Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 1 a 45
Codice Procedura: 1243
Sigla Progetto: CT32 RIF1243 Proponente: Metal Ferro S.r.l.
Procedimento: Procedura di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione impatto ambientale (VIA) ai sensi dell’art. 19 del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii.
OGGETTO: Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni fornite dal servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente regione Siciliana e contenute sul portale regionale.
PARERE C.T.S. n. 318/2021 del 27/10/2021
VISTO l’art. 91 della Legge Regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016;
VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii.;
VISTO il D.P.R. n. 357 dell’08/03/1997 e ss.mm.ii;
VISTO il DPR 13 06.2017 n. 120 “Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo”;
VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;
VISTO il D.A. n. 57/GAB del 28/2/2020 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;
VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 2 a 45
VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente;
VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;
VISTO il D.A. n. 285/GAB del 3 novembre 2020, di nomina del Segretario della CTS;
VISTO il D.A. n. 19/GAB del 29 gennaio 2021 di nomina di nn. 5 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti o dimissionari, di integrazione del Nucleo di coordinamento e di nomina del nuovo vicepresidente;
RILEVATO che con DDG n. 195 del 26/3/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con ARPA Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera; ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi); suolo e sottosuolo; radiazioni ionizzanti e non; rumore e vibrazione;
LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi;
VISTA la nota prot. A.R.T.A. n. 4640 del 26/01/2021, con la quale la ditta Metal Ferro S.r.l. ha trasmesso istanza di attivazione della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell'art.
19 del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii. per il progetto “Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania”, dichiarando inoltre, in merito a quanto previsto all’art. 19 comma 8 del medesimo decreto legislativo, di essere a conoscenza di quanto disposto dall'art. 28, commi 1 e 2 del suddetto D.lgs., e si è impegnato, in caso di realizzazione dell'opera, ad ottemperare alle eventuali condizioni ambientali contenute nel provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA, richiedendo di specificarle nel provvedimento, se sussistenti;;
VISTA la nota prot. A.R.T.A. n. 5745 del 01/02/2021, con la quale il Servizio 1 del D.R.A. ha comunicato al proponente ai sensi dell’art. 19 comma 3 del D.lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. la procedibilità dell’istanza e l’avvenuta pubblicazione della documentazione afferente al procedimento nella Sezione Pubblica del Portale Regionale Valutazioni Ambientali;
RILEVATO che il Proponente, in merito a quanto previsto all’art. 19 comma 8 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. di essere a conoscenza di quanto disposto dall'art. 28, commi 1 e 2 del suddetto D.lgs., e si è impegnato, in caso di realizzazione dell'opera, ad ottemperare alle eventuali condizioni ambientali contenute nel provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA, richiedendo di specificarle nel provvedimento, se sussistenti;
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 3 a 45
LETTI i seguenti elaborati/documenti trasmessi dal proponente:
Studio Preliminare Ambientale (SPA);
Studio Preliminare Ambientale (SPA)- Appendici:
Nota Servizio 8 del D.R.A.R. prot. n. 20477 del 25/05/2020;
Decreto del Responsabile del Servizio 1 del D.R.A. n. 16 del 18/01/2021;
Certificazione ISO14001 n. IT001863 del 14/03/2018;
Nota Servizio 1 D.R.A. prot. A.R.T.A. n. 76967 del 31/12/2020;
Ordinanza Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n.
1287 del 21/12/2005 recante giudizio compatibilità positivo ai sensi del D.P.R. 12/04/1996;
Ordinanza Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n.
1288 del 21/12/2005 di autorizzazione ai sensi degli artt. 27 e 28 del D.lgs. 22/97;
Decreto Dirigente Responsabile del Servizio 3 “Tutela dall’inquinamento atmosferico” del D.R.A. di autorizzazione ex art. 269 alle emissioni in atmosfera n. 763 del 21/06/2006;
Ordinanza Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n.
536 del 07/11/007;
Ordinanza Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia n.
197 del 09/07/2008;
Decreto Dirigente Responsabile del Servizio 3 “Prevenzione dall’inquinamento atmosferico”
del D.R.A. di autorizzazione ex art. 269 alle emissioni in atmosfera n. 973 del 26/09/2008;
Decreto n. 185/SRB del 21/10/2008 dell’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque;
Decreto del Dirigente Regionale del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti n. 1000 del 14/10/2010;
Decreto del Dirigente Regionale del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti n. 1842 del 22/12/2010;
D.D.S. n. 1085 del 29/06/2012 del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti;
D.D.S. n. 2307 del 29/11/2012 del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti;
D.D.S. n. 2442 del 19/12/2012 del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti;
Decreto del Dirigente Responsabile del Servizio 2 “Industrie a rischio e Tutela dall’inquinamento atmosferico, acustico, elettromagnetico” n. 15 del 21/01/2013;
D.D.S. n. 397 del 04/04/2014 del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti;
D.D.S. n. 601 del 13/05/2015 del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti;
D.D.S. n. 496 del 20/04/2016 del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti;
D.D.S. n. 16 del 09/01/2019 del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti;
Autorizzazione allo scarico del Comune di Catania prot. n. 129716 del 22/04/2013;
Piano di monitoraggio e controllo;
Elenco rifiuti pericolosi e non in ingresso all’impianto;
Relazione annuale per l’anno 2019 sull’attuazione del PMC;
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 4 a 45
Rapporti di prova emissioni in atmosfera;
Conformità antincendio;
Relazione tecnica a corredo dell’istanza di A.I.A.;
Studio di impatto ambientale 2005;
Allegati allo Studio Preliminare Ambientale:
Allegato 1 – Cartografia tematica:
Tav. 1 - Corografia - scala 1:25.000
Tav. 2 - Corografia - scala 1:10.000
Tav. 3 - Stralcio catastale - scala 1:5.000
Tav. 4 - Carta dei Vincoli paesaggistici – Scala 1:10.000
Tav. 5 - Carta dei regimi normativi paesaggistici – Scala 1:10.000
Tav. 6 - Carta delle componenti del paesaggio – Scala 1:25.000
Tav. 7 - Carta degli elementi morfologici e dell’idrografia – Scala 1:25.000
Allegato 2 – Planimetrie dell’impianto;
Allegato 3 – Cartografia PAI;
VISTO il D.D.S. n. 16 del 19/01/2019 del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, Servizio 8 “Autorizzazioni impianti gestione rifiuti – A.I.A.”, recante Autorizzazione Integrata Ambientale per l’impianto IPPC sito in via Filippo Anfuso, Blocco Palma, Zona Industriale di Catania, gestore Metal Ferro S.r.l.;
CONSIDERATO che con nota prot. D.R.A.R. n. 20477 del 25/05/2020 il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, Servizio 8 “Autorizzazioni impianti gestione rifiuti – A.I.A.”, premesso che:
il citato D.D.S. n. 16 del 09/01/2019 con il quale è stata rilasciata l'Autorizzazione Integrata Ambientale fa riferimento, nelle sue premesse, all’Ordinanza commissariale n. 1287 del 21 dicembre 2005, con la quale è stata rilasciato giudizio di compatibilità positivo (VIA) ai sensi del D.lgs. 152/06 in contrasto con quanto riportato nella O.C. stessa, la quale all’art. 1 esprime giudizio di compatibilità positivo ai sensi del D.P.R 12/4/1996;
l’Ordinanza commissariale n. 1287 del 21 Dicembre 2005, ha espresso giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. 12 aprile 1996 e successive modifiche ed integrazioni, ai fini del successivo rilascio dell'autorizzazione, relativamente al progetto di centro di rottamazione di veicoli fuori uso, macchinari obsoleti e loro parti, nonché stoccaggio e cernita di rifiuti pericolosi e non, anche conto terzi, sito in Contrada Palma - zona industriale - nel Comune di Catania, e per i quantitativi di seguito specificati: 6.300 tonn/anno di rifiuti non pericolosi e 1500 tonn/anno di rifiuti pericolosi;
l’autorizzazione AIA rilasciata con D.D.S. n. 16 del 09/01/2019, fa riferimento ad una configurazione significativamente diversa venutasi a determinare a seguito dell’evoluzione
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 5 a 45
aziendale sopra rappresentata e che ha portato tra gli altri, significativi cambiamenti ai codici EER originari, alle quantità complessive che ad oggi risultano pari a 150.000 tonnellate di non pericolosi + 5000 tonn anno di pericolosi, all’avvio di nuove operazioni (inserimento e trattamento RAEE avvenuto a partire dal Decreto n. 1000 del 14 Ottobre 2010) e delle attività di
“riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici” R4;
il D.D.S. n. 16 del 09/01/2019 non esplicita le categorie IPPC di cui all’All. VIII alla parte seconda del D.lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. applicabili al processo aziendale e per le quali la società è stata autorizzata con A.I.A. ai sensi della Parte II titolo III-Bis del D.lgs. n.152/06 e ss.mm.ii.;
ha intimato alla Metal Ferro srl di produrre l’adeguamento delle polizze fideiussorie in tempi brevi e, in ordine alla richiesta di cui alla nota del 11/04/2019, avente per oggetto: “Richiesta di ridimensionamento dei rifiuti non pericolosi per un quantitativo annuo pari a 75.000 tonnellate” con riferimento al D.D.S. n. 16 del 09/01/2019, ed ha rappresentato che, valutati gli atti, nella considerazione che l’unico progetto tra quelli sopra elencati ad essere soggetto a valutazione ambientale presso il competente Dipartimento dell’Ambiente, è quello relativo al rilascio della Ordinanza commissariale n. 1287 del 21 Dicembre 2005, era necessario richiedere preliminarmente, in ragione della presunta assenza di potenziali impatti significativi e negativi, al Servizio 1 VAS- VIA, conferma della validità del giudizio di compatibilità ambientale positivo rilasciato con Ordinanza commissariale n. 1287 del 21 Dicembre 2005 sia alla luce della configurazione autorizzata con provvedimento AIA D.D.S. n. 16 del 09/01/2019, sia di quella richiesta con la suddetta istanza del 11/04/2019 anche ai sensi dell’art. 6 comma 9 del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii., sospendendo l’istanza in attesa delle determinazioni del D.R.A. sulla applicabilità delle procedure previste dalla Parte II titolo 2 e Titolo 3 del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii., nella considerazione che, a seguito delle determinazioni di competenza del Servizio 1 VAS/VIA, lo stesso D.R.A.R. si sarebbe riservato di avviare il riesame dell’autorizzazione con le modalità stabilite dall’art. 29-octies del medesimo D.lgs.;
CONSIDERATO che nella nota prot. A.R.T.A. n. 76967 del 31/12/2020, recante rapporto istruttorio del Servizio 1 del D.R.A., U.O.B. S.1.2 “Valutazione di Impatto Ambientale” in merito alla valutazione preliminare ex art. 6 comma 9 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. per il progetto
“Richiesta di ridimensionamento del quantitativo annuo dei rifiuti non pericolosi in relazione all’A.I.A. per un impianto di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi e non, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II nella Zona Industriale di Catania”, si afferma che:
“Dall’esame della suddetta documentazione si evince innanzitutto che il progetto originario, dopo il provvedimento di V.I.A., ha ottenuto l’autorizzazione ex artt. 27 e 28 del D.lgs. n. 22/1997 e ss.mm.ii. (oggi art. 208 del D.lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.) rilasciata anche in questo caso dal Commissario delegato per l’Emergenza Rifiuti e la Tutela delle Acque in Sicilia con O.C. n. 1288 del 21/12/2005. Tale autorizzazione è stata oggetto di rinnovo, di integrazioni e di modifiche. In ultimo, con D.D.S. n. 16 del 09/01/2019, è stata rilasciata l’Autorizzazione Integrata Ambientale
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 6 a 45
per l’esercizio dell’impianto così come modificato con i provvedimenti autorizzativi rilasciati nel corso degli anni dal Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti. Tali modifiche al progetto originario, autorizzate successivamente al rilascio del provvedimento di V.I.A. senza la sottoposizione alle procedure ambientali ai sensi del DPR 12/04/1996 e/o ai sensi del Titolo III alla parte seconda del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., hanno riguardato:
Inserimento di nuovi codici CER sia di rifiuti pericolosi che non pericolosi;
Adeguamento a centro di raccolta RAEE e inserimento di nuove tipologie di rifiuti pericolosi e non pericolosi;
Inserimento di nuovi codici CER nell’autorizzazione all’operazione R4, R12 e R13;
Aumento della potenzialità totale annua di stoccaggio/trattamento dei rifiuti non pericolosi e pericolosi pari a 150.000 t per i rifiuti non pericolosi e 5.000 t per i rifiuti pericolosi, a fronte di una potenzialità valutata in sede di rilascio del giudizio di compatibilità ambientale pari a 6.300 t per i rifiuti non pericolosi e di 1.500 t per i rifiuti pericolosi;
Autorizzazione all’operazione R4 e R12 per i rifiuti RAEE pericolosi e non pericolosi.
Tale incremento di potenzialità annua autorizzata insieme alle altre modifiche, senza la previa sottoposizione alle procedure ambientali, ricadono nella fattispecie di cui all’art. 29 del D.lgs.
152/2006 e ss.mm.ii. in quanto “modifiche o estensioni di progetti di cui all'allegato III o all'allegato IV già autorizzati e realizzati, che possono avere notevoli ripercussioni negative sull'ambiente” rientranti nella tipologia le tipologie di cui al D.lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., parte seconda, allegato IV, punto 8, lettera t) che avrebbero dovuto essere sottoposte a verifica di assoggettabilità a VIA.
L’attuale autorizzazione prevede le seguenti operazioni (D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.- Parte Quarta All. B-C):
Deposito preliminare (operazione D15) prima di uno delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti);
Messa in riserva (operazione R13) di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti);
Scambio di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni indicate da Rl a Rl1 (operazione R12);
Riciclaggio/recupero dei metalli e dei rifiuti metallici (operazione R4) La potenzialità massima annua oggi autorizzata è pari a 150.000 t per i rifiuti non pericolosi e 5.000 t per i rifiuti pericolosi.
Per quanto riguarda l’istanza di valutazione preliminare ex art. 6 comma 9 del D.lgs.152/2006 e ss.mm.ii. occorre innanzitutto precisare che la stessa non prevede modifiche e/o adeguamenti tecnici finalizzati a migliorare il rendimento e le prestazioni ambientali del progetto originario, ma piuttosto una presa d’atto dello stato di fatto a seguito della istanza di ridimensionamento dei rifiuti non pericolosi per un quantitativo annuo pari a 75.000 ton (dalle attuali 150.000 ton), con
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 7 a 45
riferimento alla vigente Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al D.D.S. n. 16 del 09/1/2019 presentata al Dipartimento Regionale delle Acque e dei Rifiuti. Nell’ambito del procedimento il suddetto Dipartimento, con nota prot. n. 20477 del 25/05/2020, ha richiesto l’applicazione della procedura in oggetto, in quanto “si rappresenta che, valutati gli atti, nella considerazione che l’unico progetto tra quelli sopra elencati ad essere soggetto a valutazione ambientale presso il competente Dipartimento dell’Ambiente, è quello relativo al rilascio della Ordinanza commissariale n. 1287 del 21 Dicembre 2005, si ritiene necessario che codesta Società richieda preliminarmente, in ragione della presunta assenza di potenziali impatti significativi e negativi, al Servizio 1 VAS-VIA, conferma della validità del giudizio di compatibilità ambientale positivo rilasciato con Ordinanza commissariale n. 1287 del 21 Dicembre 2005 sia alla luce della configurazione autorizzata con provvedimento AIA D.D.S. n. 16 del 09/01/2019, che di quella richiesta con istanza del 11/04/2019 anche ai sensi dell’art. 6 comma 9 del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii.”.
Sulla base di quanto sopra esposto si ritiene che, ai sensi dell’art. 29, comma 3, del D.lgs.
152/2006 il proponente debba, entro 30 giorni dal rilascio del provvedimento conclusivo di valutazione preliminare, presentare istanza di verifica di assoggettabilità a V.I.A. previsto dall’art.
19 del D.lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.. Infine, ha comunicato al proponente che ai fini del prosieguo delle attività, previa presentazione entro 30 giorni dell’istanza di verifica di assoggettabilità di cui all’art. 19 del suddetto D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., era necessario richiedere ad ARPA Sicilia, congiuntamente alla Città Metropolitana, all’ASP e alla Soprintendenza BB.BB.AA. di Catania, di effettuare un sopralluogo al fine di verificare che la gestione dell’impianto, con particolare attenzione alle attività non sottoposte preventivamente alle procedure ambientali di cui al Titolo III della parte seconda del D.lgs. 152/2006, avvenga in condizioni di sicurezza con riguardo agli eventuali rischi sanitari, ambientali e per il patrimonio culturale”;
VISTO il Decreto del Dirigente Responsabile del Servizio 1 del D.R.A. n. 16 del 18/01/2021, recante provvedimento di assoggettabilità a verifica ex art. 19 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. ad esito della valutazione preliminare di cui all’art. 6 comma 9 del medesimo D.lgs. per il progetto
“Richiesta di ridimensionamento del quantitativo annuo dei rifiuti non pericolosi in relazione all’A.I.A. per un impianto di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi e non, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II nella Zona Industriale di Catania”, proponente Metal Ferro srl, con diffida ai sensi dell’art. 29 comma 2 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., dall’esercire l’impianto a condizioni diverse da quelle di cui agli elaborati progettuali presentati nell’ambito del procedimento di VIA di cui all’Ordinanza n. 1287 del 21/12/2005;
CONSIDERATO che in merito ai contenuti previsti per lo Studio Preliminare Ambientale dall’allegato IV bis alla parte seconda del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., il proponente nella documentazione prodotta afferma quanto segue;
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 8 a 45
Caratteristiche dell’impianto – L’impianto di gestione rifiuti in oggetto, ubicato in Contrada Palma nella zona industriale di Catania all’interno di un’area rettangolare estesa 28.000 m2, consta dei seguenti edifici:
un capannone della superficie di circa 1.600 m2 dedicato alla gestione dei RAEE e in parte allo stoccaggio, cernita e selezione dei metalli;
un corpo uffici della superficie di 233 m2 circa;
All’interno dell’impianto in esame sono svolte le seguenti operazioni di gestione rifiuti:
R4 e R13 di rottami ferrosi e non mediante selezione e cernita manuale e successivo adeguamento volumetrico tramite pressa-cesoia, per adeguamento alle specifiche tecniche previste dalle acciaierie;
R13 di rifiuti pericolosi e non;
D15 di rifiuti pericolosi e non;
R4 e R13 di cavi elettrici, attività svolta nel piazzale, con l’ausilio di un mulino trituratore, munito di separatore, per la separazione del rame e scarti di plastica e gomma;
R4 e R13 di RAEE, attività svolta all’interno di un capannone e consiste nello smontaggio e la messa in sicurezza delle componenti ambientalmente critici, il recupero dei metalli e dei componenti riutilizzabili. Per le apparecchiature contenenti CFC viene effettuata esclusivamente l’operazione R13 e successivo conferimento a ditte autorizzate al recupero.
Settore lavorazione metalli ferrosi
Nel settore dell’impianto dedicato alla lavorazione dei metalli ferrosi sono presenti:
n. 2 caricatori muniti di ragno per la movimentazione dei rottami;
n. 1 pressa cesoia elettrica.
In questo settore viene pure effettuata la fase lavorativa di tranciatura di metalli (rottami di grosse dimensioni) tramite l'impiego di una delle macchine operatrici tipo Sennebogen, in quanto viene montata, al posto della benna a polipo, una Cesoia da rottame con rotazione idraulica
Settore lavorazione RAEE
Le lavorazioni effettuate nel centro RAEE, sono le seguenti:
attività di messa in riserva (R13) effettuata al fine di sottoporre i rifiuti alle successive operazioni di recupero e comprende selezione e cernita, messa in sicurezza come definita al punto 4 dell'Allegato 3 del Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151 con asportazione di eventuali batterie, pile e altre componenti pericolose e ambientalmente critiche, disassemblaggio delle carcasse, smontaggio dei cablaggi elettrici e delle schede elettroniche, gomma, ecc., separazione delle parti metalliche da quelle non metalliche, separazione della frazione costituita da gomma e della frazione plastica per sottoporle alle successive operazioni di recupero di seguito indicate, separazione e cesoiatura dei rifiuti metallici per sottoporli alle successive operazioni di recupero di seguito indicate, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente;
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 9 a 45
attività di recupero (R4) di rifiuti metallici ferrosi e non al fine di inviare le MPS alle industrie metallurgiche;
attività di deposito preliminare (D15) di RAEE prima dello smaltimento presso impianti terzi autorizzati.
Tale sezione di impianto è costituita a sua volta dalle seguenti parti:
settore di conferimento e stoccaggio dei RAEE dismessi;
settore di messa in sicurezza;
settore di smontaggio dei pezzi riutilizzabili;
settore di stoccaggio delle componenti ambientalmente critiche;
settore di stoccaggio dei componenti e dei materiali recuperabili;
settore di stoccaggio dei rifiuti non recuperabili risultanti dalle operazioni di trattamento da destinarsi allo smaltimento.
Tutte le fasi vengono svolte all'interno di un capannone dotato di copertura, resistente alle intemperie come previsto al punto f) del paragrafo 1.2.2 dell'Allegato 2 al D.lgs. 151/2005. Inoltre, tutte le fasi si svolgono su superficie impermeabile cementata resistente all'attacco chimico dei rifiuti.
Lo stoccaggio dei rifiuti viene realizzato in modo da non modificarne le caratteristiche che comprometterebbero il successivo recupero.
I recipienti fissi e mobili, comprese le vasche ed i bacini utilizzati per lo stoccaggio dei rifiuti, posseggono adeguati requisiti di resistenza in relazione alle proprietà chimico-fisiche ed alle caratteristiche di pericolosità dei rifiuti stessi.
Quando lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi avviene in recipienti mobili questi sono provvisti di:
idonee chiusure per impedire la fuoriuscita del rifiuto stoccato;
dispositivi atti ad effettuare, in condizioni di sicurezza, le operazioni di riempimento e di svuotamento;
mezzi di presa per rendere sicure ed agevoli le operazioni di movimentazione.
La movimentazione e lo stoccaggio delle apparecchiature avvengono in modo tale da evitare ogni contaminazione del suolo.
Vengono adottate tutte le cautele per impedire il rilascio di fluidi pericolosi, la formazione degli odori e la dispersione di aerosol e di polveri. I rifiuti sono posti al coperto, in cassoni, fusti, o altro contenitore idoneo a contenerli, nonché in cumuli.
Il centro inoltre è dotato di sistema di raccolta per eventuali sversamenti di sostanze e/o liquido, collegato ad un impianto di depurazione.
Settore gestione rifiuti costituiti da trasformatori contaminati da PCB
L'attività di gestione rifiuti conto terzi comprende sia operazioni di smaltimento, riconducibili alla sezione di bonifica dei trasformatori contaminati da PCB, identificati dal codice CER 16 02 09*, sia trattamento di trasformatori fuori uso non contaminati da PCB, identificati dai codici C.E.R. 16 02
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 10 a 45
13* e 16 02 14. Tutte le strutture destinate all'attività di gestione rifiuti, sono collocate in una specifica area delimitata da recinzione metallica e posta all'interno del capannone di proprietà, chiuso sui lati e dotato di pavimento in battuto di cemento lisciato.
I trasformatori contenenti PCB > 50 ppm vengono sottoposti a trattamento di ''Decontaminazione"
che prevede i seguenti step successivi:
Deposito preliminare (D15) del trasformatore su grigliato posto su vasca di contenimento;
Ricondizionamento preliminare mediante svuotamento dell'olio contenuto nel trasformatore, tramite tubazione e caricamento serbatoio di stoccaggio, posizionato su grigliato posto su vasca di contenimento;
Trattamento chimico - fisico mediante lavaggio del trasformatore con olio elettricamente esausto ed esente da PCB;
Svuotamento dell'olio di lavaggio precedentemente immesso nei trasformatori, tramite tubazione su grigliato posto su vasca di contenimento ed eventuale recupero di metalli o di composti metallici, limitatamente a selezione, cernita e disassemblaggio.
I trasformatori non contaminati contenenti PCB < 50 ppm vengono sottoposti a trattamento di svuotamento dell'olio ed eventuale disassemblaggio o cernita per il recupero delle parti metalliche, mediante le seguenti fasi:
Messa in riserva di trasformatori pericolosi e non pericolosi su grigliato posto su vasca di contenimento.
Svuotamento dell'olio contenuto nei trasformatori tramite tubazione su grigliato posto su vasca di contenimento ed eventuale recupero di metalli o di composti metallici, limitatamente a selezione, cernita e disassemblaggio.
Settore gestione veicoli fuori uso
I requisiti di cui il centro è dotato, conformi al D.lgs. 209/2003, sono i seguenti:
area adeguata, dotata di superficie con pavimentazione di tipo industriale, impermeabile, dello spessore di 20/25 cm di calcestruzzo, armata con rete elettrosaldata, sull'intera area aziendale.
Inoltre, a presidiare le acque di dilavamento di detta area è presente un sistema di raccolta acque meteoriche ed un idoneo impianto di trattamento dei reflui;
l'impianto di trattamento possiede una viabilità interna adeguata sia per consentire una buona movimentazione, sia adeguate vie di fuga in caso di incidente;
sistemi di convogliamento delle acque meteoriche dotati di pozzetti per il drenaggio, vasche di raccolta e di decantazione, muniti di separatori per oli, adeguatamente dimensionati;
adeguato sistema di raccolta e di trattamento dei reflui, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente in materia ambientale e sanitaria;
deposito per le sostanze da utilizzare per l'assorbimento dei liquidi in caso di sversamenti accidentali e per la neutralizzazione di soluzioni acide fuoriuscite dagli accumulatori;
idonea recinzione lungo tutto il loro perimetro.
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 11 a 45
Il centro di raccolta è dotato di recinzione in calcestruzzo armato e pannelli prefabbricati di cemento armato posto su tutto il perimetro aziendale, tale recinzione riesce a minimizzare l'impatto visivo dell'impianto e la rumorosità verso l'esterno. È inoltre presente un sistema di controllo mediante telecamere a circuito chiuso h 24.
Scarichi idrici
L’impianto prevede due tipologie di scarico idrico:
reflui civili;
acque reflue meteoriche/dilavamento (derivanti dall’area di messa in riserva dei rottami metallici) e acque di prima pioggia (queste ultime provenienti dalle aree scoperte dell’insediamento ove non vi è deposito di materiali o lavorazioni specifiche, ma ove è probabile la contaminazione del suolo impermeabilizzato a causa di movimentazione/trasporto di materiali/rifiuti).
I reflui civili sono riferiti allo scarico in sottosuolo da vasca IMHOFF con subirrigazione, da impianti a servizio di due distinti gruppi di servizi igienici, uno per gli uffici (L1) ed uno per gli spogliatoi del capannone industriale (L2).
Nel piazzale scoperto vengono stoccati materiali ferrosi già in buona parte bonificati ossia senza componenti ad elevato rischio di rilascio di contaminanti, quali ad esempio blocchi motore o assimilabili, mentre le attività di autodemolizione vengono effettuate in apposita area coperta.
Le acque di prima pioggia che attraversano l’area di stoccaggio e lavorazione (piazzale scoperto), opportunamente intercettate da pozzetti sono convogliate in due vasche, previa grigliatura preliminare, e, dopo 48 ore di decantazione/disoleazione, sono sottoposte a trattamento finale con filtrazione su sabbia (quarzo) e finitura finale su carboni attivi. La quantità eccedente i primi 5 mm di pioggia viene smaltita, con un sistema di troppo pieno asservito a ciascuna vasca di decantazione/disoleazione, nel canale ASI adiacente lo stabilimento, tramite apposite condotte.
Le acque depurate sono smaltite nel canale pluviale consortile antistante (lato Sud). Tale scarico è qualitativamente inquadrato in Tab. 3 dell’All. 5 al D.lgs. 152/ 06, relativamente agli scarichi in corpi idrici superficiali.
Le vasche di raccolta (decantazione e disoleazione) sono a servizio dei due settori in cui è stato suddiviso lo stabilimento (settore Est e settore Ovest) ed hanno ognuna una capienza di 54 mc. Tali vasche sono state sovradimensionate, al fine di garantire una corretta gestione anche in momenti di particolare intensità piovosa. Il sistema prevede un troppo pieno per lo smaltimento delle acque in eccesso che confluisce nello stesso canale. I fanghi e gli oli che si originano dall'impianto di depurazione vengono stoccati e periodicamente smaltiti come rifiuti mediante ditte autorizzate.
Utilizzazione di risorse naturali
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 12 a 45
L’esercizio dell’impianto non attuerà l’utilizzo di risorse naturali a meno della fornitura di acqua tramite l’acquedotto che serve la Zona Industriale, con consumi stimati in circa 480 m3/anno di cui il 35% in impianto. L’utilizzo di tale risorsa avviene per i seguenti scopi:
uso antincendio (prove e ripristini) = 10%;
pulizie industriali degli ambienti di lavoro e delle “utilities” dell’impianto = 20%;
uso irriguo = 5%;
igienico/sanitario (inclusa utenza domestica dell’abitazione del custode dell’impianto) = 65%.
Produzione di rifiuti
Tutti i contenitori utilizzati per lo stoccaggio dei rifiuti sono periodicamente reimpiegati al momento in cui i rifiuti in deposito preliminare o messa in riserva sono conferiti agli impianti di destino finale. Quando vi sono dei contenitori (fusti, taniche ecc.) non più reimpiegabili gli stessi vengono conferiti, insieme ai rifiuti, agli impianti di smaltimento o recupero finale.
Periodicamente si producono i fanghi di decantazione dal sistema di depurazione delle acque di prima pioggia del piazzale esterno (destinato solo alle operazioni di transito degli automezzi di carico e scarico) e della rete fognaria dei reflui civili. Gli stessi previa caratterizzazione, ai sensi della vigente normativa in materia, verranno conferiti ad appositi impianti di smaltimento.
Le poche acque derivanti dal lavaggio della pavimentazione interna saranno raccolte, tramite apposita rete di drenaggio interna, in apposita vasca che sarà oggetto di svuotamento periodico, previa caratterizzazione, ai sensi della vigente normativa in materia, e conferimento ad appositi impianti di smaltimento.
I rifiuti prodotti indicativamente dallo stabilimento della Metal Ferro srl sono riportati nella tabella seguente:
Descrizione rifiuti Codice EER Operazione gestione rifiuti:
Deposito
temporaneo/Destinazione indicata in FIR toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce
08 03 17 080318 Deposito Temporaneo /R13
cere e grassi esauriti 120112* Deposito Temporaneo /D15
altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione 130208* Deposito Temporaneo /R13 oli isolanti o oli termoconduttori, contenenti PCB 130301* Deposito Temporaneo /R13 oli minerali isolanti e termoconduttori non clorurati 130307* Deposito Temporaneo /R13
altre emulsioni 130802* Deposito Temporaneo /D15
imballaggi in carta e cartone 150101 Deposito Temporaneo /R13
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 13 a 45
imballaggi in legno 150103 Deposito Temporaneo /R13
imballaggi metallici 150104 Deposito Temporaneo /R13
imballaggi in vetro 150107 Deposito Temporaneo /R13
imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o
contaminati da tali sostanze 150110* Deposito Temporaneo /D15
assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose
150202* Deposito Temporaneo /D10- D15
pneumatici fuori uso 160103 Deposito Temporaneo /R13
veicoli fuori uso, non contenenti liquidi né altre
componenti pericolose 160106 Deposito Temporaneo /R13
filtri dell'olio 160107* Deposito Temporaneo /R13
liquidi per freni 160113* Deposito Temporaneo /D15
liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose 160114* Deposito Temporaneo /D15
metalli ferrosi 160117 Deposito Temporaneo /R13
metalli non ferrosi 160118 Deposito Temporaneo /R13
plastica 160119 Deposito Temporaneo /R13
vetro 160120 Deposito Temporaneo /R13
componenti non specificati altrimenti 160122 Deposito Temporaneo /R13 trasformatori e condensatori contenenti PCB 160209* Deposito Temporaneo /D15 apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre
libere 160212* Deposito Temporaneo /D15
apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 12
160213* Deposito Temporaneo /D15
apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle
voci da 16 02 09 a 16 02 13 160214 Deposito Temporaneo /R4
componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi
da quelli di cui alla voce 16 02 15 160216 Deposito Temporaneo /R4-R13 rifiuti organici, contenenti sostanze pericolose 160305* Deposito Temporaneo /D15
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 14 a 45 gas in contenitori a pressione (compresi gli halon),
contenenti sostanze pericolose 160504* Deposito Temporaneo /R13 sostanze chimiche di scarto diverse da quelle di cui alle
voci 16 05 06, 16 05 07 e 16 05 08 160509 Deposito Temporaneo /R13
batterie al piombo 160601* Deposito Temporaneo /R4-R13
batterie al nichel-cadmio 160602* Deposito Temporaneo /R13
catalizzatori esauriti contenenti oro, argento, renio, rodio,
palladio, iridio o platino (tranne 16 08 07) 160801 Deposito Temporaneo /R13 soluzioni acquose di scarto, contenenti sostanze
pericolose 161001* Deposito Temporaneo /D15
soluzioni acquose di scarto, diverse da quelli di cui alla
voce 16 10 01 161002 Deposito Temporaneo /D9-
D15
mattonelle e ceramiche 170103 Deposito Temporaneo /R13
Legno 170201 Deposito Temporaneo /R13
rame, bronzo, ottone 170401 Deposito Temporaneo /R13
Alluminio 170402 Deposito Temporaneo /R13
Piombo 170403 Deposito Temporaneo /R13
Zinco 170404 Deposito Temporaneo /R13
ferro e acciaio 170405 Deposito Temporaneo /R13
metalli misti 170407 Deposito Temporaneo /R13
cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10 170411 Deposito Temporaneo /R3-R4- R13
terra e rocce, contenenti sostanze pericolose 170503* Deposito Temporaneo /D15 altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze
pericolose 170603* Deposito Temporaneo /D15
rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03
170904 Deposito Temporaneo /R13
metalli ferrosi 191202 Deposito Temporaneo /R13
plastica e gomma 191204 Deposito Temporaneo /D15
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 15 a 45
Vetro 191205 Deposito Temporaneo /R13
legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06 191207 Deposito Temporaneo /R13 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal
trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose
191211* Deposito Temporaneo /D10- D15
altri rifiuti (compresi materiali misti) 191212 Deposito Temporaneo /D1- D15
tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio 200121* Deposito Temporaneo /R13
fanghi delle fosse settiche 200304 Deposito Temporaneo /R13
Inquinamento e disturbi ambientali
Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera si distinguono le “convogliate” e le “diffuse”. Le emissioni in atmosfera convogliate individuate riguardano rispettivamente:
punti E1-E2-E5-E6-E7 – Mulino per rottami (non attivi);
punti E3-E4 – Trituratore e separatore dei materiali (attivo in maniera discontinua e occasionale).
Il sistema di abbattimento delle emissioni in uscita ai punti E3-E4 (polveri) è costituito da filtri, modulare con gruppo aspiro-filtrante.
Per quanto riguarda le emissioni diffuse, il rilascio di inquinanti in atmosfera è correlato, principalmente, alla presenza degli scarichi delle macchine operatrici dotate di motore diesel. Il materiale da trattare (rottami di ferro) è costituito da pezzature grossolane non polverulente; esso viene stoccato in cumuli e movimentato tramite caricatori semoventi “ragni”; non si ha di fatto un processo diretto di emissione di polveri.
Localizzazione del progetto
Il sito in questione ricade a sud dell’edificio etneo, nella porzione orientale della Piana di Catania, situata nel Blocco Palma 1 della Zona Industriale, in un’area compresa tra il mare Ionio, situato a circa 4 Km ad Est, il torrente Buttaceto 500 m a Nord, il Fiume Simeto 3 Km a Sud.
Il sito in esame, da quanto si evince dalla documentazione amministrativa in allegato e dagli strumenti urbanistici adottati, ricade totalmente in Zona industriale IRSAP (ex ASI), già individuata nel PRG vigente (cd. “Piccinato” del 1978) del Comune di Catania come “Zona industriale- portuale-ferroviaria”.
Il sito in esame, inoltre, non ricade in zona soggetta a vincolo idrogeologico né in Zona di Protezione Speciale (ZPS) né in Zone di Protezione Speciale, essendo il più vicino di tali siti ubicato a Sud ad una distanza di poco più di 2,3 Km in linea d’aria (id. ZSC ITA 070001
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 16 a 45
denominazione “Foce del Fiume Simeto e Lago Gornalunga” e ZPS ITA 070029denominazione
“Biviere di Lentini, tratto mediano e foce del Fiume Simeto e area antistante la foce”). In corrispondenza dei succitati siti Natura 2000 ricade anche la Riserva Naturale Orientata “Oasi del Simeto”, istituita con Decreto dell'Assessore al Territorio ed Ambiente del 14 marzo 1984.
In relazione ai vincoli paesaggistici lo stabilimento in esame è posto a circa 50 m da un’area a
“Livello di Tutela 1”, ossia all’art. 142, lettera c) del D.Lgs. 42/2004, per la presenza del corso d’acqua identificabile con il Canale Buttaceto. L’area in esame ricade all’interno del Paesaggio Locale n. 21 denominato “Area della pianura dei fiumi Simeto, Dittaino e Gornalunga”.
Il sito in esame non ricade direttamente in aree sottoposte a vincoli individuati dal Piano di Assetto Idrogeologico relativamente ai dissesti, alla pericolosità ed al rischio geomorfologico, alla pericolosità idraulica e al rischio idraulico per fenomeni di esondazione. Risulta, però, prossima (distanza di circa 10 m) alle seguenti aree di vincolo idraulico:
P2 - Pericolosità idraulica MODERATA;
R2 - Rischio idraulico MEDIO.
Per quanto riguarda la componente suolo e sottosuolo il territorio circostante il sito progettuale appare relativamente modificato dall'attività antropica di urbanizzazione degli ultimi decenni, che ha obliterato quasi del tutto gli originari tratti morfologici, impedendo in parte l’esplicarsi della naturale evoluzione geomorfologica dell’area. L’idrografia naturale di superficie, è di scarso interesse, essendo costituita, nel settore di stretto interesse, prevalentemente da un’apposita rete secondaria di raccolta e canalizzazione delle acque superficiali. Nell’area oggetto di studio sono affioranti terreni di natura argillosa, sabbioso-limosa con intercalati in modo del tutto irregolare, livelli limoso sabbioso e/o ghiaiosi. In considerazione delle condizioni morfologiche riscontrate, unitamente alle caratteristiche litologiche dei terreni affioranti, sono da escludere fenomeni di instabilità di tipo gravitativo che possano interessare il sito in oggetto o le aree ad esso adiacenti.
Dal punto di vista stratigrafico, il settore esaminato, presenta schematicamente dal basso:
Argille siltoso-marnose grigio azzurre (Pleistocene inferiore);
Calcareniti organogene e sabbie grossolane giallastre (panchina), con stratificazione incrociata;
Alluvioni terrazzate, Alluvioni recenti, attuali e depositi di spiaggia.
Data la natura dei terreni che la interessano, l’area indagata sia sede di falde acquifere. La loro alimentazione, oltre alle precipitazioni locali, proviene dai fiumi che incidono la piana e dai torrenti recenti o antichi che discendono dalle colline limitrofe. La morfologia del tetto del substrato impermeabile è caratterizzata da diverse depressioni allungate grosso modo in senso ovest-est, che condizionano la circolazione idrica sotterranea. La direzione generale dei deflussi sotterranei è quindi da ovest verso est, parallelamente allo sviluppo del reticolo idrografico.
La zona di studio (Zona Industriale) oggetto della presente relazione coincide con quella a maggiore trasmissività, con elevate caratteristiche di permeabilità e notevole spessore dei depositi alluvionali.
Una grossa percentuale di volumi d’acqua viene prelevata nel settore in cui ricade la zona
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 17 a 45
industriale. Ciò comporta un’accentuazione del deflusso della falda in tale settore, creando una morfologia freatica che evidenzia una sensibile zona di depressione rispetto al livello del mare, riscontrata in alcuni periodi fino da –15 m (dati di letteratura; Ferrara V., 1999) a -40 m (dati PPPC), che comporta tutti i fenomeni connessi quali aumenti della salinità per probabile infiltrazione del cuneo salino e deterioramento della qualità delle acque. La zona industriale a causa di tale depressione freatica non solo richiama le acque ad alto contenuto salino dalla fascia costiera marina, ma assume anche un ruolo di “trappola” per le risorse idriche defluenti da Ovest (lato monte), che implica il drenaggio e l’accumulo di tutte le sostanze idroveicolate, tra cui spiccano quelle indesiderabili.
Dal punto di vista idrogeologico, nell’area vasta si individuano falde superficiali di carattere effimero e di entità strettamente connessa con l'andamento pluviometrico, localizzate nei primi metri di sottosuolo. Le argille per la loro stessa litologia, non rappresentano sedi di rilievo per la circolazione sotterranea e sono scarsamente permeabili (K = 10-8 ÷ 10-9 cm/s). Indagini effettuate nei pressi del sito d’interesse progettuale hanno permesso di distinguere un acquifero multistrato costituito dalle alternanze dei depositi alluvionali recenti in cui si riscontra una prima falda, la cui soggiacenza si attesta tra 1,0 e 2,5 m di profondità da p.c., con variazioni influenzate dai regimi stagionali pluviali. Una seconda falda idrica, impostata nei livelli più sabbiosi e ghiaiosi più profondi, mostra il livello piezometrico a circa -27 m da p.c. (quota assoluta -20 m s.l.m.). Per quanto riguarda la vulnerabilità all’inquinamento delle falde contenute negli acquiferi summenzionati, il sito in esame ricade principalmente sui complessi limoso-argillosi con limitata possibilità di propagazione degli inquinanti per il continuo alternarsi degli orizzonti permeabili con livelli impermeabili. Il grado di vulnerabilità è, pertanto, basso.
Dal punto di vista del valore ecologico, il sito ricade in un’area senza alcuna valenza ecologica, circondato da ambiti classificabili da “medi” ad “alti”, corrispondenti a zone non ancora occupate da insediamenti industriali, con caratteristica di aree incolte a vegetazione spontanea. A Nord del sito d’interesse spicca il Canale Buttaceto classificato con un valore ecologico “molto alto”. L’area della zona industriale di Catania, in quanto territorio fortemente produttivo, oltre ad essere soggetta ad inquinamento, risulta fortemente depauperata dal punto di vista biotico ed alterata sotto il profilo abiotico. Essa infatti, per quanto riguarda gli aspetti vegetazionali, si presenta interessata da una copertura vegetale piuttosto rada e sovente alloctona: gli interventi di rimboschimento degli ultimi decenni hanno infatti visto l’utilizzo di specie arboree estranee all’area quali il Pino e l’Eucalipto.
Con riferimento all’Aggiornamento del Piano Regionale per la gestione dei rifiuti speciali in Sicilia (D.P.R.S. n. 10 del 21/04/2017), il proponente rileva che l’impianto della Metal Ferro Srl risulta esistente e comunque rispetta i criteri di localizzazione indicati nel suddetto strumenti di pianificazione di settore.
Relativamente alla conformità dell’impianto ai criteri localizzativi del D.lgs. 209/2003 e ss.mm.ii., il centro di raccolta in esame risulta essere coerente con quanto indicato all’Allegato 1 “Requisiti
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 18 a 45
relativi al centro di raccolta e all’impianto di trattamento dei veicoli fuori uso”, il proponente ha rilevato la conformità agli stessi. Inoltre, per quanto riguarda l’Aggiornamento del Piano Regionale per la gestione dei rifiuti speciali in Sicilia, il proponente dichiara che: “..omissis… non sussistono situazioni ostative per l’impianto in oggetto, in riferimento al sistema vincolistico del PRRS, mentre si riscontrano varie situazioni favorevoli alla sua localizzazione”.
Caratteristiche dell’impatto potenziale
Atmosfera – Relativamente alle emissioni in atmosfera il proponente rileva nello SPA che dai controlli effettuati in base al Piano di Monitoraggio e Controllo non sono risultati superamenti dei valori limite indicati nell’Allegato I alla parte quinta del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.. Per quel che concerne le emissioni diffuse di fatto non si ha un processo diretto di emissione di polveri in quanto i rifiuti trattati e movimentati sono costituite da pezzature grossolane non polverulente (rottami metallici) o stoccati in big-bag idoneamente chiusi per quel che concerne quelli polverulenti. Inoltre gli impianti di lavorazione presenti, compresi quelli atti alla frantumazione, sono tutti dotati di sistemi adeguati ad evitare la fuoriuscita di eventuali polveri prodotte.
Ambiente idrico – Relativamente all’impatto atteso sulla componente in esame, il proponente rileva nello SPA che le rilevazioni dello scarico dell’impianto in questione effettuate sulla base del PMC non hanno mostrato superamenti dei valori limite di emissione indicati in tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii..
Suolo e sottosuolo - Per quanto riguarda il suolo e il sottosuolo, il proponente evidenzia una situazione di basso impatto potenziale per i terreni, che, all’interno dell’impianto, sono protetti da una efficiente protezione impermeabile in cls industriale e da un adeguato sistema di collettamento delle acque meteoriche. In merito alle risorse idriche sotterranee, caratterizzate in corrispondenza del sito da una soggiacenza non elevata (circa 1÷2 m per la falda effimera sospesa superficiale e 27 m per quella profonda), le caratteristiche dell’acquifero delineano una situazione di vulnerabilità all’inquinamento bassa, che implica un basso rischio ambientale nel caso in cui avvengano sversamenti di contaminanti in corrispondenza di zone non protette da superfici impermeabili, situazione ben controllata nell’ambito dell’impianto in esame. Anche l’eventuale infiltrazione di inquinanti da reflui civili attraverso lo scarico in sottosuolo è ben controllata attraverso la presenza di un efficiente impianto di depurazione. Il proponente a tal riguardo riporta anche i risultati di una campagna di monitoraggio delle acque sotterranee, che hanno mostrato dei superamenti delle CSC di cui alla tabella 2 dell’allegato 5 alla parte quarta del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. per gli inquinanti solfati, nitriti, Boro, Alluminio, Ferro, Manganese e Nichel. Tali valori riscontrati risultano comunque conformi alla situazione generale del corpo idrico sotterraneo dell’area estesa (Zona Industriale e Piana di Catania) che comprende lo stabilimento monitorato, in considerazione degli studi condotti negli ultimi decenni a livello di pianificazione e programmazione.
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 19 a 45
Rumore - Per quanto riguarda le emissioni sonore, il proponente ha rilevato che le apparecchiature utilizzate nell’impianto per lo smaltimento e stoccaggio di rifiuti sono tali da non comportare i superamenti dei valori previsti dalla vigente normativa e che sono state realizzate delle barriere fonoassorbenti al fine di limitare ulteriormente il rumore emesso dall’impianto.
CONSIDERATO che con Ordinanza n. 1287 del 21/12/2005 il Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia ha rilasciato alla ditta Imprimet S.r.l. ai sensi del D.P.R. 12/04/1996 (oggi abrogato e sostituito dal Titolo III della parte seconda del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.) giudizio di compatibilità positivo per il progetto “Centro di raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il recupero dei materiali e la rottamazione dei veicoli a motore, rimorchi, simili e loro parti, nonché stoccaggio e cernita di rifiuti pericolosi e non, anche conto terzi, sito in C.da Palma – Zona industriale del comune di Catania”, dettando le seguenti prescrizioni:
1) le operazioni di deposito preliminare e di movimentazione dei rifiuti liquidi, dovranno essere effettuate secondo metodologie che escludano la possibilità degli sversamenti degli stessi;
2) lo stoccaggio dei rifiuti, sia all’interno sia all’esterno del capannone dovrà essere effettuato per tipologie omogenee;
3) dovrà essere evitata la vicinanza di tipologie di rifiuti che, in caso di sversamenti accidentali, possono causare effetti sinergici;
4) dovrà essere garantito il rispetto del D.P.R. 203/88 per quanto attiene alle eventuali emissioni gassose prodotte durante lo svolgimento dell’attività lavorativa;
5) dovrà essere garantito il rispetto del D.M. 447/95 per quanto attiene alle emissioni sonore;
CONSIDERATO che on Ordinanza n. 1288 del 21/12/2005 il Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia ha rilasciato alla ditta Imprimet S.r.l. ai sensi del D.lgs. 22/97 (oggi abrogato e sostituito dalla parte quarta del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.) ha approvato il progetto “Centro di raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il recupero dei materiali e la rottamazione dei veicoli a motore, rimorchi, simili e loro parti, nonché stoccaggio e cernita di rifiuti pericolosi e non, anche conto terzi, sito in C.da Palma – Zona industriale del comune di Catania” ed autorizzato l’esercizio dell’attività di gestione rifiuti in parola per i seguenti codici EER e con la seguente capacità massima di trattamento:
Rifiuti speciali (6.333 t/anno) 160103 pneumatici fuori uso
160106 veicoli fuori uso, non contenenti liquidi né altre componenti pericolose 160112 pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce 16 01 11
160115 liquidi antigelo diversi da quelli di cui alla voce 16 01 14 160116 serbatoi per gas liquido
Repubblica Italiana RegioneSiciliana
Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91
Commissione Tecnica Specialistica– CT15 RIF1243 - Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, sito in via Filippo Anfuso – Blocco Palma II della zona industriale di Catania.
pag. 20 a 45
160117 metalli ferrosi 160118 metalli non ferrosi 160119 Plastica
160122 componenti non specificati altrimenti 160199 rifiuti non specificati altrimenti
160801 catalizzatori esauriti contenenti oro, argento, renio, rodio, palladio, iridio o platino (tranne 16 08 07) 170401
170401 rame, bronzo, ottone 170402 Alluminio
170403 Piombo 170404 Zinco
170405 ferro e acciaio 170406 Stagno
170407 metalli misti Rifiuti pericolosi (1.559 t/anno) 130105* emulsioni non clorurate
130111* oli sintetici per circuiti idraulici 130113* altri oli per circuiti idraulici
130205* scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati 130206* scarti di olio sintetico per motori, ingranaggi e lubrificazione
130208* altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione 140601* clorofluorocarburi, HCFC, HFC
160104* veicoli fuori uso 160107* filtri dell'olio
160108* componenti contenenti mercurio 160109* componenti contenenti PCB
160110* componenti esplosivi (ad esempio «air bag») 160111* pastiglie per freni, contenenti amianto