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Programmazione didattica comune degli insegnanti di FILOSOFIA E STORIA

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Academic year: 2021

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Liceo scientifico statale "E. Amaldi"

con annessa sezione classica

Via Mameli, 9 – 15067 Novi Ligure (AL)

Programmazione didattica comune degli insegnanti

di

FILOSOFIA E STORIA

Anno scolastico 2020/21

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2

INDICE

1) Premessa: programmare in tempo di pandemia p. 2 2) Definizione di “competenza” e finalità disciplinari p. 2 3) Storia:

a) conoscenze, abilità e competenze per il triennio p. 4

obiettivi minimi p. 4

b) contenuti minimi p. 5

4) Filosofia

a) conoscenze, abilità e competenze per il triennio p. 6

b) obiettivi minimi p. 6

c) contenuti minimi p. 7

5) Educazione civica

a) premessa p. 10

b) tabelle degli argomenti ....p 11

6) Strumenti didattici e modalità di valutazione p. 15

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Premessa: programmare in tempo di pandemia

Vista la situazione particolarmente critica ed incerta, determinata dall’epidemia Covid, in cui docenti e discenti si trovano ad operare nel presente A.S. , gli insegnanti del dipartimento di Storia e Filosofia, ritengono opportuno:

1) confermare la validità culturale e didattica del progetto delineato nel Documento di programmazione comune, elaborato ed utilizzato nei precedenti anni scolastici, ribadendo

2) ribadire l’intenzione di volersi ancora ispirare idealmente ad esso,

3) adattare quanto in esso si propone alla concreta situazione in cui si si trova ad operare, una situazione che si caratterizza non solo per la sua drammaticità, ma anche per l’incertezza e la variabilità degli scenari educativi e didattici

Per questi motivi, nelle pagine che seguono vengono mantenuti e riproposti gli assunti culturali e didattici che hanno fin qui ispirato l’insegnamento della Storia e della Filosofia, ma, vista l’attuale necessità di operare in tempi ridotti, spesso con attività in DDA e/o DDI, i docenti del Dipartimento ritengono inevitabile procedere alla definizione di obiettivi e contenuti minimi che si spera possano essere garantiti anche nella presente situazione.

DEFINIZIONE PRELIMINARE DI “COMPETENZA E FINALITA’ DISCIPLINARI

L’insegnamento della Storia e della Filosofia si propone, come finalità ultima, quella di favorire negli allievi lo sviluppo dell’attitudine a interrogare a fondo la condizione umana nel mondo e a porre autonomamente questioni di principio.

Il raggiungimento di questo obbiettivo passa necessariamente attraverso l’acquisizione di contenuti, abilità e competenze elaborative, in quanto l’intreccio organico di questi tre elementi è ciò che, a conclusione del processo di apprendimento, favorisce la maturazione di capacità personali più complesse: esso contribuisce infatti a creare il terreno fertile su cui innestare le opportunità necessarie a favorire negli studenti una più avanzata maturità personale, nelle sue componenti di consapevolezza, di spirito critico e di autonomia di pensiero, sul piano intellettuale ed etico.

In quanto elemento di raccordo tra finalità “alte”, nozioni e abilità tecniche, la formazione delle competenze elaborative è considerata strategica dai docenti di Storia e Filosofia, i quali, al fine di promuoverne l’acquisizione da parte degli allievi, ritengono importante fissarne preliminarmente una definizione condivisa .

Per “competenza” si intende:

una combinazione di conoscenze e abilità selezionate e utilizzate dall’allievo per affrontare efficacemente una situazione problematica (anche) nuova; in quest’ottica, le abilità costituiscono lo strumento operativo delle competenze.

La prima grande competenza, trasversale ai diversi insegnamenti, è saper comunicare: su di essa si fonda la possibilità di costruire e interpretare il sapere specifico di ogni disciplina e da essa conseguono altre (macro)competenze che ne costituiscono il logico sviluppo:

- saper selezionare: osservare, percepire, delimitare il campo di indagine, scegliere i dati pertinenti, etc.;

- saper leggere (in senso lato): analizzare, inferire, decodificare, interpretare correttamente, etc.;

- saper generalizzare: sintetizzare, astrarre, andare dalla informazione al concetto e così via; -

- saper strutturare: mettere in relazione, confrontare, falsificare le ipotesi, strutturare un modello aderente ai dati selezionati e conscio dell'uso sociale dei saperi, rappresentare lo/nello spazio e il/nel tempo, elaborare prodotti, etc.

Ciò detto, occorre tuttavia ancora evidenziare due importanti aspetti della questione:

- le competenze non devono essere contrapposte alle conoscenze quasi fossero –nella pratica didattica- in rapporto inversamente proporzionale con esse (le competenze infatti possono esercitarsi solo su un preciso bagaglio di contenuti effettivamente acquisito);

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- le competenze non coincidono, almeno in Storia e Filosofia, con la finalità ultima del processo formativo, in quanto -per se stesse- favoriscono un approccio alla realtà flessibile e tecnicamente efficace, ma non ancora quell’attitudine a interrogare a fondo la condizione umana nel mondo e a porre autonomamente questioni di principio, di cui si diceva all’inizio del discorso, mentre è proprio tale padronanza ciò che in ultimo le nostre discipline intendono promuovere.

STORIA: CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE PER IL TRIENNIO

Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica, attraverso il confronto fra epoche, e in dimensione sincronica, attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali, è il primo grande obiettivo dello studio della storia, il cui raggiungimento consente di comprenderne e spiegarne gli eventi, i processi e le dinamiche.

Le competenze relative all’area storica, di fatto, riguardano pertanto la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.

Tali competenze, in cui si fondono abilità e conoscenze, si esercitano e sono osservabili in situazioni problematiche concrete anche nuove (problem solving) e non possono prescindere dall’acquisizione di macrocompetenze trasversali come il saper comunicare, indispensabile all’esporre, spiegare e argomentare in modo chiaro, appropriato, logico, organico ed efficace

Se sul piano epistemologico, infine, i confini tra la storia, le scienze sociali e l’economia sono distinti o, comunque distinguibili, nel processo di apprendimento risultano invece più frequenti le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati: sarà pertanto importante far cogliere agli allievi sia la specificità epistemologica della storia, sia le sue relazioni con altre scienze, innanzitutto sociali, sia , di conseguenza, la sua complessità.

Fatte salve queste premesse, ricavate dai principali riferimenti normativi in materia, nel presente A:S. si individuano i seguenti obiettivi minimi, specificati in termini non solo di competenze, ma anche di conoscenze e abilità, che l’alunno dovrà sviluppare nel corso del triennio:

OBIETTIVI MINIMI CONOSCENZE:

Conoscenza elementare del lessico proprio della disciplina.

Conoscenza elementare dei principali argomenti affrontati nel corso delle lezioni Conoscenza elementare delle procedure specifiche richieste dalla disciplina (pena il suo snaturamento)

ABILITA’:

DEFINIRE/DISTINGUERE/CLASSIFICARE:

a) riconoscere la natura generale di un evento, fenomeno, processo o problema storico;

b) definire sommariamente i principali termini del lessico disciplinare e usarli in modo globalmente corretto

ANALIZZARE:

a) scomporre un processo o problema individuandone alcune delle componenti principali:

b) scomporre un testo (manuale, brano filosofico o traccia di domanda) per individuarne alcuni dei principali contenuti proposti o alcune informazioni richieste;

SCHEMATIZZARE/ORGANIZZARE:

a) riprodurre un argomento, oralmente o per iscritto, in modo globalmente corretto anche se elementare e schematico;

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b) esporre in modo pertinente e abbastanza organico le principali informazioni richieste da una traccia

COMPETENZE:

Applicare conoscenze ed abilità a situazioni problematiche elementari per:

collocare eventi e processi nel tempo e nello spazio in modo globalmente corretto:

spiegare eventi e processi cogliendo nessi causali elementari

applicare categorie concettuali generali a casi particolari(o ricondurre i secondi ai primi)

addurre qualche argomento a sostegno di una tesi in modo sostanzialmente corretto e coerente.

CONTENUTI MINIMI

Le seguenti unità sono da considerarsi contenuti essenziali da svolgersi comunque, possibilmente in presenza.

CLASSE III -

− Definizione di Medioevo e periodizzazione;

− Le trasformazioni dell’Europa tra il X e l’XI secolo;

− Monarchie e Impero tra il Duecento e il Trecento;

− La crisi del Trecento e il declino dei poteri universali;

− La nascita delle monarchie nazionali e la guerra dei Cent’anni;

− L’Italia delle signorie e dei principati;

− Le scoperte geografiche;

− Il Cinquecento: Carlo V e il suo progetto di una monarchia universale; la Riforma protestante e la Controriforma;

la Spagna di Filippo II e l’Inghilterra di Elisabetta I;

− Il Seicento: i caratteri generali della crisi del Seicento e la guerra dei Trent’anni.

CLASSE IV -

− Antico regime e assolutismo in Europa: la società divisa per ceti; lo stato assoluto di Luigi XIV

− Le due rivoluzioni inglesi del Seicento

− I caratteri fondamentali dell’Illuminismo; il dispotismo illuminato e le principali riforme dei sovrani illuminati

− La Rivoluzione americana

− La Rivoluzione francese e l’età napoleonica

− La Rivoluzione industriale

− Restaurazione, moti, rivoluzioni

− Il Risorgimento e l’unificazione italiana CLASSE V -

− L’unificazione tedesca e l’Europa delle grandi potenze

− La Seconda Rivoluzione industriale; le caratteristiche della società di massa; gli sviluppi del socialismo

− I caratteri generali dell’Imperialismo di fine Ottocento

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− L’Italia dall’unità alla Prima guerra mondiale

− La Prima guerra mondiale e i trattati di pace

− Le rivoluzioni in Russia e la politica di Lenin e di Stalin;

− L’Italia dalla crisi del dopoguerra all’ascesa del Fascismo; i caratteri del regime fascista;

− La crisi del Ventinove e il New Deal

− La Germania dalla Repubblica di Weimar alla nascita del Terzo Reich; la Germania nazista

− La Seconda Guerra mondiale;

− Verso un nuovo ordine mondiale: le origini della guerra fredda.

− La nascita della Repubblica in Italia

FILOSOFIA: COMPETENZE PER IL TRIENNIO

La finalità dell’insegnamento della Filosofia nei percorsi liceali –attraverso l’orientamento all’approccio teoretico alle questioni- è indubbiamente quella di promuovere consapevolezza, spirito critico, autonomia di pensiero e una forma mentis allo stesso tempo rigorosa e flessibile.

Ne discende quindi che, al di là della necessaria acquisizione di un bagaglio di conoscenze relative allo sviluppo storico del pensiero filosofico, gli obiettivi della disciplina ruotano primariamente intorno al livello delle competenze: alcune di esse hanno un carattere specifico, altre sono più trasversali; si noti che alcune sono, nello stesso tempo, in parte presupposte e in parte potenziate dall’insegnamento della filosofia, come quelle implicate nella discussione delle questioni e nella comunicazione intesa come mediazione efficace del pensiero, competenze di carattere prevalentemente logico e linguistico, e più in generale quelle proprie di una forma mentis scientifica.

In questo senso la filosofia assume -nel contesto formativo liceale- un ruolo “strumentale” nel senso alto del termine:

infatti la “palestra” della discussione filosofica, se adeguatamente valorizzata, non soltanto produce ricadute positive sulla qualità dello studio di tutte le altre discipline, ma favorisce, in prospettiva, la consapevolezza critica di fronte alla complessità delle problematiche della vita personale e interpersonale, anche a livello sociale e civile.

OBIETTIVI MINIMI E CONTENUTI FONDAMENTALI OBIETTIVI MINIMI

CONOSCENZE:

1 Conoscenza elementare del lessico proprio della disciplina.

2 Conoscenza elementare dei principali argomenti affrontati nel corso delle lezioni.

3 Conoscenza elementare delle procedure specifiche richieste dalla disciplina, pena il suo snaturamento.

ABILITA’:

1) DEFINIRE/DISTINGUERE/CLASSIFICARE:

a) riconoscere la natura di un argomento o problema;

b) definire sommariamente i principali termini del lessico disciplinare e usarli in modo globalmente corretto

2) ANALIZZARE:

a) scomporre un argomento o un problema nelle sue linee generali;

b) scomporre un testo (manuale, brano filosofico o traccia di domanda) per individuarne alcuni dei principali contenuti proposti o alcune delle informazioni richieste;

3) SCHEMATIZZARE/ORGANIZZARE:

a) riprodurre un argomento, oralmente o per iscritto, in modo globalmente corretto anche se elementare e schematico;

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b) esporre in modo pertinente e abbastanza organico le principali informazioni richieste da una traccia

COMPETENZE:

Applicare conoscenze ed abilità a situazioni problematiche elementari per:

1) contestualizzare alcuni temi della ricerca filosofica:

2) leggere e comprendere alcuni testi filosofici (o di critica filosofica) non complessi, riconducendone alcuni temi facilmente individuabili alla prospettiva globale dell’autore

3) applicare concetti generali a elementi particolari (o ricondurre i secondi ai primi)

4) Addurre qualche argomento a sostegno di una tesi in modo sostanzialmente corretto e coerente.

CONTENUTI FONDAMENTALI:

INTRODUZIONE

Le seguenti unità sono da considerarsi contenuti essenziali da sviluppare in qualunque scenario didattico ci si trovi ad operare, sia esso tale da riproporre l’andamento della didattica a distanza integrale, o da consentire un compromesso tra moduli in presenza e potenziamenti on line, o qualora fosse possibile ripristinare del tutto ed esclusivamente le lezioni in forma tradizionale.

Laddove continui un’attività almeno in parte in presenza, è dato per inteso che i nuclei centrali delle tematiche proposte siano destinati prioritariamente al confronto diretto e immediato con il gruppo degli studenti, de visu.

Questo naturalmente non esclude che essi possano essere integrati o sostituiti da specifici momenti di approfondimento in modalità di didattica digitale (a distanza), a seconda delle concrete esigenze didattiche maturate in corso d’anno e delle preferenze peculiari di ogni docente.

E’ da osservare che, in sede di formulazione del piano di lavoro, sarà ciascun insegnante, secondo tempistiche e metodologie adeguate alla singola classe, a calibrare questi argomenti nella maniera che ritiene più efficace, eventualmente escludendone alcuni o sviluppandone altri. La scansione delle unità è ricalcata sulla base delle Indicazioni Nazionali per i programmi liceali di Filosofia, prodotte dal MIUR negli allegati al D.P.R. 89/2010, e del Documento di Programmazione dipartimentale redatto nell’A.S. 2017-2018.

CLASSI III

1) Che cos’è la filosofia? Oggetto, metodo e finalità della disciplina;

2) Il cosmo e il fondamento del suo ordine:

2.1) Lo statuto dell’arché nel pensiero dei Presocratici, a partire da un confronto con il discorso mitologico;

2.2) Il Logos eracliteo come unità degli opposti nel ritmo del divenire;

2.3) L’essere parmenideo: il divenire come mera parvenza contraddittoria;

3) Il mondo a misura dell’uomo;

3.1) Il sapere professionale dei Sofisti (un percorso a scelta tra il relativismo conoscitivo, l’irriducibilità dell’essere al pensiero/linguaggio e la contrapposizione tra nomos e physis);

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3.2) Socrate e la dialettica come movimento intersoggettivo di ricerca della verità; dall’ironia alla confutazione come preparazione al lavoro maieutico.

4) L’età metafisica:

4.1) Platone: i principi e la struttura dell’essere, tra le idee e la loro riproduzione nel mondo sensibile; l’ascesa erotica e l’anamnesi come processi conoscitivi per risalire dalla doxa al fondamento dell’episteme; la dialettica;

il programma di rifondazione della polis.

4.2) Aristotele: la tripartizione delle scienze; la logica come condizione formale del discorso scientifico e lo studio del linguaggio apofantico; le categorie e lo studio della sostanza.

5) La filosofia come terapia: almeno una tra le tre scuole ellenistiche principali (Epicurei, Stoici, Scettici).

CLASSI IV

1) La filosofia e la rivelazione di Cristo

1.1) Il rapporto problematico tra eredità classica e nuova concezione cristiana del reale;

1.2) Agostino e la scoperta dell’interiorità illuminata da Dio;

1.3) Aspetti e momenti individuati dal singolo docente della sintesi tra aristotelismo e metafisica cristiana realizzata daTommaso d’Aquino.

2) La crisi della coscienza europea nella modernità:

2.1) La demolizione dell’immagine consolidata dell’Universo: storia e programma della Rivoluzione Scientifica;

2.2) Il problema del metodo per la nuova filosofia della natura, con uno sviluppo eventualmente da scegliere tra l’impostazione baconiana dell’induzione e le «sensate esperienze/necessarie dimostrazioni» galileiane;

2.3) Il paradigma razionalista. Cartesio: la fondazione metafisica delle regole del metodo e di tutti i saperi sulla base della certezza auto evidente del Cogito;

2.4) Il modello empiristico della conoscenza, con specifico riferimento alla «geografia della mente umana» di Hume;

2.5) Il pensiero politico moderno e il paradigma contrattualistico, con riferimento almeno ad un percorso a scelta tra l’esito assolutistico di Hobbes, la fondazione dello Stato liberale in Locke e la democrazia della volontà generale in Rousseau;

2.6) L’orizzonte del criticismo e il tribunale della ragione: il problema delle condizioni di possibilità dei giudizi conoscitivi nell’articolazione della Critica della ragion pura di Kant.

CLASSI V

1) Completamento dello studio del pensiero di Kant:

1.1) Bilancio riassuntivo sui nodi essenziali della Critica della Ragion pura - distinzione tra fenomeno e cosa in sé, differenza tra intelletto e ragione, uso regolativo e non costitutivo delle idee;

1.2) La possibilità di una ragione pura pratica e le conseguenze della Legge Morale come fatto indeducibile della ragione: trattazione dei nuclei fondamentali dell’etica kantiana.

2) Hegel e l’identità di Ragione e Realtà:

2.1) I capisaldi del sistema e i momenti del movimento dialettico;

2.2) Il percorso verso il Sapere Assoluto nella Fenomenologia dello Spirito, con particolare attenzione al momento dell’Autocoscienza;

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2.3) Le sezioni fondamentali dell’Enciclopedia delle scienze filosofiche: eventuali cenni ad alcuni aspetti della Logica e della Filosofia della Natura; analisi della formazione delle istituzioni collettive nello Spirito Oggettivo (con particolare attenzione al momento dell’eticità); filosofia della storia e forme della cultura nello sviluppo dello Spirito Assoluto (arte, religione, filosofia).

3. Marx e la funzione rivoluzionaria della filosofia

3.1) Le critiche a Hegel sul rapporto tra società civile e Stato e le accuse di «misticismo logico»;

3.2) L’alienazione tipica della società industriale; lineamenti del materialismo storico - la tensione dialettica tra le forze produttive e i rapporti di produzione, la struttura e la sovrastruttura: cosa significa «ideologia»?

3.3) Lo sviluppo delle contraddizioni del modo di produzione capitalistico e l’approdo alla società comunista e alla disalienazione dell’uomo.

4. I contestatori irrazionalisti del sistema hegeliano:

4.1) Schopenhauer e l’orrore della Volontà: le strategie per annichilire il desiderio;

4.2) Nietzsche e la rivendicazione della forza dionisiaca: lo scavo genealogico sui valori morali umani, troppo umani: la volontà di potenza, l’oltre-uomo e il prospettivismo.

5. La liquidazione della metafisica nel Positivismo

5.1) Lo sviluppo progressivo dell’umanità e delle sue forme di sapere classificate nei tre stadi comtiani, con la novità epistemologica delle scienze sociali;

5.2) John Stuart Mill, con possibilità di scelta tra due percorsi alternativi: la riabilitazione dell’empirismo induttivistico (canoni); il pensiero politico liberale come manifesto del «trionfo della borghesia» nei decenni centrali del secolo XIX.

6. Il Novecento

Considerando il tempo residuo disponibile nell’andamento dell’anno scolastico, gli interessi manifestati dagli studenti, la specificità dei diversi indirizzi liceali e la formazione del docente, i percorsi delineabili saranno indicativamente questi e almeno uno di essi sarà svolto:

6.1) L’Esistenzialismo, di cui si possono seguire: l’angoscia delle situazioni-limite in Jaspers come eredità di Kierkegaard (eventualmente già anticipato nel punto 4 della presente sezione); la domanda di Heidegger sul senso dell’essere e l’Esserci come suo destinatario; il paradosso dell’uomo sartriano, condannato ad essere libero.

6.2) Gli sviluppi del Marxismo, tra i quali si possono scegliere percorsi diversi, quali: la rivalutazione dell’utopia e della speranza come potenzialità rivoluzionarie (Bloch e Benjamin), l’analisi della ragione strumentale e dell’industria culturale nella Dialettica dell’Illuminismo (Horkheimer-Adorno): il negativo e il grande rifiuto come forme del riscatto estetico dalla vita offesa (Adorno-Marcuse);

6.3) Freud e la psicoanalisi: la psiche come campo di forze contrastanti e i costi del disagio della civiltà.

6.4) L’Ermeneutica: tratti essenziali delle esperienze non scientifiche di verità, secondo Gadamer: l’arte come gioco, la storicità del comprendere e il linguaggio come evento.

6.5) Le due anime di Wittgenstein come esemplificative del percorso di tutta la filosofia analitica del linguaggio, dall’edificio del Tractatus alle Ricerche Filosofiche.

6.6) L’epistemologia nel ‘900: il principio di verificazione nella formulazione neopositivistica e la distinzione tra contesto della scoperta e contesto della giustificazione: la posizione falsificazionista di Popper: gli esiti relativistici o anarchici tra Kuhn e Feyerabend.

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ALLEGATO 2: PROPOSTE DI EDUCAZIONE CIVICA

I docenti di Storia e Filosofia, al fine di garantire un’applicazione effettiva delle Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica fissate dal MIUR, ritengono di poter contribuire alla loro attuazione facendo leva su alcuni contenuti e su alcune procedure proprie delle materie che essi insegnano. Le discipline storico- filosofiche ben si prestano , infatti:

1. a soddisfare una delle principali richieste contenuta nelle Linee guida:

“Le Istituzioni scolastiche sono chiamate ... ad aggiornare i curricoli di istituto e l’attività di programmazione didattica nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, al fine di sviluppare “la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società”

2. a sviluppare buona parte dei principali nuclei tematici individuati dalle suddette Linee guida:

COSTITUZIONE, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà

SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio CITTADINANZA DIGITALE

In particolare, si ritiene che lo studio della Storia e della Filosofia possa favorire la conoscenza e “la comprensione, storica, teorica e critica, dei contenuti, del valore e delle potenzialità educative” delle seguenti tematiche:

- strutture e profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società - diritto (nazionale e internazionale)

- legalità - solidarietà

- sviluppo sostenibile - educazione ambientale

- conoscenza e tutela del territorio - rapporto uomo-natura

A partire da queste indicazioni generali, sono stati individuati i titoli di una serie di moduli, da sviluppare nel corso dei tre anni, che rappresentano degli spunti a cui i singoli docenti potranno attingere per poi declinarli liberamente, a seconda dei propri interessi personali e del contesto specifico delle classi in cui operano;

laddove ci siano riferimenti ad autori, questo non significa che essi vadano affrontati interamente (bastano il punto di vista essenziale e qualche testo significativo)

Poiché le linee ministeriali insistono sulle competenze da acquisire (e non su un semplice arricchimento di conoscenze specifiche) occorrerà considerare se almeno una parte della valutazione possa essere fatta in forma di “laboratorio”, per esempio organizzando la verifica intorno a concetti-chiave e verificare l’autonomia dell’allievo nel riconoscere/interpretare testi o nell’applicare coerentemente alla attualità (coronavirus compreso…) le tematiche affrontate.

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TABELLA ARGOMENTI EDUCAZIONE CIVICA (STORIA E FILOSOFIA)

Ogni docente per ogni periodo dell’A.S. potrà scegliere almeno uno dei seguenti moduli, adattandolo eventualmente al contesto delle sue classi e ai suoi interessi personali. Non sempre è stato possibile indicare tempi e strumenti dei moduli individuati.

CLASSI TERZE)

Primo periodo:

argomento del modulo, contenuti , numero di ore

previste e competenze

Valutazione (strumenti , modalità e

ore previste)

Secondo periodo:

argomento del modulo, contenuti e numero di ore

previste e competenze

Valutazione (strumenti , modalità e

ore previste)

STORIA

Società feudale e società comunale (Modelli sociali)

Istituzioni politiche e modelli giuridici nel Medioevo (Costituzioni e istituzioni dello stato)

Origini e strutture della società d’ancien régime (Modelli sociali)

Istituzioni politiche e modelli giuridici all’inizio dell’Età moderna

(Costituzioni e istituzioni dello stato)

I sistemi dell’equilibrio: dalla Pace di lodi alla Pace di Westfaliae ai Trattati di Utrecht

(Origini del diritto internazionale)

FILOSOFIA - La polis e il problema delle leggi: Antigone, i sofisti e Socrate (Apologia e Critone) (educazione alla legalità)

strumenti : spiegazione docente + analisi testi

etc.

modalità:

lezione frontale e/o

lavori di gruppo ore previste 4+1 per la

verifica

La repubblica platonica e società aperta (Costituzioni e istituzioni dello stato

Uomo e natura tra Ellenismo, cristianesimo, Rinascimento e scienza moderna

(ambiente e rapporto uomo- natura)

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CLASSI QUARTE

Primo periodo:

argomento del modulo, contenuti , numero di ore

previste e competenze

Valutazione (strumenti , modalità e

ore previste)

Secondo periodo:

argomento del modulo, contenuti e numero di ore

previste e competenze

Valutazione (strumenti , modalità e

ore previste)

STORIA

- Il rapporto tra Stato e Chiesa tra Medioevo ed Età moderna:

(Modelli sociali e istituzioni

- Il rapporto stato/sovrano e popolo dall’ancien Régime alla Rivoluzione francese

(Modelli sociali e istituzioni politiche)

FILOSOFIA

Il rapporto uomo-natura nel Rinascimento: magia e filosofia della natura (ambiente e rapporto uomo- natura)

Tecnica e rapporto uomo- natura nel XVII-XVIII secolo: Bacon “profeta della rivoluzione industriale”; il

meccanicismo cartesiano e il mondo della vita; etc.

(ambiente e rapporto uomo- natura)

STORIA E FILOSOFIA *

- Pensiero politico e forme di stato dell’Età moderna:

(Costituzioni e istituzioni dello stato)

Storia: L’Inghilterra da Elisabetta I al Bill of Rights

Filosofia: giusnaturalismo e il contrattualismo, T.Hobbes; i Dibattiti di Putney; J. Locke

strumenti : spiegazione docente + analisi testi

etc.

modalità:

lezione frontale e/o

lavori di gruppo ore previste 10+1 per la

verifica

- Pensiero politico e forme di stato dell’Età moderna:

(Costituzioni e istituzioni dello stato)

Storia: crisi dell’assolutismo, dispotismo illuminato e rivoluzioni nel ‘700;

Filosofia: l’Illuminismo,

Montesquieu e Rousseau; modello liberale e modello democratico a confronto

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Per le classi quinte, il ventaglio dei temi a cui i docenti potranno liberamente attingere, è il seguente:

A) STORIA Dallo Statuto Albertino alla Costituzione repubblicana (I e II parte) B) FILOSOFIA Elementi di storia del pensiero politico (I e II parte)

C) STORIA/FILOSOFIA Identità nazionale e rapporto tra i popoli (pace/ guerra; diritto nazionale/

internazionale): diritto internazionale e guerra in Kant e in Hegel e nel carteggio Einstein/Freud; differenze tra nazionalismo dell’Ottocento e nazionalismo del Novecento, con riferimenti al razzismo, colonialismo e decolonizzazione.

D) STORIA/FILOSOFIA Economia e società (I e II parte): capitalismo finanziario internazionale, consumismo, globalizzazione ecc .

E) STORIA/FILOSOFIA La questione ambientale; poteri e limiti della tecnologia

Volendo entrare più nel dettaglio, i moduli, sopra indicati in termini generali, possono essere meglio specificati nel seguente modo:

CLASSI QUINTE

Primo periodo:

argomento del modulo, contenuti , numero di ore

previste e competenze

Valutazione (strumenti , modalità e

ore previste)

Secondo periodo:

argomento del modulo, contenuti e numero di ore

previste e competenze

Valutazione (strumenti , modalità e

ore previste)

STORIA

A) Dallo Statuto Albertino alla Costituzione repubblicana (I parte)

(Costituzioni e istituzioni dello stato):

1) Origini e caratteri;

2) Confronto con altri testi costituzionali (es. Costituzione Repubblica romana)

2) Sviluppi nell’Italia liberale

strumenti : spiegazione docente, analisi testi, slides, materiali iconografici e in video etc.

modalità:

lezione frontale, laboratorio, lavori di gruppo, interventi di esperti ore previste .... +… per la verifica

A) Dallo Statuto Albertino alla Costituzione repubblicana (II parte)

(Costituzioni e istituzioni dello stato):

1) Utilizzo e stravolgimento dello Statuto nel ventennio fascista

2) Evoluzione del concetto di cittadinanza nell’età delle dittature e nel passaggio alla democrazia

3) Articolazione, compiti e limiti del potere politico nella Costituzione

4) Rapporto tra diritti e doveri, e tra libertà individuale e dovere di solidarietà nella Costituzione

strumenti : spiegazione docente, analisi testi, slides, materiali iconografici e in video etc.

modalità:

lezione frontale, laboratorio, lavori di gruppo, interventi di esperti ore previste .... +… per la verifica

...

strumenti :

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FILOSOFIA

B) Elementi di storia del pensiero politico (I parte) (La riflessione teorica sulle strutture e i profili politici e giuridici della società):

Hegel: la concezione della società civile e dello stato Marx: la critica dello stato liberale e la teoria della rivoluzione

spiegazione docente, analisi testi, slides, materiali iconografici e in video etc.

modalità:

lezione frontale, laboratorio, lavori di gruppo, interventi di esperti ore previste .... +… per la verifica

...

B) Elementi di storia del pensiero politico (II parte) (La riflessione teorica sulle strutture e i profili politici e giuridici della società):

L’evoluzione del modello liberal-democratico e di quello socialista: Stuart Mill, Popper, Lenin, Gramsci ecc.

Il problema dei totalitarismi:

Gentile, Arendt ecc

Teoria e critica della società e del diritto:Weber, Bloch, Scuola di Francoforte;

Kelsen, Bobbio ecc Il problema della

responsabilità sociale: Sartre, Lévinas, Jonas ecc.

strumenti : spiegazione docente, analisi testi, slides, materiali iconografici e in video etc.

modalità:

lezione frontale, laboratorio, lavori di gruppo, interventi di esperti ore previste .... +… per la verifica

...

STORIA E FILOSOFIA *

C) Identità nazionale e rapporto tra i popoli (pace/ guerra;

diritto nazionale/

internazionale) (I parte)

Confronto Kant/Hegel su diritto internazionale e guerra

Il nazionalismo nell’Ottocento matrice spirituale e culturale dell’identità nazionale e dibattito sulla convivenza tra popoli (es.Mazzini, Fichte, Hegel, Rénan)

Confronto unificazione italiana/unificazione tedesca

Il colonialismo (conquiste coloniali nell’età

dell’imperialismo) e i suoi teorici (Spencer, Kipling ecc)

strumenti : spiegazione docente, analisi testi, slides, materiali iconografici e in video etc.

modalità:

lezione frontale, laboratorio, lavori di gruppo, interventi di esperti ore previste .... +… per la verifica

C) Identità nazionale e rapporto tra i popoli (pace/ guerra;

diritto nazionale/

internazionale) (II parte)

Carteggio Einstein/Freud sulla guerra

Il nazionalismo nel Novecento matrice “biologica” dell’identità nazionale e giustificazione del razzismo e dell’imperialismo (es Gobineau, Jünger, Schmitt, Mussolini, Hitler)

Persecuzioni razziali e genocidi nella storia del Novecento

La decolonizzazione e i suoi teorici (es. caso guerra d’Algeria e Fanon, Camus, Sartre)

strumenti : spiegazione docente, analisi testi, slides, materiali iconografici e in video etc.

modalità:

lezione frontale, laboratorio, lavori di gruppo, interventi di esperti ore previste .... +… per la verifica

...

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15

Organismi sovranazionali:

principi e sviluppo storico: la Società delle Nazioni, l’Onu, il problema dell’’unificazione europea dagli anni ’50 ad oggi STORIA

D) Economia e società La seconda rivoluzione industriale e la “prima

globalizzazione”: nascita della società di massa e del

capitalismo finanziario internazionale

strumenti : spiegazione docente, analisi testi, slides, materiali iconografici e in video etc.

modalità:

lezione frontale, laboratorio, lavori di gruppo, interventi di esperti ore previste .... +… per la verifica

D) Economia e società La globalizzazione

contemporanea: sviluppi del capitalismo e del consumismo;

modelli e implicazioni della globalizzazione; dibattito teorico

strumenti : spiegazione docente, analisi testi, slides, materiali iconografici e in video etc.

modalità:

lezione frontale, laboratorio, lavori di gruppo, interventi di esperti ore previste .... +… per la verifica

STORIA E FILOSOFIA * E) La questione ambientale;

poteri e limiti di scienza e tecnologia

1) Impatto ambientale di sviluppo industriale e consumi di massa;

il problema del futuro del pianeta (es Jonas) 2) Bomba atomica e usi dell’energia nucleare; il dibattito (dal Progetto Manhattan a Fukushima;

protagonisti del dibattito sulle responsabilità degli scienziati) 3) Diffusione sociale dei mass media e implicazioni delle nuove tecnologie (questioni etiche, bioetiche, giuridiche);

dibattito teorico

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16 STRUMENTI DIDATTICI

Al fine di favorire negli allievi sia la riflessione e la rielaborazione critica delle problematiche affrontate sia l’acquisizione delle competenze disciplinari specifiche, si utilizzeranno modalità di lezione differenziate che potranno integrare approcci metodologici diversi, quali, ad esempio:

a) La spiegazione frontale; in alcuni casi essa potrà prevedere l’utilizzo delle modalità previste dalla didattica (parzialmente) capovolta o della storia controfattuale

b) La lezione partecipata, finalizzata a stimolare l’interazione dialogata tra allievi e docenti a partire da argomenti e letture assegnate per lo studio domestico

c) Lavori di gruppo che favoriscano l’analisi e l’approfondimento di un tema/problema storico mediante l’utilizzo e la rielaborazione di documenti storici e/o testi storiografici

d) L’inversione, in alcuni casi, del rapporto tra passato e presente, risalendo dalla contemporaneità al passato al fine di inserire gli argomenti trattati, oltre che nel loro contesto, in una prospettiva storica più ampia

CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE

La valutazione, di tipo formativo e sommativo, deve mirare a rendere gli alunni consapevoli delle proprie capacità e dei punti di forza di ognuno, correggendo gli errori di contenuto e fornendo indicazioni affinché il discente possa avviare e consolidare un metodo di studio autonomo e consapevole.

Le verifiche potranno essere di diversa tipologia, per cui, a seconda delle esigenze didattiche, accanto al colloquio orale sarà possibile utilizzare (anche o solo) prove scritte, anche a distanza. Le verifiche (orali o scritte) saranno in ogni caso almeno due nel primo periodo e di norma tre o più nel pentamestre successivo 1 . Le prove saranno finalizzate all’accertamento delle conoscenze, competenze e capacità che l’alunno dovrà dimostrare di aver raggiunto in un dato momento del processo formativo e di apprendimento.

• Le conoscenze saranno accertate con quesiti mirati orali e/o scritti.

• Le competenze e le capacità saranno rilevate con sollecitazioni mirate alla soluzione di situazioni problematiche anche nuove per l’allievo, con l’eventuale utilizzazione di una strumentazione ad hoc 2, dalle quali emerga la sua attitudine a riflettere, discutere e mettersi in discussione, valutare criticamente 3 .

Nella valutazione complessiva o finale, si terrà conto non solo del rendimento dimostrato dagli allievi nell'ambito delle prove orali e scritte, ma anche dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione alle lezioni e al dialogo educativo manifestati nel corso del loro percorso formativo.

I criteri di valutazione utilizzati per entrambe le discipline sono i seguenti: conoscenza dei contenuti e del lessico specifico; pertinenza delle risposte; comprensione degli argomenti; confrontare e collegare argomenti; rielaborazione personale e critica; correttezza, organicità e consequenzialità dell’esposizione. Nel caso di storia, si utilizzeranno anche i seguenti criteri: collocazione spazio-temporale degli eventi e dei processi storici; analisi e ricostruzione di problematiche e processi storici; capacità di approfondire consapevolezza della mediazione storiografica.,

1 Si veda a questo proposito il verbale della riunione di dipartimento del 3/09/2014.

2 N.B. La stessa domanda, ad esempio: “Quali furono le conseguenze della battaglia di Sedan per la Francia e per l’Europa?”, può richiedere, da parte dell’allievo, l’utilizzo unicamente di conoscenze o anche di competenze a seconda del fatto che egli debba ripetere un elenco di conseguenze appreso a memoria o che debba ricavare queste ultime da solo.

3 Poiché esiste un’evidente circolarità tra le tre operazioni, si può ipotizzare che se si accerta in un soggetto la presenza di una competenza, ciò dovrebbe essere indice del fatto che il soggetto ha acquisito anche alcune conoscenze e abilità.

Se poi il soggetto assume e giustifica posizioni critiche nei confronti della competenza espressa e dimostra di essere in grado si realizzare quella stessa competenza con modalità diverse in altre situazioni e contesti, ciò significa che il soggetto dispone anche di capacità rispettivamente logico-critiche e creative.

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