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Casi clinici. Sistema terapeutico monouso SNAP Terapia a pressione negativa per le ferite (dnpwt)

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Academic year: 2022

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(1)

Casi clinici

Sistema terapeutico

monouso SNAP

Terapia a pressione negativa

per le ferite

(dNPWT)

(2)

SOMMARIO

Indicazioni del sistema terapeutico SNAP™ ...3

Descrizione generale del sistema terapeutico SNAP™ ...4

Caso clinico 1 Puntura di insetto ...5

Caso clinico 2 Difetto chirurgico a un arto superiore ...6

Caso clinico 3 Ferita deiscente di una caviglia ...7

Caso clinico 4 Complicazione chirurgica post-operatoria ...8

Caso clinico 5 Lembo locale sopra una ferita acuta recalcitrante ...10

Caso clinico 6 Innesto di pelle a tutto spessore ...11

Caso clinico 7 Ciste pilonidale ...12

Caso clinico 8 Ascesso del piede ...14

Caso clinico 9 Ulcera da stasi venosa ...15

Caso clinico 10 Ulcera del piede diabetico (DFU) al calcagno ...16

Caso clinico 11 DFU plantare con gesso a contatto totale ...17

Caso clinico 12 Lesione da pressione ...19

INTRODUZIONE

In questo opuscolo sono descritti vari casi clinici relativi a diversi tipi di ferite. Come per tutti i casi

clinici, i risultati e gli esiti non rappresentano una garanzia o una promessa di risultati simili. I risultati

individuali possono variare a seconda delle condizioni e delle circostanze del paziente.

(3)

INDICAZIONI DEL SISTEMA TERAPEUTICO SNAP™

Il sistema SNAP™ è indicato per i pazienti che possono trarre beneficio dalla gestione delle ferite mediante l'applicazione di pressione negativa, soprattutto grazie al fatto che il dispositivo può facilitare la guarigione delle ferite rimuovendo il materiale infetto, i residui tissutali e l'essudato in eccesso.

Ferite con lembi

Ferite da trauma

Ferite subacute e deiscenti

Lesioni da pressione

Ulcere venose Innesti

Ferite croniche e acute

Ulcere del piede

diabetico

(4)

Il sistema SNAP™ coniuga la semplicità delle medicazioni avanzate per le ferite unita ai vantaggi dimostrati della terapia a pressione negativa, in una struttura semplice e discreta.

1

• Attivato meccanicamente e portatile per la mobilità dei pazienti

• Il paziente non deve imparare a eseguire impostazioni e regolazioni

• Non compromette la qualità della vita (QOL) del paziente

1

• Discreto, si indossa sotto i vestiti

• Il funzionamento silenzioso garantisce interruzioni minime del sonno

• Terapia continua a -125 mmHg

• NPWT monouso

• Disponibile pronto all'uso

Il sistema terapeutico SNAP™ in breve

Fascetta per terapia SNAP™

e fascetta per terapia SNAP PLUS™

Medicazioni avanzate SNAP™

e medicazione a ponte SNAP™

Idrocolloide SNAP™

SecurRing™

(5)

Uso del sistema terapeutico SNAP™ per gestire una ferita dovuta a una puntura di insetto velenoso

Paziente:

Uomo di 58 anni di età con apparente puntura di insetto sull'avambraccio sinistro. Inizialmente ha notato la formazione di un foruncolo rosso sulla pelle, che si è rapidamente ingrossato nell'arco di 2 settimane, con dolore crescente e gonfiore del braccio.

Diagnosi:

Il paziente presentava un difetto tegumentario dovuto alla suppurazione di una puntura di insetto velenoso. Per favorire la guarigione della ferita è stato adottato un approccio multimodale, che includeva un sistema terapeutico monouso a pressione negativa per le ferite.

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP™:

Alla presentazione, il paziente è stato immediatamente indirizzato all'ossigenoterapia iperbarica (HBOT), che è stata iniziata il giorno successivo. L'irrigazione e il drenaggio sono stati completati 48 ore dopo la presentazione iniziale e hanno mostrato un ampio difetto a cratere, esteso fino al muscolo, con essudato o purulenza minimi (Figura A). Dopo 2 giorni di medicazione della ferita con alginato d'argento e la prosecuzione della HBOT, l'infiammazione attorno alla ferita si è attenuata e il colore del letto della ferita è migliorato. Sulla ferita è stata applicata la medicazione con interfaccia in schiuma SNAP™ e sull'interfaccia in schiuma è stata applicata la medicazione avanzata SNAP™ per assicurare la tenuta. La cartuccia per terapia SNAP™ ha somministrato -125 mmHg di pressione subatmosferica continua. Dopo due applicazioni della medicazione, il volume della ferita si è completamente ridotto (Figura C).

Dimissione e follow-up

Il paziente è stato in grado di continuare a lavorare durante l'applicazione della pressione negativa e non ha avuto necessità di giorni di mutua. La chiusura completa si è ottenuta con soli 17 trattamenti di HBOT e 6 settimane di cura (Figura D).

D. Chiusura della ferita dopo 6 settimane

C. Volume della ferita ridotto dopo due applicazioni della medicazione

B. Applicazione del sistema SNAP™, 2 giorni dopo l'irrigazione e il drenaggio A. Aspetto della ferita dopo

l'irrigazione e il drenaggio;

48 ore dopo la presentazione

Dati e foto del paziente per gentile concessione di Christopher L. Barrett, DPM, CWS, FACCWS;

Crozer Chester Medical Center, Chester, PA

CASO CLINICO 1

(6)

Uso del sistema terapeutico SNAP

per gestire un difetto chirurgico aperto della fascia profonda di un arto superiore

Paziente:

Donna di 78 anni di età con anamnesi di Staphylococcus aureus meticillino- resistente (MRSA) e ascesso a un arto superiore.

Diagnosi:

La paziente presentava un difetto chirurgico successivo all'incisione e al drenaggio di un ascesso da MRSA nella fossa antecubitale (Figura A), che richiedeva uno sbrigliamento escissionale del difetto chirurgico.

Per favorire la guarigione della ferita è stata applicata una terapia a pressione negativa per il trattamento della ferita con un sistema monouso. La superficie e il volume della ferita alla presentazione erano rispettivamente di 7,4 cm2 e 5,9 cm3.

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP:

È stato eseguito uno sbrigliamento chirurgico prima dell'applicazione iniziale del sistema SNAP™ e nuovamente 2 settimane dopo (Figura B). Non sono state utilizzate modalità avanzate aggiuntive di cura della ferita.

Cinque applicazioni del sistema SNAP™ hanno determinato una riduzione del volume della ferita.

Dimissione e follow-up

L'uso del sistema SNAP™ ha determinato una riduzione del volume della ferita, compresa una risoluzione completa dell'integrità tegumentaria dopo l'incisione e il drenaggio dell'ascesso da MRSA. La risoluzione della ferita della fossa antecubitale è stata ottenuta in 4 settimane (Figura C).

Dati e foto della paziente per gentile concessione di Jonathan F. Arnold, MD, ABPM-UHM, CWS-P;

Great River Wound and Hyperbaric Medicine Clinic, Great River Medical Center, West Burlington, IA

A. Ferita alla presentazione

B. Ferita dopo il secondo sbrigliamento

C. Ferita completamente guarita dopo 4 settimane

CASO CLINICO 2

(7)

Uso del sistema terapeutico SNAP

per gestire una ferita deiscente

Paziente:

Uomo di 66 anni di età sottoposto a procedura di fissazione interna a riduzione aperta (ORIF) della caviglia sinistra.

Diagnosi:

Ventun giorni dopo l'ORIF, il paziente presentava una ferita deiscente alla caviglia (Figura A).

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP:

È stato inserito un catetere centrale posizionato perifericamente ed è stato somministrato un regime antibiotico (vancomicina) coltura-specifico per 14 giorni. La ferita deiscente è stata inoltre sottoposta a sbrigliamento escissionale.

Sulla ferita è stato applicato il sistema SNAP™. Nella ferita è stata applicata la medicazione con interfaccia in schiuma e sull'interfaccia in schiuma è stata applicata la medicazione avanzata SNAP™ per assicurare la tenuta. La cartuccia SNAP™ ha somministrato -125 mmHg di pressione subatmosferica e la medicazione è stata cambiata due volte alla settimana. Dopo 2 settimane di uso del sistema SNAP™, la ferita è stata sottoposta a sbrigliamento per ridurre il tessuto necrotico (Figura B). Dopo 4 settimane, il sistema SNAP™ è stato rimosso. Alla settimana 5, la gestione della ferita è proseguita con l'applicazione di una medicazione in cellulosa ossidata rigenerata (ORC)/collagene/argento-ORC (matrice PROMOGRAN PRISMA™; KCI, un'azienda 3M, San Antonio, TX) sul letto della ferita granulato, per favorire la chiusura (Figura C).

Dimissione e follow-up:

A 7 settimane, la ferita presentava riepitelizzazione (Figura D). Alla visita di follow-up, la ferita presentava una risoluzione senza eventi con chiusura secondaria a 14 settimane (Figura E).

A. Ferita deiscente alla caviglia alla presentazione post ORIF.

D. Ferita in epitelizzazione a 7 settimane.

B. Tessuto necrotico ridotto dopo lo sbrigliamento e 2 settimane di sistema SNAP™.

E. Ferita cicatrizzata dopo 14 settimane

C. Sistema SNAP™ rimosso dopo 4 settimane: matrice PROMOGRAN PRISMA™ a 5 settimane con ferita ancora in fase di granulazione.

CASO CLINICO 3

Dati e foto del paziente per gentile concessione di Marcus Speyrer, RN, CWS; and Kerry T. Thibodeaux, MD, FACS, The Wound Treatment Center, Opelousas, LA

(8)

Uso del sistema terapeutico SNAP

per gestire una ferita dovuta a una complicazione chirurgica post- operatoria

Paziente:

Donna di 40 anni di età presentatasi al centro con complicazione del sito chirurgico (Figura A). La paziente era stata trattata in precedenza con sulfadiazina argentica topica (Silvadene®, Pfizer Inc., New York, NY) per il trattamento della sepsi della ferita ed era stata visitata dal chirurgo originario per 4 settimane prima dell'indirizzamento al centro. La paziente, altrimenti sana, era stata recentemente nella Repubblica Dominicana per un intervento di chirurgia plastica (liposuzione ai fianchi) e il sito chirurgico successivamente ha sviluppato aree necrotiche.

Diagnosi:

La paziente ha sviluppato una riduzione dell'integrità dei tessuti con necrosi al fianco sinistro e sepsi della ferita a seguito di un intervento di chirurgia plastica. Per preparare il letto della ferita, è stato utilizzato un sistema terapeutico monouso a pressione negativa per le ferite; successivamente sono state impiegate altre modalità avanzate per ridurre ulteriormente le dimensioni della ferita, nonché per favorire la riepitelizzazione e la chiusura del difetto chirurgico.

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP:

Durante la prima settimana di trattamento, la paziente è stata sottoposta a sbrigliamento esogeno con unguento a base di collagenasi topica (Santyl, Smith & Nephew plc, Londra, Regno Unito). Per la seconda settimana di trattamento, la ferita è stata sottoposta a sbrigliamento e a tampone per individuare, con test microbiologici, eventuali patogeni residenti nella ferita. I test hanno evidenziato che la ferita era positiva al lievito Candida parapsilosis e la paziente è stata trattata con l'agente antimicotico fluconazolo (Diflucan®, Pfizer Inc., New York, NY). Alla settimana 3, la ferita è stata sottoposta a ulteriore sbrigliamento; successivamente il trattamento è proseguito con l'applicazione di una medicazione per ferite alla maltodestrina (Multidex®, DeRoyal Industries, Inc., Powell, TN), per mantenere un ambiente umido, e di una medicazione in schiuma di alcol polivinilico batteriostatico (Hydrofera Blue®, Hollister, Libertyville, IL).

Durante la 4a settimana, la ferita è stata sottoposta a sbrigliamento e vi è stato applicato il sistema SNAP™. A follow- up durante la settimana 5, la ferita presentava tessuto di granulazione (Figura B). La ferita è stata sottoposta a ulteriore sbrigliamento ed è proseguito l'uso del sistema SNAP™. Durante il follow-up a 6 settimane, il letto della ferita presentava una distribuzione uniforme di tessuto di granulazione sano (Figura C). La ferita è stata sottoposta a sbrigliamento ed è proseguita la gestione con il sistema SNAP™. Alla settimana 8, il sistema SNAP™ è stato rimosso e la ferita è stata sottoposta a sbrigliamento.

Dimissione e follow-up

Dopo la rimozione del sistema SNAP™ il letto della ferita granulato è stato valutato e la terapia è proseguita con l'applicazione di una medicazione in cellulosa ossidata rigenerata (ORC)/collagene/argento-ORC (matrice PROMOGRAN PRISMA™, KCI, un'azienda 3M, San Antonio, TX). Dopo il trattamento con una medicazione in ORC/

collagene/argento-ORC, il letto della ferita si è ridotto di dimensioni ed è stato preparato per l'innesto di epidermide (Figura D). Entro la settimana 9, è stato utilizzato un sistema di prelievo epidermico (CELLUTOME™, KCI, un'azienda 3M, San Antonio, TX) per prelevare innesti di epidermide con cui coprire la ferita. A 12 settimane, la ferita era

completamente riepitelizzata (Figura E). In totale, questa particolare ferita è stata sottoposta a sette cicli di sbrigliamento al centro, insieme a quattro settimane di sistema SNAP™.

CASO CLINICO 4

(9)

Dati e foto della paziente per gentile concessione di Alberto J. Aviles, MD, FACS, Skyline Plastic Surgery, Warren, MI

C. Ferita dopo il secondo trattamento con il sistema SNAP™ (settimana 6).

A. Ferita chirurgica alla presentazione con compressione del tessuto necrotico.

D. Ferita alla settimana 9 dopo l'applicazione della matrice PROMOGRAN PRISMA™.

E. A 12 settimane la ferita era riepitelizzata.

B. Ferita dopo il trattamento iniziale con il sistema SNAP™ (settimana 5).

Uso del sistema terapeutico SNAP™ per gestire una

ferita dovuta a una complicazione chirurgica post-

operatoria (cont.)

(10)

Uso del sistema terapeutico SNAP

per gestire un lembo locale sopra una ferita acuta recalcitrante

Paziente:

Uomo di 36 anni presentatosi al centro con una ferita acuta recalcitrante. Il paziente era stato sottoposto in precedenza a una procedura chirurgica per l'asportazione di un neuroma dalla caviglia sinistra.

Diagnosi:

Il paziente presentava una ferita chirurgica non in guarigione, derivata dall'escissione di un neuroma dalla caviglia sinistra.

Il difetto chirurgico era negativo alle colture di patogeni. La risoluzione del difetto tegumentario ha comportato l'uso di un sistema terapeutico monouso a pressione negativa per le ferite per favorire la chiusura della ferita attraverso il lembo locale.

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP:

Il paziente è stato sottoposto a chirurgia ricostruttiva (Figure A e B) con applicazione di un lembo locale per chiudere il difetto chirurgico non in guarigione (Figura C). Dopo l'inserimento del lembo locale, è stato posizionato un anello idrocolloide intorno alla periferia del lembo ed è stata applicata una medicazione protettiva sopra il lembo. Sul lembo locale protetto è stata applicata la medicazione con interfaccia in schiuma SNAP™ e sull'interfaccia in schiuma è stata applicata la medicazione avanzata SNAP™ per assicurare la tenuta (Figura D). La cartuccia per terapia SNAP™ ha somministrato -125 mmHg di pressione subatmosferica. Il sistema SNAP™ è stato applicato per 7 giorni. La medicazione è stata rimossa ed è stato valutato il lembo locale (Figura E). Non sono stati necessari terapie o sbrigliamenti aggiuntivi e il sistema SNAP™ è stato rimosso dopo un'unica applicazione di 7 giorni.

Dimissione e follow-up

Dopo aver stabilito un'adesione del 100% del lembo locale e la chiusura definitiva, il paziente è stato dimesso. Non sono intervenute complicazioni post-operatorie e non è stata necessaria nessuna revisione chirurgica.

Dati e foto del paziente per gentile concessione di Michael N. Desvigne, MD, FACS, CWS, FACCWS, Valley Wound Care Specialists, Glendale, AZ

C. Caviglia dopo la ricostruzione e la chiusura con lembo locale nel giorno 1.

A. Ferita chirurgica alla caviglia non in guarigione prima della ricostruzione (giorno 1).

D. Posizionamento della medicazione sistema SNAP™ sul lembo locale nel giorno 1.

E. Sito del lembo locale alla rimozione del sistema SNAP™ nel giorno 7.

B. Ferita durante la procedura di

ricostruzione nel giorno 1.

CASO CLINICO 5

(11)

Uso del sistema terapeutico SNAP

a supporto di un innesto di pelle a tutto spessore totale

Paziente:

Uomo di 87 anni di età presentatosi al centro con una neoplasia maligna (carcinoma squamocellulare) dell'apparato tegumentario, localizzato sul dorso dell'avambraccio (Figura A). Il paziente non presentava anamnesi medica pregressa significativa.

Diagnosi:

Il paziente presentava un difetto chirurgico dovuto a un'ampia escissione locale di una lesione maligna, che ha richiesto l'applicazione di un innesto di pelle a tutto spessore (FTSG) per la chiusura della ferita.

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP:

Al termine della procedura di escissione dermica, il paziente è stato sottoposto a FTSG per chiudere il difetto chirurgico sul dorso dell'avambraccio. Per proteggere l'FTSG, è stata applicata una medicazione non adesiva sull'innesto. Il sistema SNAP™ è stato applicato sull'FTSG come supporto (Figura B). Sull'innesto protetto è stata applicata la medicazione con interfaccia in schiuma e sull'interfaccia in schiuma è stata applicata la medicazione avanzata SNAP™ per assicurare la tenuta. La cartuccia per terapia SNAP™ ha somministrato -125 mmHg di pressione subatmosferica. La medicazione SNAP™ è stata rimossa il giorno 5 post-operatorio e l'innesto è stato valutato 1 settimana dopo l'intervento.

Dimissione e follow-up

Il paziente è stato dimesso e l'innesto è stato valutato a 4, 8 e 12 settimane. Entro la settimana 8 post-operatoria, si è osservata un'adesione al 100% dell'innesto senza complicazioni post-operatorie o necessità di revisione chirurgica (Figura C).

A. Dorso dell'avambraccio sinistro pre-operatorio, prima dell'applicazione dell'FTSG.

B. Posizionamento post-operatorio del

sistema SNAP™. C. Follow-up post-operatorio a 8 settimane.

Dati e foto del paziente per gentile concessione di Virginia Lobach, MS, PA-C; Devinder Singh, MD;

e Tripp Holton, MD, Division of Plastic Surgery, Anne Arundel Medical Center, Annapolis, Maryland

CASO CLINICO 6

(12)

Uso del sistema terapeutico SNAP

per gestire una ferita acuta (cisti pilonidale)

Paziente:

Paziente altrimenti sana, presentatasi al centro con una cisti pilonidale. È stato individuato un piccolo seno pilonidale profondo 3 cm, situato direttamente sopra la cisti pilonidale.

Diagnosi:

La paziente presentava una ferita acuta/un difetto chirurgico derivante dall'escissione e dal drenaggio della cisti

pilonidale. Per favorire la guarigione della ferita e ottenere la chiusura, è stata applicata una terapia a pressione negativa per il trattamento della ferita con un sistema monouso.

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP:

Al termine della procedura di escissione e drenaggio, la paziente è stata trattata per 4 mesi con medicazioni standard per ferite. Dopo 4 mesi di trattamento standard, la ferita misurava 5,3 cm x 1,2 cm x 0,5 cm e produceva meno di 10 ml di essudato sieroso al giorno. Nel letto della ferita era presente tessuto di granulazione e la cute perilesionale era intatta con lembi vitali. La ferita non mostrava segni di infezione. Sulla ferita è stata applicata l'interfaccia in schiuma SNAP™

e sull'interfaccia in schiuma è stata applicata la medicazione avanzata SNAP™ per assicurare la tenuta. Il sistema SNAP™

è stato avviato con -125 mmHg di pressione continua e accoppiato a una pellicola protettiva per proteggere la cute circostante. Le medicazioni sono state cambiate due volte alla settimana. Dopo 5 giorni di uso del sistema SNAP™, la ferita si era ridotta di dimensioni e misurava 5,2 cm x 1 cm x 0,4 cm (Figura A). A ogni cambio della medicazione si è notata una continua riduzione del volume della ferita (Figure B e C), con dimensioni della ferita di 4 cm x 0,5 cm x 0,2 cm dopo 29 giorni di uso del sistema SNAP™ (Figura D). A questo punto, la profondità del seno pilonidale superiore si era ridotta a 0,2 cm. Dopo 36 giorni di uso del sistema SNAP™, la profondità della ferita si era risolta e il letto della ferita misurava 2 cm x 1 cm x 0 cm (Figura E). Il sistema SNAP™ è stato rimosso.

Dimissione e follow-up

La terapia è stata quindi scalata a una copertura con una medicazione allo iodopovidone, tenuta in posizione con una medicazione secondaria assorbente auto-adesiva. La ferita ha continuato a migliorare (Figura F) ed è guarita completamente nell'arco di 2 settimane.

CASO CLINICO 7

(13)

A. Ferita dopo 5 giorni di uso del

sistema SNAP™. B. Ferita dopo 12 giorni di uso del sistema

SNAP™. C. Ferita dopo 19 giorni di uso del sistema

SNAP™.

D. Ferita dopo 29 giorni di uso del sistema

SNAP™. E. Ferita dopo 36 giorni di uso del sistema

SNAP™. F. Ferita 5 giorni dopo il passaggio al

trattamento con medicazioni sterili.

Dati e foto della paziente per gentile concessione di Vonin Leighton, RN; Vitalis Hospital in the Home, Sydney, NSW

USO DEL SISTEMA TERAPEUTICO SNAP

PER GESTIRE

UNA FERITA ACUTA (CISTI PILONIDALE) (CONT.)

(14)

Paziente:

Uomo di 50 anni di età presentatosi al pronto soccorso con un ascesso sul primo interspazio del piede sinistro.

L'anamnesi medica pregressa del paziente comprendeva diabete di tipo 2.

Diagnosi:

Il paziente è stato portato in sala operatoria e presentava un difetto chirurgico successivo a incisione e drenaggio di un ascesso di un interspazio del piede (Figura A). La ferita era stata gestita inizialmente con cambi di medicazioni bagnate-umide fino al follow-up in ospedale. Dopo 1 settimana, il difetto chirurgico è stato sottoposto a sbrigliamento. Per favorire la chiusura della ferita è stata applicata una terapia a pressione negativa per il trattamento della ferita con un sistema monouso.

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP:

In base alle linee guida dell'ospedale, è stato preparato il letto della ferita, è stata pulita l'area perilesionale ed è stata preparata la cute prima dell'applicazione del sistema SNAP™. La topografia irregolare del difetto chirurgico rappresentava una difficoltà per la medicazione dell'interspazio e per ottenere una tenuta stabile durante l'applicazione della pressione subatmosferica. Nel difetto chirurgico, che comprendeva l'alluce plantare e l'interspazio al primo metatarso dorsale, è stata posizionata l'interfaccia in schiuma del sistema SNAP™.

L'idrocolloide SNAP™ SecurRing è stato arrotolato stretto e posizionato intorno al margine della ferita. La medicazione avanzata SNAP™ è stata tagliata a misura in una forma a "V" (Figura B) per aderire meglio al contorno dell'area irregolare tra le dita del piede. È stata impiegata un'ulteriore coppia di mani per il posizionamento della pellicola, prestando particolare attenzione alla distensione e all'adesione della medicazione avanzata SNAP™ tagliata a misura dall'area perilesionale intatta per evitare pieghe nella pellicola. Il sistema SNAP™ è stato applicato sul primo interspazio (Figura C) e le medicazioni sono state cambiate due volte alla settimana. La Figura D mostra la ferita dopo 4 settimane di uso del sistema SNAP™

e sbrigliamento settimanale. Il sistema SNAP™ è stato rimosso dopo 9 settimane, dato che la ferita si era ridotta di dimensioni e mostrava una granulazione di tessuto sano (Figura E ed F).

Dimissione e follow-up

Al follow-up 2 settimane dopo la rimozione del sistema SNAP™, la ferita era guarita quasi completamente (Figura G).

A. Primo interspazio dopo l'incisione e il drenaggio dell'ascesso.

D. Ferita dopo 4 settimane di uso del sistema SNAP™

e sbrigliamento settimanale.

G. Al follow-up a 11 settimane, la ferita era guarita quasi completamente.

E/F. Ferita dopo 2 mesi di uso del sistema SNAP™.

B. Medicazione avanzata SNAP™

tagliata a misura per aderire al primo interspazio.

C. Sistema SNAP™

applicato sul primo interspazio.

Dati e foto del paziente per gentile concessione di Colin J. Traynor, DPM, Parnassus Heights Podiatry Group, San Francisco, CA

CASO CLINICO 8

Uso del sistema terapeutico SNAP

per gestire un

ascesso del piede

(15)

Uso del sistema terapeutico SNAP

per gestire un'ulcera da stasi venosa

Paziente:

Donna di 80 anni di età, presentatasi al centro con un'ulcera cronica da stasi venosa all'arto inferiore, derivata da un trauma causato dall'urto con lo spigolo di un tavolo (Figura A). L'anamnesi medica della paziente comprendeva insufficienza venosa ed edema cronico all'arto inferiore.

Diagnosi:

La paziente presentava un'ulcera da stasi venosa, per la quale è stato necessario intervenire con sbrigliamento

escissionale del tessuto necrotico dall'arto inferiore e adottare un approccio multimodale per favore la guarigione della ferita.

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP:

L'ulcera da stasi venosa inizialmente è stata sottoposta a sbrigliamento chirurgico e trattata con una soluzione di acido ipocloroso stabilizzato; successivamente è stata coperta con un alginato e una medicazione in schiuma. Quindi, sulla ferita medicata è stato applicato un kit di compressione a 2 strati. La ferita è stata sottoposta a sbrigliamento settimanale tra i cambi della medicazione e la paziente è stata trattata con un regime antibiotico profilattico. Al giorno 17 dopo il trattamento, la ferita è stata sottoposta a ulteriore sbrigliamento ed è stato iniziato l'uso del sistema SNAP™ (Figura B).

Le medicazioni del sistema SNAP™ sono state cambiate due volte alla settimana. Al giorno 73 dopo il trattamento, il sistema SNAP™ è stato rimosso; tuttavia è stata continuata la terapia topica con compressione (Figura C).

Dimissione e follow-up

Al giorno 133 dopo il trattamento, la ferita era prossima alla riepitelizzazione completa dopo la terapia topica e la compressione (Figura D). Per favorire la chiusura della ferita è stato impiegato un alloinnesto placentare. Al giorno 196 dopo il trattamento, la ferita era completamente riepitelizzata (Figura E).

Dati e foto della paziente per gentile concessione di William H. Tettelbach, MD, FACP, CWS, Wound Care & Hyperbaric Medicine Clinical Services, Intermountain Healthcare, Salt Lake City, UT

A. Ulcera cronica da stasi venosa alla presentazione.

D. Ferita al giorno 133 dopo il trattamento, successivamente all'applicazione di una terapia topica con compressione.

B. Ferita al giorno 17 dopo il trattamento e prima dell'inizio dell'uso del sistema SNAP™ e della compressione.

E. Chiusura della ferita al giorno 196 dopo il trattamento.

C. Ferita dopo la rimozione del sistema SNAP™ al giorno 73 dopo il trattamento.

CASO CLINICO 9

(16)

Uso del sistema terapeutico SNAP™

per gestire un'ulcera del piede diabetico (DFU) al calcagno

Paziente:

Uomo di 64 anni di età indirizzato al centro ferite da un ortopedico per un ascesso al calcagno (Figura A) derivato dall'aver calpestato un oggetto estraneo. L'anamnesi medica del paziente comprendeva diabete mellito di tipo 2 e neuropatia periferica.

Diagnosi:

Il paziente presentava un ascesso al calcagno in peggioramento da 3 mesi, che ha richiesto uno sbrigliamento escissionale del tessuto necrotico e la preparazione di un letto della ferita sano per favorire la chiusura mediante innesto.

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP™:

È stato iniziato un trattamento empirico con antibiotici ed è stata richiesta una RM dell'arto inferiore. Il primo giorno di presentazione è stato eseguito uno sbrigliamento chirurgico escissionale aggressivo (Figura B). È stato immediatamente applicato il sistema terapeutico SNAP™ Plus (-125 mmHg;

contenitore da 150 ml) sulla ferita sbrigliata dopo la rimozione completa del tessuto necrotico e un'accurata irrigazione. Nel giorno 5 di trattamento, le immagini ottenute con la RM erano indicative di osteomielite (Figura C).

Una coltura con tampone dell'ascesso ha evidenziato Staphylococcus aureus e il paziente ha continuato il regime antibiotico orale prescritto. È stato raccomandato lo scarico con un deambulatore per ginocchio e la gestione della ferita è proseguita con il sistema SNAP™ e un contenitore più piccolo (60 ml), in considerazione di una riduzione osservata della quantità di

drenaggio dall'ulcera. Dopo 4 settimane, l'ulcera ha continuato a mostrare una riduzione delle dimensioni (Figura D). A 8 settimane, la ferita era notevolmente ridotta, con bordi sani (Figura E) e il sistema SNAP™ è stato rimosso.

Dimissione e follow-up

Il letto della ferita era sufficientemente granulato ed è stato applicato un alloinnesto costituito da membrana amnionica/corionica umana disidratata (dHACM). La Figura F mostra l'ulcera 3 giorni dopo la prima applicazione dell'alloinnesto dHACM. Il paziente ha continuato il trattamento con antibiotici orali e lo scarico del peso. Successivamente sono stati applicati tre alloinnesti dHACM e a 10 settimane il trattamento è passato a una medicazione in silicone non adesiva con una copertura in schiuma assorbente. A 13 settimane, l'ulcera era risolta (Figura G).

Dati e foto del paziente per gentile concessione di William H. Tettelbach, MD, FACP, CWS, Wound Care & Hyperbaric Medicine Clinical Services,Intermountain Healthcare, Salt Lake City, UT

A. DFU sul calcagno alla presentazione.

D. A 4 settimane, le dimensioni della ferita erano ridotte e il sistema SNAP™ è stato rimosso.

B. Ulcera sul calcagno dopo sbrigliamento chirurgico escissionale aggressivo.

E. A 8 settimane, il letto della ferita è stato preparato per l'applicazione dell'alloinnesto dHACM e il trattamento con il sistema SNAP™ è stato interrotto.

G. A 13 settimane, l'ulcera era completamente risolta.

F. 3 giorni dopo la prima applicazione di alloinnesto dHACM.

C. Ferita al giorno 5 post- operatorio dopo la diagnosi di osteomielite mediante RM e trattamento iniziale con il sistema SNAP™

CASO CLINICO 10

(17)

Uso del sistema terapeutico SNAP™ per gestire un'ulcera del piede diabetico (DFU) plantare

Paziente:

Uomo di 55 anni presentatosi al centro con un'ulcera del piede diabetico (DFU). L'anamnesi medica del paziente includeva diabete, neuropatia periferica e artropatia di Charcot.

Diagnosi:

Il paziente presentava ulcera cronica al centro della pianta del piede, concomitante con diabete, deformità di Charcot e perdita di sensibilità protettiva. Per gestire la ferita è stata utilizzata una modalità terapeutica monouso a pressione negativa per le ferite e per lo scarico della DFU è stato utilizzato un sistema di gesso a contatto totale (TCC).

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP™:

Alla presentazione iniziale è stata valutata la DFU (Figura A). Per favorire la guarigione della DFU è stato raccomandato un TCC, che distribuisce il peso del paziente più uniformemente lungo la pianta del piede, riducendo le forze di taglio.

Tuttavia, il paziente inizialmente era riluttante e ha rifiutato la raccomandazione di utilizzare un TCC per scaricare il peso. La DFU è stata rivalutata a una visita di follow-up 42 giorni dopo la presentazione iniziale (Figura B). Poiché una crescita cellulare sana all'interno della ferita era impedita dalla resistenza allo scarico, il paziente ha riconsiderato la raccomandazione all'uso di un TCC. Dopo l'applicazione iniziale del TCC, il sistema è stato utilizzato altre cinque volte per ottenere uno scarico. Dopo la sesta rimozione del TCC, la DFU è stata nuovamente rivalutata. Sebbene la DFU mostrasse un progresso significativo di riduzione delle dimensioni e di aspetto del letto della ferita (Figura C), non si erano verificati cambiamenti tra la quinta e la sesta applicazione del gesso. La radiografia del piede interessato dopo il sesto trattamento con TCC (Figura D) ha misurato se un'esostosi ossea fosse responsabile di creare un punto focale di alta pressione che limitava la chiusura completa della ferita. Studi arteriosi periferici condotti con il test dell'indice caviglia-braccio (ABI) e le registrazioni del volume del polso (PVR) hanno mostrato l'assenza di malattia arteriosa occlusiva significativa negli arti inferiori bilaterali, che avrebbe ritardato la guarigione. Ciononostante, considerando lo stallo di progressione della ferita, è stato suggerito che la ferita fosse probabilmente colonizzata da biofilm batterico e proteasi infiammatorie, che richiederebbero l'uso di diverse modalità per distruggere la colonizzazione e annullare l'attività costitutiva. La gestione della DFU è proseguita con un approccio multimodale che comportava lo sbrigliamento della ferita (Figura E), l'applicazione di collagene e l'abbinamento di un TCC al sistema SNAP™. Una parte in eccesso della medicazione avanzata SNAP™ è stata tagliata a misura e posizionata come strato di protezione intorno all'area perilesionale della DFU. L'idrocolloide SNAP™ SecurRing™ è stato appiattito e posizionato intorno al margine della ferita (Figura F). Sulla ferita è stata applicata la medicazione con interfaccia in schiuma SNAP™ e sull'interfaccia in schiuma è stata applicata la medicazione a ponte SNAP™ per assicurare la tenuta (Figura G). Il sistema SNAP™ è stato applicato sotto il TCC (Figure H e I). La cartuccia per terapia SNAP™ ha somministrato -125 mmHg di pressione subatmosferica continua.

Dimissione e follow-up

Nell'arco di 18 giorni, 4 applicazioni di TCC per lo scarico e 3 applicazioni del sistema SNAP™ hanno determinato una risoluzione completa dell'ulcera cronica al centro della pianta del piede (Figura J).

CASO CLINICO 11

(18)

D. Radiografia del piede destro 71 giorni dopo la presentazione iniziale C. DFU dopo la sesta

applicazione di un TCC B. DFU dopo la prima

applicazione di un TCC A. DFU alla presentazione

iniziale

H. Sistema SNAP™applicato sotto il TCC

G. Posizionamento della medicazione a ponte SNAP™

sulla ferita F. DFU con il posizionamento

dell'idrocolloide SNAP™

SecurRing™ intorno al margine della ferita

E. DFU dopo lo sbrigliamento

J. Risoluzione completa dell'ulcera cronica al centro della pianta del piede I. Sistema SNAP™applicato sotto

il TCC

Uso del sistema terapeutico SNAP™ per gestire un'ulcera del piede diabetico (DFU) plantare (cont.)

Dati e foto del paziente per gentile concessione di Christopher L. Barrett, DPM, CWS, FACCWS; Crozer Chester Medical Center, Chester, PA

(19)

Uso del sistema terapeutico SNAP™ per gestire una lesione da pressione

Paziente:

Donna di 85 anni presentatasi al centro con una lesione da pressione al calcagno. L'anamnesi medica della paziente comprendeva malattia vascolare periferica, ipertensione, ipertiroidismo, neuropatia, malattia renale cronica, cataratta, cardiomiopatia e polimialgia reumatica ischemica.

Diagnosi:

La paziente presentava da 30 giorni una lesione da pressione in stadio 3 al tallone destro (Figura A). La risoluzione della lesione da pressione richiedeva un approccio multimodale che includesse un sistema terapeutico monouso a pressione negativa per le ferite per favorire la chiusura della lesione da pressione.

Procedura di trattamento/applicazione del sistema SNAP™:

La lesione da pressione al calcagno sarebbe un sito ricevente per un innesto epidermico. Per preparare il sito del

donatore al prelievo epidermico, le cosce sono state depilate e lavate con alcol isopropilico. La testa di vuoto del sistema di prelievo epidermico (sistema di prelievo epidermico CELLUTOME™, KCI, un'azienda 3M, San Antonio, TX) è stata fissata al sito del donatore per applicare pressione subatmosferica (da -400 mmHg a -500 mmHg) e calore (da 37 °C a 41 °C) per generare microdomi epidermici da prelevare. Dopo l'innesto epidermico, è stato applicato il sistema SNAP™

per supportare l'innesto. Per proteggere l'innesto epidermico, è stata applicata una medicazione in silicone non adesiva (medicazione in silicone non adesiva ADAPTIC TOUCH™, KCI, un'azienda 3M, San Antonio, TX). Sull'innesto epidermico protetto è stata applicata la medicazione con interfaccia in schiuma SNAP™ e sull'interfaccia in schiuma è stata

applicata la medicazione avanzata SNAP™ per assicurare la tenuta. La cartuccia per terapia SNAP™ ha somministrato -125 mmHg di pressione subatmosferica.

Dimissione e follow-up

La ferita da pressione è stata valutata dopo la rimozione del sistema SNAP™. La ferita da pressione è stata quindi sottoposta a un ciclo di sbrigliamento chirurgico escissionale e il trattamento è proseguito con una medicazione in cellulosa ossidata rigenerata (ORC)/collagene/argento-ORC (matrice PROMOGRAN PRISMA™, KCI, un'azienda 3M, San Antonio, TX) e la terapia di compressione con uno stivale Unna. Il sito del donatore è guarito senza complicazioni entro 2 settimane dal prelievo dell'innesto epidermico. La ferita da pressione era completamente chiusa, senza complicazioni, alla visita di follow-up a 2 mesi (Figura B).

Dati e foto della paziente per gentile concessione di Animesh Bhatia, DPM, CWS, Columbus Podiatry and Surgery, Inc., Columbus, OH A. Ferita alla presentazione. B. Ferita completamente chiusa alla visita di follow-up a 2 mesi.

CASO CLINICO 12

(20)

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Kit di medicazione a ponte SNAP™

SKU: BKTF14X11

Dimensioni: 14 cm × 14 cm Interfaccia: schiuma SKU: BKTF14X11S Dimensioni: 14 cm x 11 cm con idrocolloide

SecurRing™

Interfaccia: schiuma

Idrocolloide SNAP™

SecurRing™

SKU: SRNG10 Dimensioni: Diametro di 5 cm

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Fascetta per terapia SNAP™

SKU: STPAS Dimensioni: piccola (46 cm)

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Cartuccia SNAP™

SKU: SNPA125 Pressione: -125 mmHg Capacità: 60 ml

SKU: SNPA100 Pressione: -100 mmHg Capacità: 60 ml

SKU: SNPA075 Pressione: -75 mmHg Capacità: 60 ml

Cartuccia SNAP PLUS™

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Fascetta per terapia SNAP PLUS SKU: STPASP Dimensioni: piccola (46 cm)

SKU: STPAMP Dimensioni: media (53 cm)

SKU: STPALP Dimensioni: grande (61 cm)

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Dimensioni: 10 cm × 10 cm Interfaccia: schiuma a celle aperte reticolata (blu)

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Dimensioni: 15 cm × 15 cm Interfaccia: schiuma a celle aperte reticolata (blu) SKU: SKTF20X20 Dimensioni:

20 cm × 20 cm Interfaccia: schiuma a celle aperte reticolata (blu)

Bibliografia:

1.Armstrong DG, Marston WA, Reyzelman AM, Kirsner RS. Comparative effectiveness of mechanically and electrically powered negative pressure wound therapy devices: a multicenter randomized controlled trial. Wound Repair and Regen. 2012;20(3):332-341. Marston WA, Armstrong DG, Reyzelman AM.

NOTA: per questi prodotti e terapie esistono specifiche indicazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni e informazioni sulla sicurezza.

Prima dell’applicazione, consultare un medico e le istruzioni per l’uso del prodotto. Questo materiale è destinato a personale sanitario.

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Le cartucce per terapia SNAP™ sono prodotti di classe IIa. Le medicazioni per terapia SNAP™ sono prodotti di classe IIb. L'idrocolloide SNAP™ SecurRing™ è un prodotto di classe Is. Le fascette per terapia SNAP™ sono prodotti di classe I. CE 661656/Ente notificato: BSI.

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