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FS: Signori si cambia! Su Mobility Magazine la lunga storia delle ferrovie italiane alla vigilia della quotazione in Borsa

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Numero 33 - 25 Novembre 2015

magazine

mobility press

Turismo e trasporto pubblico locale: un matrimonio di interesse FS: Signori si cambia!

La lunga storia delle ferrovie italiane alla vigilia della quotazione in Borsa

ART: presentata la delibera n. 96/2015 su canoni di

accesso e utlizzo e infrastrutture ferroviarie

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numero 33 - 25 novembre 2015

Editoriale

FS: Signori si cambia!

La lunga storia delle ferrovie italiane alla vigilia della quotazione in Borsa

“Signori si cambia“ fu uno slogan

pubblicitario che, a metà degli anni ottanta, fu lanciato dall’ Ente Ferrovie dello Stato che, il primo gennaio del 1986, aveva abbandonato la vecchia definizione di Azienda Autonoma delle Ferrovie dello Stato. Era la prima tappa di una lunga cavalcata, durata più di un secolo, che aveva visto, con l’avvento della rivoluzione industriale e prima

dell’Unità d’Italia, la nascita di diverse ferrovie private dal nord al sud della penisola.

Come è noto la prima ferrovia fu la Napoli – Portici che venne inaugurata nel 1839; se ne realizzarono successivamente altre, sempre con capitali privati, in Toscana, in Lombardia e altrove.

Nel 1905, sotto il governo Fortis, le

diverse ferrovie locali furono statalizzate:

lo Stato si prese carico della proprietà delle ferrovie e dell’esercizio. Le Ferrovie dello Stato di allora dipendevano dal Ministero delle Comunicazioni.

Successivamente, nel corso dei lustri, dal punto di vista organizzativo l’azienda rimase sostanzialmente ferma affrontando però, nel secondo dopoguerra, il problema della ricostruzione della rete ferroviaria ed il boom della ripresa economica, soffrendo nell’epoca del trionfo di un modello di sviluppo centrato sull’automobile.

La trasformazione in Ente accelerò il passo successivo, arrivato nel 1992, con la costituzione in SpA e con

l’avvio, sul piano infrastrutturale, della realizzazione dell’Alta Velocità. Sul piano organizzativo, anche in ossequio alle Direttive europee, si avviò un’importante processo di divisionalizzazione prima e di societarizzazione poi culminato con la

costituzione di Trenitalia e di RFI.

E veniamo all’oggi. Con la decisione assunta dal Consiglio dei Ministri, le Ferrovie dello Stato Italiane si aprono al mercato con una quota significativa dell’azienda che verrà quotata in borsa l’anno prossimo.

La volontà politica espressa dall’Esecutivo, di far misurare l’efficienza trasportistica delle ferrovie dai meccanismi del mercato borsistico, è chiara: le modalità di come si arriverà a questo appuntamento lo sono un po’ meno, come hanno registrato le cronache in questi mesi che hanno visto confrontarsi le diverse tesi, sia dell’amministratore delegato Elia che del presidente Messori.

Siamo di fronte comunque a un fatto incontrovertibile: saranno i consumatori

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a beneficiare dell’apertura alla

concorrenza così come è avvenuto per il settore energetico o per quello delle telecomunicazioni. E l’ipotesi che prende corpo, quella della separazione della rete ferroviaria (che resterà al cento per cento pubblica) dai gestori del servizio, è quella vincente. In tal senso è importante il lavoro fatto su RFI proprio in questi giorni dall’Autorità Regolatoria dei Trasporti.

Infatti con la delibera n.96/2015 l’ART ha reso completamente indipendente RFI rispetto alle imprese ferroviarie e allo Stato concedente. Inoltre, ha stabilito che la determinazione dei pedaggi venga fatta direttamente da RFI, sulla base di precisi criteri dettati dall’ART, ma ha dato alla società piena flessibilità finanziaria nella modulazione delle tariffe per stimolare la crescita del traffico nelle tratte meno utilizzate.

In questo senso la delibera dell’Autorità, valorizzando il ruolo di RFI, ha fatto accelerare i tempi sulla quotazione in borsa di FSI. L’ART ha gettato le basi per creare una situazione di efficienza e di concorrenza. La regolamentazione dei mercati può realizzare le condizioni per favorire lo sviluppo economico, creando le situazioni necessarie affinchè l’ingresso nel mercato di altri operatori sia agevole e determinando, in questo modo, un aumento della competizione che va tutto a vantaggio dei consumatori.

Insomma questa volta si può ripetere con forza lo slogan “Signori si cambia” in quanto il sistema ferroviario tutto si sta aprendo al mercato in una logica di totale liberalizzazione.

L.G.

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Focus

Il turismo su bus non è affatto avulso dal trasporto locale. L’esperienza di Expo ha mostrato quale possa essere la forza del movimento turistico e quale impatto (anche economico, un fattore che non guasta mai) possa avere sul trasporto pubblico metropolitano e regionale.

Qualcuno ha rilevato che molti cittadini della cintura lombarda o milanese hanno scoperto quali possano essere le virtù di un’opera come il “passante ferroviario” (un’autentica quinta o sesta metropolitana milanese) e anche dei collegamenti ferroviari che consentono l’approdo su ferro fino ai territori del Canton Ticino.

A Roma, si attende quale possa essere l’effetto del Giubileo sul sistema dei trasporti cittadino, dando per scontato che sono stati accumulati ritardi su ogni versante: forse è un fatto positivo che l’evento sia arrivato così all’improvviso da impedire l’avvio di uno di quei “grandi progetti”

che non hanno finora portato fortuna alla città o forse è l’ulteriore dimostrazione che la Capitale ha bisogno di risolvere (in questa occasione, ma si può dire per sempre) i suoi problemi strutturali, anche e soprattutto sul piano della legislazione che ne governa innanzitutto il settore dei trasporti, seguendo l’esempio ben codificato di tutte le maggiori capitali europee.

Purtroppo, tra gestione delle emergenze e incertezze politiche di vario genere, questo discorso sembra passare in secondo piano, ma ciò non significa che si debba sottovalutarne l’urgenza.

Purtroppo, gli ultimi drammatici fatti di cronaca fanno sospettare che, sul settore del turismo, si addensino nuvole di ben altro genere:

di tutto abbiamo bisogno, come paese e come mondo, di una frenata come dopo l’11 settembre, ma i fenomeni di massa hanno la caratteristica – appunto – di essere di massa, ed è possibile quindi aspettarsi delle reazioni che fanno premio sull’irrazionalità, si spera

per il periodo più breve possibile. L’unica risposta che possono fornire gli operatori è investire ancor più sulla qualità: la normalità, l’attenzione al buon funzionamento di tutto il sistema dei trasporti diventa ancora di più una priorità. Qualcuno, per un certo periodo, ha potuto coltivare l’illusione che determinati flussi turistici fossero inarrestabili e destinati ad una continua crescita: la sfida, invece, è sempre aperta e può essere anche utile a vincere una certa “pigrizia”.

Ma eventi che colpiscono i grandi agglomerati invitano anche ad allargare gli orizzonti dei movimenti turistici: il nostro Paese offre una quantità addirittura sterminata di itinerari alternativi, di luoghi meritevoli di visita, di occasioni da cogliere in soggiorni più o meno luoghi. E ancora una volta solo l’organizzazione, l’innovazione anche tecnologica può servire ad orientare questi flussi, giocando un ruolo proattivo e non meramente passivo. A.D.

Turismo e trasporto pubblico locale: un matrimonio di interesse

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numero 33 - 25 novembre 2015

Presentata, nel corso di una conferenza stampa, la delibera n.96/2015 dell’Autorità dei Trasporti con la quale si fissano i canoni di accesso e di utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria.

Secondo quanto previsto dall’ART verrà definito un “pacchetto minino di accesso”

che darà diritto all’impresa ferroviaria di far circolare i propri treni su tutta la rete nazionale. Tale pacchetto, che si acquista pagando un pedaggio a RFI, comprende l’assegnazione della traccia oraria, l’utilizzo delle linee e delle stazioni

e il controllo e la regolazione della circolazione.

Sono previsti anche servizi aggiuntivi rispetto a quelli venduti con il pacchetto minimo di accesso che possono essere acquistati dall’impresa ferroviaria dal rispettivo operatore di impianto.

Questi optional riguardano:

l’utilizzo degli spazi di stazione per le biglietterie e l’assistenza ai clienti; accesso a scali merci, centri di manutenzione e altri impianti tecnici, corrente di trazione; servizi di manovra e accesso alla rete di telecomunicazione.

Con la delibera cambiano un po’ di cose in particolar modo per il gestore della rete (RFI) che diventa completamente indipendente rispetto alle imprese ferroviarie e allo Stato. I pedaggi saranno determinati da RFI, sulla base di precisi criteri dettati dall’ART, ma avrà piena flessibilità finanziaria nelle modulazione delle tariffe per stimolare la crescita di traffico nelle tratte meno utilizzate. Le tariffe, definite sulla base della tipologia del servizio, saranno stabili per 5 anni.

L’ART verificherà la conformità delle tariffe ai criteri e la loro sostenibilità nei confronti

del mercato. Su quest’ultimo aspetto l’Autorità ha fissato dei tetti per le tariffe medie di segmento che non potranno essere superiori a quelle del 2015 per i servizi merci, passeggeri regionali e i servizi per la rete AV/AC.

Cambiano le cose anche per le imprese ferroviarie che avranno la certezza che i corrispettivi dovuti saranno orientati all’efficienza, perché verranno introdotte nuove regole su allocazione costi e separazione contabile.

Inoltre è stata fatta anche una nuova classificazione della rete:

- Rete metropolitana, costituita dai principali nodi metropolitani nazionali;

- Rete di livello a servizio elevato, costituita dalle tratte ad alta velocità/capacità e dalle linee con velocità massima per il rango più elevato superiore a 200 km/h;

- Rete a livello di servizio medio, costituita dai corridoi nazionali (centro- nord e centro-sud), dalle principali linee di collegamento internazionale e dalle altre linee appartenenti all’attuale rete fondamentale;

ART: presentata la delibera n. 96/2015 su canoni di accesso e utlizzo e

infrastrutture ferroviarie

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- Rete a livello di servizio base, costituita dalle restanti linee.

A proposito del mercato di riferimento è interessante notare che la maggior parte dei ricavi del gestore dell’infrastruttura (circa la metà secondo i dati del 2014) deriva dal servizio pubblico regionale, mentre le entrate provenienti dal settore dell’Alta Velocità sono poco più di un quinto.

Infatti sul totale dei ricavi del 2014, pari a 1.057 milioni di euro, 488.062.027 derivano dal traffico regionale, 231.610.952 dall’AV/AC. Non va dimenticato però che il servizio regionale è quello che percorre più km annui (quasi 200 milioni di km nel 2014).

“Il nostro compito – ha dichiarato alla fine della conferenza stampa il presidente dell’Autorità Andrea Camanzi – è quello di garantire ai cittadini un certo livello di trasparenza e di consapevolezza sui servizi che utilizzano e regolare nel modo migliore possibile il mercato”. “Ad esempio – ha aggiunto Camanzi – nella discussione sul IV pacchetto ferroviario il Parlamento Europeo pensa che per quanto riguarda

l’emissione e la vendita dei biglietti per i passeggeri debba nascere un business che prescinde dalle imprese ferroviarie: cioè si pensa di separare la vendita dei posti da chi li offre. In questo senso può nascere una nuova industria, un nuovo modello di business. Spetta a noi creare le condizioni affinchè nel mercato ci possano essere le condizioni necessarie che permettano la nascita di queste nuove realtà”.

A.A.

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numero 33 - 25 novembre 2015

Più intuitiva e precisa, ecco come cambia la App

"Muoversi in Toscana" con l'aggiornamento

Prato: Yang - People Mover, cinque laboratori su come spostarsi in maniera sostenibile

Moovit sale a bordo di ARFEA ad Alessandria per comunicare attivamente con i passeggeri

Bergamo: il sindaco Gori e il presidente della Provincia Rossi in visita alla sede di TEB

Bari: incontro tra Comune, Grandi Stazioni e RFI per realizzazione terminal bus extraurbani

Roma: ad ottobre le assenze per malattia crollano del 35%. Merito dell'accordo sindacale di luglio

Inaugurata la bretella sulla A19 Palermo-Catania.

Riprendono le corse delle autolinee

Liguria: confermato il biglietto integrato treno-bus

per Genova. Possibile estensione a tutta regione

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Roma: a ottobre record di sanzioni elevate ai senza biglietto. Oltre 10.000 verbali su 213 mila controlli

Roma: Atac e City Sightseeing, un solo biglietto per il tpl e gli open-bus

Genova: al via la nona edizione di Giocabus, progetto di Amt per i bambini delle scuole elementari

Cagliari: CTM presenta il nuovo filobus 100% elettrico.

Nel 2016 sarà attivata la linea 5-ZeEUS

Bolzano: il Consiglio provinciale approva la nuova legge sulla mobilità all'insegna della qualità Liguria: la Regione vara la riforma del settore. Definite

percentuali riparto risorse per i servizi minimi

Milano: con l'apertura della fermata Tre Torri la linea metropolitana Lilla è completa

Moovit: l'App per il trasporto locale intelligente è

ora disponibile anche per la città di Reggio Emilia

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numero 33 - 25 novembre 2015

ARRIVA Italia: 10.200.000 passeggeri trasportati dai servizi di People Mobility per Expo 2015

Roma: Atac, metro C un anno di successi per la terza linea metropolitana

Milano capitale del car sharing, 12 iscritti su 100 abbandona l'auto di proprietà

Roma: Municipio XII, da oggi via al car sharing. Entro dicembre 162 auto in 110 parcheggi

Milano: Twist sospende il servizio. L'assessore Maran, speriamo torni presto operativa La Toscana stanzia oltre un mln per i collegamenti via

bus con ospedali e tra Pisa stazione e Pisa aeroporto

ANM: grande successo dei corsi alla legalità effettuati insieme ai Carabinieri nelle scuole

La rivoluzione silenziosa di SHARE'NGO

sfida la mobilità privata

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Roma: due nuove postazioni di car sharing nel municipio II. Previsto info point per i cittadini

Liguria e Lombardia al lavoro per il treno veloce Genova-Milano. Avviato studio di fattibilità

Italobus, da Piacenza alla stazione dell'alta velocità di Reggio Emilia con un biglietto integrato

Con nuovo treno da 10 carrozze ottocento posti in più per i pendolari della Napoli-Formia-Roma Milano: sharing mobility, nasce in via Messina la

casa per la ricarica delle biciclette elettriche BikeMi

Siena: "Si pedala", il bike sharing del Comune e di Siena Parcheggi, accessibile anche con Mobint Card

Dal 2016 tunnel sottopassaggio tra Bari Centrale e

stazione Ferrotramviaria FBN

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numero 33 - 25 novembre 2015

Linea Lucca-Pistoia: progettazione raddoppio attività procedono secondo programma

Scali ferroviari: firmato l'accordo di pro- gramma tra Comune di Milano, Regione e FSI

Trenitalia: ridotti da 3 giorni a 24 ore i tempi per richiedere bonus o indennizzo per ritardo

Toscana: terminati gli interventi tecnici, gli Swing tornano pienamente operativi

Il piano di FS Italiane per il Giubileo della Mi- sericordia. Tante le iniziative in programma Veneto: avviata campagna culturale per rendere più

sicuri e vivibili treni e stazioni

Abbonati AV Trenitalia: definite le regole in vigore dal 1 ° gennaio. Prenotazioni facilitate

Modena: conclusa riqualificazione sottopassaggio

in stazione. Operativi gli accessi ai binari 2 e 3

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Piemonte: la Regione garantisce il finanziamento per la Carta Tutto Treno

All'Expo con il treno: 10 milioni i passeggeri trasportati da Trenitalia e Trenord

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Dopo gli attentati di Parigi innalzate le misure di sicurezza in tutti gli aeroporti nazionali

SAC: quotarsi in Borsa per investire in infrastrutture e continuare a crescere

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Bari Centrale: attivo nuovo sistema di infor- mazione. Migliorata l'accessibilità

Orio al Serio: in funzione la nuova Sala Amica, l'area

riservata ai Passeggeri a Ridotta Mobilità

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numero 33- 25 novembre 2015

Dossier di Legambiente, il 2015 è l'anno peggiore per i pm10 nel Lazio negli ultimi 3 anni

Sicurezza stradale, all'Italia il coordinamento internazionale delle politiche mondiali

Roma: il parcheggio di piazzale dei Partigiani diventa hi-tech. Istituito sistema di automazione a sbarra

Smog, i dati Istat per il 2014. A Roma polveri sottili oltre i limiti per 43 giorni

Milano: da Giunta comunale 4,7 milioni di euro per impianti semaforici più efficienti

Ravenna: nuovi posti auto in piazzale Torre Umbriati-

ca. Cresce l'offerta dei parcheggi

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Mobility Magazine

Periodico informativo sulla mobilità nel- le città e tra le città italiane a cura della redazione di www.ferpress.it

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