• Non ci sono risultati.

VELOCITA' DI FUGA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "VELOCITA' DI FUGA"

Copied!
8
0
0

Testo completo

(1)

VELOCITA' DI FUGA E RAGGIO DELL'ORIZZONTE DEGLI EVENTI SECONDO LA FISICA CLASSICA

Per sfuggire all'attrazione gravitazionale di un corpo celeste (come una stella o un pianeta) occorre possedere una velocità minima detta velocità di fuga.

Esistono degli oggetti nell’universo la cui densità è talmente alta che per sfuggire al loro campo gravitazionale sarebbe necessaria una velocità di fuga superiore a quella della luce nel vuoto; ma, poiché la velocità della luce è la massima velocità possibile, il campo gravitazionale di tali “oggetti” è insuperabile, nemmeno la luce e tutte le onde elettromagnetiche possono sfuggirgli. Un oggetto con queste caratteristiche viene definito un “buco nero” (black hole).

Ogni buco nero è circondato da una superficie immaginaria, l'orizzonte degli eventi, caratterizzata dal fatto che in ogni suo punto la velocità di fuga equivale alla velocità della luce. All'interno di questa superficie la velocità della luce non è più sufficiente per sfuggire al buco nero, e dato che non esiste in natura una velocità maggiore, giungiamo alla conclusione che da ogni punto interno all'orizzonte degli eventi non può uscire nulla1. Sebbene in realtà il buco nero vero

1 La discussione su questo punto è tuttora in corso; la totalità dei fisici ritiene che una completa descrizione della materia allo stato di “buco nero” debba tener conto delle proprietà quantistiche di questa. Il carattere probabilistico della descrizione quantistica della materia, applicata ad un buco

(2)

e proprio sia un punto matematico, privo di dimensioni, di solito si considera il raggio dell'orizzonte degli eventi come il raggio del buco nero stesso.

Conoscendo la massa M del buco nero è facile calcolare il raggio dell'orizzonte degli eventi:

dove

G

è la costante di gravitazione universale,

c

è la velocità della luce.

Se il Sole si potesse trasformare in buco nero avrebbe un raggio di 3 km, un buco nero di massa dieci volte maggiore, avrebbe un raggio di 30 km e così via.

COME SI CALCOLANO LA VELOCITA' DI FUGA E IL RAGGIO DELL'ORIZZONTE DEGLI EVENTI

un oggetto di massa m immerso in un campo gravitazionale a simmetria sferica creato da un oggetto di massa M (la massa M è molto più grande di m, M >> m1) costituisce un sistema fisico per il quale vale il principio di conservazione dell'energia meccanica, la somma dell'energia potenziale e dell'energia cinetica è costante

l'energia potenziale è data da

Indicare l’energia potenziale con

E

P

(r)

serve a sottolineare che l’energia potenziale gravitazionale varia al variare della distanza

r

tra

m

ed

M

, cioè che l’energia potenziale è funzione di

r

,

E

P

= E

P

(r)

; la stessa considerazione vale per l’energia cinetica.

nero porterebbe alla conclusione che i “buchi neri” non sarebbero poi così neri!!!! L’attuale

𝐸 𝑚 = 𝐸 𝑐 𝑟 + 𝐸 𝑃 𝑟

(3)

L’energia cinetica è data da

Si considera solo l'energia cinetica dell'oggetto di massa m perché l'oggetto di massa M che crea il campo si considera fermo.

L'energia meccanica è data quindi dalla relazione

Se cambia la distanza

r

tra

m

ed M, cambiano sia l'energia cinetica sia l'energia potenziale ma l'energia meccanica

E

m resta costante.

Per calcolare il valore di Em si può ragionare in questo modo,

se il corpo di massa m fosse posto a distanza infinità da M l'energia potenziale gravitazionale sarebbe zero e anche la sua ipotetica velocità di fuga v sarebbe zero;

queste osservazioni permettono di affermare che l'energia meccanica di questo sistema è zero, E

m(r) = 0, quindi

Semplificando

𝐸 𝑚 = 𝐸 𝑐 𝑟 + 𝐸 𝑃 𝑟

(4)

Da questa equazione possiamo ricavare la velocità necessaria affinché un oggetto di massa m qualsiasi possa sfuggire al campo gravitazionale creato da un'altra massa M (m << M)

estraendo la radice quadrata e considerando solo il valore positivo

questa velocità è indipendente dalla massa m (che infatti non compare nell’equazione).

La velocità limite

v

dipende quindi dalla massa M dell'oggetto che crea il campo e dalla distanza r considerata. Si può calcolare per quali valori della massa M e della

(5)

da cui

e quindi

M è la Massa, G la costante di gravitazione universale e c la velocità della luce.

Questa equazione definisce il cosiddetto Raggio di Schwarzschild.

il raggio r così trovato determina la sfera (di raggio r) attorno ad M, chiamata orizzonte degli eventi. Un oggetto di massa m che si trovasse a questa distanza r non potrebbe abbandonare il campo gravitazionale creato da M perché per farlo avrebbe bisogno di muoversi alla velocità della luce.

Nella teoria della relatività generale l'aumento della velocità di fuga è legato alla distorsione della struttura dello spazio-tempo indotta dalla massa M.

L'orizzonte degli eventi è una particolare superficie dello spazio-tempo che separa i posti da cui possono sfuggire segnali da quelli da cui nessun segnale può sfuggire.

In una accezione molto più generale, se per "evento" si intende un fenomeno (particolare stato della realtà fisica osservabile), che avviene, rispetto ad un sistema di riferimento, in un preciso punto dello spazio e in un determinato istante di tempo (identificato dalle quattro coordinate spazio-temporali x,y,z e t). Un

"orizzonte degli eventi" può essere definito come una regione dello spazio-tempo oltre la quale cessa di essere possibile osservare il fenomeno.

Nel caso dei buchi neri di Schwarzschild, l'orizzonte degli eventi è una superficie

(6)

sferica che circonda una singolarità posta al centro della sfera; quest'ultima è un punto nel quale la densità sarebbe infinita e le leggi della fisica, secondo la teoria della relatività generale, perdono significato.

Un buco nero potrebbe essere teoricamente prodotto da un corpo celeste di grande massa solo se questo avesse densità tale da essere interamente contenuto all'interno dell'orizzonte degli eventi (se, cioè, il corpo celeste avesse raggio inferiore al raggio di Schwarzschild corrispondente alla sua massa totale).

LA SINGOLARITA' RISPETTO ALLA QUALE CESSANO DI VALERE LE LEGGI DELLA FISICA E' PRESENTE ANCHE NELLA LEGGE DELLA FISICA CLASSICA CHE DESCRIVE L'INTERAZIONE GRAVITAZIONALE.

Il campo gravitazionale a simmetria sferica creato da una massa m è descritto dalla relazione

Una pagina di uno dei quaderni di lavoro di Einstein

(7)

quel punto

r = 0

ma questo comporta un'operazione, la divisione per zero che non è definita. Quello che succede in quel punto non è descrivibile con le leggi della fisica classica; utilizzando il concetto di limite si può dire che nel punto r = 0 il campo Eg(r) diventa infinitamente grande. Secondo la notazione dell'analisi matematica si scrive

La struttura matematica della legge che descrive il campo gravitazionale è del tipo

l'insieme di esistenza di questo tipo di funzioni è

I: x R  

La funzione non è definita per x = 0.

(8)

UN CAMPO GRAVITAZIONALE MOLTO INTENSO DEVIA ANCHE LA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA

In realtà la teoria generale della relatività dice le cose in modo diverso, la radiazione e.m segue la distorsione dello spazio-tempo; è questo percorso distorto che noi classicamente descriviamo come attrazione della radiazione e.m.

Onde elettromagnetiche e goniometria

Un’onda elettromagnetica si propaga nello spazio e nel tempo secondo un andamento di tipo sinosuidale. Come varia nel tempo l'ampiezza di un'onda elettromagnetica (monocromatica con frequenza

) che si propaga è descritta dalla funzione

I(t) = I

0

sen (t +  );

I0

rappresenta l'ampiezza massima dell'onda e.m., (che per la funzione seno sarebbe 1), e la frequenza dell’onda em.

La funzione che descrive l'onda, a parte i simboli diversi, non è niente altro che la funzione

f(x) = senx

Riferimenti

Documenti correlati

Quanto tempo impiegherò ad attraversare la galleria autostradale del San Gottardo, lunga circa 16,918 km, se viaggio a 80 km/h?. La velocità del suono nell’aria è di

En Recuerdos de viaje (1882), Eduarda Mansilla da buena cuenta de la agudeza, maledicencia y erudición que su pluma – lanzada a conquistar de una vez y para siempre los

Quanto Marcello immaginava dell’università, della ricchezza delle opportunità che gli avrebbe dato e della qualità delle relazioni offerte, si è scontrato contro un muro

Ma c’è anche un’altra ragione per questa deflessione: la luce trasporta energia e, secondo la relatività ristretta, una quantità E di energia è equivalente a una

Un progetto scientifico prevede che una grande stazione spaziale, nella quale è creata una forza di gravità artificiale, possa essere costituita da un cilindro di

Arte, musica, società, a cura di Giorgio Zampa, Milano, Mondadori 1996; Indici delle opere in prosa, a cura di Ferruccio Cecco e Liliana Or- lando con la collaborazione di

10) Fabbretti D, Pizzuto E, Vicari S, Volterra V. A story de- scription task in chidren with down syndrome: lexical and morphosyntactic abilities, Journal of intellectual

We tailored the surface with anchored iron nanoparticles through a facile carbothermal route and tested them for catalytic oxidative desulphurization of high sulphur content