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VALERIO VIANELLO

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Academic year: 2021

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VALERIO VIANELLO

a) Per romanzo si può intendere qualsiasi forma di scrittura che» fondata sulla prevalenza per quantità e qualità degli enunciati narrativi, racconta avvenimenti, ambienti, personaggi» sfruttando le possibilità e i limiti espressivi del linguaggio.

Frutto dell'immaginazione individuale chiamata a una molte-plicità di scelte, attraverso una serie di procedimenti di "finzione" dispiega agli occhi e alla mente del lettore la complessità multi-forme della realtà, ponendo il proprio significato nell'esperienza cumulativa della lettura. Poiché esprime una concezione dell'eli* stenza, punto d'incontro dell'eterna ambivalenza umana, si mini» ra con la costante mobilità dei destinatati e occupa terrìtorì sem-pre nuovi rispetto a quelli codificati e stabilizzati. È, quindi, un genere in fieri, destinato a cogliere i mutamenti in atto adeguan-dosi a essi,

b) Premettendo che, secondo quanto rileva Foscolo in un suo sag-gio critico, le novelle "erano ... simili a quelli che noi chiamiamo romanzi", non ho difficoltà a indicare il mio libro preferito iit'l Decameron.

Boccaccio, infatti, per la prima volta sceglie come protagoni-sta di un'organica narrazione la società coeva, gli uomini del prò prio tempo, forzando e rispettando le regole retoriche medievali. Da questo rinnovamento interno di intrecci e temi ormai logori, a mio giudizio, cominciano il romanzo e la nuova narrativa,

Con un'energica e straordinaria affermazione della contempo raneità (nel Proemio, 14, dichiara di voler narrare ''casi ,,, e ,,, avvenimenti ... ne' moderni tempi avvenuti come negli antichi") lo scrittore toscano coinvolge nel suo romanzare personaggi

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ancora viventi o appena scomparsi, amici e note figure, ritratti con nomi e in circostanze puntualmente dichiarate. In maniera simile, alla toponomastica fantastica e ai riferimenti astratti della narrativa precedente sostituisce azioni svolte soprattutto nel mondo borghese e mercantile e in luoghi ben individuati (si pensi, per esempio, alla descrizione della Napoli picaresca di Andreuccio da Perugia), intessuti di vissuta quotidianità,

Ma la contemporaneità si afferma con maggior prepotenza nei problemi nodali, nei gusti, nelle avventure e nella vita privata, carichi dei colori propri della civiltà borghese dei comuni italia-ni. Altrettanto decisa è la conternporaneizzazione linguistica per il plurilinguismo assunto a programmatico stile narrativo, in grado di creare attorno ai protagonisti la localizzazione umana in cui Vivono e operano.

Per questi motivi il Decameron viene rapidamente trascritto nelle lingue d'Europa e non solo, suscitando ovunque straordina-rio entusiasmo e interesse.

e) Tra i romanzi più recenti quello che ho maggiormente apprez-zato è sicuramente L'Enfant de sable (1985) di Tahar Ben Jelloun.

In quanto interroga il destino di una ragazza costretta a nascondere il suo sesso, e dunque la sua vera identità, per essere accettata dal padre, il libro affronta soprattutto le mistificazioni alle quali è assoggettata la tradizione culturale marocchina, vinco-lante per lo stesso scrittore, perché la ricerca e l'espressione di se stesso si misurano con le forme dell'enunciazione e del racconto. Il realismo spesso crudo di Tahar Ben Jelloun denuncia le mentalità e i costumi del mondo del Maghreb, ma rende giusti-zia anche alla poesia di questa realtà, pervasa da strutture oniri-che rese con associazioni di immagini in cui i sogni si amalgama-no ai ricordi e la soggettività dei protagonisti più vulnerabili emerge dalla scorza dura delle oppressioni e delle convenzioni sociali del mondo colonizzato in briciole di dolore, di desideri e di palpiti sensuali.

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Il romanzo non può che rimettere in discussione il suo conte-nitore tradizionale e perfino il suo stesso linguaggio scritto: volendo rispondere alle esigenze dell'uomo contemporaneo, vìt-tima di una realtà sociale che lo ha definito suo malgrado e alla quale cerca di sottrarsi, la forma romanzesca moderna vuole libe-rarsi dalle strutture imposte, diventando riflessione sui legami sottili che uniscono la sfera della verità e della poesia.

Valerio Vianello, ricercatore di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Chieti-Pescara, è studioso di stori» delle idee e delle forme fra Cinquecento e primo Ottocento. Ha pubblicato, oltre a vari saggi apparsi in rivista e volumi miscellanei, // letterato, l'Accademia, it

Contributi sulla cultura Veneto, del Cinquecento (Padova, Antenore, 1988), // "g dina" delle parole. Itinemri di scrittura, e modelli lettemri del dialogo

(Roma, Jouvence, 1993), La scrittura del rovesciamento e la metamorfosi

Paolo Sarpi tra retorica e storiografia (Fasano, Schena, 2006) e ha curato un'edklo«

ne commentata di U. Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis (1798) (Bologna, Millennium, 2006).

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