FUNZIONI DI DUE VARIABILI: DEFINIZIONI
Gaetano Tarcisio Spartà
Indice
1. FUNZIONE REALE DI DUE VARIABILI REALI ... 3 2. CAMPO DI ESISTENZA DI UNA FUNZIONE A DUE VARIABILI 6 3. UN ESEMPIO DI COMPOSIZIONE ... 8 BIBLIOGRAFIA ... 9
1. F
UNZIONE REALE DI DUE VARIABILI REALICome sappiamo, dati due insiemi A (dominio), B (insieme di arrivo), una funzione è una legge che a ogni elemento di A associa uno (e un solo) elemento di B.
Durante il corso ci siamo concentrati sulle funzioni reali di una variabile reale, nelle quali, come sappiamo, il dominio è un sottoinsieme (non vuoto) dell’insieme R dei numeri reali, e l’insieme di arrivo è R.
Adesso vediamo qualche cenno sulle funzioni di due variabili.
Prima di definire le funzioni reali di due variabili reali, ricordiamo che il prodotto cartesiano 𝑅 × 𝑅 (indicato anche con 𝑅2), per definizione, è l’insieme delle coppie ordinate
(𝑎, 𝑏) dove a e b sono numeri reali.
Sia A un sottoinsieme (non vuoto) di 𝑹𝟐. Una funzione reale di due variabili reali è una legge che, a ogni coppia ordinata di numeri reali (x,y) dell’insieme A, associa uno (e un solo) numero reale.
Come nel caso delle funzioni a una variabile, per indicare che f è una funzione reale di dominio A, si usa la notazione
𝑓: 𝐴 → 𝑅
(che si legge “f da A a R”). Se (x,y) è un elemento di A, il suo corrispondente elemento di R (tramite f) si indica con
𝑓(𝑥, 𝑦) (che si legge “f di x, y”).
Facciamo qualche esempio.
Esempio 1
Consideriamo la funzione
𝑓: 𝑅2 → 𝑅
definita dalla legge
𝑓(𝑥, 𝑦) = 𝑥 + 𝑦 .
In questo caso, il dominio della funzione è tutto il piano cartesiano 𝑅2. La funzione associa, a ogni coppia ordinata di numeri reali, la loro somma.
Per esempio, si ha
𝑓(0,0) = 0 + 0 = 0 , 𝑓 (1,1
2) = 1 +1 2= 3
2 , 𝑓(−5,5) = −5 + 5 = 0 .
Esempio 2
Consideriamo la funzione
𝑓: [0 , 1] × [0 , 1] → 𝑅 definita dalla legge
𝑓(𝑥, 𝑦) = 𝑦 .
In questo caso, il dominio della funzione è il quadrato [0 , 1] × [0 , 1]
(cioè, l’insieme delle coppie ordinate di numeri reali (x,y), con x e y maggiori o uguali a 0 e minori o uguali a 1). La funzione associa, a ogni coppia ordinata di numeri reali appartenente a [0 , 1] × [0 , 1], il secondo elemento.
Per esempio, si ha
𝑓 (1
4, 1) = 1 , 𝑓 (−1
3, 0) = 0 , 𝑓(1, √3) = √3 .
Esempio 3
Consideriamo la funzione
𝑓: 𝑅2 → 𝑅 definita dalla legge
𝑓(𝑥, 𝑦) = −2 .
In questo caso, il dominio della funzione è tutto il piano cartesiano 𝑅2. La funzione associa, a ogni coppia ordinata di numeri reali, il numero -2.
Per esempio, si ha
𝑓(1,1) = −2 , 𝑓(10, −15) = −2 ,
𝑓(2,0) = −2 .
Come nel caso delle funzioni di una variabile, una funzione di questo tipo, cioè che assume sempre lo stesso valore, si dice “costante”.
2. C
AMPO DI ESISTENZA DI UNA FUNZIONE A DUE VARIABILICome nel caso a una variabile, a partire da una espressione di tipo f(x,y) possiamo chiederci quale sia il più “grande” sottoinsieme A di 𝑅2 che si può scegliere come dominio della funzione f. In altri termini, ci chiediamo quali sono le coppie ordinate di numeri reali (x,y) per le quali l’espressione f(x,y) è ben definita.
Il sottoinsieme di 𝑹𝟐 nel quale l’espressione f(x,y) è ben definita si dice “campo di esistenza” (o “insieme di definizione”) di f(x,y).
Esempio 4
Consideriamo l’espressione
𝑓(𝑥, 𝑦) = 𝑦 .
Nell’esempio 1, a partire da questa legge abbiamo definito una funzione di dominio
[0 , 1] × [0 , 1] .
Comunque, questa espressione è ben definita per ogni coppia di numeri reali. Allora, il campo di esistenza di f(x,y) è tutto il piano cartesiano
𝑅2.
Esempio 5
Consideriamo l’espressione
𝑓(𝑥, 𝑦) = log(𝑥 − 𝑦) .
Questa espressione è ben definita quando l’argomento del logaritmo è maggiore di 0. Dato che
𝑥 − 𝑦 > 0 equivale a
𝑥 > 𝑦 ,
l’espressione è ben definita in tutti i punti del piano con ascissa maggiore dell’ordinata.
Cioè, il campo di esistenza di f(x,y) è l’insieme delle coppie ordinate di numeri reali (x,y) tali che x>y (questo insieme, in termini geometrici, si dice un “semipiano”).
Esempio 6
Consideriamo l’espressione
𝑓(𝑥, 𝑦) = √1 − 𝑥2− 𝑦2 .
La radice quadrata è ben definita per i numeri maggiori o uguali a 0.
Dunque l’espressione f(x,y) è ben definita per 1 − 𝑥2− 𝑦2 ≥ 0 , che equivale a
𝑥2+ 𝑦2 ≤ 1 . L’equazione
𝑥2+ 𝑦2 = 1
individua la circonferenza, del piano cartesiano, che ha come centro l’origine O=(0,0), e raggio 1.
La disequazione
𝑥2+ 𝑦2 ≤ 1
individua tutto il cerchio di centro l’origine e di raggio 1. Infatti, questa disequazione è verificata sia dai punti che hanno distanza 1 dall’origine, sia da quelli che hanno distanza (dall’origine) minore di 1.
Dunque, il campo di esistenza di f(x,y) è il cerchio di centro l’origine e di raggio 1.
3. U
N ESEMPIO DI COMPOSIZIONE Ricordiamo la definizione di funzione composta.Siano A, B, C insiemi e f, g funzioni, rispettivamente 𝑓: 𝐴 → 𝐵 ,
𝑔: 𝐵 → 𝐶 .
La composizione di f e g (o funzione composta da f e g) è la funzione 𝑔 ∘ 𝑓: 𝐴 → 𝐶
definita dalla legge
(𝑔 ∘ 𝑓)(𝑥) = 𝑔(𝑓(𝑥))
(cioè, per applicare la funzione composta si applica prima la funzione f e poi la funzione g).
Vediamo un esempio di funzione (reale) di una variabile reale, ottenuta come composizione di due funzioni, una delle quali è una funzione (reale) di due variabili reali.
Esempio 7
Consideriamo le funzioni
𝑓: 𝑅 → 𝑅2 , 𝑔: 𝑅2 → 𝑅 , definite come
𝑓(𝑡) = (𝑡2, 𝑡3) , 𝑔(𝑥, 𝑦) = 𝑥 + 𝑦 . La funzione composta, allora, è
𝑔 ∘ 𝑓: 𝑅 → 𝑅 definita dalla legge
(𝑔 ∘ 𝑓)(𝑡) = 𝑔(𝑓(𝑡)) = 𝑔(𝑡2, 𝑡3) = 𝑡2 + 𝑡3 . Per esempio, si ha
(𝑔 ∘ 𝑓)(3) = 32+ 33 = 9 + 27 = 36 .
B
IBLIOGRAFIA A. Guerraggio. Matematica (seconda edizione). Pearson. 2009. Capitolo 14, paragrafo 2.