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Esempi di tecniche analitiche che sono dirette applicazioni di elettromagnetismo

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Academic year: 2021

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(1)

Esempi di tecniche 

analitiche che sono dirette  applicazioni di 

elettromagnetismo

• spettrometria di massa spettrometria di massa

• elettroforesi elettroforesi

(2)

Spettrometria di massa

Tecnica per indagine che si basa sulla ionizzazione di una molecola e sulla successiva misura del rapporto m/q, quindi della massa dello ione (praticamente uguale alla massa totale della molecola).

In certe condizioni lo ione si frammenta in ioni con diversi

rapporti m/q.

(3)

Se la forza Fx è proporzionale alla carica q dello ione (forza elettrica), la  deflessione è anch'essa  proporzionale a q.

La deflessione è proporzionale all'accelerazione ax = Fx/m.

La deflessione è quindi proporzionale al rapporto q/m.

Idea generale

con una forza

perpendicolare al moto si può deflettere il fascio di

fascio di ioni ioni

(4)

Per campo  magnetico  B  e  potenziale  accelerante  V  fissati,  ogni  rapporto  m/q  (o  m/Z  )  corrisponde  ad  un  diverso  raggio  di  curvatura

Spettrometro di massa a campo magnetico

q=Ze

1

2 m v

2

= qV q B v= m v

2

R m

q = B

2

R

2

2 V

energia

cinetica

forza di

Lorentz

(5)

Spettrometro di massa a quadrupolo elettrico

Il campo elettrico prodotto dal quadrupolo elettrico contiene un termine costante (DC) ed uno oscillante (AC).

Gli ioni oscillano seguendo il campo, quelli troppo pesanti

ignorano la AC e sbattono sulle sbarrette, quelli troppo

leggeri oscillano troppo e sbattono sulle sbarrette: riesce a

passare solo una massa, il cui valore dipende dalla

radiofrequenza (risonanza di una traiettoria stabile)

(6)

Spettrometro di massa a tempo di volo (TOF)

Fissando  il  potenziale  accelerante V gli ioni, si fissa  l'energia cinetica degli ioni

E

c

= m v

/ 2 = q V

Ioni  di  diversa  massa  m  hanno diversa velocità

v = (2 q V

 

/ m)

1/2

,

e quindi ci mettono un tempo  diverso

t = L/v = L  [m / (2 q V)]

1/2

per fare uno stesso percorso 

di lunghezza L.

(7)

Esempio: ioni positivi stabili

Una miscela di proteine  è  analizzata  nelle  sue  componenti  mediante  uno  spettrometro  di  massa  a  tempo  di  volo  (TOF)

Cytochrome C ionizzato 2 volte ha un rapporto m/q la metà

(8)

Esempio: frammentazione

Lo  ione  iniziale,  ottenuto  per  strappo  di  un  elettrone,  si  frammenta quindi, per produrre  una  serie  di  ioni  con  diverso  rapporto m/Z.

Lo  spettro  di  massa  è  il  grafico  delle  masse  dei  frammenti  carichi  positivamente  in  funzione  delle  loro concentrazioni relative.

 

benzammide 

(9)

Isotopi e loro abbondanza

isotopi = elementi con stesso Z e diverso numero di neutroni N nel nucleo l'indicino in alto a sinistra indica A=Z+N

12C

13C

14C

6 6 6

12 13 14

6 7 8

98.89 1.11 tracce

12.011

elemento isotopi Z A N=A-Z abbondanza relativa (%)

peso atomico medio [a.m.u.]

carbonio

ossigeno 16O

17O

18O

8 8 8

16 17 18

8 9 10

99.759 0.037 0.204

15.9994

potassio 39K

40K

41K

19 19 19

39 40 41

20 21 22

93.138 0.012 6.800

39.0983

piombo 204Pb

206Pb

207Pb

208Pb

82 82 82 82

204 206 207 208

122 124 125 126

1.3 26.0 20.7 52.0

207.19

(10)

Picchi isotopici

Sostanze  di  uguale  formula  contenenti  miscugli  di  isotopi diversi  con  diversa  abbondanza

picchi  a  masse  m, 

m+1, m+2, …

(11)

Elettroforesi

Migrazione  di  particelle  cariche  (ioni  molecolari)  sotto  l’influenza di un campo elettrico

Rappresenta un  metodo di separazione eccellente per  macromolecole  (proteine  e  acidi  nucleici)  che  hanno  gruppi ionizzabili (DNA ­ gruppo PO

4

). 

Cariche negative migrano verso anodo, positive verso il  catodo (per ogni pH tranne il punto isoelettrico).

Metodo  molto  semplice  e  veloce,  adatto  per  analizzare 

polimeri biologici, ad es. DNA.

(12)
(13)

• Calcolo il campo elettrico tra le due piastre

• Calcolo il moto del DNA ionizzato negativamente (a causa  del fosfato del backbone del DNA) attraverso la relazione

Forza elettrica

F E = q E

q=N q

0

= carica totale sul

DNA di N basi

(14)

•Utilizzo  supporto  solido  (gel)  poroso  (poliammide o agarose) immerso in una  soluzione  elettrolitica,  il  tampone  che  stabilizza il pH per ionizzazione costante

•Gel  =  setaccio:  rallenta  molto  di  più  le  catene  lunghe  delle  corte.  Se  non  ci  fosse  il  gel,  l'attrito  viscoso  del  DNA  sarebbe  proporzionale  alla  sua  lunghezza, quindi a N

F =FEγ  v

Moto viscoso

 è il coefficiente di attrito viscoso

La  forza  di  attrito  viscoso  dipende 

dalla forma e dalle dimensioni della 

molecola,  dalla  dimensioni  e  dalla 

densità  dei  pori  del  gel,  dalla 

viscosità del tampone

(15)

•F

E

 è costante 

molto rapidamente v aumenta nel tempo fino a che a = 0

• dopo  un  breve  transiente  iniziale,  gli  ioni  viaggiano  in  media di moto rettilineo uniforme con velocità uguale a

v= FE γ

Il moto in regime viscoso

L'equazione del moto è:

(l'equazione del paracadutista!) m a= F Eγ  v

(16)

La velocità di migrazione dipende:

•dal campo elettrico E

•dalla carica della particella q

•inversamente da forze d'attrito viscoso  v = E q/

Se q  N e anche    N, v risulta indipendente da N e l'elettroforesi non funziona!

A parità di “viscosità” del mezzo, la migrazione dipende dalla differenza di potenziale e dalla densità di carica. Si definisce mobilità elettroforetica:

e

= v / E [ in m

2

/(V s) ]

pari dunque a 

e

= q /  .

(17)

Relazione di Ferguson

• Molecole diverse migrano con velocità diversa secondo le rispettive mobilità

• Nel gel, molecole grandi (PM maggiore) fanno maggiore attrito:

hanno quindi minore  , quindi migrano molto più lentamente (e vanno meno lontano)

• Relazione tra mobilità e PM (quindi N) non è lineare ma logaritmica

• Anche la relazione tra mobilità e concentrazione di gel è logaritmica:

log = log

0

­ K

R

C

 = mobilità relativa

0

= mobilità in fase libera

C = concentrazione % del gel

K

R

= coefficiente di ritardo

(18)

 molecole diverse hanno diverse  dimensioni e carica elettrica; l'attrito  viscoso  dipende  fortemente  dalla  lunghezza  N;  molecole  diverse  acquistano velocità differenti nello stesso campo  E

 gruppi di molecole uguali si separano dalle altre formando delle bande  che si muovono lentamente verso uno degli elettrodi

 la  distanza    percorsa  è  proporzionale  alla  velocità  di  drift,  che  è maggiore per molecole più piccole grazie al gel

 l’elettroforesi  serve  quindi  da  setaccio  molecolare  per  separare  ioni  molecolari in base alle dimensioni

Riassumendo

vedi:

http://learn.genetics.utah.edu/units/biotech/gel/

(19)

Rivelazione

Coloranti

Coomassie  Blue  (si  lega alle proteine)

Argento

ethidium  bromide  (si 

lega  al  DNA  e 

fluoresce in luce UV)

(20)

Fattori determinanti la risoluzione

d.d.p ∝ E campo elettrico ∝ migrazione

Aumento d.d.p ⇒ aumenta corsa elettroforetica ⇒

Aumenta corrente elettrica ⇒ aumento di calore per effetto Joule

CONSEGUENZE

Aumento  velocità  di  diffusione  casuale  con  formazione  di  bande meno definite

Comparsa  di  correnti  convettive  che  portano  al  mescolamento  dei campioni separati

Denaturazione dei campioni che sono instabili all’aumento della  temperatura

 

(necessità di sistemi di raffreddamento) 

Preferibile usare basse correnti (non troppo basse per prevenire  l'allargamento delle bande causato dalla lenta diffusione)

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