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IL MIO CINEMA 1961-1975

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IL MIO CINEMA 1961-1975

Il cinema è la lingua scritta (transnazionale, transclassista)

della realtà

(2)

Accattone, 1961 Mamma Roma, 1962

La ricotta, 1963 La rabbia, 1963 Comizi d'amore, 1963-64

Sopralluoghi in Palestina per il Vangelo secondo Matteo Il Vangelo secondo Matteo, 1963-64

.Uccellacci e uccellini, 1965 La terra vista dalla luna, 1966 Che cosa sono le nuvole?, 1967

.Edipo re, 1967

.Appunti per un film sull'India, 1967-68 .Teorema, 1968

.La sequenza del fiore di carta, 1968 Porcile, 1968-69

Appunti per un'Orestiade africana, 1968-69 Medea, 1969-70

Il Decameron, 1970-71

I racconti di Canterbury, 1971-72 Il fiore delle Mille e una notte, 1973-74 .Salò o le centoventi giornate di Sodoma, 1975

.

(3)

22 film per dare voce alla mia rabbia

Vorrei rinunciare alla

nazionalità italiana: l’ho fatto rinunciando all’uso della

lingua convenzionale

La prima lingua dell’uomo è la sua azione nella realtà

Il mio amore per il cinema è amore per l’uomo, per la sua psicologia

Sul piano estetico è più difficile fare cinema: non

basta l’esperienza, ci vuole la tecnica

Anche nella tecnica ho

seguito lo stile della natura

(4)

ACCATTONE 1961

Il primo film italiano vietato ai minori

di 18 anni

Musiche di Bach

Passione secondo Matteo Concerti Brandeburghesi

(5)

Accattone 1961

• Vittorio fa il mantenuto di Maddalena

• Vita di borgata: fame e stenti

• Amore per Stella

• Furto e prostituzione

• Per amore cerca e trova lavoro

• Inadatto!!!

• Torna a rubare

• Per fuggire dalla polizia, fugge con moto e muore

(6)

ACCATTONE

• La logica traduzione dei primi romanzi

• “Con Tommasino ho dato un dramma, con Accattone una tragedia senza speranza”

• Polemiche alla mostra di Venezia

• Stile grezzo, montaggio “nervoso”,

accecante fotografia

(7)

Un figlio di papà alla ricerca di un’anima da amare

Ho interesse per il proletariato:

• per una ragione psicologica – non sono capace di fare

discriminazioni umane

– tutti per me meritano prestigio

• per una ragione storica

– ho vissuto con il proletariato gli anni più difficili della mia vita (1951-54)

– la borgata è un campo di

concentramento dove i fascisti hanno messo i poveri

• Il proletariato vive in una “prigione poetica”

• Ho girato Accattone in uno stato di fanatismo e di ispirazione

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(12)

1962

(13)

Mamma Roma 1962

Mamma Roma è una prostituta Carmine il protettore si sposa

Lei riprende suo figlio Ettore Dalla periferia a Cinecittà Mamma Roma fruttivendola

Ettore cameriere

Bruna confida a Ettore il segreto di Mamma Roma

Ettore abbandona il lavoro e vive di espedienti

Incarcerato ha una crisi di nervi Isolato e legato, muore dopo

lunga agonia

(14)

• Dalla responsabilità individuale di

Accattone alla responsabilità

collettiva di Mamma Roma

• Riscatto sociale nell’integrazione piccolo-borghese

• Minore staticità nelle scene

• Minore incidenza del paesaggio circostante

• Un rozzo dibattito

morale nelle anime dei protagonisti

• Musiche di Vivaldi

(15)

L’arte nell’arte

(16)

Lo studio delle scene

Il Ghirlandaio

(17)

La morte di Ettore

e il Cristo del Mantegna

(18)

In un film le immagini rappresentano l’applicazione orizzontale della realtà.

La musica è l’applicazione verticale : serve per ridare

profondità e spessore alle immagini

(19)

LA

RICOTTA

(RO.GO.PAG)

1963

(20)

Film sequestrato

Imputazione di vilipendio alla religione dello Stato

Musiche di Verdi, Scarlatti

(21)

La ricotta 1963

• Un regista gira un film sulla Passione di Cristo in un enorme prato della periferia romana

• Un poveraccio (Stracci) fa la comparsa

• Regala il cestino del pranzo alla sua povera famiglia

• Ricerca e trova un nuovo cestino che va a mangiare in una grotta

• Il cane della prima attrice glielo mangia

• Stracci vende il cane a un giornalista

• …e va a comprarsi una gigantesca ricotta

• Tra strip-tease e twist scatenati si girano le scene della Deposizione

• Stracci mangia anche i resti dell’ Ultima Cena

• Si gira la scena della Crocifissione

• …ma Stracci muore sulla croce per indigestione

(22)

Rosso Fiore

ntino

Pontormo

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(24)

La ricotta è…

• Una denuncia della decadenza morale dell’uomo

contemporaneo, un mostro razzista,

colonialista, schiavista, qualunquista

• Immoralità della troupe VS vero Cristo-Stracci, condannato a morte da un mondo gretto e

consumistico

(25)

REGISTA-GIORNALISTA

• "Che cosa vuole esprimere con questa sua nuova opera?"

"Il mio intimo, profondo, arcaico cattolicesimo."

"Che cosa ne pensa della società italiana?"

"Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d'Europa."

"Che cosa ne pensa della morte?"

"Come marxista è un fatto che non prendo in

considerazione" Il regista-Orson Welles, dopo aver letto una poesia di Pasolini ("Io sono una forza del passato...), tenendo tra le mani il libro Mamma Roma, dice infine al

giornalista (mentre quest'ultimo idiotamente ride): "Lei non ha capito niente perché lei è un uomo medio: un uomo

medio è un mostro, un pericoloso delinquente,

conformista, razzista, schiavista, qualunquista. Lei non esiste... Il capitale non considera esistente la manodopera se non quando serve la produzione... e il produttore del mio film è anche il padrone del suo giornale... Addio."

(26)

LA RABBIA 1963

E’ un'analisi lirica e polemica dei fenomeni e conflitti socio-politici del mondo moderno, dalla Guerra Fredda al Miracolo economico.

Un film di montaggio, un'opera giornalistica, “contro il mondo borghese, contro la barbarie, contro l'intolleranza, contro i pregiudizi, la banalità, il perbenismo”.

Mentre Pasolini è in moviola per completare la pellicola, il produttore decide di trasformarla in un'opera a quattro mani, affidandone una parte a Giovannino Guareschi, secondo lo schema giornalistico del “visto da destra, visto da sinistra”. Pasolini reagisce con irritazione, ma alla fine accetta e rinuncia alla prima parte del suo film per lasciare spazio all'episodio di Guareschi.

Nel 2008 emerge la volontà di “risarcire” Pier Paolo Pasolini, tentando di restituire a La rabbia, i connotati del progetto originale.

(27)

1963-1964

(28)

• Il film inchiesta sul sesso nell’Italia degli anni ‘60

(29)

BAMBINI a Napoli…

(30)

POETI…

(31)

INTELLETTUALI..

(32)

Scrittrici…

(33)

Cantanti…

(34)

A Venezia..

(35)

Sul lungomare di Viareggio..

(36)

Nelle balere…

(37)

In treno…

(38)

Nelle campagne siciliane..

(39)

Nelle caserme..

(40)

Davanti alle fabbriche milanesi..

(41)

Sui campi di calcio a Bologna…

(42)

♥ 1964: Il Vangelo secondo Matteo

(43)

• Gesù è stato un rivoluzionario, un uomo dolce e mite che ha reagito con rabbia all’ipocrisia e alla falsità, non un comunista in doppio petto

(cinico,conformista, pronto al compromesso, al rancore

teologico senza religione)

• Dopo “Sopralluoghi in

Palestina”, il film è girato in Italia tra Lazio, Basilicata, Puglia, Sicilia

• “Ho scelto il Vangelo di Matteo perché era il più epico di tutti, il più arcaico, il meno

cosmopolita

Musiche di Bach Mozart Prokofiev

Buon successo di critica

(44)

Piero della Francesca

Bellini

Mantegna

(45)

Masaccio

Giotto

El Greco

(46)

IL NEOREALISMO

• Combinazione di piani-sequenza

• Campi lunghi e medi

• Vivacità

espressiva e

speranza (come nel Marxismo e nella Resistenza)

• Mimesi della

realtà e dialoghi

• Amore

incondizionato per l’uomo medio

IL MIO CINEMA

• No piani-sequenza

• Prevalenza di primi piani

• No montaggio tra campi medi

• Sacralità e disperazione

• La Resistenza e il Marxismo sono invecchiati

• La parola del silenzio

• Amore per uomini eccezionali

(47)

♥ 1965: Uccellacci e uccellini

Premiato al festival di Cannes

(48)

• È una favola surreale, un film fragile e delicato

• È un omaggio malinconico di un marxista alla morte del Marxismo della Resistenza

• Ninetto e Totò italiani innocenti non coinvolti nella storia

• Il corvo (marxista, ma anche anarchico) è la metafora dell’autore

• MUSICHE: Modugno, Wagner

(49)
(50)
(51)

LA TERRA VISTA DALLA LUNA (1967)

(52)

Le avventure donchisciottesche di un padre e un figlio (Ciancicato Miao e Baciù) alla ricerca della Donna Ideale

L’incontro con Assurdina Caì

La morale del film non è, come parte delle critica militante fu portata a scrivere, 'rinunciataria o nichilistica', poiché non c'è nessun accenno di pessimistico consenso con l’ affermazione finale “Essere morti o essere vivi è la stessa cosa" : semmai, con fin troppa ironia, vi si ritrova un malcelato invito a non accettare la logica imperante, ad essere lunari quel tanto che basta per prendere le distanze dai tentacoli mostruosi del nonsenso sociale e dei suoi schematismi da marionette.

La forma fiabesca stigmatizza la falsità della vita, una vita perduta, sepolta in un mare di grotteschi comportamenti e necessità secondarie

(53)

CAPRICCIO ALL’ITALIANA (1967)

EPISODIO:

CHE COSA SONO LE NUVOLE?

con Totò (Yago)

Ninetto Davoli (Otello) Ciccio Ingrassia (Roderigo)

Franco Franchi (Cassio) Domenico Modugno (netturbino)

Laura Betti (Desdemona)

(54)

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(56)

• Il film è una riflessione piuttosto amara sui significati dell'esistenza umana e sui rapporti tra l'apparire e l'essere, tra la vita e la morte.

• Per esprimere le sue riflessioni Pasolini fa ricorso a una

"rappresentazione nella rappresentazione": utilizza un famoso dramma per fornirne una rappresentazione comica e sceglie di avere come interpreti uomini-marionette.

(57)

E’ un apologo sulla morte, sulla vita, sul potere ingannatore dell'arte, sui diritti dei popoli a non più subire l'ipnosi del bello, che educa alla passività;

una diagnosi sui danni devastanti provocati da una rivoluzione che può distruggere anche i valori più alti su cui si fonda la convivenza civile;

un monito sui rischi dell'ignoranza;

un inno straziante sulla distrazione dilagante, che impedisce di vedere la straordinaria bellezza della natura violentata dal consumismo;

un lamento elegiaco sulla disumanizzazione del mondo, che riduce gli uomini a marionette e le marionette ad uomini

(58)

♥ 1967: Edipo re (da Sofocle)

♥ Tra il Marocco e l’Italia

Edipo è un innocente perseguitato dalla sventura

e simboleggia l’incapacità dell’uomo di vedere e di comprendere le situazioni

in cui si trova Film- denuncia contro mutazione antropologica

del secolo XX

Dovere dell’intellettuale è richiamare tutti affinché

non diventino ciechi e non accettino come

ineluttabile il divenire dei fatti e della storia

(59)

Edipo re

• Il film più autobiografico

• Puzzle di parole e di suoni (Mozart, motivi popolari rumeni,

giapponesi, turchi, nordafricani)

• Premi Mostra di Venezia, Saint Vincent, Nastro

d’Argento

• Inizia la via della

denuncia provocatoria contro la mutazione antropologica

(60)

1968: Teorema

Viaggio in India

Contestata presenza alla Biennale di Venezia

Gli strani casi di:

Un padre

Da industriale a novello Francesco

Una madre

Da moglie modello a ninfomane

Un figlio

Da studente modello a “diverso”

Una figlia

Da ragazza modello a isterica

Una cameriera

Da serva ad ascetica

(61)

TEOREMA

• Musica di Ennio Moricone e di Mozart

• Nel mondo borghese (fondato sul teorema dell’autoperpetuazione) il contatto con

l’Altro genera il vuoto

• Se oggi Cristo tornasse, sarebbe uno scandalo

• L’unica rivoluzione possibile è nel

sovvertimento della logica borghese

(62)

LA SEQUENZA DEL FIORE DI CARTA (Amore e rabbia, 1968)

• La “colpevolezza dell’innocenza” in forma di fiaba (ispirato a episodio del Vangelo)

• Riccetto inconsapevole e spensierato

passeggia per via Nazionale col suo fiore di carta (innocenza)

• Ammonito da Dio, morirà e sul suo corpo scorreranno le terribili immagini della

guerra del Vietnam e dei campi di

concentramento nazisti)

(63)

PORCILE 1968-69

• Due storie distanziate da millenni.

• Nell'antichità, un gruppo di selvaggi impara a nutrirsi di

carne umana, finché la "società"

li condanna a morte.

• Nel presente, il giovane figlio di un industriale, che nutre una passione morbosa per i porci, rifiuta la fidanzata. Non si

inserisce nell'azienda, ma nemmeno contesta; finirà sbranato dagli stessi maiali mentre il padre si allea a un criminale nazista.

(64)

• Morale della favola:

la società organizzata è un porcile in cui si ripete storicamente la tendenza (necessità) a distruggere i propri figli ribelli o

indifferenti che si

rifiutano di accettare l'ordine costituito.

(65)

1970: Medea (da Euripide)

• Girato in Turchia, Siria, Italia

• Con Maria Callas

(66)

• È lo scontro di due mondi:

quello di Medea, arcaico, ieratico

quello di Giasone,

razionale e pragmatico

• Medea appartiene alla razza dello spirito

• Giasone è il tecnico

abulico che ha perso il senso del metafisico

Brani religiosi Giapponesi,

Canti e danze d’amore iraniani

(67)

♥ 1971: il Decameron

• La trilogia della vita

• Nove racconti di Boccaccio

• Andreuccio, Ciappelletto, Peronella, Masetto, Caterina, Lisabetta etc…

• La gioia di Boccaccio per la nascita della borghesia diventa in Pasolini un’innocente gioia popolare in un mondo ai limiti della storia

• Denunce con l’accusa di pornografia

• Sequestro

• Orso d’argento a Berlino (1971)

• Dialetto napoletano

• Musiche napoletane

(68)
(69)

I racconti di Canterbury 1972

• Da Chaucer (secolo XIV)

• Sesso, amore, morte

• Canzoni popolari inglesi

• Denunce per oscenità

• Pasolini risponde:

– In un momento di profonda crisi culturale la sola realtà preservata è quella del

corpo

– Il simbolo della realtà corporea è il corpo nudo e il sesso

– Nel sesso c’è un fascino impareggiabile – Lo dico per confessione e per

provocazione

• Contro il pubblico borghese e benpensante

• Contro i critici

(70)

Il fiore delle mille e una notte (1974)

Il sesso liberato dagli aspetti legati al predominio, alla prevaricazione

Libertà sessuale purezza di sentimenti

Paesaggi di antica bellezza

Etiopia, Nepal, India, Yemen

(71)

La causa della sua morte?

♥ 1975: Salò e le 120 giornate di Sodoma

(72)

Salò e le 120 giornate di Sodoma

4 signori

Figli di partigiani catturati

Antinferno 1944

Ispirato a Marchese De Sade

Il Duca Il Monsignore

Il presidente della Corte d’appello Il presidente Durcet

4 megere

In una sontuosa e cadente Villa presidiata dai repubblichini

Tre gironi

Sala delle Orge

Girone delle manie

Girone della merda

Girone del sangue Finale a sorpresa

(73)

• Il sesso in Salò è la metafora del sesso di oggi come obbligo e

bruttezza

• È la rappresentazione della mercificazione del corpo

• Il potere fascista ha trasformato gli uomini in cose

• È un film:

– VS la violenza – VS la corruzione

– VS la caduta verticale dei valori – VS l’imposizione dei valori

consumistici

– VS l’omologazione sociale – VS l’omologazione culturale – VS il potere “tritacoscienze”

– VS il genocidio delle culture viventi, reali, precedenti

(74)

L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura,

pettegolezzo,

moralismo, coazione, conformismo:

prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza

è, ora, il fascismo.

Pier Paolo Pasolini

(75)

Percorsi di visione (consigliati)

1. NEOREALISTICO:

Accattone o Mamma Roma 2. PARODICO-SIMBOLICO (comico):

La ricotta, La Terra vista dalla Luna, Che cosa sono le nuvole?, La sequenza del fiore di carta

3. GIORNALISTICO-DOCUMENTARIO:

Comizi d’amore

4. PARODICO- SIMBOLICO (storico- ideologico):

Uccellacci e uccellini

5. MITICO- STORICO- RELIGIOSO:

1. Il Vangelo secondo Matteo

MITICO- EPICO- LETTERARIO:

1. Edipo Re o Medea

EPICO- LETTERARIO

Il Decameron

3. SURREALE- FILOSOFICO

Teorema

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