NOVEMBRE
LA STORIA
dal 3 al 8 Novembre – Sala Grande
liberamente ispirato a La storia di Elsa Morante, edito in Italia da Giulio Einaudi Editore drammaturgia Marco Archetti
regia Fausto Cabra
con Franca Penone, Alberto Onofrietti, Francesco Sferrazza Papa scene e costumi Roberta Monopoli
drammaturgia del suono Mimosa Campironi produzione Centro Teatrale Bresciano
Dal capolavoro La Storia di Elsa Morante,
“uno spettacolo che arriva direttamente al pubblico.”
teatro.it
Liberamente ispirato a La Storia di Elsa Morante, lo spettacolo diretto da Fausto Cabra, attore e regista tra i più talentuosi del teatro italiano, vuole attraversare e riscoprire la vicenda di Ida, Nino e del piccolo Useppe. E nella complessa e umanissima materia del romanzo, lo fa sviluppando un “tempo di guerra” e “un tempo di pace” e ritrovando nel capolavoro, tacciato di cupezza, una sorprendente vitalità venata di comicità e leggerezza… “La vita nonostante tutto.”
STUDENTI 17€ (inclusa prev.) DIPENDENTI 21,50€ (inclusa prev.)
SMARRIMENTO
dal 10 al 15 Novembre – Sala Grande
uno spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro per e con Lucia Mascino scene e luci Lucio Diana
costumi Stefania Cempini
allestimento tecnico Mauro Marasà produzione MARCHE TEATRO
Un monologo sulla bellezza del cominciare, una grande prova di recitazione di Lucia Mascino sul testo della pluripremiata autrice de L’origine del mondo e Si nota all’imbrunire.
Ansa
“Smarrimento” è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare.
Di quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c’era assenza. Questo topoi fiorisce attraverso la figura di una scrittrice in crisi, oramai da un po’, che ha dei personaggi iniziali di vari romanzi che non scriverà mai, perché non riesce ad andare avanti.
Gli editori, per sfangare l’anticipo, le organizzano reading/conferenze in giro per l’Italia, in modo da tirar su qualche economia mentre lei non produce niente di nuovo e in un colpo solo riuscire a vendere all’uscita degli eventi, qualche copia delle vecchie opere.
Quando non si riesce a continuare, non si può che ricominciare. – Lucia Calamaro
STUDENTI 13,50€ (inclusa prev.) DIPENDENTI 17€ (inclusa prev.)
MARJORIE PRIME
dal 12 al 26 Novembre – Sala AcomeA
di Jordan Harrison
traduzione Matteo Colombo regia Raphael Tobia Vogel
con Ivana Monti, Elena Lietti, Pietro Micci, Francesco Sferrazza Papa scene Marco Cristini
luci Paolo Casati costumi Sasha Nikolaeva video Cristina Crippa
produzione Teatro Franco Parenti/ Fondazione Teatro della Toscana
Ma cosa ci rende umani se le macchine arrivano ad assomigliarci e a ricordare?
Ivana Monti, grande interprete del teatro italiano, è Marjorie, una donna che, affetta da Alzheimer e con il suo senso di identità in perenne deterioramento, passa le sue giornate a parlare con la copia digitale del defunto marito. Un testo intrigante di Jordan Harrison, finalista al Pulitzer 2015, che si interroga sul rapporto futuribile fra umano e intelligenza artificiale, fra memoria e identità.
Ma cosa ci rende umani se le macchine arrivano ad assomigliarci e a ricordare?
“Lo spettacolo sorprende non solo per i temi toccati, ma anche per la qualità della resa teatrale.” dalteatro.it
“Uno di quegli spettacoli che ti impregnano l’anima con l’odore delle loro emozioni.”
Milanoteatri
STUDENTI 13,50€ (inclusa prev.) DIPENDENTI 17€ (inclusa prev.)
QUESTO E’ IL TEMPO IN CUI ATTENDO LA GRAZIA dal 17 al 22 Novembre – Sala Grande
da Pier Paolo Pasolini regia Fabio Condemi
drammaturgia e montaggio dei testi Fabio Condemi, Gabriele Portoghese con Gabriele Portoghese
drammaturgia dell’immagine Fabio Cherstich filmati Igor Renzetti, Fabio Condemi
assistente alla regia Consuelo Bartolucci
produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello / Teatro di Roma – Teatro Nazionale
In scena una biografia onirica e poetica di Pasolini attraverso le sue sceneggiature.
In scena, una biografia onirica e poetica di Pasolini composta attraverso le sue sceneggiature.
Un recital di prosa, poesia e video che entra nell’officina poetica dello scrittore per riflettere sui temi a lui cari, come lo sguardo puro del fanciullo, la periferia, l’eros, il cristianesimo delle origini, esplorando non il suo cinema ma il suo sguardo.
Uno sguardo che ci riguarda, sempre.
Gabriele Portoghese si fa corpo della vita e dell’arte dello scrittore, per uno spettacolo delicato e sentito, che nasce dall’esigenza di commemorare uno dei più grandi intellettuali e artisti del secondo Novecento.
STUDENTI 13,50€ (inclusa prev.) DIPENDENTI 17€ (inclusa prev.)
LA FINE DEL MONDO
dal 27 Novembre al 3 Dicembre – Sala Grande
di Fabrizio Sinisi regia Claudio Autelli
con Gabriele Cicirello, Alice Spisa, Anahi Traversi e Angelo Tronca
scene e costumi Maria Paola di Francesco suono e musiche Gianluca Agostini video Chiara Caliò
cura del movimento Noemi Bresciani
produzioni CTB/ La Palestra del Teatro/ LAB121 con il sostegno di Bando Funder35 Fondazione Cariplo e Kilowatt Festival
In una Venezia contemporanea e avveniristica, nel suo ultimo giorno prima dell’affondamento, la vicenda di quattro ragazzi si fa metafora della fine del mondo.
Il nostro pianeta vive un dramma ecologico. E Sinisi lo indaga attraverso il rapporto padri-figli, relazione ancora una volta al centro della sua ricerca.
Protagoniste, due coppie di fratelli. Su di loro gravano le ombre delle vicende familiari e dei genitori, tragici, imperfetti e disastrosi.
In una Venezia rovente, città simbolo di questo declino, la catastrofe ambientale diventa specchio di quella familiare, e viceversa.
Claudio Autelli porta in scena il confronto finale tra i quattro personaggi, metafora della fine del mondo.
STUDENTI 13,50€ (inclusa prev.) DIPENDENTI 17€ (inclusa prev.)
50 MINUTI DI RITARDO
dal 28 Novembre al 4 Dicembre – Sala AcomeA
regia e drammaturgia
Alessia Cacco e Jacopo Giacomoni ideazione e realizzazione (in o.a.) Elena Ajani, David Angeli, Alessia Cacco,
Jacopo Giacomoni, Davide Pachera, Marco Tonino produzione Malmadur
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana Si ringrazia S.a.L.E. Docks, Accademia Teatrale Veneta, Teatro dei Servi Disobbedienti, Altre Velocità
Per 50 minuti saremo sottratti al mondo, inseriti in un gruppo WathsApp ci sentiremo parte di una comunità che pensa, ride e distrae se stessa in un cortocircuito continuo tra teatro e social network.
Il teatro può essere il luogo per osservarci come esseri tecnologici, per guardarci mentre ci distraiamo e inganniamo il tempo.
La tragedia può essere davanti a noi, sul palco, o distante migliaia di chilometri.
Ma dove guardiamo mentre avviene? Siamo con lo sguardo sempre riflesso nello specchio di uno schermo. E sarà proprio lo schermo, il vero protagonista della scena di 50 minuti di ritardo.
Gli spettatori saranno inseriti in un gruppo whatsapp e avranno potere decisionale sullo svolgimento della performance grazie al grande monitor che, come una finestra-specchio, permette a performer e spettatori di affacciarsi e interagire con il mondo online e dei social.
STUDENTI 13,50€ (inclusa prev.) DIPENDENTI 17€ (inclusa prev.)