Consiglio nazionale
14-15 dicembre Roma
➢
Anno 2011
: il Direttore Generale delle Professioni Sanitarie del Ministero della
Salute, dott. Giovanni Leonardi, inoltra alle Regioni, alle rappresentanze
sindacali e professionali una proposta che prevede
l’istituzione della figura
dell’autista soccorritore
➢
Il Percorso formativo di
600 ore
era così distinto:
• Modulo base 120 ore di teoria ed esercitazioni e 80 di tirocinio
• Modulo avanzato 240 teoria ed esercitazioni e 160 di tirocinio
➢
La proposta riceve diverse critiche e ottiene il parere contrario di molte Regioni
in quanto risponde alle richieste degli autisti di ambulanza dipendenti dalle
aziende ospedaliere ma non alla necessità, molto più sentita, di definire
competenze, attività, formazione di tutti gli operatori che a titolo volontario e/o
dipendente (pubblico e privato) svolgono attività di soccorso sui mezzi
Federazione Nazionale Collegi IPASVI
Anno 2011
Gruppo di lavoro sul Profilo dell’autista soccorritore
Guido Amato
Paolo Berenzi
Paola Massei
Paolo Pratesi
Silvia Scelsi
Marco Vigna
Aveva espresso parere favorevole al documento.
Anno 2012
: il
Tavolo interregionale «Osservatorio bisogni
formativi»
viene
incaricato
di
predisporre
una
proposta
sull’istituzione del Profilo
dell’Autista Soccorritore
e il relativo
percorso formativo
In questa fase vengono elaborate diverse proposte con percorsi
formativi che variano dalle
600
alle
1000
ore di formazione
Il
Tavolo Tecnico interregionale Emergenza Urgenza
Con molte difficoltà, date le grandi differenze regionali, si raggiunge
l’accordo su una proposta che prevede:
•
un percorso formativo uniforme a livello nazionale
•
una formazione articolata su due livelli: Base
e Avanzato
•
un iter certificativo che porti al riconoscimento giuridico del titolo valido
sull’intero territorio nazionale
•
distinzione tra la funzione di soccorritore e quella di autista-soccorritore
•
validità sia per il soccorritore dipendente che volontario
•
formazione di Base unica a livello Nazionale e Avanzata con possibili
differenze regionali/locali con possibilità di acquisire competenze e
responsabilità differenziate
Nel
2013
: il Tavolo interregionale «Osservatorio bisogni
formativi» presenta al Ministero una proposta per Autista
Soccorritore con un iter formativo minimo di
500 ore
distinto
in tre moduli:
1° Modulo Autista:
40 ore
(10 ore teoria e 30 ore di tirocinio)
2° Modulo Soccorritore:
170 ore
(90 ore di teoria delle quali
40 di esercitazioni e 80 di tirocinio)
Nel
2013
: il Ministero della Salute (senza tenere in conto la proposta del
tavolo tecnico interregionale
dell’Emergenza Urgenza di istituire la figura
del Soccorritore) trasmette alle Regioni e PP.AA. la proposta di profilo per
l’Autista Soccorritore elaborata dal Tavolo Formazione
Anche questa proposta
non ottiene
la condivisione da parte di alcune
Regioni e Province autonome
Il
27 luglio 2016
il Ministero sottopone alla Regioni la necessità
ed
urgenza
di
definire
il
profilo
dell’autista soccorritore
riproponendo lo stesso testo bocciato nel 2013
La Commissione Salute Area Assistenza Ospedaliera
–
Sub Area Urgenza Emergenza
propone
l’iter formativo suddiviso in tre moduli:
1.
Modulo -
Soccorritore
: 170 ore (90 teoria di cui 40 esercitazioni e 80 tirocinio)
2.
Modulo -
Soccorritore abilitato alla guida dei Mezzi di Soccorso
: 40 ore (10 teoria e 30
tirocinio)
3.
Modulo -
Autista Soccorritore
: 290 ore (110 di teoria di cui 50 di esercitazioni e 180 di
tirocinio.
Il nuovo dipendente
deve quindi obbligatoriamente effettuare i moduli 1+2+3 (500 ore)
Riassumendo la proposta prevede che:
Il 1° modulo
- 170 ore -
obbligatorio sia per i volontari che per i
dipendenti
(sia pubblici che privati), in quanto considerati
indispensabili per esercitare l’attività di soccorso nel sistema di
emergenza urgenza 118
Il 2° modulo
- 40 ore -
obbligatorio per chi svolge la funzione di
autista (dipendente o volontario)
Il 3° modulo
di “completamento” – 290 ore -
obbligatorio solo per
il personale dipendente
; alcuni contenuti potranno essere adattati
alle differenti realtà operative per rispondere alle diverse
Elementi di contesto
•
Necessità non più differibile
dell’istituzione di una figura operante nel soccorso
con un patrimonio formativo uniforme in ambito nazionale (attualmente alcune
regioni richiedono uno standard formativo di 16 ore ed altre di oltre 600)
•
Volontà del Ministero della Salute (su istanze sindacali e di categoria) di
definire a livello nazionale la figura
dell’autista soccorritore dipendente
•
Esigenza dei sistemi di emergenza urgenza regionali di poter contare su
personale (volontario e/o dipendente) adeguatamente formato alle principali
manovre di soccorso
•
Le Associazioni di Volontariato (ADV secondo il Codice del Terzo Settore)
ritengono che un eccessivo livello di formazione potrebbe determinare
elementi di criticità organizzativa causati da aumento dei costi e da un elevato
impegno formativo da parte dei volontari con significativa riduzione del numero
degli stessi
Capisaldi Programmazione Nazionale in tema 118
•
Nel
1996
, con
l’
“Atto di intesa Stato-Regioni di approvazione delle linee
guida sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del decreto del
Presidente della Repubblica 27 marzo 1992”
viene definita la capacità
assistenziale dei mezzi di soccorso messi a disposizione del 118
•
Il Decreto ministeriale
17/12/2008
"Istituzione del sistema informativo per il
monitoraggio delle prestazioni erogate nell'ambito dell'assistenza sanitaria
in emergenza-urgenza”
, definisce le tipologie di mezzi di soccorso.
•
Il DM
70/2015
“Regolamento recante definizione degli standard qualitativi,
Atto di intesa Stato-Regioni di approvazione delle linee guida sul
sistema di emergenza sanitaria in applicazione del decreto del
Presidente della Repubblica 27 marzo 1992
- Ambulanza di soccorso di base e di trasporto ... con eventuale dotazione di semplici attrezzature di assistenza: automezzo il cui equipaggio minimo è costituito da un autista soccorritore e da un infermiere (o soccorritore/volontario), con preparazione idonea a operare nel sistema dell'emergenza
- Ambulanza di soccorso e di soccorso avanzato … automezzo attrezzato per il supporto vitale, di base e avanzato, il cui equipaggio minimo è costituito da un autista soccorritore (ove possibile in grado di partecipare a un intervento di emergenza sanitaria) e un infermiere professionale con preparazione specifica verificata dal responsabile della Centrale operativa. L’eventuale presenza del medico nelle ambulanze dislocate nei punti di primo intervento è stabilita dalla programmazione regionale
- Automezzo di soccorso avanzato con personale medico e infermieristico a bordo, per il trasporto delle tecnologie necessarie al supporto vitale, condotto da una delle due figure citate. Il personale medico impegnato è indicato fra i medici assegnati alla Centrale operativa
- Centro mobile di rianimazione (o di terapia intensiva): ambulanza attrezzata come piccolo reparto ospedaliero mobile, in cui sono previsti di norma due infermieri professionali e un medico anestesista-rianimatore, oltre all'autista soccorritore
Definisce le tipologie di mezzi di soccorso che prevedono i
livelli minimi
assistenziali garantiti
(soccorritore, infermiere, medico):
1 = mezzo di soccorso di base – Soccorritore
2 = mezzo di soccorso avanzato – Infermiere
3 = mezzo di soccorso avanzato – Medico
4 = mezzo di soccorso avanzato – Medico e Infermiere
5 = auto – Infermiere
6 = auto – Medico
7 = auto – Medico e Infermiere
8 = moto – Infermiere
9 = moto – Medico
10 = idro ambulanza – Soccorritore
11 = idro ambulanza – Infermiere
12 = idro ambulanza – Medico
13 = idro ambulanza – Medico e Infermiere
Decreto ministeriale 17/12/2008
«
Istituzione del sistema informativo per il monitoraggio delle
DM 70/2015
“Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali,
tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”
Al punto 9.1.1 le centrali operative gestiscono con procedure condivise:
- Le postazioni di elisoccorso
- Le ambulanze medicalizzate con medico ed infermiere a bordo
- Le automediche
(i mezzi avanzati di base con infermiere e medico,
le ambulanze di base con personale soccorritore certificato)
La configurazione dei dati raccolti
deve necessariamente adeguarsi al
percorso ministeriale EMUR
, che permette anche la gestione unica della
Con riferimento alle funzioni di emergenza e urgenza a livello
territoriale
si conviene sulla necessità di procedere, mediante la
stipula di un Accordo Stato-Regioni
, alla
individuazione dei
criteri per l'accreditamento dei servizi di trasporto e
soccorso sanitario
, definendo la dotazione delle attrezzature e
dei presidi, l'allestimento dei mezzi di soccorso
e i requisiti di
dotazione organica quali-quantitativa del personale
,
per
livello funzionale di base e avanzato
, al fine di garantire
l'erogazione di un livello uniforme di assistenza in emergenza, in
attuazione anche alla norma europea EN 1789/2007 che
definisce i requisiti e le dotazioni di apparecchiature delle
autoambulanze utilizzate per il trasporto e la cura del paziente
Patto per la salute 2014-2016
Riflessioni sulle competenze e sulle attività
- questa qualifica eserciterà la propria attività rispetto a quanto
previsto in questo documento, che sarà di fatto un mansionario
- le attività saranno quindi standardizzate e la loro effettiva
Quali sono le competenze
Tecniche oggetto di contestazione da parte del COES
- rilevazione dei parametri vitali
a) Valutare la scena dell’intervento e identificare le situazioni di pericolo e procedere alla messa in sicurezza dei soccorritori, degli infortunati e degli astanti
b) Identificare l’eventuale necessità di attivazione di ulteriori mezzi di soccorso sanitario e/o di servizi complementari al soccorso
c) Rilevare i segni e sintomi delle principali situazioni cliniche di emergenza, nell’adulto e nel bambino d) Rilevare i parametri vitali della persona soccorsa
e) Applicare le abilità pratiche di base per affrontare le principali emergenze traumatiche e non traumatiche
f) Eseguire le manovre necessarie per il sostegno delle funzioni vitali (rianimazione cardio-polmonare) e la defibrillazione precoce mediante DAE, direttamente e/o in collaborazione e su indicazione della Centrale Operativa o del team leader sanitario presente nel luogo dell’evento
g) Eseguire le operazioni di estricazione dell’infortunato dal veicolo
h) Utilizzare le tecniche di immobilizzazione e mobilizzazione atraumatica ed eseguire le manovre necessarie per il corretto posizionamento dell’infortunato
I) Identificare i presidi più idonei al trasporto in ambulanza della persona/bambino soccorso j) Applicare istruzioni operative, protocolli, procedure adottati nel SET 118
k) Compilare correttamente la relazione di soccorso per quanto di propria competenza
l) Utilizzare strumenti cartacei e informatici per le attività di propria competenza (schede, relazioni di soccorso)
m) Effettuare il controllo del materiale e delle apparecchiature del comparto sanitario del mezzo di soccorso, utilizzare le check list specifiche per l’attività di controllo del soccorritore
n) Garantire la pulizia interna, la disinfezione ed il ripristino del mezzo, dei presidi e dei materiali in dotazione
o) Garantire la raccolta, lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti
p) Ripristinare il materiale mancante in dotazione e garantire la pronta fruibilità del mezzo di soccorso
q) Utilizzare le apparecchiature radio e telefoniche in dotazione, i codici e le
tecniche di comunicazione con la Centrale Operativa di riferimento
r) Utilizzare l’attrezzatura tecnica in dotazione e i dispositivi di protezione
individuale
s) Collaborare negli eventi maggiori/maxiemergenze per le sue competenze
(triage, trasporto, comunicazioni, evacuazione)
Primo soccorso
Il Primo Soccorso è definito come l’insieme dei comportamenti di
aiuto e delle prime cure, prestati per una patologia acuta o una lesione. Il Primo Soccorso può essere messo in atto da chiunque in qualsiasi situazione.
E’ definito come addetto al Primo Soccorso chi, addestrato nelle tecniche di Primo Soccorso, debba:
• Riconoscere, valutare e definire le priorità nel primo soccorso
• Prestare le cure in conformità a competenze adeguate
• Riconoscere i propri limiti e chiedere altra assistenza quando necessario
Gli obiettivi del Primo Soccorso sono quelli di preservare la vita, alleviare la sofferenza, prevenire nuove malattie o lesioni, favorire la guarigione