• Non ci sono risultati.

Coordinamento. INTRODUZIONE al 2 INCONTRO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Coordinamento. INTRODUZIONE al 2 INCONTRO"

Copied!
14
0
0

Testo completo

(1)

Coordinamento

INTRODUZIONE al 2° INCONTRO

(2)

SISTEMI DI SICUREZZA, AFFIDABILITA’

E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Nel precedente incontro sono state introdotte le Norme internazionali serie IEC 61508 e 61511, che costituiscono il percorso obbligato che conduce alla stima di alcuni importanti parametri di affidabilità dei componenti utilizzati nei sistemi di sicurezza.

Abbiamo parlato di rischio “accettabile”

o “tollerabile”.

(3)

SISTEMI DI SICUREZZA, AFFIDABILITA’

E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Parliamo oggi dell’iter procedurale per arrivare, per mezzo della valutazione dei rischi e applicando i principi ella sicurezza funzionale, alla riduzione del rischio di processo, agendo sulla probabilità di accadimento dello scenario incidentale e sulla mitigazione delle conseguenze.

Esempi pratici di analisi dei rischi,

applicazione di sistemi integrati di

sicurezza e livelli indipendenti di

protezione. Analisi LOPA e Analisi SIL..

(4)

SISTEMI DI SICUREZZA, AFFIDABILITA’

E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Il rischio è correlato alla frequenza di accadimento di un evento pericoloso, nonché alla gravità delle sue conseguenze.

In particolare, il rischio legato a un processo industriale è il prodotto della probabilità di un guasto per la gravità delle conseguenze associate a tale guasto

Il livello di integrità della sicurezza (Safety Integrity Level –

SIL

) è un indice di affidabilità che esprime, in termini numerici, la capacità di un sistema strumentale di sicurezza di eseguire la funzione di sicurezza alla quale è deputato.

(5)

SISTEMI DI SICUREZZA, AFFIDABILITA’

E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Affidabilità della funzione di sicurezza Sicurezza

funzionale

limitare i guasti sistematici (errori di

progettazione, bachi nel software) – IEC 61508;

prevenire i guasti occasionali - IEC 61511.

LIVELLO DI INTEGRITA’ DELLA SICUREZZA (SIL)

FATTORE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO (RRF)

e PROBABILITA’ DI GUASTO SU RICHIESTA (PFD)

SIL RRF PFD

1 10÷100 0,1÷

0,01 2 100÷100

0 0,01÷

0,001 3 1000÷10

000 0,001÷

0,0001

4 10000÷1 00000

0,0001

÷ 0,00001

Un allarme con una PFD pari a 10E-1 (PFD = 0,1) riduce il rischio complessivo dell’impianto di un fattore RRF pari a 10.

(6)

SISTEMI DI SICUREZZA, AFFIDABILITA’

E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

 Analisi dei rischi

in funzione della probabilità di accadimento della causa iniziatrice:

individua il rischio iniziale (inherent risk),

definisce i livelli di protezione indipendenti (IPL) per portare il rischio iniziale al di sotto della soglia di rischio accettabile

 La riduzione del rischio è eseguita in modo iterativo

Se il livello di rischio tollerabile non è immediatamente raggiunto, occorre introdurre ulteriori livelli di protezione

Ogni livello corrisponde a un sistema in grado di esplicare la propria funzione di:

controllo del processo (BPCS),

monitoraggio (allarme),

sicurezza (SIS)

(7)

SISTEMI DI SICUREZZA, AFFIDABILITA’

E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Cenni sui Metodi di Valutazione del rischio più impiegati nelle Attività Industriali

Le tecniche per lo studio e l'analisi del rischio di incidenti in impianti industriali sono molteplici, utilizzano diverse tipologie di informazioni e possono essere applicate in momenti diversi del ciclo di vita di un impianto. Alcune metodologie necessitano informazioni dettagliate del progetto e si applicano a stati già avanzati della progettazione, altre invece sono più di tipo esplorativo o conoscitivo e sono più adatte a fasi concettuali e preliminari della progettazione.

Di seguito indichiamo l'elenco di alcune di queste tecniche:

revisione della sicurezza ("Safety Review - SR"), descrizione di tipo qualitativo dei potenziali problemi inerenti la sicurezza

elenco di criteri da verificare ("Checklist), cioè una lista di condizioni usate per controllare lo stato del sistema impianto

analisi preliminare dei rischi (Preliminary Hazard Analysis -

PHA), una metodologia generale che si rivolge all'intero sistema

(8)

SISTEMI DI SICUREZZA, AFFIDABILITA’

E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Cenni sui Metodi di Valutazione del rischio più impiegati nelle Attività Industriali

• analisi di tipo “ what-if ", uno studio per verificare le conseguenze di eventi indesiderati

• lo studio HAZOP (Hazard and Operability Study), un metodo sistematico per l'identificazione dei rischi

• l'analisi delle modalità e degli effetti dei guasti ("Fault Modes and Effects Analysis'" - FMEA)

• l'analisi dell'albero dei guasti ("Fault Tree Analysis'" - FTA), un approccio deduttivo dall'evento alla causa

• l'analisi dell'albero degli eventi ("Event Tree Analysis‘” - ETA), un approccio induttivo da un evento iniziale all'esito finale

• l'analisi delle cause e delle conseguenze ("Cause Consequence

Analysis'" - CCA), cioè la combinazione degli alberi dei guasti e

degli eventi

(9)

SISTEMI DI SICUREZZA, AFFIDABILITA’

E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Analisi LOPA (Layers Of Protection Analysis)

si basa sui seguenti presupposti:

ciascuna misura di prevenzione rappresenta un livello ( layer )

ogni livello:

si dispone intorno all’attrezzatura sotto controllo (EUC) come se fosse lo strato di una cipolla ideale (LOPA onion)

è indipendente dagli altri livelli (non risente del mancato intervento degli altri livelli)

LOPA onion

(10)

SISTEMI DI SICUREZZA, AFFIDABILITA’

E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Analisi LOPA (Layers Of Protection Analysis)

Si abbina a una metodologia nota con il nome di albero degli eventi (

event tree

)

parte dalla frequenza di accadimento della causa iniziale ( f0 )

valuta la frequenza di accadimento ( f ) dello scenario incidentale che deriva dal fallimento dei vari livelli di protezione

valuta le analisi delle potenziali conseguenze di una causa iniziale Esempio. causa iniziale: mancato intervento della valvola di sicurezza

Il risultato dell’analisi effettuata

in seguito alla stima dei rischi ragionevolmente prevedibili

in considerazione della complessità dell’impianto e della pericolosità del processo,

dimostra l’inadeguatezza delle misure adottate, ad esempio nello specifico contesto di uno stabilimento RIR

(11)

SISTEMI DI SICUREZZA, AFFIDABILITA’

E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Analisi LOPA (Layers Of Protection Analysis)

Analisi SIL

a) risk analysis: stima del SIL richiesto dal processo al sistema strumentale di sicurezza (SIS)

b) architectural constraints: determinazione di:

tolleranza ai guasti dei componenti del SIS

vincoli di architettura del SIS

a) systematic capability: calcolo della capacità del SIS di garantire, nel tempo, il SIL richiesto

valutazione della cadenza dei test di prova

(12)

SISTEMI DI SICUREZZA, AFFIDABILITA’

E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

RIDUZIONE DEL RISCHIO OTTENUTA GRAZIE ALLA SICUREZZA FUNZIONALE

Il sistema strumentale di sicurezza adottato deve essere in grado di GARANTIRE NEL TEMPO un fattore di riduzione del rischio pari a 100, tale cioè da mantenere il livello di rischio residuo al di sotto della soglia di rischio accettabile.

(13)

Ing.Arch.Vincenzo De Lisio – Coord.AIAS MOLISE 13 Sezione MOLISE

“I RISCHI : VALUTAZIONE E PREVENZIONE.

AFFIDABILITA’ NELLE APPLICAZIONI”

In conclusione la strada obbligata da percorrere è quella dell’implementazione di un SGSL avente quali aspetti comuni:

• l’orientamento alla prevenzione

• il miglioramento continuo

• il coinvolgimento dei vertici aziendali

• la diffusione della cultura della consultazione e della partecipazione dei lavoratori

• la documentazione aziendale

• riesame della direzione - auditing interno/esterno

coniugato con i vantaggi e gli obiettivi dei sistemi di gestione integrati (SGI) Qualità / Sicurezza / Ambiente, quale coesistenza operativa in un’organizzazione di due o più sottoinsiemi, secondo gli standard internazionali.

Del sistema integrato fanno parte, nell’ambito

delle procedure di miglioramento continuo,

anche gli obiettivi di applicazione, sia in fase di

progettazione che di gestione/manutenzione,

delle procedure applicative della «sicurezza

funzionale»

(14)

Ing.Arch.Vincenzo De Lisio Coordinatore AIAS MOLISE Cell +39 335 5389267

Tel. +39 0874 493979

Email: vincenzodelisio@virgilio.it

Riferimenti

Documenti correlati

Consigli pratici sulla realtà del lavoro e della formazione professionale a Modena, su come cercare lavoro e affrontare un colloquio di lavoro. CEIS Formazione - JOB CAFFE’:

10 marzo 1998; x DOOHVWLUH LGRQHH PLVXUH DWWH D JDUDQWLUH XQD UDSLGD VHJQDOD]LRQH G¶LQFHQGLR D WXWWH OH SHUVRQH presenti nei luoghi di lavoro; x installare dispositivi di

L’Università di Pisa e l’INAIL Direzione Regionale per la Toscana, concordano di collaborare tra loro per l’attivazione del Master universitario di II livello in

Il monitoraggio dei livelli di sicurezza di una struttura ospedaliera e la valutazione dei rischi devono essere capillari, approfonditi, dettagliati e realizzati da

• Coordinamento italiano del TTI Project a Firenze il 10 Aprile 2017 con la dott.ssa De Meo, docente del Laboratorio di Didattica della Lingua Inglese nel Corso di Laurea di

• eTwinning per la certificazione delle competenze dei docenti, presentazione del progetto di ricerca - Taskforce Competenze Docenti, Gruppo di Ricerca Pettenati INDIRE

Nelle zone interessate dai lavori esiste pericolo di rischi biologici che possono essere diffusi nell’ambiente per la propria disposizione o a seguito delle attività previste

Il processo di correzione delle anomalie, invio dei file modificati e/o integrati e restituzione degli esiti da parte del sistema informatizzato del Portale dell’Albo