 7 6 5

60 . 18.85 . 24,56 1 '

e l'errore probabile di detto coefficiente è + 0,037.

I prezzi dei titoli a reddito fìsso sono meno variabili dei prezzi delle azioni ed anche dei prezzi all' ingrosso; essi tendono ad au-mentare, quando i prezzi all'ingrosso si contraggono ed a contrarsi nel caso opposto.

13° — Le retribuzioni dei servigi personali sono meno varia-bili nel tempo dell'indice dei prezzi all'ingrosso. La r e m u n e r a z i o n e delle prestazioni del medico, dell'avvocato, di altri professionisti liberi resta i n a l t e r a t a d u r a n t e lunghi periodi di tempo, m e n t r e c o n t i n u a m e n t e variano i prezzi all'ingrosso. Gli stipendi molto spesso sono fìssati con contratti a lunga scadenza e per tal ragione sono poco variabili, ma in generale essi sono, come a n c h e i salari meno

variabili sia dei prezzi all'ingrosso, che dei prezzi al minuto. I

sa-lari e gli stipendi tendono ad a u m e n t a r e , quando i prezzi aumen-tano, a contrarsi quando i prezzi ribassano.

Esaminiamo le relazioni esistenti tra i salari e i prezzi all'in-grosso negli Stati Uniti dal 1875 al 1925. A tale uopo, registriamo nella tabella XIII le seguenti variabili:

a) movimento generale dell'indice dei prezzi all' ingrosso; b) movimento generale dell'indice dei salari;

c) movimento ciclico dell'indice dei prezzi all'ingrosso; d) movimento ciclico dei salari.

La scomposizione del movimento osservato, sia dei prezzi che dei salari, è stata eseguita in base al metodo della media mobile (7 termini).

Dall'esame della tabella XIII, si rileva:

(38)

T A B E L L A X I I I .

Prezzi all' ingrosso e salari - (Stati Uniti 1878-1922)

Movimento generale

(scarti della média) Movimento ciclico

Prezzi Salari Prezzi Salari

(39)

Segue T A B E L L A X I I I .

Prezzi all'ingrosso e salari - (Stati Uniti 1878-1922) Movimento generale

ciclico

(scarti della media) Movimento ciclico

Prezzi Salari Prezzi Salari

1905 — 12 7 2,4 - 2,3 1906 — 10,6 — 5,2

+

1,7 - V 1907 — 8,7 — 3,3

+

4,9 -1- 1,6 1908 — 8 — 1.3 — 1,1 + 1,5 1909 — 5,3 ~r 1 0,7 — 0,7 + 0,4 1910 - 4,0

+

2,7

+

1 — 0,6 1911 - 3,7

+

4,1 — 1,4 1912 - 2,1

+

5.7

+

1,1 — 0,6 1913 -+- 2,4

+

8,è — 2,4 — 0,4 1914 + 13,9

+

13,2 — 16,2 - 5,1 1915 + 28,1

+

21,5 26,8 — 13 1916 + 43,5

+

33,4 — 13 — 10,9 1917 + 61,7

+

49,5

+

8,6 — 11,3 1918 + 68,5

+

63,7

+

13,5 - 1,0 1919 + 75,6

+

75,5

+

15.1 + 7,0 1920 + 79,4

+

89,1 + 21 -1- 15 1921 + 75,6 +101,4 — • 19,5 + 2,9 1922 + 70,4 +110 — 13.8 — 8,5

Media moi r. generale

100 91,9

periodo 1909-1922. L ' i n d i c e dei prezzi dal 1878 al 1S96 si contrae iu misura di l,78°/0 all'anno, dal 1896 al 1920 a u m e n t a a n n u a l m e n t e del

(40)

aumen-t a r e in aumen-tuaumen-taumen-to il periodo consideraaumen-to, l'aumenaumen-to annuo, calcolaaumen-to al

solito modo, ó 2,5°/0. Tra il movimento generale dell' indice dei

prezzi ed il movimento generale dell'indice dei salari, si registrano 41 coincidenze, 4 divergenze, l'indice semplice di concordanza é

41 — 4

45

=

0,822

Quando il movimento generale dell'indice dei prezzi tende ad a u m e n t a r e o a d i m i n u i r e , che cosa avviene del m. g. dei s a l a r i ? T r a i segni delle variazioni dei due fenomeni si registrano 26 coin-cidenze, 15 discordanze, 3 casi nulli, l'indice semplice di concor-danza è

- +

b) P e r ciò che concerne il movimento ciclico, si registrano per 1' indice dei prezzi all'ingrosso, 5 oscillazioni con i periodi 1880-1889, 1890-1898, 1899-1905, 1906-1911, 1912-1916 e 6 oscillazioni per i salari, con i periodi 1880-1886, 1887-1890, 1891-1895, 1896- 1901, 1902-1906, 1907-1918. La concordanza t r a i periodi delle oscil-lazioni cicliche è d u n q u e lieve.

La concordanza delle fasi delle oscillazioni cicliche dei prezzi e dei salari non è molto stretta, i n f a t t i t r a i due fenomeni si re. gistrano 23 concordanze, 16 discordanze, 6 casi n u l l i , l'indice sem-plice di concordanza ó

^ = + 0,155

T r a s c u r a b i l e — l ' i n d i c e semplice di concordanza r i s u l t a n d o

-)- 0,023 — è la correlazione esistente tra le variazioni dei

movi-menti ciclici dei due fenomeni. L' intensità media a n n u a del mo-vimento ciclico dei prezzi è 6.74, quella del m. c. dei salari 2,36.

Come per i prezzi dei beni, così a n c h e per i salari, non si verifica affatto che essi a u m e n t i n o o ribassino in misura uniforme

per t u t t e le occupazioni, così, se la media dei salari rialza del 10°/O'

(41)

i salari di alcuni lavori a u m e n t a n o in proporzione più forte, a l t r i

a u m e n t a n o solo 5 o del 4°/0, qualche salario si contrae.

14° — I prezzi dei beni e dei servigi monopolizzati o controllati da cartels, sindacati sono più stabili dei prezzi regolati dalla libera concorrenza.

La maniera con cui le associazioni di produttori, in Germania, sono riuscite a m a n t e n e r e stabili i prezzi negli ultimi anni r i s u l t a evidente dalla tabella XIV, la quale indica i prezzi delle m a t e r i e prime e dei prodotti s e m i m a n i f a t t u r a t i dell'industria, r i p a r t e n d o l i in due gruppi; merci controllate da cartels e merci non controllate da cartels.

Si rileva dalla tabella XIV che, d u r a n t e il 1927, mentre i prezzi

TABELLA X I V .

Prezzi dei beni controllati da cartels e dei beni non controllati da cartels

(42)

dei beni non controllati da cartels sono a u m e n t a t i del 10 % , i prezzi dei beni regolati da sindacati (cartels, trusts) sono restati costanti. Dal gennaio 1928 al dicembre 1929 i prezzi formati sotto l'azione

della libera concorrenza sono d i m i n u i t i del 16,4°/0, mentre i cartels

son solo sono riusciti ad impedire la contrazione dei prezzi, ma li

h a n n o fatto a u m e n t a r e in m i s u r a del 3°/0; dal dicembre 1929 al

luglio 1930 i prezzi dei cartels h a n n o seguito la tendenza al ribasso

dei prezzi del mercato libero, ma la contrazione dei p r i m i è il 2°/0,

quella dei secondi il 14,l°/0. Notevolmente stabili sono anche i prezzi

dei t r a s p o r t i t e r r e s t r i (ferrovie e tran vie), dell'elettricità (forza mo-trice e illuminazione) del gas i l l u m i n a n t e , dell'acqua potabile... Si t r a t t a , come è noto, d ' i n d u s t r i e che godono d ' u n quasi-monopolio

n a t u r a l e , vendono i loro prodotti con tariffe le quali sono r a r a m e n t e modificate. Alle precedenti i n d u s t r i e si può assimilare la stampa periodica. Nei trasporti m a r i t t i m i , il nolo p u r non essendo fissato con tariffe, è sovente regolato da potenti pools internazionali e si presenta molto più stanile dei prezzi all'ingrosso. Negli ultimi a n n i però, per le note vicende dell'industria dell'armamento, il nolo ha subite oscillazioni più violente dell'indice dei prezzi all' ingrosso, come r i s u l t a dall'esame della tabella XV, nella quale è registrato l'indice dei prezzi d e l l ' I n g h i l t e r r a dal 1913 al 1927 e l'indice dei noli nello stesso periodo per le navi da carico.

15° — Prescindendo dalle differenze dei saggi d'interesse in rap-porto alle condizioni dei c o n t r a e n t i ed alla località, vi sono vari saggi dei prestiti a breve scadenza (sconto ufficiale e di mercato, anticipazione) e vari saggi dei prestiti a lunga scadenza (ipotecario, fondiario, fondiario-agrario....) In generale, è lecito affermare che la v a r i a b i l i t à dei tassi d'interesse è in rapporto inverso alla lun-ghezza del t e r m i n e del prestito. I vari saggi d'interesse sono dotati di movimenti oscillatori t r a i quali si nota u n a notevole conc o r d a n z a , essi tendono ad a u m e n t a r e , quando i prezzi a l l ' i n -grosso a u m e n t a n o , a contrarsi nel caso opposto. Il saggio dello sconto e gli a l t r i saggi dei prestiti brevi sono molto più variabili nel tempo dell'indice dei prezzi all'ingrosso, (1) ciò non si verifica per

(43)

i saggi sui prestiti a lunga scadenza e per il saggio dei depositi

bancari a risparmio, che di fatto, SODO a lunga scadenza, anche se

il contratto stabilisce il rimborso a richiesta del deponente.

T A B E L L A X V . — Noli e Prezzi

Anno Noli Prezzi

(44)
(45)

CAPITOLO III.

E F F E T T I D E L L E F L O T T A Z I O N I MONETARIE SULL' E Q U I L I B R I O DEL CONSUMATORE

16° — P r i m a d'esaminare gli effetti delle variazioni nel potere d'acquisto della moneta sulla configurazione d' equilibrio del con-sumatore, è bene indicare le condizioni che concorrono alla for-mazione di tale equilibrio.

Siano Al f A,, A „ ...Am le merci esistenti sul mercato, i n d i

-chiamo con a , , a2, a3 , ...am le quantità che di queste merci

l'in-dividuo P r i m u s possiede nell'istante iniziale, p4, pg, ...pm_i i prezzi

delle merci At, A , , ...AM_( espressi nella merce Am (moneta),

biso-gna determinare, supposte note tutte la quantità indicate, le quan-tità xi ? x2, x3, ... xm che delle merci A , , A , , A , , ... A „ P r i m u s

possiede nella configurazione di equilibrio. Se con F (Xj x2, x3 ... xm)

indichiamo una funzione indice di ofelemità per l'individuo con-siderato, nell'ipotesi che P r i m u s tenti di raggiungere un massimo di ofelemità compatibilmente ai mezzi disponibili, la configurazione di equilibrio ò determinata dalle seguenti condizioni

2 _ Ì _ L = — — = . = 8 F (1)

p , h , " " p2 3 x2 ' ' ' 3 xm

(46)

La (2), nell'ipotesi che P r i m u s nell'istante iniziale possegga solo una certa q n a n t i t à di moneta, può scriversi:

am — xm = p j x4 + p2 x2 + p3 x3 . . . (3)

La (3) è un' identità, esprime che la q u a n t i t à di moneta pos-seduta nella configurazione di equilibrio è uguale alla differenza t r a la somma posseduta inizialmente e la somma dei valori delle merci comprate. Le equazioni (1) esprimono che i rapporti t r a le ofelemità m a r g i n a l i dei vari beni ed i rispettivi prezzi (ofelemità marginali ponderate), sono uguali t r a di loro ed all'ofelemità mar-ginale della moneta. (1)

17°—11 consumatore, partendo da una configurazione iniziale, per ipotesi nota, raggiunge una d e t e r m i n a t a configurazione di equi-librio, in connessione al livello dei prezzi del mercato; se il livello dei prezzi è diverso, la configurazione di equilibrio diverge dalla precedente; in che cosa consiste la differenza t r a lo due configura-zioni di e q u i l i b r i o ? Ecco il problema che ci proponiamo di studiare in questo capitolo. Per semplicità, supponiamo nota la configurazione di equilibrio in funzione d'una d e t e r m i n a t a configurazione iniziale (nella quale il consumatore P r i m u s possiede soltanto moneta) e d'un determinato livello dei prezzi; esaminiamo le alterazioni che deb-bono subire le q u a n t i t à che definiscono t a l e configurazione, per coincidere con quelle che corrispondono alla configurazione di equi-librio, relativa ad un altro livello dei prezzi. Supponiamo che il nuovo livello dei prezzi diverga dal precedente, la divergenza con-sista in ciò che i prezzi di t u t t e le merci siano più alti dei prezzi dell'altro sistema in u n a m i s u r a proporzionalmente uniforme. Esa-miniamo, cioè, le alterazioni che si verificano nell' equilibrio del consumatore, nell'ipotesi che t u t t i i prezzi a u m e n t i n o nella stessa proporzione. Comprando sempre le stesse q u a n t i t à di merci di p r i m a , le ofelemità marginali ponderate di tutte le merci diminuiscono

(47)

in misura inversamente proporzionale a l l ' a u m e n t o dei prezzi, l'ofe-lemità marginale della moneta, per l'aumento della somma dei va-lori delle merci comprate, ferma restando la q u a n t i t à di moneta posseduta nella configurazione iniziale, a u m e n t a e risulta minore delle ofelemità marginali ponderate di t u t t e le merci. Ciò significa che Primus, continuando ad acquistare le stesse q u a n t i t à di merci, che acquistava con l'altro sistema dei prezzi, non si trova in con-dizione d' equilibrio ; per raggiungere u n a nuova configurazione di

equilibrio , deve c o n t r a r r e t u t t i i consumi. P r i m u s , infatti,

non può agire sui prezzi, egli è costretto ad accettare i prezzi del mercato; modificando le q u a n t i t à comprate egli agisce in mi-sura impercettibile sui prezzi , onde non può tener conto di tale influenza.

Perché si ristabilisca l'equilibrio, il rapporto t r a 1'ofelemità m a r g i n a l e di ogni merce e il r e l a t i v o prezzo deve a u m e n t a r e , ma poiché i prezzi sono costanti, ogni rapporto non può a u m e n t a r e che accrescendo Fofelemità m a r g i n a l e di o^ni merce. È noto che l'ole" lemità marginale, corrispondente al consumo d'un qualsiasi bene, è, in generale, fermi restando t u t t i gli altri consumi, funzione de-crescente della q u a n t i t à comprata. Ciò significa che, per fare au-mentare 1' ofelemità marginale di ogni bene, bisogna fare c o n t r a r r e le q u a n t i t à comprate. Per ristabilire l'equilibrio, le ofelemità mar-ginali ponderate di t u t t e le merci devono a u m e n t a r e in m i s u r a uniforme, l'aumento, come è ovvio, non è tale da r i p o r t a r l e al li-vello della precedente configurazione di equilibrio. La proporzione con la quale l'ofelemità m a r g i n a l e varia in funzione d e l l a q u a n t i t à comprata (posseduta) non ó la stessa per tutte merci: vi sono beni per i quali ad una lieve variazione della q u a n t i t à c o m p r a t a corri-sponde una violenta alterazione dell'ofelemità marginale, come i beni che soddisfano bisogni urgenti e non facilmente comprimibili; vi sono altri beni per i quali l'ofelemità marginale ponderata v a r i a poco nonostante violenti alterazioni della q u a n t i t à comprata, come quelli che corrispondono a bisogni elastici. Da q u a n t o precede, ri-sulta che la contrazione dei consumi necessaria, per raggiungere

la configurazione d' equilibrio , è forte per i beni che soddisfano

(48)

pregiati..-m e n t r e è tenue per i beni che corrispondono a bisogni urgenti, copregiati..-me il pane, il sale...

La precedente conclusione è accettabile nell'ipotesi c h e i diversi beni siano i n d i p e n d e n t i nel consumo, o che si t r a t t i di beni u n i t i da rapporto di c o m p l e m e n t a r i t à . Bisogna, per completezza d'analisi, tener conto dell'esistenza di relazioni di s u p p l e m e n t a r i t à . Se non esistessero tali relazioni, all' a u m e n t o dei prezzi corrisponderebbe u n a contrazione generale dei consumi, invece per l'esistenza di

con-sumi s u p p l e m e n t a r i certi concon-sumi spariscono del t u t t o ed a u m e n t a n o le q u a n t i t à comprate dei beni s u p p l e m e n t a r i o di q u a l i t à i n f e r i o r e ; il consumo di a l c u n i beni indispensabili alla vita (pane, sale..,)' invece di contrarsi, s'espande, essendo questi beni surrogati generali di a l t r i consumi.

(49)

occorre che la relazione t r a l'ofelemità marginale e la q u a n t i t à di moneta sia rappresentata dalla funzione.

c XiB

dove c è u n a costante, xm la q u a n t i t à di moneta: sia in a l t r i ter-

mini un'iperbole equilatera; l'ofelemità totale deve allora essere c log, xm - f K

Supponiamo che all'aumento dei prezzi, che si verifica in

mi-sura proporzionalmente u n i f o r m e per t u t t i i beni, corrisponda un aumento più tenue del reddito monetario; l'ipotesi coincide con le condizioni degli eperai, impiegati... infatti, come abbiamo osservato nel precedente capitolo, i salari e gli stipendi a u m e n t a n o in propor-zione più debole dell'aumento dei prezzi. Supponiamo che l'ofelemità marginale vari in proporzione inversa alla q u a n t i t à di mont ta, se Primus, dope l'aumento dei prezzi continua ad acquistare le stesse q u a n t i t à di merci, che comprava per raggiungere la precedente con-figurazione di equilibrio, le ofelemità m a r g i n a l i ponderate di t u t t i i beni diminuiscono in rapporto inverno all'incremento dei prezzi La q u a n t i t à di moneta, della quale P r i m u s dispone dopo fatti gli acquisti, può essere inferiore a quella della precedente configurazione di equilibrio, se anche cresce, l'aumento è proporzionatamente più debole dell'incremento dei prezzi. Si conclude: l'ofelemità m a r g i n a l e della moneta può a u m e n t a r e , ma se diminuisce, la contrazione è mi-nore di quella delle ofelemità m a r g i n a l i ponderate di t u t t i i beni, in altri t e r m i n i l'ofelemità marginale della moneta é maggiore delle ofelemità marginali ponderate dei beni. La configurazione di

equi-librio è raggiunta mediante la contrazione delle q u a n t i t à comprate dei vari beni; come s'è rilevato nei precedenti paragrafi, la contra-zione è maggiore per alcuni beni, minore per altri: il consumo di qualche bene tende a crescere.

(50)

per tutti i beni) al quale corrisponda un a u m e n t o proporzionatamente più forte del reddito monetario, come si verifica per gli industriali, i c o m m e r c i a n t i . ,

Il consumatore P r i m u s , continuando a comprare le stesse quan-tità di beni di p r i m a , vede a u m e n t a r e la q u a n t i t à di moneta in proporzione più forte d e l l ' a u m e n t o dei prezzi e 1 ' o f e l e m i t à margi-nale della moneta contrarsi in misura proporzionatamente più ele-vata dell'aumento dei prezzi. Se P r i m u s continua ad acquistare le stesse q u a n t i t à di beni di p r i m a , le ofelemità marginali di detti beni restano le stesse, le ofelemità m a r g i n a l i ponderate si riducono in rapporto inverso a l l ' a u m e n t o dei prezzi, ed in conseguenza sono più grandi dell'ofelemità m a r g i n a l e della moneta.

L'equilibrio si ristabilisce mediante 1' espansione dei oonsumi, però, com'è facile dimostrare, le q u a n t i t à comprate dei beni che sod-disfano bisogni poco elastici a u m e n t a n o in proporzione più debole delle altre, le q u a l i t à più pregiate di ogni bene prendono il posto di quelle più grossolane, il consumo del pane, del sale,... tende a ridursi.

19u — Supponiamo che l'aumento dei prezzi avvenga in m i s u r a

non u n i f o r m e per t u t t i i beni, ci domandiamo: quale modificazione subisce la configurazione di equilibrio del nostro consumatore, nel-l'ipotesi che non vari la q u a n t i t à di moneta posseduta nell'istante iniziale ? Se il nostro consumatore compra le stesse q u a n t i t à di merci di prima, la somma dei valori dei beni comprati certamente cresce, diminuisce invece la q u a n t i t à di moneta posseduta dopo gli acquisti in confronto a quella della precedente configurazione d'e-quilibrio, perciò cresce l'ofelemità m a r g i n a l e della moneta. Com-prando le stesse q u a n t i t à di beni di prima, le ofelemità m a r g i n a l i ponderate dei vari beni si riducono in misura proporzionalmente inversa a l l ' a u m e n t o dei rispettivi prezzi. Le ofelemità m a r g i n a l i ponderate dei beni, i cui prezzi sono a u m e n t a t i in m i s u r a più forte,

diventano più basse di quelle relative agli a l t r i beni e t u t t e

risul-tano i n f e r i o r i all' ofelemità m a r g i n a l e della moneta. L' equilibrio si ristabilisce mercè la contrazione generale dei consumi, ma la

riduzione è più forte per i beni i cui prezzi sono a u m e n t a t i di più,

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soddi-sfano gli uni e gli altri, siano u g u a l m e n t e elastici. Poiché, in pra-tica, tale ipotesi non si verifica, così possono darsi vari casi.

Supponiamo che i beni, i cui prezzi sono a u m e n t a t i in misura più forte, soddisfino bisogni molto elastici. In tal caso, la contrazione del consumo di detti beni è molto forte, può registrarsi un aumento del consumo degli altri. Se invece i beni, per i quali l'aumento dei prezzi è stato più forte, soddisfano bisogni poco elastici, il loro con-sumo si contrae in misura più debole di quello di t u t t i gli a l t r i .

Il fenomeno diventa molto più complesso, se teniamo conto dei rap-porti di s u p p l e m e n t a r i t à che legano a l c u n i consumi t r a loro.

Supponiamo che all'aumento dei prezzi, che non avviene in mi-sura u n i f o r m e per tutti i beni, corrisponda l'anmento del reddito monetario. Tre casi possono verificarsi.

a) il reddito monetario cresca in proporzione più forte dello aumento della media a r i t m e t i c a ponderata dei prezzi, media per la quale i pesi siano uguali alle q u a n t i t à comprate dal consumatore nella precedente configurazione di equilibrio;

b) il reddito monetario a u m e n t i nello stesso rapporto della media ponderata dei prezzi;

c) il reddito monetario a u m e n t i in proporzione più debole della media ponderata dei prezzi,

(52)

è incerto ciò che si verifica per gli altri beni, che da u n a parte il loro consumo tende ad espandersi per effetto del lieve aumento dei prezzi, d a l l ' a l t r a parte tende a ridursi per la contrazione del red-dito reale.

Il fenomeno reale è più complesso ed intricato di quello che r i s u l t a dal nostro schema per l'interferenza dei seguenti fattori:

a) la diversa elasticità dei consumi;

b) l'esistenza di r a p p o r t i di s u p p l e m e n f a r i t à t r a a l c u n i con-sumi.

20° — Gli effetti della contrazione dei prezzi sono simmetrici a quelli dell'aumento; per evitare i n u t i l i ripetizioni, ci limitiamo a pochi cenni r i a s s u n t i v i .

Nell'ipotesi che alla contrazione dei prezzi, la quale si verifica in m i s u r a u n i f o r m e per t u t t i i beni, corrisponda una diminuzione

proporzionate mente uguale del reddito monetario, il consumatore compra le stesse q u a n t i t à di beni che acquistava per raggiungere la precedente configurazione d ' e q u i l i b r i o , p u r c h é l'ofelemi là mar-ginale della moneta vari in rapporto inverso alla q u a n t i t à di moneta.

Se nonostante la contrazione dei prezzi, il reddito monetario non varia, oppure a u m e n t a , oppure diminuisce in proporzione più tenue, i consumi crescono, ma l'aumento ó più forte per i beni che soddisfano bisogni elastici, meno forte per gli altri, le q u a l i t à meno pregiate dei vari beni cedono il posto alle più pregiate, il consumo

del pane, del sale... si riduce.

Se i prezzi si contraggono in misura uniforme, e il reddito monetario si riduce in proporzione più forte, i consumi si contrag-gono; la riduzione è più forte per i beni che soddisfano bisogni elastici, meno forte per gli altri e, per l'esistenza di consumi sup-plementari, le q u a n t i t à comprate di a l c u n i beni a u m e n t a n o .

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II diverso grado di elasticità dei bisogni, l'esistenza di relazioni di s u p p l e m e n t a r i t à t r a i consumi modificano la precedente conclu-sione; le varie combinazioni delle condizioni, che d e t e r m i n a n o l'equi-librio del consumatore, come l'elasticità dei vari consumi, le varia-zioni di alcuni prezzi comparate con le altre... danno o r i g i n e ad u n a complessa fenomenologia, nella quale deve essere agevole al lettore inoltrarsi sulla traccia dell'analisi svolta nei procedenti p a -ragrafi.

Se alcuni prezzi diminuiscono in m i s u r a più forte degli altri ed il reddito monetario si riduce, si possono distinguere vari casi simmetrici a quelli esaminati n e l l ' u l t i m a parte del precedente pa-ragrafo, per i quali non è difficile mostrare gli effetti nell'equili-brio del consumatore, adattando con le opportune modificazioni gli insegnamenti del precedente paragrafo.

21° — Supponiamo che, fermo restando il reddito monetario,

alcuni prezzi aumentino, a l t r i si contraggano. Se il nostro consu-matore continua a comprare le stesse q u a n t i t à di beni della pre. cedente configurazione d'equilibrio, tre casi sono possibili, cioè:

a) la somma dei valori dei beni comprati si contrae; b) la somma dei valori dei beni comprati non varia; c) la somma dei valori dei beni comprati a u m e n t a .

Nel caso b), dopo fatto gli acquisti, l'ofelemità m a r g i n a l e della moneta è più elevata delle ofelemità m a r g i n a l i ponderate dei beni, per i quali i prezzi sono a u m e n t a t i , più bassa delle ofelemità mar-ginali ponderate dei beni i cui prezzi sono d i m i n u i t i . L'equilibrio si ristabilisce mediante la contrazione delle q u a n t i t à comprate dei beni i cui prezzi sono a u m e n t a t i , l'espansione delle q u a n t i t à

com-prate degli altri beni. In complesso, il consumatore spendo una

q u a n t i t à di moneta non molto diversa da quella della precedente configurazione d'equilibrio: se i beni, i cui prezzi sono aumentati? soddisfano bisogni anelastici, probabilmente la spesa in moneta au-menta, diminuisce nel caso opposto.

Nell'ipotesi a), dopo fatti gli acquisti, l'ofelemità m a r g i n a l e della moneta risulta minore delle ofelemità m a r g i n a l i ponderate

dei beni i cui prezzi sono diminuiti, può essere, a seconda dei casi(

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