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AZIONI DEL MINISTERO DELL’AMBIENTEE DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARENEL SETTORE DEGLI INCENDI BOSCHIVI (1)

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– I.F.M. n. 1 anno 2007

BRUNO PETRUCCI (*)

AZIONI DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

NEL SETTORE DEGLI INCENDI BOSCHIVI (1)

Nel richiamare la legge quadro sugli incendi boschivi L. 353/2000 ed in particolare la problematica della pianificazione AIB nelle aree protette statali, si individua il ruolo e vengono sintetizzate le azioni del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Divisione X della Direzione Protezione Natura volte a favorire detta pianifica- zione. Nel contempo, la raccolta ormai quasi decennale dei dati sugli incendi boschivi nei Parchi nazionali, attraverso il commento ad alcune tabelle riassuntive, permette di avere un piccolo quadro storico dell’andamento complessivo a livello nazionale che risulta ten- denzialmente positivo.

Parole chiave: incendi boschivi; AIB; aree protette; parchi nazionali; Ministero Ambiente.

Key words: forest fires; forest fire prevention; protected areas; national parks, Ministry for the Environment.

NORMATIVA E PRECEDENTI INIZIATIVE NEGLI ANNI

La Direzione per la Protezione della Natura del Ministero dell’Ambien- te e della Tutela del Territorio e del Mare (DPN/MATTM) è direttamente interessata al tema degli incendi boschivi in attuazione dell’art. 8 comma 2 della Legge 21 novembre 2000, n. 353 «Legge-quadro in materia di incendi boschivi», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2000 a firma di Alfonso Pecoraro Scanio, allora Ministro per l’Agricoltura:

Art. 8.

(Aree naturali protette)

1. Il piano regionale di cui al comma 1 dell’articolo 3 prevede per le aree naturali protette regionali, ferme restando le disposizioni della legge 6 dicembre 1991, n. 394, e successive modificazioni, un’apposita sezione, definita di intesa con gli enti gestori, su proposta degli stessi, sentito il Corpo forestale dello Stato.

(*) Forestale e Direttore tecnico del Settore prevenzione incendi boschivi nelle aree protette – Divisione X , Direzione Protezione Natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

1Lavoro presentato in occasione del Workshop «Danni da incendi boschivi e monitoraggio».

Accademia Italiana di Scienze Forestali, Firenze 18 maggio 2006.

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2. Per i parchi naturali e le riserve naturali dello Stato è predisposto un apposito piano dal Ministro dell’ambiente di intesa con le regioni interessate, su proposta degli enti gestori, sentito il Corpo forestale dello Stato. Detto piano costituisce un’apposita sezione del piano regionale di cui al comma 1 dell’articolo 3.

3. Le attività di previsione e prevenzione sono attuate dagli enti gestori delle aree naturali protette di cui ai commi 1 e 2 o, in assenza di questi, dalle province, dalle comunità montane e dai comuni, secondo le attribuzioni stabilite dalle regioni.

4. Le attività di lotta attiva per le aree naturali protette sono organizzate e svolte secondo le modalità previste dall’articolo 7.

Il primo atto amministrativo sulla problematica incendi boschivi, in attuazione della L. 353/2000, è stato la predisposizione e quindi l’emana- zione di uno Schema di Piano per la programmazione delle attività di previ- sione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi nelle aree naturali protette statali, inoltrato nel marzo 2002 ai Parchi Nazionali ed alle Riserve Naturali Statali, quale schema nazionale di riferimento per la predisposizio- ne da parte degli enti gestori delle rispettive proposte di piano antincendi boschivi (di seguito Piano AIB).

Questo «Schema di piano AIB», predisposto con l’aiuto di alcuni fra i maggiori esperti italiani e destinato a territori sottoposti a particolare tutela ambientale per la loro rilevanza naturalistica, prevede una pianificazione relativamente più complessa rispetto a quella prevista per il resto del terri- torio nazionale, ove si applicano comunque le «Linee guida» del Diparti- mento della Protezione Civile, predisposte anch’esse in attuazione dalla normativa.

Tale complessità ha determinato delle difficoltà applicative in alcune aree protette statali, per vari motivi di carattere tecnico ed economico con- seguenti alla specifica situazione organizzativa e territoriale nonché alla oggettiva rilevanza del problema incendi boschivi sul rispettivo territorio protetto; si riscontrano, infatti, situazioni molto diverse fra loro all’interno del complesso sistema delle aree protette italiane.

È opportuno ricordare che per la redazione e la realizzazione dei piani, a cura degli enti gestori delle aree protette, la L. 353/2000 non prevede un apposito finanziamento tramite il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e molti di questi enti lamentano l’assenza di finan- ziamenti mirati al problema incendi boschivi.

L’iter istruttorio per i piani AIB delle aree protette statali è il seguente:

– ogni singolo piano AIB pervenuto alla DPN/MATT, viene esaminato dalla stessa e dal Corpo Forestale dello Stato che rilascia il proprio parere;

– nel caso di conformità al suddetto «Schema di piano» nazionale, il piano AIB dell’area protetta viene sottoposto alla/e Regione/i territorialmente interessata/e, (eventualmente insieme ad altri piani di aree protette in pari situazione e della stessa regione), al fine di raggiungere l’intesa per il

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suo (o loro) inserimento nella relativa sezione del Piano AIB regionale, così come indicato dalla normativa.

Questo iter, relativamente complesso ma finora ritenuto l’unico prati- cabile, che coinvolge tutte le amministrazioni interessate a vario titolo al problema incendi in aree protette statali, determina di fatto difficoltà e tempi lunghi; nel caso di piano AIB dell’area protetta a valenza plurienna- le, seguiti da meri aggiornamenti operativi annuali, i tempi dell’iter risulta- no più congrui rendendo realisticamente applicabile la norma.

ATTIVITÀ PER LA REDAZIONE DEIPIANIAIB

Per la parte tecnico redazionale dei Piani AIB in applicazione dello

«Schema di piano», la DPN negli anni ha organizzato varie riunioni con i Par- chi nazionali alla presenza di esperti AIB (Protezione Civile, Corpo Forestale dello Stato, Accademia Italiana di Scienze Forestali, Società Botanica Italia- na, varie Università, ecc.).

A partire dal 2001, la Direzione ha stipulato varie convenzioni con associazioni ambientaliste ed associazioni scientifiche per favorire, per quanto possibile, la sensibilizzazione alla tematica e l’applicazione della L. 353/2000 nelle aree protette statali.

Da una apposita check list sulla pianificazione AIB nei P.N. al 2004- 2005, presentata il 1 luglio 2005 ai Parchi ed alle Regioni interessate per focalizzare la situazione ed individuare le strategie per migliorarla, è risul- tato che diversi Parchi nazionali sono ancora senza Piano AIB e ciò ha determinato la necessità di proseguire con un nuovo supporto tecnico scientifico.

L’ultima convenzione tuttora in atto prevede anche la realizzazione di un portale su un apposito sito web (www.fuoco.unimol.it) con sezione GIS ed un help desk telefonico, cioè un servizio di supporto multi-mediale volto a fornire ai gestori delle aree protette tutte le conoscenze già disponibili a livello centrale come cartografie tematiche realizzate dalla DPN e loro deri- vate (ad es. la carta dei modelli di combustibile di ogni Parco nazionale) e di un manuale operativo per la redazione dei Piani antincendi boschivi.

Attraverso password di accesso personalizzate, previste per la fase di downloading, ogni Parco può scaricare le carte tematiche relative ai territori d’interesse ed inserirle nel proprio GIS; in assenza di quest’ultimo, la sezio- ne GIS on-line prevede operazioni dirette di consultazione ed eventualmen- te di stampa in layout dei tematismi disponibili.

In altre parole, si vuole creare un portale dedicato che ospiti la seguen- te serie di servizi on-line di supporto ai Parchi:

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– una sezione introduttiva aperta al pubblico che illustri le finalità e gli attori del progetto;

– una sezione di GIS on-line che metta a disposizione degli utenti una serie di strati informativi relativi alle aree dei Parchi Nazionali. Un core-set di dati comune a tutti i Parchi costituito da:

- copertura di uso del suolo derivante dalla cartografia CLC90 e CLC2000;

- modello digitale del terreno;

- copertura immagini satellitari Landsat 7 ETM+;

- copertura ortofoto digitali a colori naturali IT2000;

- cartografia topografica di base;

- cartografia stagionali estive e invernali dei fattori predisponenti al rischio d’incendio;

- cartografia dei modelli di combustibili;

- cartografia delle zone intervento prioritario AIB;

– una sezione nella quale saranno resi disponibili una serie di documenti:

- bibliografici inerenti il settore degli incendi boschivi e della relativa pia- nificazione;

- esplicativi di supporto alla pratica implementazione delle procedure indicate nelle Linee Guida Ministeriali (Art. 8, Legge 353/2000);

– una sezione denominata Frequently Asked Questions (FAQ) ove si racco- glieranno le principali problematiche relative alla Pianificazione AIB e una serie di risposte alle difficoltà più comunemente incontrate nell’ap- plicazione delle metodologie per la realizzazione degli obiettivi della PAIB, con specifico riferimento alle realtà territoriali dei singoli Parchi.

Un’ulteriore iniziativa del MATT, degna di rilievo ed ormai in chiusura, attivata con l’Università di Viterbo, riguarda la tutela della biodiversità ed il recupero post-incendio nelle aree forestali delle regioni dell’Obiettivo 1, nel- l’ambito del P.O. Ambiente – PON ATAS – QCS 2000/2006.

Per obiettive difficoltà riscontrate presso molte Riserve Naturali Statali (RNS) nella redazione dei piani AIB secondo lo schema nazionale di cui sopra, recentemente la Direzione per la Protezione della Natura ha propo- sto e quindi coordinato un apposito gruppo di lavoro interministeriale (DPN/MATT, CFS/MIPAF e Dipartimento Protezione Civile/PCM) con relativo supporto tecnico scientifico, attraverso il quale è stato predisposto un nuovo schema di Piano AIB semplificato per le RNS, anche perché que- ste ultime sono generalmente di dimensioni molto più limitate e con strut- tura organizzativa più semplice rispetto a quelle dei Parchi Nazionali. Lo schema semplificato, concordato ed ufficialmente approvato, è operativo per le RNS dal giugno 2006.

Fra le ultime iniziative della Direzione c’è la predisposizione di un apposito questionario AIB da compilare a cura dei PN, senza un loro gravo-

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so impegno temporale, per avere una sintesi della situazione annualmente aggiornata e quindi la possibilità di confrontare dati omogenei fra loro, sia storici che attuali; il riscontro, però, non è sempre stato quello auspicato.

FORNITURA DI MEZZI ED ATTREZZATUREAIB

La Direzione per la Protezione della Natura, per l’attuazione delle misure di lotta attiva e di prevenzione degli incendi boschivi nelle zone a rischio elevato nel territorio nazionale, con particolare riferimento ai parchi nazionali, ha predisposto negli ultimi 5-6 anni il potenziamento di mezzi e materiali del Corpo Forestale dello Stato e l’impiego di volontari della Pro- tezione Civile specializzati nel settore.

Infatti, considerati i mezzi localmente disponibili, spesso carenti ed inadeguati, ha provveduto ad utilizzare alcuni stanziamenti per potenziare le dotazioni dei Coordinamenti Territoriali Ambiente (CTA) del Corpo Forestale dello Stato operanti per la sorveglianza nei Parchi Nazionali, ai quali sono stati forniti autobotti, fuoristrada, moduli antincendio, autovet- ture 4 x 4, radio, visori notturni, fotocellule carrellate, radio TBT, tute igni- fughe, etc.

In particolare, a seguito dell’Ordinanza del Ministero dell’Interno, n.

3073, del 22.7.2000, recante «interventi urgenti nei territori gravemente danneggiati dagli incendi verificatisi dal 19 giugno al 10 luglio 2000 ed interventi preventivi nelle aree a maggior rischio di incendi», la Direzione Protezione Natura ha acquistato, con i fondi messi a disposizione dal Dipartimento della Protezione Civile (5 miliardi di vecchie Lire), mezzi ed attrezzature per i suddetti CTA, allo scopo di potenziarne le dotazioni. In base a detta ordinanza è stato attuato un piano di interventi comprendenti anche l’impiego di organizzazioni di volontari della protezione civile nei Parchi nazionali per attività di divulgazione, formazione e prevenzione.

Quindi, complessivamente dal 1998 ad oggi sono stati stanziati ed uti- lizzati oltre 6 milioni (6.284.840) di EURO per dotare i CTA di mezzi e materiali adeguati e sono state stipulate delle convenzioni con associazioni ONLUS di volontariato, riconosciute dalla Protezione Civile, per svolgere all’interno dei Parchi Nazionali del Centro Sud attività di addestramento e formazione dei volontari locali impiegati nelle attività di antincendio (pre- venzione ed avvistamento incendi), nonché per attività di informazione e sensibilizzazione delle popolazioni residenti.

Nel novembre 2001, a seguito dell’assegnazione alla Direzione Prote- zione Natura di risorse per i programmi regionali di prevenzione degli incendi boschivi e manutenzione del territorio, in base agli incendi verifica- tisi nei Parchi nella precedente stagione, sono stati trasferiti a diverse

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Regioni (Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria) ed e molti Enti Parco Nazionali (P.N. dell’Arcipelago Toscano, dell’Aspromonte, del Cilento e Vallo di Diano, del Gargano, del Gran Sasso e Monti della Laga, della Majella, dei Monti Sibillini e del Vesu- vio) finanziamenti per una somma complessiva di 12,75 miliardi di lire.

UN LIBRO PER MEGLIO OPERARE

Ormai da molti anni, la DPN dedica particolare attenzione alla realizza- zione di pubblicazioni tematiche rivolte alla protezione della natura e della bio- diversità in particolare (per le quali si rimanda al sito www.minambiente.it).

Nell’ambito di questa attività, nella specifica problematica degli incendi boschivi ha promosso e finanziato la realizzazione del libro «Incendi e com- plessità ecosistemica – Dalla pianificazione forestale al recupero ambientale»

che, il 1° luglio del 2005, è stato presentato presso l’Orto Botanico di Roma.

Il libro è il risultato del proficuo coordinamento di molti autori, noti a livello nazionale, esperti in diversi settori specifici (biologia, pedologia, gestione foreste, cartografia, ecc.) ma tutti collegati in vario modo alla temati- ca degli incendi boschivi.

Fra gli obiettivi principali del Ministero dell’Ambiente, che hanno determinato la realizzazione del libro, c’era quello di realizzare un valido documento tecnico scientifico, il più completo possibile, di riferimento per chiunque si interessi di incendi boschivi e soprattutto di ausilio per tutti i sog- getti chiamati dalla Legge 353/2000 (Legge quadro sugli incendi boschivi) a predisporre piani antincendi boschivi per i rispettivi territori di competenza.

In particolare, per gli enti gestori di aree protette necessitava prendere in considerazione elementi ed aspetti ecologici spesso non degnati della dovuta attenzione.

Pertanto, si è cercato di analizzare e comprendere il fenomeno degli incendi boschivi sotto vari aspetti, curando in particolare:

– il fattore ecologico negli ecosistemi forestali e quindi gli effetti sul suolo, sulla vegetazione e sulla fauna;

– la variabilità degli incendi boschivi nei diversi ambiti geografici e le pos- sibili cause del fenomeno;

– la pianificazione AIB, soprattutto nelle fasi della previsione e prevenzio- ne, cioè le fasi che la normativa attribuisce direttamente agli enti gestori del territorio a vario titolo;

– l’attività di monitoraggio;

– la ricostituzione naturale ed i possibili interventi di recupero;

– ed infine, un capitolo a parte di linee guida per la pianificazione antin- cendi boschivi nelle aree protette.

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Quindi si comprende bene la complessità del testo e la necessità di rivolgersi a vari specialisti, il cui coordinamento ha permesso la redazione di un documento multidisciplinare, mantenendo una visione d’insieme del- l’intera problematica.

Il risultato atteso dalla lettura del testo è quello di suscitare interesse fra gli addetti ai lavori e di proporre strategie e possibili soluzioni sul piano operativo della pianificazione AIB nel territorio forestale ed in particolare nelle aree protette.

INCENDI NEI PARCHI NAZIONALIANALISI DEI DATI STORICI PER MEGLIO COMPRENDERE LA PROBLEMATICA

Dopo alcuni anni dalla L. 394/91, con la quale sono stati istituiti diver- si nuovi Parchi Nazionali, e dopo un necessario periodo di «assestamento»

gestionale degli Enti parco, da 1997 è iniziata la raccolta dei dati sugli incendi boschivi interessanti i PN, per un loro monitoraggio.

Dal 2003 anche il CFS, nella propria scheda di rilevazione incendi boschivi «AIB-FN» evidenzia l’area protetta interessata dall’evento, ma in qualche caso è possibile rilevare qualche piccola discordanza spesso dovuta a criteri di rilievo non proprio omogenei (differenza del limite di superficie minimo di evento registrato o il rilievo di incendi non considerati boschivi e quindi utili per la scheda AIB-FN o la presenza di altre aree protette all’in- terno del parco) o per altre specificità organizzative locali che col necessa- rio coordinamento si sta cercando di evidenziare e superare.

In particolare, il Parco Nazionale del Circeo ha fornito negli anni i dati degli incendi anche minimi (< 1.000 mq), in gran parte non interessanti le schede AIB-FN ai sensi della normativa, ma utili per la verifica dell’efficien- za nello spegnimento tempestivo dei focolai da parte dell’organizzazione AIB locale.

I dati riportati nelle tabelle sono quelli forniti dai Parchi Nazionali per mantenere l’omogeneità fra tutti i dati rilevati nell’intero periodo di nove anni osservato.

Quindi, a distanza di quasi dieci anni, è ora possibile avere un quadro

«storico» che può avere una minima valenza statistica.

Le tabelle (Tab. 1a e Tab. 1b) pertinenti gli «Incendi boschivi nei P.N.»

riportano rispettivamente i dati per il periodo iniziale (1997-2001) e quelli del periodo successivo (2001-2005); da una loro prima osservazione si compren- de subito la differenza sostanziale fra i vari parchi nazionali ed all’interno dei singoli parchi si evidenziano alcuni dati «irregolari» dovuti ad aspetti specifici.

Fra questi si evidenzia l’evento eccezionale (oltre mille ettari) del 2000 sulla Maiella in alta quota ed i due eventi rilevanti nelle Dolomiti Bellunesi nel 2002, così come le annate particolarmente critiche del 2001 e 2003 del-

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Tabella 1a– Incendi boschivi nei PN (1997-2001). PARCO NAZIONALE19971998199920002001 n.SUP (ha)n.SUP (ha)n.SUP (ha)n.SUP (ha)n.SUP (ha) Gran Paradiso20,018,000,0320,010,2 Val Grande00,000,000,000,000,0 Stelvio40,1114,800,054,634,3 Dolomiti Bellunesi4560,0362,000,0218,1260,0 Cinque Terre52,7436,3 Arcipelago Toscano1347,91117,133353,3 Appennino Tosco Em.25,0 Foreste Casentinesi00,023,000,000,033,8 Monti Sibillini62,255,037,3711,283,6 G. Sasso e M. Laga1448,925156,622,27367,59151,7 Majella820,6516,020,5211.241,51586,6 Abruzzo Lazio e Molise216,6413,500,03136,500,0 Circeo768,2292,6678,93913,03638,0 Vesuvio62125,85329,56641,016299,012078,3 Cilento e V. di Diano4201.691,5204939,8201923,43891.885,24571.235,1 Gargano00,06194,43634,3642.279,646293,4 Pollino1121.577,2581.143,327120,11552.759,91241.546,9 Sila00,0 Aspromonte841.814,5453.933,265637,966516,0111661,4 Asinara00,000,000,000,000,0 La Maddalena00,010,020,010,300,0 TOTALE7945.865,54976.421,84841.823,49409.372,19744.557,8

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Tabella 1b– Incendi boschivi nei PN (2001-2005). PARCO NAZIONALE20012002200320042005 n.SUP (ha)n.SUP (ha)n.SUP (ha)n.SUP (ha)n.SUP (ha) Gran Paradiso10,223,500,0110,000,0 Val Grande00,0150,0249,610,110,5 Stelvio34,353,332,359,720,4 Dolomiti Bellunesi260,02667,0614,410,010,2 Cinque Terre436,300,020,71011,120,02 Arcipelago Toscano33353,363,012668,733,120,02 Appennino Tosco Em.25,011,000,010,900,0 Foreste Casentinesi33,810,410,100,000,0 Monti Sibillini83,6727,962,429,330,4 G. Sasso e M. Laga9151,71369,51551,536,212,0 Majella1586,600,0631,700,000,0 Abruzzo Lazio e Molise00,010,400,0289,000,0 Circeo3638,070,1256,9141,61725,3 Vesuvio12078,35013,514781,14687,84926,2 Cilento e V. di Diano4571.235,1140457,5304787,72271.163,9183639,8 Gargano46293,41110,773416,135183,426164,8 Pollino1241.546,952407,794342,081557,662940,3 Sila00,000,022,020106,7776,64 Aspromonte111661,445289,678249,452179,625198,61 Asinara00,000,000,000,000,0 La Maddalena00,000,0322,100,0215,0 TOTALE9744.557,83442.005,0779,002.728,54142.038,73832.090,2

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36 LITALIA FORESTALE E MONTANA

Tabella 2 – Medie annuali nel periodo 1997-2005.

PARCO NAZIONALE Medie annuali nel Tot. Sup. ha incend.

periodo 1997-2005 protetta (Ha) / ha prot. (%) n./anno ha/anno ha/inc.

Gran Paradiso 1,1 4,6 4,2 70.318 0,01

Val Grande 0,6 11,1 20,0 11.340 0,10

Stelvio 3,1 4,4 1,4 133.325 0,00

Dolomiti Bellunesi 2,3 153,5 65,8 15.132 1,01

Cinque Terre 3,8 5,7 2,2 3.860 0,15

Arcipelago Toscano 11,4 121,4 13,7 5.100 2,38

Appennino Tosco Em. 0,8 0,8 1,7 22.792 0,00

Foreste Casentinesi 0,8 0,8 1,0 31.038 0,00

Monti Sibillini 5,2 7,7 1,5 69.722 0,01

G. Sasso e M. Laga 9,9 95,1 9,6 141.341 0,07

Majella 6,3 155,2 24,5 62.838 0,25

Abruzzo Lazio e Molise 1,3 28,4 21,3 49.680 0,06

Circeo 34,4 11,6 0,3 5.616 0,21

Vesuvio 83,9 64,7 0,8 7.259 0,89

Cilento e V. di Diano 280,6 1.080,4 3,9 178.172 0,61

Gargano 39,1 386,3 9,9 118.144 0,33

Pollino 85,0 1.043,9 12,3 171.132 0,61

Sila 5,8 20,6 6,4 73.695 0,03

Aspromonte 63,4 942,2 14,9 76.053 1,24

Asinara 0,0 0,0 0,0 5.170 0,00

La Maddalena 1,0 4,2 4,2 5.100 0,08

TOTALE 623,2 4.100,3 6,6 1.256.827 0,33

Intero territorio naz. 1997-2004 8.067,4 90.218,4 11,2 0,30

l’Arcipelago Toscano e soprattutto i primi difficili anni dall’istituzione del PN dell’Aspromonte.

Quest’ultimo caso, visto l’intero periodo novennale che evidenzia un miglioramento graduale e continuo, denota un approccio gestionale dell’En- te parco particolarmente vincente nella lotta agli incendi boschivi, in un’area particolarmente difficile anche per gli specifici aspetti socio-economici oltre che fito-climatici; nella fattispecie, dovrebbe avere influito positivamente ed in modo particolare il diretto collegamento di parte dei contributi pagati per la sorveglianza AIB al risultato realmente ottenuto a fine stagione.

La Tab. 2 delle «Medie annuali» mette in risalto (in grassetto) i Parchi nazionali più critici del centro-sud ed in particolare evidenzia (nell’ultima colonna) il valore medio del rapporto fra il territorio percorso dal fuoco ed il territorio protetto, tanto elevato per l’Arcipelago Toscano (2,38) da influi- re anche sulla media complessiva di tutti i parchi (0,33), che così risulta di grandezza simile al valore medio riscontrabile a livello nazionale (0,30).

Nell’ultima tabella (Tab. 3) del «Confronto periodi» (fra i primi cinque anni e tutti i nove anni considerati) le ultime tre colonne delle variazioni

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Tabella 3– Confronto periodi. PARCO NAZIONALEMEDIE ANNUE 1997-2001MEDIE ANNUE 1997-2005Variazioni n./annoha/annoha/inc.n./annoha/annoha/inc.n./annoha/annoha/inc. Gran Paradiso1,45,64,01,14,64,2-0,3-1,00,1 Vai Grande0,00,00,00,611,120,00,611,120,0 Stelvio2,64,81,83,14,41,40,5-0,4-0,4 Dolomiti Bellunesi2,2140,063,62,3153,565,80,113,52,2 Cinque Terre4,513,04,33,85,72,2-0,7-7,4-2,1 Arcipelago Toscano19,013,08,411,4121,413,7-7,6108,45,2 Appennino Tosco Em.2,05,02,50,80,81,7-1,2-4,2-0,8 Foreste Casentinesi1,01,41,40,80,81,0-0,2-0,5-0,3 Monti Sibillini5,85,81,05,27,71,5-0,61,90,5 G. Sasso e M. Laga11,4145,412,89,995,19,6-1,5-50,3-3,1 Majella10,2273,026,86,3155,224,5-3,9-117,8-2,3 D’Abruz. Lazio e Molise1,833,318,51,328,421,3-0,5-4,92,8 Circeo49,414,10,334,411,60,3-15,0-2,50,1 Vesuvio92,674,70,883,964,70,8-8,7-10,00,0 Cilento e V. di Diano334,21.335,04,0280,61.080,43,9-53,6-254,6-0,1 Gargano41,4540,313,139,1386,39,9-2,3-154,0-3,2 Pollino95,21.429,515,085,01.043,912,3-10,2-385,6-2,7 Sila0,00,00,05,820,66,45,820,66,4 Aspromonte74,21.512,620,463,4942,214,9-10,8-570,4-5,5 Asinara0,00,00,00,00,00,00,00,00,0 Arc. De la Maddalena0,80,10,11,04,24,20,24,14,1 TOTALE737,85.608,17,6623,24.100,36,6-114,6-1.507,8-1,0

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38 LITALIA FORESTALE E MONTANA

rilevano una diminuzione del numero di incendi e della superficie media percorsa dal fuoco, nonché un minore valore della superficie media incen- diata per singolo evento; questi pochi elementi ci permettono di evidenzia- re una certa tendenza complessivamente positiva che, speriamo, possa esse- re confermata anche per gli anni a venire.

RINGRAZIAMENTI

Si ringrazia la collega Aurelia Randazzo – responsabile del Settore giu- ridico ed amministrativo della Divisione X - Direzione Protezione Natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, già responsabile del settore incendi boschivi, per le informazioni riguardanti la fornitura di mezzi ed attrezzature AIB, i primi dati AIB e le prime azioni svolte dalla Amministrazione.

SUMMARY

Actions of the Ministry for the Environment regarding forest fire

The author examines the problem of forest fire prevention in protected areas and the role and actions of the Ministry for the Environment – Division X, Direction for Nature Protection – on the basis of National Law n. 353/2000 on forest fires. A historical outline of fire occurrence within National Parks is drawn out using data collected over a period of almost ten years. This analysis shows that, on the whole, the national trend is positive.

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