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PROGETTO DI MODIFICA DI UN IMPIANTO ESISTENTE DI RECUPERO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI

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PROGETTO DI MODIFICA DI UN IMPIANTO ESISTENTE DI RECUPERO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI

E NON PERICOLOSI

per le operazioni di

R13, R12 e D15

sito in

Comune di Grisignano di Zocco (VI), Via dell’Industria n. 14

Domanda ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n°152/06 e s.m.i.

ELABORATO TITOLO ELABORATO DATA

PR.01 RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO Aprile 2021

REV. 00

PROPONENTE:

ARCA SRL

sede legale: via Germania 7int9, 35010 Vigonza (PD) sede operativa: via dell’Industria 14, 36040 Grisignano di Zocco (VI)

P.IVA: 05300610283 [email protected]

Sig.ra IRENE Lando

Legale Rappresentante

____________________________

con firma digitale STRUTTURA DI COORDINAMENTO DELLA COMMESSA:

Dott. CALORE Alessandro

Amministratore Unico

____________________________

con firma digitale PROGETTISTA ESTENSORE RESPONSABILE DELL’ELABORATO:

Dott. TREU Andrea

____________________________

con firma digitale GRUPPO DI LAVORO:

Dott.Alessandro Calore, Ing. Elisa Cassandro, Dott. Luca Rossini, Dott. Alessandro Romanato

EMISSIONE DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO NOTE

0.0 04/2021 EC AC-AT AT Prima emissione

Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore S.r.l. e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n. 633, art. 2575 e segg. C.C.)

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Sommario

1. PREMESSA ... 5

1.1 DATIIDENTIFICATIVIDELLADITTA ... 6

1.2 SINTESIDELLEMODIFICHE/PROGETTO ... 7

1.3 IDENTIFICAZIONEENTICOINVOLTI ... 9

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...10

2.1 SINTESIDEIDATITERRITORIALI ... 10

2.2 LOCALIZZAZIONEDELL’IMPIANTO ... 11

2.1 INQUADRAMENTOURBANISTICO ... 12

2.2 RETENATURA2000 ... 15

2.3 NONASSOGGETTAMENTOAVIA E VERIFICAALLAVIA ... 17

3. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ DI GESTIONE RIFIUTI ...23

3.1 OPERAZIONIDIRECUPERO ... 24

Operazione R13 - messa in riserva tal quale (rifiuti in ingresso e/o prodotti) e R13 funzionale al trattamento... 24

Operazione R12 – scambio di rifiuti preliminari al trattamento ... 24

3.2 OPERAZIONIDISMALTIMENTO ... 33

3.3 ORIGINEESTATOFISICODIRIFIUTISOTTOPOSTIALLEOPERAZIONIDIRECUPERO ... 33

3.4 SINTESIDELLEOPERAZIONIDITRATTAMENTO ... 38

3.5 QUANTITATIVIDIRIFIUTISOTTOPOSTIALL’ATTIVITÀDIRECUPERO ... 41

3.6 RIFIUTIPRODOTTIDALL’ATTIVITÀ ... 42

3.7 SINTESIDELLEGARANZIEFINANZIARIE ... 42

4. DESCRIZIONI DEI CONTROLLI DI PROCESSO ...44

4.1 ANALISIRIFIUTICONFERITI ... 44

4.2 ANALISIRIFIUTIPRODOTTI ... 44

5. DESCRIZIONE DEI MACCHINARI E ATTREZZATURE UTILIZZATE ...45

5.1 AUTOMEZZI ... 45

5.2 MACCHINARIEATTREZZATURE ... 45

5.3 MATERIEPRIMEEPRODOTTIAUSILIARI ... 46

6. DESCRIZIONI DEI OPERE EDILIZIE E AREE DI STOCCAGGIO ...47

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6.1 STRUTTUREEDILIZIE ... 47

6.2 UTILIZZODELLESUPERFICI... 48

AREE COPERTE ... 49

AREE SCOPERTE ... 50

7. PRESIDI AMBIENTALI E DI SICUREZZA A SERVIZIO DELL’ATTIVITÀ ...51

7.1 SISTEMADIRACCOLTAETRATTAMENTODELLEACQUEMETEORICHE ... 51

7.2 SISTEMIDIGESTIONEDELLEEMISSIONIINATMOSFERA ... 51

7.3 SISTEMIDIABBATTIMENTODELLEEMISSIONISONORE ... 51

7.4 SISTEMIDIPROTEZIONEANTINCENDIO ... 52

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1. PREMESSA

La ditta ARCA S.r.l. con sede legale in via Germania 7 int. 9 -35010- Vigonza (PD) e sede operativa in via Dell’Industria n. 14 -36040- Grisignano di Zocco (VI), C.F. e P.IVA 05300610283 (d’ora in avanti per brevità ARCA), gestisce un impianto di recupero (messa in riserva, selezione e cernita e deposito preliminare) di rifiuti speciali non pericolosi e stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi (rifiuti di carta e cartone, rifiuti di legno e sughero, rifiuti di plastica, imballaggi, R.A.E.E., rifiuti ceramici ed inerti, cavi elettrici, materiale isolante, rifiuti urbani non domestici) mediante operazioni R12, R13 e D15 di cui agli allegati B e C alla Parte IV del D.Lgs. n. 152/06 s.m.i..

L’esercizio dell’impianto è attualmente legittimato Determinazione n. 1639 del 31/12/2020, con validità fino al 27/02/2024, e prevede una capacità complessiva di trattamento (R13 e D15) pari a 25.000 t/anno di cui 100 t/a di rifiuti pericolosi e una capacità di stoccaggio istantaneo pari a 100t di cui 9t di rifiuti pericolosi. I rifiuti prodotti dall’attività in stoccaggio sono pari a 126,5t.

La presente relazione è redatta ai sensi della DGRV 2966/2006 a corredo dell’istanza di autorizzazione ai sensi dell’art.

208 del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii..

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1.1 DATI IDENTIFICATIVI DELLA DITTA I dati identificativi sono riportati nella tabella sottostante:

Tabella 1 – Dati identificativi della Ditta ARCA S.R.L. e dell’attività.

Ditta: ARCA S.R.L.

Sede Legale: Via Germania n.7 I. 9 – 35010 VIGONZA (PD)

Sede Operativa – Sede Impianto in Progetto: Via Dell’Industria n.14 – 36020 GRISIGNANO DI ZOCCO (VI)

C.F. e Partita IVA: 05300610283

N. iscrizione Registro Imprese: 05300610283

REA: PD – 458482

Telefono: 049 8953252

Indirizzo Legalmail: [email protected]

Numero di addetti: Fissi: n. 1 – Giornalieri: n. 0 – Turnisti: n. 0 – cooperativa: n. 9

Legale Rappresentante: LANDO Irene

Luogo e data di nascita: Piove di Sacco (PD), 16/05/1985

Residenza: via Piave 21, 30010 Campolongo Maggiore (VE)

Codice fiscale: LNDRI85E56G693D

Responsabile Tecnico Impianto: LANDO Irene

Luogo e data di nascita: Piove di Sacco (PD), 16/05/1985

Residenza: via Piave 21, 30010 Campolongo Maggiore (VE)

Codice fiscale: LNDRI85E56G693D

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1.2 SINTESI DELLE MODIFICHE/PROGETTO

La presente richiesta di modifica dell’autorizzazione ai sensi dell’Art. 208 del D.Lgs 152/06, rispetto a quanto attualmente autorizzato, prevede l’inserimento di una nuova linea di trattamento rifiuti di un nuovo codice dell’EER 03 03 07, l’inserimento dell’operazione R12MIX (miscelazione per merceologia), e l’aumento della potenzialità di trattamento (per effetto della nuova linea). Nel dettaglio:

OPERAZIONI GESTIONALI

 la riorganizzazione e dislocazione delle aree di stoccaggio e trattamento;

 l’inserimento dell’operazione R12MIX finalizzata alla miscelazione dei rifiuti non in deroga all’art.187 per filiera merceologica;

 l’inserimento, di una nuova linea per il trattamento dei rifiuti da cartiere, ed in particolare la “treccia di cartiera (pulper)”, identificata dal CER 03 03 07 “scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone”, tramite l’installazione di nuova linea costituita dai seguenti macchinari:

- n.1 trituratore;

- n. 1 mulino a martelli;

- n. 1 tamburo magnetico;

- n. 1 separatore densimetrico ad aria con sistema a zig-zag;

- n. 6 nastri trasportatori;

 l’installazione di un nuovo trituratore a servizio della nuova linea di selezione e cernita di cui sopra;

 l’aumento della potenzialità dell’impianto, come di seguito riassunto:

STATO DI FATTO STATO DI PROGETTO

ANNUALE

(t/a) GIORNALIERA

(t/g) ANNUALE

(t/a) GIORNALIERA (t/g) POTENZIALITÀ

TOTALE OPERAZIONI (R13, R12,

D15) 25.000 100 50.000 200

SOTTOLIMITI pericolosi 100 9 100 9 (picco massimo)

operazione D15 30 (picco massimo)

NON PERICOLOSO

(t)

PERICOLOSO

(t) NON

PERICOLOSO (t) PERICOLOSO (t) QUANTITATIVO

MASSIMO DI RIFIUTI IN STOCCAGGIO

(t)

GESTIONE ATTIVITÀ

R13/D15 100 di cui 9 200 di cui 9

PRODOTTI DA

ATTIVITÀ 126,5 210

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L’aumento del quantitativo in stoccaggio è dovuto al diverso (superiore) peso specifico del nuovo rifiuto in ingresso. Infatti a fronte di un peso medio di 5 ton a cassone del rifiuto da disimballaggio merce (che rappresenta la maggioranza del flusso in ingresso ad oggi autorizzato), il rifiuto CER 03 03 07 “treccia di cartiera” ha un peso specifico di 16 ton a cassone.

Riguardo invece all’aumento del quantitativo riferito alla potenzialità di trattamento, questo è dovuto alla nuova linea di trattamento della treccia da pulper, ed è possibile per il fatto che la linea lavora in orario notturno.

REVAMPING DEI PRESIDI

Con la modifica proposta la ditta ha deciso di investire nell’upgrade dei presidi dell’impianto a servizio dell’operatività, ed in particolare:

 interventi di pulizia, verifica e manutenzioni della rete di captazione e collettamento delle acque meteoriche insistenti sul piazzale e accertamento dell’idoneità di trattamento delle acque prima del loro scarico in pubblica fognatura;

 l’installazione di due nuovi sistemi di filtraggio per il trattamento delle emissioni in atmosfera:

- n. 1 filtro scrubber, a servizio della nuova linea di trattamento rifiuti precedentemente menzionato - n. 1 filtro a maniche a presidio del trituratore esistente;

 interventi di settaggio dell’impianto antincendio.

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1.3 IDENTIFICAZIONE ENTI COINVOLTI

Gli Enti competenti identificati per il rilascio di pareri, nulla osta, concessioni, autorizzazioni e assensi, necessari per la presente richiesta di autorizzazione sono riportati nella tabella sottostante:

Tabella 2 – Enti Competenti identificati

ENTE PARERI E/O AUTORIZZAZIONI ESITO E/O RICHIESTA

Provincia di Vicenza Autorizzazione Ordinaria gestione rifiuti

(art.208 D.Lgs 152/06) oggetto della presente domanda

ARPAV Parere su autorizzazione Ordinaria gestione rifiuti

(art.208 D.Lgs 152/06) oggetto della presente domanda

Comune di Grisignano di Zocco

Permesso di Costruire

(D.P.R. 380/2001) impianto esistente

Nulla Osta Acustico (art. 8, c.8 L.N. 447/1995)

oggetto della presente domanda (presentata valutazione previsionale acustica)

VVF Verifica Attività Soggetta alle Visite e ai Controlli di Prevenzione Incendi

(D.P.R. 151/2011) in corso (procedimento settoriale)

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2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

2.1 SINTESI DEI DATI TERRITORIALI

Nella tabella seguenti si riporta la sintesi dei dati territoriali:

Tabella 3 – Identificazione dati territoriali

Comune di localizzazione: Grisignano di Zocco

Ubicazione del Progetto: via dell’Industria 14, 36040 Grisignano di Zocco

Estremi Catastali: Foglio 16, mappale 289

Destinazione Urbanistica: ZONA D1 – INDUSTRIALE-ARTIGIANALE DI COMPLETAMENTO

Destinazione Urbanistica delle aree confinanti:

Nord: ZONA D1 – INDUSTRIALE-ARTIGIANALE DI

COMPLETAMENTO

Sud: ZONA E2 – AGRICOLA PRIMARIA

Ovest: ZONA D1 – INDUSTRIALE-ARTIGIANALE DI

COMPLETAMENTO

Est: AREE PER PARCHEGGI PUBBLICI

Distanze dell’area di progetto/impianto:

da civili abitazioni isolate:

c.a. 83 m ad est (dal confine di proprietà)

c.a.101 m ad est (dal capannone all’interno del quale vengono effettuate le attività di lavorazione)

da zone residenziali: c.a. 305 m (dal confine di proprietà) da impianti produttivi o

commerciali “sensibili” c.a. 493 m (azienda agricola - dal confine di proprietà)

Vincoli:

Ambientali -

Paesaggistici (D.Lgs. n. 42/04) - Urbanistici “significativi” -

Altri Vincoli -

Aree protette interessate: Nessuna

DIMENSIONI IMPIANTO (STATO DI PROGETTO) Superficie reale dell’impianto: 4.809 mq (28 mq occupati dal muro di recinzione) Superficie aree scoperte: 2.518 mq

Superficie aree coperte: 2.263 mq

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2.2 LOCALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO

Il sito si colloca alle propaggini settentrionali del territorio comunale di Grisignano di Zocco, all’interno di una fascia di territorio ricompresa, tra la linea ferroviaria Milano-Venezia e l’Autostrada A4 Milano-Venezia.

Il contesto territoriale è quello tipico delle aree industriali-artigianali che sorgono nei pressi dei raccordi viabilistici, caratterizzato dalla presenza di diverse tipologie insediative prevalentemente produttive, commerciali, artigianali con una minima presenza di tessuto residenziale. l’area è racchiusa tra terreni a destinazione agricola a sud-est e nord-est. Il sito si colloca ad una quota media di circa 22 m s.l.m. e la morfologia nell’intorno è sostanzialmente pianeggiante.

Figura 1 – Foto Satellitare con identificazione dell’area oggetto di intervento – fonte Google Earth

Per l’ubicazione dell’area si fa riferimento alla Carta Tecnica Regionale della Regione Veneto – scala 1:5.000, Sezioni 126094 “Grisignano di Zocco, 126091 “Poiana di Granfion”.

L’area è catastalmente censita in Comune di Grisignano di Zocco al foglio 16, mapp. 289.

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Figura 2 – Particolare Estratto di Mappa Catastale con identificazione dell’area oggetto di intervento.

Il sito, avente pianta a forma di trapezio rettangolo, confina:

• a nord e ad ovest con aree a destinazione industriale-artigianale;

• ad est con un terreno attualmente incolto, che dalle previsioni della pianificazione locale verrà destinato a parcheggi pubblici da realizzare a livello stradale;

• a sud, con il tracciato della SP23 e oltre con terreni a destinazione agricola.

La viabilità di avvicinamento principale è costituita da via dell’Industria e da via del lavoro che convergono verso l’area d’impianto e servono tutta l’area interna della zona industriale.

Questa si raggiunge per mezzo della Strada Provinciale 23, che scorre sull’asse est-ovest, da Grisignano di Zocco a Campodoro, a sud dell’area in esame.

2.1 INQUADRAMENTO URBANISTICO

Relativamente alla pianificazione urbanistica di livello locale, il P.A.T. del Comune di Grisignano di Zocco, approvato in Conferenza di Servizi del 14/06/2016 inquadra il sito all’interno dei tematismi, vincoli ed invarianti di seguito indicati:

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• CARTA DEI VINCOLI: a nord del sito è presente il tracciato, tombato, di un corso d’acqua la cui fascia di rispetto (10 m) cade all’esterno del sito;

Figura 3 – Particolare Carta dei Vincoli con identificazione dell’area oggetto di verifica.

• CARTA DELLE INVARIANTI: nell’intorno del sito sono individuate invarianti di natura paesaggistica definite come “siepi e filari alberati” e “linee ferroviarie storiche”, nessuna delle quali comprese o confinanti con l’area in esame;

Figura 4 – Particolare Carta delle Invarianti con identificazione dell’area oggetto di verifica.

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• CARTA DELLE FRAGILITÀ: Il sito è incluso all’interno delle aree “Idonee”;

Figura 5 – Particolare Carta delle Fragilità con identificazione dell’area oggetto di verifica.

• CARTA DELLA TRASFORMABILITÀ:

 il sito è incluso fra le “Aree di urbanizzazione consolidata – Attività economiche non integrabili con la residenza”;

 il sito confina con un lotto identificato dalla dicitura “Servizi di interesse comune di maggior rilevanza di progetto” per la quale il Piano degli Interventi prevederà indicazioni più specifiche;

Figura 6– Particolare Carta della Trasformabilità con identificazione dell’area oggetto di verifica.

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Per quanto concerne il Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Grisignano di Zocco, la cui quinta variante è in vigore dal 30/03/2020, il sito oggetto del presente studio viene inserito fra le aree a destinazione “ZONA D1 – industriale- artigianale di completamento”.

Nell’immediato intorno si collocano:

• sul lato nord aree rientranti nella ZONA D1 – industriale-artigianale di completamento;

• sul lato sud aree rientranti nella ZONA E2 – agricola primaria;

• sul lato ovest aree rientranti nella ZONA D1 – industriale-artigianale di completamento;

• sul lato est aree per parcheggi pubblici;

Per il puntuale inquadramento dei vincoli e delle invarianti contenute negli strumenti di pianificazione locale si rinvia agli Elaborati PT.02.rev00_Inquadramento urbanistico e PT.03.rev00_Inquadramento territoriale.

Figura 7 – Particolare Tav. 2.3 del P.I. del Comune di Grisignano di Zocco con identificazione dell’area oggetto di verifica.

2.2 RETE NATURA 2000

Per quanto concerne l’ambito naturalistico, il sito della ditta ARCA Srl si colloca a circa 8,3 km in linea d’aria dalla SIC IT3220037 “Colli Berici” in direzione ovest, a 8,9 km dalla SIC IT3260018 “Grave e zone umide del Brenta" in direzione nord-est, a circa 10,4 km dalla SIC/ZPS IT3220005 “Ex cave di Casale - Vicenza" in direzione nord-ovest, e a circa 10,4 km dalla SIC/ZPS IT3260017 “Colli Euganei – Monte Lozzo - Monte Ricco” in direzione sud. In considerazione della distanza e della tipologia dell’impianto è da ritenersi esclusa, per ogni componente ambientale, qualsiasi forma di impatto generato dal progetto sugli habitat e sulle specie presenti nei siti SIC/ZPS.

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Figura 8 – Distanza dell’area dalle aree inserite nella Rete Natura 2000 (rielaborazione grafica). – fonte Geoportale Nazionale

Tabella 4 – Siti della Rete Natura 2000 individuati in un intorno di circa 15 km dal sito

SITO RETE NATURA 2000 ESTENSIONE SITO COMUNE DISTANZA DA

STABILIMENTO SIC

IT3220037: Colli Berici 12.905,63 ha Vari (comune più vicino al territorio di Grisignano di Zocco: Comune di Longare)

Circa 8,3 km a sud SIC

IT3260018: Grave e zone umide del Brenta

3.847,95 ha

Vari (comune più vicino al territorio di Grisignano di Zocco: Comune di Piazzola

sul Brenta)

circa 9,3 km a sud SIC

IT3220040: Bosco di Dueville e risorgive limitrofe

714,70 ha Vari (comune più vicino al territorio di

Grisignano di Zocco: Longare) 8,6 km SIC/ZPS

IT3220005: Ex cave di Casale - Vicenza 36,21 ha Vicenza circa 10,4 km

a nord-ovest

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2.3 NON ASSOGGETTAMENTO A VIA e VERIFICA ALLA VIA

Nella tabella sottostante si riportano le fattispecie progettuali per le quali si attiva la richiesta di Verifica alla VIA e Verifica di Assoggettabilità alla VIA, tutte non applicabili al caso in esame.

Tabella 5 – Sintesi soglie VIA

ALLEGATO III, Parte Seconda (D.Lgs 152/06)

ALLEGATO A1

(L.R.4/2016) ASSOGGET-

TABILÀ

p.to m)

Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato B, lettere D1, D5, D9, D10 e D11, ed all'allegato C, lettera R1, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

p.to m)

Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato B, lettere D1, D5, D9, D10 e D11, ed all'allegato C, lettera R1, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ad eccezione delle discariche per rifiuti urbani pericolosi (operazioni D1 e D5) e degli impianti di trattamento di rifiuti urbani pericolosi (operazione D9);

Regione

NO

Discariche per rifiuti urbani pericolosi (operazioni D1 e D5) e impianti

di trattamento di rifiuti urbani pericolosi (operazione D9); Provincia

p.to n)

Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità superiore a 100 t/giorno, mediante operazioni di incenerimento o di trattamento di cui all'allegato B, lettere D9, D10 e D11, ed allegato C, lettera R1, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

p.to n)

Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità superiore a 100 t/giorno, mediante operazioni di incenerimento o di trattamento di cui all'allegato B, lettere D9, D10 e D11, ed allegato C, lettera R1, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.

152 ad eccezione degli impianti di trattamento di rifiuti urbani non pericolosi (operazione D9);

Regione

NO

Impianto di smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi, con capacità superiore a 100 t/giorno, mediante operazioni di trattamento di cui all'allegato B, lettera D9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;

Provincia

p.to o)

Impianti di smaltimento dei rifiuti non pericolosi mediante operazioni di raggruppamento o ricondizionamento preliminari e deposito preliminare, con capacità superiore a 200 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettere D13 e D14, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152).

p.to o)

Impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi mediante operazioni di raggruppamento o ricondizionamento preliminari e deposito preliminare, con capacità superiore a 200 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettere D13 e D14, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152);

Regione Impianti di smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi mediante NO

operazioni di raggruppamento o ricondizionamento preliminari e deposito preliminare, con capacità superiore a 200 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettere D13 e D14, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152);

Provincia

p.to p)

Discariche di rifiuti urbani non pericolosi con capacità complessiva superiore a 100.000 m3 (operazioni di cui all'allegato B, lettere D1 e D5, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152); discariche di rifiuti speciali non pericolosi (operazioni di cui all'allegato B, lettere D1 e D5, della parte quarta del decreto legislativo 152/2006), ad esclusione delle discariche per inerti con capacità complessiva sino a 100.000 m3.

p.to p)

discariche di rifiuti speciali non pericolosi (operazioni di cui all'allegato

B, lettere D1 e D5, della parte quarta del decreto legislativo n. 152/2006) Regione

discariche di rifiuti urbani non pericolosi con capacità complessiva NO

superiore a 100.000 m3 (operazioni di cui all'allegato B, lettere D1 e D5,

della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152); Provincia

discariche per inerti con capacità complessiva superiore a 100.000 m3; Provincia

p.to q)

Impianti di smaltimento di rifiuti non pericolosi mediante operazioni di deposito preliminare, con capacità superiore a 150.000 m3 oppure con capacità superiore a 200 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettera D15, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152).

p.to q)

Impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi mediante operazioni di deposito preliminare, con capacità superiore a 150.000 m3 oppure con capacità superiore a 200 t/giorno (operazione di cui all'allegato B, lettera D15, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) ad esclusione degli impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi realizzati nel luogo di produzione per i rifiuti ivi prodotti o per i rifiuti prodotti anche in altri impianti o stabilimenti purché appartenenti alla medesima impresa;

Regione NO

Impianti di smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi mediante operazioni di deposito preliminare, con capacità superiore a 150.000 m3 oppure con capacità superiore a 200 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettera D15, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) e impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi mediante operazioni di deposito preliminare, con capacità superiore a 150.000 m3 oppure con capacità superiore a 200 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettera D15, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) realizzati nel luogo di produzione per i rifiuti ivi prodotti o per rifiuti prodotti anche in altri impianti o stabilimenti purché appartenenti alla medesima impresa;

Provincia

NO

(operazione D15 è sottosoglia

ed evento occasionale)

(18)

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Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore Srl e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n°633, art. 2575 e segg. C.C.) ALLEGATO III, Parte Seconda

(D.Lgs 152/06)

ALLEGATO A1

(L.R.4/2016) ASSOGGET-

TABILÀ

p.to r)

Impianti di depurazione delle acque con potenzialità superiore a 100.000 abitanti equivalenti.

p.to r)

In tutti gli altri casi Regione

Se gestiti da imprese private, per conto proprio, annessi agli NO

insediamenti produttivi per il trattamento dei reflui liquidi ivi prodotti Provincia

p.to ag)

Ogni modifica o estensione dei progetti elencati nel presente allegato, ove la modifica o l’estensione di per sé sono conformi agli eventuali limiti stabiliti nel presente allegato.

p.to ag)

ag) Ogni modifica o estensione dei progetti elencati nel presente allegato, ove la modifica o l'estensione di per sé sono conformi agli eventuali limiti stabiliti nel presente allegato.

competenza regionale o provinciale in virtù di quanto previsto dal presente allegato per la tipologia di progetto oggetto di modifica o estensione

NO

Tabella 6 – Sintesi soglie VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ ALLA VIA

ALLEGATO IV, Parte Seconda (D.Lgs 152/06)

ALLEGATO A2

(L.R.4/2016) ASSOGGET-

TABILÀ

p.to 7.r)

impianti di smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi, mediante operazioni di incenerimento o di trattamento, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettere D2 e da D8 a D11, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.

152); impianti di smaltimento di rifiuti non pericolosi, mediante operazioni di raggruppamento o di ricondizionamento preliminari, con capacità massima complessiva superiore a 20 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettere D13 e D14 del decreto legislativo 152/2006);

p.to 7.r)

Impianti di smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi, mediante operazioni di incenerimento, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettere D10 e D11, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152); impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, mediante operazioni di raggruppamento o di ricondizionamento preliminari, con capacità massima complessiva superiore a 20 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettere D13 e D14 del decreto legislativo 152/2006);

Regione Impianti di smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi, mediante operazioni di NO

trattamento, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettere D2, D8 e D9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152); impianti di smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi, mediante operazioni di raggruppamento o di ricondizionamento preliminari, con capacità massima complessiva superiore a 20 t/giorno (operazioni di cui all’allegato B, lettere D13 e D14 del decreto legislativo 152/2006);

Provincia

p.to 7.s)

impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di incenerimento o di trattamento (operazioni di cui all'allegato B, lettere D2 e da D8 a D11, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.

152);

p.to

7.s) Regione NO

p.to 7.t)

impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi mediante operazioni di deposito preliminare con capacità massima superiore a 30.000 m3 oppure con capacità superiore a 40 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettera D15 della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.

152);

p.to 7.t)

Impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi mediante operazioni di deposito preliminare con capacità massima superiore a 30.000 m3 oppure con capacità superiore a 40 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettera D15 della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) ad esclusione degli impianti realizzati nel luogo di produzione per i rifiuti ivi prodotti o per rifiuti prodotti anche in altri impianti o stabilimenti purché appartenenti alla medesima impresa;

Regione NO

(operazione D15 è sottosoglia

ed evento occasionale) Impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi mediante operazioni di

deposito preliminare con capacità massima superiore a 30.000 m3 oppure con capacità superiore a 40 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettera D15 della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152), realizzati nel luogo di produzione per i rifiuti ivi prodotti o per i rifiuti prodotti anche in altri impianti o stabilimenti purché appartenenti alla medesima impresa;

Provincia

p.to 7.u)

discariche di rifiuti urbani non pericolosi con capacità complessiva inferiore ai 100.000 m3 (operazioni di cui all'allegato B, lettere D1 e D5, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152);

Regione NO

p.to 7.v)

impianti di depurazione delle acque con potenzialità superiore a 10.000 abitanti equivalenti;

p.to 7.v)

In tutti gli altri casi Regione

Se gestiti da imprese private, per conto proprio, annessi agli insediamenti produttivi NO

per il trattamento dei reflui liquidi ivi prodotti Provincia

p.to 7z.a)

Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato B, lettere D2, D8 e da D13 a D15, ed all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;

p.to 7z.a)

Impianti di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato B, lettere D2, D8 e da D13 a D15, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ad esclusione degli impianti di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi (operazione D15), realizzati nel luogo di produzione per i rifiuti ivi prodotti o per i rifiuti prodotti anche in altri impianti o stabilimenti purché della medesima impresa;

Regione NO

(19)

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Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore Srl e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n°633, art. 2575 e segg. C.C.) ALLEGATO IV, Parte Seconda

(D.Lgs 152/06)

ALLEGATO A2

(L.R.4/2016) ASSOGGET-

TABILÀ Impianti di smaltimento di rifiuti urbani pericolosi mediante operazioni di cui

all’allegato B, lettere D2, D8 e da D13 a D15, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e di rifiuti speciali pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato B, lettera D15 della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, realizzati nel luogo di produzione per i rifiuti ivi prodotti o per i rifiuti prodotti anche in altri impianti o stabilimenti purché della medesima impresa;

Provincia NO

p.to

7z.a1) Impianti di recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.

152. Provincia NO

p.to 7z.b)

Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

p.to 7z.b)

Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti speciali e urbani non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettera R1, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Regione Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti speciali e urbani non pericolosi, con NO

capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.

152.

Provincia

p.to 8c)

centri di raccolta, stoccaggio e rottamazione di rottami di ferro, autoveicoli e simili con superficie superiore a 1 ettaro;

p.to

8c) Provincia NO

p.to 8t)

modifiche o estensioni di progetti di cui all’allegato III o all’allegato IV già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni negative sull’ambiente (modifica o estensione non incluse nell’allegato III)

p.to 8t) Competenza regionale o provinciale in virtù di quanto previsto dal presente allegato

per la tipologia di progetto oggetto di modifica o estensione NO

(20)

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Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore Srl e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n°633, art. 2575 e segg. C.C.)

Tabella 7– Sintesi soglie AIA

ALLEGATO VIII Parte Seconda

(D.Lgs 152/06) ALLEGATO B

(L.R.4/2016) ASSOGGET-

TABILÀ

5.1

Lo smaltimento o il recupero di rifiuti pericolosi, con capacità di oltre 10 Mg al giorno, che comporti il ricorso ad una o più delle seguenti attività:

a) trattamento biologico;

b) trattamento fisico-chimico;

c) dosaggio o miscelatura prima di una delle altre attività di cui ai punti 5.1 e 5.2;

d) ricondizionamento prima di una delle altre attività di cui ai punti 5.1 e 5.2;

e) rigenerazione/recupero dei solventi;

f) rigenerazione/recupero di sostanze inorganiche diverse dai metalli o dai composti metallici;

g) rigenerazione degli acidi o delle basi;

h) recupero dei prodotti che servono a captare le sostanze inquinanti;

i) recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori;

j) rigenerazione o altri reimpieghi degli oli;

k) lagunaggio.

5.1.a.

Il recupero di rifiuti pericolosi, con capacità di oltre 10 Mg al giorno, che comporti il ricorso ad una o più delle seguenti attività:

a) trattamento biologico (R3, R5);

c) dosaggio o miscelatura prima di una delle attività elencate al presente punto 5.1a e di recupero del punto 5.2 (R12);

d) ricondizionamento prima di una delle attività elencate al presente punto 5.1a e di recupero del punto 5.2 (R12);

e) rigenerazione/recupero dei solventi (R2);

f) rigenerazione/recupero di sostanze inorganiche diverse dai metalli o dai composti metallici (R5);

g) rigenerazione degli acidi o delle basi (R6);

h) recupero dei prodotti che servono a captare le sostanze inquinanti (R7);

i) recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori (R8);

j) rigenerazione o altri reimpieghi degli oli (R9)

Provincia NO

5.1.b

Lo smaltimento di rifiuti pericolosi, con capacità di oltre 10 Mg al giorno, che comporti il ricorso ad una o più delle seguenti attività:

a) trattamento biologico (D8, D2);

b) trattamento fisico-chimico (D9);

c) dosaggio o miscelatura prima di una delle altre attività elencate al presente punto 5.1.b. e di smaltimento del punto 5.2 (D13);

d) ricondizionamento prima di una delle altre attività elencate al presente punto 5.1.b. e 5.2 (D14);

k) lagunaggio (D4)

Regione NO

5.2

Smaltimento o recupero dei rifiuti in impianti di incenerimento dei rifiuti o in impianti di coincenerimento dei rifiuti:

a) per i rifiuti non pericolosi con una capacità superiore a 3 Mg all'ora;

b) per i rifiuti pericolosi con una capacità superiore a 10 Mg al giorno.

5.2

Smaltimento (D10, D11) o recupero (R1) dei rifiuti in impianti di incenerimento dei rifiuti o in impianti di coincenerimento dei rifiuti:

a) per i rifiuti non pericolosi con una capacità superiore a 3 Mg all'ora;

b) per i rifiuti pericolosi con una capacità superiore a 10 Mg al giorno.

Regione

NO

5.3

a) Lo smaltimento dei rifiuti non pericolosi, con capacità superiore a 50 Mg al giorno, che comporta il ricorso ad una o più delle seguenti attività ed escluse le attività di trattamento delle acque reflue urbane, disciplinate al paragrafo 1.1 dell'Allegato 5 alla Parte Terza:

1) trattamento biologico;

2) trattamento fisico-chimico;

3) pretrattamento dei rifiuti destinati all'incenerimento o al coincenerimento;

4) trattamento di scorie e ceneri;

5) trattamento in frantumatori di rifiuti metallici, compresi i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e i veicoli fuori uso e relativi componenti.

b) Il recupero, o una combinazione di recupero e smaltimento, di rifiuti non pericolosi, con una capacità superiore a 75 Mg al giorno, che comportano il ricorso ad una o più delle seguenti attività ed escluse le attività di trattamento delle acque reflue urbane, disciplinate al paragrafo 1.1 dell'Allegato 5 alla Parte Terza:

1) trattamento biologico;

2) pretrattamento dei rifiuti destinati all'incenerimento o al coincenerimento;

3) trattamento di scorie e ceneri;

4) trattamento in frantumatori di rifiuti metallici, compresi i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e i veicoli fuori uso e relativi componenti.

Qualora l'attività di trattamento dei rifiuti consista unicamente nella digestione anaerobica, la soglia di capacità di siffatta attività è fissata a 100 Mg al giorno.

5.3a a) Lo smaltimento dei rifiuti non pericolosi, con capacità superiore a 50 Mg al giorno, che comporta il ricorso ad una o più delle seguenti attività ed escluse le attività di trattamento delle acque reflue urbane, disciplinate al paragrafo 1.1 dell'Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. n.

152/06 e ss.mm.ii.:

1) trattamento biologico (D2, D8);

2) trattamento fisico-chimico (D9);

3) pretrattamento dei rifiuti destinati all'incenerimento o al coincenerimento (D13);

4) trattamento di scorie e ceneri (D9);

5) trattamento in frantumatori di rifiuti metallici, compresi i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e i veicoli fuori uso e relativi componenti (D13)

Regione NO

5.3b La combinazione di recupero e smaltimento, di rifiuti non pericolosi, con una capacità superiore a 75 Mg al giorno, che comportano il ricorso ad una o più delle seguenti attività ed escluse le attività ditrattamento delle acque reflue urbane, disciplinate al paragrafo 1.1 dell'Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii.:

1) trattamento biologico (D2, D8, R3, R5);

2) pretrattamento dei rifiuti destinati all'incenerimento o al coincenerimento (D13, R12);

3) trattamento di scorie e ceneri (D9, R3, R5);

4) trattamento in frantumatori di rifiuti metallici, compresi i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e i veicoli fuori uso e relativi componenti (R12, D13).

Qualora l'attività di trattamento dei rifiuti consista unicamente nella digestione anaerobica, la soglia di capacità di siffatta attività è fissata a 100 Mg al giorno

Regione NO

(21)

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Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore Srl e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n°633, art. 2575 e segg. C.C.) 5.3c Il recupero, di rifiuti non pericolosi, con una capacità

superiore a 75 Mg al giorno, che comportano il ricorso ad una o più delle seguenti attività ed escluse le attività di trattamento delle acque reflue urbane, disciplinate al paragrafo 1.1 dell'Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. n.

152/06 e ss.mm.ii.:

1) trattamento biologico (R3, R5);

2) pretrattamento dei rifiuti destinati all'incenerimento o al coincenerimento (R12);

3) trattamento di scorie e ceneri (R3, R5);

4) trattamento in frantumatori di rifiuti metallici, compresi i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e i veicoli fuori uso e relativi componenti (R4).

Qualora l'attività di trattamento dei rifiuti consista unicamente nella digestione anaerobica, la soglia di capacità di siffatta attività è fissata a 100 Mg al giorno.

Provincia NO

5.4 Discariche, che ricevono più di 10 Mg di rifiuti al giorno o con una capacità totale di oltre 25000 Mg, ad esclusione delle discariche per i rifiuti inerti.

5.4a Discariche di rifiuti speciali, che ricevono più di 10 Mg di rifiuti al giorno o con una capacità totale di oltre 25000 Mg,

ad esclusione delle discariche per i rifiuti inerti. Regione

NO

5.4b

Discariche di rifiuti urbani, che ricevono più di 10 Mg di rifiuti al giorno o con una capacità totale di oltre 25000 Mg, ad

esclusione delle discariche per i rifiuti inerti Provincia

5.5

Accumulo temporaneo di rifiuti pericolosi non contemplati al punto 5.4 prima di una delle attività elencate ai punti 5.1, 5.2, 5.4 e 5.6 con una capacità totale superiore a 50 Mg, eccetto il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono generati i rifiuti.

5.5a

Accumulo temporaneo (D15) di rifiuti pericolosi non contemplati ai punti 5.4a e 5.4b prima di una delle attività elencate ai punti 5.1b, 5.2, 5.4a e 5.6 con una capacità totale superiore a 50 Mg, eccetto il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono generati i rifiuti.

Regione

NO

5.5b

accumulo temporaneo (R13) di rifiuti pericolosi non contemplati ai punti 5.4a e 5.4b prima di una delle attività

elencate ai punti 5.1.a e 5.4b con una capacità totale superiore a 50 Mg, eccetto il deposito temporaneo, prima

della raccolta, nel luogo in cui sono generati i rifiuti.

Provincia

5.6 Deposito sotterraneo di rifiuti pericolosi con una capacità totale

superiore a 50 Mg. 5.6 Deposito sotterraneo (D12) di rifiuti pericolosi con una

capacità totale superiore a 50 Mg. Regione NO

Con riferimento al punto: “ modifiche o estensioni di progetti di cui all’allegato III o all’allegato IV già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni negative sull’ambiente” si precisa la tipologia di impianto non rientra tra le fattispecie progettuali per le quali si attiva la richiesta di Verifica alla VIA e/o Verifica di Assoggettabilità alla VIA e/o AIA, conseguentemente il punto non è applicabile in riferimento alla presente istanza di modifica sostanziale. Tuttavia nell’ottica di protezione dell’ambiente si precisa che non ci saranno ripercussioni negative sull’ambiente in quanto:

 EMISSIONI IN ATMOSFERA: attualmente non sono presenti impianti per il trattamento delle emissioni in atmosfera, il revamping prevede la captazione dell’aria e l’installazione di due nuovi sistemi di filtraggio (uno scrubber e un filtro a maniche);

 SCARICHI IDRICI: si è provveduto alla verifica dell’idoneità dell’attuale sistema di captazione e trattamento delle acque meteoriche di dilavamento, che non ha evidenziato criticità;

 RUMORE: tutte le lavorazioni sono effettuate all’interno del capannone e dalla valutazione acustica è emerso che le emissioni attribuibili all’attività risulteranno conformi ai valori limite.

(22)

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Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore Srl e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n°633, art. 2575 e segg. C.C.)

Con riferimento al DM 52/2015 “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome”, come riportato precedentemente NON risulta applicabile al caso in esame poiché il progetto NON rientra tra le fattispecie identificati dall’allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs 152/06. Volendo in ogni caso fare una valutazione di compatibilità ambientale (in aggiunta all’elaborato di Verifica di Idoneità del Sito in conformità con il Piano Regionale Gestione Rifiuti), si precisa che con riferimento al “cumulo con altri progetti” nell’ambito territoriale identificato con “una fascia di un chilometro per le opere areali (a partire dal perimetro esterno dell’area occupata dal progetto proposto)” NON risultano altri impianti con le medesime caratteristiche progettuali tali da comportare un superamento delle soglie dimensionali fissate nell’allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs 152/06.

(23)

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Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore Srl e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n°633, art. 2575 e segg. C.C.)

3. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ DI GESTIONE RIFIUTI

Il presente paragrafo identifica le operazioni di recupero che la ARCA attualmente effettua in senno all’attuale autorizzazione e quelle che intende effettuare con la presente istanza di modifica.

L’operatività aziendale attualmente si svolge tra il capannone (in cui sono individuate specifiche aree di stoccaggio e trattamento) ed in parte presso le aree esterne di pertinenza del fabbricato dove avviene lo stoccaggio di rifiuti ante e post trattamento.

I rifiuti in ingresso allo stabilimento vengono temporaneamente stoccati nelle pertinenti aree, esterne o interne, “di messa in riserva (R13)” propedeutica al successivo trattamento di recupero o di “sola messa in riserva (R13)” funzionale all’avvio a recupero presso altri impianti.

È altresì attualmente prevista e autorizzata l’operazione di deposito preliminare (D15) per talune tipologie di rifiuti, che tuttavia, vista la nuova gestione dell’impianto sarà minimale e occasionale in quanto lo smaltimento dei rifiuti non è il core business aziendale.

Nei capitoli successivi vengono meglio dettagliate le operazioni con riferimento all’allegato C alla parte quarta del D.Lgs 152/06; i colori presenti riprendono quelli del layout e sono così identificati:

R13/D15 tal quale

R13 funzionale al trattamento

R13 rifiuti esitati dal trattamento/prodotti

(24)

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3.1 OPERAZIONI DI RECUPERO

La Ditta ARCA intende effettuare le attività di recupero dei rifiuti come di seguito descritte, svolte come da autorizzazione ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs 152/06.

Operazione R13 - messa in riserva tal quale (rifiuti in ingresso e/o prodotti) e R13 funzionale al trattamento

Questa operazione consiste nell’accumulo di rifiuti in ingresso aventi il medesimo CER e provenienti dallo stesso produttore; in uscita i rifiuti manterranno il medesimo CER dell’ingresso e possono essere destinati alle seguenti fasi:

Trattamenti presso terzi, lo stoccaggio effettuato sarà una “sola messa in riserva” che permette alla Ditta di ottimizzare i viaggi verso l’impianto di destinazione effettuandoli a pieno carico;

Trattamenti R12 in situ, lo stoccaggio è funzionale al trattamento.

Gli operatori dopo aver verificato la conformità del carico1 procederanno con lo svolgimento di questa operazione avendo cura di garantire la separazione di partite identificabili con codici CER diversi.

Operazione R12 – scambio di rifiuti preliminari al trattamento

La Ditta intende svolgere una serie di operazioni di trattamento che sono identificabili, ai sensi della nota 7 dell’allegato C alla parte IV del D.lgs. n.152/06 e s.m.i., con la sigla R12.

1 Per il caso di R13TQ, lo scarico a terra per la verifica della conformità del carico non viene effettuata nei seguenti casi:

1. il fornitore/produttore è pre-qualificato, ed il processo che ha generato il rifiuto non è caratterizzato da variabilità nel tempo 2. qualora il trasportatore abbia caricato il rifiuto all’interno del mezzo, verificando in opera la conformità del carico.

(25)

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Sostanzialmente si tratta di operazioni di valorizzazione del rifiuto (ad eccezione dell’accorpamento) che tuttavia non permettono di raggiungere gli standard necessari tali per cui si verifichi la cessazione della qualifica di rifiuto ai sensi dell’art. 184ter. Le operazioni R12 vengono svolte nelle apposite aree di trattamento. Di seguito si riportano i dettagli delle attività rientranti in questa definizione:

A: accorpamento di due o più rifiuti identificati dallo stesso CER ma prodotti da soggetti diversi;

EI: eliminazione delle frazioni estranee di rifiuto in ingresso;

SC: selezione e cernita dei rifiuti che sono costituiti da materiali di diverse merceologie al fine di separare flussi valorizzati omogenei per composizione ed avviarli a successive operazioni di recupero;

TRECCIA: triturazione, macinazione, selezione e cernita del rifiuto “traccia da cartiera” che avrà una linea di trattamento dedicata costituita da macchine tecnicamente connesse e consequenziali atte a valorizzare il rifiuto in ingresso;

MIX: miscelazione dei rifiuti non in deroga all’art. 187 per filiera merceologica;

RV: riduzione volumetrica mediante pressatura o triturazione dei rifiuti.

OPERAZIONE R12A: accorpamento

Questa operazione si sostanzia nell’accumulo con commistione di partite di rifiuti, caratterizzate dall’essere identificabili con lo stesso CER ma provenienti da Produttori diversi, finalizzata all’ottimizzazione della logistica. Il rifiuto sottoposto a questa operazione manterrà il codice CER originario.

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