• Non ci sono risultati.

A B C COMUNE DI CARINI REGIONE SICILIANA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "A B C COMUNE DI CARINI REGIONE SICILIANA"

Copied!
61
0
0

Testo completo

(1)

REGIONE SICILIANA

TITOLO ELABORATO:

ELABORATO: SCALA:

Committente:

B

Aprile 2021

Progettisti:

Ingegneria Integrata Ambientale

I.I.A.

via Sardegna, 33 90144 Palermo (PA) Tel. 091 - 6788257

A

prima emissione

COMUNE DI CARINI

PROGETTO AMPLIAMENTO IMPIANTO IPPC DITTA EXAKTA SICILIANA S.R.L., UBICATO IN ZONA INDUSTRIALE DI CARINI (PA),

VIA DON MILANI 58/60, CON ANNESSIONE DI UN LOTTO LIMITROFO SU AREA INDUSTRIALE.

Relazione tecnico illustrativa

RD_1

-

27.04.2021 09:59:50 UTC

(2)

INDICE

1 PREMESSA ... 3

2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ... 5

3 VINCOLI PRESENTI SUL SITO ... 9

4 OPERAZIONI SUI RIFIUTI ... 13

4.1 GENERALITA’ ... 13

4.2 OPERAZIONID15 ... 15

4.3 OPERAZIONED14 ... 16

4.4 OPERAZIONED13 ... 16

4.5 OPERAZIONED9 ... 17

4.6 OPERAZIONER13 ... 18

4.7 OPERAZIONER12 ... 19

4.8 OPERAZIONER3 ... 20

4.9 OPERAZIONER4 ... 20

5 I RIFIUTI DA TRATTARE ... 21

5.1 QUANTITA’ ... 21

5.2 RIFIUTILIQUIDI ... 24

5.2.1 Rifiuti non pericolosi ... 24

5.2.2 Rifiuti pericolosi ... 26

5.3 RIFIUTISOLIDI ... 33

5.3.1 Imballaggi metallici ... 33

5.3.2 Materie plastiche ... 34

5.3.3 Pesticidi, medicinali citostatici e citotossici ... 38

5.3.4 Farmaci scaduti... 38

5.3.5 Prodotti fuori specifica, chimici scaduti, fitosanitari ... 39

5.3.6 Rifiuti prodotti in impianto... 39

5.3.7 Filtri olio ... 39

5.3.8 Rifiuti sanitari a rischio ... 40

5.3.9 Amianto ... 41

6 LAY-OUT DI IMPIANTO AUTORIZZATO ... 42

(3)

6.1 AREADICARICOESCARICO ... 42

6.2 AREEDISTOCCAGGIOELAVORAZIONE ... 42

6.3 SISTEMADIRACCOLTADELLEACQUEMETEORICHE ... 43

6.4 GESTIONEACQUEREFLUEDITIPODOMESTICO ... 44

6.5 EMISSIONIINATMOSFERA ... 44

6.6 PROTEZIONEANTINCENDIO ... 44

6.7 PRESIDI ... 45

7 LAY-OUT DI PROGETTO ... 46

7.1 RIMODULAZIONEDEGLISPAZIESISTENTI ... 46

7.2 NUOVOLOTTOCONCAPANNONEINDUSTRIALE... 46

7.3 CONFORMITÀALREGOLAMENTOGENERALEDELCONSORZIOA.S.I. ... 47

7.4 EMISSIONIINATMOSFERA ... 48

7.5 SCARICHIIDRICI ... 48

7.6 CONFORMITÀALLEB.A.T.EALLENORMEDISETTORE ... 49

7.7 PROGETTOPERLADIFFUSIONEDELLACULTURADELRICICLO/RIUSO ... 57

8 CONCLUSIONI ... 59

(4)

1 PREMESSA

La ditta Exakta Siciliana S.r.l. gestisce un impianto, ubicato a Carini (PA) in via Via Don Lorenzo Milani 58/60, che effettua operazioni di stoccaggio e trattamento per rifiuti pericolosi e non pericolosi, in forza dell’A.I.A. giusto D.D.G. n° 232 del 13/04/2011.

Nel Novembre 2015, a seguito di un sopralluogo da parte degli Enti di Controllo, è stato presentato un aggiornamento del layout di impianto che ha comportato una modifica e una ottimizzazione delle aree di stoccaggio e dei percorsi. Di tale modifica si è preso atto nella nota prot. 26777 del 15/06/2016 con la quale il Dipartimento Acqua e Rifiuti ha esteso la validità della suddetta A.I.A. al 12/04/2021.

L’installazione possiede altresì un giudizio di compatibilità ambientale positivo con prescrizioni rilasciato in ultimo con D.R.S. n° 15 del 20/01/2006.

Le operazioni consentite attualmente sono R3, R4, R12, R13, D9, D13, D14 e D15, di cui agli allegati B e C alla parte IV del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.; la capacità annuale complessiva è di

 9.000 t/a Rifiuti pericolosi

 7.600 t/a Rifiuti non pericolosi

La capacità massima giornaliera è di 1.760 t, con tempo massimo di stoccaggio non superiore ai 12 mesi.

La ditta è altresì autorizzata, all’art. 4 del D.D.G. 232 del 13/04/2011, alla miscelazione dei rifiuti in deroga al comma 1 dell’art. 187 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. (miscelazione di rifiuti pericolosi tra loro o con altri rifiuti). Tale autorizzazione è stata concessa, nelle condizioni di cui all’art. 178 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., al fine di rendere più sicuro il recupero e lo smaltimento dei rifiuti. Le modalità di miscelazione di rifiuti di cui si chiede il rinnovo dell’autorizzazione sono:

 miscelazione di rifiuti non pericolosi tra loro;

 miscelazione di rifiuti non pericolosi con rifiuti pericolosi, in deroga al divieto di cui all'art.

187 comma 1 del D.Lgs. 152/06;

 miscelazione di rifiuti pericolosi tra loro, in deroga al divieto di cui all'art. 187 comma 1 del D.Lgs. 152/06, con compatibilità delle caratteristiche di pericolo.

L’impianto è dotato di certificazione ISO 9001 e ISO 14001

Stante quanto sopra la presente relazione e gli elaborati grafici a corredo devono essere considerati come riepilogativi ed, eventualmente, maggiormente esplicativi delle modifiche alla distribuzione plano altimetrica apportate dalla data di emissione del provvedimento di AIA.

(5)

Per i processi e le procedure eseguite in impianto, quali ad esempio il ―Trattamento chimico fisico (D9) miscelazione dei rifiuti‖, stante che la ditta ha dichiarato che essi non sono variati dal rilascio dell’AIA, si può considerare ancora valida la ―Relazione Tecnica integrativa A.10‖ già approvata.

E’ in corso la procedura di rinnovo e riesame dell’A.I.A. in vigore, ai sensi dell’art. 29 octies del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii, per scadenza della validità temporale. Nella medesima procedura si chiede già l’ampliamento delle aree di stoccaggio, mediante l’utilizzo di un altro lotto industriale con capannone di proprietà della stessa ditta situato in adiacenza a quello attualmente in uso, come meglio descritto nei paragrafi successivi.

Come è possibile verificare anche negli elaborati grafici di progetto, il “nuovo” lotto industriale è adibito esclusivamente ad operazioni di stoccaggio (R13 e D15) di rifiuti e deposito di MPS prodotte in impianto.

Le attività che si intendono esercitare con l’utilizzo dell’ulteriore lotto consentono di migliorare il rendimento e le prestazioni ambientali dell’impianto in quanto:

 non variano le operazioni già autorizzate ed attuate sui rifiuti, la quantità e la tipologia dei rifiuti già autorizzata

 non rappresentano una variazione sostanziale dei processi in quanto sono integrate nell’attuale gestione dei rifiuti ed utilizzano tecniche operative già consolidate nel settore di riferimento

 mirano sostanzialmente ad ottimizzare gli spazi di manovra dei mezzi in entrata ed uscita dall’impianto, ridistribuendo le aree di stoccaggio;

 consentono di stoccare sia i rifiuti sia le MPS prodotte in impianto fino al raggiungimento del carico ottimale di trasporto; in tal modo possono essere sensibilmente ridotti gli allontanamenti verso gli impianti di destino finali, con risparmio in termini economici e soprattutto in termini di CO2 prodotta. Finora, infatti, stante le ridotte dimensioni delle aree di stoccaggio è necessario liberare gli spazi, effettuando trasporti anche con carico limitato verso gli impianti di destino finali.

L’utilizzo di un altro lotto industriale, attiguo a quello autorizzato, per l’esecuzione di sola attività di stoccaggio di rifiuti e deposito di MPS prodotte in impianto, a parere dello scrivente, implica la presunta assenza di potenziali impatti ambientali significativi e negativi.

(6)

2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE

L’impianto in possesso della Ditta Exakta Siciliana S.r.l, è sito nella zona industriale A.S.I. di Carini, su un’area identificata catastalmente al foglio di mappa n. 23 del N.C.T. – particelle 1644, 2593 (evidenziati in verde nella mappa sottostante). Il nuovo lotto con capannone, che la ditta chiede di annettere all’installazione è evidenziato in giallo nella mappa sottostante ed è identificato con la particella n. 1224. Dai documenti messi a disposizione dello scrivente risulta che il lotto di terreno è esteso 6.104 m2 e comprende un capannone di 1.550 m2 con uffici e servizi a due elevazioni fuori terra ed alcuni fabbricati di servizio.

Figura 1 – Stralcio Mappa catastale Ditta Exakta

Nel Piano Regolatore Generale Consortile l’area di impianto ricade in area D1 ―Aree industriali esistenti‖ ad uso esclusivamente industriale e di gestione del Consorzio A.S.I. del Comune di Palermo.

(7)

Figura 2 - Stralcio P.R.G.C. con ubicazione sito

Lo stabilimento attuale è costituito da una struttura indipendente, ubicata a nord-est del centro abitato di Carini, in zona industriale, facilmente raggiungibile mediante la viabilità esistente. In particolare l’area di impianto confina sia a nord che ad ovest con la strada consortile denominata via Don Milani, a sud con un opificio, ad est con un complesso industriale attualmente adibito a deposito di prodotti alimentari.

Come si evince dalle planimetrie allegate, lo stabilimento è dotato di ampi accessi per permettere ampi margini di movimento e facilità di gestione.

Qui di seguito si riportano gli stralci estrapolati da Google Earth con l’individuazione del sito autorizzato (in verde) e del sito proposto per l’ampliamento (in giallo)

(8)

Figura 3 – Stralcio google Earth con ubicazione impianto Exakta Siciliana s.r.l.

Figura 4 - Stralcio google Earth con ubicazione impianto Exakta Siciliana s.r.l.

(9)

Figura 5 - Stralcio google Earth con ubicazione impianto Exakta Siciliana s.r.l.

Figura 6 - Stralcio google Earth con ubicazione impianto Exakta Siciliana s.r.l.

(10)

3 VINCOLI PRESENTI SUL SITO

Dall’analisi della cartografia tematica, il sito autorizzato di cui si chiede il rinnovo/riesame, non è soggetto a vincoli di sorta come si evince dalle figure che seguono.

Non sono presenti nelle immediate vicinanze aree SIC o ZPS; l’area SIC ITA020021 ―Montagna Longa, Pizzo Montanello‖ dista più di 3 km.

Non sono presenti nelle immediate vicinanze aree di interesse archeologico, paesaggistico o di rilevanza naturale.

Non sono presenti particolari vincoli urbanistici ad eccezione di quelli stabiliti dal Regolamento Generale del Consorzio A.S.I..

Figura 7 – PAI – geomorfologia rischio frana

(11)

Figura 8 – PAI – geomorfologia pericolosità da frana

(12)

Figura 10 – PAI – idraulica rischio

(13)

Figura 12 – Vincolo idrogeologico

(14)

4 OPERAZIONI SUI RIFIUTI

4.1 GENERALITA’

Come anticipato, l’impianto è attualmente autorizzato in forza del D.D.G. 232 del 13/04/2011, in cui vengono riportate le operazioni consentite ai sensi degli allegati B e C alla parte IV del D.Lgs.

152/06 e i codici CER in ingresso all’impianto. I rifiuti pericolosi e non pericolosi ammessi all’impianto sono riportati nell’allegato al decreto AIA denominato ―Elenco codici CER aggiornato alla richiesta AIA‖.

La ditta intende confermare i codici CER e le quantità già autorizzati in ingresso in impianto.

Le operazioni sui rifiuti svolte dall’impianto IPPC (allegato B e C della parte IV del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii) attualmente autorizzate sono le seguenti:

 D9 – Trattamento fisico-chimico non specificato altrove nell’allegato che dia origine a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a D12 (ad esempio evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc…);

 D13 – Raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12 (in mancanza di un altro codice D appropriato, può comprendere le operazioni preliminari precedenti allo smaltimento, incluso il pretrattamento come, tra l'altro, la cernita, la frammentazione, la compattazione, la pellettizzazione, l'essiccazione, la triturazione, il condizionamento o la separazione prima di una delle operazioni indicate da D1 a D12);

 D14 – Ricondizionamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D13;

 D15 – Deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti);

 R3 – riciclaggio/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche); Sono compresi la preparazione per il riutilizzo, la gassificazione e la pirolisi che utilizzano i componenti come sostanze chimiche e il recupero di materia organica sotto forma di riempimento

 R4 – riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici; è compresa la preparazione per il riutilizzo

 R12 – scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11 (in mancanza di un altro codice R appropriato, può comprendere le operazioni preliminari precedenti al recupero, incluso il pretrattamento come, tra l'altro, la cernita, la

(15)

frammentazione, la compattazione, la pellettizzazione, l'essiccazione, la triturazione, il condizionamento, il ricondizionamento, la separazione, il raggruppamento prima di una delle operazioni indicate da R 1 a R 11);

 R13 – messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti).

La ditta intende confermare le operazioni sui rifiuti già autorizzate per l’impianto.

Inoltre, tra le operazioni consentite in impianto e citate all’art. 4 del D.D.G. 232 del 13/04/2011, figura la miscelazione dei rifiuti in deroga al comma 1 dell’art. 187 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii..

Tale autorizzazione è stata concessa, nelle condizioni di cui all’art. 178 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., al fine di rendere più sicuro il recupero e lo smaltimento dei rifiuti. Le condizioni e le modalità di miscelazione sono già ampiamente descritte nella Sezione 1 della ―Relazione tecnica integrativa delle modifiche per il miglioramento dei processi‖ che costituisce l’All. 10 dei documenti presentati per l’ottenimento dell’A.I.A., al quale si rimanda per un maggiore livello di dettaglio.

La ditta intende confermare le condizioni e le modalità di miscelazione sui rifiuti già autorizzate per l’impianto.

La ditta ha provveduto ad organizzare alcuni spazi esistenti, già autorizzati, in maniera più consona e utile per le proprie esigenze, rispetto all’ultima planimetria trasmessa al Dipartimento Acqua e Rifiuti, senza variare le operazioni svolte in impianto né le aree interessate da tali operazioni. In particolare, la ditta dichiara le seguenti modifiche rispetto all’ultima planimetria consegnata nel 2015:

 E’ stata variata la pressa verticale nell’area denominata ―Q1‖ in linea alla pressa orizzontale;

 L’impianto di triturazione/deferrizzazione nell’area denominata ―U‖ è dedicato esclusivamente ai rifiuti di imballaggi metallici sporchi di vernice;

 L’impianto di triturazione/deferrizzazione nell’area denominata ―E - F‖ è dedicato esclusivamente al recupero della plastica;

(16)

4.2 OPERAZIONI D15

Le operazioni di deposito preliminare sono necessarie per venire incontro alle esigenze dei produttori, raccoglitori e trasportatori di gestire piccole partite (anche pochi chilogrammi) di rifiuti con un numero elevatissimo di tipologie da conferire a diversi impianti anche molto distanti;

pertanto l’impianto in parola costituisce un riferimento strategico fondamentale per la Regione, con particolare riferimento alla Sicilia occidentale, per ottimizzare i trasporti verso gli impianti di destino finali.

Allo stato attuale i rifiuti in ingresso allo stabilimento sono conferiti, mediante automezzi debitamente autorizzati, e sono ispezionati per verificare preliminarmente la presenza di eventuali materiali non conformi. Il rifiuto, prima di essere codificato e stoccato, viene pesato. La procedura, per l’operazione D15, è sinteticamente riportata nel seguente schema a blocchi:

INGRESSO RIFIUTO

PESATURA RIFIUTO

CORRETTA IDENTIFICAZIONE DELL'ETICHETTATURA

VERIFICA DELL'INTEGRITÀ E DEL TIPO DI CONTENITORE

VERIFICA DELLA CORRETTA COMPILAZIONE DEL

FORMULARIO

VERIFICA AUTORIZZAZIONI IMPRESE COINVOLTE

(TRASPORTATORE)

CONFERIMENTO RIFIUTO DA SOTTOPORRE A

STOCCAGGIO

DISLOCAZIONE RIFIUTO IN BASE AL CODICE CER

CARICAMENTO IN CASSONI E/O POSIZIONAMENO IN

AUTOARTICOLATO

INVIO DEI RIFIUTI PRESSO IMPIANTI DI SMALTIMENTO

AUTORIZZATI

(17)

Alcune tipologie di rifiuti vengono sottoposti solo a tale tipo di operazione, altre tipologie vengono sottoposte a ulteriori operazioni previste nell’allegato B alla parte IV del D.Lgs. 152/06. Si rimanda all’allegato al D.D.G. 232 del 13/04/2011 per l’individuazione delle operazioni a cui è sottoposto ciascun codice CER.

Per i rifiuti che, non sottoposti a successive operazioni in impianto, raggiungeranno la quantità ritenuta opportuna si procederà all’allontanamento presso impianti di destino finale autorizzati.

Qui di seguito si descrive sinteticamente la gestione di particolari tipologie di rifiuti sottoposte esclusivamente ad operazioni di deposito preliminare in impianto.

4.3 OPERAZIONE D14

L’operazione D14 di ricondizionamento preliminare è costituita dall’insieme delle operazioni meccaniche e/o fisiche (ad es. la triturazione, l’apertura dei contenitori, sconfezionamento, confezionamento, selezione e la cernita) che consentono di ottimizzare il conferimento dei rifiuti allo smaltimento. Questa operazione consiste nel predisporre il rifiuto appositamente ―preparato‖

per la successiva operazione D13 o direttamente per il trasporto e la consegna agli impianti di destino finale.

Essendo prevista in questa operazione anche l’apertura dei contenitori è evidente che i rifiuti liquidi che vengono conferiti in impianto in piccoli fusti prima di essere sottoposti a miscelazione (operazione D13) saranno sottoposti anche all’operazione D14.

4.4 OPERAZIONE D13

L’operazione D13 di raggruppamento preliminare dei rifiuti consiste nella preparazione di carichi omogenei, anche mediante miscelazione, in quantità utile per il conferimento ad altre operazioni e/o impianti; essa consente di disporre i rifiuti in ingresso per tipologia omogenea così da attribuire un medesimo codice CER. Pertanto, i contenitori dello stesso rifiuto, pervenuti in impianto da più operatori ed in momenti diversi, sono assemblati sulla stessa area su pedane, ceste, o in fusti a seconda dello stato fisico (solido o liquido).

L’operazione di raggruppamento ha anche lo scopo di separare da un rifiuto costituito da più materiali le varie componenti omogenee e poi raggrupparle per caratteristiche chimico fisiche omogenee.

(18)

E’ possibile, altresì, preparare il rifiuto, per il destino finale, nella sola forma del raggruppamento preliminare D13, solo nei casi in cui il rifiuto non necessita di alcuna operazione preliminare, o non è costituito da materiali voluminosi che necessitano di un preventivo adeguamento volumetrico, o nei casi in cui l’impianto finale accetta il rifiuto senza ricondizionamenti.

Le operazioni di preparazione dei rifiuti possono, altresì, essere concordate con l’impianto finale di destinazione.

Con l’operazione D13 vengono miscelati anche alcune tipologie di rifiuti solidi ovvero i rifiuti prodotti in impianto.

4.5 OPERAZIONE D9

Tramite tale operazione i rifiuti solidi trovano un sistema d’accumulo e di preparazione per le future spedizioni in sacchi di grande contenuto da 1 m3 (big bags). Tale esigenza operativa è condizione prescritta dai forni inceneritori, che accettano solo i rifiuti in big bags per una facile movimentazione, presa e caricamento nel forno. Anche per l’invio in discarica è necessario il confezionamento in big bags.

Con D.D.G. 232 del 13/04/11, per l’impianto in parola, è stata autorizzata la deroga al divieto di miscelazione, di cui al comma 1 dell’art. 187 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., di rifiuti pericolosi tra loro o con altri rifiuti, sostanze o materiali, nelle condizioni di cui all’art. 178 comma 2 (oggi abrogato) ed al fine di rendere più sicuro il recupero e lo smaltimento dei rifiuti.

Tale attività di miscelazione è stata identificata con l’operazione D9.

Si rimanda alla Relazione tecnica integrativa (Allegato 10) approvata con D.D.G. 232 del 13/04/11 per ogni chiarimento ed elemento di dettaglio.

L'assegnazione dei codici CER che segue la miscelazione dei rifiuti tra loro è un aspetto molto importante poiché da questa assegnazione dipenderà la scelta dell'impianto finale.

Per l’attribuzione dei CER alle miscele di rifiuti, l’Exakta Siciliana S.r.l. dichiara di aver adottato e di voler adottare il seguente criterio, derivato attraverso l’esperienza della gestione operativa, ed approvato in sede di rilascio dell’AIA:

 attribuzione del codice prevalente ovvero si attribuisce il codice CER del rifiuto che ne costituisce la maggior quantità. Nella pratica, molto spesso accade che ad una massa di rifiuto se ne aggiungano piccole altre. Questa operazione di miscuglio tra rifiuti lasciano

(19)

sempre inalterate le caratteristiche dei rifiuti posti insieme e quindi non essendo una miscela, è corretto ritenere che si possa dare il codice prevalente

 attribuzione codice delle miscele ovvero alla miscela di rifiuti pericolosi o non pericolosi si attribuisce rispettivamente il CER 19.02.04* e 19.02.03 perché generati da operazioni di trattamento. Questo è il caso di liquidi posti in miscela

 attribuzione del codice del rifiuto più rappresentativo ovvero alla miscela dei rifiuti si attribuisce il codice del rifiuto che maggiormente rappresenta la miscela per le sue caratteristiche chimico fisiche e di pericolosità per l’ambiente e per l’uomo, sebbene presente in percentuale inferiore rispetto ad altri rifiuti miscelati. Tale criterio può rendere meglio l'idea circa la natura o la pericolosità dei rifiuti presenti.

4.6 OPERAZIONE R13

Così come per le operazioni di deposito preliminare, le operazioni di messa in riserva (R13) sono necessarie per venire incontro alle esigenze dei produttori, raccoglitori e trasportatori di gestire piccole partite (anche pochi chilogrammi) di rifiuti con un numero elevatissimo di tipologie da conferire a diversi impianti anche molto distanti; pertanto l’impianto in parola costituisce un riferimento strategico fondamentale per la Regione, con particolare riferimento alla Sicilia occidentale, per ottimizzare i trasporti verso gli impianti di destino finali.

Allo stato attuale i rifiuti in ingresso allo stabilimento sono conferiti, mediante automezzi debitamente autorizzati, e sono ispezionati per verificare preliminarmente la presenza di eventuali materiali non conformi. Il rifiuto, prima di essere codificato e stoccato, viene pesato. La procedura, per l’operazione R13, è sinteticamente riportata nel seguente schema a blocchi:

(20)

Alcune tipologie di rifiuti vengono sottoposti solo a tale tipo di operazione.

Per i rifiuti che, non sottoposti a successive operazioni in impianto, raggiungeranno la quantità ritenuta opportuna si procederà direttamente all’allontanamento presso impianti di recupero finale autorizzati.

4.7 OPERAZIONE R12

Sono tali le operazioni di miscelazione, ed eventuale triturazione, che modificano le caratteristiche chimico-fisiche e/o merceologiche del rifiuto e, pertanto, rendono necessaria l’attribuzione di un nuovo codice CER.

INGRESSO RIFIUTO

PESATURA RIFIUTO

CORRETTA IDENTIFICAZIONE DELL'ETICHETTATURA

VERIFICA DELL'INTEGRITÀ E DEL TIPO DI CONTENITORE

VERIFICA DELLA CORRETTA COMPILAZIONE DEL

FORMULARIO

VERIFICA AUTORIZZAZIONI IMPRESE COINVOLTE

(TRASPORTATORE)

CONFERIMENTO RIFIUTO DA SOTTOPORRE A

STOCCAGGIO

DISLOCAZIONE RIFIUTO IN BASE AL CODICE CER

CARICAMENTO IN CASSONI E/O POSIZIONAMENO IN

AUTOARTICOLATO

INVIO DEI RIFIUTI PRESSO IMPIANTI DI SMALTIMENTO

AUTORIZZATI

(21)

Tale operazione di miscelazione trova applicazione nella procedura di recupero delle materie plastiche e nella procedura di lavorazione di alcuni rifiuti liquidi pericolosi con diverso codice CER.

4.8 OPERAZIONE R3

Tale operazione è utilizzata nell’attività di recupero delle materie plastiche che è descritta nel paragrafo 5.3.2.

4.9 OPERAZIONE R4

Tale operazione è utilizzata prevalentemente nell’attività di recupero degli imballaggi, descritta nel paragrafo 5.3.1, e dei filtri olio, descritta nel paragrafo 5.3.7.

Si rimanda all’allegato al D.D.G. 232 del 13/04/2011 denominato ―Elenco codici CER aggiornato alla richiesta AIA‖ per l’individuazione delle operazioni a cui è sottoposto ciascun codice CER.

(22)

5 I RIFIUTI DA TRATTARE

5.1 QUANTITA’

In virtù di quanto attualmente autorizzato, la ditta Exakta Siciliana s.r.l. può trattare le seguenti quantità di rifiuti

 9.000 t/anno rifiuti pericolosi;

 7.600 t/anno rifiuti non pericolosi;

 Capacità giornaliera: 1.760 t/giorno;

 Tempo max stoccaggio: 12 mesi.

I codici CER attualmente autorizzati sono elencati nell’allegato al D.D.G. 232 del 13/04/2011.

Le operazioni ammesse ai sensi degli allegati B e C alla parte IV del D.Lgs. 152/06 sono D9, D13, D14, D15, R3, R4, R12, R13.

Nel suddetto allegato al D.D.G. 232 del 13/04/2011, per ogni codice CER sono evidenziate le operazioni a cui viene sottoposto.

Sebbene la Ditta richieda una riorganizzazione e un ampliamento degli spazi a propria disposizione, è bene sottolineare che essa non chiede di ricevere nuovi codici CER, rispetto a quelli già autorizzati e che non intende aumentare i quantitativi complessivamente autorizzati, che quindi resteranno pari a quelli elencati al paragrafo precedente. Come già accennato la riorganizzazione è solo planimetrica e funzionale alle esigenze della Ditta.

Per facilitare la comprensione e l’individuazione delle operazioni svolte in impianto sono state schematizzate, sotto indicazione del gestore dell’impianto, le attività svolte per il trattamento dei rifiuti liquidi e dei rifiuti solidi.

Qui di seguito si rappresentano due schemi di flusso, che sintetizzano le principali procedure eseguite in impianto per il trattamento dei rifiuti liquidi e dei rifiuti solidi, conferiti o prodotti in sito, suddividendole per macro categorie di rifiuti.

(23)
(24)

Figura 14 – Schema a blocchi rifiuti solidi trattati in impianto

(25)

5.2 RIFIUTI LIQUIDI 5.2.1 Rifiuti non pericolosi

Questa tipologia comprende sostanzialmente

 i rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti (identificati dalla categoria CER 020000)

 i rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (identificati dalla categoria CER 080000)

 i rifiuti non specificati altrimenti nell’elenco (identificati dalla categoria CER 160000)

 i rifiuti prodotti da impianti di trattamento (identificati dalla categoria CER 190000).

Si riporta una tabella con i codici CER prevalenti rientranti in questa categoria di lavorazione ed oggetto di lavorazione in impianto

Codici

CER Denominazione Operazioni Destinazione finale

RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI

020107 rifiuti della silvicoltura D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento

020109 rifiuti agrochimici D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento 020203 scarti inutilizzabili per il consumo o la

trasformazione D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento 020303 rifiuti prodotti dall’estrazione tramite solvente D15-D13-D14 Impianto di smaltimento 020304 scarti inutilizzabili per il consumo o la

trasformazione D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento 020501 scarti dell'industria lattiero-casearia inutilizzabili

per il consumo o la trasformazione D15-D13-D14 Impianto di smaltimento 020601 scarti dell'industria dolciaria e della panificazione

inutilizzabili per il consumo o la trasformazione D15-D13-D14 Impianto di smaltimento 020602 rifiuti legati all'impiego di conservanti D15-D13-D14 Impianto di smaltimento 020701 rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia

e macinazione della materia prima D15-D13-D14 Impianto di smaltimento 020702 rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande

alcoliche D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento 020704 scarti inutilizzabili per il consumo o la

trasformazione D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento

(26)

080112 pitture e vernici di scarto D15-D13-D14 Impianto di smaltimento 080120 sospensioni acquose contenenti pitture e vernici D15-D13-D14 Impianto di smaltimento 080203 sospensioni acquose contenenti materiali ceramici D15-D13-D14 Impianto di smaltimento 080308 rifiuti liquidi acquosi contenenti inchiostro D15-D13-D14 Impianto di smaltimento

080313 scarti di inchiostro D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento

080315 fanghi di inchiostro D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento

080410 adesivi e sigillanti di scarto D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento 080414 fanghi acquosi contenenti adesivi e sigillanti D15-D13-D14 Impianto di smaltimento 080416 rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e sigillanti D15-D13-D14 Impianto di smaltimento RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO

160115 liquidi antigelo D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento

160304 rifiuti inorganici D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento

160306 rifiuti organici D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento

160509 sostanze chimiche di scarto D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento

161002 rifiuti liquidi acquosi D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento

161004 concentrati acquosi D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI

TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE

190404 rifiuti liquidi acquosi prodotti dalla tempra di rifiuti

vetrificati D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento 190603 liquidi prodotti dal trattamento anaerobico di rifiuti

urbani D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento

190703 percolato di discarica D15-D13-D14 Impianto di

smaltimento 191308 rifiuti liquidi acquosi e concentrati acquosi prodotti

dalle operazioni di risanamento delle acque di falda D15-D13-D14 Impianto di smaltimento

Tabella 1 – Rifiuti liquidi non pericolosi trattati in prevalenza in impianto

Dopo essere stati conferiti e stoccati (D15) all’interno dell’impianto, i rifiuti

 aventi stesso codice CER, possono essere

 ricondizionati (D14) e quindi inviati agli impianti di smaltimento mantenendo inalterato il ingresso; per un’esplicita comprensione operativa, taluni rifiuti liquidi che

(27)

non pervengono in grandi quantità e che devono essere gestiti allo stato sfuso, trovano una buona soluzione operativa nel travaso in cisternette dal 1 m3. Questa operazione si è dimostrata efficace per la facile manovrabilità e movimentazione delle piccole taniche. Lo stesso dicasi per il cambio di cisternette di contenimento.

 miscelati (D9) e quindi inviati agli impianti di smaltimento mantenendo inalterato il codice CER di ingresso; ad esempio i rifiuti liquidi di inchiostro a base acquosa (CER 080308), prodotti dai vari quotidiani regionali, pervengono sfusi in piccole autocisterne da 5.000 litri, oppure in serbatoi pallettizzate da 1.000 litri, ma anche da altre piccole aziende di stampa, in bidoncini da 30 e 60 litri, pertanto risulta necessario miscelarli, al fine di ottimizzare i costi di trasporto all’impianto di smaltimento finale.

 aventi diverso codice CER sono miscelati (D9), generando un nuovo rifiuto così come riportato in Figura 13, determinato in funzione dei quantitativi in percentuale in ingresso, e quindi inviati agli impianti di smaltimento; in funzione dei quantitativi con diverso codice CER presenti in impianto risulta necessario procedere alla miscelazione al fine di costituire un carico per l’allontanamento verso l’impianto di destino finale.

5.2.2 Rifiuti pericolosi

Tale tipologia di rifiuto è costituita sostanzialmente dai solventi, liquidi cinefotoradiografici, liquidi a reazione acida e rifiuti chimici a matrice acquosa.

L’elenco dei codici CER che rientrano in questa tipologia sono elencati nella seguente tabella.

Codici

CER Denominazione Destinazione finale

SOLVENTI

040103* bagni di sgrassatura esauriti contenenti solventi senza fase liquida

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070103* solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da prodotti chimici organici di base

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070104* altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri da prodotti chimici organici di base

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070203*

solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da (PFFU) di plastiche, gomme sintetiche e

Impianto di smaltimento

(28)

070204*

altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri da (PFFU) di plastiche, gomme sintetiche e fibre

artificiali

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070303* solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da coloranti e pigmenti organici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070704*

altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti della chimica fine

e di prodotti chimici non specificati altrimenti

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

080111*

pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose della produzione, formulazione, fornitura ed uso e della rimozione di

pitture e vernici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

140603*

altri solventi organici e miscele di solventi da rifiuti di solventi organici, refrigeranti e propellenti di

schiuma/aerosol

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

180106* sostanze chimiche pericolose o contenenti sostanze pericolose prodotte dal settore sanitario e veterinario

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070304* altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri da coloranti e pigmenti organici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070403*

solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti fitosanitari

(tranne 02 01 08 e 02 01 09), agenti conservativi del legno (tranne 03 02) ed altri biocidi organici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070404*

altri solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti fitosanitari

(tranne 02 01 08 e 02 01 09), agenti conservativi del legno (tranne 03 02) ed altri biocidi organici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070503* solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti farmaceutici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070504* altri solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti farmaceutici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070603*

solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di grassi, lubrificanti,

saponi, detergenti, disinfettanti e cosmetici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070604*

altri solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di grassi, lubrificanti,

saponi, detergenti, disinfettanti e cosmetici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070703*

solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti della chimica fine e di prodotti chimici non specificati

altrimenti

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

080113*

fanghi prodotti da pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose da fornitura ed uso e

della rimozione di pitture e vernici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

(29)

080115*

fanghi acquosi contenenti pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose da fornitura

ed uso e della rimozione di pitture e vernici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

080117*

fanghi prodotti dalla rimozione di pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose

fornitura ed uso e della rimozione di pitture e vernici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

080119*

sospensioni acquose contenenti pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose da fornitura ed uso e della rimozione di pitture e vernici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

080312* scarti di inchiostro, contenenti sostanze pericolose da fornitura ed uso di inchiostri per stampa

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

080314* fanghi di inchiostro, contenenti sostanze pericolose da fornitura ed uso di inchiostri per stampa

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

080409*

adesivi e sigillanti di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose da fornitura ed uso di adesivi

e sigillanti (inclusi i prodotti impermeabilizzanti)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

080411*

fanghi di adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose da fornitura ed uso

di adesivi e sigillanti (inclusi i prodotti impermeabilizzanti)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

080413*

fanghi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o

altre sostanze pericolose;

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

080415*

rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose

da fornitura ed uso di adesivi e sigillanti (inclusi i prodotti impermeabilizzanti)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

080417* olio di resina da fornitura ed uso di adesivi e sigillanti (inclusi i prodotti impermeabilizzanti)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

090103* soluzioni di sviluppo a base di solventi da rifiuti dell'industria fotografica

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

120112* cere e grassi esauriti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastiche

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

140602*

altri solventi e miscele di solventi, alogenati da rifiuti di solventi organici, refrigeranti e propellenti di

schiuma/aerosol

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

140603* altri solventi e miscele di solventi da rifiuti di solventi organici, refrigeranti e propellenti di schiuma/aerosol

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

140604*

fanghi o rifiuti solidi, contenenti solventi alogenati da rifiuti di solventi organici, refrigeranti e propellenti di

schiuma/aerosol

Impianto di smaltimento Impianto di recupero fanghi o rifiuti solidi, contenenti altri solventi da rifiuti Impianto di

(30)

schiuma/aerosol Impianto di recupero

160113*

Liquidi per freni da veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto (comprese le macchine mobili

non stradali)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

160114*

Liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose da veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto

(comprese le macchine mobili non stradali)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

160305* rifiuti organici, contenenti sostanze pericolose da prodotti fuori specifica e prodotti inutilizzati

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

160506*

sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio da gas in contenitori a pressione

e prodotti chimici di scarto

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

200113*

solventi da frazioni oggetto di raccolta differenziata (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

200127*

vernici, inchiostri, adesivi e resine contenenti sostanze pericolose da frazioni oggetto di raccolta differenziata

(rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero LIQUIDI CINEFOTORADIOGRAFICI

060203* idrossido di ammonio da rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di basi

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

060204* idrossido di sodio e di potassio da rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di basi

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

060205* altre basi da rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di basi

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

060313* sali e loro soluzioni, contenenti metalli pesanti da fornitura ed uso di sali, loro soluzioni e ossidi metallici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

090101* soluzioni di sviluppo e attivanti a base acquosa da rifiuti dell'industria fotografica

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

090102* soluzioni di sviluppo per lastre offset a base acquosa da da rifiuti dell'industria fotografica

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

090103* soluzioni di sviluppo a base di solventi da rifiuti dell'industria fotografica

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

090104* soluzioni fissative da rifiuti dell'industria fotografica

Impianto di smaltimento Impianto di recupero 090105* soluzioni di lavaggio e soluzioni di arresto-fissaggio da

rifiuti dell'industria fotografica

Impianto di smaltimento

(31)

Impianto di recupero

090106* rifiuti contenenti argento prodotti dal trattamento in loco di rifiuti fotografici;

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

090113*

rifiuti liquidi acquosi prodotti dal recupero in loco dell'argento, diversi da quelli di cui alla voce 090106,

da rifiuti dell'industria fotografica

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

200115*

sostanze alcaline da frazioni oggetto di raccolta differenziata (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da

attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

200117*

prodotti fotochimici da frazioni oggetto di raccolta differenziata (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da

attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero LIQUIDI A REAZIONE ACIDA

060101* acido solforico ed acido solforoso della produzione, formulazione, fornitura ed uso di acidi

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

060102* acido cloridrico della produzione, formulazione, fornitura ed uso di acidi

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

060103* acido fluoridrico della produzione, formulazione, fornitura ed uso di acidi

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

060104* acido fosforico e fosforoso della produzione, formulazione, fornitura ed uso di acidi

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

060105* acido nitrico e acido nitroso della produzione, formulazione, fornitura ed uso di acidi

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

060106* altri acidi della produzione, formulazione, fornitura ed uso di acidi

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

110105* acidi di decapaggio da rifiuti prodotti dal trattamento e ricopertura di metalli

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

110106* acidi non specificati altrimenti da rifiuti prodotti dal trattamento e ricopertura di metalli

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

110111*

soluzioni acquose di lavaggio, contenenti sostanze pericolose da rifiuti prodotti dal trattamento e

ricopertura di metalli

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

110202* rifiuti della lavorazione idrometallurgica dello zinco (compresi jarosite, goethite);

Impianto di smaltimento Impianto di recupero rifiuti inorganici, contenenti sostanze pericolose da Impianto di

(32)

160305* rifiuti organici, contenenti sostanze pericolose;

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

200114*

acidi da frazioni oggetto di raccolta differenziata (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali

e industriali nonché dalle istituzioni)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero RIFIUTI CHIMICI A MATRICE ACQUOSA

070101* soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti chimici organici di base

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070104*

altri solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti chimici

organici di base

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070201*

soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso (PFFU) di plastiche, gomme sintetiche

e fibre artificiali

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070204*

altri solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso (PFFU) di plastiche,

gomme sintetiche e fibre artificiali

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070301*

soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di coloranti e pigmenti organici (tranne

06 11)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070304*

altri solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di coloranti e pigmenti

organici (tranne 06 11)

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070401*

soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti fitosanitari (tranne 02 01 08 e 02 01 09), agenti conservativi del legno (tranne 03 02)

ed altri biocidi organici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070404*

altri solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti fitosanitari

(tranne 02 01 08 e 02 01 09), agenti conservativi del legno (tranne 03 02) ed altri biocidi organici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070501* soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti farmaceutici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070504* altri solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti farmaceutici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070601*

soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di grassi, lubrificanti, saponi,

detergenti, disinfettanti e cosmetici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070604*

altri solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di grassi, lubrificanti,

saponi, detergenti, disinfettanti e cosmetici

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

070701*

soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti della chimica fine e di

prodotti chimici non specificati altrimenti

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

(33)

070704*

altri solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri da fornitura ed uso di prodotti della chimica fine e di prodotti chimici non specificati

altrimenti

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

160303* rifiuti inorganici, contenenti sostanze pericolose da prodotti fuori specifica e prodotti inutilizzati

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

160305* rifiuti organici, contenenti sostanze pericolose da prodotti fuori specifica e prodotti inutilizzati

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

160506*

sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio da gas in contenitori a

pressione e prodotti chimici di scarto

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

160508*

sostanze chimiche organiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose da gas in contenitori a

pressione e prodotti chimici di scarto

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

180106*

sostanze chimiche pericolose o contenenti sostanze pericolose da rifiuti dei reparti di maternità e rifiuti legati a diagnosi, trattamento e prevenzione delle

malattie negli esseri umani

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

180205*

sostanze chimiche pericolose o contenenti sostanze pericolose da rifiuti legati alle attività di ricerca e diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli

animali

Impianto di smaltimento Impianto di recupero

Tabella 2 - Rifiuti liquidi pericolosi trattati in prevalenza in impianto

Dopo essere stati conferiti e stoccati (D15 / R13) all’interno dell’impianto, i rifiuti

 aventi stesso codice CER, possono essere

 inviati senza ulteriore manipolazione all’impianto di smaltimento.

 ricondizionati (D14) e quindi inviati agli impianti di smaltimento mantenendo inalterato il codice CER di ingresso; per un’esplicita comprensione operativa, taluni rifiuti liquidi che non pervengono in grandi quantità e che devono essere gestiti allo stato sfuso, trovano una buona soluzione operativa nel travaso in cisternette dal 1 m3. Questa operazione si è dimostrata efficace per la facile manovrabilità e movimentazione delle piccole taniche. Lo stesso dicasi per il cambio di cisternette di contenimento.

 miscelati (D9) e quindi inviati agli impianti di smaltimento mantenendo inalterato il codice CER di ingresso; ad esempio i rifiuti liquidi a matrice acquosa (CER 070101*), pervengono in serbatoi pallettizzate da 1.000 litri, pertanto risulta necessario miscelarli, al fine di ottimizzare i costi di trasporto all’impianto di smaltimento finale che li riceve

(34)

aventi diverso codice CER sono miscelati (R12), generando un nuovo rifiuto così come riportato in Figura 13, determinato in funzione dei quantitativi in percentuale in ingresso e avente come caratteristiche di pericolosità quelle sommate dei singoli rifiuti, e quindi inviati agli impianti di recupero; in funzione dei quantitativi con diverso codice CER presenti in impianto risulta necessario procedere alla miscelazione al fine di costituire un carico per l’allontanamento verso l’impianto di destino finale

Per i rifiuti liquidi di sviluppo e fissaggio si rimanda a quanto precisato al paragrafo 7.2 dell’Allegato 1 ―Relazione tecnica‖ presentata in sede di rilascio del D.D.G. n° 232 del 13/04/2011.

Come dichiarato dalla ditta: i rifiuti liquidi di sviluppo e fissaggio delle pellicole e lastre fotografiche, vengono trattate con una soluzione di solfuro di sodio per la precipitazione del solfuro di argento, quest'ultimo viene filtrato in filtro pressa e successivamente essiccato in stufa

5.3 RIFIUTI SOLIDI 5.3.1 Imballaggi metallici

L’Exakta Siciliana S.r.l. effettua lo stoccaggio provvisorio (R13) e il successivo trattamento di bonifica di contenitori ed imballaggi metallici (codici CER 150104 e 150110*) per l’ottenimento di ferro decontaminato e adatto alla rifusione.

I suddetti contenitori pervengono all’impianto parzialmente pieni di vernici, solventi e altri rifiuti pericolosi, oppure chiusi in sacchi, tramite conferimento dei singoli produttori.

Se i contenitori sono asciutti il sistema prevede le fasi di:

o triturazione

o deferrizzazione tramite nastro trasportatore.

Il ferro è stoccato al fine di raggiungere un carico idoneo per essere conferito presso le ferriere; i residui (plastica, legno, carta, vetro), sono riposti nei big bags e conferiti al forno inceneritore.

Se i contenitori non sono asciutti il sistema prevede:

o svuotamento manuale dei contenitori per il ricondizionamento del rifiuto o scolatura

o triturazione;

(35)

Per i contenitori non asciutti, infatti, al contrario di quanto avviene per i contenitori asciutti, si esegue, ove necessario lo svuotamento manuale del contenuto, la scolatura in sala miscele per eliminare l’eventuale residuo presente sul contenitore.

La fase solida triturata e compressa, è inviata nella tramoggia a mezzo di una coclea, che la eleva in un deferrizzatore magnetico a tamburo, per la separazione delle parti ferrose da tutto il materiale non ferroso (plastica, gomma, carta).

Con periodicità settimanale il ferro recuperato, è conferito ad una impresa di recupero ferro con il codice CER 17.04.05.

Circa il 50 % del ferro mandato in ferriera proviene invece dai fusti.

Essi sono asciugati con segatura e pressati prima di andare in ferriera.

Le attività di recupero del ferro non utilizzano acqua o materie prime liquide e non generano reflui liquidi.

5.3.2 Materie plastiche

Qui di seguito si riprende sinteticamente quanto già riportato nella Sezione 2 dell’Elaborato

―Allegato 10 – Relazione tecnica integrativa‖ approvato con D.D.G. 232 del 13/04/2011, al quale si rimanda per un maggiore dettaglio, stante che la ditta dichiara di non aver variato il ciclo funzionale del recupero di materie plastiche dai rifiuti di imballaggio.

La plastica che si recupera è costituita sostanzialmente da rifiuti direttamente conferiti in impianto, ovvero rifiuti plastici (CER 02.01.04), imballaggi in plastica (CER 15.01.02), plastica da demolizione (CER 17.02.03), plastica e gomma (CER 19.12.04), plastica (CER 20.01.39) e da contenitori per liquidi o solidi che hanno contenuto le sostanze pericolose conferite in impianto per il trattamento. Questi contenitori una volta svuotati per effettuare il raggruppamento delle sostanze contenute all’interno costituiscono un rifiuto di imballaggio che deve essere recuperato o smaltito.

Pertanto questi contenitori o imballaggi sono considerati pericolosi sia dal punto di vista della normativa sui rifiuti - sono infatti etichettati con un simbolo di pericolo - e lo sono anche potenzialmente per l'eventuale presenza di residui che si possono ancora trovare al loro interno.

Questi imballi vuoti sono costituiti da bidoni di piccola capacità, fusti da 200 litri e cisterne pallettizzate da 1.000 litri.

Avendo per lo più contenuto rifiuti pericolosi, questi contenitori sono classificati rifiuti di imballaggi pericolosi identificati con CER 15.01.10*.

Riferimenti

Documenti correlati

-SOLIDI: prezzo minimo riferito normalmente a carico completo prezzo massimo riferito a carichi spezzati.. -LIQUIDI: prezzo minimo riferito ad autobotti complete prezzo massimo

Con Paint It è possibile accedere ad una rappresentazione digitale delle tinte delle Case Auto, relative non solo alle parti di carrozzeria, per un più rapido processo

Mai come prima tutti si sono trovati a comprendere quanto la Chimica sia indispensabile per la nostra salute innanzitutto, ma anche per il benessere e la qualità della

Prodotto liquido utilizzato nella manutenzione invernale delle piscine per impedire la formazione di alghe e di incrostazioni. Si consiglia di immetterlo nell’acqua lungo i

Prodotti per la cura della pelle: prodotti ad azione idratante; prodotti antiinvecchiamento; prodotti contro gli inestetismi della pelle; prodotti per la nutrizione della

Per il carbonio tecnico non è applicabile qual- che limitazione per il trasporto in conformità alle Regole del Canada e USA per il trasporto delle sostanze pericolose (TDG,

95 REAGENTI GRADO ANALITICO Potassio fosfato biacidoKH2PO4 1000 g 8. 96 REAGENTI GRADO ANALITICO potassio fosfato bibasico anidroK2HPO4 1

Le alte frequenze erano certo influenzate più delle altre, tanto che suoni decisamente sibilanti presenti nelle registrazioni vocali potevano essere riportati quasi alla normalità